Categoria: 2019

IL COMMENTO DELLA FINALE: TRIPOLI – La BUCA 1-0

“Le finali non vanno giocate, vanno vissute”.
Se arrivi in finale alla Coppa Cantoni.. per quell’ora non conta il viaggio. Conta la meta.
Avevamo pronosticato una notte magica.
Beh, ecco… calcisticamente proprio magica non lo è stata.
Un gol. Pochi tiri, tanta tensione. Partita che si accende solo dopo 45 minuti di studio.
Per le premesse alla partita, leggete articolo di ieri. Però attenzione, puzza tanto di Ctrl+C – Ctrl+V dell’edizione 2010.

Foto ricordo col Sindaco Olmi, selfie con Salvini, fumogeni, Inno italiano, Dodo molesto al microfono, odore di salsiccia perenne in zona porta ovest, facciamo accomodare due del Cerro che ancora stanno cercando la palla e si comincia.

Messaggio chiaro di tripoli in partenza. Da qua dietro non si passa.
Carletti viene gambizzato alla prima incursione.
Natoli per la prima volta mette avanti il naso per tripoli che sull’azione seguente costringe Salvini alla doppia parata. Tripoli prende in mano il gioco, squadre molto abbottonate, palla ribattuta al limite dell’area, Cerelli è nel posto giusto al momento giusto, e la sbatte dentro con un tiro non bello ma efficace al 15‘. La curva di Tripoli è in visibilio.
Mroz dalla panca fa il gesto del catenaccio, tripoli chiude la zip sul gioco, si barrica in difesa in attesa del lancio dei tre dadi di La Buca.
Nel finale di tempo c’è spazio per una bella girata di Petagna Strozzi ma Forcillo si rifugia in angolo.
Il primo tempo si conclude con pochi tiri, poco gioco, poche cose belle.

Si riparte. La Buca deve fare la voce grossa, Masciulli al 5’ della ripresa sfiora di testa il gol.
E’ un momento buono per la Buca che intensifica il gioco. Carletti se ne va con un incursione fin dentro alla porta ma senza fortuna. Golinelli spara alto su una conclusione facile.
Su una ripartenza di tripoli la difesa de La Buca lascia colpevolmente Prandi libero di avanzare, arriva al limite dell’area, spara un gran tiro che sfiora l’incrocio.
E’ La buca però a fare il gioco, il gol sembra nell’aria. Tripoli si barrica in difesa. Qualche fallo di troppo costringe l’arbitro ad estrarre il cartellino. A farne le spese è proprio Prandi, anche lui colpevole di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Sulla punizione successiva Albertini spara talmente alto che le speranze de La Buca volano in cielo col pallone.
Non succede nient’altro di interessante, il tempo inesorabilmente vola e la partita finisce in sordina come era cominciata.

Tripoli è Campione di Montecavolo per la terza volta.

Si spengono le luci sulla coppa 2019 (..per una volta non da sole…)
Da tanto tempo non avevamo un campo così verde per la finale…
E non è merito di Tommy e il suo staff.
Dovevamo capirlo subito..
Verde speranza…. Verde Tripoli!

PAGELLE

34 Strozzi. Ti sembra che ogni palla che gli arriva possa essere quella decisiva, quella buona da buttare dentro. La mezza rovesciata oramai è diventato il suo marchio di fabbrica. Partita generosa, nel finale di partita, quando si accende la disperazione, sembra un po’ sulle gambe. Manca solo il gol a Petagna. 6.5

10 Albertini. Siamo uomini e se siamo uomini sappiamo e dobbiamo ammettere quando le cose non vanno. E assumerci delle responsabilità. Non è che possiamo dare la colpa agli altri. Coppa ad altissimo livello, ma ieri sera, il sasso da quella fionda non è partito. Non sono 60 minuti a cambiare i giudizi su un giocatore. 6,5

8 Tirelli. Non trova la quadra. Se avesse potuto avrebbe fatto un altro cambio (…), completando il suo (già) diabolico piano 2019. Ma il regolamento impedisce di cambiare giocatori per la finale. Condizione necessaria ma (per stavolta) non sufficiente per alzare la Coppa. Per affogare i dispiaceri, prosciugherà L’avana, ne siamo certi. 6.5

7 Carletti. Ehhhh ragazzi. Ehhhhh ragazzi. Qualcuno si sofferma sul capello tendente al brizzolo porco cane.. ma c’è un motivo se sto ragazzo gioca e gioca così. Non gli abbiamo fatto trovare il gesso ma spiega comunque a tutta la Buca dalla cattedra com’è che bisognerebbe fare. 7

5 Golinelli. Mai in partita. Mai in ruolo, ci aspettavamo ben altro contributo da uno della sua caratura anzi dal suo cognome. 6

3 Boschini G. Terzino col cervello, va in crisi quando le scorribande iniziano ad essere multiple e numerose, proprio sulla sua fascia. Comunque buono esperienza dall’ottima prospettiva. 6,5

4 Augusti. L’imperatore de La Buca. Poteva essere speso di più e meglio. Nel finale porta freschezza utile. 6+

11 Cattini. Affidabile in difesa, con il suo fisico riesce a tenere a bada i giovani e piccoli tripolini. 6,5

2 Caselli. L’agonismo non gli manca, il livello di agonismo è lo stesso dalla prima all’ultima partita. Non ha colpe sul suo reparto. Meno agitato del solito è un bene per l’umanità, per ortopedia del Santa Maria e soprattutto per la Parrocchia. 6/7

1 Salvini Incolpevole sul gol, protagonista di qualche buon intervento. Il riconoscimento a fine serata non fa che confermare questi giudizi visti in campo. 7

6 Destefano. Assicura cambi freschi ai compagni. Abituato al calcetto del camp nov, il parroquial però è un altra cosa. Giovane, col tempo potrà ritagliarsi dello spazio. 6

23 Masciulli. Sempre un fattore, da sempre. Sfiora il gol e si da da fare. Meglio un masciulli motivato, che un top player svogliato, è la legge della Coppa. 6,5

Lupo e Hamilton assenti.

All. Boschini. La partita è stato un disastro tattico. Non ha funzionato quasi niente di quello che si aspettava. I suoi giocatori chiave non l’hanno aiutato. Serate così, mancava soltanto che gli fregassero la bici… dunque se la porta in campo. Peccato, ma ci riproverà. 6

 

1 Forcillo. Qualcuno lo voleva come miglior portiere del torneo. Il ragazzo in effetti è stato parecchio bravo. Diciamo che l’allievo avrà comunque tempo di rifarsi. 7

8 Scarati. Qualche svarione in più del solito ieri. Però se la buca è rimasta al palo per la prima volta nel torneo…un motivo ci sarà. 7.5

10 Cerelli. Il famoso “quando lo ordini” e “quando ti arriva a casa” però al contrario. Lui come l’aceto, migliora col tempo. Decide la finale. Il pubblico lo acclama. A me fa piacere perché si vede da come gioca la coppa.. che lui ha imparato tanto… dopo anni di gavetta.. da chi la coppa l’ha vinta anni fa. L’MVP della finale comunque è lui. 8

3 Natoli. Caparbietà senza confini. Utile alla manovra offensiva, efficace, un giocatore che farebbe comodo in tutti i cantoni. Peccato che sia nato lì. 7+

5 Crivaro Sa. …”Sa” come si fa a marcare. Centrale senza sbavature. Sbrana le caviglie di Albertini, puntuale sulle chiusure. Dalla sua parte non si passa.  7.5

23 Andriano. L’altro mattone fondamentale della difesa centrale del tripoli. Con gli anni cala di intraprendenza, me lo ricordavo più esuberante.  6.5

4 Villa. Meno bene di altre uscite. Nel secondo tempo se ne esce male in tante occasioni, perdendo diversi palloni. Pilastro della squadra ma stasera in versione non armato. 6+

7 Crivaro Si. …”Sì”, è un piacere vederlo galoppare sulla fascia. Anche se a volte esagera un po’. Abbiamo notato alcuni difetti sul “vado io o andrà lui?”. Abbiamo testimonianze scritte che dimostrano che già a maggio sapeva della vittoria del Tripoli. Messia. 7

19 Mroz “elemento tossico, altamente radioattivo e pericoloso da manipolare…”. No, tranquilli, è solo la definizione del Polonio. Anche se il nostro “poloniese”.. qualche cosa in comune non escludo che.. Superattivo, frizzante, acceso, energico, pericoloso… Grinta di questo tripoli, esegue alla perfezione gli ordini del Fratello dalla panchina. 7

9 Prandi De. L’unica nota dolente del Tripoli. E’ vero, l’espulsione era generosa, i falli comunque c’erano, forse paga un po’ di agitazione. E complice anche la tanta voglia di fare, fare bene, fare gol. Si lascia andare a commenti non consoni una volta uscito dal campo. Ma quando tua madre ti riprende e ti dice “adesso basta”, tu puoi anche essere Cristiano Ronaldo, ma tu smetti. La delusione passa in fretta “sarà la seconda espulsione della mia vita” ci dice, ma chissenefrega, ed è già li che alza la Coppa. 6

34 Bonacini. Non abbiamo ben capito il suo dubbio sull’ingresso in campo con l’inno Italiano. Però abbiamo una soluzione: il prossimo anno, se ci darà una mano a registrare in sala prove “Cantoon”, testo travisato già pronto sulle note di “Rolls Royce”, promettiamo che prima della finale manderemo quella, che diventerà la colonna sonora. Esserci è comunque il più grande dei risultati. Fede Bonna che la alza è un piacere per gli occhi. 7.5

2 Cossentino. La fasciatura è per intimidire gli avversari. Apparecchia 120 parenti in curva e in campo nessuna pietà. Anim ‘e core di questo Tripoli. Si dice che stia ancora festeggiando. 6,5

Ayadi. Dispiace non vederlo in campo. Simbolo negli anni di questa squadra, il successo è anche merito suo.

All. Mroz e Carano. Carano. Non gli avremmo affidato neanche il cane della suocera. Invece tripoli è sistemata perfettamente. I cambi regolari e precisi al momento giusto. Il successo è anche loro. 7+7

Arbitro. Tutto bene, un pò di fiscalità su alcuni falli, ma il metro dell’arbitro è qualcosa di ingiudicabile. Mantiene ordine e non ci sono episodi da segnalare alla moviola. 7

Ci trisiamo ragazzi. Finale 2019.

di Federico Buffa

 

Maggio 2006. Per il calcio Italiano è un periodo nefasto. Calciopoli, sotto accusa finiscono dirigenti, arbitri, giocatori…società.
C’è nell’aria comunque l’euforia di un mondiale, che non ci vede favoriti, ma che ci vede presenti e vivi.
Le prime partite sono incoraggianti. Il calendario della Coppa si rivoluziona per permettere a tutti di assistere a queste partite.
Il proiettore posizionato sulla parete del circolo accompagna in un gran binomio le serate di coppa alle partite del mondiale.
E’ l’anno del Brasile, della Germania che quasi sicuramente in casa vincerà facile. Di una Francia da scommettere nelle prime 4.
E alla coppa…? Cantone la corrazzata da battere col dente avvelenato per la finale dall’anno precedente.
Scampate la solita roccaforte. Rodano fortissima… ma con la maledizione dei campioni in carica.
Tripoli Cerro e la Buca si possono giocare al limite il Vino. Non c’è altra soluzione.

Tripoli si presenta ai blocchi di partenza con un’incolmabile lacuna: non c’è un portiere di ruolo. Pino, Gibbo, Sezzi, Fattori e capitan Prandi sembrano quasi sprecati senza un portiere…
Ma non è la sola squadra. C’è anche un’altra formazione che si presenta con un rookie in porta. E’ la Buca. Quest’anno poi la sorte ha anche giocato a sfavore, e il Bombev ha deciso di premiarli con una maglia grigia.. abbinata a pantaloncini rossi. Perfino un daltonico li definirebbe “inguardabili”.
Il destino però si sa, premia gli audaci. Nelle file del tripoli c’è un ragazzino, tal Pasquale Castello. Non si sa bene cosa faccia, non si sa bene chi sia.. e se realmente abiti ai palazzoni. Si sa solamente che non ha paura di niente. E’ piccolo ma salta. “Vado io in porta”.
Sarà l’inizio di un cammino trionfale, che lo vedrà protagonista per due anni di seguito in porta in finale. Da protagonista.

A la Buca come dicevo ci sono solo speranze. Mai arrivati in finale nelle precedenti 4 edizioni. Costretti a fare a meno anche del trascinatore nonché leader carismatico Zick.
Boschini A. però ha un’intuizione: portarsi per la prima volta un fidato allenatore in panchina. Il ruolo cade proprio in Zick, tralaltro.
I due formeranno una coppia tattica irripetibile, Boschini coach in campo a dettare posizioni, Zick fuori a imporre schemi e cambi.
La cosa sembra funzionare. Nonostante le perplessità iniziali in porta si sistema Zecchetti. Mai giocato in porta, ma è da anni l’arma in più sotto i tabelloni della Virtus Montecavolo Basket. Basterà?
La buca demolisce scampate, Carletti, Croci, Morelli e soprattutto Moscatelli là davanti macinano gol e bel gioco.
Lo scontro diretto con tripoli finisce in parità.
Tanto basta per arrivare alle semifinali. La buca esegue la partita miracolo con Cantone, grandi favoriti, come l’Italia a Dortmund. Tripoli regola con un Pino superlativo un buon Cerro.
Finale inedita e inaspettata.
Moscatelli la sbatte, Pino realizza una doppietta, ma poi Morelli Alberto e ancora il Mosca colorano il cielo di…grigio.
Cioè… Arancione.
E tutti a Berlino adesso..

Ma siamo al 2010.
Avete presente la sofferenza della Juve che non vince la Champions da 23 anni?
Ecco.. moltiplicatela x 1000. Tripoli è l’unica squadra che in 7 anni non è riuscita a Montecavolo ad alzare la coppa. Come se non bastasse, 3 finali su 3 perse. La Buca vede Tripoli e ripensa proprio a quel 2006.
Oddio.. nel 2010 La Buca non ha lo stesso potenziale. Si classifica per le semifinali l’ultima giornata beffando Rodano, ma “niente di serio” come direbbe qualcuno.
Tripoli invece dimostra di essere una squadra solida e compatta. Trova finalmente un portiere grazie l’astro nascente Buldrighini Jr. anche se nei gironi è una delle squadre più perforate.
Il miracolo delle semifinali come sempre accade, ed ecco che la storia ci regala una delle semifinali più epiche della storia: Scampate 4 vinte su 4, in pratica pronta alla formalità.. si trova di fronte La Buca in modalità cenerentola. I 60 minuti finiscono 3 pari. Supplementari inutili. Si va ai rigori. Da qualche parte conserviamo ancora i video, ma abbiamo ancora negli occhi la sequenza. 18 rigori tirati per segnarne 7..pali, traverse, parate.. e quell’ultimo rigore fuori di Matisse…
Incredibile ma vero, in finale ci va La Buca.

Ma anche nell’altra semifinale non mancano le emozioni. Cerro vs Tripoli. Il cerro viene raggiunto per ben 3 volte, clamoroso però è il gol di Bortolazzi all’ultimo soffio di partita…a portare tutti ai supplementari. Ai supplementari accade il fattaccio, palla in area, deviazione sfortunata di Olivi e finisce con Tripoli in trionfo ma con l’incubo per una nuova finale.

Doveva essere Cerro Scampate ancora una volta, doveva appunto.
Finale inaspettata.
Clamorosa e determinante l’assenza per infortunio del portiere Carletti. In porta andrà suo figlio, non avrà colpe, ma non sarà la stessa cosa.
Per adempiere alla regola che la finale la decide chi non te l’aspetti, Pinto, dopo 10 minuti, come per scherzo la butta dentro alla Inzaghi.
Tutti tranquilli, “La partita sarà lunga ancora..” Invece no. Pinto Gol ancora raffigurato in un murales di via Manot, come il Pibe a Napoli.
Casini e Bortolazzi chiudono la difesa, Prandi in gestione, Billy 5 in pagella sul campo, ma 8 nel morale.
Non c’è spazio per Boschini Albertini e Sezzi.
Il cielo stavolta è di-Pinto di verde. (..scusate..)

2019. Quasi dieci anni dopo, ci presentiamo con queste premesse alla finale di stasera.
Io ve lo dico ragazzi. Con queste premesse, questa finale passerà alla storia.
Perché quando i nomi non sono quelli altisonanti… non puoi che aspettarti un’altra notte magica.
Pari nelle precedenti finali.
Pari nella partita del girone.
Il campo sarà già umido per le lacrime di chi avrà perso i playout.
Ma avremo una nuova squadra a raggiungere i tre tituli.
La Buca pragmatici. A Tripoli scaramantici.
La diciassettesima.. chi se la porterà a casa?

Buono Spettacolo a tutti.

 

IL COMMENTO Tripoli-Cantone 4-3

Marcatori: Crivaro Si (T), Prandi (Cerrelli) (T), Golinelli (C), Aut. Andriano (C), Prandi (T), Prandi (T), Casolari (C).

Cronaca:

Prima semifinale, da quest’anno secca, della Coppa del 2019. Atmosfera wow per uno scontro che meh.

La sorpresa Tripoli contro l’incredibile non-si-sa-come-fanno-ad-essere-li-e-Scampate-no Cantone.

Insomma la semifinale che non ti aspetti a livello di squadre, ma che ti ritrovi a dover pagellare.

Tripoli anima e core, Cantone tecnica e spavalderia. Come direbbe Billy: Il popolo contro la nobiltà, Davide contro Golia. Vince Davide.

Il match parte spumantino e non si ferma più. Uno-due di Tripoli, uno di Cantone. Sono passati 10 minuti e non ho neanche finito di mangiare l’hot dog. Il primo tempo poi si perde un po’, con le difese a spazzare, Cerrelli a metà campo fa quello che vuole e ne porta a spasso regolarmente 2 o 3, Golinelli pare un signore del calcio, dall’eleganza ed intelligenza che sfoggia. Tripoli è il classico gobbo brutto e cattivo, ma efficace, molto efficace. Sulla fine del primo tempo Andriano sfortunato sbaglia porta ed è 2-2, nulla di fatto.

Nella ripresa, le squadre si annusano per un terzo di tempo, poi in cinque minuti la decide (per l’enneisma volta) Prandi. Goal e Goalazzo nel 7 con Forcillo che guarda. Esulta come un bimbo col gioco nuovo, carica la squadra che si barrica in difesa e subisce solo un altro goal da Casolari.

Da segnalare, nel finale un goal annullato a Benso T. per cui si è dovuto richiedere l’intervento del VAR Tirelli a bordo campo. Gli animi bollenti riscaldano la fresca serata, Forcillo salva Tripoli un paio di volte e tutti a nanna.

Vittoria sudata, anzi guadagnata per Tripoli, che insidia sempre di più il titolo già nelle mani (per le stelle, io non c’entro) della Buca. Orfani di Macca e Bortolazzi, i ragazzini guidati da un eterno Prandi non mollano di un centimetro, che bello vederli lottare!

Voti:

Tripoli:

Forcillo: 7. Provvidenziale nel finale, mi piace molto tra i pali, le uscite sono da rivedere, ampi margini, ottime mani.

Cossentino: 6. A discapito di tutto e tutti, gioca col braccio fasciato, a dimostrazione della cazzimma. Anche se sono a mezzo servizio, non faccio la checca e gioco, applausi.

Crivaro Sa: 6,5. Prestanza fisica da 8, intelligenza calcistica livello Chiellini.

Crivaro Si: 7-. Corre molto, è un po’ egoista e chiama la palla sempre, non ogni tanto, sempre. La mette dentro ed apre le marcature. Esuberante e travolgente anche nel carattere, da rinfrescare.

Natoli: 7.5. Cioè boh, sembra avere 5 polmoni, 4 piedi, un sorriso stampato sulla faccia e la fortuna di un cercatore d’oro. Ah che bello il calcio.

Prandi: 9. Vabbè, non posso pagellarlo, davvero. Tripletta e si mette in panchina. Incita e corre come se avesse 10 anni di meno. Questi sono i fatti, dei sentimenti possiamo parlarne a Stranamore.

Cerrelli: 7.5. Fa quello che vuole. Fisicamente il centrocampo Cerrelli-Natoli è meglio di Bimbi-Casolari, è evidente. Mancato il goal, arrivato l’assist, a me è piaciuto.

Scarati: 8. Dare 8 ad una difesa che ha preso 3 goal? Si può, eccolo qua. Gentile, sorridente, gamba dura, petto in fuori. Tripoli in finale.

Bonna: 6. Amministra la squadra che maestro di scacchi spostati. “Dai Fede Sali”, “no no, faccio 5 minuti non di più”, “Dammi un goccio di birra prima di salire dai”. Scampoli.

Mroz: 5.5. Commentavo col fratello (palesemente di parte, e non la sua) che è migliorato. Piedi mai avuti, ma meglio posizionato e non corre più a vuoto. Come il vino.

Ayadi: 5.5. Fare il cambio di Prandi stasera… not so easy. Il paragone non lo facciamo nemmeno, ma dal pero non nascono mele.

Salsi: 6. Sociale e terzino, quindi simpatico.

Villa 6. Meno sociale, ma mediano. Simpatico.

Andriano: 5.5. Purtroppo è d’obbligo. Non brilla come Crivaro e Scarati, sberluccica.

Cantone:

Ferretti: 6.5. Bella sorpresa. Affidabile tra i pali, un po’ meno coi piedi. Ci tiene e si arrabbia se perde. Il calcio è fatto anche di attaccamento. Perdere non piace a nessuno. Si è già iscritto per il 2020.

Mezzadri: 7.5. Difende duro, forte, grintoso, e muto. Che bello. Che-bel-lo

Bimbi: 7. Subisce un po’ il fisico degli altri, usa la parte alta del corpo molto bene, i piedi ci sono e la testa pure. Purtroppo la coppa è finita per loro.

Golinelli: 7. Posizione in campo top, sempre la cosa giusta, peccato per la serata, aveva anche segnato.

Zorra: 6.5. Più in ombra rispetto al solito, anche se tocca molti palloni, non li trasforma in oro.

Davoli: 6.5. Bene. Silenzioso canino vampirico nelle spalle dell’attacco di tripoli.

Gattamelati: 5.5. Stasera più Gattapelato.

Geraci: 5.5. In ombra anche lui, la corsa è sempre tanta, io lo voglio rivedere nel 2020.

Bezzi: 6. Icona di questo nascente cantone: sorriso, bella la coppa, ma quando mangiamo?

Benso M: 6. Il gemello Derrick più piccolo non brilla, ma non opacizza. Oh non sono mica un cielo.

Benso T.: 5.5. Nervoso in campo e poco incisivo, ci prova di furbizia, ma il VAR lo sanziona. Ritenta.

Casolari: 6.5. Elegante anche lui, ed è anche giovane. Sto cantone tra un paio d’anni…..

De Luca. 6: Vedi sopra.

Arbitro:

Brindani: 8. Dovete sapere che all’interno dello staff abbiamo una regola internos che è nota come “riforma Brindani” e non a caso, è lui l’inventore. E stasera ne ha trovata un’altra. Non riuscirò mai a togliermi dalla testa l’immagine della sua corsa verso Tirelli, facendo il simbolo del VAR. forse il momento più bello del torneo. L’umiltà di dire “non lo so, fatemi andare a chiedere” è da premiare, in ogni ambito.

IL COMMENTO La Buca-Rodano 3-2

MARCATORI: 10’ pt. Carletti (B); 23’ pt. Fontanelli (R); 30’ pt. Albertini (B); 10’ st. Tirelli (B); 20’ st. Fontanelli (R).

COMMENTO: Seconda semifinale. In questa torrida serata di metà giugno si inizia davvero a fare sul serio. Chi è rimasto in gara se lo è meritato.
Si inizia forte. La partita è nervosa e combattuta. A sbloccarla, a sorpresa, ci pensa un Carletti con un pallonetto da 30 metri. Cercato o fortunato? Sarà la storia a dirlo. Rodano si sveglia e con Fontanelli, il suo talento più pregiato, suona la carica ai suoi trovando un bel gol di sinistro al 23’. La partita si assesta ma il capo cannoniere della Coppa di tutti i tempi signor Davide Albertini decide che è ora di segnare e, complice un Casetta impreciso, trova il gol su punizione. Il vantaggio della Buca si fa più largo al 10’ della ripresa, quando Tirelli segna su rigore scheggiando il palo. Rodano si riversa in avanti come Tommy (Vecchi n.d.r) su una boccia di rum e riesce a trovare il gol su rigore con Fontanelli al 20’. Purtroppo la voglia dei figli del Modolena non basta a portare a casa il risultato, che porta La Buca in semifinale.

PAGELLE:

LA BUCA:
Salvini: Il Vin Diesel di noi altri fa una buona prestazione e incassa la semifinale con merito. 6,5
Caselli: Il mastino silenzioso fa una partita quasi incredibile. Una guida esperta per la banda della Buca. 6,5
Tirelli: Il vero direttore orchestra di questa Buca. Segna anche. E Buca è l’anagramma di Cuba… 6,5
Masciulli: Voglio la trivela in finale Moscio. 5,5
Albertini: Segna sempre, sempre. Non è nemmeno in una serata incredibile ma segna e prende una traversa. E cosa ci fai? 7
Cattini: Spirito giusto e prestazione convincente. Nel dubbio spazza in curva. 6
Lupo: Me lo ricordavo meglio gli anni scorsi. Posso dirlo? 5,5
Boschini: Una serie di interventi calibrati su Schillaci e compagni lo incoronano uno dei più positivi dei suoi. 6,5
Dahiu: Evanescente. Vedi Lupo. 5,5
Carletti: Il migliore. Gioca con il solito ordine e la calma di chi ne ha viste tante. Condisce il tutto con il gol forse più importante della sua carriera, un pallonetto da 30 metri che sorprende un incolpevole Casetta. 7,5
Strozzi: Prestazione piena della solita cattiveria per l’alligatore. Niente di più. 6
Augusti: Di carattere il ragazzo ne ha, di ciuffo anche. Non sapevo chi fosse ma mi ha piacevolmente stupito. 6,5

RODANO:
Casetta: Partita segnata da un grave errore per il ragazzo, sul gol di Albertini. Per il resto si dimostra sicuro, ma ormai la frittata è fatta. 5,5
Davoli: Fuori ruolo e nervosissimo. Bah. 5,5
Martini: Si procura il rigore che potrebbe riaprire la gara e gioca in generale una buona gara. 6
Pedroni: Una gara non convincente. Doveva guidare i suoi alla finale ma non si è visto che a sprazzi. 5,5
Fontanelli: La palla dai piedi non gliela levi neanche con la badilate alle ginocchia. Fa decisamente la differenza e tiene a galla i suoi per tutta la partita. 7,5
Kondakciu: Non mi è piaciuto. Grinta incanalata male. 5,5
Schillaci: Fa la punta per quasi tutto il secondo tempo, in coppia con la sua dolce metà Petri. Purtroppo manca il dialogo e le occasioni create sono poche. 5,5
Magrì: Gioca poco, come sono costretti a fare i più giovani in certe partite. Funziona così. 6
Alberoni: Stimo il ragazzo ma il rigore procurato con uno sciocco fallo di mano macchia inevitabilmente la sua prestazione. 5,5
Petri: Parte fortissimo con una buona conclusione alta. Sparisce alla lunga. 5,5
Morini: Prova a giocarla per buona parte della partita. Infine si arrende al campo difficile ed inizia una serie di lanci lunghi che hanno però poca fortuna. 6,5
Spitaleri: In una serata di animi caldi lui dimostra di avere lo spirito da uomo razionale. Gustoso. 7
Gualandri: Il portier di Scandiano arriva a partita già in corso ma non ne cambia le sorti. Una buona sgroppata ma niente di più. 6

IL COMMENTO Rodano-La Buca 4-3

Marcatori : 5’ pt Lupo (B) assist Strozzi, 18’ pt Strozzi (B), 26’ Albertini (B) assist Golinelli, 18’ st Schillaci (R) assist Petri, 20’ st Pedroni (R) assist Gualandri, 24’ st Morini (R) rigore, 30’ st Kondakciu (R) assist Petri

Ammoniti : 27’st Augusti (B)

Note : al 2’ st Fontanelli (R) sbaglia un rigore

 

Milan – Liverpool nel 2005, Lecce – Milan nel 2011, Barcellona – PSG nel 2017, fino ad arrivare ai miracoli sportivi di questa Champions League con Tottenham – Ajax e soprattutto Barcellona – Liverpool. Queste solo alcune delle più grandi rimonte nella storia del calcio, alle quali, da ieri sera, dovrà essere aggiunta Rodano – La Buca. 4 goal in 12 minuti per la compagine di Capitan Pedroni che ribalta un risultato che sembrava già scritto.

Ultimo Venerdì di Coppa con una sola partita tra due squadre già qualificate. Il tutto lascia presagire che sarà una serata all’insegna della noia e dei biscottoni calcistici. Ma alla Coppa non conta la posizione in classifica, ma la gloria di poter arrivare davanti agli altri e di poter dire: “Io sono il più forte, sempre!”. Per questo Rodano e Buca inscenano uno spettacolo da raccontare a figli e nipoti, che tiene con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo chi vive di calcio.

Si comincia alle 20.45 con le luci funzionanti. Assenti solo Davide Davoli (R) e Hamilton Daiu (B), arbitra Gino Govi.

La partita parte forte con Petri che dopo pochissimi minuti cerca di coordinarsi in mezza rovesciata, ma non c’entra lo specchio e rimane a 5 goal con Albertini e Benso, capocannonieri di questa CDC. Al 5’ però La Buca trova il goal con Lupo: lancio lungo dalla difesa, Strozzi appoggia di petto ad Albertini che gli restituisce il pallone scavalcando il terzino avversario. Strozzi prova il tiro, ma trova Lupo che, dopo uno stop difficoltoso, si coordina e insacca sul primo palo il goal del vantaggio. 1 a 0 La Buca. Da questo momento, per tutto il primo tempo, assolo Buca con gli attaccanti di Rodano che vengono arginati splendidamente da Boschini e compagni. Al 18’ Strozzi prende posizione su Gualandri dopo un pallone a campanile, tiro dal limite non irresistibile e Casetta si fa trafiggere con una gatta non da lui. 2 a 0 La Buca. Sul finire del primo tempo Golinelli trova Albertini al limite dell’area, che si gira e insacca nuovamente il pallone, portandosi in solitario a 6 goal nella classifica marcatori. 3 a 0 La Buca, Casetta nuovamente colpevole. Fine primo tempo

La partita sembrerebbe conclusa, lo speaker annuncia i possibili accoppiamenti delle semifinali, dando quasi per scontata la vittoria della Buca, Rodano sembra inerme. Ma si sa che il Dio del Calcio non può lasciare che una squadra forte e giovane come Rodano subisca in questo modo.

Ricomincia il secondo tempo. Al 2’ Kondakciu finta su Caselli che lo stende in area di rigore: Fontanelli si presenta sul dischetto con le gambe tremolanti e spara alto. Rodano in down completo, tutto sembra finito. Poi all’improvviso la svolta, la scintilla necessaria per accendere anche il più grande dei fuochi. 18’. Petri recupera a lato su Boschini, mette in mezzo e Schillaci insacca ad incrociare sotto la traversa. 3-1. 20’. Punizione da centrocampo di Gualandri che sventaglia per Pedroni: colpo di testa a scavalcare Salvini. 3-2. La Buca vede scivolar via la vittoria, la partita si innervosisce. Tirelli prova ad inventare calcio, Strozzi in rovesciata spara sulla traversa. Come direbbero i grandi saggi: goal mangiato, goal subito. 24’. Ribaltamento di fronte, Cattini controlla di mano in area, secondo rigore per Rodano. Stavolta Morini non sbaglia e fa 3-3. Rimonta completata in 6 minuti. Rodano però è troppo sulla cresta dell’onda per poter tornare indietro e allora continua a spingere. 30’. Govi annuncia 2 minuti di recupero. Rimessa lunga di Schillaci, Lele – Petri, la palla arriva sul destro di Kondakciu, tiro, rete. 4-3 Rodano. Rodano in fiamme, folla impazzita, Tommy e Dodo in sala stampa reagiscono come Rio Ferdinand e Lineker dopo la vittoria degli Spurs contro l’Ajax. La Buca ci prova fino all’ultimo, ma ormai non c’è più niente da fare.

Rodano accede alle semifinali come prima della classe, mentre La Buca rimane quarta, appena sopra la zona retrocessione. Lunedì si risfideranno queste due compagini, sperando di poter rivivere le stesse emozioni. Me ne vorrà il mondo del basket e quello della pallavolo, ma guardare una partita amatoriale come questa ed emozionarsi come quando si guarda una finale di Champions, può voler dire solo una cosa: il calcio è lo sport più bello del mondo. Lunga vita al calcio.

PAGELLE:

RODANO

CASETTA: Sui goal di Strozzi e Albertini ha molta parte di colpa. È in serata no e si vede. Purtroppo capita anche ai migliori, non mollare. Voto 5 Imbambolato

MARTINI: Segna la doppietta più bella fuori dal campo, accompagnato da due ragazze di dubbia provenienza. In campo non eccelle, ma non demerita. Ci prova un paio di volte, ma non inquadra la porta. Voto 6 Bobo Vieri

ALBERONI: Dietro fa buona guardia, lascia il posto a quelli che giovano meno e questo gli fa onore. Ha la personalità giusta per guidare Rodano negli anni a venire. Voto 6.5 Forza e coraggio

STORCHI: Gli ho chiesto di tornare a giocare a calcio, perché per me è ancora un bel giocatore. Veloce e tecnico, tiene a bada Albertini e Strozzi nonostante la mole. Ligio al dovere ed insostituibile. Voto 7 Soldatino

PEDRONI: Il capitano trascina la squadra con un bel goal di testa in pallonetto. Per il resto partita di sostanza a centrocampo ed in attacco. Atleticamente è ancora spaventoso, ho sentito dire “Salta come Cristiano Ronaldo”. Voto 7 Cavalletta

MORINI: Trasforma il rigore del 3-3 con una freddezza micidiale, nonostante il pallone fosse pesantissimo. Come sempre bello il duello con Tirelli a centrocampo tra i due nemici-amici. Il sinistro illumina. Voto 7 I got ice in my blood

SPITALERI: Mister Simpatia si accomoda in panchina affermando di essere scarso, entra e con un dribbling secco davanti ai miei occhi salta due avversari. In campo non sbaglia e partecipa alla vittoria dei suoi compagni. Voto 6/7 Scomodo… Al Messico

FONTANELLI: Purtroppo sbaglia il rigore che potrebbe aprire in anticipo la partita, ma per quanto mi riguarda è stato meglio così. A centrocampo è intenibile, la sua finta “destro- sinistro” imbambola chiunque. Forse non una delle sue migliori partite, ma la disinvoltura con cui tocca la palla è da Oscar. Voto 6/7Di Caprio

SCHILLACI: Nel secondo tempo si posiziona punta e Rodano trova la via per ribaltare la partita. Apre le marcature con un gran goal ad incrociare sotto la traversa. Sua la rimessa lunga da cui nasce il goal del sorpasso. Illumina la strada per una rimonta che ha dello storico. Voto 7.5 Faro

PETRI: Ex capocannoniere ex-equo, stasera non segna, ma fa segnare: prima Schillaci e poi Kondakciu. Capisce che Schillaci in avanti è più efficace di lui e gli lascia il posto, ma quando entra e lui a decidere la partita. Voto 7+ Al Vs servizio

KONDAKCIU: Gran partita la sua. Veloce e tecnico, fa impazzire più volte la difesa della Buca. Procura il primo rigore, poi non trasformato  da Fontanelli, e segna il goal del miracolo calcistico con un bel destro imparabile. Non viene premiato MVP solo perché ogni tanto si intestardisce troppo. Stesso voto comunque di Schillaci. Voto 7.5 Decisivo

MAGRI’: Probabilmente il peggiore dei suoi. Teso, polemico e mai in partita. Dispiace perché è un bravo ragazzo. Unica nota positiva: vede la sua squadra in difficoltà e si accomoda in panchina senza fiatare. Voto 5+ Gregario

GUALANDRI: Viene spostato di netto da Strozzi sul secondo goal, ma il secondo tempo è ovunque. Tutte le azioni partono dai suoi piedi e propizia anche il goal di Pedroni con un bel lancio teso e preciso. Voto 7 Pirlo

LA BUCA

SALVINI: Anche questa volta prende 4 goal. Tutte le volte che pagello io succede così: forse sono io che porto sfortuna. Quasi mai impegnato, può poco sui goal, forse non posizionato al meglio sul colpo di testa di Pedroni. Voto 5.5 Assettato

CASELLI: Primo tempo esemplare, ma anche questa volta dopo il fallo da rigore è buio pesto. Dovrebbe cercare di rilassarsi e tornare a giocare come sa fare, invece si innervosisce e si spegne. Voto 5 MetaRelax

GOLINELLI: Questa volta non illumina come al solito. Offre un bel passaggio per il goal di Albertini, ma a centrocampo è surclassato da Morini e Fontanelli. Non il massimo. Voto 5/6 Pugile

TIRELLI: Battaglia con il suo amico Morini e cerca di inventare calcio. Belle giocate e cattiveria agonistica da vendere. Combatte su ogni pallone ed è sempre l’ultimo a mollare nel nome della Buca. Voto 6.5 La Fola tornerà grande, promesso

MASCIULLI: Questa volta non corre tanto e non si fa vedere in campo. Difficile da valutare. Voto 5.5 Casper

ALBERTINI: Bomber all time e anche capocannoniere di questa Coppa. Casetta gli regala il sorpasso su un tiro non irresistibile. Per il resto solita lotta là davanti con il fedele compagno Strozzi. Prova a ribaltare il risultato fino alla fine con un mezzo rigore non concesso e una punizione a fil di palo a pochi secondi dalla fine, ma non gli riesce la contro-impresa. Voto 6.5 Irraggiungibile

CATTINI: 5 secondi di vuoto sono bastati. 5 secondi in cui prende la palla di mano in area per il rigore del pareggio di Rodano. A fine partita si rende conto del black-out e chiede scusa. Ammiriamo l’onestà. Voto 5.5 Bagher

LUPO: Questa sera lo apprezzo. A fine serata viene da me e dice: “Tanto anche questa volta mi darai 5.5” e invece no. Decido di premiarlo con il premio di MVP perché dopo l’ultima pagella mi è sembrato cambiato. Suo il goal dell’1 a 0, unico vero goal della Buca (gli altri regali di Casetta), con un gran destro in mezza rovesciata dopo uno stop non facile su bordata di Strozzi. Dribbla e combatte davanti dando filo da torcere a Storchi e compagni. Voto 7+ Uomo di poca fede

BOSCHINI: Il giovane ragazzo della cantera della Buca eccelle in difesa in quanto a chiusure e interventi provvidenziali. Dalla sua fascia nessuna azione pericolosa di Rodano, proprio perché lui è insormontabile. Piccola sbavatura sul goal di Schillaci, dove però c’è una leggera spinta fallosa. Gli cosa l’MVP. Voto 7 GGG: Grande Giacomo Gentile

CARLETTI: Motorino instancabile. Questa sera non si fa vedere più di tanto, ma il suo lavoro è gestire il tutto da dietro le quinte. Capitano sapiente che non perde mai la lucidità. Voto 6.5 Tutta testa

STROZZI: Davanti è una certezza. Lui e Albertini sembrano gemelli, si capiscono senza parlarsi. La sua mole lo rende temibile per qualsiasi difesa. Nei primi 5 metri di scatto è devastante. Prova una rovesciata che si stampa sulla traversa. Peccato poteva essere lui l’MVP. Voto 6/7Album Panini

DE STEFANO: Giovane con tanta voglia di fare, ma mezzi tecnici limitati. Non molla mai, ma affonda con la squadra. Voto 5/6 Non mollare

AUGUSTI: Nel secondo tempo si innervosisce e viene ammonito per un fallo inutile su ripartenza avversaria. Peccato, non aveva giocato malissimo. Voto 5.5 Giallo come il sole

ARBITRO GOVI: Arriva 5 minuti in ritardo con tutti che lo aspettano come si aspetta lo special guest della serata. Pensava di avere vita facile, ma gli tocca arbitrare una partita difficile e spinosa. A volte lascia correre e a volte fischia forse troppo presto. Nonostante questo è in mezzo al campo a metterci la faccia e l’Organisation ringrazia. Voto 6.5 Senza di te, Scampate non c’è

IL COMMENTO Il Cerro-Cantone 1-3

Ultima partita di girone per entrambe le compagini.
Il Cerro con la testa già ai play-out di giovedì prossimo. Invece, Cantone che punta alla vittoria per blindare il passaggio del turno.
La partita inizia con i numeri 10 sugli scudi, Conti conclude due volte per Cerro, centrando l’incrocio dei pali con una conclusione al volo di pregevole fattura.
Golinelli invece, si esibisce in una rovesciata, che, sfortunatamente per Cantone lambisce solamente il palo.
Al 16° si sblocca il risultato, azione devastante sulla fascia di Belhaj, cross preciso per Teo Benso, il quale deve solo accompagnare il pallone in porta. Cantone in vantaggio.
Da questo momento, fino all’intervallo, assolo del Cantone.
Minuto 20, grande azione di Teo Benso sulla fascia, cross al bacio per Golinelli, che spreca malamente.
Un solo minuto più tardi, angolo Cantone, colpo di testa dell’onnipresente Benso, De Stefano salva sulla linea.
L’azione continua e sul seguente sviluppo, Golinelli si esibisce in un’altra rovesciata, che, stavolta, si infrange contro la traversa della porta difesa da Buldrighini.
Minuto 23 raddoppio Cantone, palla sporca in area, Teo Benso non si fa pregare e di rapina colpisce ancora.
Il primo tempo finisce così, con un Cerro che, dopo aver dominato il gioco per i primi 15 minuti ha subito pesantemente il contraccolpo per il gol subito, non riuscendo poi a rientrare in partita.
Inizia così il secondo tempo.
Minuto 2, ancora grande occasione per Cantone, ma Benso conclude malamente.
Da qui, 25 minuti di solo orgoglio Cerro.
Minuto 10, palla in area; arriva De Stefano che conclude al volo ma, sulla sua strada trova un miracoloso Ferretti che chiude lo specchio.
Al 15° si riapre la partita; Mischia in area e rimpallo vincente di Farinelli Jr., il Cerro accorcia le distanze.
Al 22° è ancora una volta la dea bendata a negare il pareggio al Cerro, azione champagne del Cerro, che, libera in area Grossi, il quale però centra in pieno la traversa.
Minuto 26, nel pieno dell’assedio Granata del Cerro accade ciò che non ci si aspetta. Rinvio dal fondo di Ferretti, indecisione tra Conti e Buldrighini, Golinelli ringrazia e chiude la partita.
Finisce così la partita.
Cerro sfortunato anche oggi. Probabilmente la miglior squadra del torneo per mole di gioco creata, ma si sa la coppa dei cantoni è uno sport strano.
Ricorda molto il Rodano di 3 anni fa, il quale perse tutte le partite ma, lì, inizio a costruire la spina dorsale della squadra di oggi.
Se Cerro riuscirà a salvarsi siamo sicuri che l’anno prossimo sarà una delle pretendenti al titolo.
Cantone invece, cinico nei momenti giusti, in attesa di giocarsi le semifinali lunedì prossimo.

PAGELLE

Cantone:

Ferretti: Non ha colpe sul gol subito, compie due parate di pregevole fattura ed è sempre pronto a richiamare i suoi compagni all’attenzione Voto 6,5
Benso M.: Sicuramente riceverà meno copertine del fratello goleador. Però il suo lo fa eccome.
Difensore molto arcigno e ben piazzato, non disdegna neanche qualche scorribanda palla al piede Voto 6.
Davoli: Fisicamente è ben messo, ma spesso è molto insicuro, dà la sensazione di avere paura persino della sua ombra. Parliamoci chiaro, non ha commesso gravi errori però, quando le azion passano dalle sue parti si ha sempre un po’ di bruciore di chiappe. Voto 5,5
Bimbi: Gioca in un ruolo inedito al centro della difesa, fino a quando Cantone è ben messo in campo, gestisce senza troppi problemi, quando invece tutta la squadra va in difficoltà, complice anche qualche problema fisico, mostra un po’ di insicurezza, soprattutto, un disimpegno errato che poteva costare caro. Ma visto il ruolo non suo, sì è comunque guadagnato la pagnotta. Voto 6
Bezzi: In campo sembra spaesato, combina poco e nulla, facendo vedere anche qualche liscio stile paperissima, purtroppo per lui non era giornata. Voto 5
Belhaj: Partita di livello la sua, corsa e anche qualità. Fiore all’occhiello della sua prestazione, l’assist per Benso. Il suo rendimento sta salendo di partita in partita, diventando ormai punto fermo della formazione titolare Voto 7
Casolari: Si accende ad intermittenza, per 10 minuti sembra un diavolo in mezzo al campo, poi all’improvviso sparisce. Le doti sono notevoli, anzi, dalle prime apparizioni negli anni passati i miglioramenti sono tanti, anche sotto il livello di personalità. Quindi adesso da lui ci si aspetta di più Voto 5/6
De Luca: Nelle scorse partite ha fatto intravedere buone doti tecniche, oggi è tanto fumo e poco arrosto. Gli manca quella concretezza che lo renderebbe un ottimo giocatore Voto 6
Gattamelati: Fa a sportellate con i difensori del Cerro, si crea anche delle oppurtunità con due accelerazioni notevoli per la sua stazza. Il gol non è nel suo DNA e si vede, ma, è una di quelle punte che là davanti quando sei in difficolta comunque ti dà una mano Voto 6+
Golinelli: Il passo non è più quello dei tempi migliori, ma quando la palla passa dai suoi piedi, l’azione non è mai banale. Segna un gol di rapina non facente parte del suo repertorio. Inventa anche due rovesciate da applausi senza fortuna. Voto 7
Benso Teo: Dentro all’area è un Killer, il classico giocatore che per 89 minuti è inutile come il piumino d’estate. Però tra lui e la palla c’è la stessa passione che c’è tra due amanti fuori dal matrimonio. Sanno che si possono incontrare poche volte, ma quando succede….. Voto 7,5

Cerro
Buldrighini: Oggi non si ricordano sue parate degne di nota. Anzi al contrario della scorsa partita è proprio una sua indecisione ad aprire la strada al terzo gol di Cantone. Voto 5+
Castagnoli: Nel primo tempo quando Cantone attacca, va in difficolta. Ha problemi a valutare le traiettorie e a piazzarsi sui cross alti. Da una sua diagonale errata nasce il primo gol di Benso. Nel secondo tempo invece quando c’è da spingere, dimostra tutte le sue qualità Voto 6+
Farinelli Sr: Gioca una partita di lotta e cattiveria, non disdegna neanche qualche sortita offensiva, ma solitamente con scarsi risultati. Benso alla fine per lui, risulta però, una grossa spina nel fianco Voto 5,5
Zurlini Sr: Gioca 45 minuti al centro della difesa sacrificandosi per la maglia, dimostrando però in alcune occasioni qualche difficoltà di adattamento. A 15 minuti dalla fine si spinge in avanti con i compagni mostrando le sue doti migliori. Rispetto agli altri anni sta trovando più difficoltà nel concludere a rete. Voto 6
Zurlini Jr: Corre, corre e ancora corre. Peccato che l’80% delle sue corse siano a vuoto. L’impegno è tanto, ma, alla fine i risultati sono un po’ pochini. Voto 5,5
De Stefano: Anche oggi vicino al gol come nella scorsa partita. Ha buone doti tecniche, quando il ritmo è alto, fatica a tenere l’intensità, quando il ritmo si abbassa, fa intravedere le sue doti di palleggio. Voto 6
Grossi: A differenza della scorsa partita, stavolta gioca esterno alto. Molto bravo nel dettare i tempi di passaggio e a dialogare nello stretto con i compagni, le sue doti tecniche e di grinta ormai sono una certezza. Si sarebbe meritato il gol. Voto 7
Conti: Parte in quinta, trascinando i compagni; dopo il gol di Cantone però, spegne l’interruttore. Dà la sensazione che un tifoso di Cerro non vorrebbe mai vedere; quella della sconsolazione. Soprattutto dai suoi piedi dovrà passare la Salvezza del Cerro Voto 5/6
Catellani: Va in guerra contro tutti i difensori di Cantone; è uno di quegli attaccanti odioso da avere davanti, perché, anche quando ti sembra di essere tranquillo, lui spunta per rubarti palla. Ha però il gran difetto di avere veramente poco feeling con la porta. Voto 6
Mensi: Si vede arrivare al 15esimo del primo tempo in lontananza. Arriva nella curva di Via papa Giovanni; si ricorda di aver dimenticato la borsa e torna in macchina a prenderla. Al minuto 23 finalmente si trova seduto in panchina… al comando del Briso di scaldarsi, risponde che non ha fretta e che può tranquillamente aspettare il secondo tempo. Nel secondo tempo ha il merito di entrare nella linea dietro permettendo così a Zurlini di alzarsi a centrocampo. Fosse per la prestazione il voto sarebbe 6, ma vista l’assenza nel momento del bisogno Voto 5+
Farinelli Jr: Oggi è il migliore dei suoi, trova il gol con un rimpallo fortunoso. Corre tutta la partita e prova in tutti i modi a rendersi pericoloso. Anche lui non ha un gran feeling con la porta avversaria, come un po’ tutti i suoi compagni Voto 7+

IL COMMENTO Tripoli-Scampate 2-2

Cerelli e Bertolini Francesco migliori in campo.

No assist.
Si alla vita

Cronaca:

Voi, preferite pizza e birra o carbonara e bicchiere di vino rosso?
Tripoli e scampate è questo, solo questo.
Impossibile scegliere.
Da codardi non prendere posizione.

Le due squadre più seguite della coppa, le più amate.
Tripoli vorrei ma non posso
Scampate vincere e vinceremo.

Tripoli capello alla moda
Scampate coda di cavallo

Tripoli internazionale
Scampate ancorata alla terra natia

Tripoli vacanza al mare a Riccione. Tatuato.
Scampate vacanza a Ligonchio. E a letto presto.

Tripoli nata per soffrire
Scampate nata per urlare, di gioia.

300 persone secondo la DIGOS, 25 secondo Briselli. Pubblico delle occasioni importanti, non è il concerto di Vasco, ma neanche la ballata di Bo e Luke.

Bortolazzi a bordo campo, Lollo Braglia da lontano, le vecchie glorie vicine col corpo e con il cuore per dare fiducia, coraggio, amore.

Fare la cronaca di questa partita è riduttivo.
La storia non si racconta, si guarda mentre passa.

Chi vince semifinali, chi perde lacrime
Se si pareggia, passa Tripoli. Il destino non ha cuore ma regole.

Tripoli vive sui tiri di Cerelli, vero erede della scuola dei numeri 10 italiani. Sacchi non li voleva, Ancelotti li amava, mister Mroz li pretende.

Ma è scampate, come sempre, a portarsi in vantaggio con gol di Braglia sul tiro di Bolognesi parato ma non respinto. La vita è questione di presa e lasciata
La pareggia sempre lui, Cerelli, su punizione come il mitico e unico e irripetibile Pino sapeva fare.
Il primo tempo finisce con Tripoli in pressione e Scampate a difendere. Strana la vita

Secondo tempo, sempre Cerelli. Deviazione di testa, miracolo di Ferrari. Scampate si sveglia ed entra in scena Bolognesi con due occasioni prima del goal del 2 a 1 da centravanti di razza.
Risposta di Tripoli, palo di Cerelli da fuori area.
Tripoli cerca in tutti i modi il goal del 2 pari ma non arriva.
Braglia in versione Armageddon salva su cerelli a botta sicura…sembra goal, forse no. È goal non è goal. Tensione. L’arbitro piermattei va a consultare il Var… 5 minuti di attesa sembrano infiniti… Non è goal.
Panico.
Invasione di campo, le telecamere staccano e riprendono Tommy Vecchi e Tirelli intenti a prenotare l’hotel per Cuba.

Si ricomincia.

È finita.

Non è mai finita.

Se hai un sogno.

3 minuti dalla fine, palla in area, Ayadi la mette giù e incrocia di destro, palo lontano, goal.

Sensazione nuova.

Tripoli festeggia.

Pareggio.

Passa Tripoli.

Bambini che piangono, nonni che raccontano ai nipoti le gesta di Pinto, eroe spartano di Tripoli mai dimenticato.

Quei momenti possono tornare. Per i verdi.

Scampate, invece, scopre una sensazione nuova, la sconfitta.
Bolognesi butta la maglietta e torna a vivere a Scandiano, per sempre.

Scampate come la Juve, come Djokovic, come Nibali, come la Ferrari. L’estate di sole porterà la pioggia, le lacrime dei giganti sconfitti.

PAGELLE

TRIPOLI

Forcillo 5.5: dal dizionario Treccani: “[der. di respingere]. – Nel linguaggio sport., l’azione con cui si respinge il pallone o la palla: respinta di pugno, nel gioco del calcio, il rinvio del pallone effettuato dal portiere coi pugni chiusi” Sul tiro di Bollo non ha letto la Treccani, per il resto neanche Pamela Prati è perfetta

Natali 6: mi dicono UOMO DI COPPA. Mi fido. Personalmente non lo conosco, probabilmente le nostre vite non avranno mai niente in comune.. giudicarlo potrebbe risultare una mancanza di rispetto per lui, per me è per ciò che gira intorno alla cosa che noi chiamiamo mondo.

Andrano 7: tolto quando Bollo lo frega come un Tiramisù al sole di luglio, si fa apprezzare per una difesa arcigna, ricorda Paramatti, mitico difensore anni 90…

Villa:… Minozzo

Prandi 5, 5: lotta contro la difesa di scampate ma è dura. Bomber dalle polveri bagnate (questa frase è sempre il top, la scrivi e sei a posto )

Bonacini 7: simbolo, presenza costante mai banale della coppa, lui c’era alla coppa quando Baggio dava l’addio al calcio, lui ci sarà alla coppa quando il figlio di Paolo Maldini alzerà la 23esima coppa campioni del Milan. Certi giocatori non vanno giudicati per le gesta in campo ma per quello che il campo è diventato grazie a loro.

Cerelli 9: da una costola di Pino, è nato Adamerelli. Uno e trino per Tripoli, fenomeno. MIGLIORE IN CAMPO E SOPRATTUTTO INSIGNE TAGLIATI I CAPELLI CHE QUI L’UNICO CHE PUÒ PORTARE LA DIECI È LUI

Mroz 5,5: siamo sicuri che non sarà tra i 3 finalisti per il pallone d’oro 2019. Probabilmente neanche tra i primi 3765432 giocatori.

Salsi: www.ubitennis.com È un consiglio.

Scarati 7: Alex Sandro Bonucci Scarati Chiellini. Difesa a 4 per Maurizio Sarri da settembre e si vince la Champions facile

Crivaro Simone 5,5: sarebbe da 9 per dedizione e corsa ma un brutto fallo sul povero bezzi gli fa perdere 3,5 punti e il premio come miglior giocatore del torneo che tra l’altro, gli era già stato assegnato dallo staff.

Ayadi 8: LeBron James, Pogba… Lui e il calcio sono due amici che non si conoscono ma il destino a volte è cieco e sbronzo peso… Sul suo piede il goal qualificazione, un bel goal di destro a incrociare. Da oggi Tripoli ha un nuovo principe.

Crivaro Salvatore 6,5: tignoso, duro e presente. Incarna la tipolinalità, la sua maglietta è la più venduta. Come Montero negli anni della Juventus, uomo immagine senza volerlo.

SCAMPATE

Ferrari 7: certe parate neanche Gianluigi Buffon ma sulla punizione di Cerelli, Lele Adani, presente a bordo campo di fianco a Farioli, sostiene gatta…

Bezzi 6: Alex bezzi è come la piadina cotto e fontina. Piace a tutti. In difesa è una garanzia, rientra infortunato ma non molla. Esempio.

Bertolini Francesco 9: bla Bla Bla, scarpa Nike nuova, capello tagliato alla Cr7, esultanza alla Icardi… Ma andate a…. Inutili e tristi. Patetici. Giovani di oggi senza sostanza. Guardate lui, senza fronzoli, senza bazze, semplice e carismatico, in difesa domina. Miglior difensore della coppa cantoni da 15 anni sostiene Caressa Morini. MIGLIORE IN CAMPO. ANCHE NELLA VITA

Bertolini Giovanni 5,5 ma facciamo anche 6: vanga e vaga vaga e vanga vanga e vaga vaga e vaga vaga e vanga vanga e vaga. Però, è simpatico. Molto.

Nagy 6 – – – – – – – – : dargli un 5 mi spiace ma neanche 6 lo merita. Lui è tipo quando vai al mare, prendi il sole ma ti rompe che che c’è troppo caldo. C’è ma c’è qualcosa che non torna. Si ma anche no.

Ficarelli 5,5 : me lo ha detto Tirelli di dargli 5,5

Giovanelli 6: la barba curata fa molto giocatore del 2020.

Bolognesi 4 ma anche 8: fa cose da giocatore del torneo Anspi di Lamezia Terme e poi disegna calcio come forse, solo Sergio Floccari sa fare. Suo il goal del 2 a 1,uno goal notevole. Suo il tiro da cui nasce il goal di Braglia.

Bertolini Matteo 7: leader Matteo Meridio. Carisma e personalità da uscita a cena con Belen, fisicamente dignitoso piedi da decuncia penale, tatticamente da arresti domiciliari.

Braglia 7,5: rinato. I 6 mesi a Boston in clinica gli hanno fatto bene. Difeso come mai nella vita, segnato come mai nella vita.

IL COMMENTO La Buca-Cantone 2-2

Marcatori: Benso T. (C), Casolari (C), Masciulli (B), Golinelli A. (B).

Ammoniti: Caselli (B), Benso T. (C)

Frizzante (e buia) serata a El Parroquial di Montecavolo, scende in campo la squadra che, a detta di tutti, è la favorita del torneo (La Buca ndr) contro la squadra che, sempre a detta di tutti, è la più bella del torneo (Cantone ndr).

Cronaca:

Le squadre si annusano e si studiano, senza creare spettacolo per i primi 5 minuti, dopodiché Benso T., con non-si-sa-quale parte del corpo, la spinge dentro in modo rocambolesco; il punteggio che non ti aspetti: Cantone 1, La Buca 0.

Immaginate la mia reazione, che già non mi sarei mai aspettato di vedere Cantone in vantaggio, quando Casolari addirittura RADDOPPIA dopo appena 10 minuti. Mascella per terra e applausi per il bel tiro a scavalcare l’impotente Caselli.

Segue un periodo che dura circa metà partita che potremmo sintetizzare con: “calcio alla CDC” dove “CDC” può stare come acronimo di tante cose, fate voi. Segnalo solo che sono fondamentalmente le difese ad avere la meglio. Mezzadri da una parte insieme a Benso M. tengono a bada Strozzi e Albertini, mentre dall’altra parte un Gattamelati in versione Piatek (solo la parte di Piatek che non partecipa al gioco) non impensierisce Carletti e compagni. A centrocampo il duello è bello: Zorra + Bimbi VS Tirelli + Golinelli; bello in teoria, nella pratica sono zappate, serie di contrasti, “oh ma non fischi?!?” all’arbitro e “scusa ho sbagliato” al compagno, ma sicuramente tanto cuore e tanta voglia.

La musica cambia negli ultimi 20 minuti quando motorino Masciulli, così un po’ dal nulla, accorcia per La Buca. Proprio nel momento in cui Strozzi scende in panchina (coincidenze?). Va detto che il Petagna de noi altri (Strozzi ndr) ci aveva provato in tutti i modi: sia a segnare e a far segnare (Lupo nello specifico), che a fare all’amore (calcisticamente) con Mezzadri, feticista: voleva proprio portarsi a casa i garletti dell’Orange.

Mentre noi romanziamo: Ferretti para l’impossibile ad Albertini, ma Golinelli di furbizia la sbatte di nuovo dentro. 2-2, nulla di fatto per entrambe le squadre. Si chiude la partita con un palo di Benso T.. Abbiamo visto abbastanza, in effetti.

PAGELLE:

LA BUCA:

Caselli: 6.5. Portiere per esigenza, data l’assenza di Salvini, non si fa rpegare e si comporta molto bene. Impotente sui goal.

Cattini: 6. Un elegante maldestro, e con quest’ossimoro la chiuderei. Efficace, con qualche mancanza tecnica.

Lupo: 5.5. Non brilla quando potrebbe su imbucata di Stros. Premio “giocatore d’altri tempi” essendo l’unico con la maglia dentro le braghe.

Hamilton: 5.5. Risente ancora del fuso del Canada e della polemica con il rivale del cavallino rampante. Qui sfoga la sua frustrazione come un Dahiu qualunque.

Carletti: 7. Eterno difensocampista della zona piscina. Dirige, motiva ed anima i suoi. Che rispetto.

Strozzi: 7. Bella partita, bello spirito e bel gioc… no dai, non esageriamo. Ha visto un po’ troppi funghi in campo, penalizzato dalla mole, ma ci mette tutto ciò che può, e ce lo mette bene.

Masciulli: 6.5. Motorino Elektrosciulli non delude. Aumenta la pancetta, ma la grinta rimane. Corona col gol.

Golinelli: 6.5. Piedi buoni, calci dati, calci presi, goal fatto, partita giocata.

Tirelli: 6. Capitan futuro gioca bene stasera, a me è piaciuto. Grinta contro avversari più fisicamente in forma, appiana le divergenze. Il piedino c’è e c’è sempre stato.

De Stefano: 6+cuore. Si presenta col sorriso. Chiacchiera, ascolta. Sale e scende quando gli viene ordinato (un po’ troppi su e giù a mio parere, povero). In campo ci prova, non molla e porta a casa la pagnotta.

Albertini: 5.5. Siamo davanti a mister + di 40 goal? Bene, allora pretendo. Il sinistro è un piede che va usato. Si vede che lo usi solo per salire sul tram e scendere dal letto, ma stasera l’hanno capito anche i tuoi avversari. Ho visto diverse volte il buco lasciato a sinistra, peccato.

CANTONE:

Ferretti: 7. Belle parate e sicurezza tra i pali, i gol non sono colpa sua. Miracolo inutile su Albertini nel finale.

Mezzadri: 5. Calcia tutto: aria, palla, erba, garletti di Strozzi, etc… L’atteggiamento io… non ce la faccio.

Benso T.: 6.5. Bene il posizionamento sul goal, bene durante la partita.Corre molto

Benso M.: 7. Corre forse di più del fratello, ed ha un compito impegnativo a livello fisico, che è quello di gestire la coppia d’attacco più pericolosa del torneo. Si comporta bene.

Zorra: 6. È ovunque, ma nella fascia al buio, perciò l’ho visto poco. In ogni caso sempre il caro vecchio Zorra, garanzia.

Gattamelati: 5.5. Poco incisivo, stasera, ma porta sempre via un difensore ai compagni, e questo alla lunga serve parecchio, anche se non sembra. Bravo

Golo L.: 6.5. Si piacchia col fratello e a mi è piaciuto molto questo duello. Molta esperienza sulle spalle, e si vede in campo, il suo posizionamento è quasi sempre corretto. Poca fantasia stasera.

Geraci: 6. Snobbato come Ultimo al festival di Sanremo, il buon Gera corre, corre e corre. Solca la fascia avanti ed indietro. Sempre aggressivo, mai polemico.

Bimbi: 7+/-. Alti e bassi per il ragazzo più rotto di Pato. Mi piace lo stile, ha paura del contrasto ed è comprensibile, speriamo solo che dopo i 1000km di rodaggio il ginocchio sia ben oliato. Keep going.

Bezzi: 6-. Il “-“ solo perché non ha portato il suo pubblico, per il resto nulla di eclatante ne nulla di nuovo.

Casolari: 6.5. Come Zorra ha scelto di giocare al buio ed io ho visto solo partire il suo bellissimo tiro, ma gioca bene, mi han detto. Bravo

Davoli: 6. Il belli capelli del canton centrale si comporta bene in difesa. Di fianco a Mezzadri fanno una bella coppia.

De Luca: 6. Non conoscevo questo ragazzo ed in mezzo al campo forse si è un po’ perso. Mi Dice De Stefano (avversario) che ha giocato bene, mi fido.

Belhaj: 6. Bell’acquisto per cantone, i gregari servono sempre. No, non sto parlando di spaccio o robe simili, anche se ci sembra portato…

ARBITRO: Night: 7. Ditegli quello che volete, ma prima chiedetevi se sareste disposti ad arbitrare 20 teste calde al posto suo, e se sareste in grado di farlo con pazienza, polso e le sue capacità. All’inglese, lascar correre è sempre stato il mio stile preferito.