Categoria: 2015

LA FINALE Cantone – Fola 1-0 – IL COMMENTO

– La finalissima

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Marcatori: 11’ pt Codeluppi (C)

Ammoniti: Pinetti (C), Lupo (F), Davoli (F)

Il pubblico de El Parroquial non aspettava altro. Dopo un trofeo del vino con valanghe di gol arriva lei, la partita delle partite. Fuochi d’artificio signori, c’è la finalissima. Cantone che cerca di riportare a casa la coppa dopo 7 anni (troppi per Federico Ferrari e i suoi) e una giovane Fola che cerca di dimostrare di aver finalmente fatto il salto di qualità. La spunteranno i biancorossi, con buona pace per Golinelli&co.Cantone 2015
Parte subito forte Cantone, con il capitano Ferrari F. che ci prova di testa, poi Mosca A. parte da centrocampo e dribbla metà Fola prima di dover fare i conti con Farioli che ferma sul più bello la sua sortita offensiva. La Fola però non si fa intimidire e parte così un botta e risposta che durerà per tutta la partita. Si impegnano per primi i fratelli Golinelli, Luca con un tiro telefonato per Casini e poi Andrea, con un bolide da fuori che chiama il portiere di Cantone alla grande parata. A metà del primo tempo l’episodio che cambia l’esito dell’incontro: Codeluppi  fa fuori un paio di avversari al limite dell’area e fa partire un rasoterra sul palo alla destra di Agnesini. L’aveva visto o forse no, fatto sta che la palla si insacca nella rete e consegna al marcatore il titolo di capocannoniere della #CdC15, con il tanto desiderato fusto di birra.
La Fola risponde, ma viene subito fermata da un probabile fallo di mano, susseguito da una valanga di proteste di Fionda, che però non vengono accolte. L’attaccante decide allora di intervenire coi fatti e con un ottimo intervento prova a mettere in difficoltà Casini, che non si fa trovare impreparato e spazza via ogni timore. La Fola non si dà per vinta, Leone ci prova di testa sull’angolo, ma sbaglia.
Siamo al 18’ e tocca a Cantone, Codeluppi batte punizione dai 30 metri, la barriera si prepara…e…via! In salto la barriera della Fola si esibisce con una fantastica ola con la quale i suoi giocatori riescono letteralmente a parare il pallone. Chi invoca il rigore, chi prega Dio, chi vorrebbe tagliare le mani a Fionda e chi se la prende con l’arbitro. Ma Dio vede e provvede ed il direttore di gara non ci pensa neanche un secondo, il rigore non c’è perché la barriera si trovava fuori dall’area; così Mosca A. si trova a battere punizione, tradendo le speranze della curva di Via Mascagni con un tiro sopra la traversa. 11667421_973284622702649_3414145421105210873_nÈ ancora lui, Puppi a credersi Messi e a tentare l’impresa di un 1vs3, ma stavolta la difesa viola spazza via tutto. La Fola reagisce con uno dei suoi uomini di maggior qualità, Golinelli jr, che procede davanti alla porta dei rossi e si trova a tu per tu con Casini: è in quel momento che Mezzadri decide di immolarsi per il proprio cantone e salva tutto. Un intervento che vale un gol soprattutto in una finale tiratissima come quella a cui stiamo assistendo.
Al 24esimo, in un momento di transizione del match, l’attenzione della panchina su cui ci troviamo si sposta su un dettaglio che in una finale non può sfuggire ai più acuti osservatori: Primavori riesce nell’ardua impresa di peggiorare la qualità visiva della divisa della Fola….3 dita di canotta bianca che escono dalla manica e via. Per il premio allo stile
cercare altrove (vedi il kilt di Bonacini). Tornando al match, la Fola non demorde e al 26’ ci riprova con Lupo che però manca l’appuntamento col pallone mandando a quel paese una buona occasione. A fine primo tempo il riassunto della partita è chiaro e semplice. Fola sprecona e molto individualista, Cantone cinico e che sa chiudersi benissimo e ripartire a velocità supersonica. Un Farioli affranto a fine primo tempo sembra essere d’accordo con noi: “dobbiamo imparare a passare la palla” la sentenza del bel ragazzo di Rubbianino.

Sta per iniziare il secondo tempo e Tommi Vecchi (seduto in panchina con noi) ci fa notare che all’improvviso non sarà più la stessa cosa. “Ah, ma è arrivato il Briso!” la voce che ci arriva. Ci giriamo e lo troviamo lì, accanto a noi col grembiule delle migliori occasioni. Ora si che si fa sul serio.
Tant’è vero che il buon Faina ci dà dimostrazione di quanto tenga a questa partita. Scatto di 20 metri per recuperare per un soffio un pallone che ormai sembrava destinato all’out. Cuore e polmoni al servizio della Fola, il Briso applaude.
Al 7’ la Fola può sfruttare una punizione da buona posizione, ma il suo capitano spreca in malo modo. Poi, Farioli stupisce tutti con un buon tiro-cross, su cui Casini stupisce ancor di più con un’uscita alquanto coraggiosa per proteggere il risultato.
In questo momento la Fola è agguerrita più che mai, mentre Davoli si cimenta nell’ennesima simulazione irritando Bezzi L. che sentenzia: “Adesso basta”. Anche il pubblico è della sua idea e per la prima volta alla Cdc un’intera curva rumoreggia per il comportamento antisportivo di un giocatore. Il direttore di gara Laudicina, comunque, non si fa mai trarre in inganno dal giovane tuffatore della Fola.
Al 12’ ghiotta occasione per i viola. Tirelli mette in mezzo un buon pallone che Golinelli impatta bene ed indirizza verso la porta, ma sfortunatamente il tentativo della Fola si spegne sulla schiena di Pinetti che va a murare il tentativo avversario.
Siamo quasi a metà del secondo tempo e adesso è Bezzi a provarci dalla distanza, ma nulla di fatto: il tiro è alto sopra la traversa.  Golinelli torna alla riscossa e per pochissimo il suo ottimo lancio non raggiunge Fionda. O per “un pelo di gnocca”, citando testualmente il Mauri qui in panchina. Al 13’ la difesa di Cantone sembra in difficoltà e Franceschi si incarta un po’ su se stesso col pallone. Meno male che Mosca F., di prepotenza (o ignoranza, come preferite), sparecchia ed allontana ogni pericolo.

La Fola continua ad attaccare col coltello tra i denti insistendo in particolare sulla fascia destra, provando con decisione a cambiare le sorti della partite. Fioccano i cartellini gialli. Prima Lupo poi Davoli per simulazione (cartellino sacrosanto e, come detto prima, condiviso da tutta la curva di Via Papa Giovanni XIII).
Al 20’ Leone perde palla, e serve su un piatto d’argento una facile ripartenza a Codeluppi, che da solo contro l’estremo difensore della Fola, quando tutti si convincono del raddoppio di Cantone, spreca tutto: grandissima parata di Agnesini e risultato fermo sull’1-0. Poi ancora tanta Fola, ci prova Golinelli A. di testa e Casini risponde al miracolo di Agnesini con un’altra parata di assoluto valore. Ci provano ancora prima Davoli e poi Lupo, ma la Fola sembra ormai abbandonare lentamente l’idea di poter pareggiare. Col passare dei minuti, infatti, la Fola inizia a perdere la ragione: al 27’ rischia con Arrighi che si divora il gol del raddoppio a un metro di distanza dalla porta, poi ci prova Farioli ma con poche pretese e, a pochi minuti dalla fine, Fionda fa prevalere l’egoismo e  senza passarla ai compagni spreca l’ultima occasione, sancendo così i vincitori della Coppa dei Cantoni 2015. Cantone rulez.
Mister Morelli ringrazia i suoi per aver dato tutto e sa che questa finale può esser stata un’importante iniezione di fiducia per la squadra in vista delle prossime edizioni. Sponda Cantone invece solo festeggiamenti, finalmente la Coppa dalle grandi orecchie è di nuovo biancorossa.

Vogliamo ora spiegarvi come dovrete interpretare le pagelle. Vista la terribile sofferenza nel provare a farle insieme come chiestoci dallo staff, abbiamo deciso di trovare un compromesso. Per ognuno di noi troverete due pagelle. Quelle scritte con carattere normale sono della Lucia, quelle in sottolineato sono di Buldrighini Jr. Sul voto, invece, siamo riusciti a metterci d’accordo. Buone pagelle!

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LE PAGELLE – CANTONE

CASINI: come avevo accennato in un paio di pagelle fa, a mio parere il portiere è il ruolo più infame, è proprio il peggiore. Tanta responsabilità e tante colpe, ma quasi  mai nessun merito. Beh che dire, questa volta il merito c’è tutto, altroché! 3 il numero perfetto, 3 sono le parate compiute da lui perfettamente.
Se Cantone è riuscito a mantenere la porta inviolata per 60’ più recupero il merito è soprattutto suo. Compie almeno tre eventi straordinari con cui tiene a galla i suoi nei momenti più duri della partita. Si conferma uno dei migliori portieri che la coppa abbia visto e se questa sera il cielo si è tinto di rosso gran parte del merito è suo. Voto 7.5

PINETTI: Casini si prende tutto il merito, ma a dargli una mano, dietro, c’è lui. Fino alla fine è riuscito a proteggere il risultato. Appartenente alla categoria “quelli dei voti coi +”, ho insistito per aggiungerne uno al voto finale.
Il roccioso difensore di Cantone questa sera sbaglia davvero poco. Sempre attento e sicuro, rispetto ai compagni di reparto si concede qualche avanzata offensiva in più con cui prova ad innescare le punte. Va a murare con il corpo un tentativo di Golinelli e dà sempre l’impressione che farebbe di tutto pur di mantenere la porta inviolata. Spirito e tenacia al servizio della squadra. Voto 6+

FERRARI F: “O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato, la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato, vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta, […] per te fiori e ghirlande ornate di nastri – per te le coste affollate, te invoca la massa ondeggiante, a te volgono i volti ansiosi; ecco Capitano! […]la nave è all’ancora sana e salva, il suo viaggio concluso, finito, la nave vittoriosa è tornata dal viaggio tremendo, la meta è raggiunta; esultate coste, suonate campane! […]”. Corre, gestisce, urla, colpisce. A lui volgono i volti ansiosi, a lui invoca la massa ondeggiante. Il viaggio tremendo è terminato, l’ambìto premio è conquistato. Esulta Cantone, suonate campane!
Stasera fa vedere a tutti cosa vuol dire essere un vero capitano. Urla per incitare i compagni per tutti i 60 minuti e si dispera ad ogni tentativo sprecato perché sa che la Coppa è lì ad un passo e l’occasione è troppo grande per farsela scappare. Un cuore grande così. Voto 7

FRANCESCHI: inizialmente “appare” un po’ invisibile, non si notano infatti grandi interventi da parte sua, ma nel complesso, non gli si può non dar merito per la porta che è rimasta inviolata fino alla fine.
Mette la sua esperienza in campo al servizio dei compagni e piazza in bacheca un’altra Coppa. Stasera non brilla e non è particolarmente propositivo, ma tranne in un occasione in cui stava per fregarsi da solo, dà sempre l’idea di essere sicuro è tranquillo. Scusatemi se è poco. Senza infamia né lode. Voto 6

FERRARI M: un po’ come quando i genitori vanno ai ricevimenti scolastici e si sentono dire: “le capacità ci sono, ma non si applica”, stasera Marco è così. Le qualità ci sono, ma da noi riesce a strappare solo un misero 6.
Uno dei giocatori col curriculum migliore della Coppa si fa rivedere dalle parti del Parroquial dopo parecchio tempo e torna subito a casa con un trofeo in più. C’è chi dice che non può essere un caso. Noi diciamo soltanto che stasera porta casa una meritata sufficienza anche se da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Voto 6

ARRIGHI: Peccato per quel gol mangiato al 27’ st, con il quale si è giocato la sufficienza, perché per il resto, non è uscito nulla di entusiasmante dai suoi piedi.
Quest’anno pare si sia fatto fregare dallo spritz nel pre-gara. Se prima di ogni partita butti giù 50cl di aperol caro Arri, poi in campo non corri. E un Arrighi che non corre è un Arrighi a cui manca la dote principale. Stasera quindi non particolarmente carico e produttivo, ma la coppa resta comunque anche sua. Voto 5.5

BEZZI L: già dal primo minuto di gara, guardandolo, mi sembrava di assistere al servizio Tutti giù per terra di Striscia la notizia: ogni tre secondi Bezzi era per terra; non so se per simulare o perché ci fossero delle bucce di banana sotto i suoi piedi, fatto sta che nel primo tempo non è stato di grande aiuto alla squadra. Poi nel secondo sicuramente qualche intervento in più si è notato.
La sua partita si divide in due momenti. Il primo tempo in cui ce l’ha con tutti (i compagni) ed il secondo in cui decide di prendersela con tutti (gli avversari). In ogni caso, come avrete intuito, ha qualcosa da ridire con qualcuno. Nel primo tempo francamente gioca anche male, nel secondo alza un po’ l’asticella e mette la sua carica agonistica anche al servizio della squadra. Voto 5.5

MEZZADRI: senza di lui e il suo intervento al 21’ del pt che ha salvato il risultato, probabilmente avremmo assistito a un pareggio e dopo signori, sarebbe stata tutta un’altra partita. Ma questo non potremo mai saperlo.
Uno dei giovani più promettenti della Coppa, farà sicuramente il futuro di Cantone. Questa sera però ci dimostra di essere anche il presente. Nonostante una partita giocata non proprio egregiamente,nel primo tempo salva un gol già fatto con un intervento prodigioso in scivolata. Per Cantone questo vale come un gol. Voto 6

LLUGAXHIJA: prestazione non delle migliori tra quelle della squadra, ma forse deve prendere ancora dimestichezza con l’El Parroquial, o forse necessita di un po’ più di sintonia coi compagni; intanto però la coppa è sua.
Alla prima apparizione nel torneo porta a casa la Coppa, sempre una bella soddisfazione. Anche stasera si mette in mezzo al campo e prova a mettersi al servizio della squadra. A volte ci riesce e a volte no, ma l’impegno non manca mai. Voto 5.5

MOSCA F: elemento importante per la squadra, gestisce più di un pallone correttamente, permettendo ai suoi di costruire e inserirsi più avanti. Non male il ragazzo.
Partita tutto sommato positiva per il fratello meno famoso dei due. Alla Coppa tutti ricordano dei grandi gol di Andrea, ma noi vogliamo ricordarvi che a far legna dietro nel secondo tempo ci si mette lui ed è lì che Cantone ha costruito il suo successo. Risolve anche un paio di situazioni intricate per i suoi. Soldato. Voto 6

BEZZI A: sicuramente qualcosa di più ci si aspettava e sicuramente qualcosa in più poteva fare. Fiato e gambe ancora giovani per lui: cose che sarebbero state entrambe utili per la sua squadra. Ma chissene, la coppa è anche tra le sue di mani.
L’altro giovane interessante di Cantone stasera non brilla particolarmente. In realtà tra la sua partita e quella di Mezzadri l’unica differenza è che il secondo compie un autentico miracolo salvando un gol in scivolata ed è per questo che a lui abbiamo dato la sufficienza. Entrambi però sembrano essersi fatti fregare dall’emozione. Voto 5.5

IMERAJ: i pochi minuti giocati non sono a suo favore, forse con qualche possibilità in più avrebbe potuto concretizzare qualche azione in più, o forse no.
Stasera gioca poco e quando lo fa comunque non sembra mai in grado di poter impensierire seriamente la difesa avversaria. Un torneo di alti e bassi per lui, stasera sono di più i secondi. Voto 5.5

MOSCA A: tanto cuore da parte sua. Si spende in tutto e per tutto: la sua è una sufficienza più che abbondante, anche se purtroppo non è mai riuscito ad avvicinare più di tanto la palla alla porta della Fola.
Probabilmente sperava di poter essere lui a mettere la firma sulla seconda Coppa di Cantone, ma così non è stato. Ci prova qualche volta dalla distanza e per il resto non riceve mai palloni che possano essere davvero sfruttati come si deve. Si sbatte comunque tanto per la squadra e nel complesso la sua partita è positiva. Voto 6.5

10325658_973285342702577_3552324157277582336_nCODELUPPI: Puppi. Più che il nome del capocannoniere della Coppa, sembra il nome del cane del vicino, e sicuramente non dà giustizia alla sua stazza. Qui però, altro che cagnolino, davanti a noi abbiamo un guerriero. La sua fame di gol era smisurata, infatti dopo aver segnato all 11’ ha provato in tutti i modi a tornare al segno. Tantissima grinta da parte sua.
E’ stato probabilmente lui l’uomo in più del Cantone quest’anno. Stasera la palma di MVP della partita va a Casini in modo meritato, ma lui merita sicuramente quella di miglior giocatore della squadra in tutto il torneo. Segna, si procura rigori e punizioni e serve valanghe di assist al bacio per i compagni. Col suo arrivo Cantone è diventato più concreto e cinico, proprio quello di cui aveva bisogno per arrivare alla vittoria. Voto 7.5

 

LA FOLA

AGNESINI: disputa una notevole partita: esce quando ce n’è la necessità, interviene quando nota che i suoi sono in difficoltà e para con grande dimestichezza. La sua era una sufficienza più che meritata. Peccato però che si sia fatto sorprendere da quella palla di Codeluppi. Peccato, perché la sua era una partita quasi perfetta.
Il portiere della Fola stasera per 59 minuti e 59 secondi gioca bene e mostra sicurezza. Nel secondo rimasto però, decide di non muoversi affatto su un tiro di Codeluppi che era sì ben angolato, ma non sembrava irresistibile. Riesce poi a rifarsi sullo stesso attaccante di Cantone con una paratissima nel secondo tempo ma, come dimostrano i fatti, è ormai troppo tardi. Voto 5/6

FARIOLI: non si nasconde di certo dietro ai suoi compagni, anzi diventa grande protagonista della serata. Senza di lui la Fola probabilmente sarebbe stata persa. Nelle occasioni più pericolose spazza via senza timore e dopo è già pronto a proporsi per l’azione successiva.
Dà tutto quello che ha come sempre. Un paio di volte forse per eccesso di foga rischia di incartarsi su se stesso, ma nel complesso difende e spinge con una carica agonistica degna della miglior finale. Uno dei migliori dei suoi, ha gamba piede e buone intenzioni. Giocatore sublime. Voto 6.5

GOLINELLI L: cambio di ruolo per lui, infatti mi suggeriscono dalla regia che è già da un po’ di partite che Golinelli senior interpreta le vesti di esterno destro,mentre prima lo si trovava più avanti. Ma a quanto pare, questa cosa a lui non dà proprio da fare, anzi in campo dimostra grande duttilità dimostrandoci le sue capacità sia dietro che davanti.
Nel primo tempo lo troviamo nell’inedito ruolo di esterno destro di quella che pare essere una sorta di difesa a 3. Stupiti chiediamo spiegazioni a mister Morelli che ci informa che il ragazzo gioca lì da un po’ alla Coppa. Dietro si comporta bene e nel secondo tempo, quando occorre recuperare, avanza il suo raggio d’azione inventando per i compagni o tentando la conclusione lui stesso. A volte anche sfortunato, è sicuramente con Farioli ed il fratello uno dei migliori della Fola. Perderete contro gli amici e compagni di mille bevute deve sicuramente bruciare, ma ci si rivedrà l’anno prossimo. Voto 6.5

LEONE: sicuramente da lui ci si aspettava molto di più, dalla panca non si è notata troppa iniziativa, in campo è mancata anche della grinta, indispensabile soprattutto in occasione della finalissima.
Siamo soliti vedere un Leone che fa la differenza al Parroquial. Quest’anno ci è apparso un po’ “spompato” e anche stasera non è stato da meno. Qualche buono spunto sì, ma davvero poco altro. Da lui ci si aspettava tutta un’altra partita. Voto 5.5

GRASSELLI: la tecnica non è mai delle migliori, ma le gambe ci sono tutte e vanno. Tanto cuore da parte sua per la Fola, ma che purtroppo non basta per dare un contributo concreto alla sua squadra.
La faina stasera ha i serbatoi carichi e ce lo dimostra per tutti i 60 minuti di gioco. Corre come un dannato e prova a far di tutto per la squadra. Da rivedere i fondamentali tecnici, ma sulla gamba non si discute. Quando esce a fine partita incontra Uber Bezzi che gli chiede “Quanti chilometri hai fatto oggi bello?”. La Faina dentro di sé sa che la risposta alla domanda è “Non importa quanti ne ho fatti oggi, l’importante è quanti ne farò domani.” Voto 5.5

ALBERTINI: dopo questa sconfitta in finalissima, perde il suo titolo di TALISMANO, ma non la simpatia. Rimane in panchina a farci compagnia per il primo tempo e un po’ del secondo, disquisendo di ogni giocata compiuta dai compagni in campo. Appena sale ascolta subito il mister e compie diligentemente i suoi compiti.
Gioca poco per potersi davvero mettere in mostra, ma ricordiamo che per lui non era affatto la prima finale ed infatti ci sembra poter gestire la situazione. Da lodare per come ascolta, comprende ed accetta le spiegazioni del Mister riguardo alla sua precoce sostituzione. È per questo che vogliamo premiarlo con la sufficienza. Voto 6

PRIMAVORI: poco tempo per esprimersi, forse qualche minuto in più gli avrebbe permesso di contribuire al gioco riuscendo ad aiutare la squadra, ma quello che si è visto da qui non raggiungeva il 6.
Sì è vero, abbiamo già parlato di quelle due dita di maglietta della salute che spuntano dalle maniche, ma ci riesce difficile non farlo di nuovo. Si presenta nella migliore delle occasioni in tenuta molto fetish. A parte questo, anche lui gioca poco ma quando lo fa prova a servire la squadra al meglio delle sue possibilità. Per la sufficienza serve un qualcosina in più. Voto 5.5

LUPO: una partita movimentata la sua. Parte bene e si dà subito da fare, scanchera di qua e di là, cerca di intervenire su ogni pallone. Purtroppo nel finale si assopisce un po’, forse dalla rabbia o perché quella palla proprio non ci vuole entrare nella porta di Cantone.
Il numero 10 della Fola stasera ci prova e riprova più volte. Sfortunato e impreciso, non riesce comunque ad avere nitide palle gol da sfruttare. Una finale in più può essere utile per farsi le ossa e per accumulare esperienza in vista degli anni a venire. Voto 6+

TIRELLI: durante il primo tempo è uno dei migliori tra i suoi, poi nel secondo continua a non sbagliare. Peccato però che non basti non sbagliare, Tirelli dovrebbe dettare il passaggio, dovrebbe imporsi.
Regista nel mezzo della squadra, dal suo piede partono sempre buoni lanci e buoni cambi di gioco per i compagni. Stasera ha probabilmente una gran media di passaggi riusciti, ma fa anche meno legna del solito e in questa finale ce ne sarebbe stato davvero bisogno. Voto 6+

DAVOLI: giovane con coraggio e grande spregiudicatezza. Appena entra in campo non esita nemmeno un secondo a far vedere la sua grinta e la sua fame di gol. Se tutti alla Fola avessero avuto la sua determinazione il risultato sarebbe stato sicuramente diverso, ma forse non avrebbero neanche finito la partita. Perché l’aggressività in campo è necessaria, ma questa va trasmessa sul pallone e non sugli altri. Ogni sua azione finiva con una lamentela o una simulazione. Il cartellino a metà del secondo tempo è stato più che meritato.
Pagella dai due volti per lui. Un 4 secco per le eccessive e quasi ridicole simulazioni che scaldano gli animi anche alle curve. Poi però, per essere obiettivi, bisogna anche riportare che nel secondo tempo la Fola va sempre giù dalla sua parte e lui riesce a mettere dentro 3 o 4 cross davvero invitanti per i compagni. Voto 6 (e 4)

STROZZI: parte subito in campo e ci mette del suo, ma purtroppo per la Fola niente si concretizza in un gol. Poi scende, si siede vicino a noi, e si abbandona ai ricordi più lontani (o forse neanche troppo lontani), di quando il suo posto era quello in mezzo ai pali e di quando, a suo dire, la palla non entrava mai. La compagnia è stata delle migliori, ma forse in campo da parte sua tutti si aspettavano di più.
Parte titolare e la Fola prova ad usare le sue qualità per appoggiarsi a lui e salire. Il lavoro gli riesce bene, non riesce però mai a crearsi un occasione per andare al tiro o per fare qualcosa di davvero interessante. Troppo poco stasera. Voto 5.5

GOLINELLI A: ho combattuto parecchio per fargli ottenere il titolo di MVP della Fola, ma secondo me è strameritato! La qualità tecnica spicca subito dai palloni che toccano i suoi piedi, ma non solo: si propone, inventa, dribbla e tenta sempre il tiro, anche se a suo malgrado non si trasforma mai in gol. Giovane, bello e bravo. Cosa può volere di più la Coppa?
Per voler della mia donna, lo eleggiamo miglior giocatore della partita per la Fola (io puntavo su Farioli o il fratello Luca). Scherzi a parte, gioca un’ottima partita e prova a trovare continuamente un modo per mandare se stesso o i suoi compagni in porta. È sicuramente il giocatore della Fola di maggior qualità, se si considera anche l’età si capisce subito che avrà tempo per accumulare trofei per la sua bacheca personale. Voto 6/7

FIONDA: altro elemento indispensabile per la Fola, ma che forse oggi non è riuscito a dare il meglio di sé. Si spende in lungo e in largo, ma lo spirito non è quello giusto, non è quello di squadra.
Gioca una buona partita ma a nostro avviso è troppo egoista. Nell’ultima azione della partita anche il suo capitano vuole farglielo notare. Il buon Fionda infatti preferisce un’improbabile azione personale ad un comodo appoggio per il compagno posizionato meglio per il tiro. La sua partita si riassume così. Troppa voglia di risolvere la partita da solo e così facendo penalizza se stesso e chi gli gioca accanto. Voto 6

 

 

ARBITRO LAUDICINA: io avrei detto LASCIVO, ma poi mi si accusa di essere ripetitiva e di non utilizzare in modo pertinente questo termine. Allora dico che soprattutto all’inizio poteva fischiare un po’ di più, ma poi mi è stato riferito che alla Coppa si usa così e che anzi, si riconosce la bravura di un arbitro dalla sua scarsa dipendenza al fischietto. Morale della favola, non mi rimane che scrivere: onore al merito!
Si nota subito che il ragazzo è del settore. Partita diretta egregiamente e soprattutto bravo nel non farsi trarre in inganno dalle continue simulazioni di Davoli. Voto 7

Tripoli – Fola 4-2 (d.t.s) – IL COMMENTO

Marcatori: 35′ Casini – 45′ Mroz – 51′ Albertini (Fionda) – 52′ Casini – 59′ Mroz – 64′ Golinelli L.(Rigore).

Assist: Cerrelli – Bortolazzi – Macca – Lupo.

Ammoniti: Albertini (Fionda).

La gara di ritorno tra Fola e Tripoli si Preannunciava tranquilla e spensierata per i viola della fola, e così è stata, almeno per i primi 30 minuti, in cui le due squadre si sono studiate, e minacciate a vicenda, senza incidere e senza preoccupare i relativi ed avversari portieri.
Il secondo tempo Tripoli si ricorda che il ritorno è finito 4-1, si, ma non per loro, quindi capitan Bortolazzi comincia picchiare Macca nei reni, il cavallo si imbizzarrisce e Tripoli si sveglia.
Pronti via 2-0 tripoli, Fionda (Albertini) si rende conto che la cosa non va e beffa Cassina non incolpevole. Risponde subito Mroz e si va sul 3-1. al 59esimo minuti (l’ultimo n.d.r.) Mroz trasforma una carambola in gol, e ristabilisce la parità con la gara d’andata.
Tripoli ci spera, comincia il supplementare e “tutti su” e qui, sta l’errore dei verdi, in una defaiance difensiva, fola si procura un rigore che Golinelli L trasforma in rete per il finale 4-2 a favore di Tripoli, che non basta per ribaltare la gara d’andata.

Tripoli:

Cassina :Incolpevole sul rigore, un po’ di colpe le ha sul gol di fionda, ma quest’anno ha dato prova di poter migliorare parecchio. #IlikeHim. 6.

Bortolazzi: Il ritorno del capitano sul campo che conta si è sentito, grande prova di coraggio anche in quest’ultimo match dove guida con caparbietà sia la difesa che l’attacco. #WhereHaveYouBeen? 7

Macca: Il puledro tra i giocatori più forti della coppa risente un po’ dell’estenuante cavazzoli e del compagno (ma avversario) Tirelli, che lo imbriglia per bene, nonostante ciò è probabilmente il più pericoloso dei suoi. #CrazyHorse. 7,5

Casini: Quando non c’era, tripoli soffriva, quando c’è tripoli gode. Una magia per gli occhi ed una voglia di sacrificarsi per la squadra incredibile. Segna una doppietta fondamentale per la rimonta ed è un vero leader fisico, tecnico e morale. #ChesoForPresident. 8

Mroz: Segna una doppietta fondamentale per i suoi, anche se non incide e non si sacrifica per la squadra cmq si fa vedere e sentire, soprattutto nella difesa del fola, finora dimostratasi così rocciosa. #GoodJob. 7,5.

Cerrelli: Ottimo lavoro di sacrificio, spazia dalla tre quarti alla mediana difensiva, recupera e smista palloni a Prandi e Macca, poi corre in attacco per inserirsi, gran prova di cuore e sacrificio. #BigHeart. 7.

Ayadi: Candidatoal premio Lerg ai Szoven per il 2015 il Viera di via IV Novembre non tira mai indietro la gamba, ci prova e ci riprova, aveva cominciato il torneo con ottime prestazioni, per poi calare. Probabilmente se tripoli si trova in semifinale è anche merito suo. 6.5#PatrickViera

Bonacini: Ci prova, ci riprova, ma non ci riesce. Peccato, volevo tanto vedere quel kilt esultare al Parroquial, sarà per l’anno prossimo. Testa bassa e lavorare, per un 2016 che renda tutti Verdi…. d’invidia. #WorkHard. 6

Carano: Come il compagno di reparto Bonacini, certo, sicuramente più dinamico, anche se meno incisivo. #Pepp. 6.

Crivaro: Ottima prova la sua, non si fa cogliere mai impreparato e sa sempre cosa fare con la palla tra i piedi. #SimpleButConcrete. 6,5.

Martino: Fase difensiva quasi impeccabile, ottimi rinvii a pulire le macchie viola e sicurezza a tutta la curva. #Security. 6,5.

Scarati: Rivalutazione eseguita quest’anno per il terzino di tripoli: fisico, aggressività e mentalità di squadra sono indispensabili per condurre tripoli al successo, #KeepRunning. 7.

Prandi: Bobone finisce le pile un po’ troppo presto, ma fa valere i suoi piedi buoni ovunque e si sacrifica per la squadra come un vero leader. #IloveBobo. 7.

La Fola:

Agnesini: Ne prende 4, un po’ di colpe le ha. Non sbaglia uscite ne rinvii, ma da lui ci si aspettava qualcosa di più stasera. #wat? 5.

Farioli M: Il Wollowitz di rubbianino si fa sentire, corre, corre e corre, ma stasera non basta, tripoli è ovunque. #WaitingForTheFinal. 5,5.

Leone: Prestanza fisica e sicurezza difensiva permettono al Lion di arginare quanto possibile un tripoli straripante, non lo ritengo responsabile per la quasi sconfitta viola. #KeepCalm. 6

Albertini: Di lui si ricorda un piattone alla davidino ben piazzato sfruttato come cross in area che si è reso molto pericoloso, per il resto, sulla fascia a contare margherite. #OneTwoThree. 5,5.

Fionda: E’ il più pericoloso dei suoi, è vivo. Scanchera e si da da fare, anche se non per la squadra, ma i risultati ci sono e si vedono. #Bomber. 6,5.

Strozzi: Big Bang Stross è incontenibile stasera, non teme e vince un duello fisico con la caldaia Bortolazzi (si meritava un rigore ad inizio secondo tempo) e si rende disponibile per i compagni, correndo anche più di quanto non ci si aspetti da uno con la sua stazza. #LaCosa. 7,5.

Golinelli L.: Realizza un rigore che vale la qualificazione per i suoi, per il resto si piazza dietro a fare muro, non troppo bene, ma lo fa. #Decisivo. 6,5.

Golinelli A.: chiariamo una cosa: è un fenomeno, coi piedi. Io non gioco a calcio, ma se passi metà del tempo a protestare con l’arbitro (dal primo minuto) automaticamente la testa non segue ne comanda bene i piedi. Stai concentrato e fregatene di ciò che viene fischiato. #StopTalking. 6,5.

Davoli: Non si capisce bene dove sia il suo posto in campo, nonostante ciò si fa sentire. E’ troppo giovane per poter parlare con l’arbitro, perciò “Tes” però in campo fa valere la sua stazza. #CresciutelloSbarbatello. 6.

Lupo: Bell’assist per Fionda. Per il resto non so cosa scrivere, praticamente non ha fatto nient’altro, nonostante sia rimasto quasi sempre in campo. #WhereAreYou. 5,5.

Primavori: sulla fascia sa quello che deve fare, almeno in teoria. Nella pratica è molto impreciso e sbaglia molte cose semplici, apprezzo tantissimo l’umiltà e la voglia di fare. #GoodBoy. 5

Tirelli: Ha il durissimo compito di doversela vedere con Macca, duello che lo esalta. Difensivamente una roccia, gioca d’esperienza (nonostante la giovane età) e si rende indispensabile, in fase d’impostazione sbaglia un po’ troppo, ma Olic oggi ha fatto un’ottima gara. #NonSiPassa. 7.

Farioli F: In crescendo la sua coppa, molto meno timido e riservato delle prime comparse, nonstante la gara pesi tantissimo non si tira indietro e fa valere la sua tecnica, certo, ha ancora molto da imparare, ma abbiamo un’ottima base di partenza. #BravoFiuto. 6

Grasselli: come il cugino, corre, corre, corre e corre. Si fa vedere sulla fascia e in fase difensiva è probabilmente il più rapido dei suoi. Non gioca molti minuti, ma quelli che gioca spende tutto senza tirarsi mai indietro. #WoodenFence. 6.

Ramzi: dirige bene anche se nel supplementare deve prendere una decisione epocale: rigore o no? #Ferreo 6,5

Dodo.

PREMIAZIONI 2015

Si sono svolte al termine della finale le consuete premiazioni dei singoli e delle squadre. Ecco un riassunto di tutto questo.
( Nomination + Vincitore in Grassetto)

1) Giovane Promessa (’95 – ’96) – PALLONE GATORADE + maglia Coppa Old

Castagnoli Matteo
Davoli Davide
Del Monte Pietro 

2) Miglior Arbitro – SACCA + maglia Coppa Old

Tanchis Simone
Brindani
Maicol Night

3) Miglior PrimaVolta – CAPPELLINO COPPA + maglia Coppa Old

Andrea Codeluppi
Schillaci Francesco
Tommaso Moratti

4) Goal più bello – PUNTA FORMAGGIO + maglia Coppa Old

Mosca
Carano
Pedroni

5) Miglior Giocatore – SALAME + maglia Coppa Old

Federico Ferrari

6) Miglior Portiere – VINO + maglia Coppa Old

Buldrighini Jacopo
Casini Andrea
Agnesini Alessandro

7) Miglior Difensore – VINO + maglia Coppa Old

Bertolini Francesco
Del Monte Mattia
Casini Luca
Bortolazzi eNRICO

8) Miglior Centrocampista – VINO + maglia Coppa Old

MACCA Christian
Zurlini Simone
Mazzieri Alberto

9) Premio lergh ai szoven – MAGLIETTA LERGH + maglia Coppa Old

Ayadi Sami
Bezzi Andrea

10) Capocannoniere – FUSTO BIRRA + maglia Coppa Old

6         Codeluppi    Cantone
5          Crivaro           Scampate
4          Mosca A.        Cantone
4          Albertini D.    Fola
4          Strozzi            Fola

11) AssistMan – VINO + maglia Coppa Old

4         Bortolazzi     Tripoli

 

Squadre

LA BUCA (7°)
RODANO (6°)
12)Premiazione Trofeo Del Vino Fattoria Rossi – – VINO 1 a testa
IL CERRO (5°)

TRIPOLI (4°)
SCAMPATE (3°)
13)Premiazione 2° classificati – PANTALONCINI NERI O CALZE
FOLA
14)Premiazione 1° classificati – COPPA + VINO
CANTONE

Trofeo del Vino “Fattoria Rossi” 2015 Il Cerro – Rodano 7-2 – IL COMMENTO

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S.O. Moratti.
Partita: 5’Amatruda, 16’ Cherciu, 28’ Zurlini, 36’ Zurlini, 42’ Zurlini, 45’ Bianco, 47’ Moratti (assist Favali), 50’ Ibrahim

Michael Night (arbitro) alle ore 19:57 decide che si può anche cominciare.
La formula è di quelle complicate ma spettacolari, si parte con 5 shootout per squadra, che in italiano si potrebbe tradurre “hai 8 secondi partendo da metà campo per fare gol da solo”, ma shootout fa più figo.
Il campo non è nelle condizioni migliori  e se il buon giorno si vede dal mattino Zurlini, che sulla carta avrebbe dovuto spiegare agli altri come fare, rimedia la classica figura del cucchiaio in mano al portiere immobile. Buldrighini ipnotizza Ibra che calcia a lato, tocca a Moratti che se lo fa parare ma la palla entra 11403131_973282942702817_2768863911680939586_nlentamente in rete. 1-0. Alberoni piazza ma Buldrighini si esalta. Parte Favali con la stessa eleganza di Casiraghi fa tutto bene ma centra il palo. Baldi non ne approfitta con un innocuo tiro centrale su Buldrighini a tempo quasi scaduto. Castagnoli inspiegabilmente prende una via laterale e Dodo para. Del Monte Pietro in segno di sportività ricambia il favore appoggiandola esile su Buldrighini. Non è un bello spot per questo sport fino adesso, ma sicuramente gli ultimi due tiratori rimedieranno. Farinelli parte convinto, anche perché peggio degli altri non può fare ma Dodo che non è un portiere ma un basket player sa come si difende a zona e para anche l’ultima occasione. Pedroni ha l’occasione per pareggiare ma il suo tiro finisce miseramente a lato.

Si riparte immediatamente dunque sull’1-0 per il Cerro. Immediatamente perché qualcuno, tra cui me, avrebbe preferito non aver visto questo scempio calcistico. Il dubbio che sorge ai tifosi prima del fischio è quindi “..ah ma si chiama trofeo del vino perché lo giocano da ubriachi..?”. Neanche il tempo di sedermi in tribuna vip, e Amatruda da fuori area la schiaffa sotto la traversa. Sembra l’inizio di una goleada invece il Rodano inizia a dominare. Il pedroncino non sfrutta uno svarione difensivo di DuMont. E’ la cosa più interessante dei primi 15 minuti dopo l’arrivo di Briselli sulla panchina del Rodano. Mister Vezzosi non può molto, Rodano è in inferiorità numerica (9 vs 10) e sta già facendo i miracoli per non farlo capire agli avversari. Al 16° però la svolta, Ibrahim da fuori area lascia partire uno spiovente che supera Buldrighini e colpisce la traversa e rimbalza sulla riga. Palla dentro o fuori non lo sapremo mai, ma rimbalza in area piccola dove Chraciun detto “il pirata” non fallisce il tap-in di calza-scarpa-ginocchio. Rodano è in forcing per il pareggio, magia di Alberoni fuori di poco. Replica al 25° Schillaci, con una punizione “three finger” che Jako para magistralmente. Su uno sporadico cambio di fronte capitan Zurlini salta 3 volte lo stesso difensore e insacca per un rassicurante 3-1 che manda tutti negli spogliatoi.

Al rientro la musica è cambiata. Qualcuno del Cerro si è accorto della superiorità numerica ed ecco che cambia atteggiamento tattico11402972_973281312702980_7390402053770347147_n. Incomincia un assedio vero e proprio. Moratti di tacco, due gran gol di Zurlini, Bianco con i suoi tiri da fuori di cui uno a segno e Moratti che concretizza una bella palla di Favali. Il Cerro sul 7-1 tira i remi in barca e Ibrahim punisce per l’ultima volta Buldrighini. Sono le 21:00 e l’arbitro decide di mandare tutti a vedere la Grissin Bon proprio mentre Bianco sta infilzando il portiere avversario. Gol non valido, ma il vino rimane, eccome e meritato. Per il Cerro c’era da vendicare uno storico 10-1 nel trofeo del vino del 2004, 11 anni dopo, missione compiuta, perché le vendette vanno servite fredde.
Il Cerro che finalmente infila questo torneo nella sua bacheca, a questo punto rimane solo la Fola a non averlo mai vinto.
Per la cronaca mister Vezzosi fino alla fine in panca a incitare in suoi col supporto tecnico/tattico di Rinaldi, i due non mollano fino alla fine, e non solo la birra e le patatine, quindi giusto ricordare il loro entusiasmo.

IL CERRO

Buldrighini In versione Gigi Nazionale sugli shoot out e i primi tiri. Poi tanto talento sprecato convertito in noia. 7+.

Fontanelli. Dietro sembra più sciolto del solito. Tiene a bada le loro punte, si esibisce anche in gesta leziose, tra cui uno spazzo con colpo di tacco. 7+.

Castagnoli. Attacca dove c’è da attaccare sulla fascia sinistra. Lo fa bene anche se sembra più difensivista del solito. 6/7.

Farinelli. Spinge dalla fascia destra dove vince il duello con Rabotti. Stavolta poco preciso sulle sue conclusioni, per il resto non si discute. 7,5

Del Monte. Imbrigliare Pedroni e Ibra? Con nonchalance ce la fa. Si lascia un po’ andare sull’entusiasmo del risultato, è comprensibile, l’arrivo al milan del suo idolo Kondogbia l’ha messo di buon umore. 7+

Zurlini. Parte sottotono ma forse visto l’orario sta ancora digerendo il fruttolo di merenda, poi ad un certo punto decide di cambiare marcia e non ce n’è per nessuno. 3 gran gol, e un’azione degna di nota dove da centrocampo arriva al tiro in area piccola saltando almeno metà Rodano. 8

Bianco. E’ la sua serata, ce lo ritroviamo spesso dietro le punte e anche lui colpisce e fa male alla difesa del Rodano. Grande gara e grande cuore a fine partita condivide il vino e non solo col triste Ibrahim. 7,5

Favali. Abbiamo visto cose buone oggi, tra cui assist e qualche occasione. A salvarano c’è una luce nuova e lui ne è l’esempio. 7

Amatruda. Dopo il gol, cioè i primi 5 minuti, cala di intensità. Spesso utilizzato come boa offensiva, ma per intenderci non per stritolare. Chiude il torneo migliorando il 2014. 7

Moratti. Conferma l’ottimo esordio a questa coppa chiudendo col gol, esattamente come aveva iniziato. Sempre presente, sempre di buon umore e non solo con le ragazze del bar. Almeno per i gol non ha fatto rimpiangere Cullu. 7/8.

Fontanili. Assente ma forse visto l’andazzo ci saremmo stancati dei suoi monologhi. Arduini. Assente. Peccato ci sperava nella boccia di vino. Conti. Assente causa stakanovismo lavorativo. Perdonato. Depone, assente dichiarato, manca probabilmente all’unico successo che poteva sperare nella sua carriera alla Coppa.

RODANO

Ghidoni. C’è su tutti e 5 gli shootout e questo fa più male al Cerro che un MVP a Iguodala. Colpevole solo su un gol di Zurlini sul quale rifiuta di tuffarsi nella fangaglia dell’area. 6+

11539610_973283922702719_6959517843784596184_nPedroni. Davanti a noi Lele lotta, soffre e spera come una terra che nell’arsura chiede acqua ad un cielo senza nuvole, ma che sempre le può dare il gol. Resta qui con noi Lele. 6,5

Baldi. Costretto a mediano difensivo, leggi talento sprecato. Esattamente come il Rodano che incarna, per quest’anno.. mai una gioia. 6+

Delmonte. si nasconde visivamente e non si fa molto sentire. Decisamente fuori ritmo, visto il fratello in modalità operatore ecologico nell’altra difesa, giustamente ha preferito girargli al largo. 6

Marian. Terzino ricavato con la propensione allo sganciamento. Ottima prova, non senza errori ma comunque generosa e con tanto di gol. 6+

Ibrahim. Conferma quanto di buono ci aveva fatto intuire anche se a Rodano non basta per portarlo nella parte alta della classifica. Ci riproverà il prossimo anno. 6.5

Rabotti. In ruolo terzino difensivo Rabotti soffre palesemente le incursioni del Cerro. Però la voglia c’è e si fa sentire. 6

Alberoni. Purtroppo costretto ad un ruolo più arretrato. Purtroppo perché il ragazzo gioca davvero bene. 6,5

Schillaci. Chi e’ quel giovanotto indisponente con quel tiro scoppiettante che disturba la mia pubblica quiete? Centrale difensivo, condivide equamente le colpe coi compagni, perché per il resto il suo calcio e è coinvolgente, così come il suo carattere. Il migliore, almeno per lo spirito. 6/7.

 Bigliardi: Assente. Alcuni dicono che fosse a pochi metri dal campo ad aiutare le tate dell’asilo. Essendo astemio, il vino non interessava. Gaddi. Assente infortunato/sfortunato.  Prandi, assente dichiarato. Fontanili. Non c’è e non lo comunica. Anzi arriva sul secondo tempo bello come il.. Anzi, arriva. Arcagnati assente e si sente.

 Michael Night: Direzione impeccabile, sicurezza magistrale, la partita non è impegnativa ma lui non sbaglia niente. 7+

THE FINAL – prepartita

Antinellidi Alessandro Antinelli, inviato – Tutto pronto per il grande evento. Finale inedita, con due partecipanti che riversano la loro giusta sete di vittoria: Cantone e Fola sono infatti le due formazioni a cui il successo manca da più tempo, in perfetto stile “par condicio” che solo la Coppa sa magicamente regalare.
Per la Fola solo una fugace apparizione in finale del 2009, però vincente. Cantone invece approda alla 4° finale della sua storia, per lei però solo 1 successo, coma la Fola ma risalente al 2008, il famoso “anno del Cantone”. Questi sono i numeri che rendono magica anche questa serata. Temperatura e campo in perfette condizioni. Non manca nulla.
Le squadre si sono incontrate anche nella giornata d’apertura, e in quel caso finì 3-2 per la Fola. Bruttissimo presagio per i viola, perché quasi da sempre chi ha vinto lo scontro nel girone, non ha poi vinto la finale. E’ successo proprio nelle ultime 4 edizioni a La Buca, Scampate, Rodano, Il Cerro. Anche lo scorso anno finì 3-2 per quelli viola. Per risalire ad un successo bianco-rosso bisogna andare al 2011, quando Mosca punì di misura gli avversari, anche perché storicamente le due formazioni si sono incontrate molto raramente, solo 3 volte negli ultimi 6 anni.
C’è chi ha detto Scampate e Tripoli fuori, un po’ come Real e Bayern. Vero, le due squadre più carismatiche ci hanno abbandonato in semifinale, ma su 120’ non hai scuse. Fola avanti anche con un pizzico di fortuna, Cantone invece ha finalmente tirato fuori il carattere nella partita più importante. Fatto sta che ci troviamo in finale le due formazioni col più alto tasso di calciatori praticanti della Coppa. Su chi scommettere? Fola è superiore per velocità, corsa e probabilmente per soluzioni offensive. Cantone gioca bene a ritmo lento, e l’asse Casini, Ferrari (x2) e Codeluppi significano sicurezza e garanzia. E non guardiamo solamente i grandi protagonisti attesi, attenti all’outsider, che da sempre ha deciso le finali della Coppa dei Cantoni.
Il cielo di Montecavolo stasera sarà rosso o viola?
Vi aspettiamo a El Parroquial per scoprirlo.

Buona finale a tutti.

Scampate – Cantone 0-4 – IL COMMENTO

Marcatori: 10’pt Ferrari F (C), 12’st Ferrari F (C), 14’st Codeluppi (C), 29’st Ferrari M(C).
Assist: Codelluppi (C), Codeluppi (C), Llugaxhija (C).
Espulsioni: Mazzieri A.

 

A inizio partita le due compagini sanno benissimo quali sono i loro obiettivi: Scampate vuole centrare la sua quarta finale consecutiva, mentre Cantone la finale non la vede dal lontano 2008, anno in cui vinse la sua prima e unica Coppa dei Cantoni. Il punteggio dell’andata vede avanti Scampate, ma il margine è sottilissimo: 0 – 1 per i ragazzi della campagna.

La partita inizia a ritmi bassi: Scampate si accontenta del risultato e Cantone non riesce a varcare la ¾ avversaria. Questo equilibrio dura però solo fino al 10’ quando su una rimessa laterale a favore sbagliata, Scampate si fa trovare impreparata e Codeluppi con un filtrante rasoterra perfetto imbuca Ferrari F. che solo davanti a Margini lo punisce piazzando la palla sotto le gambe con grande freddezza. 0 – 1 Cantone e risultato fotocopia dell’andata. A questo punto Bertolini F. entra in campo (ritardo per lui come il fratello all’andata) con le idee ben chiare: non si deve andare ai rigori! Fino alla fine del primo tempo infatti sarà Scampate a creare le occasioni più ghiotte: al 15’ Mazzieri A. parte da destra, si avvicina al limite dell’area e scarica su Baroncini che però non trova il diagonale basso di sinistro. Al 20’ Mezzadri perde palla sulla sua ¾ campo e Crivaro si invola sul fondo: ancora decisivo Ferrari con un intervento in scivolata. Al 23’ l’occasione più nitida capita a Baroncini: palla a mezza altezza, Mezzadri ancora indeciso si fa anticipare di testa dal numero 11 di Scampate che da mezzo metro appoggia a pochi centimetri dal palo. L’arbitro Rabotti dà 0 minuti di recupero e le squadre vanno negli spogliatoi sullo 0 – 1.

Inizia il secondo tempo e la sorte della partita si ribalta: Scampate decide di lasciare negli spogliatoi lo spirito combattivo che da sempre li contraddistingue ed è monologo Cantone. Al 35’ Codeluppi batte corto un calcio d’angolo su Ferrari M. che però viene bloccato da Bertolini F.; 2 minuti più tardi stesso episodio, ma stavolta Ferrari viene rimpallato 2 volte. Quando il goal sembra nell’aria ecco Scampate che reagisce: Bertolini M. mette al centro per Ahmed che di esterno sinistro sbatte contro Pinetti. Come mi piace sempre dire: goal mangiato goal subito: Scampate fuori posizione viene di nuovo infilata, al 42’, dalla coppia Codeluppi – Ferrari F. con un goal che è la fotocopia del primo, anche se stavolta Ferrari decide di metterla sotto la traversa. 0-2 Cantone. Scampate perde le ultime speranze e 2 minuti più tardi viene trafitta ancora: Llugaxhija si beve Bezzi con un gioco di prestigio, cross perfetto teso al centro che trova Codeluppi solo davanti alla porta: 0-3 Cantone e partita virtualmente chiusa. Scampate deve segnare almeno 3 goal e Mazzieri A. ci prova subito con una grande punizione dal limite sulla quale uno strepitoso Casini ci mette una pezza. Al 50’ episodio chiave della partita: contrasto dubbio tra Pinetti e Mazzieri A. al limite dell’area di Cantone che però l’arbitro Rabotti non segnala. Mazzieri si avvicina all’arbitro e gli ride ironicamente in faccia; Rabotti non ci sta e decide di espellere direttamente il numero 70 di Scampate. Senza più il suo faro a centrocampo Scampate cerca solo di limitare i danni. Al 52’ Codeluppi crossa basso su Imeraj, ma Bezzi anticipa evitando il facile tap-in nel numero 70; sugli sviluppi del calcio d’angolo Codeluppi prova a beffare Margini tirando direttamente in porta, ma il portiere è attento e disinnesca il pericolo. 3 minuti più tardi ancora Codeluppi scarta tutti al limite dell’area, ma Braglia P. gli nega la gioia della doppietta personale; sul rimpallo si avventa Bertolini M. che da ¾ avversaria prova la “palombella” sotto la traversa che però trova sempre un attento Casini. Al 59’, quando la partita sembra ormai finita, Arrighi lancia su Codeluppi che scarica al centro per Ferrari F.; il tiro viene rimpallato e finisce sui piedi dell’altro Ferrari: limite dell’area, alza la testa, si sposta la palla e con un bellissimo destro a giro fredda Margini sul palo più lontano. 0-4 Cantone e discorso Finale archiviato.

Un’irriconoscibile Scampate senza voglia nel secondo tempo esce malamente sconfitta e non riesce nell’obiettivo di centrare 4 finali di fila. Dall’altra parte un Cantone coeso e con tanta voglia di vincere sfiderà la Fola nella Finale di Giovedì. L’ultima volta che è arrivato in finale Cantone ha vinto: riuscirà a ripetersi a 7 anni di distanza?

PAGELLE:

SCAMPATE

MARGINI: Beffato sotto le gambe nel primo goal, lasciato da solo sul secondo, impotente sul terzo ed immobile sul quarto. Quattro aggettivi, quattro goal presi. Non una bella serata per lui, ma a parte il quarto, a frittata già fatta, sugli altri è lasciato veramente da solo contro Codeluppi e Ferrari F. che stasera sono spiritati. Voto 5 Abused.

BERTOLINI F.: Entra quando la sua squadra ha già preso il primo goal e ha il merito di dare la carica per tutto il primo tempo. Poi si innervosisce e smette di giocare il calcio che sa giocare, Scampate capisce per osmosi e tracolla. Voto 5,5 Iracondo.

BEZZI: Si fa bere da Llugaxhija sul goal dello 0-3, ma subito dopo anticipa miracolosamente Imeraj facendosi quasi perdonare. Per tutta la partita è l’incubo di “Ibra” nonostante il gap in altezza, ma Scampate prende 4 goal e lui è tra i difensori. Voto 5,5 Ubriaco.

BRAGLIA P.: Perde completamente Ferrari F. sul primo goal e non felice ripete lo stesso errore anche sul secondo. Non in serata così come tutta la difesa di Scampate. Voto 5 Preso a pallonate.

BRAGLIA D: A centrocampo fa valere il fisico, ma non basta contro un Cantone così tecnico. Viene preso nella morsa e tocca ben pochi palloni senza giocate degne di nota. Voto 5+ Body Builder.

BERTOLINI M.: Avventura finita per Matteo e compagni. La sua partita è simile a quella di Braglia D., ma a differenza sua riesce ad alzare la testa e prova ad inventare il bel calcio. Purtroppo il pressing di Cantone è asfissiante e lui non riesce a riportare a galla la sua squadra. Voto 5,5 Annegato.

BARONCINI: L’unico a crederci fino in fondo e ad andare più vicino al goal per due volte: il suo sinistro in diagonale finisce veramente di poco a lato. Se fosse entrato forse Scampate sarebbe in finale di nuovo, ma purtroppo non si vince con i “se” e con i “ma”. Voto 6 L’ultimo dei bovari.

MAZZIERI A.: Come al solito è lui a fare da guida al centrocampo di Scampate con i suoi piedi aggraziati, come al solito è lui a dare qualche legnata quando serve e come al solito è lui a battere le punizioni (e per poco una non la butta dentro). Purtroppo come al solito si fa notare per le sue proteste, continue e fastidiose. Rabotti oggi non ci sta e decide di cacciarlo fuori direttamente. Decisione forse un po’ esagerata, ma ad esagerare solitamente è lui e ciò dispiace visto il suo grande talento. Voto 4 Come al solito.

GIOVANNELLI: Parte giocando punta, poi viene spostato dietro e Scampate là davanti diventa un lontano miraggio. Forse partendo in avanti non riesce a tornare alla mentalità difensiva e si addormenta insieme ai compagni. Voto 5,5 Puntero malriuscito.

CRIVARO: Il Golden Boy di Scampate stasera non impatta sulla partita e l’unica occasione che ha è una girata al limite dell’area che si spegne sul fondo. Va bene che un attaccante deve metterla dentro, però in mezzo a tre si sarebbe trovato in difficoltà anche Tevez…E pensare che dall’altra parte c’era Ahmed libero e solo davanti alla porta. Voto 5 Egoista.

BEN ROMDHANE: Minutaggio limitato, per lui solo 15/20 minuti, ma quando entra rischia di fare il colpaccio e di portare la propria squadra in parità. Purtroppo il calcio è un gioco strano e non appena viene sostituito, quasi come una punizione del “Dio del calcio”, Scampate subisce goal. Voto 5,5 Malocchio.

CANTONE

CASINI: Si fa trovare attento sulle uniche due palle molto insidiose che arrivano verso la sua porta; se fossero entrate la partita sarebbe stata sicuramente diversa, magari anche a sfavore della sua squadra. Fortunato sulle due occasioni di Baroncini nel primo tempo. Voto 7 Mister mister delle mie brame.

MOSCA F.: Partita facile per lui senza infamia e senza lode. Non ha bisogno di mettersi in mostra e fa il suo lavoro senza mai superare la metà campo. Voto 6,5 Colonne d’Ercole.

FRANCESCHI: Fondamentalmente uguale al compagno di reparto Mosca F., in più, da veterano dei campi da calcio, guida (e striglia) il giovane Mezzadri. Voto 6,5 Attento.

PINETTI: Roccioso e a volte anche un po’ falloso. Fa valere la sua stazza come i difensori vecchio stampo e su ogni calcio d’angolo sale per insaccare però senza successo. Un più rispetto agli altri due difensori per il bel salvataggio su Ahmed. Voto 6/7 Torre.

MEZZADRI: Il giovane di Cantone oggi è molto più insicuro del solito e rischia anche di far affondare la barca nel primo tempo quando Scampate è più aggressivo. Nel secondo tempo ha vita facile contro una squadra quasi invisibile. Voto 6 Pasa ‘cla bala.

FERRARI M.: Corre come un forsennato dal primo all’ultimo minuto su tutti i palloni e a fine partita trova anche la soddisfazione del goal con un bel destro a giro. Forse un po’ petulante nelle proteste, ma prende anche tanti calci. Voto 7,5 Sparategli.

BEZZI A.: Il campo bagnato sembra il suo terreno: gioca poco, ma in quel poco si esibisce in qualche scivolata da manuale ed in uno stop su lancio di 40 metri impeccabile. Meglio del fratello. Voto 6,5 Calamita.

ARRIGHI: Commette qualche errore di impostazione regalando palla agli avversari spesso in rimessa laterale, ma ci prova anche con un bel tiro al volo di sinistro che però non trova il bersaglio. Voto 6+ Generoso.

BEZZI L.: Come già scritto prima, lui stasera è il fratello che gioca peggio. Quando qualcuno lo tocca appena lui si butta a terra gridando e reclamando il fallo come se gli avessero rotto una gamba. Da segnalare un bel tiro dalla 3/4 che sottolinea che il piede ce l’ha, basterebbe usarlo di più. Voto 5,5 Prima Donna.

FERRARI F: Basterebbe una parola per descrivere la sua partita: OVUNQUE!! Segna due goal a tu per tu con il portiere con una freddezza disarmante, copre sulla linea di fondo un cross destinato agli attaccanti di Scampate; insomma lo vedi passare silenzioso da un’area all’altra come se stesse giocando a calcetto in un campo di 15 metri. Con Codeluppi si intende alla perfezione e i suoi movimenti sono perfetti. Voto 8,5 Ubiquità.

CODELUPPI: Stasera è spiritato: si inventa 2 assist perfetti rasoterra (nonostante le condizioni del campo) per Ferrari F. che beffano la difesa di Scampate e poi chiude la partita con un tap-in vincente a portiere battuto. Nel mezzo un’altra dozzina di passaggi eccellenti per i suoi compagni e dribbling ubriacanti che lasciano di sasso i giocatori di Scampate. Grande acquisto per la Coppa dei Cantoni! Tutti noi aspettiamo di vedere se sarà di nuovo così decisivo anche in finale. Voto 9 The Master.

MOSCA A.: Stasera non è il Mosca delle partite scorse in grado di trascinare la propria squadra a suon di goal, ma con gli altri due così in forma si tiene per la finale. Comunque tutti i lanci arrivano su di lui, simbolo di grande fiducia da parte della squadra e lui ripaga questa fiducia non perdendo un pallone. Voto 6/7 Il pallone è mio.

LLUGAXHIJA: Incredibile l’azione dello 0-3 per la sua squadra: dribbling su Bezzi e cross teso al centro, quasi da calcetto, per Codeluppi che non può sbagliare. Mostra anche qualche buono scatto che lascia di stucco la difesa di Scampate. Voto 6/7 Are you a magician?!

IMERAJ: L’Ibra de’ noi altri fa valere la sua massa stoppando e scaricando i palloni che gli arrivano addosso…Però solo addosso! Se sono spostati anche solo di qualche metro è sistematicamente anticipato dai difensori di Scampate. Peccato che Bezzi abbia preso quella palla di Codeluppi se no avrebbe segnato anche lui facendo alzare sicuramente il voto. Voto 6+ Per un pelo.

ARBITRO RABOTTI: Tiene nei ranghi una partita che sarebbe potuta sfociare senza problemi in una guerra tra bande vista la posta in palio. Espelle Mazzieri reo di avergli riso in faccia e di averlo preso in giro. Voto 7 Fischietto caldo.