Categoria: 2014

VI Supercoppa Comunale 2014 – “Pent5campeon”

La classica sfida d’estate si svolge in casa della selection Montecavolese (fornita dalla coppa dei cantoni) di fronte come sempre la selecao Castellese (pavaglione) agguerrita più che mai nel tentativo di accorciare le distanze nello scontro diretto 4-1 a favore dei rivali.

L’orologio del direttore di gara Tanchis Simone segna le 19.00 e le danze hanno inizio: Mr. Bezzi (per la prima volta accompagnato alla guida della squadra dall’assistente G.Olivi) date alcune assenze deve abbandonare il caro modulo spallettiano 4-2-3-1 ma non rinuncia alla fantasia schierando la formazione di  casa con il 4-3-1-2.
Quattro Castella: si dispone con il classico 4-4-2 quadrato ed efficace.  Primo tempo privo di particolari emozioni, le squadre si studiano senza  scoprirsi della serie “meglio non prendrele”. Da segnalare solo due occasioni (difficili da definire palle goal) una per parte ed un dubbio intervento in  area di rigore da parte di D. Pinetti su G.Barbieri ma per il direttore non ci  sono gli estremi per il penalty, quindi si arriva all’intervallo a reti bianche.
La ripresa: le squadre sembrano aver sciolto le briglie, o meglio gli ospiti  sembrano averlo fatto e prendono in mano il pallino del gioco proponendosi con costanza in proiezione offensiva. Montecavolo è stanco, sente la pressione e soffre più degli avversari caldo e stanchezza ma è solo un’impressione. Quattro Castella attacca, Monteca difende e riparte e a metà ripresa trova la zampata vincente con un contropiede al bacio!
IMG_36847928607898Recupero palla a centrocampo, lancio sull’esterno per L.Golinelli che appoggia al limite dell’area di rigore per M. Ferri che con un preciso e potente esterno  destro batte un incolpevole Strozzi. 1-0 Montecavolo, a sbloccare la partita è proprio lui, il Goldenboy Ferri l’uomo che che ha deciso la finale della Coppa 2014 segnando la rete decisiva.
Quattro Castella non si dà per vinta abbassa la testa e intensifica i propri attacchi in maniera efficace: a non molti minuti dallo scadere è Fabio Romagnani a riportare in parità il conto delle reti con un destro foderato da pochi metri dentro l’area superando il debuttante Brindani anche lui incolpevole (da segnalare l’esultanza polemica del marcatore all’indirizzo di Pinetti seduto in panchina). La formazione ospite continua poi l’arrembaggio verso la porta del giovane portiere ma senza successo. Minuto 44:30 in Mr Bezzi si reincarna il mago olandese Van Gaal e sostituisce il portiere in campo va Gualandri pronto per gli ormai certi calci di rigore.
Dopo 3 minuti di recupero Tanchis fischia la fine, la Supercoppa Comunale verrà decisa dalla lotteria dei rigori!

È Montecavolo a battere il primo penalty sotto la curva Modolena con Zurlini: goal!!
Prontamente risponde quatto Castella insaccando il loro primo rigore.
Secondo rigore: L.Golinelli segna (rigore lontano dalla perfezione) per i  Castellessi va il numero uno Strozzi… Alto, anzi altissimo anzi MODOLENA!!!
Terzo rigore impeccabile di A.Mosca, Gualandri ipnotizza il diretto avversario e para (Van Bezzi l’ha schierato per questo del resto) 3-1 Montecavolo
Il rigore decisivo: sul dischetto Davide ‘Fionda’ Albertini freddo come non  mai realizza e regala, fra l’indecisione del direttore di gara in difficoltà nel conteggio delle reti segnate, la quinta vittoria Extracomunale ai ragazzi in tinta granata che si laureano PENTACAMPEAO!!!!!

IMG_36856429589874Montecavolo dopo una sofferta sfida si porta sul 5-1 e conferma la supremazia  su i cugini, ad alzare la Coppa della ‘Manita‘ è il condottiero del team Mr. Bezzi premiato dall’assessore allo sport del comune Morini!

Arrivederci all’edizione 2015, grazie a tutti coloro che hanno partecipato, in campo in panchina e ell’organizzazione dell’evento!
Sempre e comunque MONTECA ALE’!!!!

L’Organizasion

Dietro, sotto e sopra la Coppa

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Forse la gratitudine è il parametro della grandezza umana, conserva le vecchie amicizie e ne procura delle nuove. Ed è per questo che non dobbiamo dimenticarci che c’è un tempo per ogni cosa, e dopo 20 partite, 90 gol e 1200 minuti crica..la coppa l’avranno anche alzata quelli con la maglia arancione…ma i veri trionfatori sono altri..quelli che nonostante cali di livello, crisi e mondiali in parallelo hanno permesso di proporre a Montecavolo la 12° primavera del calcio locale..frizzanti come se fossimo nel 2003, appassionati come il 20enne al primo appuntamento.. Signori e signore la storia va avanti grazie a questi fantastici e maledetti personaggi…

Arri

Grande organizzatore delle serate pre-coppa, gli altri ragazzi nelle cene offerte gli hanno mangiato anche i piedi della tavola… Poi inizia la coppa e lui si concentra sul cantone. Quest’anno è venuto a meno il suo grande impegno da regista, peccato ma vedremo di recuperare il suo spirito 8 mm nelle prossime edizioni. L’unico ad assistere volente o nolente a tutti i movimenti della coppa, perché la casa lui non l’ha voluta al cantinone o sulla costa…lui è tra i pochi al mondo ad avere la camera con vista sul “parroquial”. 7

Billy                      

Se il commento fosse sulle 10 presenze, allora dovrei scrivere NP, ma la storia di questa organizasion insegna che anche gli assenti possono contribuire, e lui lo fa, da mesi prima, nelle riunioni e soprattutto nell’organizzazione dei pagellanti, che quest’anno hanno raggiunto forse l’apice di 12 edizioni in quantità e qualità. Deliziose poi sono le anticipazioni su fb sui cronisti della giornata. Mai come quest’anno visto il livello dei presenti forse avrebbe potuto fare bella figura anche lui. 8+, dove il “+” è per quel qualcosa che adesso ha in più.

Dodo                   

Regista indiscusso in zona ingresso amministra con grande maturità e infinite ore di presenza. Sua l’incombenza audio e col passare dei giorni diventa “the voice” officiale della manifestazione, con quel suo tipico accento alla Nando Martellini ma del XXI secolo. Passare dal campo e trovarlo là in zona spogliatoi era un po’ come consegnare il pallone dopo una rimessa in mano a Kevin Durant. Vinci facile. Per ringraziarlo del suo lavoro, il prossimo anno inseriremo tra i numeri delle maglie il suo famoso e ambito “74”. 9.

Pepo    

Manny Morini tuttofare, in zona bar 3° tempo è lui il Guru. Quasi tutte le ragazze del bar hanno sul comodino in camera un santino con la sua foto. A differenza dello scorso anno quest’anno deve sgarbugliare molte meno beghe dal punto di vista organizzativo-cambi-match e un’inaspettata debacle fisico-calcistica lo relegano al ruolo di organizzatore full-time ancora prima del previsto, per il bene della coppa. Co-autore della scenografia finale più spettacolare e cara mai realizzata su via Papa Giovanni XXIII. Che altro dire. Pepo is the way. 9.

Faziz

“L’uomo dell’erba”. A causa del suo attuale lavoro, la sua cazzeggio-attitude è calata come il bel gioco in un secondo tempo del Cerro.. Ci aveva promesso un campo verde e non macchiato e così è stato.. “el parroquial” non è mai stato così verde e spumeggiante a fine giugno. Di erba se ne intende, ma anche di altro, cioè di altra.. ed è proprio per questo che talvolta ci abbandona.. ingiustamente. L’anno sabbatico ci sta, il prossimo anno, oltre a regalarci un manto alla Allianz Arena, dovrà riproporci il suo proverbiale trascinamento in zona bar e la sua lungimiranza fainesca in ambito decisionale. 7.5

Fario

L’uomo con la cassa (di soldi) e il mocio, due cose all’antitesi ma che ben rispecchiano il carattere del Miguelito anche nella vita: soldi facili e lavoro sporco. Come nel campo non si lamenta dei lavori più ingloriosi, così come di aver perso il titolo di miglior difensore. Ribattezzato “l’uomo attaccato alla maglia” per eccellenza anche se di notte si sveglia ancora cercando Mario Carano. Sempre li, li nel mezzo della coppa, ma se non ci fosse, sarebbe un guaio per gli altri. 8,5.

Jacopo                

Sia chiaro, il suo compito è stato svolto con diligenza, è forse mancato all’appello sull’aspetto ludico delle giornate, dai post su WU alle presenze…in pratica il meglio. Però mentre gli altri erano li a sbattersi, lui era lì che pensava e cresceva il futuro della Coppa… speriamo. Il tema arbitri quest’anno è stato quello che ha fatto più parlare, inutile dire che ripartiremo da lui a gennaio del prossimo anno. 7.5.

Lele

Con la testa al matrimonio e il cuore in campo, il pedroncino ci toglie le castagne dal fuoco trovandoci il giardiniere. Ma è ora anche per lui di pensare ad un salto di qualità organizzativo, non vorrà mica pensare solo a giocare..e divertirsi? La disponibilità è il suo pregio, l’unico 88/89 superstite nell’organizzazione, è sempre bene specificarlo ai posteri. 7.5.

Lollo

“L’uomo dei due mondi”, alla serata di debutto del 26 maggio, dopo 2 anni di astinenza dalla coppa si è emozionato come un bambino, perché l’affetto verso la coppa è quello. Quest’anno abbiamo notato la sua presenza anche per i risultati di Scampate: non appena imboccato l’aereo Scampate ha cominciato a dominare (fino al tragico epilogo). Grande organizzatore e moralizzatore, evangelizza i più giovani citando Baggio e Pino Puglisi. Suoi i lanci su fb delle pagelle e devo dire che nessuno si accorge dei 18000km che lo separano dal terreno di gioco, per via che le distanze contano ma solo se la testa è via. Dicono che smetterà con la coppa solo alla 92° edizione. Nulla di più facile per chi lo conosce. 8

Bud

Imprevedibile come un dribling di Ronaldinho, alterna giocate superbe a rinvii alla Constant. Quest’anno però “il ragioniere” gioca il jolly ed è un jolly femmina, che ovviamente stenta a condividere. Lavora (cioè…lavora…) a 360° x la coppa, dalla cucina all’erba, dalle maglie alle tifose. Tra i più eterogenei del suo genere, ci stupisce con l’italiano delle sue pagelle, che maneggia bene come il decespugliatore dietro alle panche. Per essere un discepolo di billy, non è che possiamo anche pretendere anche che sudi,  ma il ragazzo che fortunatamente (per tripoli) non gioca quest’anno, nonostante il parallelismo con mondiali e maturità, ci regala 30 giorni di freschezza. 8+

Tirrio

“Dov’era finora?” è la domanda che ci siamo fatti… Prorompente generosità, gestisce alla perfezione i compiti riservatigli, dal bar e sul campo. Il bar dicevamo, sembra di vedere John Travolta in “febbre del sabato sera”, con lui le ragazze sono sempre col morale alto. Purtroppo le gioie da basso bancone non compensano le delusioni dal campo, ma questa è un’altra storia. Perché un tirrio così non l’avevamo mai visto…. Continuate voi. 8.5

Tommy

Salto di maturità anche per il nostro Tommy lee che quest’anno si occupa di giardinaggio e premi, seguiti magistralmente. Una beffa quella delle premiazioni, visto che è risaputo che la Coppa (ma anche le semifinali) lui è abituato a vederla col binocolo. La potenza della Coppa non sarebbe nulla senza qualcuno che la controlli, e seppur senza clamori dalle retrovie riesce a sempre a gestire la situazione.  8/9       

Fonta

Adottato nel torneo che conta, fin dall’inizio la vita gli è risultata difficile per via delle sue origini non proprio doc. Ma una volta superati gli sfottò, anche per lui un buon esordio e soprattutto esperienza nel torneo che conta. Un anno di rodaggio verso l’infinito e oltre. 7+

MatteC

“Può mai venire qualcosa di buono da Salvarano?” Diceva una famosa interrogazione biblica… A giudicare dal ragazzo direi di sì, come tutte le eccezzioni. Attivo in campo e molto di più con le ragazze del bar, se non si farà distrarre dal calciomercato, sarà con noi anche i prossimi anni al nostro fianco, la mentalità è quella giusta. 7.5

Brindo

All’apparenza timido, ma sul campo e in compagnia non sembra, buona volontà e spirito, queste le doti che lo renderanno il futuro billy o dodo, a seconda delle sue inclinazioni (no, non ci sono 3° possibilità…). Generoso anche sul campo, dove ci consegna un ottimo torneo. Quando capirà che la Coppa rimane mentre il cavazzoli passa, tutto sarà compiuto. 7+

Uber

“L’uomo del carro”, dispensatore di perle più che di grandi discorsi, quando serve il suo parere non manca. Utile alla causa, anche se tutti sappiamo che dallo scampate boy ci possiamo aspettare ancora di più. Non si sa come.. ma alle cene timbra sempre… Ma non ci basta… Non basta trascinare in parrocchia 8 volte il carro. Noi vogliamo molta più compartecipazione all’ignoranza collettiva per il bene dell’organizasion. 7.5

Gabri

16 anni separano l’organizzatore più giovane dal più grande. Al debutto tra “quelli che realizzano”, il suo spirito è generoso, le premesse sia con le mani che con i piedi in questo caso ci sono tutte. Ci aspettiamo grandi cose. Intanto quando c’era da innaffiare e tagliare lui c’era. 7,5

 

Questi sono solo quelli che hanno gestito, ma non dimentichiamo che quelli (e quelle) che hanno realizzato sono molti, molti, molti di più: bar, giornalisti, arbitri, guardialinee, tifosi e sponsor.

Grazie a tutti e arrivederci al 2015!

IL COMMENTO – FINALE 19 giugno 2014 – Scampate vs La Buca 0-1

Nel calcio come nella vita quello che conta non è dove si arriva ma il cammino che si è fatto, la felicità deriva dal sacrificio e dalla fatica, senza questi non ci sarebbe soddisfazione…. quello che risulta facile ottenere anche se non lo vogliamo ammettere non ci regala emozioni, ci lascia vuoti come prima….
Ecco perchè visto i sacrifici che hanno fatto adesso vogliono la gloria, Final Cup 2014 Scampate-La Buca… CI SIAMO!!…

Ore 8:30 i giocatori delle due squadre iniziano ad arrivare a “El Parroquial”, si nota già che non è una partita come le altre, poche parole con lo staff, solo grande concentrazione e voglia di mettersi in gioco.
Quando ci sono partite del genere ci si appende a tutto, la scaramanzia ci avvolge, noi umani siamo fragili e ci attacchiamo a tutto ciò che ci può dare sicurezza e, allora ecco, che cercare lo spogliatoio che fin qui ha dato più soddisfazioni può già essere un punto di partenza.
Ore 8:45 Inizia il riscaldamento, da una parte lo Scampate che ha passato il girone come 2° classificato e che in semifinale ha massacrato il Cerro di Capitan Zurlini.
Dall’altra La Buca passata come 4° e poi presantatasi alle semifinali distruggendo la Super Favorita, cioè la Fola di Capitan Golinelli.
Lo Scampate è una squadra ostica, difficile da battere, affidata molto alle individualità dei singoli, nel percorso fin qui ha mostrato pochi difetti, in difesa è affidata in toto a Francesco Bertolini, leader carismatico e insuperabile diga difensiva. A centrocampo è affidata alle doti tecniche e di visione di gioco di Alberto Mazzieri, alla saggezza e all’aggressività di Capitan Matteo Bertolini e infine agli inserimenti e alla fisicità di Marco Baroncini ma è in attacco che ha veramente l’uomo in più, forse il più grande giocatore ad aver mai calcato il manto erboso dello stadio parrocchiale, l’unico e inimitabile Patrick Ferri, che se non bastasse ha trovato uno sparo in partner degno di lui, l’ormai soprannominato Golden Boy Crivaro Salvatore.
La Buca al contrario di Scampate è più squadra, ha meno individualità che spiccano. I Capitani Boschini e Carletti hanno grandi meriti per questo percorso, sono riusciti a ricostruire una squadra completamente nuova donandogli uno spirito di gruppo e sacrificio abnorme. Loro sono guidati in difesa dall’accoppiata Farinelli-Gualandri, che al contrario delle altre difese tendono a marcare a uomo con ottimi risultati, il centrocampo anche qui è in mano ad un trio, in mezzo l’inedito regista Davide Boschini, a destra l’unico vero  oriundo di questa edizione e abile palleggiatore Matteo Ferri e a sinistra sono affidati alla corsa, la volontà e la voglia di Marco Carletti. In Attacco al contrario delle altre squadre non hanno un vero puntero, giocano in maniera strana sfruttando soprattutto le sponde della punta per gli inserimenti da dietro di una delle grandi sorprese di questa edizione ovvero Fabio Carletti.
Sono le 21 la partita più importante dell’anno sta per iniziare, la Curva parrocchiale è tutta esaurita, l’altra curva di via Mascagni pure e anche le tribune di Via Papa Giovanni sono gremite. Il Clima è surreale, all’esterno del campo sta succedendo di tutto, si annotano sul mio taccuino, una rissa nella curva sud, ben sedata dagli steward (detti anche spettatori) e un incendio di proporzioni cosmiche all’interno del bar.
Si entra in campo, l’inno della Champions e il direttor Laudicina accompagnano i giocatori al centro del rettangolo di gioco, la coreografia è degna delle miglior finali, allo scattare dell’inno si accendono i fumogeni, arancione per la Buca e bianco per Scampate, e si rilasciano i palloncini all’elio dei medesimi colori. A questo punto il cielo di Montecavolo è tinto a festa come per ogni grande occasione che si rispetti.

I Capitani si scambiano l’ultimo saluto e l’ultimo finto in bocca al lupo, si può iniziare.
I 10 di partenza, sono per Scampate: Margini in porta, Bezzi, Bertolini F., Baroncini, Giovannelli,   in un inedita difesa a 4, Mazzieri A., Bertolini M. a Centrocampo e Mazzieri L., Crivaro a supporto dell’unica punta Ferri.
Per la Buca invece: Valeriani tra i pali, Gualandri, Farinelli e i due Filippi nella solita difesa, Boschini, Carletti M. e Ferri a dare geometrie al centrocampo ed infine le due punte Friggeri e Carletti F.

Ore 9:05 Fischio d’inizio al via lo spettacolo. La prima conclusione della partita avviene al 7° minuto, ci prova Boschini dalla distanza, Margini blocca in due tempi. In questi primi minuti è la Buca a fare gioco e a controllare la partita, lo Scampate guarda e cerca le misure. Al 13° ci prova Carletti M. da fuori ancora Margini in due tempi.
La prima vera occasione è targata minuto 15, Carletti F. aggancia un pallone in maniera splendida alza lo sguardo e serve un pallone al bacio per Friggeri che avrebbe tutto il tempo di stoppare e calciare invece colpisce di testa di prima intenzione e mette abbondantemente fuori.
La partita va in letargo, le due squadre tengono un ritmo asfissiante e lottano su ogni pallone ma non riescono a rendersi pericolose, arrivano i primi cambi per Scampate dentro Bertolini G. e Govi e invece per la Buca dentro Iattarelli, Montanari e Bimbi.
A ravvivare la partita ci pensa il più giovane in campo cioè Giovanni Bertolini che prende palla salta Carletti F., l’appoggia a Ferri P. che alza lo sguardo e prova la conclusione, la quale viene rimpallata e premia l’inserimento sempre di Bertolini G. che arriva all’appuntamento ma Gualandri e Farinelli con un intervento al limite del regolare salvano tutto, questo rimarrà l’unica decisione dubbia del signor Laudicina. Si alzano i toni in campo quello, che perde di più la testa e Mazzieri A., anche dalla panchina i suoi compagni non capiscono i motivi delle proteste e tentano di calmarlo, il signor Laudicina lo invita a zittirsi e gli promette il giallo alla prossima.
Questo primo tempo regala ancora poche emozioni, al minuto 23 ci prova Montanari ma è una conclusione innocua, Minuto 24 ci prova Ferri P. per Scampate ma stavolta la magia non riesce, infine e Govi a steccare un ottimo assist di Ferri.

Finisce così il primo tempo.
L’analisi tattica del primo tempo è semplice, La Buca ha avuto in mano il pallino del gioco, ed era posizionata in maniera perfetta, pochi spazi, corta in ogni reparto così da essere pronta al raddoppio su Ferri e Crivaro, l’assenza di una vera punta di mestiere nonostante la buona performance di Friggeri si è sentita parecchio.
Scampate invece più disordinato, l’idea di infoltire la difesa con Baroncini e di perdere un uomo a centrocampo non ha dato i suoi frutti, anzi, La Buca ha avuto la meglio soprattutto nelle zone centrali del campo, Mazzieri A. soprattutto è parso estraneo alla manovra, impreciso e teso. Se Scampate vuole portare a casa la vittoria ha bisogno di lui.
Inizia il Secondo Tempo: Scampate cambia modulo passa ad una difesa a 3 con Bertolini F. Bezzi e Bertolini G. tornando cosi al centrocampo usuale con Baroncini, Bertolini M. e Mazzieri. con Crivaro ed Esposito a dare manforte a Ferri.
La Buca continua con il modulo di partenza cambia solo qualche uomo dentro Lugagjia, Bimbi, Iattarelli e Montanari rispetto alla formazione iniziale del primo tempo. Parte il Secondo tempo, dalle tribune arrivano i Franci Bertolini Boys direttamente dal suo nuovo paese cioè Albinea, partono subito forte lanciando due petardi in campo, il clima è sempre più bello ormai più che al Parroquial sembra di essere alla Bombonera di Buenos Aires.
Al 2° Minuto Scampate va vicino al gol l’occasione è di chi non ti aspetti, Esposito aggancia un pallone in area e con un lob prova a sorprendere Valeriani la palla si spegne fuori di un soffio. Al Minuto 5 si alzano anche i rulli di tamburi e cori per Bertolini F. e lo Scampate, quello che sta offrendo il pubblico è forse di più di quello che ci sta donando la partita.
Minuto 6 Montanari prende palla e prova una conclusione da fuori che si spegne a lato. Al minuto 10 arriva la più grande occasione della partita per scampate Cross di Mazzieri, Baroncini spizza di testa palla fuori di poco. Poi di nuovo la partita si spegne, C’è da dire che le mosse di Matteo Bertolini sono servite, Scampate tiene meglio il campo e soffre meno il fraseggio della Buca però non riesce comunque a rendersi pericolosa.
Adesso sono gli animi a scaldarsi, Carletti F. se ne va sulla fascia, Bezzi lo stende, ammonizione. Da questa punizione nasce il gol della Buca, sulla palla va Carletti M. che tenta lo schema, appoggia a Sasha che dal limite prova la conclusione, la palla viene rimpallata e finisce sui piedi di Ferri M. che solo davanti a Margini aggancia e per calciare velocemente si inventa un colpo di tacco che si va ad insaccare lentamente. Partita sbloccata, Buca in vantaggio, 1-0 e per il momento il cielo di Montecavolo è color Arancione. Matteo Bertolini, prova il tutto per tutto, avanza Baroncini di fianco a Ferri per cercare la superiorità numerica, mossa discutibile, in panchina c’era Mazzieri L. che in quel ruolo avrebbe sicuramente dato più fantasia. La partita riprende Mazzieri A. torna a protestare e il signor Laudicina mantiene le promesse, ammonito. Adesso Scampate ci prova ma in modo disordinato il primo tentativo è di Crivaro al minuto 23, palla alta, poi al ventiseiesimo ci prova Ferri niente da fare.
Matteo Bertolini in panca non sa più cosa fare, 0 idee, La Buca sembra avere il controllo della partita e ormai la coppa è ad un passo. Il signor Laudicina concede 3 minuti di recupero, ma Scampate non ha più le forze di reagire.
Il colore sopra Montecavolo è ufficialmente Arancione, è la coppa del sacrificio, dello spirito di gruppo, della coesione di due capitani assieme, è la coppa della squadra in cui non c’era nessuna individualità straordinaria ma tanti buoni giocatori che fusi assieme hanno migliorato di partita in partita il loro potenziale.
E’ la coppa dell’unico oriundo pescato fuori da Montecavolo in questa stagione che con il suo colpo di tacco ha illuminato il nostro e il suo paese di arancione. Insomma E’ L’ANNO DELLA BUCA!!!
E’ la caduta dello Scampate, la seconda consecutiva dopo quella dell’anno scorso, è la delusione degli uomini che per due volte nella partita clou non hanno saputo dimostrare il proprio valore, è la caduta della grinta e della cattiveria contro le geometrie della Buca, è la caduta delle individualità a confronto dello spirito di gruppo. Insomma adesso a Scampate dovranno continuare a leccarsi le ferite e ripartire l’anno prossimo per cercare di concludere l’impresa.
Adesso i festeggiamenti, il più giovane della squadra Bimbi è pronto a ritirare la coppa per la Buca, i fumogeni e i fuochi d’artificio colorano la premiazione, gli sparacoriandoli sono pronti, sì ora la puoi alzare per te e la tua squadra… sii… alzala… ve la siete ampiamente meritata.
E’ il delirio partono i cori contro Scampate, La Buca è la nuova regina di Montecavolo.

Pagelle Scampate

Margini: non ha colpe sul gol subito, mostra sicurezza in vari interventi della partita, diciamo che non è mai stato molto impegnato, poi salva con un’uscita bassa la sua porta quando il risultato era già fisso sull’ 1-0. Lui che era stato chiamato e supplicato a casa da Lorenzo Braglia per rimettersi i guantoni da portiere alla fine ha difeso con onore la sua porta e per un attimo ha sognato anche di portarsi a casa quella coppa Voto 6 +. Incolepevole

Bertolini F.: Ancora una volta il migliore dei suoi, insuperabile in fase difensiva, veloce di testa mostra giocate di alto livello, con disimpegni palla al piede di assoluto valore, l’ultimo a mollare anche quando ormai sembrava finita Voto 7 Eclettico

Bertolini G.: Entra al minuto 15 e 30 secondi dopo fa tremare la Buca, il più giovane di casa è cresciuto partita dopo partita, esprimendo doti di abnegazione, corsa e conoscenza dei propri limiti, non fa mai piu di quello che sa fare e questo lo porta a sbagliare poco e niente. si concede anche un sombrero in disimpegno ricordando molto il cugino Pietro, oggi assente per infortunio. Voto 6,5 Capitan Futuro.

Bezzi: Nel primo quarto d’ora tiene bene l’uomo senza problemi, poi esce e rientra nel secondo tempo.Anche qui non mostra lacune fino a quando si perde Carletti F. e per fermarlo lo stende ai 25 metri con un fallo da dietro, ammonizione e punizione da cui nascera il gol Voto 5,5 L’hai Fatta Grossa.

Baroncini: Capitan Bertolini all’inizio della partita lo piazza difensore centrale, lui esegue anche se non molto d’accordo, tiene bene  la posizione senza fare errori poi ritorna a centrocampo e anche qui fa in modo che migliori la situazione, infine fa la punta ma con scarsi risultati Voto 6+ Tuttofare

Giovannelli: Oggi non è nella sua miglior giornata lo si vede subito, nei primi 5 minuti sbaglia due appoggi semplici e perde anche un contrasto, cosa mai fatta prima d’ora. Viene richiamato in panchina poi rientra ma non da mai del pepe sulla sua fascia Voto 5,5 Insipido

Mazzieri A.: Come sempre il centrocampo viene affidato al suo estro e alla sua fantasia, Bertolini gli dà molte responsabilità, lui ascolta ma questa volta rifiuta e inizia a sbarellare a vuoto contro l’arbitro, sbagliando cose facili facili…. Doveva essere l’uomo in più di Scampate invece si è dissolto come neve al sole Voto 5 Fumantino

Mazzieri L.: Come il fratello dovrebbe essere quello che fa la differenza, invece piazzato mezza punta non riesce mai a entrare in partita, in alcuni casi sembra proprio nascondersi. Per questo viene sostituito, forse alla fine avrebbe meritato un ultima chance di fianco a Ferri ma non è stato così Voto 5+. Incompiuto

Bertolini M.: O capitano mio capitano, diceva Paul Whitman in una sua poesia, lui per i suoi ragazzi è la saggezza fatta a uomo, gli affidano ogni scelta e l’ascoltano come se fosse un dio in terra, però stasera sbaglia la formazione, poi tenta di rimediare ma non riesce.Invece per quanto riguarda il campo dà il massimo ma lui come Mazzieri A. dà l’idea di non essere troppo nel vivo del gioco Voto 5,5 Attento Non c’è 2 senza 3

Crivaro: Il Golden Boy di Montecavolo stasera non punge, ha un talento smisurato, ogni qualvolta ha la palla dà l’idea di poter creare qualcosa ma ha un problema non piccolo, sembra che giochi col paraocchi… Non vede mai la giocata e si intestardisce a cercare dribbling su dribbling non concludendo niente Voto 5,5 Oculista Subito!!!

Ferri: Stasera per la prima volta torna tra i comuni mortali e stecca una partita, viene schiacciato nella morsa della Buca e non riesce mai a rendersi pericoloso tranne che in alcune conclusioni dal limite, è vero che non è stato molto assecondato dai compagni ma dà lui ci si aspettava di più Voto 5 La caduta dell’imperatore

Govi: E’ come sempre il meno utilizzato dai suoi, come Esposito, soffre in panchina come un cane bastonato, cercando di capire cosa non stia funzionando nella sua squadra, entra si piazza di fianco a Ferri ma tocca veramente pochi palloni, in un palmo della mano direi che si possono contare.Viene ricordato solo per un liscio in mezzo all’area su cross di Ferri Voto 5 Chi l’Ha Visto

Esposito: Passa tutto il tempo in panchina guardando i suoi compagni, Govi lo carica, lui nel secondo tempo entra e sfiora il gol dopo solo un minuto poi come il suo motivatore sparisce dai radar vedendo la palla solo in cartolina Voto 5+ Fantasma

Pagelle La Buca

Valeriani: in 60 minuti non tocca nemmeno un pallone, merito della muraglia davanti a lui, alla fine della partita si toglie la soddisfazione di vincere il miglior portiere della coppa prendendosi una rivincita con molti che lo vedevano come il meno forte dei 7 portieri all’inizio del torneo Voto 6 Zitti tutti.

Gualandri: nelle ultime 4 coppe ne ha giocate 2 da portiere e 2 da difensore, le prime due da portiere lo hanno portato al massimo a dei trofei del vino, invece in quelle da difensore ha sollevato due volte la coppa.Non diciamo altro. Stasera è insormontabile, si prende a carico Ferri e lo accompagna perfino in bagno a fine primo tempo, è il giocatore più odiato dagli avversari perche rude cattivo e come si dice in gergo un po’ stronzo ma, l’ultimo degno erede di Materazzi intanto continua a guardare tutti dall’alto Voto 8 Stalker

Farinelli: Ad inizio coppa si lamentava di aver cambiato tre casacche in 3 edizioni, bè mi sa che stavolta ha trovato quella giusta.Dopo anni in cui si era dedicato solo al Ballo ha deciso di rimettersi gli scarpini e in poche partite ha tolto tutta la ruggine accumulata e insieme a Gualandri ha dato vita ad un muro insormontabile stile Italia 2006, anche oggi la sua prova è stata sopra le righe, provate a chiedere a Crivaro Voto 7 Splendente

Filippi A.: Gioca solo 15 minuti ma nel mio taccuino di lui si parla bene, compie due interventi di pregevole fattura in scivolata poi esce, crediamo per infortunio, però la sua prova si può considerare più che positiva e dopo anni di amarezze anche lui può godersi la vittoria Voto 6+ Finalmente

Filippi S.: Gli avversari quando lo vedono, lo temono.Ha una cattiveria agonistica degna del miglior Gattuso, sulla sua fascia tira giù la serranda e affligge un bel chiuso per ferie e intanto si propone in fase offensiva con sgroppate di classe, se solo in alcuni casi non si intestardisse in dribbling e usasse la testa nel cercare soluzioni rapide e facili sarebbe un terzino coi controc…i Voto 7 Tractor

Carletti M.: Il mezzo Capitano della Buca come sempre mostra le sue doti di mastino, rincorrendo ogni pallone vagante.Ha una capacità d’inserimento veramente straordinaria, insieme agli altri 2 suoi compagni di reparto domina la partita in lungo e in largo. Unico problema: le conclusioni dalla lunga distanza quasi sempre imprecise Voto 6,5 Maratoneta

Boschini: Eccolo qua l’altro mezzo capitano, il ginocchio distrutto all’inizio della stagione lo aveva messo fuori dai giochi secondo tutti, tranne che per lui, stacca un iscrizione all’ultimo istante e si presenta alla coppa in un ruolo inedito: Regista basso davanti alla difesa, questa la mossa geniale che ha permesso alla Buca di vincere il titolo. Gestisce la palla in maniera egregia e grazie al fisico fa anche da scudo alla difesa. Dopo anni in cui ha deluso finalmente è riuscito a trovare il suo ruolo ed essere decisivo Voto 7 Leader

Ferri: Tre parole, Man Of The Match. Dopo 8 anni di sconfitte per la Buca serviva l’oriundo centrocampista della Campeginese per portare a casa la coppa più bella e ambita della storia. Gioca una partita non al suo livello ma come chi ha avuto sempre la classe e la consapevolezza nei propri mezzi alla prima occasione ha fatto centro, estraendo un coniglio dal cappello di una bellezza estasiante. Festeggia la rete andando ad esultare contro la rete dall’organisazion. Si è fatto amare da tutta la popolazione della Buca e anche oltre, ha incantato la platea con le sue giocate,è stato il cliente più abituale del nostro bar e ha ringraziato noi dell’organizzazione in ogni maniera e ad ogni ora, bè ora siamo noi e tutti quelli che hanno assistito al tuo gol a doverti ringraziare GRAZIE!!! Voto 8 Messia

Carletti F.: Ha trascinato coi suoi gol La Buca fin qui,  il gioco della sua squadra lo ha esaltato oltre ogni limite, anche stasera mostra di aver preso consapevolezza nei propri mezzi e ad ogni palla tenta la giocata, a volte gli riesce e a volte no ma il solo cercarlo mostra quanto sia in condizione.Guadagna la punizione da cui scaturisce il gol con un accelerazione straordinaria Voto 6,5 Maturazione avvenuta

Bimbi: Entra a match iniziato e mostra di non valere meno degli altri, per uno abituato ad essere un punto di riferimento in mezzo al campo quando gioca nella sua squadra, calarsi nel ruolo di porta acqua e di aiutante non è facile.Ha sofferto molto nelle scorse partite ma oggi che dire, non sbaglia un passaggio, un appoggio e alla fine si toglie la soddisfazione di alzare la coppa Voto 6/7 Alzala Gabri Alzala

Lugagjia: Prende il posto di Filippi quando si infortunia, entra e tiene la posizione contribuendo a creare la muraglia difensiva. All’inizio di questa coppa nessuno sapeva chi fosse, ora si è fatto conoscere e si è portato a casa pure la coppa. Che dire Voto 6 + Aggressive

Friggeri: Quando si è presentato alla coppa, i suoi amici ridevano e lo sfottevano, bè ora non parlano più.Friz gioca una coppa di sacrificio, di uno che sa di non poter fare la differenza ma di avere qualche dote, le sfrutta al meglio è ogni partita dà il suo contributo alla squadra, segnando anche uno dei gol più belli della coppa. Oggi gioca una partita di sacrificio sbattendosi e facendo tutto il possibile ma non incidendo Voto 6 Adesso ride lui

Iattarelli: Viene iscritto alla coppa all’ultimo per l’assenza di Piermattei, e si fa notare più o meno in tutte le partite per le sue doti fisiche. Oggi non gioca una gran partita toccando pochi palloni e non rendendosi mai pericoloso, potrebbe fare di più  ma non ci riesce Voto 5,5 Da rivedere

Montanari: Tutti gli anni alla creazione delle squadre si parla di questo ragazzo, che ogni stagione fa bene nella sua squadra di club, poi si presenta alla coppa è ogni anno non incide neanche un po’. Anche oggi entra e dimostra di avere delle doti ma sembra sempre che giochi così tanto per fare, poteva essere la sua coppa ma non lo è stata. dai Matti non mollare che c’è la fai Voto 5,5 Rimpianto

Signor Laudicina: arbitra in maniera straordinaria, non sbaglia nessuna decisione mostrando sempre di avere la partita in pugno Voto 7

PREMIAZIONI 2014

Nella serata del 19 giugno sono anche stati assegnati i riconoscimento individuali per il torneo.
Si riportano nominations e vincitore in stampatello:

1) Giovane Promessa (’95 – ’96)

CRIVARO SALVATORE

Matteo Castagnoli

Matteo Arcagnati

2) Miglior PrimaVolta

MATTEO FERRI

Matteo Castagnoli

Gabriele Mercati

3) Miglior “3/4″ n°10

ZURLINI SIMONE

Mazzieri Andrea

Golinelli Luca

4) Goal più bello

ENRICO MORINI

Andrea Cullurà

Pietro Braglia

5) Miglior Giocatore

CARLETTI FABIO

Nicola Gualandri

Mazzieri Alberto

Ferri Patrick

6) Miglior Portiere

CLAUDIO VALERIANI

Gabriele Margini

Riccardo Cimorelli

7) Miglior Difensore

NICOLA GUALANDRI

Lorenzo Leone

Farioli Michele

8) Miglior Centrocampista

MARCO BARONCINI

Simone Zurlini

Ferri Matteo

9) Miglior Fuoriquota

FERRI PATRICK

Denis Prandi

Claudio Valeriani

10) Premio lergh ai szoven

FEDERICO BONDì

Fabiano Lanni

Davide Davoli

11) Capocannoniere

5         ZURLINI        Il Cerro (MIGLIOR GOL/PRESENZE)
5          Albertini D.    Fola
5          Carletti F.       La Buca
5          Crivaro           Scampate

12) AssistMan

5         Golinelli L.    Fola
3          Ferri               Scampate
2          Olivi G.            Il Cerro

 

IL COMMENTO Trofeo del Vino “Fattoria Rossi” 2014

Tripoli – Cantone 3-4

Marcatori: 3’pt Macca(rigore) T; 14’pt Mosca A. C; 9’st Mosca A.(assist Bezzi Luca)

E anche per quest’anno la Coppa dei Cantoni volge al termine e come tradizione, prima della finalissima tra Scampate e La Buca, si disputa l’ormai conosciutissimo Trofeo del Vino tra la 5a e la 6a classificata, Tripoli e Cantone. Quest’anno doveva essere l’anno della svolta, l’anno delle novità, come si è notato dalle ottime magliette in cotone al posto di quelle sintetiche, e così noi dello Staff abbiamo pensato di rendere un po’ più frizzante il Trofeo del Vino di quest’anno: prima dell’inizio della partita le squadre eseguono 5 shoot-out a squadra! Brevemente: l’attaccante designato di una squadra parte da centrocampo e ha tempo 8 secondi per insaccare la palla alle spalle del portiere avversario in una lotta 1 contro 1. I goal segnati negli shoot-out determineranno il punteggio iniziale della parita. A dirigere l’incontro l’arbitro Maurizio Rabotti(rimasto sconcertato alla nostra richiesta di arbitrare gli shoot-out). Si comincia subito bene e sia Cantone che Tripoli vanno a segno rispettivamente con Bezzi(C) e Prati(T) e poi con Imeraj(C), che salta con leggiadria il portiere Cimorelli(suo il miglior shoot-out) e Mario Carano(T). Poi i portieri Brindani e Cimorelli prendono le misure e cominciano a donare spettacolo. Da qui in avanti parano tutti gli shoot-out, tirati da: Mosca A(C), Carano G(T), Omar(C), Sezzi(T)che prova un pallonetto alquanto ridicolo, Pinetti(C) e Vecchi(T). La partita inizia quindi sul risultato di 2-2. Tripoli, nonostante gravi assenze tra cui Davide Prandi e i 2 Mroz, parte subito bene e al 3’ Macca si procura un rigore dopo una bellissima triangolazione con Prati. Macca  non sbaglia mai ed è 3-2 Tripoli. Da qui sarà black-out totale Tripoli: Cantone si fa vedere più volte in attacco con belle azioni corali che passano dai piedi di Omar, tiro appena alto sopra la traversa dopo una respinta di Cimorelli, Bezzi, con le sue solite punizioni, Imeraj, che fa valere la sua stazza e le prende tutte di testa, Ferrari, che in mezzo all’area si gira splendidamente, ma Cimorelli gli nega la soddisfazione del goal, e Mosca A, che prova tre conclusioni dalla trequarti. Dopo aver preso per un po’ la mira Mosca A non sbaglia e al 14’pt,complice un rimpallo fortunato, trafigge l’incolpevole Cimorelli con un pallonetto dalla traiettoria impeccabile. 3-3! 2 minuti più tardi sempre Mosca A colpisce la traversa con un altro pallonetto su un bellissimo filtrante di Omar e nell’azione seguente gli verrà annullato un goal per una spinta sul difensore. A questo punto Tripoli si risveglia, grazie al suo capitano Macca, che ci prova con una punizione che però si spegne sul fondo. Pochi minuti dopo Carano G appoggia la palla di petto al limite dell’area a Denis Prandi che però spreca tirando alto. La tensione è palpabile e Prati, reo di un fallo nitido, viene ammonito per proteste. A 2 minuti dalla fine del primo tempo la difesa di Cantone implode: prima Sezzi colpisce il secondo palo da calcio d’angolo, ma la palla schizza via in mezzo all’area a Omar spazza in fallo laterale. A questo punto si incarica della battuta Macca, conosciuto per le sue lunghissime rimesse laterali: batte, la palla passa sopra la testa di Bobo che però non la tocca, rimbalza in mezzo all’area di rigore e scavalca Brindani andando ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali! Macca esulta, ma Rabotti dice giustamente che il goal non è valido, dal momento che la palla non è stata toccata da nessuno. Fine primo tempo. Le squadre si riposano per poco più di 4 minuti perché le finaliste sono già trepidanti e non vedono l’ora finisca questa partita. Inizio secondo tempo. Inizia piano il secondo tempo e per i primi 7’ non accade niente di speciale. Al 7’st Prati batte una punizione dentro per Carano G che in posizione regolare, a pochi passi dalla porta, manca la collisione di testa con la palla. Al 9’st ecco la svolta: punizione di Bezzi uguale a quella di Prati, ma stavolta ad impattare c’è Mosca A che non sbaglia. 4-3 Cantone! Nei minuti seguenti Cantone ci riprova per tentare di chiudere in anticipo la partita, ma i difensori e il portiere di Tripoli fanno buonissima guardia, fungendo molte volte da scudo contro i tiri diretti in porta. Da sottolineare al 21’st grande azione in solitaria di Omar che salta metà squadra del Tripoli seminando il panico, ma Scarati intercetta un ottimo tiro indirizzato in porta. Al 22’st ancora Mosca A prova ad incoronare una partita superba con una tripletta personale, ma il suo tiro potentissimo finisce ancora una volta contro la traversa. La partita finisce con il risultato di 4-3 per Cantone che si aggiudica le 14 bottiglie di vino rosso della Fattoria Rossi. Voci di corridoio affermano che capitan Ferrari stia già organizzando una grigliata dal Catte con la sua squadra per parlare dei problemi della squadra di quest’anno per potersi migliorare in vista del prossimo anno. Tripoli invece perde anche la possibilità di buttarsi sull’alcool dopo le delusioni del torneo. Le solite voci di corridoio affermano invece che Tripoli, per migliorare le sue strategie di gioco, stia organizzando un torneo di Fifa a casa Vecchi, con tanto di commento live del nostro cronista Edoardo Ghidoni, affiancato da Caressa e Bergomi. Anche per quest’anno è tutto, ci rivediamo l’anno prossimo, sempre con la stessa carica, lo stesso spirito e la stessa voglia di stare insieme per divertirci e far divertire.

W LA COPPA DEI CANTONI

 

PAGELLE:

CANTONE

BRINDANI: La partita se la gode “comodamente” dalla sua porta, non essendo mai veramente chiamato in causa a causa di un Tripoli sterile. Fa due buone uscite palla bassa, incolpevole sul rigore e ottimo durante gli shoot-out dove riesce a parare 3 tiri su 5. Unica pecca l’uscita sulla rimessa laterale di Macca: è vero era veramente calibrata al millimetro, ma era anche molto lenta. Io ho fiducia in lui e spero l’abbia lasciata entrare dato che nessuno l’aveva toccata. Voto 6+ Relaaaax

FERRARI: Come sempre grande partita di sacrificio, corre e lotta anche al posto degli altri e quando c’è bisogno il pannetto non lo nega neanche al suo migliore amico, come un vero giocatore deve fare. Prova anche qualche conclusione, ma trova sempre un attentissimo Cimorelli che gli nega ogni soddisfazione personale. Voto 7 Sfortunato

FRANCESCHI: Limita a dovere l’attacco del Tripoli e guida i suoi compagni di reparto in modo intelligente. A volte cerca anche di impostare lanciando su Imeraj, ma sono più le volte che sbaglia. Voto 6+ Banana

MEZZADRI: Il giovincello di Cantone oggi gioca bene e come i suoi compagni limita bene Carano e Prandi, ma anche Prati compiendo due belle entrate pulite su di lui. Macca gli dà ancora qualche problema, ma cavolo, lui è un professionista…Cantone un suggerimento: accuditelo bene e lui diventerà un signor difensore! Voto 6.5 Nasce, cresce, difende!

BEZZI: Si incarica di tutte le punizioni, come sempre, e statisticamente parlando è ovvio che qualcuna faccia il suo dovere, come quella sulla testa di Mosca A per il goal del vantaggio. In velocità non può permettersi di saltare l’uomo, ma con i piedi ci sa fare. Voto 6+ Questo è il mio quadrato

ARRIGHI: Non si vede molto per il campo e non combina quasi niente. Corre a vuoto e non impatta sulla partita. Voto 5 Fantasma

MOSCA F: Non brillante come il fratello, ma il suo compitino lo fa, anticipando spesso di testa gli attaccanti di Tripoli. Meno polemico del solito e questa è una bella cosa. Voto 6 Bocca chiusa, testa alta

OMAR: Il Lionel Messi di Cantone oggi si fa vedere con ottimi passaggi su piedi dei suoi attaccanti e con alcuni tiri da fuori che però vengono sempre schermati. Eccezionale il suo dribbling al 21’st con cui si beve letteralmente metà Tripoli. E quando dico metà intendo proprio 5 giocatori! Voto 6.5 ‘Ccezionale

MOSCA A: Questa sera di lui si può dire che è come il prezzemolo: lo si trova dappertutto! Trascina alla vittoria la sua squadra con 2 goal e ha anche il tempo di beccare 2 traverse, sempre in modo eccezionale(2 pallonetti, un colpo di testa in mezzo a due difensori e una bordata da fuori area). Questa sera ci è sembrato più calmo rispetto al solito…Se per caso è questo il merito della performance di stasera, allora ti suggerisco di stare calmo più spesso perché non ne sbagli una. Voto 8 Genio e Sregolatezza

IMERAJ: I compagni lo chiamano Zlatan ed in effetti l’accento e la stazza del fenomeno svedese lo ricordano vagamente. Lui a differenza di quello forte è più umile e fa il lavoro di sponda per i compagni, anche se a volte prova la conclusione soprattutto di testa, andando un paio di volte vicino al goal. Voto 6+ Testuggine

PINETTI: Procura il rigore per Tripoli dopo 3 minuti di gioco per un intervento completamente in ritardo su Macca. Dopo questo episodio si scuote e sa che se vuole dimostrare a capitan Ferrari di essere ancora degno della maglia deve impegnarsi e così fa. Quando recupera palla in difesa la gestisce, la accarezza(anche se non è da Pinna)e trova sempre la giocata giusta. Se si fosse svegliato un minuto prima Cantone avrebbe potuto riposarsi un po’ prima. Voto 6.5 Ritrovato

TRIPOLI

CIMORELLI: Grande partita la sua nonostante i 2 goal. Para un’enormità di tiri e i goal avvengono da calcio da fermo e dopo un fortunoso rimpallo. Da sottolineare la grandissima parata a poco più di mezzo metro su Ferrari che si era girato benissimo, ma che ha trovato questo portiere in ottimo forma. Voto 6/7 Reattivo

SCARATI: Si comporta bene e funge in maniera ottimale da “barriera umana” contro i tiri dei giocatori avversari, aiutando anche Cimorelli. Sfortunato sul primo goal dove il rimpallo favorisce l’attaccante. Voto 6.5 Sacrificio

MARTINO: Si scalda un po’ con l’arbitro per la troppa severità nel fischiare i contatti, ma ha torto; le mani su rinvio del portiere devono essere tenute aperte e se si spinge si commette fallo. Nonostante questo guida bene la difesa, ma la lascia un po’ isolata in occasione delle punizioni , errore che un centrale difensivo non si può permettere con una difesa di “non-difensori” come quella del Tripoli. Voto 6- Capitan…Schettino

MARIO CARANO: Questa sera non è il solito Mario, non è quello visto contro la Fola o contro il Cerro, ma è un Mario agitato e nervoso che non riesce ad esprimersi anche a causa della fisicità della difesa di Cantone. Esce prima perché stizzito. Voto 5 Perso

DENIS PRANDI: Stasera non incide, prova un paio di conclusioni dal limite, ma finiscono entrambe sopra la traversa. I suoi marcatori sono tutti più alti di lui e in tutte le palle alte viene sovrastato. Voto 5/6 Non all’altezza

PRATI: Gioca in maniera sublime…I primi 4 minuti! Dopo il goal e lo splendido triangolo con Macca si spegne e si innervosisce. Prende anche un’ammonizione inutile a centrocampo per protestare un fallo palese. Voto 5.5 Il mio colore preferito è il GIALLO

GIUSEPPE CARANO: Gioca tutta la partita e gioca di sponda per i compagni. Potrebbe segnare, ma la finta del difensore davanti a lui lo disorienta e non riesce a colpire la palla di testa. Voto 6+ Depo questa era tua

SEZZI: Partita da dimenticare per lui. Si vede che è svogliato da quando negli shoot-out prova un pallonetto ridicolo ai danni di Brindani che, comodamente ancora in piedi, avrebbe potuto stoppare di petto: Durante la partita si mangia poi l’impossibile su grandi passaggi di Macca e l’unico brivido che fa passare è quando colpisce direttamente da calcio d’angolo il secondo palo esterno. Voto 5+ Svogliato

MACCA: Questa volta il migliore in campo se lo merita tutto: è generoso con gli altri, a cui dispensa una marea di palloni che verranno poi puntualmente sprecati, prova la conclusione più volte, segna su rigore, segna su rimessa laterale, corre per 10. Se uno così non è il migliore allora c’è qualcosa che non va! Voto 7/8 Rugbista

TOMMY: Si sa che non gioca a calcio, ma nonostante ciò la sua squadra gli dà completa fiducia e lo fa giocare terzino. Qua anticipa di testa, di piede o di coscia, anche se brutto stilisticamente è comunque efficace. Non marca Mosca A sul secondo goal, ma come detto lo perdoniamo perché non è un giocatore serio. Voto 6.5 Cambiato

LA BUCA è CAMPIONE 2014

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Ore 22:15 del 19 giugno 2014

Scampate – La Buca 0-1

decide Ferri Matteo

La Buca è campione per la 2° volta!

‪#‎l‬’annodellabuca
‪#‎cdc2014‬ ‪#‎XIIedizione‬
‪#‎ilcieloéaranciosopraMonteca‬

 

FEDERICO BUFFA racconta “STORIE dei CANTONI”

Episodio 3: “Notte prima della finale”

muller_olanda_01A Scampate aspettano la finale dal 20 giugno 2013. La aspettano perché quell’esultanza di Manfredi col pigiama sul rigore decisivo in stile Shevchenko 28 maggio 2003 ancora non è stata metabolizzata. Francesco Bertolini e Alberto Mazzieri, grandi leader tuttora della squadra ancora confidano di svegliarsi la notte pensando a quel loro maledetto rigore fallito.
Matteo Bertolini, ereditata la fascia da capitano, dopo aver perso in malo modo anche il Palio settembrino nell’anno orribilis.. ha profetizzato… “non preoccupatevi ragazzi, non preoccupatevi… ci penso io”. E in perfetto stile McDonalds, dentro al panino ci ha buttato dentro di tutto… e con la compiacenza del Moggi di via montegrappa aka Lorenzo Braglia ha costruito una squadretta ancora all’altezza della grandi orecchie. “Serve esperienza” ha abbaiato Matteo. E voilà, il moggi ha innescato a suon di verdoni i grandi rientri Baroncini-Ferri, il non plus ultra tra i veterans. “Servono giovani forti”. Nessun problema, ecco infilare i validi Crivaro-Esposito-Bertolini, regalando l’anima di Davoli ai cugini del Fola. “Serve un portiere” ha lagnato infine Matteo. Con Andrea Rossi indisponibile, la scelta è ricaduta sul forte ed esperto Margini, ad un anno prima della sua dipartita da Montecavolo stanato a suon di forme di PR.

Se invece cercate il più grande mistero della storia dopo quelli di Fatima, allora dovete cercare nei pressi di via Petrarca e paraggi. Li ancora una volta i 14 scarpini orange incontrano il mistero di una classifica che si ripropone beffarda. Alla riunione dei team, i grandi pensatori erano quasi tutti dispiaciuti per questo grande casuale equilibrio per 6 squadre..e per una cenerentola, così presunta…quale La Buca. Qualcuno ha anche ironizzato sul fatto che le stelle indicassero proprio La Buca come vincitrice. Le stelle non sempre ci azzeccano, ma se ci prendessero anche quest’anno avrebbe dell’incredibile o dell’assurdo… Stelle… se invece delle stelle in cielo ci prendessero le stelle intese come piedi buoni? L’attacco più prolifico del torneo a parimerito con Scampate, che guarda caso si incontreranno in finale, proprio un caso non sarà. Nel girone finì 2-2, partita equilibrata e distaccata. Cosa è cambiato da quel 30 maggio? Poco o niente mi sa. Scampate è più cinica. La Buca è più metodica. Scampate giocherà all’attacco con impulso. La Buca proverà a erodere con costanza centrocampo e difesa dei blancos con fantasia e spensieratezza.

Gli intenditori del Circolo, dopo aver visto le maglie e le movenze non hanno dubbi: sarà come assistere a Olanda-Germania Ovest del 1974.
Scampate può contare come i tedeschi di allora sulla classe, l’equilibrio e la visione di gioco di Mazzieri, alias Franz Beckenbauer, sull’esperto Marco Baroncini nei panni di Berti Vogts e sulle straordinarie capacità offensive di Patrik Ferri, alter-ego di Gerd Müller. L’Olanda su una squadra complessivamente più forte come collettivo di gioco, fra i cui vari spiccano il talento da fuoriclasse di Fabio Carletti detto Johan Cruijff, il centrocampista Ferri nei panni di Johan Neeskens, regista di quella formidabile squadra e l’ala Davide Boschini in stile Johnny Rep con un pò meno ciuffo. E non dimentichiamoci della saracinesca difensiva Gualandri, esattamente come il ru-ude Ruud Krol, ex napoletano esattamente come l’istinto del Nicola dimostrato nelle ultime uscite.

Nel 1974 vinceranno i tedeschi, ma gli olandesi verranno ricordati per aver espresso un calcio tatticamente innovativo, divertente e brillante…come quello proposto da capitan Carletti.
La storia dice Scampate. Le stelle dicono La Buca. Il campo… lo sapremo domani.
Buona finale a tutti e come sempre W la coppa.

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TROVEO DEL FINO 2014

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Scusate per il titolo…ma l’ubriachezza è d’obbligo su questo tema…
Quest’anno abbiamo voluto colorare il regolamento del Trofeo Del Vino (TdV) rendendolo ancora più spettacolare per i giocatori e per il pubblico a seguito.

Giovedì 19 giugno. Ore 19:30 inizio della sfida CANTONETRIPOLI

Si comincia con 5 shoot out per squadra.

Per shoot out si intende: al fischio dell’arbitro, il giocatore che attacca parte dal cerchio di centrocampo palla al piede. In un tempo di 8 secondi il giocatore è libero di avanzare con il pallone, tirare, eventualmente effettuare delle finte e superare il portiere, con lo scopo di fare gol. Il tempo scade al distacco della palla dal piede nel tiro (stile basket).. non al gol. Come nei rigori, l’attaccante ha a disposizione un solo tiro e la ribattuta del portiere non può essere seguita da un altro tentativo. Se il portiere fa fallo nel tentativo di fermare il giocatore si procede con il rigore diretto.

Considerando l’esito numerico degli S.O. (..ovvero se gli S.O. finiscono 4-3 per una squadra, la partita inizia dal 4-3..),

pirlo-vinoInizierà la partita classica 10 vs 10 (ore 20:00).
2 tempi da 25 minuti e intervallo di 5′.

Se il risultato al termine dei 50’ sarà in parità si proseguirà con calci di rigore. I rigori saranno tirati da giocatori che non hanno effettuato gli S.O. (fino ad esaurimento scorte).

L’ultima importantissima regola organizzativa ribattezzata “CENERENTOLA è che, indipendentemente dal risultato, alle ore 21 il Trofeo del Vino terminerà anche se ancora in corso il tempo regolamentare.
Ricordo anche che le premiazioni, compresa la consegna della bottiglia di Vino avverranno solo in seguito alla finale, ovvero previste per le ore 22:30.