Autore: coppadeicantoni

TROFEO DEL VINO “FATTORIA ROSSI” X edition

Trofeo del Vino, ovvero l’arte di arrivare in fondo ma essere felici.

 Trofeo storico fin dalla prima edizione e fiore all’occhiello di questo torneo.

Motivo di orgoglio anche per quelli che, sfortunati nel campo e nella geografia, non certo mancò l’onore e il desiderio di giocare per un obiettivo fino all’ultimo giorno.

Da quest’anno grazie alla generosità dei F.lli Rossi porta il loro nome, ma ben più importante,  porta anche in regalo ai vincitori il loro favoloso vino.

 

Stasera, 21 giugno 2012

a contendersi VIno e Vittoria se la vedranno Tripoli e Cantone, sfida inedita e dallo strano sapore:

Cantone è la squadra con più partecipazioni alle semifinali, Tripoli è la squadra con più finali disputate, strano quindi trovarsele qui.

 

 

In girone hanno dato vita ad una partita spettacolare, decisa solo nel finale e dopo diversi ribaltamenti di fronte.

Sarà la determinazione di Bezzi o l’estro balistico di Sezzi a decidere la sfida?

Solo il campo ce lo svelerà.

A stasera

COMMENTO Scampate – La Fola 2-3 (7-4 totale)

Davide Albertini, Leone, Tirelli ( Fola), Bertolini Matteo, Ferri ( Scampate)

Partita di ritorno delle semifinali, Scampate partiva con un vantaggio largo dopo il 5 a 1 dell’andata, ti aspetti un Fola dimesso anche per l’assenza dei Golinelli e invece il Fola fa la parte del leone e Scampate subisce, lotta e raggiunge le meritate finali.

Pronti via palo di Leone con un tiro da fuori area e quasi goal di Masciulli su angolo, il Fola non demorde e trova il goal con il sorprendete Davide Albertini da dentro all’area. Scampate si scuote e sfiora il goal con Ferri due volte e Chianese. Finisce il primo tempo con il Fola in vantaggio ma bisognoso di altri 4 goal per passare il turno.

Il secondo tempo si apre con un palo di Albertini con tiro a giro da fuori area e un colpo di testa di Lupo parato da Rossi. I sogni del Fola finiscono con il goal di Bertolini Matteo che porta il punteggio sul 1 a 1. Leone, l’ultimo a mollare per i suoi,  segna il 2 a 1 per il Fola su assist di Grasselli. Negli ultimi 5 minuti altri due goal, pareggio di Ferri su punizione e goal di Tirelli con tiro da centrocampo che beffa Rossi ormai sotto la doccia.

IL Fola vince 3 a 2 ed esce dal torneo a testa alta.

Scampate raggiunge la finale con qualche dubbio e soprattutto con l’infortuneo di bomber Rosselli che quasi sicuramente non disputerà la finalissima

 

Fola

Farioli 7: terzino migliore della coppa per applicazione e dinamismo, motorino Piaggio sempre acceso

Grasselli 6/7: buona prova la sua condita dall’assist per il goal di Leone, zanzare tigre alle costole di Scampate

Davide Albertini Fionda 6,5: senza il compagno di attacco Golinelli si sente solo ma non demorde andando al tiro più volte colpendo anche un palo, lascia il torneo con un buon bottino di goal

Lupo 6: gioca tra difesa e centrocampo sfiora il goal con un colpo di testa e nel complesso non sfigura

Tirelli 7,5: il Pirlo della Coppa Cantoni, geometra con il caschetto e la matita in mano, dirige i suoi con ordine e trova anche un gollonzo da distanza supersonica. Archimede

Leone 8: Leone di nome e di fatto, senza Golo Senior è il leader della squadra, rincorre tutti e segna il goal del 2 a 1, si conferma uno dei giocatori più decisivi della coppa cantoni, principino

Caruso 6: difensore centrale maschio, rude ma buono. Con Ferri e Rosselli ha il suo bel da fare ma se la cava senza grandi sbavature

Masciulli 6: pronti via sfiora il goal, poi si perde durante la partita senza lasciare il suo timbro sulla partita. Il Pippo Inzaghi di Monteca

Schieppati 7,5: signor difensore, spettacolare il suo duello con bomber Ferri, a volte gli scappa, a volte no ma non molla un centimetro per tutta la partita

Albertini Davide 7: segna un goal di rapina da dentro l’area e preso dall’entusiasmo si mette in porta il secondo tempo facendo una miccetta sul goal di Bertolini. Cuore.

 

Scampate

Rosselli s.v: si fa male a metà del primo tempo e la domanda che tutta Italia si fa è la seguente, recupererà per la finale ?

Baroncini 6: imposta con ordine ma senza grinta consapevole del largo vantaggio che si ritrova, si tiene il goal per la finale

Ferri 7: bomber Ferri segna su punizione e sforna assist per i suoi compagni ma nel complesso non gioca la sua miglior partita

Chianese 5,5: corre e non si tira indietro ma si pappa un goal e non incide in nessuna azione degna di nota.

Bertolini Francesco 6,5: grinta a volontà, stoppa tutti quelli che arrivano dalla sua parte, uno dei migliori difensori del torneo

Bezzi 5,5: soffre Albertini in difesa e pare distratto nel controllare la sua macchina parcheggiata fuori dal campo, neo patentato distratto. Tirata di orecchie

Furini Matisse 5,5: anche lui sotto tono, gioca in fascia a centrocampo ma arriva poche volte al cross apparendo molto volte svogliato

Valentini 5: non si capisce bene qualè la sua posizione ma nel complesso rimane ai margini della squadra godendosi il trionfo per la conquista della finale

Bertolini Matteo 6/7: il suo goal è più una miccia del portiere del Fola improvvisato, gioca in fascia sinistra correndo ma tiene troppo palla e a volte la perde. Cavallo goloso

Rossi Andrea 5: ok ma diciamola tutta, fa una gran parata su Lupo ma il goal che prende da Tirelli è molta disattenzione, nonostante questo rimane ad oggi il miglior portiere della Coppa Cantoni. Distratto

Bragia Pietro 7: bel terzino, fisico e personalità, i piedi non sono eccelsi e si nota n qualche rinvio, si fa apprezzare anche in marcatura.

Govi Gino 5,5 ( 9): appanato, gioca tutto il secondo tempo ma non incide, prova una rovesciata da centrocampo degna del miglior Van Basten ma non trova la palla. Questo per il calcio, il 9 è per la fascetta bianca che ricorda Naldandian, tennista famoso in questi giorni, andare su yuo tube please.

COMMENTO Il Cerro-Rodano 1-0 (2-1 totale)

IL CERRO IN FINALE,  CACCIA AL TRIPLETE

Durissima partita questa per Il Cerro, indebolito dalle assenze di Semeraro, Morelli e Amatruda, ma che riesce comunque a risolvere con una vittoria.

In realtà se non fosse stato per il gol del 1’ minuto di Zurlini creato da un’azione sorprendente in solitaria di Migliari, il risultato si sarebbe fermato sullo 0 – 0, dato che nel resto della partita non è successo molto da annoverare. A parte una traversa di Pepo Morini da centrocampo al 3’ ed un palo di Zurlini su punizione al 43’, la partita è stata abbastanza equilibrata. Entrambe le squadre fermavano sul nascere le offensive avversarie, anch se nel secondo tempo il Rodano si è portato avanti molte più volte degli avversari.

Sicuramente la partita con meno gol nella storia della Coppa. Ma il calcio è fatto anche di partite poco spettacolari e di fortuna.

IL CERRO

FONTANILI: dalla sua solita posizione di terzino o fascia viene spostato a centrocampo e poi punta e riesce ad interdire e far circolare dei buoni palloni nonostante non si renda mai veramente pericoloso. 6

VALLI: viene spostato più avanti e prova costantemente a spingere in avanti ma non riesce mai a passare dei buoni palloni ai compagni. 5,5

ZURLINI: anche se quella di oggi è una partita che si è giocata in difesa e l’attacco non ha avuto un ruolo troppo determinante, è riuscito a trovare il gol partita nel primo minuto ed anche una traversa nel secondo tempo. 7

ANDREOLI: gioca più avanzato, corre come un dannato ed è duro da tenere anche se non si rende mai pericoloso. 6

MIGLIARI: gran partita a centrocampo, dove si sbilancia anche in avanti e nel primo minuto trova con un’azione solitaria, l’assist per il gol di Zurlini. 6/7

CULLURA’: davanti corre, dribbla e si rende pericoloso anche se arriva poche volte al tiro, forse anche perché gli arrivano pochi palloni. 6

OLIVI: Va in difesa ad aiutare un Delmonte col dito rotto e fa una buona partita in difesa e riesce a chiudere bene le discese di Manfredi. 6,5

PERSONA: Da buon capitano ha retto la squadra in ogni suo reparto, tornando spesso in difesa (soprattutto nel secondo tempo), ma anche avanzando in alcune azioni e servendo ottimi palloni alle sue punte. 7

DELMONTE: Nonostante il dito messo male riesce a frenare gli attacchi sempre più frequenti della formazione avversaria ed, insieme ad Olivi riesce ad impedire il gol del Rodano. 6,5

BULDRIGHINI: Anche oggi, nonostante i tiri non siano così assidui come in altri match, deve tenere a bada la porta con delle buone parate. 6,5

ZIZZO: Si muove bene davanti, ma non riesce a rendersi troppo pericoloso. Non è stata una partita da attaccanti. 6

RODANO

C.T. VEZZOSI: In fondo anche se hanno perso ha messo una buona squadra ed ha eseguito dei buoni cambi di posizione … ma se aveva il limoncino come l’ultima volta gli davo un voto più alto.

RINALDI: La difesa del Rodano e lui fanno una buona partita, l’unica pecca è stato non fermare il primo gol di Zurlini. 6

MANFREDI: Si è creato come sempre tante occasioni per fare gol ma oggi non ci è proprio riuscito, non eseguendo il suo primo compito affidatogli dalla squadra. 5/6

PEDRONI: Nel primo tempo gioca una partita mediocre riuscendo ogni tanto  a portare la squadra in avanti, poi sfortunato per l’infortunio nel secondo tempo. 6

MORINI: Nel primo tempo è sicuramente il migliore in campo, a centrocampo interdice più palloni e si inserisce in modo pericoloso anche all’attacco, ma non riesce proprio a trovare il gol prendendo l’ennesima traversa. Poi nel secondo ha la meglio la stanchezza e si assopisce un po’.6,5

MEGLIOLI: In difesa è bravo e riesce a fermare le varie discese degli avversari, ma si inserisce anche in avanti in modo opportuno. 6

SAUL: Gioca così offensivo che addirittura arriva a tirare in porta ed anche se non è troppo pericoloso riesce a spingere bene sulla sua fascia. 6

BALDI: non riesce ad fermare gli avversari a centrocampo prima che raggiungano la difesa ed inoltre più volte compie tiri e lanci sbagliati. 5

SIBILLO: grazia anche a lui l’attacco del Cerro non è così incisivo e pericoloso come al solito. 6

GHIDONI: Non è proprio un’eccellenza nel controllo della palla ma riesce comunque a muoversi bene sulla fascia. 6

GOZZI: Sul gol non era colpa sua, ma anche in seguito le sue uscite non sono delle più sicure. 5,5

GADDI: come terzino nel primo tempo è stato ottimo nel fermare gli attacchi avversari, ad anche nella seconda frazione di gioco, quando viene spostato più avanti, si rende pericoloso e serve dei buoni palloni.  6/7

THE FINAL DAY

Questo il programma per “Il giorno delle Finali”, Giovedì 21 giugno 2012

 Ore 19:30

Trofeo del Vino “Fattoria Rossi”

CANTONE TRIPOLI

 Ore 21:00

Finale

IL CERRO SCAMPATE

 

A seguire Premiazioni dei TEAM in quest’ordine:

Premiazione LA BUCA (7°) – Maglia celebrativa COPPA CANTONI RED

Premiazione (6°) – Maglia TdV “Fattoria Rossi”

Premiazione (5°) – Maglia TdV Fattoria Rossi + 1 Bottiglia di Vino a testa

Premiazione RODANO (4°)- Maglia celebrativa COPPA CANTONI RED

Premiazione LA FOLA (3°)- Maglia celebrativa COPPA CANTONI RED + ZAINETTO CINGI

Premiazione (2°) – Maglia special edition 2° +  Maglia celebrativa COPPA CANTONI RED

Premiazione (1°) – COPPA + Felpa +  Maglia celebrativa COPPA CANTONI RED + Bottiglia Team + fame&honor

 

Per tutte le premiazioni singole, appuntamento rimandato al 29 giugno alla “Fiesta dei Cantoni”.

IL COMMENTONE DI CIVOLI

Ritrovarsi a parlare di Scampate-Il Cerro in finale sarebbe un po’ come ritrovarsi Italia – Germania il 1° luglio in finale.

Roba epica, roba da 4-3 e urla alla Tardelli.

Scampate nel dna ha le mani forti e piedi.. va bè, però l’eccezione fenomenale c’è sempre stata, da Rosselli a Rossi, passando per Furini a Ferri.

Gente laboriosa, attaccata alla maglia ma che nel calcio hanno sempre trovato poche soddisfazioni. Se guardiamo l’albo d’oro ci accorgiamo che i villici hanno frequentato spesso il Trofeo del Vino e poche le zone alte, va da se che negli ultimi 6 anni erano arrivati in semifinale solo una volta (ricordate quella semifinale con la buca con 8 rigori sbagliati?).

Il Cerro, ovvero l’opposto, quasi sempre ben piazzati, centra la 3° finale in 4 anni. I trofei in bacheca non sono molti di più perché in realtà il Dna è da teste calde, in uno spogliatoio difficile dove la psicologia conta più dei piedi, che comunque rimangono indiscutibilmente e mediamente di alto livello.

A scampate l’importante è sempre stato “buttarla dentro”, attaccanti di spessore e se le prendiamo ne faremo uno in più. Il Cerro con la filosofia del “primo non prenderle”, anche perché gli attaccanti negli anni hanno sempre avuto alti e bassi mentre i portieri regalano.

Possiamo solo fare una carrellata guardando il passato cosa ha regalato con questa sfida: 

2003      IL CERRO – SCAMPATE: 9-3

2004:     IL CERRO – SCAMPATE: 2-4

2005:     NON DISPUTATA

2006:     NON DISPUTATA

2007:     IL CERRO – SCAMPATE: 3–0

2008:     SCAMPATE – IL CERRO: 0–1 (finale triangolare TDV)

2009:     SCAMPATE – IL CERRO : 2–2

2010:     SCAMPATE – IL CERRO 3–0

2011:     IL CERRO – SCAMPATE: 2–0

2012:     IL CERRO –SCAMPATE: 2-0

 

Su 8 sfide, 5 sono andate ai collinari, 1 pareggio e 2 ai pianeggianti.

Nelle bacheca di via Montegrappa troviamo 1 Coppa, 4 Tdv e 7 Palii. Quella di via Toscanini è più misera.. 2 Coppe, nessun Tdv e 1 Palio.

Se credete che 9 anni siano troppi per aspettare… scommettete su Scampate.

Se credete che “il Cerro sa come si fa” quando le partite contano allora fate all in su Il Cerro.

Niente pronostici dall’organizasion e i media se non uno:

Sarà una sfida epocale.

Non mancate.

COMMENTO La Fola- Scampate 1-5

Marcatori: 5’ Rosselli, 7’ Leone, 16’ 41’ 58’ Ferri, 21’ M.Furini

Assist: 2 K.Furini, Baroncini

 

Grande attesa per la partita d’andata tra le due compagini che nel girone di qualificazione hanno ben impressionato. Favoritissimo Scampate, la sua vittoria è data dai bookmakers più o meno come il biscotto tra Spagna e Croazia.

Si comincia. Parte arrembante la formazione villica che, trascinata da un sorprendente Baroncini, mette subito alle corde i blacks. Neanche 5 minuti e arriva la prima marcatura. Tirelli perde malamente palla al limite dell’area e Rosselli, imbeccato da K.Furini e dopo aver scavalcato con eleganza Leone, insacca alle spalle di Schieppati. Si, avete letto bene, proprio Schieppati. Il numero 58 della Fola viene inventato portiere a causa dell’assenza del titolare Bezzi. Ma la reazione degli uomini di Golinelli è rabbiosa. Al 7’ Leone parte palla al piede stile Kakà e scaglia un bolide all’incrocio che Rossi può solo ammirare. Ma è solo un acuto. Infatti Scampate riprende subito a macinare gioco e gambe (degli avversari, s’intende). E’ il 16’. Ferri su punizione indovina l’angolo più lontano e con un tiro non rapidissimo riporta in vantaggio la squadra allenata da mister Montanari. La difesa della Fola continua a subire le sgroppate sulle fasce dei due Furini. Così al 21’ K.Furini se ne va lungo la linea dell’out e pennella un assist al bacio per il gemello; se non è intesa questa… E’ black-out Fola. Al 23’ M.Bertolini (!!) colpisce il palo con un bel diagonale e Ferri s’incarta su un traversone di Baroncini. Al 30’ si sveglia L.Golinelli che sfodera una rovesciata stile Panini che esce di poco a lato (Arrighi ringrazia). Finisce così la prima frazione di gioco, con una sola squadra in campo.

Il copione non cambia, anzi. Il solo D.Albertini (9) prova a condurre la sua squadra verso un’incredibile rimonta, con due tiri quasi di frustrazione. I primi dieci minuti sono senza emozioni; Scampate fa rifiatare gli assi e La Fola prova a riordinare le idee. Ma se Dio perdona, Ferri no. Al minuto numero 11 il bomber di razza pesca dal cilindro una volee da manuale su imbeccata dell’onnipresente Baroncini. Timida risposta degli avversari con i vari Golinelli, Tirelli e Albertini che bersagliano la porta difesa da Rossi. Al 24’ Fionda scaglia una saetta da 30 metri che scheggia la traversa. Poi più nulla. Se non il gol, di pallonetto, su un’uscita sconsiderata di Leone (subentrato a Schieppati nel secondo tempo), del solito Ferri, che firma una tripletta e si porta a casa il pallone (no, questo no, che Cervi s’arrabbia).   

LA FOLA

LEONE 6 Grande gol il suo. Non valutiamo la prestazione da portiere, perché non è il suo ruolo. Per il resto cuore e piedi, il migliore per la tenacia.

LUPO 5,5 Poco presente nel gioco fin da subito, viene non di rado saltato in modo impietoso sulle fasce e corre per lo più a caso. Meglio qualche rinfrescata di tattica.

A.GOLINELLI 5,5 meglio lui del fratello, perché prova quasi da solo ad arginare gli inserimenti avversari e a riaprire il gioco. I compagni non lo aiutano e la sua prestazione ne risente.

FARIOLI 5 Sui lanci lunghi non ha problemi. Fatica invece sui filtranti rasoterra che tagliano l’area. Cola a picco come tutta la difesa, con cui non s’intende proprio per nulla.

GRASSELLI 5,5 Corre il doppio degli altri ma viene sempre contrastato con efficacia dagli opposti centrocampisti. Sbaglia spesso l’ultimo tocco e non riesce a saltare l’uomo. Ci prova ma senza successo.

MASCIULLI 5 E’ un’altra persona rispetto alle partite precedenti. Non riesce a supportare a dovere Fionda in attacco e fa più danni quando si posiziona maggiormente arretrato. Rimasto negli spogliatoi?

D.ALBERTINI (3) 5 Poco brio e grinta. Minutaggio ridotto e forse qualche motivo c’è. La voglia non sembra quella che c’era nei primi incontri.

TIRELLI 5,5 Colpevole sul gol di Scampate che apre le danze. Ostenta troppa sicurezza, a cui non corrispondono giocate dello stesso rango. Fuori forma.

L.GOLINELLI 5 Sparisce quando c’è da prendersi la squadra sulle spalle e guidarla alla rimonta. E’ molto meno incisivo del solito ma è normale visto la giornata spaziale dei difensori di Scampate. E’ mancato quando serviva.

D.ALBERTINI (9) 6 L’unico che si salva in maniera dignitosa lì davanti. Lotta e non demorde mai, cerca un po’ di gloria con dei tiri molto precisi. Gli manca però l’illuminazione giusta.

CARUSO 5 Becca un’altra giornata no. Infonde pochissima sicurezza al reparto difensivo e quando Scampate si riversa tutta in attacco non sa dove guardare. Serata no.

SCHIEPPATI 5,5 Fuori dai pali è ovviamente meglio che dentro, ma quando si toglie la casacca del portiere è già passato il primo tempo e poco può fare. Sfortunato.

SCAMPATE

ROSSI 6 Partita senza tanti problemi la sua. Amministra bene le poche uscite che deve svolgere e sul gol non ha colpe.

CHIANESE 6 Pochi minuti per lui, bastano per fare presenza in mezzo al campo e per arginare le poche incursioni della Fola. Sostanziale.

P.BRAGLIA 6 Spinge poco sulla fascia ed è forse l’ultimo dei pericoli per la formazione avversaria. Non si dimostra molto coraggioso ma svolge al meglio il suo compito.

D.BRAGLIA 6,5 Molto ordinato e pulito quando il pallone arriva dalle sue parti. Ma per tutta la difesa  è vacanza e i doveri sono facili da svolgere.

BEZZI 6 Anche lui entra in campo abbastanza deciso e ribatte ogni pallone senza tanti complimenti. Ma si sa, dalle parti di Scampate si pensa solo alla sostanza. Spiccio.

M.FURINI 6,5 Firma il terzo gol di Scampate, coronando l’assist del fratello. Tanta corsa e molta tecnica, una delle sue migliori prestazioni finora. Sembra essersi sbloccato in tutti i sensi.

GOVI 6 Il voto, che molti giudicheranno inspiegabile, avendo lo stesso toccato 0, ma per davvero, palloni, è stato assegnato esclusivamente per la vistosa bandana indossata. Pirata dell’area.

BARONCINI 7 La partita sena dubbio perfetta per un centrocampista come lui. Pennella cross a destra e a manca, ci prova con dei tiri sempre in porta e serve numerosi assist (di cui uno finalizzato) a Ferri. Disegna geometrie per tutto il campo.

K.FURINI 7 Sottotono in partenza, scalda i motori e diventa imprendibile. Sicuramente non il migllior match per il gemello, ma anche quando no sembra in formissima colleziona la bellezza di due assist. Immancabile.

VALENTINI 6 Impegno e sostanza, forse non sarà la pedina più pregiata nella scacchiera di Montanari ma sa disporsi in campo con intelligenza e la giusta foga agonistica.

FERRI 8 Il puntero dei villici colpisce ancora. Cala tre assi dal suo repertorio (pallonetto, punizione e volee) e trascina Scampate in finale. Ormai non ci sono più aggettivi per descrivere la sua classe. O forse uno c’è: infinito.

M.BERTOLINI 6,5 Mai così in forma, becca pure un palo. O a Scampate circolano sostanze non meglio identificate o non ci sono spiegazioni. Ringhio.

F.BERTOLINI 6,5 Coordina tutta la difesa e non si fa intimidire dalle rare discese di Fionda e Golinelli. Un lavoro semplice per lui.

ROSSELLI 7 Che coppia d’attacco con Ferri. L’intesa è geniale e non si pestano mai i piedi. Un aggettivo anche per lui: eterno Diego.

COMMENTO Rodano – Il Cerro 1-1

Marcatori:’10 Zurlini (C); 32′ Manfredi (R). Ammonizioni: Semeraro (C)
La prima semifinale della decima edizione della Coppa dei Cantoni vede affrontarsi la sorpresa Rodano, che ha saputo guadagnarsi il passaggio del turno con un’ottima prestazione nell’ultimo scontro del girone contraddicendo tutti i pronostici che la vedevano tagliata fuori dopo le prime tre partite e Il Cerro, campione uscente, prima in classifica del girone e favoritissima sulla carta per la vittoria finale, grazie al gran numero di ottimi giocatori che vanta tra le sue file.
La partita inizia con numerose defezioni da entrambe le parti. Rodano perde per infortunio il portiere Gozzi e Mazzieri (tradito da una mattonella in discoteca ndr) e deve far fronte anche all’assenza del mancino Ferrari, schierando una formazione praticamente obbligata con Ghidoni in porta e il solo Sibillo ad accomodarsi in panchina nei primi minuti dell’incontro. Non va certo meglio al Cerro che deve fare i conti con le assenze di ben quattro elementi, tra i quali il portiere Buldrighini, sostituito per l’occasione da Fontanili, trovandosi in dieci uomini contati ad affrontare tutto l’incontro.
Nonostante le formazioni siano decimate in campo il ritmo si fa subito elevato e già al 2′ arriva la prima conclusione di Baldi (R), che da buona posizione prova il colpo a giro che si spegne fuori. Due minuti più tardi è Amatruda (C) a scaldare i guanti del portiere avversario girandosi bene al limite dell’area ma colpendo il pallone senza riuscire ad imprimere la forza necessaria per impensierire l’estremo difensore. Il ritmo si mantiene alto e Rodano cerca di sfruttare l’assenza del portiere e la difficoltà difensiva degli avversari con il bomber Manfredi che si libera bene sul vertice sinistro dell’area avversaria e lascia partire un rasoterra mancino trovando l’opposizione di un tutt’altro che impreparato Fontanili (C). all’8′ entra in partita Zurlini (C) e nel giro di tre minuti prima si rende pericoloso con due ottime conclusioni da fuori di poco alte, poi porta in vantaggio Il Cerro al 10′ con una perfetta punizione dal limite, che sorprende il colpevole Ghidoni (R) e si insacca rasoterra sul suo palo. Il vantaggio del Cerro, che fino a quel momento aveva controllato bene a centrocampo ma non si era reso particolarmente pericoloso, scatena la reazione rabbiosa di Rodano, che un minuto dopo arriva alla conclusione con Pedroni, velleitario nel tentare un improbabile destro da posizione molto defilata. Al 13′ l’inesperienza di Fontanili (C) rischia di mettere nei guai la propria formazione. Il giovane portiere, infatti, raccoglie con le mani un retropassaggio della difesa, regalando una punizione di seconda in area che Manfredi (R) non riesce a sfruttare grazie all’opposizione dell’estremo difensore, che riscatta brillantemente in questo modo l’errore precedentemente compiuto. Il Cerro soffre la pressione avversaria e l’assenza di uomini freschi in panchina, ma al 15′ si riaffaccia timidamente in avanti conquistando un calcio di punizione dal limite che Semeraro si fa parare da un buon intervento di Ghidoni (R). L’arrembaggio di Rodano si fa più insistito con lo scorrere dei minuti, complice anche la minore precisione della difesa del Cerro negli interventi. al 20′ bel pallone servito da Pedroni (R) al limite per Manfredi (R) che si defila e prova un pallonetto che si spegne sul fondo da posizione invitante. Al 23′ arriva l’occasione più nitida del primo tempo per la formazione in maglia blu. Bonaccini (R) batte bassa una punizione dal vertice destro dell’area che, dopo una serie di rimpalli, finisce tra i piedi di Gaddi (R) che da pochi passi, seppure disturbato da un avversario, riesce nell’impresa di non riuscire a centrare lo specchio della porta per quello che sembrava un gol già fatto. Negli ultimi minuti del primo tempo Il Cerro, stanco e meno organizzato del solito, mostra il fianco agli avversari che si portano spesso pericolosamente in avanti come al 25′, minuto in cui Pedroni (R) raccoglie in area un pallone mal controllato dalla difesa ma non riesce a centrare lo specchio della porta. L’ultima occasione del primo tempo capita ancora tra i piedi dell’attaccante di Rodano che dal limite dell’area raccoglie al volo una sponda di Manfredi (R) sparando, però, alto.
Il primo tempo si chiude così col vantaggio del Cerro per una rete a zero. La squadra campione in carica sembra aver perso un po del suo smalto e le numerose assenze, soprattutto in difesa e in attacco, sembrano incidere più del previsto, impedendo alla squadra di esprimere il gioco brillante e veloce ammirato nelle partite precedenti. Dal canto suo Rodano si dimostra piuttosto combattivo, legittimando la sua presenza nelle semifinali dominando a tratti il gioco e arrivando più volte a sfiorare la rete del pareggio.
Il secondo tempo inizia con un Cerro meno in confusione di quello visto negli ultimi minuti della prima frazione di gioco. Ed è proprio di Semeraro, uno degli uomini migliori della squadra giallo-blu, la prima occasione pericolosa della ripresa, al 33′ minuto. l’esterno del Cerro si libera bene sul lato sinistro dell’area e incrocia trovando l’opposizione di Ghidoni (R). Il ritmo dei primi minuti è più blando di quello del primo tempo a causa del gran caldo e dell’assenza di soluzioni in panchina per entrambe le squadre. Occorre attendere fino al 6′ minuto affinché una bella girata di Pedroni (R), che calcia al volo appena alto su un fallo laterale di Baldi (R), regali una qualche emozione, interrompendo una fase molto statica del gioco. Entrambe le squadre mettono grinta e forza di volontà ma le poche soluzioni disponibili da entrambe le parti e l’inconsueto disordine del centrocampo del Cerro, costringe il gioco a stagnare nella fase centrale del campo, dove entrambe le formazioni lottano per diversi minuti senza riuscire ad avvicinarsi pericolosamente alla porta avversaria. Al 39′ Zurlini (C) mette qualche grattacapo alla difesa avversaria riuscendo a colpire di testa uno spiovente proveniente dalla difesa che schizza sul campo bagnato andando a spegnersi di poco fuori alla destra del palo. Al 42′ arriva il meritato pareggio per Rodano, grazie ad una fantastica azione in solitaria di Manfredi, che raccoglie palla sulla trequarti, salta due uomini e dal limite dell’area lascia partire un preciso mancino che si insacca nell’angolino lontano con l’incolpevole portiere che non può fare altro che chinarsi a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Il gol del pareggio galvanizza la squadra in maglia blu che alla ripresa del gioco si lancia immediatamente all’attacco nel tentativo di segnare il gol del sorpasso. Sorpasso che non riesce di poco al 49′ quando il solito Manfredi (R) dal vertice sinistro dell’area avversaria, raccoglie un pallone destinato al fondo tentando il gol della domenica con un difficilissimo pallonetto da posizione molto defilata. Pregevole tentativo, ma la palla sorvola la porta e si spegne sul fondo. I minuti finali assomigliano più ad un assedio che ad un’incontro di calcio con Rodano a fare la parte del leone e Il Cerro, vistosamente in affanno, che cerca di difendersi dalle incursioni avversarie e, saltuariamente, di ripartire con i suoi uomini d’ordine, in primis Morelli e Semeraro. al 53′ una buona incursione sulla sinistra di Andreoli (C) che mette palla in mezzo per i compagni che, in mischia, riescono in un qualche modo a far partire un tiro, ben intercettato da un difensore a pochi passi dalla porta. Al 59′ si rivede un lampo del vero Cerro, con un bello scambio tra Persona e Morelli che spiazza la difesa avversaria e innesca in piena area Amatruda che, solissimo davanti al portiere, sbaglia tutto e non riesce ad intercettare il pallone che avrebbe potuto significare il nuovo vantaggio per i campioni in carica. Sul capovolgimento di fronte è Morini (R) a raccogliere il pallone dalla trequarti e a scagliare un tiro alla disperata che si spegne alto, sul quale l’arbitro decide di porre fine alle ostilità.
La semifinale di andata tra Rodano e Il Cerro finisce, dunque 1 a 1. Un Rodano sorprendente ma rammaricato per il pesante gol in casa subito che potrebbe complicare il ritorno di martedì sera. Il Cerro, dal canto suo, porta a casa un risultato tutto sommato da non buttar via per come si erano messe le cose nel secondo tempo e porta a casa un pareggio con una rete segnata in trasferta, che potrà tornare utile in prospettiva del rientro di qualche giocatore nella partita di ritorno (anche se si vocifera già di nuove pesanti assenze per la sfida di martedì). Sfida ancora apertissima tra le due formazioni. Non ci resta che aspettare con ansia le 21:30 di martedì 19 giugno per vedere chi di loro andrà in finale!
RODANO
GHIDONI: 5,5. Si ritrova in porta a sorpresa, come già in passato è capitato durante la Coppa, per la defezione di Gozzi. Sulla sua valutazione pesa il gol subito sul suo palo e alcuni interventi un po’ macchinosi che svelano, probabilmente, quanto la sua carenza fosse più sul piano mentale che sul piano della capacità. Se toccherà ancora a lui nella partita di ritorno, siamo sicuri scenderà in campo più concentrato e pronto a difendere la porta coi denti.
SIBILLO: 6. Si accomoda in panchina per più di metà del primo tempo. Quando sale, poi, si piazza al centro della difesa svolgendo il suo compito senza particolari affanni ma segnalandosi comunque per alcuni interventi pregevoli, frutto più della sua innata capacità di mantenere la posizione che della predisposizione al movimento in campo.
MELIOLI: 6,5. Si piazza sull’esterno della difesa a tre di Rodano e li rimane per tutto l’incontro. nel primo tempo si mostra un po’ timoroso e incerto su alcuni interventi difensivi. Poi nel secondo tempo viene fuori la grinta e si mette in mostra dando del filo da torcere (a volte senza usare troppe cortesie) a Zurlini e compagni, che con lui trovano molta difficoltà a passare.
RINALDI: 6+. Partita solida e faticosa la sua. Pur trovando una serata storta per gli attaccanti del Cerro, viene comunque messo spesso sotto pressione dai rilanci avversari e dalla velocità degli esterni. Copre bene in diverse occasioni, aiutando ad alzare la diga di Rodano, che non per caso viene superata solo su punizione, quando la difesa non può nulla.
GADDI: 6,5. Come in tutte le scorse uscite del Rodano parte dietro e si rende protagonista di alcuni discreti interventi di ordinaria amministrazione. Con lo scorrere della partita, poi, si alza e va a ricoprire il ruolo di centrocampista, fornendo più spinta alla manovra della sua squadra e portandosi in avanti pericolosamente in diverse occasioni. Pesa su di lui un incredibile errore sottoporta con l’uomo però molto vicino. In ogni caso da un contributo solido alla sua squadra sia in fase di copertura che di impostazione.
BALDI: 6+. Rispetto al giocatore timido e troppo “leggero” visto spesso negli anni scorsi questo sembra un altro giocatore. Lotta su ogni pallone, aiuta la squadra in fase di impostazione e si fa anche apprezzare per alcune sgroppate palla al piede. Gioca esterno, da mezza punta, da centrale di centrocampo e in ogni posizione non fa mancare il suo apporto alla squadra, dimostrando buona personalità e una grinta nuova che ci auguriamo duri ancora a lungo.
BITTESNICH: 6. La sua è una partita di sacrificio. Gioca da esterno e dalla sua parte vengono giù gli uomini più pericolosi. Lui gioca bene di contenimento, ma pecca in alcune circostanze in fase offensiva, non riuscendo sempre a controllare bene il pallone e a far partire la manovra. Esce stremato e rientra poco dopo per l’infortunio di un suo compagno lottando fino alla fine assieme ai suoi compagni. Stoico.
MORINI: 6. Partita meno brillante del solito la sua. spesso a centrocampo si lascia andare alla fretta e sbaglia appoggi semplici per uno con il suo piede. Battibecca un po’ con gli avversari, ma lo fa sempre mantenendo bassi i toni, segno che ci tiene, si, ma con intelligenza. Manca un po il suo apporto in fase di costruzione, ma le difficoltà incontrate dal centrocampo avversario sono anche merito suo e della sua combattività.
BONACCINI: 7. Si piazza davanti alla difesa nel tentativo di costruire gioco. E non è un caso se i palloni più pericolosi capitati tra i piedi delle due punte arrivano da lui. In fase di contenimento, poi, si dimostra solido e intelligente, spezzando il gioco avversario e ripartendo sempre con intelligenza, portandosi anche al tiro in diverse occasioni.
PEDRONI: 6,5. Reduce da 24 di calcetto e da un infortunio muscolare, non gli si poteva chiedere di più. Eccede ancora un po’ in foga, arrivando al tiro a volte in condizioni veramente improbabili, quando magari basterebbe servire il compagno meglio posizionato. Per il resto mette in serissima difficoltà con la sua velocità e i suoi cambi di direzione tutta la difesa avversaria, stringendo anche i denti negli ultimi minuti, quando il fisico ormai non reggeva più.
MANFREDI: 8. Migliore in campo. Quando tocca palla lui i difensori avversari sudano freddo. Coi suoi dribbling ubriacanti e le sue giocate di fino rende davvero impossibile la serata alla difesa dei campioni in carica, andando a segnare l’ennesimo gol capolavoro e rendendosi protagonista della grande maggioranza delle azioni pericolose della sua squadra.
IL CERRO
FONTANILI: 6,5. Schierato nell’inedito ruolo di portiere al posto dell’assente Buldrighini non lo fa rimpiangere più di tanto. è vero che viene chiamato in causa relativamente poco spesso ma quando avviene si fa trovare pronto e reattivo, salvando anche il risultato in un paio di occasioni e facendosi apprezzare in un paio di uscite alte.
VALLI: 5,5. Si ritrova centrale in difesa senza il supporto dell’infortunato Delmonte e se la cava discretamente. Molto incerto nella fase di impostazione, palla al piede tende a complicarsi un po’ la vita con controlli faticosi e alcune brutte scelte di tempo, ma è altresì vero che nella fase finale della partita, con la squadra affaticata, aiuta la difesa a reggere l’urto avversario complicando la vita degli attaccanti avversari. alterno.
MIGLIARI: 6. Si posiziona in difesa sul lato sinistro. Senza licenza di svariare come capita a Morelli, si limita prevalentemente a contenere, e bene, le avanzate avversarie, compiendo buoni interventi difensivi e ricorrendo alle care vecchie spazzate, quando la situazione si fa complicata.
ANDREOLI: 5,5. Si posiziona in fascia, davanti a Morelli, ma non offre il coraggio e lo spunto necessari a sfruttare i paurosi buchi difensivi talvolta lasciati da quella parte dai giocatori del Rodano. Gioca una partita molto contratta, facendo spesso confusione palla al piede e limitando molto le sue celebri sgroppate. Cresce sul finire di gara quando si affaccia pericolosamente in avanti e piazza in mezzo di rimessa un pallone invitante per i compagni. Per il resto si perde un po’ nella confusione del gioco, complice anche la scarsa vena dei compagni di reparto di giornata.
MORELLI: 6,5. A causa delle assenze si posiziona inizialmente dietro sulla linea dei difensori, dimostrandosi sin da subito l’unico in grado di mettere in seria difficoltà gli attaccanti avversari, che dalle sue parti passano raramente. Col prosieguo del gioco viene a mancare la sua spinta offensiva; spinta che si vede nel finale di gara, in cui si rende protagonista, con le sue galoppate, delle azioni più pericolose dei suoi, a dimostrazione che le ambizioni di questo Cerro passano anche e soprattutto dalla sua vena.
OLIVI: 6. L’uomo d’ordine di centrocampo del Cerro soffre un po’ le veloci ripartenze avversarie. In ombra per buona parte di gara, si segnala per il consueto ottimo lavoro di filtro davanti alla difesa, recuperando molti palloni e lottando fino all’ultimo senza lesinare sui contatti. Nel finale arretra sulla linea dei difensori per far avanzare Morelli, posizione di lusso in cui riesce a far valere la sua bravura in fase di impostazione facendo ripartire bene la squadra che, così, può rifiatare nei momenti più pericolosi.
Persona: 6. Il regista del Cerro gioca una partita tutta grinta e determinazione. Meno estroso del solito, contiene bene le avanzate avversarie e, quando può, tiene palla a terra facendo salire e ragionare la squadra. Nella fase più concitata del gioco, poi, è lui a stemperare gli animi, ottimo segnale da un giocatore spesso indicato per il carattere difficile e polemico.
SEMERARO: 7. Il migliore dei suoi. La sua è una partita di sacrificio, come per tutti nella sua squadra del resto. Non riesce a riproporre quelle sgroppate in fascia che tanto male hanno fatto agli avversari nelle scorse partite, ma è comunque uno dei più propositivi sia in fase offensiva, dove riesce a creare più volte scompiglio nella difesa avversaria, sia in fase difensiva, dove non si risparmia e rifila anche qualche calcio ben assestato (ma non cattivo) agli avversari. Mai domo.
ZURLINI: 6. Il jolly di mister Cervi (assente in panchina quest’oggi) gioca una partita piuttosto altalenante. Si sveglia intorno all’8′ del primo tempo portandosi vicino alla rete in diverse occasioni e segnando il gol del vantaggio per i campioni in carica. Poi, quando le squadre si allungano e i palloni in avanti scarseggiano, si nasconde un po’ dietro le maglie avversarie, innervosendosi spesso e protestando parecchio con l’arbitro. Ne risulta una partita nervosa, tutto sommato buona, ma ben al di sotto delle possibilità di uno degli uomini chiave della sua squadra.
AMATRUDA: 5,5. Lottato d’attacco, soffre parecchio l’assenza del suo cambio naturale Cullurà. Gioca tutta la partita e talvolta va in affanno nel tentativo, difficile, di controllare palla e far salire i compagni. Pesa su di lui, oltre ad alcuni errori dovuti probabilmente alla stanchezza, il clamoroso stop mancato a tu per tu col portiere nei minuti finali di gara. Avrebbe potuto cambiare la partite e invece per lui, questa sera, solo un rimpianto, nella speranza di vederlo concludere meglio nella prossima occasione.