Autore: coppadeicantoni

La Buca – Tripoli 1-1

MARCATORI: 10’ pt. Moscatelli (B); 28’ st. Ayadi (T).

COMMENTO

Nella scia di un violento acquazzone che ha scosso il terreno di gioco, si alza il sipario su una partita incerta. La Buca, già condannata dall’esito della gara precedente e decimata nei suoi effettivi, sfida un Tripoli orfano della sua stella Masciulli che può però lottare ancora per un posto nelle semifinali. La partita inizia tranquilla con qualche bel guizzo di Boschini 2008. Al 10’ del primo tempo La Buca passa in vantaggio con un bel rasoterra angolato di Moscatelli su ribattuta di testa di Tedeschi: Portioli sfiora ma non è abbastanza. Le squadre giocano con fluidità ma La Buca è più fluida: al 15’ Tirelli su punizione scodella a centro area per Boschini 2002 che insacca, ma è fuorigioco. Il primo tempo si conclude con un tentativo per parte, una bella parata di Portioli su punizione sempre di Tirelli al 21’ e un tiro secco di Scarati al 24’, gestito da Salvini.

Nel secondo tempo le squadre si incattiviscono, Tirelli e Spinelli si punzecchiano come fidanzati in crisi e grandi occasioni non ci sono. A scuotere la monotonia ci pensa sempre Boschini 2008, con un bel doppio dribbling + tiro, a cui risponde Tedeschi, dribbling (senza il doppio perché è umile) e tiro che sbatte sul palo alla destra di Salvini. Quando nessuno pensa che questa partita possa avere altro da dire, Boschini D si fa scippare la palla al limite dell’area sotto pressione di Tripoli, la palla carambola su Ayadi che con qualcosa che non è nemmeno definibile un tiro fa passare la palla tra le gambe Salvini e insacca in rete. Un minuto dopo, con La Buca ancora frastornata dopo il pareggio subito, sempre Ayadi in contropiedi rischia un clamoroso 2-1, ma si fa fermare in extremis da un grande recupero di Cattini. La partita finisce con un giusto pareggio, ai punti avrebbe forse meritato La Buca, che non si prende nemmeno la soddisfazione di una consolante vittoria finale. Per Tripoli invece la porta delle fasi finali è ancora aperta.

PAGELLE

ARBITRO
Piermattei 6,5: Ottimo primo tempo, direzione tranquilla ma ferrea. Nel secondo tempo si perde forse qualcosa ma dai che gli vuoi dire, è un eroe.

LA BUCA

Salvini 6: Non ha recitato in Fast and Furious, non è un Ex ministro dell’interno, non è un difensore dell’Atalanta e lui questo lo accetta. Ma non provategli a dire che non può salire per battere una punizione o scartare due giocatori a metà campo perché lui no, quello non lo accetta. #Multiverso

Boschini Giacomo 6,5: Un gol annullato per un fuorigioco è la giusta punizione per chi si porta in casa una morosa Scout. #BadenPowell

Tirelli 6,5: Appesantito dai gin tonic, si prepara comunque per il suo solito grosso grasso matrimonio dominicano. Solite spallate, due belle punizioni, na mina sotto la traversa… no es suficiente. Si consola con granita e maritozzi. #Jalisco

Boschini D 5,5: Il suo piano di schierare un 11 titolare composto solamente da Boschini è ormai alla luce del sole. Ormai più smilzo di Tommy (Vecchi n.d.r.), si piazza al centro della difesa e gestisce senza apprensione le sortite di Ayadi e colleghi. Una sua disattenzione sul finale porta però al rocambolesco gol di Tripoli, e questo sua moglie non glielo perdonerà. #ProvaciAncoraBush

Boschini Giovanni 7: È nato nel 2008, contrariamente a Masciulli non sa cosa sia la Tecktonik ma quando lo vedi correre senti Infinity. Tanti bei guizzi, si lamenta poco e questo piace alla critica. Verso il finale un paio di doppi dribbling e un gran tiro, ma un Portioli in forma gli ricorda che è pur sempre un 2008. #GuruBushProject

Lorenzo (Giuseppe) 6: Non sarò stato il primo e non sarò l’ultimo, passo un discreto quarto d’ora a capire qual è il nome e quale il cognome. Suo antenato, Francesco Giuseppe guidò l’impero Austro-Ungarico per quasi 70 anni e a lui non posso che augurare una simile calcistica longevità. #EredeAlTrono

Cattini 6,5: Un buon passaggio, un brutto tiro, un buon recupero, una brutta svirgolata, un bello stop, un brutto cross, una bella tipa, una brutta bella tipa. Altalenante sì, ma non quando conta. Ps: Gran recupero nel finale su Ayadi. #Sinusoide

Ruozzi 6,5: Non è di Rozzano e non è nemmeno rozzo, anzi, è elegantissimo. #LouisRuozzon

Iattarelli 6,5: Fisicamente molto bene. Per metà partita l’ho scambiato per capitano causa sospetta fascia sul braccio. Dato l’impegno che ci ha messo, lo sembrava davvero. #CapitanFuturo

Moscatelli 7,5: Già alle elementari alcune maestre si erano accorte del suo tocco di palla sopraffino. Sparito dai radar come Gignac in Messico si ripresenta alla Coppa come colui che corregge i destini, che cambia gli oroscopi. Il diagonale di De Bruyne ai mondiali in Qatar è una svirgolata in confronto alla soavità ferrea di Moscatelliana fattura, unica e sola in grado di trafiggere il Dudek di noi atri Portioli. #Classe92

TRIPOLI

Portioli 7: Tanta roba. Limita le folate della Buca con alcuni interventi di personalità e coordina la retroguardia neroverde. #Skorupski.

Conti 6: Spara una punizione alle stelle per staccarne una e dedicarla alla sua ragazza. Lei schifata dal gesto tecnico lo lascia. #Single

Ayadi 6,5: Na partita da 5,5 diventa da 6,5 in quattro secondi. Quelli che bastano a Tirelli per uscire di casa al mattino e quelli che servono ad Ayadi per diventare il più amato bomber della Coppa. #Oshimen

Scarati 7: Suo fratello non lo fa giocare con la BMX, lui si dà al calcio e diventa un fenomeno. Recuperi notevolissimi, dinamismo, dribbling. #BariVecchia

Spinelli 6: Spina nel fianco del centrocampo della Buca come Gonzalez contro il West Ham, ruleta su sé stesso come lo spin di un elettrone, spinge la carretta come un veterano. #SpeennyGonzalez

Giorgini 6,5: Buona partita del talento sponda Tripoli, che dimostra carattere e presenza mentale. Non sarà Edoardo Ghidoni ma è un gioiellino su cui investirei. #SognandoEdoGhido

Ganassi 6: È come la Viennetta la domenica o le Skechers in vacanza: non va mai molto bene ma nemmeno troppo male, non eccelle e non demerita. A somma nulla. Non mi stupirei fosse della #Bilancia

Pederini: Piccolo ma cararistico, quando Ganassi sa di vederlo alle 4, dalle 3 comincia a essere felice. #Piccolo principe

El Bani 6: Mi aspettavo di più da lui, devo essere sincero. La sufficienza la porta a casa, non ho regalato nulla, ma un po’ di intraprendenza in più poteva starci. #BaniMaNonBanissimo

Gualtieri 6,5: Se addestrassi un modello di machine learning a classificare i giocatori sulla base della forma fisica, il 44 di Tripoli verrebbe piazzato diretto al centro della difesa senza passare da via. Ma forse non ci voleva un modello di machine learning per dirlo. #Nesta

Tedeschi 7: Fatica a coniugare i tempi verbali ma non a bombardare le caviglie e la porta avversaria. Ha venduto la moto perché correndo era più veloce ma stasera la fortuna gli termina sul palo. #Duro

De souza NC: Appena ho visto il suo nome nella lista dei giocatori avevo già pronto il Rosbson De Souza #Robinho al primo tocco di palla. Lui però non si presenta e io ci rimango male. Quindi lo pagello lo stesso.

Scampate – La Buca 4 – 1

Marcatori: Davoli (S) 10’ – 58’, Bolognesi (S) 23’ – 40’, Boschini G. (B) 55’

Assist: Bertolini M. (S), Bertolini F. (S)

Commento

La coppa è vita, comunità, aggregazione, gloria, discussioni, luce e buio…in seconda serata più buio che luce, doveroso ammettere.

La Coppa è quel posto dove se non piove il campo è duro, se piove c’è la pozza in area, se arrivi ad aprire alle 19 c’è uno che vuole iniziare a scaldarsi alle 18.45, se al bar hai 40 panini alla salsiccia te ne chiedono 60, se venerdì ci saranno gin tonic al bar ti chiederanno mojito.

In una settimana calcisticamente densa per fortuna c’è qualcosa di altrettanto interessante come Scampate – La Buca, match decisivo tra la squadra campione 2022 e l’eterna mancata rivelazione dall’ impresa 2014 mood Leicester.

La solidità e l’estro di Scampate vs La Buca che deve ritrovare sé stessa dopo le prime due sconfitte in altrettante partite. Solidità + estro fanno 4 goal, disunità e imprecisione ne fanno 1. Il campo stasera segue aspettative e bookmakers e non ci regala sorprese.

Partita subito messa sui binari giusti con un eurogol di Davoli che stoppa di petto e calcia al volo insaccando al 10’; il capitano Bosco Davide prova a far tornare in partita La Buca procurandosi un rigore che il più piccolo dei Boschini si fa parare da un reattivo Grasselli.

Al 22esimo il piedino fatato di Davoli calcia all’incrocio su punizione ma Salvini gli nega la gioia della doppietta (per ora), gran parata per lui.

Al 24’ piove sul bagnato, come da un mese a questa parte, e Bolognesi aggira Cattini su angolo di Matte Berto e comodo comodo di testa infila il 2-0. Fine primo tempo.

La Buca prova a rimetterla in partita ma non riesce a colpire nei primi dieci minuti del secondo tempo finché un Bolognesi in gran spolvero fa il 3-0 con un diagonale da n. 9, l’uscita del portiere gli spiana la strada.

Verso la fine del secondo tempo Giacomo Bosco si prende di prepotenza un goal tutto suo per provare a risvegliare gli animi, poi però il mattatore Davoli demolisce ogni speranza con uno scavetto su rigore tanto arrogante quanto bello al 28’ del secondo tempo. Per chi non c’era ricordava un po’ un mix tra Pirlo con Hart a Euro 2012 e Totti con Van Der Saar a euro 2000 per i più nostalgici…voci di corridoio dicono si sia girato verso Giovi Berto (acclamato per battere il rigore) e gli abbia detto “adesà ag fag al cucier”. Sipario.

Se non l’hai colta ripassa la storia del calcio.

“C’è da dire che fino al 10’ gli Scampate boys non erano ancora entrati nell’area de La Buca, poi hanno segnato”. No, non è stata detta nel post partita, ma mi sembrava comunque azzeccata!

PAGELLE:

Scampate

Grasselli: qualche intervento dignitoso, incolpevole sul goal, attendista nelle uscite però gran parata sul rigore che poteva portare La Buca al pareggio. Ha indirizzato la partita nel momento cruciale. 7.5

Bezzi: il vero giocatore moderno! Gioca poco, suda pochissimo, si lamenta per il calendario tantissimo. Distoglie l’attenzione come i veri DS, poi 3 partite 9 punti 11 goal fatti 5 subiti. 6

Bertolini Matteo: quelle corse di maggio in via Montegrappa gridano vendetta, aprile dal canto suo si chiede perché non iniziare prima, luglio si chiede se lo rivedrà, giugno però è il mese della verità. E la verità fa male. 5.5

Bertolini Giovanni: sostanza, efficacia, spazzare e incitare. Ripetere per 1 ora. Perno importante di questa squadra, sta prendendo le redini del post Francesco se mai ci sarà un post Francesco. Avrei voluto pagellarti il rigore, peccato. 6.5

Braglia Sebastiano: guidato e incitato da parenti e compagni non sbaglia quasi nulla. Spazza se c’è da spazzare e passa se c’è da passare. Di più non gli si chiede, porta a casa la pagnotta. 6+

Bolognesi: un interista questa settimana ha due opzioni: soffrire in settimana alla coppa e sabato sera o soffrire solo sabato sera. Lui sceglie la seconda, doppietta da 9 quale è, la maglia non mente. 7.5

Gozzi: per una volta non fa il fenomeno, pochi spunti e mai veramente pericoloso. Benvenuto tra gli umani del pallone, quelli che gli danno del voi. Fa strano vederlo in panca invece che fare le solite sgroppate a velocità doppia. 6

Vezzosi: primo tempo teorico in panca con prof. Berto Franci, secondo tempo prova pratica in campo. Non demorde e ci da tutto. 6

Margini: si muove in campo con del criterio e fa quasi sempre la scelta giusta smistando svariati palloni. 6+

Davoli: non so se è una mia impressione ma mi sembra più asciutto, ne avevo sentito parlare in paese…GIGANTEGGIA a centrocampo anche se di gigante ormai ha poco. Goal con stop e girata al volo spalle alla porta, rigore con pallonetto, occasioni e pericolo costante. Mai pensato di andare ad abitare dall’altra parte del Modolena? È una bella zona. A tratti mi ricorda Milinkovic Savic, quello che di nome fa Sergej. 8.5

Giovanelli: un Giovanelli per squadra nel 2024, multi-ruolo e collante di una squadra solida. Fondamentale. Tenerlo stretto. 7

Camuncoli: si sbatte come non mai, va anche vicino al goal ma la festa è rimandata. La chiacchiera motivazionale col nonno (presumo) gli apporta la giusta carica. 6.5

Braglia Pietro: difensore centrale per sopperire al primo tempo di Franci in panca. Ordinaria amministrazione fino al “colpo” del match: lo stop di coscia. Esecuzione perfetta, Ciccio Graziani approva. Un sabato al mare a lavorare su questo dettaglio e si sa, la Coppa Cantoni è la competizione dei dettagli. 6.5

Bertolini Francesco: oggi centrocampista centrale, e quindi perché non fare l’assist del 3-0 di Bolognesi? Primo tempo in panchina a digerire e catechizzare i giovani. 6.5

La Buca

Tirelli: è il 2011, hai passato il pomeriggio tra gelateria e Parroquial per preparare il campo prima della Coppa. La scuola è finita, sei in vacanza. Sei un tuttocampista alla Gerrard. Il manto erboso disconnesso è il tuo ring. Sei felice e non lo sai. DOOOOOONG, la traversa presa su punizione stasera ti sveglia, sei sudato. Guardi il calendario e siamo nel 2023, oh sh*t! 5.5

Cattini: pesa sulla valutazione la non marcatura su Bolognesi che ha portato al goal del 2-0, da lui stesso dichiarata valevole di addirittura due meno in pagella, eseguo. Non è passato inosservato il missile sparato verso la panchina di Scampate per cercare di intimorire i giovani. 5.5 (- -)

Boschini Davide: mai pericoloso, prova a motivare la squadra per contenere Scampate ma non riesce nell’impresa. Poco feeling la davanti con il compagno di reparto. Il più appannato dei Boschini, nel momento in cui la partita poteva essere ripresa si procura un rigore che non calcia, impresa incompiuta.  5.5

Boschini Giacomo: motore del centrocampo per un’ora, prova in tutti i modi a servire palloni interessanti alle punte ma non vengono sfruttati a dovere. Si prende un goal tutto da solo, di agonismo e prepotenza. Non basta ma il giocatore c’è, futuro in banca. 7

Boschini Giovanni: se vieni scelto per calciare il rigore del possibile 1-1 vuol dire che c’è fiducia nei tuoi confronti. Ho detto possibile, perché viene parato ma la giovane promessa si rimette in partita e fa vedere buoni spunti. 6

Salvini: sul primo goal non può farci nulla, sul secondo non può farci nulla, sul terzo può e doveva fare molto di più del nulla fatto, sul quarto non può farci nulla. Toglie dall’incrocio una punizione velenosa di Davoli, parata molto bella. Dovrebbe migliorare sulla parata laser, alla coppa è utile. 6

Pascarella: due presenze all’attivo, tre sconfitte e zero goal fatti. Potrebbe andare peggio? Si, potrebbe esserci un matrimonio sabato, questo sabato, il sabato dei sabati, il sabato di tutti i maledetti sabati da 13 anni a questa parte. Ti sono vicino soldato. 5

Caselli: la leggenda narra che per l’avversario basti guardarlo per avere già dei lividi nel post-partita. Oggi il pannetto old school non basta a contenere Scampate. 5.5

Hamilton: il famoso pilota da rookie nel 2007 perse il campionato con Raikkonen per 1 punto, lui da rookie l’ha vinta con Cantone nel 2018. Sgasa in mezzo al campo senza strategia, dal muretto lo richiamano spesso. Box Box 5.5

Salsi: solido, bel giocatore. Lotta, corre e prova a creare scompiglio ma non è abbastanza stasera. 6

Lorenzo: la velocità è nulla senza il controllo, però che velocità! Una scheggia, se migliorasse l’ultimo passaggio sarebbe un’arma letale. 6

Ruozzi: quando leggi di fretta le squadre e pensi di avere Rozzi, poi quello attento dice che c’è una U nel cognome. Lavora ogni giorno per far sì che tra qualche anno neanche il più attento si accorga della U. Nel mondo vero c’è un Cambiaso del Bologna che sta lavorando sulla S. Step by step 6

Direttor Zurlini: siamo l’unico torneo al mondo ad avere l’arbitro più in forma di metà dei giocatori in campo sommandoli. Lui corre poi l’azione, a fatica, cerca di stargli dietro. In più, ha esperienza e occhio. Grazie

Il Cerro – Tripoli 2 – 1

Marcatori: Scarati (T), Gozzi (C), Zizzo (C)

Assist: Ayadi (T)

Il commento:

La partita di calcio tenutasi ieri sera presso lo stadio El Parroquial ha offerto un susseguirsi di emozioni e colpi di scena agli spettatori entusiasti. Il Cerro ha affrontato il Tripoli in un incontro avvincente, in una serata frescolina, ricca di pubblico e di odore di panino alla salsiccia.

Dopo un periodo di studio reciproco doveroso e poco romanzabile, Tripoli ha preso il comando del match al 20′, quando Scarati ha segnato un gol da incorniciare su un assist di tacco di Ayadi. Un’azione di grande qualità che ha sollevato il mio animo, in abbiocco post paninazzo + patatine.

Tuttavia, il Cerro non si è arreso e ha reagito con tenacia. A metà del primo tempo, Grossi Mattia ha avuto l’opportunità di portare in pareggio Il Cerro grazie ad un calcio di rigore. Purtroppo per lui, ha sbagliato il tiro, dimostrando ancora una volta che su questo campo i rigori non vanno mai calciati alti.

Nonostante il momento difficile, il Cerro ha trovato la forza di reagire. Dopo un intervallo al sapore di perle del Briso, arrivato per tifare i fratelli Bertolini nella partita successiva, Al 42′, Gozzi è stato lesto a sfruttare una serie di respinte del portiere del Tripoli, Portioli, che ha parato prima i tentativi dei fratelli Martini, Andrea e Alex. Gozzi ha dimostrato grande intuito e posizionamento, ma Portioli ha fatto la figura più bella, nonostante abbia poi preso goal.

La squadra del Cerro ha poi lentamente ed inesorabilmente preso il controllo del match nel secondo tempo. All’52’, Zizzo ha calciato una punizione con grande potenza, su una barriera che si è aperta del Tripoli, lasciando il portiere senza possibilità di reazione. Un gol che ha dato al Cerro il vantaggio decisivo, facendo esplodere di gioia i sostenitori locali.

Nonostante gli sforzi del Tripoli, con Spinelli sugli scudi, Il Cerro è riuscito a difendere con successo il proprio vantaggio. Da segnalare anche la presenza di Farinelli, che, nonostante sia arrivato in ritardo, si è posizionato in difesa e ha reso la vita difficile agli avversari, bloccando ogni loro tentativo di incursione.

Alla fine dei sessanta minuti, il Cerro ha potuto festeggiare una vittoria meritata, mentre il Tripoli ha dovuto accettare la sconfitta, ma mai domo nell’animo. La partita ha dimostrato una volta di più che il calcio parrocchiale può regalare emozioni intense e momenti divertenti, lasciando un sorriso sul volto dei tifosi presenti al Parroquial.

PAGELLE SECONDO CHAT GPT:

Tripoli:

TOMMASO PORTIOLI: 8. Portiere sicuro e reattivo, ha effettuato parate decisive che hanno fatto la differenza. Fondamentale per la squadra. #Marc-AndréterStegen

MATTIA CONTI: 6.5 Centrocampista aggressivo ma frenetico, deve migliorare la precisione e la decisione nelle azioni offensive. #ArturoVidal

SAMI AYADI: 7. Attaccante che ha fornito un assist di tacco bellissimo, dimostra leadership come capitano. Miglioramenti necessari nel posizionamento e nella precisione dei tiri. #GonzaloHiguaín

MATTIA SCARATI: 7.5 Sempre presente e cinico, ha segnato il gol del vantaggio. Determinante per la squadra. #CiroImmobile

MARIO COSSENTINO: 6. Fascia destra di qualità, ma oggi poco incisivo. Deve migliorare la partecipazione al gioco. #AchrafHakimi

CARLO SPINELLI: 7.5 Centrocampista combattivo e determinato, recupera palloni e distribuisce il gioco. Importante nel controllo del centrocampo. #ThomasPartey

MASSIMO GIORGINI: 6.5 Difensore di vecchia scuola, svolge il compito diligentemente ma può migliorare il gioco di posizione. #KostasManolas

SAMUELE GANASSI: 5.5 Difensore maldestro, necessita di miglioramenti nella precisione e nella consapevolezza tattica. #EderMilitão

ALBERTO PEDERINI: 5.5 Fascia sinistra che deve ancora brillare, mostra impegno e corsa. Deve affinare le abilità tecniche. #Gaya

HASSAN EL BANI: 5.5 Fascia sinistra di riserva che non si tira indietro, ma ha bisogno di migliorare l’influenza nel gioco. #FerlandMendy

MAURIZIO GUALTIERI: 6 Difensore ordinato e preciso, contribuisce stabilmente alla difesa. #MatthijsDeLigt

Il Cerro:

MATTEO FERRARI: 6.5. Portiere poco chiamato in causa, ma sempre presente e pronto a intervenire quando richiesto. #TimKrul

MATTIA MAGRI: 6. Difensore che svolge il suo compito in maniera ordinaria, ma ha ancora margine di miglioramento. Può e deve dare di più. #MaxenceLacroix

MARCO BULDRIGHINI: 5.5. Poco visibile stasera, viene oscurato da Zizzo in grande forma, e alla fine non è un male per Cerro. #JoshMaja

FRANCESCO CASTAGNOLI: 6.5. Fascia destra con qualità e corsa, ma manca di concretezza nei cross e nelle conclusioni. #MikelOyarzabal

ALEX MARTINI: 7. Attaccante capitano, si è distinto nella gestione del gioco e ha ottenuto un rigore per la squadra. #EdinDžeko

ANDREA MARTINI: 6.5. Trequartista che può dare di più con un pizzico di agonismo aggiuntivo. #DaniCeballos

FILIPPO GROSSI: 7.5. Centrocampista di grande qualità, si è distinto per le sue prestazioni durante la partita. #FrenkieDeJong

MATTIA GROSSI: 7. Centrocampista solido, anche se ha sbagliato un rigore. Potrebbe essere provato in attacco per sfruttare le sue qualità. #ToniKroos

DAVIDE ZIZZO: 7.5. Attaccante onnipresente, ha segnato un bel gol su punizione. Migliore dei suoi compagni. #LorenzoInsigne

ANDREA FARINELLI: 6.5. Difensore che si fa valere nel fare stancare gli avversari, solido in difesa. #AntonioRüdiger

SEBASTIANO GOZZI: 7. Fascia che si è distinto segnando un tap-in, dimostra maturità nonostante la giovane età. #ReeceJames

EDOARDO FONTANELLI: 6.5. Difensore che brilla poco, ma si appoggia sull’esperienza di Farinelli. #ChrisSmalling

GIOVANNI ATTOLINI: 6. Difensore con poca qualità, spesso ricorre ai rinvii anziché costruire l’azione. #EthanAmpadu

PAGELLE SECONDO IL GIORNALISTA:

Tripoli:

TOMMASO PORTIOLI: Parate decisive, portiere di livello molto alto per la coppa, forse uno dei top 3 di sempre. Effettua due parate consecutive sul goal subito, altre due consecutive nel secondo tempo per salvare il risultato. Decisamente di livello alto. Migliore dei suoi

MATTIA CONTI: Sostituisce Cossentino D. e non ci capisce molto, se non che si ritrova in campo a rincorrere la palla con incredibile agonismo. La coppa è anche questo: sfogo dopo una giornata di qualunque cosa faccia il buon Conti

SAMI AYADI: Un assist incredibile non basta a far vincere i suoi. Gioca bene nel primo tempo, poi un po’ si perde, ma come un po’ tutto l’attacco di tripoli.

MATTIA SCARATI: Un bel goal, poi forse nel secondo tempo serviva qualcuno dietro?

MARIO COSSENTINO: Bene la tecnica, ma oggi il centrocampo fisico del cerro l’ha un po’ oscurato. Lo spirito è quello giusto sempre.

CARLO SPINELLI: Se non ci fosse stato, l’avrei vista molto peggio per tripoli. Pare abbia abbandonato la figlia per dedicarsi a sollevare gli scudi sul centrocampo. Ha fatto bene

MASSIMO GIORGINI: C’è, sorride, chiacchiera, gioca anche. Sa rinviare e spazzare. Che vuoi di più?

SAMUELE GANASSI: Non tanto bello da vedere, ma efficace, l’unica cosa da migliorare è la distinzione tra agonismo e cattiveria. Alcuni interventi sono un po’ al limite.

ALBERTO PEDERINI: Corre bene, ma potrebbe correre di più, un po’ di timidezza, ma è normale. Diamogli tempo

HASSAN EL BANI: Buttato nella mischia, ci prova nel modo giusto con l’atteggiamento giusto

MAURIZIO GUALTIERI: Un po’ più bello da vedere di Giorgini, ma alla fine il risultato non cambia

Il Cerro:

MATTEO FERRARI: Chiamato in causa poche volte, ma presente, alla fine mette sicurezza, peccato non gli stia la maglia

MATTIA MAGRI: Se fai parte dell’organizasion devi sapere dove sono le chiavi per aprire il campo. Già qui, male. In campo: si vabbè, però almeno creati una sfida, un obiettivo. Puoi fare di più e meglio. Il compitino non mi basta più. I tentativi di corruzione pre e post partita rendono il tutto più romantico, mi son piaciuti.

MARCO BULDRIGHINI: Vabbè stasera Zizzo aveva i riflettori addosso e ti ha oscurato, mi sei un po’ sparito. Un’occasione sola che era difficile e te l’hanno ribattuta. Mi dispiace, tvb

FRANCESCO CASTAGNOLI: Allora qui abbiamo: passaggio corto 99, velocità 99, accelerazione 99, il resto non l’ho visto. Secondo me concretezza 45 ed il 10 sulle spalle. Cosi a caso. Però bene, voleva essere un complimento.

ALEX MARTINI: Alla fine gestisce la panchina in modo che si auto gestisca, scende e motiva i suoi. Si procura il rigore, sbaglia qualche tiro, la passa altruisticamente ai suoi compagni. Non benissimo, ma vabbè mica tutti devono sfondare la rete, no?

ANDREA MARTINI: Stasera praticamente uguale al fratello. Stavo pensando che per vedere come se la cava con un po’ di motivazione, potremmo spostarlo in un altro cantone e vediamo come si comporta, sembra che manchi qualcosa, però c’è tutto quello che serve. Segno l’idea per l’anno prossimo.

FILIPPO GROSSI: Molto bene, veloce, tecnico ecc.. un bel cross tagliato l’ho trovato negli appunti. Sorride, ci siamo. Il centrocampo oggi lo gestisce easy.

MATTIA GROSSI: Ahia. Si sa che al Parroquial i rigori non si calciano alto. È una regola non scritta che alla fine forse la dobbiamo scrivere. Per il resto non so tra i due fratelli chi sia il più forte. Ci devo pensare, mentre ci penso, prova a giocare in attacco che vediamo cosa succede

DAVIDE ZIZZO: Beh ragazzi, qui stasera ha giocato l’asso di briscola nel momento giusto. “la batte chi la prende”, la barriera tipo Vajont e la palla in rete. Però non è solo quello: gioca tanti palloni e li gioca quasi tutti bene. Senso della posizione ed altruismo piacevoli. Non ci mollare. Best

ANDREA FARINELLI: Arriva dopo, rifiuta una patatina fritta offerta da me, e partiamo male. Spera di non entrare subito, ma entra. Si piazza dietro e vabbè ma non far fatica non è bello, no?

SEBASTIANO GOZZI: Corre bene, segna, è giovane. Tutte cose molto belle, tranne il numero della maglia: il 6 non mi piace. Sa di sufficienza.

EDOARDO FONTANELLI: Difesa bene, piedi meno bene. Taglio di capelli: modello rigido.

GIOVANNI ATTOLINI: Scarpe male, ma la stagione è finita. Ah ok.

Cantone – La Buca 3 – 0

Marcatori: 6’, 15’ Romagnani, 50’ Bimbi G.

Assist: Teo Benso x2

COMMENTO

5 giugno 2023, 7:30, mi alzo, apro la finestra e noto una pioggia piuttosto intensa, non molto estiva. Giusto il tempo di prendere conoscenza e alle 9:15 mi ricordo che è giornata di Coppa. Iniziano i messaggi sui vari gruppi del tipo “o rega ma stasera si gioca anche se diluvia?” o “secondo me oggi il campo è da 6” scontato dire che si è giocato, eccome se si è giocato. Arrivo al campo e lo trovo in condizioni ottimali con tanto di righe rifatte per l’occasione; ci sono tutti i presupposti per una grande serata di calcio. Inizia la partita e nei primi minuti le squadre passano per lo più a studiarsi e a studiare il campo con poche occasioni da ambo i lati. Al 6’ su calcio d’angolo Teo benso, probabilmente pensando di essere Cristiano Ronaldo, vola nel cielo grigio che fa da sfondo al “El Parroquial” facendo un’ottima sponda di testa per Romagnani che non può far altro che buttarla in porta, 1-0 Cantone. Brutto colpo per La Buca che comunque nei successivi minuti ci prova con i soliti Boschini e Pascarella, ma nulla da fare e al 15’ sempre Benso e Romagnani regalano il doppio vantaggio al cantone: 2-0. La Buca perde certezze e terreno affidandosi solo a qualche buon intervento difensivo di Caselli. C’è bisogno dell’intervallo per spezzare il gioco di Cantone che ci riprova al 28’ con un tiro di Gambetti che però finisce alto sopra la traversa. Fine primo tempo 2-0 Cantone. Il secondo tempo inizio con lo stesso andamento del primo: è il Cantone a fare gioco e al 35’ Bimbi G. colpisce in pieno il palo con un tiro, sinceramente, non troppo violento. Finalmente La Buca prende un po’ di coraggio affidandosi a qualche giocata di Boschini D. che prova a dare la carica ai suoi. Sulle ali dell’entusiasmo vogliamo sottolineare uno stop di tacco di Salvini (prego per il campo innaffiato) con tanto di dribbling sull’attaccante di Cantone: tanta roba. Siamo al 16’ quando Boschini Giacomo tenta una punizione da posizione invitante che non ha il risultato sperato, ma La Buca ci crede e continua a creare fino al 20’ quando Bimbi G. mette la parola fine sulla partita con un tiro sotto l’incrocio dei pali, leggermente più potente del precedente. La Buca crolla sotto il peso del risultato e al 27’ un intervento mancato di Caselli dà la possibilità a Bezzi A. di calare il poker Cantone (dal risultato finale penso abbiate capito come è finita questa azione). Triplice fischio, Cantone raccoglie 3 punti preziosi, mentre per la Buca il discorso qualificazione si fa molto più duro delle aspettative.

PAGELLE

Cantone

Ferretti: Sicuro di sé, sa cosa fare tra i pali e come farlo, il che non è assolutamente scontato, inoltre quando non è impegnato fa sentire il suo apporto alla squadra con la voce, mettiamoci pure che chiude la partita con un clean sheet e il voto fa presto a gonfiarsi. 7.

Bezzi Andrea: come il vino più invecchia più buono diventa, con un paio di sponde apre il campo alle fasce e per un eccesso di stanchezza alla fine non cala il poker cantone, la prossima volta sarà quella buona. 6,5

Bimbi G: leader di questa squadra, in mezzo al campo ha qualità e lo fa vedere anche se con non troppa convinzione, forse distratto da fattori esterni chi lo sa (ps non mi sto assolutamente riferendo alla presenza della fotografa), comunque sia alla fine prende un palo e segna il gol del 3-0 quindi posso contestarli ben poco. 7+

Teo Benso: La scorsa partita doppietta e 6 in pagella, a questo punto con un doppio assist mi trovo in difficoltà nel dare un giudizio. Per il primo assist vola verso l’infinito e oltre usando il 110% delle energie in pieno spirito coppa ma dopo continua a “correre”, averne di giocatori così. 7,5

Bimbi A: Ha qualità, ma oggi più nervoso del solito, e questo va ad influenzare negativamente la sua prestazione finendo addirittura per spostare la palla con le mani a gioco attivo. Serve più concentrazione se si vuole entrare nell’olimpo dei centrocampisti che ha forgiato “El Parroquial”. 6

Lorenzo Leone: Tutti vorrebbero un Lollo Leone in squadra, sa giocare ovunque e bene, amministra la difesa di Cantone con una sicurezza disarmate per noi in panchina figuriamoci per gli avversari. Bravo. 7/8

Luca Messori: Giovane ma sa il fatto suo, ha compagi di reparto che lo aiuteranno sicuramente a crescere, ma si intravede del buono. Da difensore non si prende rischi è attento e sul pezzo. Se proprio gli si vuole recriminare qualcosa è un po’ timido, ma su questo ci si può lavorare. 6/7

Nicola Filippi: Si vede che il ragazzo ha voglia, non si tira mai indietro dai contrasti, poi non so cosa aggiungere perché le mie competenze calcistiche finiscono ancora prima di iniziare, ma da fuori si sente dire che è bravo quindi ci fidiamo. 7-

 Lorenzo Romagnani: Quando fai doppietta e sei il fratello di Wele non puoi non prendere l’MVP della partita. Piacevolmente stupito dalle qualità di questo ragazzo che gonfia per due volte la rete della Buca che non è cosa da poco. Si trova sempre nel posto giusto al momento giusto chiamatela fortuna, io lo chiamo fato. 8

Edoardo Franchi: alterna belle combinazioni con i compagni, a errori un po’ più grossolani, ma le condizioni non gli erano favorevoli quindi lo salviamo in corner, ma si può fare meglio. 6/7

Gambetti: Durante la partita avrò detto almeno 8 volte a quelli che avevo di fianco: “O lui è forte”. Non ha paura di puntare l’uomo o prendersi rischi e la personalità è sempre apprezzata, forse bisogna essere più concreti quando si arriva sotto porta, ma lui è forte. 7/8

Ficarelli: Nulla di eclatante nella sua prestazione ieri, ma meglio rimanere umili e stupire tutti di botto nelle prossime partite.

Nicolo Bezzi: Partita sufficiente la sua, ma non è abbastanza. Avrà certamente occasione per brillare e quando lo farà saremo pronti ad elogiarlo. 6

Simone Rossi: è lui che completa la difesa perfetta di Cantone in questa serata che di estivo ha ben poco, è ordinato e pulito, ha il senso della posizione meno quello della lettura della partita prendendo un giallo quantomeno evitabile per proteste sul 2-0 (segno però di appartenenza alla maglia). 7+

La Buca

Salvini: Arriva al campo stranamente lungo e mi chiede un caffè per risvegliarsi dalla sonnolenza di un’intera giornata lavorativa, i più meschini penseranno volesse solo comprare il voto facendomi tenerezza, ma non sono così magnanimo. Tuttavia sul campo finalmente innaffiato da forze divine fa vedere alcune delle sue qualità tra cui un magnifico stop di tacco con tanto di dribbling e punizioni dalla trequarti, un portiere moderno insomma. Prende 3 gol ma non per schiaccianti demeriti suoi quindi alla fine il voto se lo è conquistato sul campo. 6,5

Davide Boschini: Anche se stasera nemmeno lui brilla mi sento di nominarlo il migliore della buca per l’atteggiamento, oltre ad alcune belle giocate infatti non usa mai parole fuori posto per i compagni cercando di sostenerli sempre. Ma ora la Buca avrà bisogno anche delle sue giocate per provare a sperare ancora nelle fasi finali. 7

Giacomo Boschini: Ci si aspetta sempre molto da uno come lui, ma stasera non riesce a esprimere il suo miglior calcio, dove però oggi non arriva con il gioco arriva col cuore e con l’atteggiamento, sarà fondamentale ricaricare tutte le energie per le ultime partite. 6+

Giovanni Boschini: Dopo un esordio da sogno oggi sente di più la pressione che si è creata attorno alla sua immagine, sembra riuscirgli tutto con più difficoltà, ma La Buca ha sicuramente trovato in lui un diamante che deve solo essere lavorato. 6,5

Caselli: Se oggi La Buca ha perso solo 3-0 è anche merito suo, con un paio di interventi difensivi rende meno amara questa sconfitta, ma se prendi 3 gol evidentemente qualcosa bisognerà migliorare. 6+

Nicolas Ruozi: Gli esterni di Cantone lo mettono più volte alla prova, quando c’è da difendere se la cava, ma in fase di spinta alcuni nodi vengono al pettine e il campo certamente non lo aiuta. 6

Tirelli: A fine partita al bar gli chiedo un giudizio sulla sua prestazione e mi risponde con un amareggiato: “dammi 5”, sì non è stato il Tirelli che gli spettatori si aspettavano (e che si meritavano), ma autoflagellarsi non è d’aiuto per nessuno. 6 (mi aspetto una birra offerta mercoledì).

Pascarella: Sembrava essere la grande assenza della scorsa partita per La Buca, ma non riesce ad incidere se non con tiri dalla lunga distanza che non possono impensierire il portiere avversario, poco supportato dal centrocampo rimane spesso da solo a combattere contro l’intera difesa di Cantone riuscendo però a tratti a farsi rispettare. 6+

Daiu: Forse il tempo, forse il cuore, ma oggi la sua voglia di giocare non si presenta al campo con lui, bisogna fare meglio per poter onorare lo stemma che si porta sul cuore. 5,5

Righetti: Ecco a lui invece la voglia non manca, corre per più di una mezz’ora avanti e indietro sulla fascia mettendo anche qualche cross interessante, prendete spunto signori perché questo è l’atteggiamento che si vuole vedere in campo. 7-

Cattini: meglio in difesa che quando c’è da spingere e proporsi in avanti, prova a tenere su il morale dei suoi ma una volta in panchina anche lui è costretto ad abbassare la testa alla supremazia cantoniana. 6

Salsi: Poche cose, ma discrete. non rischia nulla ma si sa, chi non risica non rosica; più fiducia nei propri mezzi e rischiamo la giocata alla Bernardeschi. 6

Giuseppe Lorenzo: vorrei allegare la foto del mio foglio mezzo strappato e mezzo bagnato dalla pioggia per far vedere che non ho scritto nulla, nel caso avessi fatto delle buone cose mi assumo la piena responsabilità.

Moscatelli: Mi è piaciuto più di molti altri, non so esattamente il perché o il percome, ma mi è piaciuto, si mette a disposizione della squadra in un momento non facile e questo gli fa onore. 6/7

Rodano – Il Cerro 1 – 3

Marcatori: 9′ Martini Al. (C), 16′ Benassi (R), 21’ Grossi F. (C), 50’ Martini An. (C).

Assist: Castagnoli (C), Grossi M. (C).

COMMENTO

Allo scoccar del trentesimo compleanno il leader del rodano esprime il desiderio di alzarla per la prima volta, gli addetti ai lavori si chiedono come mai nonostante i tanti top player non si riesce ad alzare la coppa dalle grandi orecchie? C’è una e una sola persona che sa rispondere a questa domanda e siede alla destra del sottoscritto il suo nome è leggenda e metà dei voti arrivano sotto sue precise indicazioni.

Ritornando sulla fatidica domanda si mormora di una maledizione degli sciamani, gli stessi che sono anni che perseguitano pep, c’è chi dice sia l’anno buono… per pep.

Sono le 21.15 qui a “El Parroquial”, i giovani guerrieri sono già pronti a darsi battaglia per 60 minuti, arrivo stanco morto dalla partita precedente, un’occhiata veloce a castagnoli per chiarirci sui voti da darci, visto che deve valutare la precedente partita, poi dritto verso la panca del cerro. Con mio grande stupore noto due volti noti ma alla prima apparizione in questa edizione: la fotografa causa priorità discutibili è mancata alle prime 2 serate e il briso causa impegni marittimi inderogabili ha seguito su sky go le prime 4 partite.

Il signor arbitro a fretta di iniziare, faccio partire il cronometro, mi segno data e ora, alzo la testa e vedo Braglia raccogliere la palla in rete, è 0-1 Cerro, Martini Alex colpisce. Un goal simile a quello di Gündoğan, solo per le tempistiche, a 12 secondi dal fischio d’inizio e si fa subito durissima per gli azzurrini del rodano.

Passano 15 minuti e cerro cambia faccia, entrano tutti insieme i ragazzi della cantera e questo crea disordini. C’è chi dice fossero in 11 in campo quando rischiano di subire il pareggio per causa di un fallo in area su Benassi, in prima battuta non fischiato, poi il direttore di gara viene richiamato al var e concede il tiro dagli 11 metri a rodano. Benassi non si fa pregare e porta la partita di nuovo in parità 1-1.

Quando al 21’ su calcio d’angolo vedo Grossi F. insaccare di testa il goal del 1-2 chiedo conferme sapendo che non è il pezzo migliore del repertorio del ragazzo eppure sigla lui il goal che riporta in vantaggio la squadra ospite su assist del fratello minore.

Nel secondo tempo tante occasioni da una parte e dall’altra ma le due solide difese tengono botta fino al 50’, Martini Jr tira dalla distanza, Grossi F. sfiora e chiude l’incontro, a fine partita chiedo se effettivamente l’avesse toccata ma da gran sportivo ammette che il tocco non c’è stato quindi sulla rete del 1-3 resta la firma di Martini Jr.

PAGELLE

Rodano
1.DAVIDE BRAGLIA: Sui tre goal può davvero poco, detto ciò sicuro sui tiri da fuori continui di Grossi e compagni, con un altro portiere poteva finire molto peggio. 6

45.FRANCESCO SCHILLACI: Schillo rincorre ogni pallone, Fari lo segue con attenzione, e questa sfida senza vincenti fa i due ragazzi felici e contenti

Due ragazzi, due sportivi, con due candidi sorrisi, una palla come un lampo attraversa tutto il campo, Schillo corre, scatta e calcia, Fari salta, ferma e para, ma che grinta, ma che classe, son due veri fuoriclasse (son due veri fuoriclasse). 5.5

77.SALVATORE DE STEFANO: Ho paura a fare a sportellate con te, ne ho viste un paio, se vuoi la palla basta dirlo che mi sposto, tanta grinta anche se ogni tanto manca la lucidità nel passaggio dopo aver recuperato palla. 5.5

8.FILIPPO FONTANELLI: Nel derby in famiglia ne esce vincitore, ma solo lì, anche se essendo più maturo ci si aspettava questo esito. Giocatore completo che ha sofferto la gioventù del centrocampo del cerro ma senza mai staccare mentalmente fino all’ultimo secondo. 6-

10.FILIPPO BENASSI: Il migliore della squadra di casa, prova a suonare la carica per la remuntada degli azzurrini con il pareggio su rigore procurato ma senza il giusto apporto non può fare tutto da solo, vedi Vlahovic alla juve. 7-

5.GINO RENATO: Anche per lui clienti scomodi i ragazzi terribili del centrocampo del cerro, tiene a galla rodano per 50 minuti poi la diga crolla, ci saranno altre occasioni per rifarsi. 5.5

6.SEBASTIANO TORRI: L’ho notato più per le incursioni aeree fallite di poco che per la fase difensiva, saranno le luci soffuse, sarà la stanchezza dopo questo weekend lungo, lo scopriremo solo dopo la pubblicità. 6

17.ALLESANDRO MELIOLI: Alle capì fin dal primo momento, l’allenatore sembrava contento. E allora mise il cuore dentro le scarpe e corse più veloce del vento. Prese un pallone che sembrava stregato accanto al piede rimaneva incollato. Entrò nell’area tirò senza guardare ed il portiere lo parò… La leva calcistica della classe ’07. 5.5

3.TOMMASO CORRADINI: Si mormora fosse appesantito dalle tasche piene del malloppo rubato al bar appena prima della partita. Se vuoi possiamo smezzare così concordiamo il voto della prossima pagella. 6

9.SAMUELE IORI: il Gavi italiano, la nove sulle spalle a centrocampo come il suo simile con le furie rosse, dribbling giocate da vera stella, ragazze che mentre si fanno la foto con lui gli lasciano il numero o l’Instagram (contestualizzando all’età del ragazzo). Manca solo un po’ di concretezza sotto porta. 6.5

7.TOMMASO VECCHI: Se il giorno del tuo trentesimo compleanno alle 18.00 sotto la pioggia ti presenti a fare le righe del campo posso anche non guardare la partita che so già il voto da darti. C’è chi dice che sulla fascia sei sprecato e prima o poi il mister del Rodano se ne accorgerà, ma tu umile leader silenzioso compi il tuo lavoro sulla fascia senza batter ciglio. 30

2.FILIPPO VELLANI: Partita senza alti ma neanche bassi. Minaccia il pagellatore ufficiale per una sufficienza in pagella, con questo clima è difficile lavorare, lo farò presente al sindacato, ma per adesso.6

44.STEFANO AUGUSTI: Si sa se possieda anche l’interno piede? Chiedo per un amico, perché io ho visto solo giocate d’esterno alla Quaresma. 5.5

11.INSA FABOURE: Seduto sulla panchina a una fermata dell’autobus di Savannah, Insa ricorda la sua infanzia. Attraverso trent’anni di storia americana vista con gli occhi della semplicità e dell’innocenza, Insa diventa un campione universitario di football, mentre è sempre più innamorato di Jenny che però lo considera un fratello. Incontra Kennedy poco prima dell’assassinio. Si arruola quindi nell’esercito, dove fa amicizia con Bubba, un pescatore di gamberi che gli comunica la sua passione. Dopo un fugace incontro con Jenny che canta a Memphis, Faboure va a combattere al “El Parroquial”. 6.5

Il Cerro
1.MATTEO FERRARI: “lascia, lascia…” e la lascia pure lui, Benassi atterrato e rigore rodano. Ad inizio secondo tempo rischia la parata laser alla Handanovic. Se non fosse per queste indecisioni sarebbe una partita da 7 per le parate fatte ma purtroppo il lavoro del portiere è spietato, gli errori costano e lui lo sa. 6.5

17.MATTIA MAGRI: arriva al campo da vero professionista 2 ore prima e già per questo merita il mio rispetto, difensore solo sulla carta che si alza spesso e arriva anche al tiro, finisce la partita e mi da il cinque. Questi sono i giocatori che voglio pagellare alla coppa. 6.5

11.MARCO BULDRIGHINI: Su di lui il briso si espone “dagli 6.5, non se lo merita ma è un mio amico”, poi vede il goal mangiato davanti alla porta e si corregge “fai 6 dai”. 6

10.FRANCESCO CASTAGNOLI: Dicono non mangi da 1 settimana o che al mare abbia lasciato il piede buono, fatto sta che a fine partita gli si offre un panino ma era già pieno dal sostanzioso numero di goal mangiati. Detto questo dovendo valutare la partita precedente del sottoscritto e comunque avendo macinato una quantità indescrivibile di palloni condito da un assist, si merita un applauso. 7

9.ALEX MARTINI: l’autore del goal più veloce della storia di cerro poi qualche tiro a lato e tanta corsa, “solo per il capo 7+”

7.ANDREA MARTINI: fino al suo goal ha toccato più volte la fascia per i capelli che il pallone, improvvisamente si veglia tira dalla trequarti, un Balotelli dei giorni nostri, “7 al sette”

8.FILIPPO GROSSI: il tiki-taka creato dal cerro è soprattutto merito dei fratelli Grossi, onore a lui per aver detto che il goal del 1-3 non è merito suo e complimenti per lo stacco di testa, prossima volta ti do più fiducia da subito. 7.5

44.MATTIA GROSSI: Un Assist, palle recuperate e tanti ma tanti falli subiti che lo innervosiscono, immarcabile come sempre porta a spasso l’intero centro avversario, alla prestazione di oggi manca solo il goal. 7-

3.DAVIDE ZIZZO: ritorna alla coppa in grande spolvero, la curva si esalta per ogni sua giocata, allo stop al volo e semirovesciata la panchina è già in campo per esultare… purtroppo è solo un’illusione ottica. In quell’occasione si sente dagli spalti “se veniva…”, rimandate a scuola il diretto interessato. Il manuale della partita per ritornare con stile. 6.5

45.ANDREA FARINELLI: Se mai vorrete provare un contrasto con lui siate pronti a ripiegare in difesa tanto si sa già chi uscirà con la palla tra i piedi, cardine della giovane difesa del cerro catechizza i suoi ragazzi come Baresi faceva con il giovane Maldini, vediamo se i ragazzini sono a livello delle aspettative. 6.5

6.SEBASTIANO GOZZI: Se certe tue azioni sulla fascia del primo tempo non sono riuscito a godermele a pieno è colpa di Attolini e Martini che sembravano Mourinho, sempre in piedi su e giù nell’area tecnica e coprivano la visuale, secondo tempo di corsa e grinta manca solo un pizzico di precisione ma il campo non aiuta. 6

77 KRISTIAN COLATO: Sarà lui il nostro Maldini? Forse si forse no solo il tempo ci dirà se il giovane difensore, che disputa una buona gara, sarà il futuro del muro giallo-blu. 6

4.EDOARDO FONTANELLI: “la coppa è come la categoria, devi pensare alla giocata prima che arrivi il pallone”, “siamo giovani, non abbiamo bisogno di scaldarci”. Da queste parole si percepisce personalità e un pizzico di incoscienza. Detto questo sete molto il derby di casa con il fratello nella squadra avversaria quindi non gioca la sua miglior partita ma i derby sono così, chiedilo a tuoi colleghi milanisti… 5.5

2.GIOVANNI FIORI: prima assoluta alla CDC per il terzino di Puianello che arriva dal vivaio delle Polisportiva Terre Matildiche per poi passare verso la maggiore età al calciotto, con i compagni di squadra che lo osservano dalle tribune. Diciamo che se c’è da spazzare non si fa problemi, il cambio gioco con il piatto destro aperto lo prepara da quando aveva 6 anni quindi un giocatore utile alla Darmian, gran acquisto per Cerro dalla lista d’attesa. 6

5.GIOVANNI ATTOLINI: Un po’ Mourinho un po’ Bremer, sempre in piedi quando in panchina e in campo composto che una sola incertezza che rischiava di costare punti al cerro per mancata comunicazione tra lui e Ferrari. 6+

La Buca – Il Cerro 1-2

Marcatori: 28′ Boschini Gio (B), Grossi M. (C) 30′ e 50′.
Assist: Lorenzo.

Incipit

La seconda giornata vede una sfida tra cugini dell’ovest, La Buca – Il Cerro, una sfida gentile e dal sapore onesto.
Il clima è perfetto, gli anziani del Circolo anspi se trovassero aperto parcheggerebbero anche in campo, Walter sforna le pizze, las Chicas del bar confezionano panini e patatine a più non posso (salvo esaurimento scorte..) le Moretti da 33 (bevi responsabilmente) sono nelle mani di tutti i papà in tribuna. Tutto praticamente perfetto.
Dodo annuncia le formazioni dal microfono, Ferrari da Pecorile è pronto per dirigere la gara, le due squadre si presentano con diverse assenze ma pronte a darsi battaglia. Con la formula di quest’anno, perdere non compromette nulla, ma vincere significa mettere in cassaforte punti preziosi.
Completo classico Orange-finiture nere stile Olanda cruyffiana per la Buca. Doveva essere un inedito abbinamento Giallonero per i figli delle querce collinari, rinnegando il blu, ma a me dalla panca sembravano blu… Non ho ben capito. Daltronde lo sapete, le mute sono stabilite dall’unico daltonico presente nell’Organizasion.

Commento

Ore 20:09, si comincia.
Il Cerro parte molto determinato, Buldrighini dopo solo 120 secondi spara in porta senza pensarci troppo.
Sul ribaltamento di fronte è Boschini a rendersi subito pericoloso. Si continuerà così con giocate da una parte e l’altra per quasi tutto il primo tempo. Anzi forse per tutta la gara.
Buldrighini di testa, Salvini deve ringraziare Salsi che salva sulla riga di porta. Siamo al 13′, il cerro pasticcia in difesa, ma Davide Boschini da posizione comoda spara alto.
Il Cerro si fa molto pressante. Grossi F. lascia partire una bordata e Salvini compie il primo di alcuni interventi clamorosi.
Al 26 l’occasione più clamorosa per il gialloneri. Fontanelli si invola sulla fascia, lascia partire un cross alla Calabria, ma Buldrighini non è Giroud, la palla viene malamente spizzata e finisce lato palo.
Il gol per il Cerro sembra nell’aria ma la storia non si fa con le sensazioni, infatti su una palla persa malamente a metà campo, La Buca sospinta dallo stantuffo Lorenzo, cross in mezzo dove Gio Boschini non può far altro che insaccare comodamente. Esordio con Gol. I 14mila boschini presenti in tribuna esultano e sciabolano bollicine.
Quando meno te l’aspetti, ecco la zampata della Buca.
Il Cerro non ci sta, intensifica le azioni e dopo solo due minuti, da una rimessa laterale, palla a centro area, Grossi M. se la aggiusta, se la mette sul destro poi sul sinistro, scarta alcuni giocatori e lascia partire un bolide dal limite dell’area che spiazza l’incolpevole Salvini.
Qui sotto il momento preciso del gol (Grossi a terra, palla dietro al palo di recinzione, si in pratica non si vede na mazza..). Ma se la guardate attentamente riuscirete a sentire esattamente il rumore del cuore arancio-nero che va in frantumi.

Pareggio immediato ma nel minuto di recupero Grossi ripete la stessa azione, questa volta la difesa contiene e Salvini intuisce.
1-1 risultato giusto, si cambia campo con la consapevolezza che chiunque può vincere e le giocate dei singoli saranno determinanti.

Si riparte con La Buca in forcing, Giacomo Boschini con un bel tiro prova a suonare la carica.
Al 36′ l’occasione è importante, punizione al limite dell’area… ma Moscatelli spara un missile terra aria nella ionosfera.
Il Cerro timidamente prova a recuperare le forze. Al ’43 Martini spreca una interessante punizione.
La partita sembra incanalarsi in un tirato pareggio che sta stretto ad entrambe. In tutto questo Salvini compie un’altra parata decisiva. Al ’50, Martini prova ad arrivare su una palla in area buca, viene anticipato da Tirelli, la palla carambola sui piedi di Grossi che in maniera simile al primo gol, non si fa pregare e ribuca la Buca.
Finale all’arrembaggio in Buca, anche senza troppe occasioni nette.
Solo all’ultimo minuto una palla giunge pericolosamente in area, Attolini va per spazzare con grande classe… colpendo palla, calza, perone di Salsi, erba, terra e anche il cuore di tutti gli spettatori presenti. Ferrari è vicino e lascia giocare, qualcuno dice giustamente, qualcuno dirà ingiustamente, come in tutte le buone famiglie.
Ferrari (ma il portiere, non l’arbitro) conclude la gara sotto assedio ma dimostra di essere in grande sicurezza.
Sull’angolo successivo battuto stretto, Martini rischia la frittata ma la palla colpisce il palo e ritorna in area.
C’è il tempo per Farinelli di accasciarsi per crampi, il Dire fa recuperare tutto e l’ultima occasione su una punizione di seconda per la Buca finisce con un nulla di fatto.

Il Cerro strappa tre punti fondamentali, in una partita di molto piacevole, bel calcio, vivace, frizzante, come una serata estiva prima di una festa nazionale.
Non a caso El parroquial al termine della gara è una vera e propria bombonera, brulicante di persone specialmente ragazzi e ragazze.
La Buca dal suo, giovane e sfortunata, avrà sicuramente la possibilità di recuperare.

Pagelle
La Buca
1.DENIS SALVINI. Volevo dargli 8,5, ma, incrociato davanti al bar nel post partita, ci ha tenuto a dirmi di meritare un 8. E allora diamogli fiducia. Il mezzo punto che manca arriverà quando vedremo insaccarsi una delle sue fantomatiche leggendarie punizioni. 8.
11.GIACOMO BOSCHINI. Il Boschini più concreto, corre, tira, pressa, incita, apre gli spogliatoi, sposta le panche, intrattiene gli amici, saluta i parenti, organizza la grigliata del 2 giugno. Il tutto con la sua proverbiale pacatezza. 7/8.
8.ANDREA TIRELLI. L’inizio è di quelli un po’ shock, del tipo “vediamo se mi ricordo ancora di come si fa”. Poi trova il suo spazio in quella zona mistica tra fare legna e ispirare i centrocampisti. Che stia invecchiando lo capiamo quando inizia a lamentarsi perchè le luci non sono ancora accese. Aspetta negli spogliatoi l’arbitro Ferrari per lamentarsi del rigore, ma poi gli offre una birra. 7-
9.DAVIDE BOSCHINI. Apparso meno brillante del solito davanti alla porta. Il confronto chilometrico con il giovane Giovanni è duro, ma probabilmente le ottime prestazioni dei colleghi di reparto sono anche il frutto del suo lavoro. 6/7
44.GIOVANNI BOSCHINI. L’unica cosa che mi è sembrato non saper fare è…sulla parte medica, cosa fare in caso di crampi. Solleva la gamba del malcapitato Farinelli praticando una mossa stile smackdown (non fatelo a casa). Spigliato, nella sua zona del campo ha la licenza di fare quello che vuole e lo fa sempre bene. Non dimentichiamoci che è un esordio: parecchi suoi colleghi lo trascorrono in panca. Lui sembra già avere idee molto chiare. Per questo il suo voto vale ancora di più. 8.5
17.GIUSEPPE LORENZO. Schierato in difesa con licenza di uccidere e lo fa, alla prima occasione serve un pallone a Boschini che può solo insaccare. +1 e avanti con le prossime. 6/7
4.DENIS CATTINI. Solido e solito. Solido perchè come sempre si occupa del lavoro sporco di quello che passa dalle sue parti. Solito perchè passano gli anni.. ma il Catto è sempre qui, con le mutande e gli scarpini abbinati al colore della maglietta. Con la foto su insta a ricordare a tutti che passano gli anni… ma lui c’è. 7
5.NICOLAS RUOZZI. All’esordio anche lui, pulito, ordinato… e anche un pò timido, ci sta, la Coppa un pò spaventa ma allo spettatore medio la concretezza non guasta mai. 6/7
3.HAMILTON DAIU Il più atteso dei ritorni, grande rientro alla Coppa. Utile alla causa, vedremo le prossime partite se saprà essere più incisivo. 6+
10.SALVATORE IATTARELLI. El dies, un pò meno prestante che in altre uscite. Forse l’arcigno centrocampo e difesa del Cerro limitano parecchio il suo gioco. Veterano, saprà trovare le giuste soddisfazioni nelle prossime partite. 6,5
2.ALEX CASELLI. SI accorge al 45′ che Masciulli non sta giocando con lui, ma a lui possiamo perdonarlo. Possiede le chiavi della difesa orange, bravo a limitare i danni su tutti quelli che passano dalle sue parti. Però ridagliela la maglietta adesso a Budrighini. 7
6.MATTEO SALSI. Contiene qualsiasi giocatore passi dalla sua parte, agita e mescola i fratelli Martini con ghiaccio e oliva come vuole lui. Caparbio, stava per procurarsi il rigore della remuntada, paura e timore Salsi non ne ha. Mi ha convinto, lo prendo al Fanta. 7.5
7.FRANCESCO MOSCATELLI. Forse lui non lo sa, ma un Moscatelli con quella maglia una quindicina di anni fa ha reso grande la Buca (vedi marcatori All time). L’occasione della vita l’ha avuta, quella punizione all’inizio del secondo tempo. Indeciso se calciare con 3 dita o la maledetta… mette tutti d’accordo sparandola a livello tetto chiesa. Tranquillo, ci siamo passati tutti. E’ uno di noi. 6.5

Il Cerro
1.MATTEO FERRARI. Qualche ora prima dell’inizio della Coppa, è a bordo vasca della sua piscina con un Mojito. Telefonata del Pres., “abbiamo bisogno di te”, lui arriva, si cambia, para quasi tutto e se ne esce soddisfatto. Grande esordio. 8
17.MATTIA MAGRI. Si può parlare male degli assenti..? No chiedo eh…. Ah no? Non vederlo in campo ma in quella successiva in servizio fa un pò male. Cioè, capiamo le ragioni.. ma fa male.
11.MARCO BULDRIGHINI. Devo dire sfortunato perché ha più occasioni per buttarla dentro, la più ghiotta è quel colpo di testa che sfiora il palo. La prossima vogliamo il gol e dedica. 7+
10.FRANCESCO CASTAGNOLI. Dinamico. Attivo, il centrocampo della Buca non è cosa semplice. Serve la sua guida e il suo carisma a partire dagli spogliatoi se il Cerro vuole sognare. 6/7
9.ALEX MARTINI. Allora…. parliamoci chiaro. E’ tutta la stagione che segna, i tifosi si aspettavano una partenza col botto. Da rivedere, perchè quando uno del suo calibro non finisce sul tabellino, i tifosi ci rimangono un pò male. Grandi poteri, grandi responsabilità. 6.5
7.ANDREA MARTINI. In simbiosi col fratello. La prestanza fisica e l’atteggiamento c’è. Manca la giocata finale. Tra lui, Buldrighini e suo fratello ad ogni calcio d’angolo deve essere gol di testa. 6.5
8.FILIPPO GROSSI. Rapace di centrocampo, meno mobile del fratello ma più solido. Si incastra perfettamente tra le linee, propongo di studiare qualche schema con il fratello alla gemelli Derrick. 6/7
44.MATTIA GROSSI. Imprendibile. Sfugge sempre, corra lotta e tira. Quando va bene viene atterrato. Quando va male… due gol e partita in cassaforte per il Cerro. 9

45.ANDREA FARINELLI. Grande carattere e roccia difensiva. Nel finale i crampi dimostrano che non si è mai risparmiato. 8
6.SEBASTIANO GOZZI. All’esordio come altri suoi avversari. Non gioca probabilmente nel suo ruolo, ma l’esordio alla coppa è come un esame di Maturità. Superato lo scoglio esordio, ora concentrato alle prossime partite. Servirà un pò di tempo per prendere il ritmo ma la strada per la prossima Cantera del Cerro è quella giusta. 7
4.EDOARDO FONTANELLI. Mezzo punto in più perchè i cestitsti prestati al calcio hanno un fascino particolare. Entra portando energia. Non ricorda i fratelli nel gioco ma colpisce la dirigenza del Cerro. Lo definirei con atteggiamento alla cestista serbo. Al mio Fanta dalla prossima titolare. 7,5
5.GIOVANNI ATTOLINI. Ecco qui francamente mi trovo abbastanza in difficoltà… Cioè si da un lato è simpatico. Dall’altro vorrei fargli capire che il Cerro.. è uno stile di vita. Quindi 8 per l’impegno, – 1.5 punto quell’intervento da zappatore che poteva costare carissimo. 6.5 + pacca sulla spalla

“Dire” Ferrari L. Partita semplicissima all’inizio, infatti non si sente fischiare. Nel finale il risultato ingolosisce gli animi, e viene chiamato a decisioni importanti, sempre valutate correttamente. 7+

Tripoli – Scampate 2-3


Marcatori: 1’ Davoli, 11’ Scarati, 40’ Rozzi, 42’ Davoli, 55’ Cossentino
Assist: Ayadi, Spinelli

Incipit

Ore 16.28: “Amore siccome arrivo alle 21.15 e devo pagellare mi faresti trovare, appena arrivo, un panino alla salsiccia?”
Ore 21.15: Arrivo “puntuale” al campo, sudato, con le dite indolenzite dalle martellate, pronto per gustarmi il panino in attesa dell’inizio partita e mi sento dire: ah mi sono scordata… Corro in panchina già amareggiato, abbasso la testa per scrivere le squadre e sento odore di salsedine… guardo avanti, c’è Gio Bertolini e mi dico: lui non può essere, al massimo odora di stalla, mi giro a sinistra e non avevo nessuno, mi giro a destra….

BENVENUTI AL SUD (ora tutto torna)

Ma non è finita qui, arriva Giorgini che mi fa tornare in pianura padana con il suo accento reggiano DOC e mi dice: “f**a le salsicce sono già finite”.

21.19 Ora del decesso del pagellatore

Commento

Benvenuti a “El Parroquial”
É la data per scrivere la storia, é la data per battere i campioni in carica
Dopo un anno pessimo parte con una vittoria di misura e piena di emozioni su Rodano, Tripoli, con i nuovi innesti e qualche mancata iscrizione, rinnova la squadra e ora é pronta a sfidare Scampate.
Scampate si presenta agguerrita come sempre, forti delle loro convinzioni (i gol di rozzi e vabé i ritardi di Franci Bertolini e Pit Braglia)

L’orologio segna le 21.32 e l’arbitro decide che è ora di iniziare.
Neanche il tempo di scrivere l’ora dell’inizio che devo già segnarmi il gol di Davide Davoli, che da centrocampo, con un bel tiro, scavalca Portioli distratto dal numero di giocatori in campo.
Gol più veloce della storia della Coppa dei Cantoni. Sono le 21.32 e 4 secondi, Scampate 1 – Tripoli 0
Settimo minuto e arriva il primo ragionamento tecnico-tattico della partita (ovviamente sempre dalla mia destra): guagliò Mario é tutto fisico, se arriva il vento lo porta via…………… Mario l’aquilone (in conclusione)
Undicesimo minuto, Spinelli batte non una delle sue migliori punizioni dalla 3/4 campo che risulta essere efficace perché il pallone passa e viene controllato da Scarati che riporta il risultato in parità.
A parte qualche tentativo non succede altro nel primo tempo, partita equilibrata e le squadre vanno a bere un thé caldo sul risultato di 1 pari.

22.09 inizia il secondo tempo, si riparte con una scampate aggressiva che più volte si porta vicina al vantaggio con un Rozzi diverso dal primo tempo, più coraggioso. Sono la traversa e i miracoli di Portioli a mantenere il risultato in parità. Dopo 10 minuti dall inizio del secondo tempo si sblocca il risultato a favore di Scampate. Rozzi resiste a un paio di contrasti e in velocità scappa ritrovandosi davanti a Portioli che stavolta non può nulla.
Scampate 2 – Tripoli 1
Dopo solo due minuti arriva una palla apparentemente innocua a Davoli che sa come renderla pericolosa e grazie a una deviazione, sigla la rete del 3-1 con un tiro rasoterra, portiere spiazzato.
Scampate ha l’occasione per chiuderla ma viene sprecata.
Ci pensa allora Mario Cossentino a 5 minuti dalla fine a dare speranze a Tripoli con un tiro di collo da fuori area che infila il portiere sul primo palo. Scampate 3 – Tripoli 2
Minuto 59, seconda occasione per Scampate, seconda occasione per Cattolico, secondo gol mangiato. La partita rimane aperta.
4 minuti di recupero ma non succede nulla di pericoloso e il risultato rimane invariato.
22.42 termina la partita che vede Scampate battere per 3-2 Tripoli.

Pagelle

Scampate
Sebastiano grasselli 5 :non da troppa sicurezza al reparto difensivo che per sua fortuna é attento ed efficace. Subisce due gol, sul primo incolpevole sul secondo un po’ meno. Ciprian Tatarusanu

Samuele Cattolico 5: come Kvaratskhelia contro il Milan, si mangia due gol facili e viene annullato da capitan Calabria.

Gabriele Rozzi 7.5: un po’ in ombra nel primo tempo ben contrastato dalla difesa di Tripoli. Nel secondo invece regala il vantaggio a scampate e qualche giocata agli spettatori.

Luca Vezzosi 6 : buona partita la sua, traffica tanto e ci mette cuore. Pochi errori e abbastanza ordinato.

Pietro Braglia 6.5: dice di non essere in forma… per me si sbaglia. Buona gestione del pallone e ottime chiusure. Il fisico lo aiuta.

Sebastiano Braglia 6: ti devo dire, vi devo dire, ti devo dire, che così brutta a situa alla fine non é. Qualche volta sulle nuvole ma ha fatto la sua figura con qualche bella chiusura.

Denis Camuncoli 5.5: qualche controllo sbagliato, contrasti persi che regalano ripartenze a Tripoli. Sicuramente più bello sulla moto che in campo. Aspettando partite migliori.

Davide Davoli 8: é il secondo anno che mi tocca dare migliore in campo a uno che nella data di nascita mette l’anno 0… a centrocampo fa della legna e prende tante botte, a volte simulando ma il calcio é anche questo. Scampate deve la vittoria alla sua doppietta, abbastanza fortunosa ma il suo ce l’ha messo.

Davide Margini 5.5: un po’ come Camuncoli.
Può fare sicuramente di più… rimandato.

Lorenzo Giovannelli 6: prestazione sufficiente per i due gol presi, tutto sommato però qualche buon intervento lo fa.

Alex Bezzi 5.5: non mi ha convinto, ha perso qualche contrasto, qualche passaggio sbagliato. Può fare sicuramente di più, manca solo un po’ ti cattiveria.

Giovanni Bertolini 6/7: migliore della difesa di Scampate, riesce a proteggere bene dal suo lato e si lascia scappare anche due dribbling. Mario Rui

Matteo Bertolini 6: grazie alla prestanza fisica riesce a proteggere bene il pallone a centrocampo. Ma l’età avanza e la velocità diminuisce. Sicuramente un buon uomo spogliatoio. Zlatan Ibrahimovic 2023

Franci Bertolini 6.5: da sicurezza al reparto difensivo, chiude bene la maggior parte delle volte e fa pochi errori. Un buon difensore.

Marco Bolognesi 7: fa un ottima partita. Crea tante occasioni da gol ma non ha messo in conto il buon portiere di Tripoli e i piedi di Cattolico.

Tripoli

Tommaso Portioli 7: CHE PORTIERE!!! Fa miracoli che purtroppo non bastano. Sul primo gol un po’ distratto, sugli altri poteva farci poco. Non posso dare di più per la sconfitta e per i gol presi sennò spettava a lui il premio di migliore in campo per Tripoli.

Mario Cossentino 6/7: prestazione migliore della prima. Riesce a trovare un gol con il portiere colpevole. Può dare ancora di più.

nontepreoccupàgiagliócestaomariofuori

Daniele Cossentino 6.5: gioca meglio del fratello e per poco non trova la via del gol. Buona partita con belle giocate è un ottimo controllo del pallone.

Tommaso Tedeschi 6+: stavolta non trova il gol ma gioca comunque una buona partita. É veloce e gestisce bene le situazioni.

Giorgini, Gualtieri, Spinelli 7: i pilastri del Tripoli, scuola Salvaranese. Sbagliano poco e niente, giocano tutti una gran partita. Purtroppo Giorgini nel secondo tempo decide di riposarsi e Tripoli prende due gol. Un caso? Io non credo. Sono come il vino.

Sami Ayadi 7: da il massimo per la sua squadra, del resto è il capitano e il numero 10. Regala un assist a Cossentino e gioca una bella partita.

Mattia Scarati 7.5: viene contrastato meglio dalla difesa di Scampate rispetto a quella di Rodano ma trova qualche buona giocata e il gol. Migliore in campo per Tripoli.

Michele Singh 5: seconda prestazione deludente. Timidezza o paura? Non va sui contrasti e sbaglia tanto

Daniele Masciulli: NC

Samuele Ganassi 6: una buona partita con delle belle chiusure ma è difficile fermare in velocità Rozzi.

Alberto Pedrini 6: non gioca male, prova a fare qualcosa ma quando c’è da rientrare in campo non scalpita, anzi da la precedenza ai compagni. Timido

Hassan El Bani 5.5: può fare di più e si intravede quando gioca. Ancora troppi errori però.

Gabriele De Souza: NC

Tripoli – Rodano 6 – 5

Marcatori: 16′ Schillaci (R), 17′ Scarati (T), 26′ Benassi (R), 30′ Benassi (R), 38′ Tedeschi (T), 40′ Scarati (T), 45′ Faboure (R), 47′ Benassi (R), 48′ Ayadi (T), 55′ Gualtieri (T), 61′ Tedeschi (T)

Assist: Benassi (R), Iori (R), 2x Scarati (T), Cossentino M. (T), Ayadi (T)

COMMENTO

Al Parroquial è tempo di Coppa e Tripoli – Rodano rappresenta una delle sfide certamente con più fascino della competizione. Un’assenza importante per i neroverdi, che devono sostituire il numero uno Portioli con De Souza. Dopo un avvio bloccato, è un tiro cross di Benassi a imbeccare Schillaci che timbra la prima rete. Neanche il tempo di gioire e Scarati replica con un comodo appoggio su cross di Mario Cossentino. Al 26′ Benassi inaugura il suo show personale con una bella conclusione da fuori che si insacca nell’angolino alla destra del portiere, incolpevole. Dopo quattro minuti purga ancora con una punizione da distanza siderale che toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali. Si va al riposo sul 3 a 1 Rodano.

Dopo otto minuti nella ripresa Tedeschi accorcia le distanze con un bel diagonale e, subito dopo, è Scarati a siglare la sua doppietta personale con un bolide che sfonda la porta. Emozioni finite? Assolutamente no. Faboure si avventa su un rimpallo in area ed è lesto a buttarla dentro. 120 secondi e Benassi firma la terza rete personale con una conclusione potente sotto la traversa. Ayadi e poi una clamorosa combinazione in area tra Scarati e Gualtieri riportano il match in parità. Il tempo è scaduto, un minuto di recupero. Angolo di Scarati, Tedeschi controlla e spara nell’angolino. Triplice fischio, tripudio Tripoli.

PAGELLE

TRIPOLI

De Souza 6 Capitato in porta per l’assenza del numero uno titolare, torna a casa con cinque gol subiti ma anche con qualche intervento che, alla fine, fa la differenza. Efficace. Fabien Barthez.

Cossentino D. 6 Alterna incursioni sulla fascia a dignitosi interventi in fase difensiva. Tutto sommato, fa il suo. Arevalo Rios.

Singh 5,5 Piedino educato, ma è un po’ intimidito dall’esordio alla Coppa. Cerca di limitare i danni nella retroguardia, da rivedere nelle prossime. Vikash Dhorasoo.

Giorgini 5,5 Il tempo passa per tutti, non per lui che prova a comandare un reparto di giovani di belle speranze. Se però si finisce con 5 gol sul groppone qualcosa da migliorare c’è. Domagoj Vida.

Ganassi 6 Meglio in attacco che in difesa, si fa notare con una bella punizione nel secondo tempo che per poco non buca il portiere avversario. Bene sulle palle vaganti, meno bene quando c’è da frenare le cavalcate delle punte azzurre. Taye Taiwo.

Gualtieri 7 Prestazione di tutto rispetto sulla laterale di destra, cuore e polmoni. Vince la sfida con il diretto avversario e non tira mai indietro la gamba, trovando anche un bel gol. Theo Hernandez.

Masciulli 6 Luci e ombre per uno degli uomini più esperti in campo. Se da un parte è generoso sui contrasti, dall’altra accusa il tempo che passa e fatica sulle incursioni avversarie. Mathieu Flamini.

El Bani 5,5 Manca un po’ di scurezza nel controllo e nella gestione dei palloni sporchi, forse a causa del pressing altrui. Evanescente. Yacine Adli.

Pederini 6 Sulla mediana svolge un match di sacrificio ma con pochi punti di riferimento. Deve carburare. Manuel Locatelli.

Cossentino M. 6 Trotterellino sulla fascia, un po’ troppo leggere sui contrasti. Combina l’assist per Scarati ma spara anche alle stelle una punizione dal limite. La personalità non basta. Emanuele Giaccherini.

Spinelli 6,5 Gioca un’ottima partita di cuore, spizzando diversi palloni sulla mediana e lottando senza risparmiarsi. Nel complesso spicca sui compagni di reparto. Casemiro.

Tedeschi 7,5 Galvanizzato dalla promozione in B della Reggiana, prova a strappare un contratto allo staff di Alessandro Nesta. Ben figura sulla fascia, trovando il gol che da morale ai suoi e anche quello decisivo nel finale. Serata da sogno. Thomas Müller.

Ayadi 7 In veste di capitano sente il peso della pressione e impiega qualche minuto ad entrare in partita. Poi si sblocca in mezzo al campo e trascina i suoi alla rimonta con una rete preziosa. Emanuele Filippini.

Scarati 8,5 Ma è lui o il cugino di secondo grado salito in incognito dalla Puglia? Non lo sapremo mai ma il giocatore che domina lungo la trequarti era da un po’ che non lo vedevamo sul Parroquial. Padroneggia e fa il bello e il cattivo tempo. Abbiamo un nuovo bomber in città. Erling Haaland.

RODANO

Braglia 5,5 Pecca di sicurezza su alcuni interventi, almeno un gol era evitabile. Per il resto è a suo agio tra i pali e nelle uscite. Samir Handanovic.

Corradini 5,5 Intimidito dall’esordio, non controlla un pallone ma gioca solo di prima. Keep calm and play football. Sergiño Dest.

De Stefano 5,5 Impiegato principalmente in fase difensiva, rimane un po’ disorientato quando arrivano le folate del Tripoli. Oguchi Onyewu.

Vellani 5,5 Appena uscito da una sessione di squat e panca, evidentemente ha spinto troppo in palestra. Perchè in campo ha i riflessi un po’ annebbiati. Meno ghisa. Juan Jesus.

Schillaci 6,5 Capitano in campo degli azzurri, meglio forse in panchina che sul terreno di gioco? Non crediamo, perchè un gol lo mette in saccoccia, però servono ben altre prestazioni. Leandro Paredes.

Di Giorgio 5,5 Prestazione un po’ incolore, tende a perdersi in mezzo al campo. Per le prossime serve più fiducia. Nicolas Haas.

Torri 6,5 Lottatore, a suon di spallate e contrasti cerca di fare ordine sul cerchio di centrocampo. Tra i migliori dei suoi. Sandro Tonali.

Melioli 5,5 Si muove tanto, è vero. Non si nasconde, è vero. Ma conclude ben poco se guardiamo anche al potenziale. Giulio Maggiore.

Vecchi 6 Un botto forte. Senti partire l’allarme. Una sgommata di un mezzo pesante che se ne va sulla ghiaia. Corri alla finestra ma non vedi la tua macchina perché è dietro il cancello ed è coperta. Cuore in gola, la macchina è nuova. Hai sgobbato delle estati nel kiweto per permettertela, non può essere dai. Ansia forte. Ti lanci fuori dalla porta in cortile. Ci saranno stati testimoni? Impossibile, non c’è un cane nella via. Attimi che durano un’eternità. Apri il cancello. La macchina è lì, intatta. Pace infinita. Grazie capitano per questo ritorno e per le emozioni che ci fai vivere. Miguel Veloso.

Fontanelli 6 Tanto fumo e poco arrosto. Non esprime al meglio le sue qualità e rimane un senso di incompiutezza nella sua partita. Braccino corto. Adrien Rabiot.

Iori 7 Scheggia impazzita che, nonostante la statura, svetta sulla trequarti. Corre in lungo e in largo, porta palla con personalità, è decisivo. Manca un pizzico di lucidità in fase realizzativa. Khvicha Kvaratskhelia.

Faboure 6,5 Velocità straripante, sfreccia sulla fascia preoccupando non poco la retroguardia neroverde. Avesse anche più freschezza sottoporta, non giocherebbe alla Coppa e non segnerebbe solo un gol nella serata. Merita più minuti. Mbaye Niang.

Benassi 8 Trascinatore morale e tecnico del Rodano, si carica i suoi sulle spalle e prova a tenerli in partita fino alla fine. Predica un po’ nel deserto, spesso non supportato adeguatamente. Infila un gol più bello dell’altro e si porta a casa il pallone. Julian Alvarez.

Scampate – Cantone 4 – 2

Marcatori: Rozzi 3 (S), Bolognesi (S), Benso 2 (C)

Incipit

OBDULIO VARELA

Nel 1950 si è giocata la partita più importante della storia del calcio.
Brasile Uruguay.
Finale della Coppa del mondo.
Al Maracanà.
Spettatori paganti 138 mila, spettatori reali 198 mila.

Brasile strafavorito, più forte, spinto dal pubblico, va in vantaggio a metà secondo tempo. Delirio al Maracanà.
Sembra finita. E invece accade l’impensabile. OBDULIO VARELA, capitano dell’Uruguay, prende il pallone dal fondo della rete e compie il gesto che cambiò per sempre la storia del calcio.
Non corse verso il centrocampo per guadagnare più tempo possibile, come normale che fosse..
Fermò il tempo.
Prese il pallone dal fondo della rete e camminò lentamente, molto lentamente, verso il centrocampo guardando uno a uno tutti i giocatori brasiliani, sfidandoli, lanciando un messaggio chiaro, noi siamo qui per vincere, undici contro 198 mila.
Due minuti di camminata verso il centrocampo, qualcuno dice cinque minuti. Interminabili.
Sfidò una nazione intera.
Posò il pallone nel cerchio del centrocampo e il gioco riprese.
L’Uruguay segnò due goal e vinse la coppa del mondo nel silenzio più irreale.
Fú la sconfitta più pesante nella storia del Brasile.

Con questa premessa auguriamo a tutti i giocatori dell’edizione 2023 della coppa di giocare, non con la rassegnazione dei perdenti, ma con il coraggio dei vincenti.
Come fece nel 1950 OBDULIO VARELA davanti a 198 mila tifosi avversari.

COMMENTO

Il mio arrivo al campo è frescolino.
Punto dritto il bar, dopo i convenevoli con colleghi dello staff e amici di paese, mi accoglie una gentile ragazza sulla ventina che mi spiega il menù.
Con decisione punto all’hamburger con insalata accompagnato dalla birra media Moretti (per aver scritto Moretti ho appena incassato 3 Mila euro).
Voto 8.

Mi accomodo nella panchina di cantone e noto ragazzi giovani, freschi,con pochi brufoli in viso, sintomo di un’alimentazione attenta.
Dopo 2 minuti Tirelli, arbitro della partita, fischio l’inizio.
Primi minuti di studio fino a quando non accade il primo momento topic dell’edizione 2023. Martini Alex (voto 9) mi porta l’hamburger e la birra accompagnato da un bel sorriso, non dimenticherò.

Venendo ai futili motivi calcistici che mi impongono di continuare, passiamo al match.
SCAMPATE grande favorito del torneo si presenta con Davoli in porta e Francesco Bertolini ad Albinea. Non bene.
E infatti dopo poco passa in vantaggio Cantone con Benso di rapina.
Pareggia SCAMPATE con Ruozzi che fa’ letteralmente un altro sport nel senso che lui gioca a calcio, gli altri appoggiano un piede dopo l’altro sul campo verde in moto ondulatorio sussultorio provando a colpire con la parte finale del piede un oggetto rotondo chiamato pallone. Con risultati modesti.
Ma Benso riporta avanti cantone con un colpo di testa che beffa Davoli. Poi arriva di nuovo Ruozzi, 2-2

Intervallo.

Il buon Dodo, grande regista dello staff coppa, mi aiuta a compilare i numeri di maglia in corrispondenza dei giocatori con la stessa pazienza con cui si accompagnano i vecchietti sul tram.
Ho apprezzato.

Mi torno a sedere sulla panchina di Cantone e parte il secondo tempo.

Primi 15 minuti mi hanno ricordato perché adoro il tennis.
Dopo Ferretti, portierone di Cantone, compie un miracolo su Ruozzi, altro miracolo di Ferretti fino a quando Ruozzi, sempre lui, toglie le strozzature dal piede e tira un missile terra aria da trenta metri che si stampa sul palo e atterra sul sinistro di Bolognesi che a porta vuota segna il 3 a 2
Cantone dopo poco reclama per un rigore e qualche mischia in area ma alla fine, su contropiede o calcio d’angolo non ricordo ma sono anche le 22:50, Ruozzi fa tripletta per il 4 a 2 per scampate.
Scampate tutti perché scampate è tornata

PAGELLE

CANTONE

Ferretti 8: bel portiere, già il fatto che chiama “mia” in area lo pone al terzo posto dei migliori portieri mai visti alla Coppa. In più para, tanto e bene. Cantone in porta mani sicure.

Bimbi Gabri 7,5: si pone davanti alla difesa un po’ Xavi, un po’ Locatelli, un po’ Panni muletto, dà ordine, qualche pannetto e mestiere.

Bimbi Alle 7: bel giocatore, giovane ma non per questo intimorito dalle luci del parroquial anche perché le luci del parroquial non è che si vedono molto quindi si farebbe fatica ad esserne intimoriti.

Bezzi André 5,5: praticamente ricorda Diego Armando Maradona, tranne che per il sinistro, il colpo di testa, il tocco di palla, lo stop, il cambio di direzione, la visione di gioco, la personalità, la tattica, la tecnica e la visione di gioco.

Franchi Edoardo 6,5: bel giocatorino. Ma lo voglio rivedere perché sti giovani poi prendono brutte strade tipo mettersi a studiare, prendere una laurea, fare dei master all’estero, lavorare, pagare le tasse…brutta storia

De Martino Giuseppe 6: Stefano De Martino muove i primi passi nel settore della danza all’età di dieci anni. Nel 2007 riesce ad aggiudicarsi una borsa di studio a New York, presso il Broadway Dance Center, grazie a cui ha l’opportunità di entrare in contatto con la danza moderna e contemporanea. Dopo aver lavorato nella Oltre Dance Company con la coreografa Macia Del Prete, nel 2009 partecipa come concorrente alla nona edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, su Canale 5 venendo eliminato in semifinale e classificandosi primo tra i ballerini. Vince un contratto con il Complexions Contemporary Ballet che gli permette di prendere parte a un tour che lo porta in Nuova Zelanda, Australia e Hawaii.

Dal 2010 è di nuovo ad Amici di Maria De Filippi, questa volta in qualità di ballerino professionista. Nel frattempo lavora come insegnante di danza e coreografo. Nel 2011, nel balletto di Luciano Cannito Cassandra, interpreta il ruolo di Enea accanto a Rossella Brescia. Nel 2015 De Martino diventa supporter e conduttore del daytime di Amici di Maria De Filippi. Nello stesso anno è uno dei protagonisti di Pequeños gigantes, programma condotto da Belén Rodríguez andato in onda all’inizio del 2016 su Canale 5, capitanando la squadra “Gli incredibili”. A partire dal 2016 entra nel cast di Selfie – Le cose cambiano, condotto da Simona Ventura su Canale 5, in cui è uno dei mentori.[2]

Nel 2018 è l’inviato del reality show di Canale 5 L’isola dei famosi, condotto da Alessia Marcuzzi.[3]

Dal 2019 conduce su Rai 2 il programma comico Made in Sud, affiancato da Fatima Trotta, con la partecipazione di Elisabetta Gregoraci e Biagio Izzo.[4] Nel medesimo anno conduce sempre su Rai 2 con Belén Rodríguez la Notte della Taranta, la finale del Festival di Castrocaro 2019 e, in sostituzione di Amadeus, presenta Stasera tutto è possibile, programma che condurrà anche negli anni successivi sempre su Rai 2 . Nel 2021 ritorna ad Amici di Maria De Filippi, con il ruolo di giudice, insieme a Stash e a Emanuele Filiberto, per poi essere confermato insieme ad essi anche per l’edizione successiva

Da dicembre 2021 conduce in seconda serata su Rai 2 il suo varietà intitolato Bar Stella.[5]

Nell’estate 2022 ha condotto in prima serata su Rai 2 insieme ad Andrea Delogu il Tim Summer Hits.[6]

Ficarelli Leonardo 6: simpatico, passa del tempo con me in panchina e mi sembra uno con cui andare a bere una birra il giovedì sera al Gattaglio

Leone Lorenzo 8: semplicemente perfetto, aggiungi che è anche umile. Io lo farei premier.

Romagnani Lorenzo 5,5: ha la più faccia da Filippo che da Lorenzo.

Messori Luca 6: non ho ricordi memorabili del suo match ma è anche vero che proprio non sono stato totalmente centrato sul match quindi mi scuso.

Filippi Nicola 7: lui è forte. Credo non andrà in nazionale, probabilmente neanche in serie A, temo neanche in B, ho paura che non finirà neanche in C, c’è la possibilità che non arrivi neanche in D, ho il dubbio che non finisca nemmeno in eccellenza, adesso che ci penso neanche in prima o seconda categoria.
Però è forte.

Bezzi Nicolò 6: ha diverse occasioni per fare goal, non lo fa.
Però a sua discolpa noi juventini stiamo ancora aspettando un goal da Kean quindi perché dobbiamo fracassare le scatole a Bezzi Nicolò se non fa goal quando non lo fa neanche Kean

Gambetti 7: onestamente mi ero dimenticato il tuo nome quando ho stilato l’elenco dei giocatori, poi me ne sono accorto e ti ho aggiunto ma sono sicuro che la tua personalità e la tua stima sopperiranno questo piccolo dolore.
Detto ciò in campo hai fatto bene, certo non sarai ricordato nei corridoi di Coverciano ma probabilmente dagli spalti stasera qualcuno è andato a casa sognando, un giorno, di giocare a calcio come te.

Rossi Simone 7,5: lo abbiamo trovato.
Dopo tanto cercare.
Dopo tanto soffrire.
Dopo tanto domandarci se sarebbe arrivato.
È arrivato.
Ed è lui.
L’erede di Chicco Bortolozzi.

Benso Teo 8 + 9 – 11 = 6 in campo gioca da otto con la doppietta, fuori dal campo è anche più forte perché simpatico, a fine partita si lascia scappare due bip, più un altro bip, si becca il cartellino ma lo perdoniamo quindi rimane sul 6

SCAMPATE

PAGELLE

Davoli 8: gioca con la maglia dell’Os Open, torneo di tennis di enorme qualità che vi aspetta per competere nel campo più bello del mondo, il centrale di Montecavolo, per sfidare gente di un certo livello come il sottoscritto che vi farà vedere come si chiude il punto con il rovescio lungolinea vincente .

Bertolini Matteo 6: a fine partita suo figlio gli chiede “hai fatto goal papi” e lui risponde “no amore, è già tanto che stavo in piedi”.
Eroe dei nostri giorni

Bezzi Alex 6: il sosia di Bradley Charles Cooper , attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. Dopo una serie di film commerciali, ha raggiunto il successo grazie alla commedia Una notte da leoni e ai suoi due seguiti Una notte da leoni 2 e Una notte da leoni 3.
Si propone per feste di compleanno e addi al nubilato come sosia.
100 euro a sera.

Margini Davide 6: il tuo voto te lo dà Marco Buldrighini

Camuncoli Denis 7: oh a me è piaciuto. Se si fanno le squadre per il calcetto non è tra i primi scelti ma se devo andare in guerra io me lo porterei dietro, è di quelli che fanno gruppo

Rozzi Gabri 10: tre goal, trenta dribbling, corsa, altruismo, personalità, fisico, cazzima, erede dei Patrik Ferri, Davide Prandi, Golinelli Luca, Stefano Rossi, Diego Rosselli, Pino de Luca, è di quella pasta li.
Il migliore

Bertolini Giovanni 6,5: Berto sicurezza. È come la fiat punto.
Sai che non ti lascia a piedi.

Giovanelli Lorenzo 6: altro fedain della coppa, sarà arrivato alla trentacinquesima edizione.
Premio fedeltà

Vezzosi Luca 7: per i 100 anni dalla nascita di Don Lorenzo Milani vi proponiamo l’inizio del suo testo più importante, lettera a una professoressa

“Cara signora,
lei di me non ricorderà nemmeno il nome. Ne ha bocciati tanti.

Io invece ho ripensato spesso a lei, ai suoi colleghi, a quell’istituzione che chiamate scuola, ai ragazzi che «respingete».

Ci respingete nei campi e nelle fabbriche e ci dimenticate.

Due anni fa, in prima magistrale, lei mi intimidiva.

Del resto la timidezza ha accompagnato tutta la mia vita. Da ragazzo non alzavo gli occhi da terra. Strisciavo alle pareti per non esser visto.

Sul principio pensavo che fosse una malattia mia o al massimo della mia famiglia. La mamma è di quelle che si intimidiscono davanti a un modulo di telegramma. Il babbo osserva e ascolta, ma non parla.

Più tardi ho creduto che la timidezza fosse il male dei montanari. I contadini del piano mi parevano sicuri di sè. Gli operai poi non se ne parla.

Ora ho visto che gli operai lasciano ai figli di papà tutti i posti di responsabilità nei partiti e tutti i seggi in parlamento.

Dunque son come noi. E la timidezza dei poveri è un mistero più antico. Non glielo so spiegare io che ci son dentro. Forse non è nè viltà nè eroismo. È solo mancanza di prepotenza.”

Bolognesi marco 6,5: da una settimana in ferie per prepararsi psicologicamente alla finale di Champions tra Inter e quella squadra scarsa di cui non ricordo il nome, scende in campo e trova Leone che lo limita molto. Poi si ricorda che l’Inter vincerà la Champions con goal di Acerbi da centrocampo e con moto di orgoglio la butta dentro.
Festeggia il goal mostrando la maglietta di Lautaro che la alza a Instanbul

Braglia Pietro 6,5: si piazza in difesa e difende. A volte nella vita basta fare quello che si deve fare per essere felici e realizzati.

Cattolico Samuele senza voto. Purtroppo il ragazzo non ha firmato la liberatoria per il permesso ad essere giudicato. Come staff dobbiamo rispettare la sua volontà. Senza però nascondere il nostro rammarico.

Braglia Sebastiano @#€&©®™∆§π√•¥£ tradotto nel metaverso hai fatto il tuo con spirito di gruppo e propensione all’ascolto quindi il futuro è tuo, vai e prendilo.