Autore: coppadeicantoni

Regolamento 2025

REGOLAMENTO UFFICIALE DEL TORNEO 2025 (in aggiornamento)

REGOLE DEL TORNEO

  1. Le iscrizioni, si possono fare tramite form google https://forms.gle/Y3sJeRfyZQTR86cYA
  2. Nel caso sicuro, in cui, si verifichi l’effettivo ritiro (permanente) di un membro della squadra, è possibile presentare un altro giocatore al comitato, almeno 24 h prima dell’incontro, che deciderà se farlo giocare o no.
  3. L’iscrizione sarà definitiva con il versamento di 30 Euro e la consegna della maglia e dei pantaloncini e le calze, NOVITA’ 2025: divise totalmente personalizzate!. Tutto il materiale rimarrà all’iscritto per sempre, verrà consegnato prima dell’inizio del primo incontro.
  4. Possono partecipare al torneo solo i residenti a Montecavolo, Rubbianino e Salvarano, nati tra l’anno 2010 e 1976 (compresi). Per i casi in cui la persona iscritta abitasse in una zona di confine, il singolo caso verrà preso in esame dalla commissione, che provvederà quanto prima a comunicare all’interessato la decisione presa.
  5. Può partecipare alla Coppa dei Cantoni anche chi non abita più a Montecavolo o Salvarano, purchè vi abbia vissuto per un periodo minimo di 10 anni. Faranno fede le testimonianze degli ex vicini di casa. Questa regola vale anche per chi negli anni passati ha giocato la Coppa dei Cantoni. Se non si possiede il requisito dei 10 anni di residenza non si può più giocare. Chi non è residente, ma ha già giocato la Coppa dei Cantoni negli scorsi anni ed ha avuto un comportamento ritenuto congruo rispetto ai valori del torneo, è ammesso.
  6. I fuoriquota saranno 7. Se non si raggiunge il numero totale di iscrizioni si possono fare delle eccezioni e preveder più fuoriquota. Non è sicuro che giocheranno in base alla zona di appartenenza ma potrebbero essere sorteggiati.
  7. Le persone nate prima dell’anno 1986 saranno 7, se non si raggiunge il numero totale di iscrizioni si possono fare delle eccezioni e preveder più fuoriquota.
  8. I ragazzi nati nell’anno 2010 saranno 7, se non si raggiunge il numero totale di iscrizioni si possono fare delle eccezioni e preveder più fuoriquota. Non è sicuro che giocheranno in base alla zona di appartenenza ma potrebbero essere sorteggiati.
  9. L’ammissione di eventuali non residenti sarà presa in considerazione dall’Organizzazione, se e solo se non si dovessero raggiungere il numero minimo di giocatori (90 – 105) per formare le squadre.
  10. Il Torneo si svolgerà esclusivamente in notturna (dalle 20.15 alle 23.00), nel caso, per svariati motivi, una partita fosse da recuperare, sarà compito del comitato in comune accordo con le squadre, decidere l’orario e il giorno.
  11. Il Campo di gioco, salvo particolari impedimenti sarà “El Parroquial” ovvero il campo parrocchiale di Montecavolo, in via Papa Giovanni XXIII.
  12. Le squadre saranno composte a partire dal 22/05/2025 dall’organization, su base zonale (giocheranno nella stessa squadra i residenti di una zona di Montecavolo), le zone saranno anch’esse decise dal comitato.
  13. Entro il giorno 24/05/2025 saranno rese pubbliche le formazioni e verranno comunicate prima dell’inizio del torneo previa volantino e pubblicazione sul sito.

REGOLE PER IL CAMPO

14. Ogni partita sarà seguita da 2 commissari fuoricampo, che avranno il compito di segnalare comportamenti meritevoli (es. premio fair-play). Avranno anche la facoltà di sospendere l’incontro o prendere provvedimenti, nel caso non si dovesse rispettare il regolamento di gioco qui sotto riportato.
15. Le gare saranno dirette dall’arbitro. Le singole decisioni dell’arbitro in campo non possono essere oggetto di ricorso da parte delle squadre, che applicherà il regolamento FIGC, eccezion fatta per:

  • a. il fuorigioco che sarà valido solo su calci da fermo.
  • b. il numero massimo di giocatori per squadra che potrà scendere in campo è 10. La rosa complessiva di ogni squadra è di 15 giocatori.
  • c. I tempi di gioco sono 2 e durano 30 minuti ciascuno, più eventuale recupero deciso insindacabilmente dal direttore di gioco.
  • d. In caso di vittoria la squadra vincitrice otterrà 3 punti e quella perdente 0. In caso di parità 1 punto.
  • e. Le squadre sono inserite tutte in un unico girone di qualificazione all’italiana, solo andata, ogni squadra giocherà 5 partite. Le prime quattro classificate all’interno di questo girone disputeranno le semifinali a gara unica partite e chi vincerà disputerà la finale unica.
  • f. Nel caso nel girone ci dovessero essere due squadre a pari punti, passa il turno chi, in ordine, ha vinto lo scontro diretto, miglior differenza reti, gol fatti, gol subiti, presenze 2024 e piazzamento anno scorso.
  • g. Nelle semifinali e nelle finali, nel caso in cui i tempi regolamentari finissero in parità, si procederebbe con un tempo unico da 10 min., in caso di parità anche in questo ultimo tempo si procederà ai Calci di Rigore (5 per squadra).
  • h. Il Capitano, eletto dall’Organizzazione, sarà responsabile del mantenimento dell’ordine all’interno della propria squadra durante le gare.
  • i. L’assegnazione delle maglie (numerate) è prevista in base all’ordine di iscrizione comprensiva di versamento (in pratica: chi arriva prima sceglie il numero). In caso di disputa i numeri sono venduti all’asta (chi offre di più).
  • l. Tutti i presenti alla partita di ogni squadra devono giocare durante lo stesso incontro per diritto, non è specificato quanto. Inoltre, per effettuare le sostituzioni, che sono illimitate (modello Basket), bisognerà aspettare che il gioco sia fermo.
  • m. Le bestemmie saranno punite dall’arbitro, insindacabilmente, con l’ammonizione. Se reiterate, con espulsione.
  • n. In caso di espulsione (per qualunque motivo) avverrà come segue: la squadra con espulso rimane in un giocatore in meno per 10 minuti. Dopodiché la squadra potrà reintegrare un giocatore ritornando al numero originale. Il giocatore espulso non potrà più salire per l’incontro.
  • o. Nel caso i commissari previa consultazione dell’arbitro dovessero ritenere opportuna la sospensione dell’incontro, hanno il diritto di farlo.
  • p. Ogni abuso o non rispetto del regolamento potrà essere illustrato ai commissari che decideranno in opportuna sede, quale comportamento tenere.
  • q. Chi s’iscrive al torneo accetta di fatto il regolamento in tutte le sue parti.

Il Cerro – Rodano 2 – 2 (17 – 16 d.c.r.)

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Marcatori: 4’ Grossi F. (C), 31’ Martini An. (C), 36’ Torri (R), 54’ rig. Iori (R)

Assist: Rinaldi (R)

Rigori Il Cerro: Martini An., Castagnoli F., Castagnoli S., Farinelli Al., Fontanelli E., Buldrighini, Farinelli An., Macrillò, Attolini, Cervi, Fioravanti (parato), Magrì, Grossi F., Martini Al., Martini An., Castagnoli F.

Rigori Rodano: Martignoni, Iori, Boni, Di Giorgio, Rinaldi, Fontanelli R., Kondakciu, Torri, Corradini, Faboure, Melioli (sbagliato), Mayani, Braglia, Vecchi, Spitaleri, Martignoni (parato)

CRONACA

Si diceva che in via Mattarella fosse già tutto pronto per il corteo. Si diceva che Il Cerro sì, forse un tempo poteva resistere. Si diceva che il Briso avesse in mano quindici biglietti per Lloret de Mar, solo andata. Si dicevano tante cose, ma sicuramente non si diceva che quella di mercoledì 19 giugno 2024 sarebbe stata una partita unica nel suo genere. Perché, se è vero che non c’è finale migliore di quella che finisce ai rigori, come potremmo descrivere una finale che finisce dopo 32 rigori? Sì, signori, 32 rigori, avete letto bene.

Il Cerro è campione, campione per la terza volta nella sua storia. Dopo i successi del 2003 e del 2011, si ripete da underdog, con una squadra infarcita di fratelli e di giovani promesse, vedi “quelli del 2009”. Rodano torna a casa sconfitta, nell’orgoglio e sul campo, con la consapevolezza di essere stati più forti ma non più grandi. Troppe le occasioni sprecate, poco l’ardore messo in campo nei settanta minuti del Parroquial.

Dopo un incipit socio-pedagogico del Briso (“Meglio che siano qui a tirare due calci al pallone che in strada a drogarsi”) l’arbitro Tirelli fischia l’inizio del match, l’ultimo tassello della ventesima edizione della Coppa dei Cantoni. Nemmeno cinque minuti e Grossi Filippo sorprende Braglia con un potente tiro da fuori area. Il Rodano è scosso e fatica ad entrare in partita. Martignoni e Rinaldi provano ad alzare il ritmo, sprecando però due ghiotte occasioni davanti al portiere. E nel minuto di recupero del primo tempo, il raddoppio dei gialloblù. Tiro da posizione defilata di Macrillò, ribattuta di Braglia e tap-in di Martini Andrea, l’uomo del destino.

La ripresa vede l’arrembaggio dei pijamas, che le provano tutte pur di ribaltare l’esito dell’incontro. Punizione di Rinaldi da lunga distanza, Fioravanti incerto in uscita e Torri non si fa pregare due volte; incornata di testa e svantaggio dimezzato. Il pubblico è in delirio, vuole i supplementari. Grossi Filippo non è dello stesso parere e colpisce la traversa su punizione a dieci minuti dalla fine. Ma poco dopo l’episodio decisivo. Traversone in area e Farinelli Andrea sbraccia colpendo il pallone di mano, forse sbilanciato da un avversario. Tirelli fischia senza esitare e Iori firma il pareggio. 2-2 e supplementari.

Nei dieci minuti di extra time le emozioni sono poche, solo una conclusione di Grossi Filippo bloccata da Braglia con sicurezza. Si va ai rigori.

Ed è qui che la cronaca diventa leggenda, il quotidiano si fa storia, epos, mito.  Nessun errore, fino all’undicesimo rigore del Cerro. Il portiere Fioravanti si fa ipnotizzare dal numero uno del Rodano e Melioli può chiuderla, riportando la Coppa a casa dopo undici anni. Ma la pressione è troppa e spara alto. Si va avanti. Così avanti che si riparte con i rigoristi. Fino a Martignoni. Fioravanti resta in piedi e respinge il tiro dal dischetto. Il Cerro è campione.

PAGELLE

IL CERRO

FIORAVANTI 7,5 Paga una indecisione in uscita sul primo gol, poi si riscatta con la parata che mette fine alla lotteria dei rigori. Dopo anni bui finalmente un portiere per Il Cerro. Nelson Dida.

ATTOLINI 7 Non vedeva una sufficienza dal voto di religione in seconda elementare, ma anche questo è il calcio. Sorprende per i suoi inserimenti (come, ad esempio, quello nella lista dei convocati) e sfodera una prestazione di tutto rispetto. Promosso senza debiti. Federico Gatti.

FARINELLI AN. 8 Il migliore in campo. Si riscatta di tutte le prestazioni sottotono mostrate in alcune delle partite precedenti e si incolla agli attaccanti avversari. È in serata di grazia e si porta a casa la sua seconda Coppa. Walter Samuel.

CERVI 6,5 Parte in sordina, poi prende coraggio e si muove in sincronia con tutto il reparto difensivo. Il padre può dormire sonni tranquilli. Federico Di Marco.

FONTANELLI E. 6,5 Esuberante e voglioso di ben figurare, si dimostra un osso duro per la contraerea del Rodano. Vince il derby con il fratello. Nacho.

CASTAGNOLI S. 7 Parte titolare e non sfigura, anzi. Match di intensità, il suo migliore in questa edizione della Coppa. Poco visibile all’inizio, si mette in mostra col passare dei minuti. Vince e si spera che l’anno prossimo non si paghi più la bolletta del campo. Ismael Bennacer.

GROSSI F. 8 Apre le danze con un bolide da fuori area che manda in bambola il Rodano e poi non si ferma più. Rapido negli inserimenti, rapido nel coprire gli spazi. Tra i migliori in campo, buona parte di questo successo è merito suo. Colpisce anche una traversa su punizione. Michael Folorunsho.

MAGRÌ 6,5 Si alza dalla panchina come Lazzaro ed entra in campo solo per battere il rigore. Già questo gli vale la sufficienza. In più lo realizza senza problemi. Leonardo Spinazzola.

FARINELLI AL. 6 Grintoso e con il giusto approccio mentale, a volte si complica da solo la vita. Perde qualche pallone sanguinoso in mezzo al campo, ma il suo lo fa, anche se è impreciso sotto porta con un colpo di testa solo da spingere in rete. Miralem Pjanic.

CASTAGNOLI F. 7 Ad inizio Coppa i maligni dicevano che giocasse con la 10 solo perché qualcuno dovesse indossarla per forza, li smentisce con una prestazione di carattere e sostanza. Non preciso in partita, chirurgico dal dischetto. Basta questo. Federico Chiesa.

MACRILLÒ 6,5 Suo il tiro da posizione defilata che insidia Braglia e permette a Martini Andrea di insaccare. Gestisce come può i palloni vaganti e non sfigura. Lamine Yamal.

MARTINI AN. 7 Benedetto dal Briso prima dell’incontro, raccoglie l’investitura e timbra il 2 a 0 con la scaltrezza di un rapace. Ma non erano quelli del Rodano le aquile? Harry Kane.

BULDRIGHINI 6,5 Spallate e gomitate, lacrime e sangue. Pressing generoso e, soprattutto, leader in campo a trascinare i suoi verso la leggenda. Un uomo in missione. Jon Dal Thomason.

MARTINI AL. 6 Isolato fin dall’inizio, predica nel deserto. Riceve qualche colpo proibito e, nasando l’aria, comincia a zoppicare a metà del supplementare. Ha uno slancio di orgoglio e si presenta sul dischetto, spiazzando il portiere. Franz Beckenbauer.

RODANO

BRAGLIA 6,5 Un’indecisione di troppo sul primo gol di Grossi Filippo che sblocca la finale. Le voci in panchina dicevano che, posizionato un metro più indietro, l’avrebbe potuta prendere. Sfortunato sul raddoppio, si esibisce con qualche intervento deciso e para un rigore nella lotteria conclusiva. Gianluigi Buffon.

FONTANELLI R. 7,5 Il vero capitano di Rodano, mette ordine negli spazi con tranquillità e carisma. Puntuale nelle chiusure e lesto nella lettura degli spazi. Il miglior difensore. Alessandro Nesta.

CORRADINI 6,5 Solida prestazione da centrale, si riprende subito dopo l’avvio terribile con una serie di interventi dotati di ottimo tempismo. Aster Vranckx.

MAYANI 6 Gioca con calma nel suo ruolo naturale di terzino, controlla senza troppi problemi le velleità avversarie. Ottimo il pressing sulle punte del Cerro ma pecca un po’ in fase di costruzione. Bryan Cristante.

MELIOLI 5,5 Un match un po’ sottotono, ha le qualità per provare qualcosa di più intrepido. Pesa sulle sue spalle il rigore sbagliato nella serie ad oltranza. Francesco Acerbi.

DI GIORGIO 6 Assai versatile (può scambiare addirittura il nome con il cognome), non si tira indietro nei contrasti. Perde un po’ la bussola alla fine con qualche intervento in ritardo. Ha sul piede la palla della vittoria ma calcia sul fondo. Nigel De Jong.

RINALDI 6,5 Prova a imbastire le azioni offensive del Rodano raccogliendo palloni a destra e a manca con i suoi tentacoli, ma manca sempre quel pizzico di lucidità nelle fasi decisive. Una presenza forte in mezzo al campo, ma pesano due occasioni di testa malamente sprecate. Manuel Locatelli.

KONDAKCIU 5,5 Un po’ spento, fatica a trovare la sua posizione in campo e si vede. O meglio, non si vede. Ha giocato partite migliori. Ivan Rakitic.

MARTIGNONI 6 Ala estremamente pericolosa sulla carta, si vede subito che non è serata. Un suo tiro insidioso finisce di poco a lato, così come un colpo di testa ravvicinato. Con la sua tecnica doveva fare di più. Infine, sbaglia il rigore decisivo e condanna i suoi. David Trezeguet.

FABOURE 5,5 Evanescente sulla fascia, non sfrutta i cavalli nel motore e risulta alla fine inconcludente. Leroy Sanè.

IORI 7 Spazia tra la mediana e la trequarti per disorientare i gialloblù, dimostrandosi continuamente pericoloso con le sue incursioni. Un po’ falloso ma tra i migliori in fase offensiva. Dan Ndoye.

BONI 5,5 La classe c’è, come la voglia. Manca la lucidità dei giorni migliori. Ottima la parte tecnica, meno la fase realizzativa. Lorenzo Insigne.

VECCHI 5 Gestisce dalla panchina i suoi nel primo tempo, qualche minuto nel secondo per scaldarsi in vista dei rigori. Pochi avrebbero scommesso sul suo ingresso: vederlo in campo dimostra che il Rodano condivide con gli Egizi il culto dei morti. Realizza il rigore ma neanche questo serve a cambiare il destino del match. Niclas Fullkrug.

SPITALERI 5 Entra convinto dei suoi mezzi e parte bene. Può infatti giocare sia a destra che a sinistra e, se necessario, allearsi con Calenda.  Spirito indomito, forse l’attacco non è per lui. Mateo Retegui.

TORRI 6 Sua l’incornata che lancia la rimonta del Rodano. Qualche sponda fatta bene ma tiene pochi palloni quando attaccato. Si divora anche un gol che alla fine peserà nel bilancio finale. Andrea Belotti.

Rodano – Tripoli 5 – 2

Marcatori: 2x Rinaldi (R), Martignoni (R), Di Giorgio (R), autogoal Giorgini (R), Pluchino (T), Tedeschi (T)

Assist: Boni (R)

CRONACA

20:25 arriva il/lo gnocco fritto, cominci a mangiarlo con fare calmo e rilassato.

 20:35 bisogna consegnare il regalo alle maestre, come da tradizione: raduna i bimbi, chiama i genitori, il tempo passa, cominci a sudare.

20:57 regalo consegnato, convenevoli effettuati, saluti la famiglia, ti incammini verso la macchina.

21:05 scendi con la macchina dal mandaro, per fato o per inciso, incroci Zurlini in passeggio con il cane, lui che di queste battaglie ne ha vinte tante.

21:18 arrivi al campo e partono i saluti con spettatori, conoscenti e contemporanei.

21:36 fischio d’inizio, il Briso alla mia destra, l’orologio di Tommy alla mia sinistra.

Rodano è il Barcellona di Guardiola, gioco corale e piedi scolpiti da Giotto

Tripoli è la Svezia degli anni 2000, Pluchino a fare Ibra, gli altri dietro a colonizzare i metri campo dal bomber alla porta.

Arbitra Spada.

Il primo tempo è la perfezione calcistica per eccellenza. Del Rodano. Fosse un quadro, sarebbe “la passeggiata” di Monet, fosse una canzone sarebbe “Imagine” di Lennon, fosse una parola si scriverebbe Roger.

Cinque goal, un rigore parato, innumerevoli occasioni da goal, cambi di gioco, passaggi di esterno…football. Made in Rodano.

Rinaldi, dopo il rigore sbagliato in apertura, ne fa due, uno bello bellissimo al volo, l’altro di rapina, Martignoni uno, Di Giorgio un eurogoal da fuori area.

Tripoli di goal ne fa due, uno nella sua porta, l’altro con Pluchino con una sassata di sinistro da fuori area.

Il secondo tempo vive di ricordi con Portioli che para di ogni ma oramai il cielo ha cambiato colore, la finale è già scritta, dobbiamo solo attendere che il fanciullo alzi la carta velina per mostrare il nome della squadra vincitrice.

PAGELLE

TRIPOLI

Portioli 7: nella finale di coppa campioni a Manchester tra Juve e Milan del 2003, Buffon realizzò una parata stellare su colpo di testa di Pippo Inzaghi dopo pochi minuti; Portioli la fa uguale, nel secondo tempo, regalando un’emozione impressa nella mente ai fortunati che hanno assistito al miracolo, sportivo. Ah giusto para anche un rigore ed altri 6/7 interventi da notte d’Agosto.

Pluchino 8: MIGLIORE IN CAMPO. A fine partita dichiara “mi sono divertito”. A noi basta questo, tu ci hai aggiunto un euro goal da fuori area e una partita da grande attaccante.

Luongo 6,5: fascia e centrale all’occorrenza ci prova senza successo ma la gamba è quella giusta

Torri 5/6: si piazza a centrocampo e smista palloni senza trovare l’imbucata degna di Xavi ma da l’idea di uno forte, probabilmente non gli dona il verde

Giorgini 5,5 + 9 uguale 14,5: la prestazione in campo è difficoltosa, gli attaccanti del Rodano sono più forti but a fine partita raccoglie tutte le bottiglie di plastica della propria panchina portandole nel pattume…lo sport che fa bene, l’esempio che genera cittadini responsabili

Tedeschi 7: mi sembra realizzi il goal finale di Tripoli ma non sposta di una virgola la sua prestazione gagliarda, bel prospetto di giocatore

Covi 5,5: in una settimana esce dalla coppa, dall’Os e se ho capito bene anche dal torneo di Castelnovo. Altro personaggio positivo che fa bene allo sport e all’unione europea

Mainini 6 di stima: si presenta in campo da infortunato ma l’attaccamento alla maglia è ineccepibile (si, sono riuscito a scrivere ineccepibile in una pagella). Si siede in panchina e tifa i suoi. Bravo

Del Monte 5,5: un altro ragazzo investito dagli attacchi del Rodano, sorridi perché domani è un nuovo giorno.

Pederini grazie: usciamo dalla logica dei voti, usiamo lui per ringraziare pubblicamente Fario e tutto il suo staff femminile per aver gestito il bar tutte le sere della coppa con allegria e professionalità

Catellani: il suo voto sarà enunciato la sera della finale, al microfono, dal nostro vocalist, alle 21:25, in contemporanea con la finalissima.

Rocchetta 6: facile direte voi fare assonanze e/o paragoni con l’acqua ma non li faremo limitandoci ad una pagella del tutto informale. “Giocatore moderno, buon senso della posizione, da migliorare l’empatia coi compagni”

RODANO

Il Cellulare di Tommy 10: MIGLIORE IN CAMPO Mai visto nella mia vita un telefono cosi maltrattato…guardato, buttato nella borsa, riguardato, ributtato nella borsa, cosi per almeno (giuro) 126 volte. Addirittura i giocatori del Rodano chiedevano al proprio capitano la password per controllare il cronometro, il Tommy imbarazzato (dentro al telefono di ogni essere umano c’è la propria Gotham City) ne è uscito con un “va bhe dai è il ventiduesimo”. Per tutta sera è stato sempre il ventiduesimo.

Braglia 7: che bel portiere. Dalla panchina sostenevano fosse molto migliorato rispetto ad un anno fa, i duri allenamenti sono serviti. E anche i video su you tube delle migliori parate di Pinsoglio.

Fontanelli 7,5: giocatore da coppa, con l’età è maturato sotto ogni aspetto, è pronto per candidarsi alle prossime amministrative, non sappiamo se col PD o la destra, gli porremo questa domani sera.

Rinaldi 9: MIGLIORE IN CAMPO ALLA PARI DEL CELLULARE DI TOMMY. Sbaglia un rigore, calciato bene, per altro, non si abbatte, anzi, ci mette ancora più garra e realizza due goal, il primo bello bello con un sinistro al volo da fuori area, il secondo di rapina, talmente di rapina che forse non è neanche goal suo ma visto che non abbiamo il var alla coppa perché siamo poveri, gli assegniamo il goal d’ufficio.

Martignoni 8: sa fare tutto bene, lo definirei completo per la sua età. In lizza per il miglior giocatore del torneo, vediamo come va la finale, sicuramente l’umiltà è la sua carta vincente.

Iori 6,5: parte in panchina un po’ a sorpresa ma quando entra tocca la palla proprio bene, uno dei pochi fantasisti ancora presenti in Italia, ruolo ucciso da Allegri e Gasperini ma questa è una polemica che ci porterebbe fuori dal seminato.

Torri 6: stasera non segna e si rammarica perché vive per il goal. Non si può sempre segnare. Ma si può sempre provarci.

Faboure 7: nei primi 9 metri è l’essere umano più veloce del mondo. Si presenta in ritardo perchè prima era a giocare al Pava, come dire esco con la bionda e poi con la mora. Borriello

Di Giorgio 8 – 1 + 1: tira una sassata da trenta metri all’incrocio (8). Esce dal campo dichiarando “che campaccio” (-1). Si redime, torna sulla via di damasco e chiede scusa (+1)

Corradini 7: il cantante dei BeeHive si conferma un bel difensore

Mayani 7: difensore ordinato e soprattutto educato, si stringe in panchina per farmi sedere. Poi dicono che i giovani di oggi non sono il futuro positivo di cui abbiamo bisogno.

Boni 6,5: centrocampista che…ha detto tutto Briso su di lui, domani chiedere a lui

Kodankciu 7: cade e si rialza, è fatto di gomma, atleticamente è super; per i nostalgici, Terence Hill in poliziotto super più, capolavoro di film, specialmente la canzone.

Vecchi 7: gestisce la sua macchina perfetta come Guardiola il Barcellona. Se ne compiace e gode. Gode di una goduria enorme senza mai farlo vedere e trasparire. Ma gode. Cavolo quanto gode. Gestione dei cambi perfetta. Non si mette quasi mai in campo perché non ha tempo, è troppo impegnato a godere della sua creatura.

Spitaleri….dopo averli dato dieci gli dedico una frase di Bukowski “La gente si aggrappa all’abitudine come ad uno scoglio, quando invece dovrebbe staccarsi e tuffarsi in mare. E vivere”

Melioli 7: un altro molto migliorato, apprezzato dal Briso con un discreto seguito di Fan e tiktoker. Che sia l’uomo immagine copertina dell’edizione 2025? No, però può lottare per diventarlo.

Briso 8: una certezza, come il caffè dopo pranzo

Fontanelli jr 10: nel 2025 entrerà a far parte dello staff, lo annunciamo con soddisfazione.

ARBITRO

Spada 9: ottimo direttore di gara, Tiro gli propone 40 euro per la finale, in nero…non si fa.

Scampate – Il Cerro 0 – 3

Marcatori: 24 M. Buldrighini; 18 st. F. Castagnoli; 21 st. F. Grossi

Assist: F. Grossi; M. Grossi

CRONACA

La prima semifinale della Coppa è andata come doveva andare. Cerro ha la meglio su Scampate, come non succedeva da un po’ ma i regni nella storia vivono di questo: le successioni. E se i nuovi regnanti vogliono emergere, devono far cadere chi sta sul trono. E’ toccato la settimana scorsa a Cantone, che si è improvvisamente svegliata spoglia di coppa e corona, e stasera è toccato ai tori, che si fermano esattamente dove erano arrivati lo scorso anno, fuori in semifinale, con 3 goal di scarto, 3° classificati per il secondo anno consecutivo, in virtù della classifica finale.

Veniamo al match, funziona la pretattica degli uomini in blù, venerdì appena saputo della semifinale con Scampate annunciano: “giochiamo la prima, non ci sono i due Grossi”. I due Grossi (di cognome) invece appaiono a pochi minuti dall’inizio del match, a non apparire sono Cattolico, Ayub e Nagy: Scampate in 12, Cerro in 15. Già così il match ha un non so che di indirizzamento.

Cerro in virtù dello strapotere a centrocampo, fa la partita, il portiere di Scampate deve rispondere presente già al 5° e al 10°, sempre su F. Grossi. La partita è equilibrata ma Scampate non riesce a farsi vedere in area del Cerro, che controlla e riparte dal centrocampo ed ogni volta si presenta di fronte alla diga eretta dai tori. Il pressing del Cerro è costante, infatti Grossi F. circumnaviga l’area e la butta in mezzo, Giovanelli prova ad intercettare il cross ma non riesc,e la palla capitola sul piede di Buddo, che a porta vuota insacca di malleolo. Finalmente la punta si sblocca, nel momento in cui i suoi ne avevano più bisogno, 1 a 0 al 24° del primo tempo. Tempismo perfetto per il Cerro. Pochi minuti senza emozioni e Tirelli fischia la fine del primo tempo. Scampate in debito d’ossigeno, un po’ nervosa prova a schiarirsi le idee nell’intervallo. Cerro ha la gara in mano. 

A Scampate servirebbe una punta, c’è Diego! Ma è in tribuna e ha i capelli grigi… “ah i bei tempi del Ke-Pa-Ro” (Kevin – Patrick Ferri – Rosselli).

A proposito di punte, nel frattempo arriva Nagi, ma è in abiti civili, caviglia girata dopo il goal della scorsa partita, non può essere utile alla causa, così si accomoda in panchina.

Riparte il secondo tempo e dopo nemmeno un minuto Buddo si presenta a tu per tu con Rossi, che copre bene lo spazio, con un piede salva il risultato e permette ai tori di rimanere in scia. Cerro ha il dominio del centrocampo, P. Braglia scende per infortunio, Briselli direbbe “la va mel e po la cres”; si arriva al 18°, senza grandi emozioni ma una grande battaglia in campo, Castagnoli F. riceva la palla sulla dx, si libera della marcatura e lascia partire dal limite dell’area un “tiroaggiro” che non lascia scampo a Rossi. 2 a 0. L’anima del Cerro indirizza la partita e mette il sigillo sul passaggio del turno. Davoli e Bertolini non mollano un centimetro, ma la panchina corta e la qualità degli uomini delle Querce, non lasciano molti spazi. Passano solo 3 minuti e su calcio d’angolo calciato dla fratello. F. Grossi l’insacca alle spalle di un incolpevole Rossi. 

È finita. C’è spazio per quel nervosismo e quelle sceneggiate che solo il calcio italico sa regalare in questi momenti. Salva questo “garbage time” un’eroica cavalcata area – area di Franci Berto e poi Tirelli decide che può bastare. Cerro in finale dopo 2 anni, con tutti i meriti del caso. Una nuova generazione di fenomeni sale sul podio della Coppa, e vi garantiamo che il bello deve ancora venire.

Briselli e Billy abbracciati in panchina
Stasera anche due vecchi bomber come il Briso e Billy avrebbero fatto comodo ai Tori.

PAGELLE CERRO

Nicolò Fioravanti: totalmente inoperoso stasera, non gli arrivano tiri in porta. Però averlo dietro trasmette sicurezza all’intero reparto. 6

Francesco Castagnoli: non protesta, corra, segna. Anima del Cerro e migliore giocatore della serata. Alla Coppa abbiamo bisogno come il pane di giocatori di questa moralità e caratura. 8,5

Filippo Grossi: impazza per il centrocampo dove la fa da padrone, assist e goal, difficile chiedere di più. Sul finale un po’ nervosetto. 7,5

Mattia Grossi: gioca a tratti, nel senso che va ad intermittenza, ma l’intermittenza è sempre tra il 6 e il 7. Cioè avercene in campo di centrocampisti così. Nota a margine: a metà primo tempo, si siede in panchina e viene raggiunto da un “amico” che gli fa una lavata di testa, per la mancata partecipazione all’ennesimo torneo a cui “partecipa”. L’imbarazzo.. della scelta. 6,5

Andrea Martini: nel primo tempo impazza sulla fascia, nel secondo non gli fanno vedere la palla. Alla ricerca di una via di mezzo. 6

Alex Martini: capitano, giocatore e pure responsabile dei cambi. Fa tutto bene, non segna ma tiene in pensiero la retroguardia di Scampate, e ne approfittano i compagni. 6/7

Andrea Farinelli: sarebbe da valutare un blocco unico, lui, suo fratello, Fontanelli, Attolini e P. Cervi, ovvero la difesa del Cerro, questa sera ha pochi problemi e forse per questo che Farinos si lascia andare a sterili proteste per buona parte della gara, ma alla fine la porta rimane inviolata. 6,5

Alex Farinelli: difende bene e si lascia andare in qualche sgroppata sulla fascia, ma stasera tutto sommato si riposa, pronto per la finale. 6,5

Marco Buldrighini: una partita di carattere, l’abbiamo aspettato, fino al 21° era da 5, stop sbagliati e passaggi effimeri. Poi la svolta ovvero il goal, da lì prende fiducia e coraggio e ci va vicino un altro paio di volte. Carico. 7

Mattia Magri: infortunato, si siede in panchina e lavora (bene) di Instagram, a fine gara qualcuno lo invoca in campo per la finale, chissà.

Giovanni Attolini: molto bene, chiude tutto e fa un paio di interessanti sgroppate sulla fascia, non gioca di fino e manca un po’ di tecnica, ma a noi piacciono i difensori vintage. 7

Stefano Castagnoli: la crescita di questo ragazzo durante la Coppa è esemplare, nella sua prima partita sembrava essere sbarcato su Marte, dalla seconda ha messo il caschetto ed è entrato in modalità Coppa, il futuro a centrocampo è garantito. 7 

P. Cervi: giocatore da Coppa, dicevano, e si vede che la Coppa l’ha respirata fin da piccolo. Bel difensore da vedere e da giocarci insieme, certezza da qui ai prossimi 10/15 anni. 7

E. Fontanelli: capelli ossigenati per lui, con l’attacco di Scampate oggi, non deve fare gli straordinari, fa il suo, non perde palla, e porta a casa la finale. 6,5

A. Macrillò: si può impegnare di più il ragazzo, ma stasera in mezzo a tanta qualità può permettersi ritmi più blandi. 6+

PAGELLE SCAMPATE

Andrea Rossi: para tutto quello che può, sui goal può farci poco, miracolo su Buddo a primo tempo, da sicurezza alla squadra e un po’ di ironia sul finale (diventato un po’ caldo) aiuta a stemperare gli animi. Stasera l’MVP è lui. 7,5

Davide Davoli: anima e fuoco di Scampate. Che bel giocatore se si focalizza sul gioco, 6 partite al top, non ne ha sbagliata una. Poi ogni tanto Davide lascia spazio a The Menace, l’alter ego isterico, che urla e impazza per il campo. Ma avercene di Davo. 7

Francesco Bertolini: la sgroppata sul finale che fa da area ad area, cade, tiene il pallone e si era sul 3 a 0 per gli altri, fa capire che giocatore si ha di fronte, Qua c’è la legacy di Scampate. 7

Martin Anigoni: sempre presente, bene. Però nelle partite come quelle di oggi, la mentalità deve essere quella di Eto’ con Mou nella finale di Champions. Ovvero si torna a dare un mano ai compagni e si sputa sangue fino alla fine. Poteva essere ma non è stato. 5

Samuele Cattolico: dov’è Cattolico quando serve? 2 partite giocate su 6… 

Giovanni Bertolini: si mette in fascia ma non lascia il segno, forse si isola, forse gli serve trovare un’altra posizione. Serata da rivedere. 5,5

Pietro Braglia: quando il Pit ammaina la bandiera, Scampate alza quella bianca. Fino alla fine (del primo tempo) ma non è sufficiente oggi. 6,5

Ayoub Trad: non pervenuto, sarebbe servito come l’acqua nel deserto.

Lorenzo Giovannelli: l’unico buco che lui lascia, Buddo ne approfitta. Nulla da dire, il suo lo fa, e lo fa da una decina di anni. 6

Denis Camuncoli: si carica il peso del centrocampo con Davo, nel primo tempo la diga regge e infatti Cerro sfonda ai lati. Nel secondo tempo dopo aver corso per tre, va in apnea ma nulla da recriminare. 6,5

Davide Margini: si posiziona in fascia ma è lì dove il Cerro ha i suoi talenti e per Davide è dura, prova a giocare punta al posto di Chinese ma non incide. 6- 

Antonio Chianese: eroe della partita con il Tripoli, stasera prende un pestone subito e non incide più. Apprezzati da tutti alcuni recuperi fino all’area. Ma stasera non bastano. 5,5

Tommaso Panciroli: schiacciato tra i pesi massimi del centrocampo del Cerro, almeno arriva al tiro verso la porta. E’ un finale in crescendo quello della Coppa di Tommy. 6-

Sebastiano Braglia: nel primo tempo Andrea Martini gli fa vedere i sorci verdi, nel secondo però gli prende le misure e a dx non si passa più. La fascia dx di Scampate per un po’ di anni è al sicuro. 6/7.

ARBITRO

Tirelli: arbitrare una semifinale a gara unica, che è anche derby non è facile. Il suo lo fa, ma in campo tante teste calde. Sul 3 a 0, chiede a Scampate se vogliono giocare il recupero, la risposta è affermativa,. A volte la democrazia non è la scelta migliore. 5 minuti in meno, ci avrebbero privato di un po’ di eccessi da testosterone. 6,5

SEMIFINALI

Questa sera in campo 4 squadre, per le semifinali della Coppa dei Cantoni.

Si fatica a credere che siamo già arrivati alla penultima serata di Coppa. C’è quel non so che di malinconico – a scoprire – che a metà giugno, si sta già archiviando l’evento che segna l’inizio dell’estate montecavolese. Ma veniamo al campo. 

SCAMPATE – CERRO

Stasera si affrontano nella prima delle due partite: Scampate – Cerro, il super classico della CdC. Per dire che queste due squadre la finale se la sono giocata ben 3 volte: 2012 (Cerro) – 2017 (Scampate) – 2022 (Scampate).

Così per curiosità guardate lo schema sotto:

Scampate 2012Scampate 2017Scampate 2022Scampate 2024
A. RossiA. Rossi
F . BertoliniF . BertoliniF . BertoliniF . Bertolini
P. BragliaP. BragliaP. Braglia
A. ChianeseA. Chianese
D. Davoli (P)D. Davoli (P)D. Davoli
L. GiovannelliL. GiovannelliL. Giovannelli
G. BertoliniG. BertoliniG. Bertolini
N. KhamisN. Khamis
S. BragliaS. Braglia
D. CamuncoliD. Camuncoli
D. MarginiD. Margini
S. CattolicoS. Cattolico

C’è un filo conduttore in tutto questo che ha un nome ed un cognome: Francesco Bertolini. Tutto cambia, i ragazzini crescono, gli adulti invecchiano ma lui è il punto fermo. Ogni anno ci dice sempre che “questa sarà la mia ultima edizione”, ma per come gioca vorremmo che non fosse così.

Cerro invece è da 3 anni, diciamo dal post COVID, che sta costruendo una squadra gioiello, i giovanissimi entrati quest’anno anno, sono forti e di tradizione Coppa (Cervi, Castagnoli…), nonostante la giovane età. Quindi se non dovrà essere quest’anno, secondo noi da qui ai prosimi 5 o 6 sarà egemonia Cerro.

IL CONFRONTO
SCAMPATECERRO
Portiere⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Difesa⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Centrocampo⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Attacco⭐⭐⭐⭐⭐
La SorpresaAyoub TradStefano Castagnoli
Pronostico50/10050/100

TRIPOLI – RODANO

C’è ancora chi si domanda se a Tripoli se la sia gufata o se semplicemente fosse tutto programmato. Perchè se andiamo a vedere, Tripoli ha vinto le prime due partite e poi ha perso le restanti 3. Sono stati molto fortunati, perché hanno chiuso la classifica a 6 punti come il Cantone, ma in virtù dello scontro diretto non ha avuto accesso alle semifinali.

Tripoli è una squadra che si sta completamente rifacendo il look, dopo l’ultimo successo targato 2019, è avvenuto un naturale ricambio e così ha perso il fulcro dei suoi giocatori, che era via 4 novembre, per spostarsi più verso le zone limitrofe del quartiere. I punti di forza: alcuni esterni validi naturalizzati e tanta esperienza, con un paio di giocatori over 40, ma davvero competitivi. 

All’opposto Rodano che nonostante la finale dello scorso anno, è dal 2013 (10 edizioni esatte) che non alza la coppa. Ma dalla seconda partita in avanti, tutto il verdetto del pubblico è stato unanime: Rodano al completo è ingiocabile. L’unica che vanta due giocatori semi pro, tra le sue file e con il pomo della discordia ovvero Boni. Fino all’ultimo la sua maglia sarebbe dovuta cadere sulle spalle del Pibe, ma poi una rinuncia all’ultimo ha fatto sì che questo talentuoso “10” (anche se indossa la 9) vecchia scuola ma giovanissimo, finisse tra le file dei Pijamas, e con Insa e Iori sulle ali, l’aquila prende davvero il volo. Chiude il tutto una difesa che vede nel rientrante Fontanelli Riccardo il lucchetto a doppia mandata.

Nel girone era finita 4 a 1 per Rodano, tra l’altro molto limitato nelle assenze, ma la semifinale è una gara secca, e tutto può succedere.

IL CONFRONTO
TRIPOLIRODANO
Portiere⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Difesa⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Centrocampo⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
Attacco⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐
La SorpresaSamuel LongoMattia Boni
Pronostico35/10065/100

Scampate – Tripoli 5 – 3

Marcatori: 8’ Chianese (S), 8’ Anigoni (S), 13’ Pederini (T), 23’ Anigoni (S), 28’ autogol Davoli, 38’ Khamis (S), 50’ Davoli (S), 52’ Pluchino (T).

Assist: Pluchino (T),  Davoli (S)

CRONACA

I gironi si avviano alla conclusione, e un cielo spazzato da venti di inizio estate si appresta a godersi una partita da dentro o fuori. Dentro o fuori per Scampate, che si gioca il tutto per tutto contro un Tripoli con la matematica qualificazione già in tasca, ma non per questo voglioso di sfigurare davanti a un pubblico che sa già di grandi occasioni. Si parte, e già all’8’ Scampate passa con un tap-in di Chianese, che trafigge Portioli dopo una respinta su tiro di Anigoni. Passano 32 secondi, e sempre all’8’ una gran botta di Anigoni va a infilarsi all’incrocio. Quando la partita sembra già indirizzata, Pluchino al 13’ da calcio d’angolo pennella su Pederini che sveglia una Scampate apparentemente già sazia. Tripoli insiste e al 16’ si registra una gran parata di Rossi su stop di petto e tiro di Pluchino, presagio errato di quello che sarà invece il gol del 3-1 di Scampate al 23’, con Anigoni che infila Portioli con un bel rasoterra sul primo palo. Ma Tripoli non molla e con un po’ di fortuna trova il gol che accorcia le distanze, sfruttando una fortunata rimessa laterale che Davoli devia beffando il proprio portiere. Il primo tempo si conclude con un gol mangiato dal migliore in campo Anigoni, che sparacchia male solo davanti al portiere.

Con Tripoli in svantaggio e senza cambi, il secondo tempo non vede un vero cambio di passo. Tripoli accusa la stanchezza e viene punito al 38’ da Khamis, che svetta elegante su angolo di Davoli, e dallo stesso Davoli al 50’, dopo una serie di dribbling di prepotenza al limite dell’area. A nulla vale il rigore realizzato al 52’ da un mai domo Pluchino, che sancisce il balneare 5-3 finale.

PAGELLE

ARBITRO

Piermattei: Non fa tre passi di corsa in tutta la partita ma non sbaglia una chiamata. A suo agio su asciutto e bagnato, questo ibrido tra giocatore e arbitro è efficiente e affidabile come una Toyota. Voto 6.5, Full-hybrid

SCAMPATE

Rossi: L’affitto da pagare, la suocera che rompe, la pioggia alla Sagra. A queste poche certezze nella nostra penosa vita ne aggiungiamo una, lieta. Rossi. Voto 7, Piacevole routine

Davoli: Un primo tempo che neanche la grandine sul kiweto, con tanti disimpegni sbagliati e un autogol sfortunato. Nel secondo tempo su consiglio del Briso gira le ruote, prova 153 tiri, e mette a referto un assist e un gol. Voto 6.5, BDR

Bertolini F: Credevamo che il ritiro di Kroos dopo gli europei sarebbe stata l’ultima ferita calcistica dell’anno, ma voci non meglio chiarite insinuano che il difensore di Scampate potrebbe essere alla sua ultima Coppa. Vedendo la forma fisica, non se ne comprende in realtà il perché. Un inganno del Tempo, un bug nel disegno di Dio. Voto 6.5, Illusionista

Anigoni: “Vorrei dirti tante cose ma non so da dove, iniziare” cantava un menestrello qualche anno fa. Tecnica e visione, i riff di Keith Richards e le rovesciate di Bonimba. Voto 8, Coez feat. Accorsi

Cattolico: Parte male, ma quando annusa che gli avversari sono a corto di fiato le sue galoppate da levriero diventano efficaci. Meglio come rapper che con gli scarpini ai piedi, ma un fagiano lo porta a casa. Voto 6.5, Rocco Hunt(er)

Braglia P: Spesso e solido, è lui a decretare se e quando gli avversari possono entrare in area. Si abbassa in certi momenti, si alza in altri, ma i tecnici Tripoli non riescono a decifrare il pattern. Voto 6.5, Pilomat

Trad: Il girone più profondo dell’inferno è riservato ai traditori ma Trad, lui non tradisce. Rincorre i difensori di Tripoli come gli ignavi danteschi rincorrono lo stendardo, e ad ogni scatto butta in mezzo traversoni di cui Virgilio ha già scritto eminenti endecasillabi. Voto 7, Tripoli’s Inferno

Giovanelli: Lo vedi solo d’estate, ma questa sera brilla poco, e a intermittenza. Voto 6, Lucciola

Camuncoli: La agricola sveglia alle 5 non gli permette di arrivare lucido a sera. Confonde i panetti di burro con i pannetti agli stichi, ma tanto a lui piacciono entrambi. Voto 6.5, Casaro

Margini: Silenzioso, ciuffo piumato, ossa cave. Gli eredi dei fratelli Wright sostengono abbia la struttura fisica per alzarsi in volo. Lui prova, ma questa sera gli Dei sono contrari. Voto 5.5, Icaro

Chianese: Un gol e un paio di ottime sponde (come ripetutamente fattomi notare) lo ergono tra i protagonisti del primo tempo. Poi Khamis cita il pessimismo di Verga e lui ha un crollo psichico. Voto 7, Rosso Malpelo

Panciroli: Una prestazione ordinata viene macchiata da una grave disattenzione nel primo tempo. Il veterano Bertolini lo sprona e la recluta che è in lui si ridesta, completando la missione. Voto 5.5, Soldato

Braglia S: Taluni lo paragonano a Nesta per l’eleganza e il tempismo degli interventi. Compie 3-4 disimpegni che mi convincono le voci siano vere, ma poi causa il rigore entrando più scomposto di una frattura tibiale e mi ridesta dal sogno. Voto 6.5, Sognando Nesta

Khamis: Nel 1919 il neurofisiologo Camis pubblica Il meccanismo delle emozioni. Un secolo dopo, Khamis dimostra al mondo intero i principi alla base di questo meccanismo, scuotendo i cuori dei presenti con un colpo di testa che chiude definitivamente il dibattito. Voto 7, Nobel

TRIPOLI

Portioli: Non sbaglia nulla di grave, ma non fa nemmeno miracoli. Fa i tarocchi ad Anigoni cercandolo di convincere che non è la sua serata, ma lui gioca ancora a Yu-gi-oh e gli manda a 0 i life points. Voto 5.5, Mago Nero

Pluchino: Ci prova più di tutti gli altri, ma viene da Albinea e gli spiriti della Coppa non concedono la buona sorte ai figli di altre contrade. Voto 6.5, Apolide

Giorgini: Poiché la Giorgi ha fatto perdere le sue tracce, Giorgini sceglie di omaggiarla mostrando quanto sia abile a giocare a nascondino. Talvolta spunta qua e là tra le zolle e i simpatici di Scampate improvvisano un Acchiappa la talpa. Voto 5.5, Diglett

Geraci: Ricercatori boliviani hanno recentemente proposto una teoria secondo la quale l’uomo discende dal furetto. Se c’è chi solleva dubbi sulla solidità delle evidenze a disposizione, il gruppo di scienziati ha portato proprio la persona di Geraci quale esempio a sostegno della teoria. Guizzante e instancabile come il simpatico roditore, non gli riesce mai davvero di graffiare e sbaglia un gol a porta vuota che avrebbe potuto riabilitarlo. Quando tutte le speranze abbandonano la squadra del Modolena, il nostro protagonista è però abile a fingersi morto, risparmiandosi la furia dei tifosi. Voto 5, Mustelide

Covi: Poliedrico, politatuato, poliglotta polistrumentista proiettante poligoni nella sala polivalente della polisportiva. Questo è ciò che dicono di lui. Ma stasera, nel giuoco del calcio, non ha mostrato la sua più brillante sfaccettatura. Come da sua natura cambia spesso ruolo, ora a pungere davanti e ora a difendere dietro, ma senza mai trovare il suo posto nel piano cartesiano. Voto 5.5, Leonardo da Vinci

Falco: Si fa male subito, e questo peserà a una Tripoli contata per tutto il resto della gara. C’è chi dice che dopo la sconfitta abbia tentato di salire sulla Millennium Falcon per viaggiare nel tempo e rigiocare la partita. Nel caso ci fossi riuscito ti chiederei la cortesia di portarmi un autografo della principessa Leyla, sono un suo ammiratore. Voto 6, Han Solo

Delmonte: A dispetto del cognome dimostra di avere tecnica e cazzimma. Ha ripetuti scontri fisici con Cattolico, il quale sostiene di non apprezzare l’ultimo remix di Águila Del Monte, ma tiene i serpenti lontani dal nido fino alla fine. Il migliore di Tripoli. Voto 7, Aquila reale

Pederini: Nonostante la giovane età ha ben salde le redini del centrocampo, e stasera con Davoli nei paraggi non era un compito facile. Nel primo tempo regge la squadra sulle sue spalle e segna il gol che riaccende le speranze, ma col passare dei minuti Scampate si erge a stallone indomabile per il giovane cow-boy. Voto 7, John Wayne

Catellani: Paparazzato la mattina successiva la sconfitta ad alzare ghisa in palestra ascoltando Riscatto, è la dimostrazione che i giovani d’oggi conoscono ancora la parola sacrificio. Voto 5.5, Cilicio

Cossentino: Un paio di spunti e conclusioni interessanti, che si infrangono puntualmente sul rosso muro di Rossi. Mostra carattere fino alla fine e si porta a casa la sufficienza. Voto 6, 6 in condotta

Il Cerro – La Buca 1 – 1

Marcatori: 8′ Farinelli A. (C), 40′ Pascarella (B)

Assist: Martini A. (C), Gjomemo (B)

CRONACA

Stadio El Parroquial, mercoledì 12 giugno.
Da una parte, La Buca, una squadra che aveva già prenotato le vacanze estive, sicura di non poter accedere alle fasi finali. Dall’altra, Il Cerro, che aveva solo bisogno di un punticino per staccare il biglietto verso le semifinali.

Con il portiere titolare Attolini e il fantasista Grossi Filippo assenti, Il Cerro ha schierato l’ex portiere Buldrighini, che probabilmente aveva più ruggine di una vecchia bicicletta in soffitta.

Il Cerro parte forte: all’8′, un tiro dal limite costringe Salvini al miracolo. Ma sulla ribattuta, Farinelli Alex segna grazie a un assist di Martini Andrea, che gli serve il gol su un piatto d’argento. 1-0 per Il Cerro.

Poco dopo, Grossi Mattia e Martini Andrea continuano a mettere pressione concludendo verso la porta, ma con scarso successo

Reazione di orgoglio della Buca al 16′: Moscatelli sfiora il palo, con una bordata incredibile. Poi Boschini Davide, al 18′, prima si fa ipnotizzare da Buldrighini, poi a colpo sicuro , calcia sul tetto della canonica. Non contento, ci riprova al 20′ con una traversa dagli sviluppi di calcio d’angolo..

Il primo tempo si chiude con un’occasione sprecata da Martini Andrea, solo davanti a Salvini.

Il secondo tempo inizia con un missile di Moscatelli che sfiora il palo, facendo venire i brividi agli spettatori. Al 10′, Gjomemo slalomeggia come un campione di sci e serve Pascarella, che non sbaglia. Pareggio della Buca. Segue la sfida epica tra Martini Andrea e Salvini: prima una parata incredibile, poi un tiro che sfiora il palo e infine una punizione salvata all’angolo. Sembrava un duello da film western.

Gjomemo tenta di nuovo un’azione spettacolare, ma Buldrighini compie un miracolo. Anche Hamilton ci prova, ma nulla da fare contro Buldrighini che dimostra di saperci ancora fare.  Poi De Moura sfiora la rete, ma Farinelli Alex salva sulla linea, salvando i suoi.

Da lì in poi, niente più emozioni. Il Cerro ottiene il punto necessario per qualificarsi, e il sogno di riportare la coppa sulle colline di Montecavolo resta vivo. La Buca, invece, saluta il torneo.

IL CERRO

Buldrighini: ex portiere tornato tra i pali per necessità, ha stupito tutti con parate decisive che hanno mantenuto Il Cerro in partita. A fine partita ammette che forse in porta è stato piu’ utile che fuori dai pali nei precedenti incontri.
Voto 7 Redivivo.

Magri: Gioca solo un tempo a causa di un problema fisico, recupera qualche pallone ma lo restituisce subito ai legittimi proprietari onde evitare problematiche. Voto 5,5  Altruista

Cervi:Qua non si possono effettuare critiche causa parentele troppo in alto, non commette gravi errori e difende sempre nel modo giusto; Non è un giocatore da Guardiola, ma sicuramente un Iachini apprezzerebbe. Voto 6 Roccia

Fontanelli E: Giocatore tignoso, che fa della grinta il suo Mantra, sicuramente lontano dall’eleganza e dalla qualità dei suoi fratelli. Ma probabilmente piu’ grintoso e cattivo. Voto 6 Theo Hernandez(per il capello, sicuramente non per il calcio)

Macrillo: Gioca una partita umile, senza gravi errori, crea la conclusione piu’ bella del match dove, riesce da un passaggio rasoterra ad auto-colpirsi la mano. Voto 6 Houdini

Castagnoli S: Qualità sublime, tocco di palla alla Zidane, visione alla Pirlo, grinta alla Enzo Miccio. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa in piu’ ma ancora manca troppo di personalità e sparisce dai radar del Match Voto 5+  Desaparecido

Castagnoli F: Anche lui stasera abbastanza evanescente come il fratello, prova qualche giocata in piu’,ma nulla di eccezionale, se Cerro vuole ambire alla vittoria dovra sperare che ritorni quello delle scorse partite. Voto 5,5

Farinelli Andrea: Classico giocatore da Coppa Cantoni, come sempre lotta su ogni pallone e difende la sua porta dai pericoli  Voto 7 Highlander

Farinelli Alex: Segna il gol con un tap-in vincente, e poi salva una conclusione di De Moura a colpo sicuro. Già per questo merita il voto di migliore dei suoi Voto 7,5 Decisivo

Grossi M: In assenza del fratello tocca a lui supportare i fratelli Castagnoli a centrocampo, crea qualche occasione, ma disdegna un po’ troppo spesso il dialogo con i compagni, non riuscendo alla fine a rendersi decisivo Voto 6  Solista

Martini Alex: Capitan Martini, Oggi non trova lo spunto decisivo e si fa annullare da Caselli, non rientra mai nel tabellino delle occasioni e questo per un attaccante non è il massimo, però il suo apporto in termini di generosità non manca mai. Voto 6 Spuntato

Martini Andrea: Per gli amici Flemma. Giocatore d’altri tempi, flemmatico e fantasioso. Si accende e si spegne di continuo, ma quando si accende, Signori, Che Spettacolo!!. Solo un miracoloso Salvini oggi gli toglie la gioia del Gol Voto 7+ Javier Pastore

LA BUCA

Salvini: Come da lui ammesso, monta le mani per la prima volta in questa coppa,forse un pelino tardi,però per oggi fa partire un duello con Martini Andrea che stravince  salvando il risultato con riflessi felini almeno in 4 occasioni Voto 7+ Gabor Kiraly

Ruozi: In questo caso sono un po’ di parte, giocatore formidabile, velocità sovraumana e garra charrua a camionate, se solo gli avessero montato due piedi un pelo piu’ educati staremmo parlando di un qualcosa di sublime Voto 7 Tractor

Boschini Giovanni: Insieme a Ruozi sono il futuro della Buca, qualità visione e garra, potrebbe caricarsi sulle spalle la squadra per le qualità che ha, ma ancora pecca di poca personalità Voto 6 Capitan Futuro

Caselli: Difensore stagionato, ma ancora rognoso e cattivo al punto giusto, oggi riesce ad annullare Martini Alex, arraggiandosi alcune volte anche in maniere impoprie per nascondere un po’ gli anni che passano Voto 6,5 Pepe

Hamilton: è in campo ma non lo si nota molto,può essere un bene o un male, se non sei notato sicuramente non hai fatto dei danni. sfiora il gol su miracolo di Buldrighini.  Voto 6 Presente

Graffagnino: Vale un po’ lo stesso discorso di Hamilton, senza però il gol sfiorato  Voto 5/6

Giuseppe Lorenzo: Giuseppe o Lorenzo??, Metto sia nome e cognome così non mi sbaglio,  non viene ricordato per una grande prestazione, le occasioni del Cerro nascono tutte dalla sua zona di competenza mostrando molti limiti difensivi, anche nella fase di possesso non dimostra grandi capacità Voto 5 Calamità

De Moura: A guardarlo in campo ti mette quella tipica Saudade Carioca, ritmo flemmatico e svogliato, stile Adriano post Festino a Copacabana, qualità tecniche comprese tra un Ferreira Pinto e un Vampeta di annata. Sfiora il gol che avrebbe portato i primi 3 punti alla sua squadra Voto 5/6  Samba

Moscatelli: Entra e dà la scossa alla squadra, dimostra di avere un bazooka ai piedi, peccato che la precisione sia quella che è . Voto 7

Boschini Giacomo: Il Boschini di Mezzo stasera risulta un po’ fuori dal gioco. Non riesce mai ad essere incisivo nel match e a prendere in mano le redini del centrocampo, la rinascita della Buca del futuro dovrà passare anche da lui Voto 5/6 Spaesato

Pascarella: Parte difensore nel primo tempo per poi invece mettersi puntero nel secondo, Quando vede un oggetto tondo a meno di 2 Metri da lui, lo calcia con tutta la forza che ha. Solitamente finisce in via Mascagni. Ha il merito di segnare il gol del pareggio e di portare un punto ai suoi Voto 6+ Kaiser

Gjomemo: Gran partita per lui; il suo sguardo non esprime sentimenti, ma quando prende palla e punta la porta lo sguardo degli avversari trasmette paura. Si esibisce in due slalom di Tomba memoria , regalando un grande assist a Pascarella per il gol del pareggio. Voto 7,5 Superbo

Boschini Davide: Si sbatte tutta la partita, cercando di trovare il guizzo vincente. Non trova la porta sbagliando due gol facili facili, ma come si dice sempre ad un attaccante, l’importante è esserci perché poi il gol arriva. Peccato che arriverà l’anno prossimo  Voto 6+ Per l’impegno

Mister Tirelli: Imposta la sua formazione in un 1-3-4-1 di Cigariniana memoria, gestisce i cambi cercando di dare minutaggio a tutti. Vedremo in che ruolo farà parte della rinascità della Buca nella prossima stagione Voto 6.

ARBITRO

Arbitro Farioli: Partita perfetta la sua, unico errore una carica sul portiere fischiata assolutamente inesistente.  Voto 7,5