Marcatori: 24 M. Buldrighini; 18 st. F. Castagnoli; 21 st. F. Grossi

Assist: F. Grossi; M. Grossi

CRONACA

La prima semifinale della Coppa è andata come doveva andare. Cerro ha la meglio su Scampate, come non succedeva da un po’ ma i regni nella storia vivono di questo: le successioni. E se i nuovi regnanti vogliono emergere, devono far cadere chi sta sul trono. E’ toccato la settimana scorsa a Cantone, che si è improvvisamente svegliata spoglia di coppa e corona, e stasera è toccato ai tori, che si fermano esattamente dove erano arrivati lo scorso anno, fuori in semifinale, con 3 goal di scarto, 3° classificati per il secondo anno consecutivo, in virtù della classifica finale.

Veniamo al match, funziona la pretattica degli uomini in blù, venerdì appena saputo della semifinale con Scampate annunciano: “giochiamo la prima, non ci sono i due Grossi”. I due Grossi (di cognome) invece appaiono a pochi minuti dall’inizio del match, a non apparire sono Cattolico, Ayub e Nagy: Scampate in 12, Cerro in 15. Già così il match ha un non so che di indirizzamento.

Cerro in virtù dello strapotere a centrocampo, fa la partita, il portiere di Scampate deve rispondere presente già al 5° e al 10°, sempre su F. Grossi. La partita è equilibrata ma Scampate non riesce a farsi vedere in area del Cerro, che controlla e riparte dal centrocampo ed ogni volta si presenta di fronte alla diga eretta dai tori. Il pressing del Cerro è costante, infatti Grossi F. circumnaviga l’area e la butta in mezzo, Giovanelli prova ad intercettare il cross ma non riesc,e la palla capitola sul piede di Buddo, che a porta vuota insacca di malleolo. Finalmente la punta si sblocca, nel momento in cui i suoi ne avevano più bisogno, 1 a 0 al 24° del primo tempo. Tempismo perfetto per il Cerro. Pochi minuti senza emozioni e Tirelli fischia la fine del primo tempo. Scampate in debito d’ossigeno, un po’ nervosa prova a schiarirsi le idee nell’intervallo. Cerro ha la gara in mano. 

A Scampate servirebbe una punta, c’è Diego! Ma è in tribuna e ha i capelli grigi… “ah i bei tempi del Ke-Pa-Ro” (Kevin – Patrick Ferri – Rosselli).

A proposito di punte, nel frattempo arriva Nagi, ma è in abiti civili, caviglia girata dopo il goal della scorsa partita, non può essere utile alla causa, così si accomoda in panchina.

Riparte il secondo tempo e dopo nemmeno un minuto Buddo si presenta a tu per tu con Rossi, che copre bene lo spazio, con un piede salva il risultato e permette ai tori di rimanere in scia. Cerro ha il dominio del centrocampo, P. Braglia scende per infortunio, Briselli direbbe “la va mel e po la cres”; si arriva al 18°, senza grandi emozioni ma una grande battaglia in campo, Castagnoli F. riceva la palla sulla dx, si libera della marcatura e lascia partire dal limite dell’area un “tiroaggiro” che non lascia scampo a Rossi. 2 a 0. L’anima del Cerro indirizza la partita e mette il sigillo sul passaggio del turno. Davoli e Bertolini non mollano un centimetro, ma la panchina corta e la qualità degli uomini delle Querce, non lasciano molti spazi. Passano solo 3 minuti e su calcio d’angolo calciato dla fratello. F. Grossi l’insacca alle spalle di un incolpevole Rossi. 

È finita. C’è spazio per quel nervosismo e quelle sceneggiate che solo il calcio italico sa regalare in questi momenti. Salva questo “garbage time” un’eroica cavalcata area – area di Franci Berto e poi Tirelli decide che può bastare. Cerro in finale dopo 2 anni, con tutti i meriti del caso. Una nuova generazione di fenomeni sale sul podio della Coppa, e vi garantiamo che il bello deve ancora venire.

Briselli e Billy abbracciati in panchina
Stasera anche due vecchi bomber come il Briso e Billy avrebbero fatto comodo ai Tori.

PAGELLE CERRO

Nicolò Fioravanti: totalmente inoperoso stasera, non gli arrivano tiri in porta. Però averlo dietro trasmette sicurezza all’intero reparto. 6

Francesco Castagnoli: non protesta, corra, segna. Anima del Cerro e migliore giocatore della serata. Alla Coppa abbiamo bisogno come il pane di giocatori di questa moralità e caratura. 8,5

Filippo Grossi: impazza per il centrocampo dove la fa da padrone, assist e goal, difficile chiedere di più. Sul finale un po’ nervosetto. 7,5

Mattia Grossi: gioca a tratti, nel senso che va ad intermittenza, ma l’intermittenza è sempre tra il 6 e il 7. Cioè avercene in campo di centrocampisti così. Nota a margine: a metà primo tempo, si siede in panchina e viene raggiunto da un “amico” che gli fa una lavata di testa, per la mancata partecipazione all’ennesimo torneo a cui “partecipa”. L’imbarazzo.. della scelta. 6,5

Andrea Martini: nel primo tempo impazza sulla fascia, nel secondo non gli fanno vedere la palla. Alla ricerca di una via di mezzo. 6

Alex Martini: capitano, giocatore e pure responsabile dei cambi. Fa tutto bene, non segna ma tiene in pensiero la retroguardia di Scampate, e ne approfittano i compagni. 6/7

Andrea Farinelli: sarebbe da valutare un blocco unico, lui, suo fratello, Fontanelli, Attolini e P. Cervi, ovvero la difesa del Cerro, questa sera ha pochi problemi e forse per questo che Farinos si lascia andare a sterili proteste per buona parte della gara, ma alla fine la porta rimane inviolata. 6,5

Alex Farinelli: difende bene e si lascia andare in qualche sgroppata sulla fascia, ma stasera tutto sommato si riposa, pronto per la finale. 6,5

Marco Buldrighini: una partita di carattere, l’abbiamo aspettato, fino al 21° era da 5, stop sbagliati e passaggi effimeri. Poi la svolta ovvero il goal, da lì prende fiducia e coraggio e ci va vicino un altro paio di volte. Carico. 7

Mattia Magri: infortunato, si siede in panchina e lavora (bene) di Instagram, a fine gara qualcuno lo invoca in campo per la finale, chissà.

Giovanni Attolini: molto bene, chiude tutto e fa un paio di interessanti sgroppate sulla fascia, non gioca di fino e manca un po’ di tecnica, ma a noi piacciono i difensori vintage. 7

Stefano Castagnoli: la crescita di questo ragazzo durante la Coppa è esemplare, nella sua prima partita sembrava essere sbarcato su Marte, dalla seconda ha messo il caschetto ed è entrato in modalità Coppa, il futuro a centrocampo è garantito. 7 

P. Cervi: giocatore da Coppa, dicevano, e si vede che la Coppa l’ha respirata fin da piccolo. Bel difensore da vedere e da giocarci insieme, certezza da qui ai prossimi 10/15 anni. 7

E. Fontanelli: capelli ossigenati per lui, con l’attacco di Scampate oggi, non deve fare gli straordinari, fa il suo, non perde palla, e porta a casa la finale. 6,5

A. Macrillò: si può impegnare di più il ragazzo, ma stasera in mezzo a tanta qualità può permettersi ritmi più blandi. 6+

PAGELLE SCAMPATE

Andrea Rossi: para tutto quello che può, sui goal può farci poco, miracolo su Buddo a primo tempo, da sicurezza alla squadra e un po’ di ironia sul finale (diventato un po’ caldo) aiuta a stemperare gli animi. Stasera l’MVP è lui. 7,5

Davide Davoli: anima e fuoco di Scampate. Che bel giocatore se si focalizza sul gioco, 6 partite al top, non ne ha sbagliata una. Poi ogni tanto Davide lascia spazio a The Menace, l’alter ego isterico, che urla e impazza per il campo. Ma avercene di Davo. 7

Francesco Bertolini: la sgroppata sul finale che fa da area ad area, cade, tiene il pallone e si era sul 3 a 0 per gli altri, fa capire che giocatore si ha di fronte, Qua c’è la legacy di Scampate. 7

Martin Anigoni: sempre presente, bene. Però nelle partite come quelle di oggi, la mentalità deve essere quella di Eto’ con Mou nella finale di Champions. Ovvero si torna a dare un mano ai compagni e si sputa sangue fino alla fine. Poteva essere ma non è stato. 5

Samuele Cattolico: dov’è Cattolico quando serve? 2 partite giocate su 6… 

Giovanni Bertolini: si mette in fascia ma non lascia il segno, forse si isola, forse gli serve trovare un’altra posizione. Serata da rivedere. 5,5

Pietro Braglia: quando il Pit ammaina la bandiera, Scampate alza quella bianca. Fino alla fine (del primo tempo) ma non è sufficiente oggi. 6,5

Ayoub Trad: non pervenuto, sarebbe servito come l’acqua nel deserto.

Lorenzo Giovannelli: l’unico buco che lui lascia, Buddo ne approfitta. Nulla da dire, il suo lo fa, e lo fa da una decina di anni. 6

Denis Camuncoli: si carica il peso del centrocampo con Davo, nel primo tempo la diga regge e infatti Cerro sfonda ai lati. Nel secondo tempo dopo aver corso per tre, va in apnea ma nulla da recriminare. 6,5

Davide Margini: si posiziona in fascia ma è lì dove il Cerro ha i suoi talenti e per Davide è dura, prova a giocare punta al posto di Chinese ma non incide. 6- 

Antonio Chianese: eroe della partita con il Tripoli, stasera prende un pestone subito e non incide più. Apprezzati da tutti alcuni recuperi fino all’area. Ma stasera non bastano. 5,5

Tommaso Panciroli: schiacciato tra i pesi massimi del centrocampo del Cerro, almeno arriva al tiro verso la porta. E’ un finale in crescendo quello della Coppa di Tommy. 6-

Sebastiano Braglia: nel primo tempo Andrea Martini gli fa vedere i sorci verdi, nel secondo però gli prende le misure e a dx non si passa più. La fascia dx di Scampate per un po’ di anni è al sicuro. 6/7.

ARBITRO

Tirelli: arbitrare una semifinale a gara unica, che è anche derby non è facile. Il suo lo fa, ma in campo tante teste calde. Sul 3 a 0, chiede a Scampate se vogliono giocare il recupero, la risposta è affermativa,. A volte la democrazia non è la scelta migliore. 5 minuti in meno, ci avrebbero privato di un po’ di eccessi da testosterone. 6,5