Categoria: Pagelle

Scampate – Il Cerro 3 – 3

Marcatori: 17’ Davoli (S), 25’ Anigoni (S), 29’, 50’ Grossi M. (C), 43’ Nagy (S), 51’ Castagnoli F.

Assist: Davoli (S)

CRONACA

Un grande classico apre le danze del terzo turno della Coppa edizione XX. Al Parroquial si sfidano due nobili del calcio montecavolesi, Scampate e Cerro. Organici al gran completo, si segnalano solo le assenze di Magrì per i gialloblu e di Cattolico per i gialloneri (voci di corridoio lo segnalano accampato a Capodichino in attesa dell’arrivo di Conte).

In avvio prevale lo studio tra le due formazioni, anche se parlare di studio quando da una parte ci sono i Bertolini e Davoli e dall’altra Attolini e i Martini è quantomeno ardito. È quindi un episodio a interrompere gli estremismi tattici: mani di Farinelli Andrea, Davoli dal dischetto non perdona. Nemmeno dieci minuti e Anigoni scaraventa un rimpallo sotto la traversa con un bel tiro da venticinque metri, scavalcando Fioravanti. La reazione del Cerro è affidata a Grossi Mattia, che slalomeggia in area e viene atterrato: rigore e gol della speranza.

Nella ripresa Nagy Khamis sembra chiudere i conti con una bella incornata su angolo di Davoli. Ma Il Cerro trova le forze quando meno te lo aspetti e prima Grossi Mattia semina il panico in area infilando Rossi con un pregevole piazzato e dopo Castagnoli Francesco scherza Camuncoli con un sombrero e pareggia il match, complice anche una deviazione.

Negli ultimi minuti si segnala un bacio al palo di Martini Alex e poco altro. 3 a 3 e tutti contenti. O forse, nessuno.

PAGELLE

SCAMPATE

ROSSI 6,5: Incolpevole sui vari gol del Cerro, si distingue per qualche uscita coraggiosa e per l’autorevolezza nel comandare il reparto difensivo. Vecchia volpe, un veterano che serviva a questa squadra piena di nuove leve. Zeliko Kalac.

BRAGLIA P. 6,5: Finché c’è lui in difesa non si passa. Un salvataggio sulla linea, più di un anticipo decisivo e testa alta dall’inizio alla fine. Evergreen. Nacho Fernandez.

BERTOLINI G. 6,5: Anima di Scampate, regge il reparto finchè può. Paga qualche scelta confusionaria sui cambi nel secondo tempo ma non gli si può rimproverare nulla, d’altronde non è un allenatore. Giorgio Scalvini.

GIOVANNELLI 6: Ordinato, senza infamia e senza lode. Puntuale sulle chiusure e preciso nelle marcature, perde un po’ di smalto nella parte finale della partita. Nel complesso, discreto. Daniele Rugani.

BERTOLINI F. 6,5: Trottolino scatenato, non sente il peso degli anni (o forse sì, vedremo in stalla oggi) e trascina i suoi a destra e manca. Lucido anche nei momenti più concitati, passano le stagioni ma rimane una certezza. Daniel Carvajal.

BRAGLIA S. 5,5: Si becca più di un rimprovero da capitan Bertolini per qualche disattenzione di troppo. Non è male l’avvio, ma sotto l’avanzata del Cerro cala di rendimento. Danilo.

NAGY KHAMIS 7: Spicca per il dominio fisico che impone sugli avversari, meno per le letture tattiche. Ma si sa, alla Coppa vince il più forte, non il più bravo. Una poderosa incornata su corner regala il 3-1, poi scende in panchina e il Cerro pareggia. Coincidenze? Youssef El Nesyri.

CAMUNCOLI 6: Mezzo voto in meno per il sombrero subito da Castagnoli che costa il pareggio finale. Però, per il resto, partita di sacrificio sulla mediana. Trattorino inesauribile. Gary Medel.

AYOUB TRAD 6: Un motorino che sgasa su tutta la metà campo, a volte anche troppo, col rischio di ingolfarsi. Con un po’ più di tattica risparmierebbe sicuramente ossigeno ma, alla fine dei conti, si distingue per generosità. Sofyan Amrabat.

PANCIROLI 5,5: Piazzato davanti alla difesa, non sa nemmeno lui se è il ruolo giusto. La vogli c’è, la simpatia anche, la fortuna no. Si può rivedere. Leandro Paredes.

MARGINI 5,5: Parte bene, con personalità e senza nascondersi. Poi però accusa la fisicità del Cerro e inizia a retrocedere, perdendo i vari duelli in mezzo al campo. Si muove ma con poca incisività. Bojan Krkic.

CHIANESE 5: Con la testa già in Liguria per la prossima battuta di pesca, si vede subito che non è serata. Scarso il feeling con i compagni di reparto, ancora meno evidente l’apporto nelle fasi conclusive delle azioni. Meglio in barca che sulla terraferma. Luka Jovic.

DAVOLI 5,5: Ancora appesantito dal matrimonio di Davide Braglia, si accende e spegne a intermittenza. O meglio, si spegne col passare dei minuti. Senza di lui l’attacco è poca roba. Poco concentrato, rimandato a settembre. Dario Hubner.

ANIGONI 7: Sicuramente uno dei giocatori di maggior qualità tra i gialloneri, tende a nascondersi ma quando ha il pallone tenta sempre la giocata di classe. Il gol ne è uno splendido esempio: un gioiello che si infila alle spalle del portiere avversario. Alvaro Morata.

IL CERRO

FIORAVANTI 6: Può ben poco sul rigore e sul terzo gol, forse poteva fare qualcosa di più sul lob di Anigoni. Qualche metro indietro e avrebbe comodamente respinto il tiro. Comunque buona prestazione. Christian Abbiati.

FARINELLI AN. 5,5: Arranca eccessivamente sotto le ondate avversarie, perdendo qualche marcatura di troppo. Cala alla distanza, si salva con alcuni tackle in extremis. Suo il tocco di braccio che causa il primo rigore. Federico Fazio.

CERVI 6,5: Propositivo e scattante, controlla senza troppe ansie le sgroppate sulle fasce. Diligente, anche troppo dal punto di vista tattico, potrebbe osare anche di più in fase offensiva. Davide Calabria.

FONTANELLI E. 6: Grande cuore e caparbietà, compensa alle esigue doti tecniche con una prestazione di sostanza che fa scendere più di una lacrimuccia agli aficionados in tribuna. Cristiano Biraghi.

MACRILLO’ 6: Jolly a tuttocampo, che spazia dalla difesa al centrocampo. Dove lo metti, sta. Meglio nella prima partita, soffre i centimetri degli avversari. Amato Ciciretti.

ATTOLINI 6: Tenta di corrompere il giornalista offrendo il TFR del fratello maggiore e una sorella in dote, ma senza successo. Allora sfodera una buona prestazione, soprattutto nella ripresa dove parte all’arrembaggio. Marcatura asfissiante su Davoli, meno preciso nelle impostazioni. Leonardo Bonucci.

CASTAGNOLI F. 6,5: Parte in sordina, poi sfodera alcuni cross che andrebbero solo spinti in rete ma non è assistito dai compagni di squadra. Nella ripresa è suo il gol del pareggio, dopo una giocata di prestigio e uno slalom stretto in area. Riccardo Orsolini.

GROSSI F. 6 Match di sostanza il suo, con luci e ombre. Non si risparmia di certo, subisce qualche colpo di troppo ma si difende con le unghie e coi denti. Pecca un po’ nella fase di costruzione. Fabio Miretti.

CASTAGNOLI S. 6,5: Si presenta a centrocampo con personalità, orchestra il pallone quando vede aprirsi gli spazi e si muove in maniera intelligente. Bene così. Nicolò Barella.

GROSSI M. 7,5: Migliore in campo, trascina i suoi a un pareggio meritato. Si procura il rigore dopo una serpentina ubriacante ad alta velocità e lo trasforma subito dopo. Nella ripresa lancia il Cerro alla rimonta con una bella azione personale conclusa con un piazzato alle spalle di Rossi. Teun Koopmeiners.

FARINELLI AL. 5,5: Si capisce fin da subito che non è giornata. Prima si divora un gol a un metro dalla porta alzando il pallone sopra la traversa, poi sbaglia un gol ancora più clamoroso a portiere battuto. Meglio altre volte, tanta corsa. Ezequiel Schelotto.

MARTINI AN. 5: Ciondola sulla fascia senza mai incidere, non è il suo ruolo probabilmente. Una partita da dimenticare, dovrebbe sfruttare meglio le qualità fisiche. Peter Crouch.

MARTINI AL. 5: Come il fratello non è al meglio, prova a muoversi davanti ai difensori di Scampate ma non è serata. Inconcludente e mai pericoloso, bocciato. Simy.

BULDRIGHINI 5: Anche per lui forse sarebbe stato meglio fermarsi al bar piuttosto che proseguire verso gli spogliatoi, ma tant’è. Qualche sponda senza troppe fortune, per il resto non si vede mai. Andrea Pinamonti.

ARBITRO

FONTANELLI 7: Controlla il match lasciando correre il giusto, chiamate corrette su entrambi i rigori (forse qualche dubbio sul secondo ma ci può stare). Daniele Orsato.

Scampate – Cantone 1 – 1

Marcatori: 30’ Cattolico (S), 54’ Bimbi G. (C).

Assist: Davoli (S).

CRONACA

XX edizione, ormai lo sapete, #lapiùbelladisempre… eppure quest’edizione ha qualcosa d’amaro che la partita che sto per descrivere rispecchia perfettamente: LA MANCANZA DI TEO BENSO…

Come questo personaggio manchi all’interno del bar “de las chicas” è evidente dal limitato consumo di birre Moretti, allo stesso modo in campo Cantone fa fatica ad arrivare alla conclusione e, quando ci arriva, lo fa con scarsi risultati. I due gol in due partite per i campioni in carica lo confermano. Per concludere: Teo manchi, a tutti, in campo e fuori.

Primo tempo quindi di studio, con Scampate che fa la partita soprattutto a centrocampo con un Davoli tuttofare: difende, recupera palloni e arriva addirittura più volte alla conclusione. Per Cantone ci prova Filippi che al 16’ lascia partire un missile che scheggia la traversa.

Al minuto 22’ Chianese, per gli amici Panni si avvicina al sottoscritto e: “secondo tempo entro e segno” … spoiler non l’ha fatto (anche se c’è andato vicino). Continua una partita non troppo divertente e quando finalmente il primo tempo sembra concluso al 30’ Cattolico segna e porta in vantaggio Scampate su lancio/punizione di Davoli (da indagare se davvero Cattolico ha toccato il pallone). Fine primo tempo.

Il secondo tempo riparte sugli stessi ritmi del primo con poche e timide ripartenze di Cantone che sembra davvero non averne per impensierire un solidissimo Andrea Rossi. Siamo al 15’ e Chianese decide di provare il colpo della vita: su un cross al limite dell’area tenta uno scorpione tanto difficile quanto bello in girata che per millimetri (e non stiamo scherzando) non si insacca mettendo il punto esclamativo alla vittoria dei tori di Montecavolo, giocata da WOW.

Riparte l’assedio di Scampate con alcune punizioni interessanti di Davoli che richiedono gli straordinari a Ferretti. Siamo al 24’, partita ormai al termine, la gente inizia a dirigersi verso il bar, quando dopo una serie di rimpalli in area di Scampate Bimbi G. da buon capitano trova il pareggio per Cantone. Piermattei fischia 3 volte e tutti nello spogliatoio. 1-1 che sta un po’ stretto a Scampate.

SCAMPATE

Andrea Rossi 6,5: non ho ben capito se facesse il portiere o l’allenatore, personaggio carismatico, alcune belle parate, peccato per il gol.

Davoli 7,5: come ho detto prima, tuttofare. Colonna portante del centrocampo di Scampate e forse il più pericoloso anche davanti.

Anigoni 5+: da uno che al primo anno con Scampate prende la 10 ci aspettiamo di più, molto di più, ma qualcosa lo fa intravedere e le aspettative di crescita sono importanti.

Cattolico 7: prestazione importante da parte di CS7, fa gol ma non solo. Per un paio di volte vince un contrasto con Leone che non è proprio una cosa di poco conto. Mi tocca dargli un buono voto…#speravodemorìprima.

Bertolini 6+: Abituato a pagellare 3 Bertolini mi sento vuoto a farne solo uno. Sente forse un po’ il peso della fascia da capitano sul braccio sinistro e questo non lo fa rendere al meglio, ma tutto sommato la sufficienza la porta a casa e, come a scuola, fino a quando c’è il 6 non ci si può lamentare. Da segnalare un paio di volte davanti al pagellatore, se ho perso qualche azione e/o giocata mi sento di scaricare tutta la colpa su di lui.

Braglia Pietro 6-: non molto pulito come al solito, le sublimi prestazioni ai calcetti mi hanno forse alzato le aspettative nei suoi confronti, ma ha tempo per farmi cambiare idea.

Ayoub Trad 6,5: questo è interessante, lo spunto l’ha e lo dimostra in un paio di occasioni, dal capello e dalla posizione ricorda vagamente Salah e ci auguriamo di poter raccontare per i due la stessa carriera.

Giovannelli 6: ma in campo c’era? Nel dubbio ti dico che la prestazione è stata buona.

Margini 6+: Ctrl C, Ctrl V da Giovannelli, ma con un più di incoraggiamento

Camuncoli 5,5: entra in campo con una fasciatura al polso destro che ricorda vagamente un certo Karim Benzema, ma la prestazione non è proprio la stessa. Un giallo gli costa mezzo voto come al fantacalcio, ma in sostanza di fianco a Davoli a centrocampo il suo lo fa e anche abbastanza bene. Futuro pilastro

Chianese 7-: se quel dannato tacco fosse entrato, starei commentando un’altra partita, ma con i se e con i ma il Cerro sarebbe la squadra più vincente della Coppa. Però bravo, fa un paio di sponde da 9 vero e ho segnato anche un palo (correggimi se sbaglio). La sua presenza lì davanti potrebbe rivelarsi importante.

Panciroli 6-: sufficienza di incoraggiamento per l’esordio di questo ragazzo, non molto decisivo ma l’emozione le prime volte può farla da padrone.

Braglia S. 6: abituato a vedere i campi da calcio dall’alto mentre pilota aerei orami ha una visione a 360° del campo, difensore vecchio stampo, non si fa molti problemi a “sparecchiare” quando è necessario anche a scapito dell’eleganza e della bellezza per gli spettatori.

Nagy Khamis 5,5: apprezziamo moltissimo il fatto che abbia portato la famiglia a vedere la partita perché dimostra attaccamento alla maglia e al torneo, e alla XX edizione non è scontato, quindi bravo. In campo però può e deve fare meglio. Un paio di volte arriva al limite ma non riesce a concretizzare. Ma la voglia e le capacità per ritagliarsi il giusto spazio lì davanti ci sono tutte.

CANTONE

Ferretti 7: ottime parate su 3/4 punizioni di Davoli e tanti altri interventi significativi. Se Scampate non ha preso il largo tanto merito è suo. Sempre più protagonista della Coppa. Aspettiamo la pelata quest’anno in caso di vittoria.

Bimbi G. 5,5: a centrocampo soffre il confronto con Davoli e spesso non è all’altezza delle aspettative, se poi aggiungiamo che si presenta con i calzettoni tagliati come i giocatori di Serie A, manco fossimo alla Prima della Scala di Milano il voto non può che scendere.

Nicola Filippi 7+: sicuramente il migliore dei suoi, ottima spinta sulla fascia e giocate di qualità, solo un po’ sfortunato nelle conclusioni…oppure molto fortunato in tutto il resto

Bimbi A 6,5: meglio del fratello anche se pure lui si presenta con i calzettoni tagliati (sarà un vizio di famiglia), il piede è educato e dimostrarlo sul campo della Coppa non sempre è semplice, quindi bravo dai. Di questo passo arriverai a rubare la 10 a tuo fratello.

Benso M. 6+: arrivo al campo alle 19 e alle 19:03 lui è già seduto sulle panchine a mettere pressione allo staff. Un cognome una certezza. In campo ci sa fare, e voci di corridoio dicono voglia provare ad avanzare come prima punta per ereditare il posto del fratello. Ambizioso, forse presuntuoso, mi piace.

Franchi 6: allora qua ho segnato due + e due -, quindi visto che la matematica non è un’opinione siamo alla perfetta sufficienza.

Bezzi Nicolò 5,5: il coraggio non gli manca, tenta alcuni numeri molto complessi il cui risultato lo si può capire dal voto. Il cognome è di un certo peso e capisco la voglia di dimostrare di poterlo portare. Lo chiedo a voi lettori allora: Riuscirà a dimostrare di valere un posto da colonna di Cantone?

Zacchini 6: sono in post matrimonio e sto finendo le parole, quindi boh, non avendo segnato nulla dico ok bravo lui.

Ficarelli 6-: alcuni ottimi scambi lì davanti con Gattamelati e poi con Bezzi, ma concludono poco e i due gol di Cantone nelle prime due partite lo dimostrano…ci aspettiamo di più.

Gattamelati 6: gli attaccanti di Cantone non se la passano proprio bene in questa pagella, ma lui meglio di altri con qualche sponda e giocata semplice ma efficace.

Vezzosi L.  5,5: brilla poco, sicuramente non come i numeri d’orati sulla schiena degli uomini granata alla luce della luna. Cantone ha bisogno della personalità dei suoi giovani quest’anno come non mai quindi questo vuole essere un incoraggiamento per il proseguo della coppa. Per la gloria bisogna faticare

Bezzi Andrea 6: alcune protezioni palla per far respirare i suoi sono segante sul mio taccuino, ma ricordiamoci che questo giocatore l’anno scorso ha messo a segno una doppietta in una semifinale…quindi non basta.

Lorenzo Leone 6,5: passano gli anni, sempre più giovani si iscrivono alla coppa, iniziano a intravedersi capelli bianchi in alcuni soggetti dello staff, alcuni addirittura diventano papà (ancora complimenti Fariol). Poi c’è lui, sempre uguale, anzi sempre più giovane e sempre con più voglia. Se ci fossero più uomini così il mondo sarebbe un posto migliore per la figlia di Fariol. In più sa anche giocare a calcio: FOLLIA.

Teo Benso 10: sappiamo che ci stai guardando su sky canale 251 in 4k HDR (Cervi questa volta non ha badato a spese) e che con il cuore sei sempre qua. Sappi che se un giorno vorrai tornare la sedia di fianco al frigo del bar ti sta aspettando, dentro una teca.

ARBITRO

Piermattei 7,5: era una partita bollente sulla carta ma la tiene in pugno per tutti i 60 minuti. Rizzoli.

Il Cerro – Rodano 3 – 3

Marcatori: 1′ Torri (R), 14′ Castagnoli (C), 19’ Grossi F. (C), 30’ Di Giorgio (R), 32’ Martini Alex (C), 62’ Fontanelli (Aut) (R).
Assist: Vecchi (R), Martini Alex (C), Alex Farinelli (C).

CRONACA

35 è esattamente il numero di incontri ufficiali tra Cerro e Rodano sono 17 le vittorie dei gialloblu contro le 10 dei biancocelesti, E allora cosa cambia oggi? E’ solamente un altro numero? È solamente un altro incontro, una partita come le altre? Con il concetto di relatività di Einstein possiamo definire ogni partita come un punto nello spazio tempo della loro rivalità dove ogni dinamica influenza la percezione di chi vince e di chi perde. Anche se potrebbe sembrare solamente il 36’ incontro ogni momento contribuisce a plasmare un unico significato a questo derby…

Benvenuti allo stadio “El Parroquial” di Montecavolo questa è Cerro-Rodano, buona sera da Giacomo Boschini e… basta.

Dirige dalla sezione di Montecavolo Antonio Vezzosi, fischio d’inizio e neanche il tempo di rimettere il fischietto a posto che su azione rocambolesca di cui l’unica cosa che ricordo è l’assist di Tommi Vecchi e il goal di Torri 0-1 Rodano, la curva nord è un manicomio e mancano ancora 59 minuti.

Nel seguente quarto d’ora Rodano potrebbe portarsi sul 0-2 almeno un paio di volte ma il 7 di Rodano trova modi spettacolari per non segnare.

Il Cerro non si fa pregare e pareggia i conti con Castagnoli che “l’appoggia piano” sotto il sette al minuto 14, sospiro di sollievo per la panca gialloblu e mister Martini 1-1 Cerro.

Da qui in poi sale in cattedra il direttore di gara che con una guida rigida decide per un rigore a favore di Cerro che completa l’opera con Grossi F. realizzando 2-1 Cerro al 19’.

Dopo parecchie polemiche la partita continua a centrocampo, sto per mettere via gli appunti per la fine del primo tempo e invece sento un solo fischio, è rigore per i biancocelesti, si presenta agli 11 metri Di Giorgio per pareggiarla, è 2-2 Rodano al termine dei primi 30 minuti.

Tempo di mangiarsi un panino ed è subito secondo tempo, primo minuto: tacco volante di Alex Farinelli per un Alex Martini che pesca il jolly e da 40 metri al volo insacca alle spalle del portiere, 3-2 Cerro è di nuovo sopra, questa volta sfruttando a proprio vantaggio il kick off glitch classico delle partite di Coppa.

Ora parte l’assolo di Rodano che con una decina di tiri, più o meno precisi, mette pressione ad un’invalicabile Fioravanti che in bello stile sventa ogni pericolo per i 30 minuti regolamentari. Un Rodano molto sbilanciato si fa sorprendere in contropiede e Martini d’esperienza si procura un rigore a recupero già iniziato, Cerro e Grossi potrebbero chiuderla ma non hanno fatto i conti con il pararigori biancoceleste che nega la gioia della doppietta al 7 gialloblu.

Siamo nel recupero del recupero, dalla tribuna Cervi pregusta già il +3 per la squadra del cuore, Rodano è spacciato ad 1 misero punto in 2 partite, sintomo di crisi nera e rischio elevatissimo di cambio in panchina, rumors di addetti ai lavori danno favorito Pioli come successore. Se non fosse che il folletto con la 9 parte con uno slalom speciale versione Calgary 1988 di un certo Alberto Tomba che stordisce la difesa del Cerro portando ad un goffo autogoal, è 3-3 Rodano.

Ora si che la partita si può concludere, un altro pezzo di storia è stato scritto e noi abbiamo avuto l’onore di apprezzarlo e commentarlo.

PAGELLE

IL CERRO

NICOLO FIORAVANTI  7: Se non avete visto la partita non c’è nessun problema, guardatevi gli highlights Stallions-Furia (Kings League), lui è il nostro Viviano para di tutto nell’assalto finale Rodano, l’unico che può beffarlo è il proprio difensore. Mi scuso con i lettori over 30 per la difficile comprensione, per citazioni al calcio giocato degli anni 50 Billy pagella la seconda partita della quarta giornata, intanto provo a spiegarvi questa.

La Kings League, la nota competizione di Calcio a 7 (giocato) ideata dallo streamer Ibai Llanos divenuta estremamente famosa negli ultimi anni, ospiterà finalmente una sua personalissima versione del Mondiale di Calcio al quale è stata invitata anche l’Italia. A rappresentare il nostro paese ci saranno Blur, in qualità di presidente degli Stallions (nome ufficiale della squadra) e nientepopodimeno che Francesco Totti, ancora una volta nella sua vita in qualità di Capitano della rappresentativa italiana. La Kings League è una competizione che si svolge tramite scontri diretti ed una classifica. Ogni squadra si affronta schierando 7 giocatori, ma il resto della partita è il punto davvero innovativo. Prima della partita, viene assegnata una “carta bonus” casuale tra quelle disponibili. Per ora non sappiamo ovviamente se questa regola verrà mantenuta anche nella World Cup, anche se è molto probabile di sì. Alcuni esempi di quelle usate nelle scorse edizioni, includono una carta che permette di togliere temporaneamente un giocatore alla squadra avversaria, una che fa valere doppio i gol segnati in un certo lasso di tempo, un’altra che permette di battere un rigore in movimento, e tante altre. Il calcio d’inizio viene invece assegnato in uno “scontro” simile a quello del basket, con la palla messa al centro del campo e contesa tra la due squadre. Vedere qualche match renderà sicuramente molto meglio l’idea di quanto possiamo fare noi scrivendo. Lo svolgimento del match è composto da 2 tempi da 20 minuti ciascuno. A 2 minuti dalla fine del primo tempo, vengono sorteggiate delle carte che riducono il numero di giocatori (solo per quei 2 minuti) di entrambe le compagini dal classico 6v6 fino al temutissimo 1v1. Nel corso del torneo è stato poi introdotta la regola del “rigore presidenziale”. A tutti i presidenti della Kings League viene una carta prima delle partite che possono usare in qualsiasi momento della partita per abbandonare lo streaming per scendere in campo e tirare un classico rigore dal dischetto. La carta può essere usata solo se entrambi i presidenti sono presenti alla partita e se entrambi sono d’accordo sull’uso della stessa.

FRANCESCO CASTAGNOLI 7.5: 20 metri palla al piede, forse la cosa più difficile alla CdC, poi una sassata sotto l’incrocio dei pali, alza la maglia e sotto una celebre dedica “… 6 unica” non leggo bene la prima parola. Immaginando la reazione i fotografi si girano di scatto verso il bar per cogliere il momento, ma Castagnoli ha idee diverse e si dirige verso il pubblico in strada, ora è tutto più chiaro sulla maglia della salute c’è scritto “mamma sei unica”. Checco zalone spostati.

FILIPPO GROSSI 6-: Al fanta sarebbe +3 per il goal e -3 per il rigore sbagliato, ma per un 5 stelle che si presenta una partita si e due no ci si aspetta di più.

ANDREA MARTINI 5: Spaesato, perde palle sanguinolente in area cercando dribbling improbabili, non la sua serata.

ALEX MARTINI 8: “Comunque si pensava che dovessi giocare in attacco con olivare e poi invece hai giocato con Baddo. Tu cosa ti aspettavi?”

“Questo il mister l’ha scritto su un foglio io mi pensavo che non giocavo quando ho visto Baddo avanti poi mister ha detto, ho giocato insieme giocate tranquilli state tranquilli che stasera fate bene. Ci siamo riusciti penso”

“Quando hai agganciato la palla con il tacco in quel momento che cos’hai pensato? Ora faccio goal?”

“E io non l’ho pensato a niente e ho proseguito la mia azione con la testa me la sono portata avanti poi ho dribblato che ho fontanelli, se io ho calciato in porta con la benda agli occhi dove andava andava la palla”

Anni dopo si confida in un’intervista esclusiva a Il Ponte: “Martini e il gol contro il Rodano ai tempi del Cerro: “Mentre la palla entrava pensai di essere diventato ricco”.

ANDREA FARINELLI 5.5: Fiato corto, dalla tribuna gli danno del bollito, lui fa il compitino ma promette ai fans che per la finale avrà i 60 minuti nei polmoni, il 19 giugno sapremo chi aveva ragione.

ALEX FARINELLI 7: Assist di rara fattura per il 6 di Cerro sul goal di Martini. Dove lo metti fa bene che sia seconda punta, mezzala o portiere, potrebbe prestare un po’ di fiato al fratello maggiore come segno di riverenza dovuta a una storica bandiera della CdC.

MARCO BULDRIGHINI 6: Rischia di giocare in porta e non dice una parola (non è vero), lunedì ci sarà saltando gli altri 7 tornei al quale è iscritto, mercoledì salta la cena con i parenti della fidanzata per non perdersi la partita contro Cantone. Per chi non lo avesse ancora capito prima c’è il cerro poi tutti gli altri, per questo merita il sei.

MATTIA MAGRI 6+: Deve presentarsi al campo sempre con 10 minuti di anticipo rispetto ai compagni per fasciarsi: caviglia destra, mano sinistra, capezzolo ambi destro, orecchio alto, ginocchio magro e legamento falciforme anteriore. Volete essere stupiti? Sceso al 53’ per infortunio…

GIOVANNI ATTOLINI 6.5: Salva sulla linea un goal già fatto. Molto scortese perché Insa stava già esultando ma lui come il più classico ladro di dolcetti il giorno di Halloween a bambini che contano metà dei suoi anni, non fa sconti. Fuori dal letto nessuna pietà.

STEFANO CASTAGNOLI 6: “per il cambio andiamo a centrocampo e chiamiamo il direttore di gara?” chiede al sottoscritto. Mi spiazza, chiamo il quarto uomo e gli faccio preparare la Tavoletta Elettronica Luminosa Delta 2FE1 per Cambio Giocatori. Così a occhio direi di un’altra categoria.

PIETRO CERVI 6.5: “Talento o raccomandato?” solo il campo ci dirà se il cognome sovrasterà le doti tecniche del ragazzo, per ora una signora prima apparizione, poi sappiamo che ad allenarsi con dei campioni come Martini e Buldrighini si può solo migliorare.

EDOARDO FONTANELLI 5.5: Sfortunato sull’autogoal che non gli fa vincere per questione di secondi la sua partita personale con il fratello maggiore, poco incisivo, molto bravo a tenere il tempo al sottoscritto e di buona compagnia.

ALBERTO MACRILLO’ 7-: Se fosse entrato il bolide da 50 metri il PSG era pronto a presentarlo come il nuovo Kylian Mbappé, tutto rinviato a lunedì 3 giugno ore 20.15 gli sceicchi lo aspettano, lui però sogna il Milan di Fonseca.

RODANO

DAVIDE BRAGLIA 7+: Il pararigori per eccellenza, 99,9% rigori parati per lui alla coppa da quando la gioca, le squadre che rischiano di giocarsi semifinale/finale dagli 11 metri contro rodano tremano al solo pensiero e regalano la vittoria agli avversari.

RICCARDO FONTANELLI 6.5: Per lui derby in famiglia questa sera, non si scompone, rude nel contrasto e raffinato nel lancio, da segnalare un tunnel clamoroso al 10 di Cerro, Castagnoli non è più quello di prima, hai distrutto l’autostima costruita negli anni di questo povero ragazzo, ti lascio il numero se vuoi sentire come sta +39 349 870 4402.

SAMUELE IORI 5.5: “non sappiamo se arrivi Iori, mancano già i 2 del carpi se poi ci pacca anche il nostro 10… coppa falsata, rifacciamo le squadre”, con i suoi tempi ma è arrivato, 16 minuti risicati di secondo tempo in cui fatica ad entrare nel vivo della gara poi da una sua pressione nasce l’azione del goal del pareggio. A rischio S.V. da regolamento il giocatore deve disputare più di 15 minuti per ricevere un voto, non incide, magari se gioca tutta la partita mi segno qualche + a fianco a quel numero così pesante.

SEBASTIANO TORRI 7: Quando serve un rapace d’area è in panchina, quando è in campo ha a disposizione solo palloni sporchi da lavorarsi lontano dallo specchio. Stessa sfortuna della fiore anche se nell’unica occasione buona che si trova in campo la insacca.

INSA FABOURE 6: La superficie terrestre è ricoperta al 71% d’acqua, il restante 29% è ricoperta da INSA.

LUCA DI GIORGIO 7- : “dà del tu al pallone” cit. l’epicureo della gastronomia liquida e un virtuoso della mixologia, con una perspicacia acuta per i gusti dei clienti e una erudizione paragonabile a quella di un sommelier, per gli amici il Fariol. Tornando a Di Giorgio suo il goal su rigore che riporta in parità allo scadere del primo tempo la partita.

TOMMASO CORRADINI 6+: Si presenta con 1 ora e mezza di anticipo con una bella ragazza, capisce che non può entrare a riscaldarsi così presto e se ne va indispettito. Ricordiamo ai lettori che il calendario è presente sul profilo Instagram della coppa dei cantoni e sul sito. Sulle palle vaganti si presenta con lo stesso anticipo.

FILIPPO MAYANI 5.5: Forze fresche da Puianello, tanta grinta e un po’ meno di lucidità, se dovessi trovare una canzone da dedicargli sarebbe “nessuno vuole essere Robin”. Noi il nostro Robin lo abbiamo trovato.

MATTIA BONI 7.5: è atterrato sul pianeta Coppa dei Cantoni Boni, le contendenti al trono gridano allo scandalo. Il canterano Santos, arrivato da subentrato alla leggenda hall of fame il Pibe Morini, sfodera le sue skill migliori tra serpentine in area e tiri al volo dalla lunga distanza, ubriaca la difesa avversaria che sfinita si fa del male da sola allo scadere del secondo tempo. Abbiamo visto solo una partita per ora di questo talento scovato dal giocatore/allenatore/dirigente/tifoso/talent scout Vecchi e abbiamo già il mal di testa a seguire ogni sua finta.

MARIEL KONDAKCIU 6+: Ho contato almeno 5 o 6 tiri contro lo stesso difensore di cantone, una vera e propria resa dei conti o solo semplice sfortuna?

TOMMASO VECCHI 6-: Post primo tempo commenterà così la sua partita “È normale che poi si parla sempre di approccio, ma penso che nei primi 4 minuti avevo tenuto palla solamente io, eravamo anche messi bene, quel lancio a memoria spalle alla porta, anche se poi sotto porta… Quelli sono i classici episodi in cui loro sono stati più scaltri di noi. Su questo dobbiamo lavorare – aggiunge – Loro sono sicuramente una squadra molto quadrata, ci hanno aspettato e un pochettino me lo aspettavo. Dovevamo stare più larghi con gli esterni e cercare qualche volta di più il corto-lungo. Comunque dopo la partita si è indirizzata come volevano i nostri avversari, tutti sotto-palla e tutti bassi. Non è che non abbiamo creato niente, è che in quelle situazioni non siamo stati così precisi come invece sono stati loro. Hanno avuto una capacità realizzativa con un’altissima percentuale per i tiri in porta che hanno fatto“. Riassumiamo la sua partita con una sua citazione colta sul campo dopo un’occasione divorata rivolta al Pibe in panca “non ho i tempi, non ho i modi”.

FABIO SPITALERI XX: Dopo il dieci alla prima partita ad un’intervista pre-gara ancora disponibile sul profilo social del torneo prevede un voto maggiore del primo, noi lo accontentiamo, perché quando ti guarda con quegli occhi lì non puoi fare altro.

ALLESSANDO MELIOLI 6: un tutto fare che inizia l’azione, va per crossare e se solo potesse andrebbe a colpire di testa, prezioso nei recuperi difensivi e propositivo in avanti.

ARBITRO

Vezzo 6-: La prima è sempre la più difficile lo sappiamo, “El Parroquial” e il suo pubblico mette pressione come il Bernabeu, 3 rigori molto italiani e tanto spirito di servizio per rendere la partita ancora più interessante, propenso a fare contenuti elettrizzanti con partite tirate fino all’ultimo secondo.

Tripoli – La Buca 4 – 1

Marcatori: 3’ Tedeschi (T), 24’ Pluchino (T), 40’ Pascarella (B), 47’ Masciulli (T), 60’ Torri (T)

Assist: Ruozzi (B), Pluchino (T), Luongo (T)

CRONACA

Signore e signori, ragazzi e ragazze, è finalmente arrivato quel momento dell’anno che tutti aspettavamo con impazienza. Preparatevi a mettere in pausa tutte le vostre serie TV preferite, dimenticatevi dei social media per qualche giorno, perché la ventesima edizione del torneo per eccellenza é iniziata. Quest’anno, celebriamo due decenni di emozioni, rivalità e gol spettacolari. Vent’anni fa, in una giornata forse piovosa o forse soleggiata, qualcuno ha avuto la brillante idea di unire i migliori giocatori dei cantoni in un unico, grandioso torneo. Ed eccoci qui, vent’anni dopo, con le stesse passioni, lo stesso entusiasmo e, ovviamente, la stessa voglia di vincere. Questa non è solo una competizione, è una festa! È il carnevale del calcio con la F, dove ogni dribbling è un passo di danza, ogni tiro è una dichiarazione d’amore al pallone e ogni parata è un tuffo nel cuore dei tifosi.

A me danno meno che a Billy quindi le note tecniche saranno più brevi, come il fiato di Tommy vecchi dopo una stecca di Camel.

Ma ecco la cronaca.

21.37 inizia il secondo match della prima giornata

3’ Tedeschi, in area di rigore, si lancia saltando l’avversario e conclude con il mancino a incrociare. Salvini battuto e Tripoli conduce 1-0. Partenza soft…

6’ Pluchino prova subito ad allungare sul 2-0 con un tiro a giro dal limite ma Salvini con un volo (utile anche ai fotografi) para e mette in corner.

La prima vera occasione da parte de La Buca arriva al 20’ con due tiri di Pascarella ribattuti e un’ultima conclusione di Moscatelli che termina alta di poco.

24’ Boschini G. sbaglia a spazzare e Pluchino dopo aver riconquistato palla, lascia partire un missile terra aria da ¾ campo. Palla sotto la traversa e Tripoli che raddoppia.

Finisce il primo tempo, Tripoli si rende più pericolosa e riesce a schiacciare La Buca che fa fatica a ripartire e a spaventare la difesa degli avversari. Tripoli 2 – La Buca 0

22.12 inizia il secondo tempo e arriva Gio Boschini

La Buca riparte più coraggiosa rispetto al primo tempo e si rende subito pericolosa con una girata di Pascarella fermato da un braccio più o meno largo di Giorgini.

10’ Pascarella con una splendida rovesciata la mette sotto al sette dopo un assist di testa da parte di Ruozzi.

La Buca parte forte nel secondo tempo e accorcia subito le distanze e poco dopo si presenta, sempre sui piedi di Pascarella, l’occasione del 2-2. Errore da parte delle difesa di Tripoli, Pascarella al volo la indirizza verso la porta d’esterno, Portioli battuto, PALO CLAMOROSO!

Poco dopo sempre Pascarella scende, forse per mancanza di fiato o forse per far giocare tutti, e pacatamente senza l’uso di parole scurrili esclama: “accipicchiolina, perdindirindina non potete stare schiacciati in difesa se stiamo perdendo”. Finito di sfogarsi in modo a dir poco impercettibile si siede e finisce la sua fresca Moretti.

17’ Masciulli dopo un filtrante di Pluchino si ritrova da solo davanti a Salvini e vota PD. Tripoli allunga e il parziale alle 22.29 é di 3 a 1 per Tripoli.

30’ l’arbitro sta per fischiare la fine del match ma Luongo riesce a mettere ,a tu per tu con il portiere,
Torri che non si fa ipnotizzare e incrociando mette la palla in porta e la partita sul 4-1 per Tripoli.

PAGELLE

TRIPOLI

Portioli 6.5: Riuscirà anche quest’anno a dimostrare di essere il miglior portiere? Sicuramente è partito bene, ha risposto sempre presente quando è stato chiamato in causa. Sulla rovesciata non ha potuto nulla e una volta ha dovuto ringraziare il legno.

Geraci 7: Terzino di spinta, mette più volte in difficoltà la difesa de La Buca. Più volte ha cercato la gioia del gol ma la fortuna non era dalla sua parte, per questa volta.

Luongo 7: Mette in mostra le sue qualità e la sua tranquillità nel portare palla. Possiede personalità e caparbietà, capisco perché il presidente Castagnoli abbia provato a portarlo al Cerro.

Lorenzo Torri 7.5: Trova la gioia del gol all’ultimo secondo. Freddo davanti al portiere. Spinge tanto e ha una buona tecnica.

Giorgini 6.5: L’esperienza lo aiuta più del fiato. Un tempo faceva mangiare la polvere agli avversari, adesso al massimo può offrirgli un panino. Ai compagni invece regala una prestazione difensiva solida e ordinata.

Tedeschi 8: Imponente, veloce e tecnico. Utile sia in fase offensiva come in occasione del gol che in fase difensiva Grazie alla sua fisicità. Uno dei migliori.

Covi 6.5: L’elevazione da baskettaro lo aiuta e sfiora un gol dopo un salto imperioso. Anche coi piedi ci sa fare, sarà una rivelazione.

Rocchetta 6: L’ho visto in difficoltà un paio di volte ma è da rivedere… forse l’emozione o la giovane età.. punto forte: chiedetelo alle ragazze in curva.

Masciulli 7: Un po’ in ombra nel primo tempo e un po’ meglio nel secondo dove trova un bel gol. Può fare sicuramente di più.

Mainini 6: non male per l’età. Qualche anno in meno e farebbe la differenza.

Delmonte 6.5: Spinge sulla fascia e ha una buona tecnica, non riesce però a incidere.

Pederini 6: non ho appunti nei miei appunti quindi 6 politici

Catellani 6.5: Zaytsev sarebbe fiero di te. Oltre che a un ottimo pallavolista dimostra anche di saperci fare con il calcio.

Cossentino 6: Gioca una partita ordinata senza troppi errori. Non ha le qualità del fratello ma con un po’ di garra può sicuramente fare meglio di così.

Pluchino 8.5: Gol e assist, dimostra di avere qualità da attaccante invidiabili. Riesce a mettere in difficoltà la difesa in ogni occasione per merito suo e non per demeriti de La Buca. Migliore in campo in assoluto.

LA BUCA

Salvini 6: fa delle belle parate e mostra a tutti di avere un piede educatissimo. Purtroppo subisce 4 gol, in alcuni incolpevole, in altri forse poteva fare di più.

Boschini G. 6.5: sembrava un po’ Maldini con una maglia e una fede sbagliate. Purtroppo sbaglia il rilancio e regala il 2-0 a Tripoli. Nonostante tutto, caro Giacomo, la tua determinazione è stata ammirevole. Come dice sempre Giovanni, il nostro Giacomo ha una grinta che fa paura, sembra quasi che abbia bevuto il caffè di Aldo prima di entrare in campo.

Caselli 6: L’esperienza non basta a contenere l’attacco di Tripoli. Il migliore in difesa dopo Ruozzi.

Ruozzi 6.5: Il migliore della difesa della sua squadra, riesce a regalare anche un assist a Pascarella. Difende come Buzz e attacca come Melodie in footbrawl grazie alla sua velocità.

Gio Bosco 7: Tra i migliori della sua squadra. È arrivato all’inizio del secondo tempo dopo una partita ed è entrato dando un po’ di preoccupazioni alla difesa di Tripoli. A volte tiene troppo palla ma le qualità si vedono tutte. Eroe!

Tirelli 6.5: Cerca di mettere ordine a centrocampo e a interrompere ogni azione offensiva di Tripoli. Ogni tanto si arrende per il fiato ma nel complesso gioca una buona partita.

Dave Bosco: Grande assente della serata

Pascarella 7.5: Come dice Panni: “solo il palo gli nega la gioia della doppietta” (mi ha detto di scriverlo almeno 20 volte). Segna con una gran rovesciata ed è sicuramente il miglior in campo de La Buca. Forse un po’ di fiato in più gli permetterebbe di incidere maggiormente. Gran Gol!

Moscatelli 6: Quest’anno non posso dare la colpa alle luci ma non mi ricordo granché della sua partita a parte una bella conclusione e una chiacchierata in panca. Simpatico

De Moura 6: Ci si aspettava di più da lui. Purtroppo un infortunio muscolare lo costringe ad abbandonare la partita dopo un bello scatto verso la porta che però non ha portato a nulla.

Cattini 6: Un bel rinvio di ginocchio e nulla più. Non bene come l’intera difesa de La Buca. Rimandato

Hamilton 6: si è visto poco e anche lui a causa infortunio non ha giocato molto. Ti si vedrà sicuramente di più nel 2025 a bordo della Ferrari.

Giuseppe Lorenzo 6: Forse il peggiore della difesa però dimostra di avere un grande cuore mettendoci ogni energia. Insisti e persisti che raggiungi e conquisti.

Salsi 6: Il maestro dell’arte del compromesso. Un voto che dice: “non male, ma neanche bene”.

Graffagnino 6.5: Fisicamente imponente. Quando prendeva palla non si capiva se stesse giocando o provando i passi di “Ballando con le stelle”.

ARBITRO

Spadaccini 6.5: Conduce la gara in modo ordinato e tiene a bada gli animi. Arbitro stile Coppa che lascia giocare molto e tiene spesso il fischietto in tasca. Qualche scelta rivedibile (rigore non dato a La Buca).

Cantone – Rodano 1 – 1

Marcatori: 12′ Torri (R), 13′ Romagnani (C)

Assist: Melioli (R)

CRONACA

L’attesa di un nuovo inizio.
Scriveva Jules Renard: “Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d’attesa”.
Chissà se il buon Jules giocava a calcio, sicuramente non conosceva la Coppa Cantoni, a fine 800, a Parigi, non andava di moda.
La sala d’attesa comincia il 27 dicembre di ogni anno, serata staff, finito il calcetto, imbarazzante per livello tecnico, comincia la birreria, notevole per gli appetiti, dove si plasma l’edizione futura con ancora l’odore spirituale di quella terminata.
Poi passano i mesi, cominciano i messaggi WA, prime riunioni, maglie, campo, nuovi componenti staff, ricordi, playlist, squadre, stelline, piastra, bar, semina, video, Instagram, era meglio quando giocava Pino, calendario, arbitri, spesa, articoli…e arriva il fischio d’inizio. Fine della magia, parte la routine, per 23 giorni, e si sa, il 23 a Montecavolo non è un numero banale.
Con il fischio di inizio della prima partita, l’attesa saluta, ringrazia e se ne va, portandosi con sé quel velo di malinconia perché ciò che accadrà non sarà mai speciale come ciò che era, tanto, atteso.

Avete presente la trama del film/romanzo “La morte a Venezia” di Thomas Mann?
Ecco la cronaca della partita. Ciao!

Va beh, giusto perché mi danno 70 euro, aggiungo due note tecniche.
Rodano si dimostra più tecnica e propositiva, infatti passa in vantaggio con colpo di testa di Torri.
Dopo 4 secondi pareggia Cantone con altro colpo di testa, del buon Romagnani. Prima di ciò il nulla.
Nel secondo tempo ci ricordiamo un tiro di Iori parato, una punizione di Gabri Bimbi sulla barriera e un tipo che è passato con il monopattino a bordo campo urlando “forza Tripoli”…
Cantone più squadra ma dal gioco allegriano.
Rodano sembra abbia due del Carpi e uno del Milan prima squadra presenti dalla prossima partita.
Aspettiamo fiduciosi anche se, in questi anni, di fenomeni abbiamo visto solo Ferri Patrik, gli altri tutti molto simpatici.
1 a 1 e che la Coppa continui sotto la luce del Carpi.

PAGELLE

CANTONE

FERRETTI 7: ordinaria amministrazione, sul goal di Torri forse poteva uscire, ma fondamentalmente va anche bene cosi, la terra gira intorno al sole lo stesso.

LEONE 9: il migliore dei suoi. Se il più buono in campo non gioca a calcio ma lancia una bandiera in cielo come passatempo, si ragazzi, facciamoci delle domande sul movimento calcistico italiano post Sacchi. Aggiungiamo che Retegui è il centravanti della nazionale cosi ci facciamo ancora più male, insieme.

BIMBI G. 6: capitano e numero 10 insieme entra nel club esclusivo di Totti, Del Piero ed Oliver Hutton. La prestazione è ordinata senza lampi, diciamo una geometria da ultima ora il sabato mattina alle superiori.

ROSSI 6,5: se ho capito chi è apprezzabile, mi è parso anche con buone doti tecniche ma forse lo confondo con altro quindi profilo basso senza lasciarsi andare a troppe dichiarazioni precise.

FILIPPI 6/7: un terzino vecchio stampo con tanta corsa e un polsino sul braccio sinistro che non si è capito bene perché ma probabilmente era in tinta con il calzino quindi premio Max Mara 2024.

ROMAGNANI 7: di lui ci ricordiamo solo il goal, ma anche di Fabio Grosso ci ricordiamo solo un goal. A volte basta poco per passare alla storia. Se, come ha detto Marco Buldrighini, Cantone vincerà la ventesima edizione allora il suo goal odierno assumerà un’importanza capitale, altrimenti, è stato un sasso lanciato in un dirupo senza fine.

BIMBI A. 6,5: lottatore dai piedi buoni, le prende e le dà senza lamentarsi dimostrando attaccamento ai sani principi del Fight Club.

BENSO 6,5: sgasa che gasa da quanto gas ci mette per sgasare sul campo

FRANCHI 6/7: sarà l’età di chi scrive ma io non ricordo un’azione degna di entrare nel libro “Vent’anni di Coppa Cantoni, da Ferri a Magrì” che tra l’altro si può già prenotare a questo indirizzo www.amazon.it sezione alimentari e cura della casa.

BEZZI 6: come da tradizione un Bezzi alla coppa è sempre presente, probabilmente è la stessa persone che si presenta con movenze e somiglianze diverse ogni anno da almeno 18 anni.

FICARELLI 6,5: prestazione che passerà alla storia della cdc, solidità fisica e apprezzabile tocco di palla; a Luglio avrà il provino per il Bologna calcio, l’organizzazione gli manda un grosso in bocca al lupo.

GATTAMELATI 6,5: Mister “100 presenze” è riassumibile così: unico, irriverente, implacabile. Ha comandato la difesa sempre con il sorriso sulle labbra, anche quando il gioco si è fatto duro e difficile contro la Francia. In assoluto il migliore del Mondiale; da Pallone d’Oro e oltre. Ma è un difensore, un operaio con il frac. Come per Paolo Maldini resterà un sogno. Cit.

ZACCHINI 6: prestazione in linea con l’attuale governo Meloni.

VEZZOSI 7: caparbio e determinato, prova a combattere la noia con qualche scorribanda elevata a condizione di arrembaggio; inevitabilmente il concerto degli ACDC lo ha debilitato ma in lui non demorde mai, il fuoco del coraggio.

BEZZI…già commentato, cambia cognome.

RODANO

BRAGLIA 7: al sedicesimo minuto si addormenta letteralmente in campo, lo svegliano all’intervallo per fare pipì, ritorna in postazione e combatte la noia guardando gli highlights di Frosinone – Monza sul telefonino.

FONTANELLI 7: difensore di una volta, pochi fronzoli e molta concretezza, apprezzabile anche il tentativo di alzare la testa andando contro alla scuola italiana.

RINALDI 7,5: il migliore dei suoi. al primo tocco di palla si evince come sappia usare il mezzo in questione, non disdegna la lotta, finisce la partita in attacco ma neanche lui riesce nel miracolo di svegliare gli spettatori.

IORI 6,5: mezza punta, trequartista, falso nove, fantasista, libero di svariare…ha ragione Massimiliano Allegri, con 8 milioni di euro all’anno si vive meglio

TORRI 7: ha il merito del goal con un colpo di testa che ricorda il primo Gilardino, quando ancora non aveva scoperto quella cosa che fa rima con no.

DI GIORGIO 6: Giorgio VI del Regno Unito (nato Albert Frederick Arthur George; Sandringham, 14 dicembre 1895 – Sandringham, 6 febbraio 1952) è stato re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dall’11 dicembre 1936 fino al 6 febbraio 1952, giorno della sua morte.
Fu l’ultimo Imperatore d’India fino al 15 agosto 1947, pur mantenendo il titolo fino al 22 giugno 1948. Fu anche l’ultimo sovrano britannico a essere re di tutta l’Irlanda; infatti, sebbene l’Irlanda fosse divenuta completamente indipendente nel 1937, il sovrano mantenne comunque il controllo fino al 1949 e il titolo fino alla morte. Era il padre della regina Elisabetta II e di sua sorella Margaret ed il nonno materno del re Carlo III. Nacque dall’unione tra il Duca di York, in seguito divenuto re Giorgio V, e la principessa Maria di Teck, secondogenito dopo il fratello Edoardo.
Nel 1920 fu nominato dal padre duca di York e Conte di Inverness. Nel 1923 sposò nell’abbazia di Westminster lady Elizabeth Bowes-Lyon, dalla quale ebbe le due figlie, Elisabetta e Margaret. L’11 dicembre 1936, in seguito all’abdicazione del fratello Edoardo VIII, salì al trono prendendo il nome di Giorgio VI, poiché il suo primo nome Albert suonava troppo tedesco ed era stato già rifiutato dal nonno Edoardo VII. Fu incoronato il 12 maggio 1937 nell’abbazia di Westminster insieme alla moglie, la regina Elizabeth Bowes-Lyon; questa fu la prima incoronazione trasmessa dalla radio e registrata per la riproduzione privata dalla BBC.
Evento centrale del suo regno fu la seconda guerra mondiale, combattuta dal Regno Unito, alleato della Francia e poi anche degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, contro le Potenze dell’Asse. Durante tutta la guerra, e in modo particolare durante il difficile periodo dei bombardamenti su Londra, seppe conquistare la stima e l’affetto dei suoi sudditi, rimanendo sempre saldamente in patria, rifiutando ogni fuga e contribuendo anzi, con i suoi discorsi radiofonici, a tenere alto il morale del paese durante la resistenza all’attacco subito dalla Germania nazista.[4]
Nel dopoguerra fu tra i principali promotori della ripresa economica e sociale del Regno Unito.

CORRADINI 7: nonostante sembri il cantante di una boy band anni 90, in campo è tignoso, caparbio e tecnicamente niente male. Bravo.

MAIANI 6: il più seguito dai follower della coppa, Giovedi sera dalle 21:30 alle 22:15 lo potete trovare al bar della coppa per firma autografi, selfie, brevi video per TikTok…

KODANKCIU 7: la potenza è nulla senza controllo, recitava una famosa pubblicità degli anni 2000. Lui possiede entrambe le cose. Il mondo è tuo, vai e diventa ciò che sei.

VECCHI 6/9/10: il voto si triplica come nei tuffi alle olimpiadi. Sei per la prestazione in campo, timida ma rispettosa verso l’importanza di un gioco, il calcio, nato in una terra di nobili e brexit. Nove per la gestione della squadra, dei cambi e dello stress. Dieci per la maglietta che scende dall’alto verso il basso senza trovare ostacoli degni di nota, la pancetta c’è ma è ben nascosta.

SPITALERI 10: la coppa non è solo goal e colpi di tacco. La coppa si organizza anche, e, soprattutto per ragazzi come Spita che, consapevoli di provenire da un altro sport, si siede in panchina con l’umiltà di chi conosce se stesso e quando entra in campo da tutto. Perché il più grande non è il più vincente.

Melioli 7: l’assist più bello mai visto alla storia della coppa cantoni. Lo potrà raccontare al suo commercialista.

ARBITRO

Zurlini 10: corre talmente poco che decide, finito il match, di andare a Riccione a mangiare un crescione. Di corsa.

Cantone – Rodano 5 – 1 FINALE

Marcatori: Benso 7′, 13′, 44′ (C), Franchi 11′ (C), Schillaci 14′ (R), Gambetti 34′ (C)

Assist: Romagnani x2 (C), Bezzi (C)

COMMENTO

La Finale è l’apice della Coppa, è il momento più atteso, il coronamento di 6 mesi di lavoro. Ricordo infatti che ufficialmente la Coppa inizia a fine dicembre quando l’Organizasion si trova con la mitica accoppiata: calcetto + cena natalizia, per iniziare a buttare giù le basi dell’edizione che verrà.

Bando alle ciance arriviamo a El Parrioquial, tirato a lucido per l’occasione. In campo già 1h prima dal fischio iniziale si iniziano a vedere le casacche celesti da un lato e biancorosse dall’altro.

Finale a sorpresa, poiché il popolo – a maggio – aveva sentenziato “back to back” (doppietta) di Scampate. Invece troviamo Cantone, da sempre la squadra da battere, sopravvissuta ad un paio di cicli generazionali di giocatori, e Rodano, in cerca di un’anima per riscoprire i fasti di un passato troppo lontano (ultimo titolo 2013).

Nel pre-partita chiedo un paio di pareri ai giocatori più rappresentativi delle due compagini:

T. Benso: “Forza Rodanno, hanno già vinto per loro pura formalità”. Gli fa il coro il suo capitano Bimbi “Sarà una partita tosta e sentita, ma loro più forti”. Schillo: “se vinciamo mi tatuo l’aquila di Rodano sulla caviglia”. Vecchi lato Rodano, intervistato, ammette sintetico un (cattivo) presagio: “Sono preso male”. Anche il più stimato commentatore della Coppa Maurizio Briselli, sentenzia “Ah oggi sarà dura, davvero dura”.

Tempo di calcio e di calci, Zurlini chiama tutti a raccolta, ingresso in campo sulle note della musichetta della Champions, si accendono i fumogeni alle spalle dei giocatori, l’impatto visivo è notevole, il pubblico, folto come al solito applaude, come per incanto si ripopola anche la Curva Mascagni, Sancta Santorum del tifo cantonese, le vecchie glorie si accomodano sui cofani delle auto, con la birretta in mano e assistono allo spettacolo chiedendosi se era meglio la storica punta Golinelli o l’attuale Benso.

Inno d’Italia, con lunga prefazione, e altoparlanti con le strozzature per non disturbare il vicinato, finalmente arriva l’agognata “l’Italia chiamò”, urlo liberatorio e si parte.

O meglio Cantone parte, Rodano resta nello spogliatoio, e in quella fase di studio dove quasi tutti in campo vorrebbero un inizio soft, retropassaggio maldestro da centrocampo all’area, Vecchi svirgola così bene che lancia Benso, dove a tu per tu con Braglia insacca e a 7′ Rodano già sotto. Passano 4 minuti e da fallo laterale Romagnani innesca Franchi che la piazza di testa ed è 2 a 0 all’undicesimo. Non passano 2 minuti che sempre di testa e sempre Benso, la chiude: 3 a 0, al 13°. Gli addetti ai lavori tremano le voci sono di quelle brutte “qua finisce in goleada”, “fatela finire prima”.

Prima che i tori siano scappati dalle stalle, Schilllo decide di prendere in mano la situazione, lascia Renè al centro della difesa, e si piazza in avanti a dare un po’ di spinta alla coppia di attaccanti più prolifica della coppa (Pluchino + Benassi 14 goal in 2), ma che stasera paiono le copie sbiaditissime delle loro precedenti versioni. Così dopo solo 1 minuto dalla tripletta, forza e determinazione, fanno sì che Schillo vada a recuperare un pallone in area e segni il goal della speranza. 3 a 1 ed e solo passata la prima metà della prima fazione di gioco. Il pallino ora passa a Rodano, che impatta una traversa con Faboure, e poi un incrocio dei pali con Iori. Ancora Torri che sfiora il 3 a 2, mentre gestisce una quantità di palloni mostruosa sbagliando poco, a differenza dei suoi attaccanti che non riescono quasi mai a rendersi pericolosi. Altro lato anche Bimbi lavora decine di palloni, e anche se i suoi attaccanti sono più attivi, la difesa e il portiere del Rodano chiudono ogni velleità.

Zurlini, mette fine le ostilità, 3 a 1, con 30 minuti ancora da giocare, che lasciano speranze al Rodano e tengono sulle spine Cantone. Il pubblico, davvero numeroso, pare apprezzare.

Si ritorna in campo, nella foga le squadre si erano scordate di far entrare i giocatori seduti in panchina, quindi adesso tutti in campo, perchè alla Coppa anche se sei più un calciante che un calciatore, i tuoi 10/15 minuti di gloria te li garantisce il regolamento. I cambi di Cantone però sembrano essere più giovani ma più in palla e su azione fotocopia del secondo goal, Romagnani da fallo laterale la mette in area dove Gambetti in mezzo ad un groviglio di portiere e difensori avversari, che si ostacolano da soli, la mette in rete. 4 a 1 al 4′ del 2° tempo.

Rodano in ginocchio, l’attacco gira a vuoto, la difesa tampona come può ma Cantone è sempre insidioso là davanti. Si continua a giocare perché di tempo in effetti ne resta. Ma non accade più nulla di rilevante fino al 21 quando N. Bezzi la passa a Teo che dall’angolo esterno dx dell’area di rigore lascia partire un siluro che s’infila alle spalle di Braglia. Stavolta è davvero finita, 5 a 1, la partita ha ancora poco da dire, Rodano non molla ma il tempo e le idee sono quelle che sono, Zurlini non concede recupero, triplice fischio e Cantone può festeggiare.

Il cielo è rosso sopra a Montecavolo, il Rodano tornato in finale, dopo 10 (dieci) edizioni, può essere comunque soddisfatto, anche perché secondo il parere di molti perenti, è andato ben oltre le aspettative. Il centro di Montecavolo si conferma come una fucina di buoni giocatori, squadra giovane, con grande avvenire.

La vittoria principale però è quella della Coppa, di tutti i volontari e le volontarie, la Coppa resta il momento più alto di aggregazione giovanile, di tutte le terre matildiche, sia per lo spirito che per l’importate numero di giovani coinvolti in tutta la sua preparazione e durata.

Per quest’anno ci fermiamo qua, con tanti ringraziamenti e arrivederci al 2024 la XX^ edizione, la migliore di sempre.

PAGELLE

RODANO

Davide Braglia: la porta di Rodano questa sera sembra la frontiera ucraina, arrivano bombe da tutte le parti, il giovane portiere non si scoraggia, fa come può, 5 goal pesano, io preferisco ricordare la sua miglior parata al 18° su bolide di Bimbi, qualche uscita leggerina, ma riesce ad ipnotizzare Bezzi in 1vs1. 6+

Francesco Schillaci: mai domo, la frase sul tatuaggio deve diventare un obiettivo, guida la squadra nella tempesta, però troppi porconi in campo. Stasera gli danno più da fare i suoi attaccanti che non quelli di Rodano, difficile dargli torto. 6,5

Salvatore De Stefano: gioca poco, ma gioca, riceve velate minacce da Teo “hai del coraggio a giocare con gli occhiali”, ma resta sereno. 6

Filippo Fontanelli: si muove sulla fascia, ma i suoi lo cercano poco, peccato perché è uno di quelli che ci sa più fare con il pallone tra i piedi. Un po’ di rimpianti sul cosa sarebbe stato se l’avessero servito più spesso 6

Filippo Benassi: avevamo ancora negli occhi una prestazione monstre contro Cerro, lunedì in effetti sembrava un giocatore di un altro livello, stasera non trova l’intesa con il compagno di reparto e nemmeno con i compagni, rimane nello spogliatoio. 5,5

Gino Renato: l’avevamo lasciato alla semifinale d’andata con Cerro, completamente spaesato, stasera con grande senso di servizio si mette in mezzo alla difesa, non darà quella sicurezza da centrale, ma alla fine sbaglia poco e chiude come può le folate avversarie, 6+

Sebastiano Torri: playmaker dei pijamas, l’ultimo a mollare, gestisce davvero tanti palloni, decine di passaggi, ma stasera là davanti a Rodano non trovano nemmeno la porta di casa. La sua partita la possiamo riassumere così, sul 3 a 1 per Cantone, stacca di testa a portiere battuto ma la palla impatta su un suo compagno: Lukaku – Di Marco. 7 (miglior giocatore Rodano).

Melioli: dignitoso difensore, crolla con Rodano ma non ha particolari colpe, i giovani alla coppa vanno tutelati, esordio e finale, puoi andarne fiero. 6

Corradini: non molla mai fino alla fine, va bene che ne imbarcano 5, ma se tutti avessero dato come il giovine Tommaso, forse oggi staremmo parlando di un’altra partita. Bene in copertura, da migliorare l’impostazione, oggi le TV vogliono i difensori con i piedi buoni. 6,5

Iori: grinta da vendere, palla al piede, salta sistematicamente il primo uomo, con il secondo le percentuali sono sempre dalla sua (68%), con il terzo calano drasticamente e perde palla. Qualche allenatore vecchia scuola ti urlerebbe “Questo è calcio non slalom gigante: passalaaa!!!”. 6,5

Pluchino: dal miglior esordio alla Coppa a peggior in campo, il passo è breve. E pensare che dal riscaldamento in tenuta tecnica, il ragazzo lasciava presagire ben altra prestazione. Invece stasera non corre, non tira e fa innervosire arbitro e compagni. Rimani ad ogni modo la speranza per un ritorno al vertice di questa squadra. 5

Vecchi: stasera non c’è, purtroppo l’aveva preannunciato, del resto a 30 anni ormai ti conosci. Tom da La Costa, ha il merito di aver tolto per questa edizione la nomea di “Ro-danno” a questa squadra. A Rodano quando hanno vinto, è perché avevano indubbiamente un gioco superiore alla media e 4 top players. Quest’anno avevano i top players ma non il gioco e soprattutto non la giusta amalgama, ma la squadra è in fase di (ri)costruzione, e questa finale ha fatto bene all’ambiente. 6-

Vellani: fa il suo, non ha meriti ne demeriti, dove non arriva con il calcio ci mette impegno. Uno di quei gregari che aiutano lo spirito della Coppa a crescere. 6

Augusti: indisponibile, ma si accomoda in panchina con la maglia per sostenere i compagni, a proposito di spirito della Coppa. Per me stasera l’hai alzata tu. N. G.

Faboure: fresco vincitore del premio Lergh ai Szoven, nonostante contro Scampate, Davo (senza intenzioni cattive) gli abbia staccato la caviglia. Stasera gioca e bene. Difende e quando si sgancia va a colpire la traversa con un bel tiro. Deve migliorare il controllo palla, poco preciso. Sempre presente anche da infortunato, mai un comportamento e una parola fuori posto. 6,5+

CANTONE

Ferretti: il portierone che i fenomeni sottovalutano, tipo: “gliela tiro alta vediamo se la prende”, probabilmente dalle semifinali in avanti fa un patto con la porta, dove non arriva lui lo aiutano i pali. Ad ogni modo da sicurezza alla squadra, alza la coppa e come promesso si fa tagliare la barba. 7,5

Gabriele Bimbi: la carica che da alla squadra prima dell’inizio del match è unica, i giovanotti lo ascoltano e lo seguono, vero leader, gioca parecchi palloni, quasi mai banale, eticamente (stasera) impeccabile. Probabilmente il ginocchio è da rioperare per la 4° volta, ma la coppa e la stima di 14 compagni di squadra è tutta sua. 8,5

Benso Teo: l’altra sera i gemelli Bertolini, dopo che gli aveva fatti ammattire tutta la serata in campo, mi si avvicinano e mi dicono “oh ma Teo nelle movenze ci ricorda Cecchini”. Ora per chi non conosce Cecco, consiglio di andare al bar Millenium e chiedere di lui ad un over 30. Non credo ci sia molta somiglianza ma una cosa è certa: vincere capo cannoniere, miglior giocatore e Coppa nella stessa sera, non accadeva dai tempi di Patrick Ferri. 9.

Bimbi: mediano alla Gattuso, protegge e l’area recupera palloni, calcia bene i cross ed è il sosia di Side Baby (ex Dark Polo Gang). Giocatore da avere in squadra. 7+

Leone: non si era visto fino al 15° del secondo tempo, poi rincorre Pluchino, scivolata pulita, recupera palla, esce a testa alta e subisce fallo. Nonostante abbia vinto una mezza dozzina di premi personali come miglior difensore torneo. Alza per la prima volta nella sua vita la Coppa. Potrebbe essere una serata memorabile, ma si accorge che qualcuno gli ha sfilato il portafoglio, resta la bar della Coppa a fare serata fino alla chiusura con i suoi compagni di Cantone. Stamattina arriva un suo messaggio “scusate, avevo lasciato il portafoglio a casa”. Serata e Coppa perfetta. 8

Messori: difensore tenace, ottimo in marcatura, se dovete andare in guerra portatevelo. 7,5

A. Bezzi: primo tempo si svincola bene dalla marcatura avversaria e a tu per tu con Braglia si fa ipnotizzare, ma il suo lo aveva già fatto in semifinale con doppietta a Scampate. 6,5

Filippi: se sei giovane alla Coppa, anche se sei bravo, un po’ di panchina la devi masticare, l’importante è farsi trovare pronto, lui lo è. Sulla fascia Cantone non dovrà preoccuparsi per parecchi anni. 6,5

Romagnani: questa difesa di Cantone, non teme confronti con i predecessori, e Romagnani è uno degli elementi di spicco nonché migliore esordiente della Coppa. Ci regala due assist da fallo laterale. 7,5

Franchi: vale il discorso di Filippi di cui sopra, in più lui timbra anche, esordio alla Coppa, un paio di goal e coppa al cielo, tanta roba. 7,5

Gambetti: Pepo Morini mentre si fanno le squadre lo definisce il golden boy (ragazzo d’oro) della Coppa, in effetti sa giocare bene al calcio e segna anche stasera. 7,5

N. Bezzi: mi si avvicina e mi fa “scrivi miglior assist della Coppa”, eccoti accontento. Gli allenamenti extra in Via Mattarella sono serviti, lo scorso anno secondo posto e quest’anno primo. 6,5

Ficarelli: un veterano della Coppa, resta il perché di quella spinta inutile e gratuita a centrocampo,  ad un avversario sul 5 a 1. Per il resto affidabile ovunque lo metti. 6+

S. Rossi: difensore moderno, 1,85 di altezza (circa), massiccio, sicuro, difficile eludere la sua marcatura. Sul 4 a 1, giustamente decide che vuole giocare in attacco, dove non sfigura e solo una paratona di Braglia gli nega la gioia del goal. 7,5

Cantone – Scampate 3 – 0 SEMI R

Marcatori: 5′ Benso (C), 13′ Bezzi A. (C), 63′ Bezzi A. (C)
Assist: Bimbi A. (C), Benso (C), Ficarelli (C)

COMMENTO

Ci siamo, è tutto pronto per l’attesissima sfida di ritorno tra Cantone e Scampate con il discorso qualificazione apertissimo dopo il pareggio per 1-1 in gara 1.

Gara 2 si gioca in casa Cantone e questo con il passare dei minuti diventa determinante quanto il Bernabéu per il Madrid, oggi si decide la sfidante di Rodano nella finale sempre a “El Parroquial” di mercoledì 21.

21.30 puntualissimi si comincia…

Ah no la partita precedente decide che oggi si va a letto tardi procedendo ai supplementari, almeno è passato cerro è casta la può ancora alzare…

Ah no, oggi non ne azzecco una, un po’ come Matte Berto che senza giri di parole fa una previsione a dir poco azzeccata: “giocati X2 fidati”, per i pochi che non lo sanno (dove vivete per non saperlo?) Berto gioca a Scampate…

Sono seduto sulla panchina di Cantone e a pochi metri sento un travolgente discorso motivazionale di Bimbi G. ai compagni degno del miglior Al pacino in ogni maledetta domenica, qui un estratto: “volete andare in finale? Io si” parole dure, parole dure di un uomo davvero strano, qui Kent Brockam.

Detto questo l’arbitro di serata Tirelli dalla sezione di Reggio Emilia fischia l’inizio, bastano 5 minuti alla squadra di casa per aggiornare il tabellino con un’incornata di Teo Benso su assist di Bimbi A. che gela la curva giallonera, 1-0 Cantone.

Dal 6’ del primo tempo la panchina dei ragazzi del centro chiede circa ogni 30 secondi quanto manca alla fine, educatamente le prime risposte sono precise al millisecondo per poi sfociare nel classico “mancano 15 minuti” alle restanti 396139 richieste come dice ogni padre al proprio figlio durante la camminata in montagna.

Siamo al 9’ minuto è Scampate può tronare in partita ma Bollo sbaglia di testa a pochi passi a portiere battuto, la legge più vecchia e famosa del calcio si sa: goal sbagliato = goal subito. Passano 3 minuti e dopo un’azione corale Benso mette in porta Bezzi che deve solo appoggiarla, 2-0 Cantone, Martini esce mezzo nudo dallo spogliatoio per verificare che il goal sia stato proprio del 5 di biancorosso e esulta, poi torna a piangere in un angolino ripensando a Rodano-Cerro.

Solo nel primo tempo conto una decina di punizioni per gli ospiti e il primo miracolo di serata, tanto per riscaldarsi, di Ferretti che smanaccia un bolide di Bolognesi.

Verso il 17’ finalmente si vede Rozzi, fino a quel momento legnato a dovere da chiunque gli passi accanto, che da 3/4 campo stampa l’incrocio dei pali sul pallone edizione limitata cdc23, oggi per le punte di Scampate la porta è stregata.

Minuto di silenzio organizzato dalla squadra di casa al 28’ che perde il suo capitano Bimbi G. per infortunio, speriamo possa tornare per l’atto finale della competizione altrimenti mi immagino già il commento alla Lippi: “Se ci fosse stato Bimbi nella finale del 2023 avrebbe vinto il Cantone”.

Inizia il secondo tempo e con esso lo show del portierone Ferretti che con una serie interminabile di miracoli rende ancora più eroica la partita dei biancorossi. Bolognesi, Davoli, Rozzi, Cattolico non riescono a capacitarsi di come la palla oggi di rete tocchi solo quella del fondo…

Lollo Braglia prova la mossa della disperazione dalla regia e inizia a grufarla senza mezzi termini a Cantone a venti minuti abbondanti al termine “ricordiamo che con questo risultato la finale di mercoledì sarà Cantone-Rodano…”, purtroppo o per fortuna la tattica non funziona e Cantone piazza una saracinesca in porta che non si alzerà più fino al triplice fischio.

Nel finire del secondo tempo Bimbi G. si fa espellere per proteste e mentre Scampate è all’arrembaggio alla ricerca di un disperato goal che riaprirebbe il discorso qualificazione la palla in rete la mette Bezzi A. che di testa mette la parola fine all’incontro, 3-0 Cantone.

È festa per i ragazzi terribili del centro che approdano in finale con merito per sfidare Vecchi e compagni in una lotta all’ultimo sangue.

PAGELLE

Cantone

1.MATTEO FERRETTI: Sono pochi i portieri che tengono più volte nella stessa edizione la porta inviolata in questo torneo, sono pochi i portieri che decidono una semifinale con una caterva di miracoli per di più contro uno degli attacchi più forti di questi ultimi anni alla Coppa dei Cantoni, sono pochi i portieri che riescono ad aprire una bottiglietta d’acqua senza togliersi i guanti, sono pochi i portieri che scommettono di tagliarsi la barba in caso di vittoria in finale, sono pochi i portieri che meritano un MVP condiviso anche se il compagno è attaccante e ha fatto doppietta. 8

10.GABRIELE BIMBI: “Cuore d’oro ma poca testa”, se dovessi raccontarvi Bimbi il titolo dell’articolo sarebbe questo perché quando ti si gira il ginocchio, non stai in piedi e un compagno ti chiede di rifiatare, entri e lotti un minuto per poi riuscire dolorante serve un cuore d’oro ma se i restanti 59 minuti più recupero li passi a discutere ogni decisione del direttore di gara è giusto aggiungere anche poca testa al commento. 6.5

77.TEO BENSO: Quanta fretta, ma dove corri, dove vai
Se ci ascolti per un momento, capirai.

Ripetutoli tipo una decina di volte da colui che gestisce l’angolo bar dopo che il guerriero esce in lacrime per infortunio, da una partita condita da un goal e un assist, ma continua a correre per non sentire il dolore. Torna più forte di prima. 7.5

8.ALLESSANDRO BIMBI: Assist +1, filtrante a liberare Benso per finire l’azione perfetta del 2-0 +0.25, si prende per mano il centrocampo dopo l’infortunio nel primo tempo del fratello. C’è poco da dire i giovani forti li abbiamo anche in Italia basta cercare nei tornei giusti. 7+

2.LORENZO LEONE: Mette molta pressione a Rozzi e Bolognesi senza mai lasciarli tirare, non smette di mettere pressione neanche a partita conclusa dicendo “il livello dei commenti si sta alzando molto, sembra quasi che guardiate la partita negli ultimi anni prima di commentarla”, spero che un’analisi statistica della tua partita sia adeguata al livello sperato.

Minuti giocati: 66’

Tiri bloccati: 5

Passaggi tentati: 43

% Passaggi completati: 89%

Contrasti tentati: 5

% Contrasti vinti: 80%

Falli fatti: 3

Km corsi: 4.2

Voto: 7+

4.LUCA MESSORI: Partita difficile perché Rozzi si aggira dalle sue parti, ci mette un po’ ad entrare in partita e capire che l’unico modo per fermare 11 di Scampate è atterrarlo ma appena ingrana la marcia lo annulla assieme a Romagnani. A fine partita esagera e entra male su Rozzi e per questo prende il cartellino. 6

5.ANDREA BEZZI: “Lo sai per un goal, io darei la vita, la mia vita”, c’è chi l’ha letta cantando e chi è milanista…

Immaginati per 2 reti in semifinale contro Scampate cosa farei.

Se penso che Ficarelli chiede il cambio perché non ce la fa e in panchina non si sa chi far entrare, poi Bezzi salta su “Non sono ancora passati 15 minuti ma se volete entro io, per me è uguale” esce il 45 per il 5, 27 secondi, piatto destro 1-0, come nelle favole.

Nella docuserie “Destino biancorosso” della volata di Cantone verso la finale 2023 Bezzi non si accontenta di fare da comparsa cosi decide di andare di testa su un pallone vagante al minuto 63’, il resto è storia… 8

3.NICOLA FILIPPI: 3 atipico, soprattutto a questo torneo: piedi buoni, sereno anche quando pressato vicino la sua area, non spazza a caso ma sui piedi dei compagni, non capisco se abbia capito cosa significa fare il terzino alla CDC nel caso risucceda chiedi a Gio Berto che ti passa gli appunti.

Ah ma è il 3 perché è l’unico a cui entra la M come taglia della maglia, adesso è tutto più chiaro. 6.5

6.LORENZO ROMAGNANI: “Tu vai a uomo su Rozzi” dice il capitano al 6 di Cantone, poi quando non ha palla l’undici di Scampate va a uomo sul 10 avversario, poi sul 9. A fine partita lo trovo al bar a uomo su un paio di bariste. 7

9.EDOARDO FRANCHINI: Salva il pagellatore dall’ira di Delmonte facendo le foto alla partita, entra nel secondo tempo per sostituire Bimbi e non lo fa rimpiangere tenendo benissimo la vecchia guardia avversaria. Next Gen- Old Gen 1-0. 6.5

11.TOMMASO GAMBETTI: Tanta corsa e tiri dalla distanza, prende le botte per mezza squadra ma resta calmo e macina altri chilometri, prestazione all’altezza dell’importanza del match. 6+

7.NICOLO BEZZI: Vanno tutti da lui per acclamarlo e a chiedere autografi ma il Bezzi della doppietta è l’altro. Oggi ti hanno rubato la scena ma stai pronto per riprendertela in finale. 6

45.LEONARDO FICARELLI: Sono al bar, faccio due chiacchere mentre penso a come iniziare il commento alla partita e sento dalle mie spalle “L’assist del 3-0 a Bezzi lo fatto io”, con un guizzo prendo la penna e me lo segno in 0.5 secondi, mi giro e compiaciuto faccio notare che lo avevo scritto da subito e che non mi perdo nulla. Oltre all’assist ti va il merito di essere uscito per far segnare Bezzi il primo goal. 6+

44.SIMONE ROSSI: Contro il miglior attacco del torneo ti aspetti di prendere un’imbarcata come la partita ai gironi, ecco se questo non è successo e anche per merito suo, perfetto nella quasi totalità delle rimesse dal fondo e ancora meglio nel bloccare ogni iniziativa avversaria con salvataggi quasi sulla linea. 6.5

Scampate

1.SEBASTIANO GRASSELLI: 3 goal in cui l’estremo difensore può solo guardare purtroppo per lui, poi si vede poco perché cantone arriva in area ma non tira, le poche volte che chiamato in causa è sicuro, c’è da allungare il rilancio di una decina di metri poi va bene. 5.5

44.SEBASTIANO BRAGLIA: Qualcuno dice che venerdì sera lui e i compagni dando per scontato il passaggio del turno si sono dati alla pazza gioia facendo le ore piccole e per questo erano un po’ in affanno nella partita odierna, se non ci credete molto probabilmente non eravate al matrimonio. 6

4.DENIS CAMUNCOLI: Nel commento con il sottoscritto pre partita è l’unico che vede che il ritorno della squadra al completo può destabilizzare l’ambiente dei campioni in carica. Veggente, dacci le quote.6

2.DAVIDE MARGINI: Si pensava ad un pacco al recupero palloni alla prima della serata, invece in extremis recupera (i palloni) per gli ultimi 5 minuti in cui Davo lo incita credendo si stesse già riscaldando con una scheda personalizzata ma in realtà stava solo facendo il suo lavoro. 6-

45.PIETRO BRAGLIA: Il gangster total blue del weekend non entra in campo con la stessa convinzione e grinta con cui entrava sul buffet solo un paio di giorni fa. Sia chiaro che se non si è verificata una goleada è anche per merito suo ma qualcosa mancava nella prestazione di oggi. 6

7.SAMUELE CATTOLICO: Avvisiamo i fan di riscatto che verso fine agosto inizio settembre uscirà l’attesissima hit estiva del rapper di Scampate, restate sintonizzati per avere più dettagli. 5.5

11.GABRILELE ROZZI: Oggi più per terra a tenersi la gamba dolorante che in piedi a dribblare avversari come birilli, prende un incrocio da casa sua bucando il pallone dalla precisione e forza messa in quel tiro. Fabrizio Romano twitta “Contatti tra l’agente di Rozzi e l’Arabia, per lui pronto un triennale irrinunciabile per convincerlo ad approdare all’Al Hial e strapparlo definitivamente a Scampate”.

Non lasciarci così. 6.5

10.DAVIDE DAVOLI: Prova a scuotere la squadra, purtroppo oggi le bombe su punizione non volevano proprio entrare ma non è questa la cosa più assurda, conquista parecchi falli e si lamenta a fine partita “La coppa sta diventando davvero cattiva, non ci sono più i difensori di una volta, io quest’anno mi sono concesso solo un’entrataccia”. 7-

5.LORENZO GIOVANNELLI: In una difesa che oggi ha fatto fatica prova a tenere finché può, imposta come sempre da signore ma le fatiche della stagione si fanno sentire e soccombe nel finale. 5.5

9.MARCO BOLOGNESI: Capita anche ai migliori di steccare una partita, con Rozzi perennemente a terra il peso dell’attacco è tutto sulle sue spalle, peccato per quel paio di occasioni mandate alte che potevano ridare vita a uno Scampate che non muore mai. 5.5

8.GIOVANNI BERTOLINI: Reduce dalle proprie nozze lo si nota subito molto leggero, sarà per il conto salato del super rinfresco di venerdì o che 3 giorni di matrimonio che gli stanno già stretti.

Ho visto camicie meno appariscenti come divisa di squadra. 6

77.MATTEO BERTOLINI: Dopo la sua predict invecchiata malissimo, in campo è quello che ci mette più cuore, non può vedere la sua creatura perdere a testa bassa e da tutto quello che ha spronando i compagni a fare lo stesso, servirebbero 10 Matte Berto in campo. 6.5

17.FRANCESCO BERTOLINI: Neanche da dire, lui è il difensore che lega il gioco quando i centrocampisti sono marcati, tiene il 77 avversario discretamente che fa goal nell’unica azione in cui non era compito suo marcarlo, stranamente oggi l’arbitro fischia a sfavore quando lui entra a contrasto, erano anni che non accadeva. 6

6.ALEX BEZZI: Troppo veloci Romagnani e Benso che sfrecciano sulla sua fascia, fa quel che può ma alla fine si deve arrendere e complimentarsi con gli avversari. 5.5

3.LUCA VEZZOSI: L’ho visto poco causa lato opposto e luce rivedibile ma per quel poco che ho visto è il compitino assegnatoli, oggi non bastava. 5.5

Rodano – Il Cerro 3 – 1 SEMI R

Marcatori: 32′ Grossi F. (C), 55′ Schillaci (R), 59′ Schillaci (R), 64′ Iori (R)

INCIPIT

Perché esiste lo sport?

Alla fine del corridoio che porta all’ingresso del campo centrale di Wimbledon, è presente questa frase, “Che tu possa incontrare il trionfo e il disastro e fronteggiare quei due impostori nello stesso modo». Frase di Rudyard Kipling.

Lo sport ci invita a vivere entrambi i momenti per trarne un insegnamento, sta a noi cogliere il senso per trovarne l’equilibrio…
…Rodano contro Cerro è stato questo.
E pensa che c’è chi la chiama una semplice partita di pallone.

CRONACA

La metà di una bugia non fa la verità, canta Tiziano Ferro.
Potrei stare qui a scrivere con un italiano gradevole che non vi siete persi niente nello stare a casa a guardare Report condotto dal bravo ma non eccelso Sigfrido oppure che avete fatto bene a passeggiare per le strade del centro città ad osservare gli alberi che non ci sono più perché mantenerli costa troppo quindi, meglio asfaltare tutti ma, mentirei.
Vi siete persi la partita dell’edizione 2023.
Meglio di Cremonese – Sassuolo 3-2 del 6 Marzo per intenderci, ribattezzato l’evento sportivo dell’anno.

Di fatti abbiamo scelto di non disputare la finale perché meglio non si può.
(stiamo scherzando, non scrivete su Instagram “ma è vero che non fate la finale?”)

Alla mia destra mia figlia pronta a scrivere, alla mia sinistra Isabella pronta a fare le foto, in mano l’hamburger pronto a subire una morte certa (portato dal gentile Teo, 9 per la delicatezza del gesto), gli occhi sulla partita e andiamo a comandare.
Arbitra Rovazzi Michele Farioli da Via Petrarca

Primo tempo contratto come il muscolo di Jacobs dopo aver guadagnato 4 milioni di euro, Cerro fa la partita forte di un centrocampo che ricorda quello della Salernitana mentre Rodano (orfana del guru Benny Benassi sembra per problemi diciamo gravitazionali) si affida a Pluchino o meglio si affiderebbe visto che viene marcato in maniera magistrale da Farinelli che letteralmente non gliela fa vedere.
Eppure Cerro le occasioni le ha avute tra il palo di Casta e il rigore sbagliato da parte di Baggiuldrighini.
Su Tik Tok gira un video, per il compleanno di una donna del gruppo zizza non meglio identificata, dove il buddo dichiara “sui rigori sono infallibile” cit.
Cit. + Cit. = Meglio non dire queste cose.

Secondo tempo pronti via e goal di Grossi di rapina in area un po’ alla Inzaghi un po’ alla Cammellini nel suo goal con Tripoli rimasto negli annali.
I Martini sprecano diverse occasioni che avrebbero potuto chiudere il match e al 55′ goal di Schillaci che riapre tutto.
Rodano ci crede
Cerro si c_g_ in m_n_o
Al 59 succede l’incredibile.
Tommy Vecchi si inginocchia cercando la Mecca e subito dopo Schillaci, ancora lui, realizza il 2 a 1 con un sinistro che beffa il portiere e i sostenitori giallo canarino.

Supplementari.
Tutti sapevano come sarebbe andata a finire.
Bravi.
Avete capito anche voi .
Rodano entra in campo modalità Batman quando lo fanno arrabbiare e pressa Cerro fino a portarlo al fallo di rigore.
Lo batte Iori, goal.
3 a 1 Rodano
Assalto finale Cerro senza realmente ferire e…chiudete le valigie ragazzi del Rodano, andiamo in finale.

PAGELLE

Rodano

Braglia 8: rimarrà nella storia del torneo il tatuaggio a bordo campo fatto a fine partita, sul coppino, con scritto “fratelli Martini, qui non entrate”.
Eroe dei due mondi.

Schillaci 9: come il Bimby in cucina sa fare tutto, difende, segna due goal, parla parla parla con tutti, leader spirituale e pedagogico della squadra.
Migliore dei suoi

Fontanelli 8: giocatore completo.
Così completi ho visto solo Xavi, la Volvo XC60 versione full e un doppio petto tinta unita da Toschi uomo .

Torri 7: come le formiche sparse in tutta la casa quando vivi con dei figli che mangiano merendine in ogni stanza, lui è ovunque ma a differenza delle formiche non si lascia calpestare e buttare nell’umido come uno spaghetto Barilla qualunque.

Melioli o Meglioli 5 o 7: no perché se fosse Melioli 5 (senza G perde di efficacia) se invece fosse Meglioli 7 perché da personalità al cognome.

Corradini 7: se Acerbi è arrivato in finale di Champions, il Corra ha tutto il diritto di giocarsi la finale con una prestazione da libero anni 60 o 90….

Iori 8: da domani tutti i bambini nati a Rodano saranno chiamati Iori di secondo nome…un rigore che cambierà per sempre la storia di questo popolo

Vecchi 6: si presenta al campo alle 14:34, esattamente 5 ore e 26 minuti prima del match. Per ingannare l’attesa e abbattere l’ansia telefonona a Thomas per chiedergli se ha tagliato l’erba anche dietro la porta lato curva Grisendi, due audio a Farioli per assicurarsi dell’acquisto delle salsicce, un meme alla fidanzata di un gatto che disegna un cuoricino sulla sabbia e quattro paleggi con due bimbi del campo estivo dimenticati dai loro genitori.
Poi scende anche in campo a gustarsi la storia in prima fila.

Vellani 6,5: Polase e succo di limone post matrimonio si presenta in campo lucido e focalizzato sul match, non sbaglia niente.

Augusti s.v: approffitiamo della sua pagella per ricordare al gentile pubblico della Coppa che nel 2024 , dal 6 al 9 Giugno si voterà per le elezioni europee.
Questo perché il calcio è importante ma il senso civico di più

Faboure 7: motorino Piaggio senza strozzature in fascia si fa fatica a prenderlo, ogni tanto perde la palla da solo ma d’altra parte nessuno è perfetto tranne Roger.

Pluchino 5,5: oh, Farinelli lo sta ancora seguendo in questo momento che sta salendo in macchina…è salito con lui…si è nascosto dentro la sua borsa…è dentro la tenda della sua cameretta…è ancora con lui…

De Stefano 6: arriva a match in corso , saluta, si accomoda in panchina. Bravo , l’educazione è sinonimo di intelligenza.

Gino Renato 9: non gioco ma si siede in panchina a tifare i suoi con fare simpatico e preso bene dalla vita.
Più simpatico di Renato Pozzetto comunque.

Il Cerro

Ferrari 5,5: se parava il rigore a Iori diventava proprietario di due/ tre ville in via Manot but non è successo

Martini Alex 6: si danna ma non la butta dentro un po’ per sfortuna un po’ per imprecisione un po perché è facile parlare da fuori come faccio io che giudico ma non gioco quindi mi pongo su una posizione comoda e di superiorità che nasconde la paura di confrontarmi sul prato verde e capire se davvero non ho più il fisico per correre dietro a dei diciottenni palestrati e tatuati con scritte orientali che neanche loro sanno il significato ma oggi funziona così.

Martini Andrea come suo fratello ma con il cerchietto

Mattia Magri 5,5: provate voi a fare la controfigura di Scamarcio a Cinecittà alle 16, prendere il Freccia rossa col riscaldamento rotto, arrivare e scendere in campo.

Marco Buldrighini 5: “Eh già” come canta Vasco .
Dai su non fare così .
Baggio ha sbagliato il rigore ai Mondiali e non è che se la passi poi così male…forza e coraggio, un anno di caccia con Delmonte e nel 2024 i rigori, per te, saranno facili come taralli sgranocchiati a bordo vasca della piscina di Tiro

Grossi Filippo 7: un goal per toccare il cielo con un dito ma poi non era il cielo ma il soffitto della camera di Schillaci.
È stato solo un brutto sogno, passa, fa male ma poi passa

Zizzo 6: centravanti alla mitra Matri negli anni juventini, tiene palla, sponda, prova il tiro, poi basta perché altrimenti sarebbe già più forte di mitra Matri che poi non è così difficile.

Casta 7: praticamente è Barella con una tessera Anspi in più.
Futuro capitano.

….pausa vado a dormire che si è fatta una certa …
Riprendiamo domani mattina.


….

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Zzzzz
Zzzzz
…..
….
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….
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…..

Buongiorno, dormito bene?
Dunque, dove eravamo rimasti?
…Zizzo fatta
Ecco il Gozzi che non ti aspetti.
Ho riflettuto tutta la notte sulla sua pagella e devo dire che, per fare una sintesi, si può dire che

Gozzi : F=G(m*m/d^2)

Farinelli 8: marcatura a uomo su Pluchino impeccabile, tutta grinta concentrazione e ordine. Sulle orme di Gatti futuro pallone d’oro del calcio italiano.
Migliore dei suoi

Fontanelli 5: purtroppo ha sul piede la palla del 2 a 0 che calcia fuori ma la vita è questa, ogni giorno una nuova occasione. Iscriviti al Pavaglione, se mai la butti dentro in finale e ti intitolano la strada che porta al Bianello

Fiori 5,5: Fiori rosa, fiori di pesco, c’eri tu
Fiori nuovi, stasera esco, ho un anno di più
Stessa strada, stessa porta
Scusa se son venuto qui questa sera…a mio modesto parere la canzone più bella di Battisti

Attolini 5,5: l’animatore più amato dai bambini del campo estivo, presenti in 320 per fare il tifo, causa il rigore del definitivo 3 a 1, prova a lamentarsi ma si ricorda che Farioli è il boss del bar quindi se vuole mangiare meglio stare zitti
Priorità nella vita.

Arbitro Farioli 8: dirige la partita come organizza la cassa dei soldi agli addi al celibato dei regazz, ovvero con parsimonia (per i cartellini), equilibrio (nei giudizi), sangue freddo (nei momenti chiave).
Se non apre un bar in via Turri, suo grande sogno, la carriera dentro all’Aia è pronta.

Scampate – Cantone 1 – 1 SEMI A

Marcatori: 41’ Bertolini M. – 43’ Rossi (R)

COMMENTO

Al Parroquial tutto pronto per la prima delle semifinali di andata che andrà a decretare chi fra Scampate e Cantone potrà continuare ad inseguire il sogno di alzare la diciannovesima Coppa dei Cantoni.

Parto moderatamente carico e voglioso di concentrarmi sul campo e sul buon calcio. Giuro. Poi però nel giro di 30 secondi dalla postazione pagelle nella panchina di Cantone inizio ad essere preso solamente da “cose da Coppa”.

Parlo di quelle “cose” pre-partita tipo Gabri Bimbi che chiede alla squadra per 3 volte “oh raga ci siamo eh?”, con nessuno che risponde al richiamo del capitano fra l’ilarità degli altri neutrali come me presenti in panchina.

Oppure di “cose” come tutta Scampate che durante il riscaldamento inizia a parlare con i membri dell’organisazion al ritmo di “avete visto che a farci giocare la prima partita poi non c’è nessuno?”. Lamento particolare perché poi ti giri e vedi Giovi Berto con tanto di maremmano a seguito su una panchina in zona bar, sconsolato come il Pablo Escobar di Netflix nel famoso frame sul dondolo, con tanto di borsa da calcio pronta. Per lui stasera non ci sarà gioia. Ci sarà, forse, venerdì sera (spoiler: confermiamo c’è stata). Qualcuno dirà “girls power”, qualcuno dirà “ha capito che per la squadra è meglio se resta semplicemente a supportarli da fuori”. Punti di vista.

Fatto sta che provando a parlare di calcio, effettivamente a Scampate qualche defezione c’è. Manca la colonna difensiva Berto F, manca il buon Cattolico che alla Coppa il suo lo fa sempre. E manca inizialmente anche Berto M non si sa bene perché. Forse per la prima volta nella storia Scampate inizia una partita senza nessuno della famiglia Bertolini in campo. Al 10’ del primo tempo però Matte Berto raggiunge il Parroquial e il suo arrivo è di quelli romantici: ciabatta da lavoro, andatura ciondolante, e telefonata in corso con frasi del tipo “dai ma te l’avevo detto che stasera ero a giocare, tot al volti….”. Restano dubbi sull’interlocutore.

Ma veniamo al match (spoiler: per chi giudica, forse una delle partite più brutte di sempre della Coppa… se ho poco di interessante da dire da qui in avanti non prendetevela con me).

La partita inizia con una lunga fase di studio, in cui si ricorda qualche spunto poco convinto di bomber Rozzi, qualche cit da bar sport di Alex Bezzi (“raga si gioca finché non fischia” cit.) e qualche giro palla un po’ rischioso dei ragazzi vestiti di nero al limite della loro area, comunque non sfruttato da Bimbi ed i suoi.

Al 7’ in panchina del Cantone si viene a sapere che Teo Benso appena prima del match si è calato due tachipirine da 1000 mg. Non so ancora bene il perché ma in panchina di Cantone fra i giovani che mi fanno compagnia sale una discreta carica per questa news, e tutti iniziano ad incitare la squadra e soprattutto il bomber con la 77, convinti che qualcosa stia per succedere.

Al terzo tentativo di conclusione di Rozzi verso la porta, realizzo che l’11 sulle spalle ce l’ha lui e non Margini (che invece indossa la 2). Peccato davvero, perché stavo già preparando una epic-pagella per il giovane scampatese, ma quel che è giusto, è giusto.

La partita continua con tanta battaglia a centrocampo e pochissime conclusioni, di cui praticamente nessuna nello specchio della porta. Fino al 20’ si ricorda solo qualche punizione per scampate mal sfruttata da Davoli, l’uomo con la 10 sulle spalle.

Arrivati a questo punto fa il suo ingresso in campo Matte Berto, che sale davanti per coprire un buco appena creatosi per infortunio, ed inizia a provare ad intimorire la solida difesa di cantone con frasi del tipo “raga ve lo dico io puzzo di carogna eh, avevo i vestiti ancora nella roba sporca… fossi in voi starei lontano”. Ma i ragazzi del centro restano lucidi e non gli fanno vedere una boccia da lì a fine primo tempo.

Subito dopo la girandola dei cambi, mi rendo conto del perché sia così speciale questa edizione della Coppa. I 4 youngz di Cantone appena scesi, iniziano con grande passione a giudicare l’evoluzione tattica della partita, convinti che Scampate abbia fatto cambi di ruolo e di uomini al solo fine di contrastare le caratteristiche tecnico-fisiche dei nuovi subentrati in maglia bianca. Chi scrive ha visto troppe Coppe per pensare anche solo mezzo secondo che sia così, ma è stato bellissimo vedere questi ragazzi crederci.

Al 21’ il primo sussulto del match. Lancio lungo di scampate innocuo e apparentemente ben letto da Ferretti in uscita fuori dalla sua area di rigore. Al momento del contatto con il pallone però, il portiere di Cantone non impatta bene e Rozzi prova ad approfittarne. Sussegue un articolato tentativo di far propria la palla di entrambi i giocatori in cui Ferretti si arrangia come può, da cui però esce vincitore Rozzi che riesce a servire Bertolini M, che ci ricorda però che il gol non è il suo mestiere e spara alto. A sua difesa l’occasione era meno netta di come l’ho raccontata fin qui, perché c’erano poi diverse maglie di cantone a disturbare fra chi ha concluso e la porta.

Al Parroquial comunque per la prima volta in campo sembra esserci vita, bene così.

Sul finire di primo tempo i fratelli Bimbi provano qualche combinazione a centrocampo che però spesso si chiude con qualche incomprensione fra i due giocatori di maggiore qualità del cantone.

Al 29’ primo tentativo “serio” del cantone con una punizione di Rossi. Potente, ma abbastanza alta sopra la traversa. Un paio di minuti dopo i bianco-rossi hanno un’altra occasione su punizione, ma Bimbi con il classico tiro dello 0-0 ci manda tutti in siesta in zona bar.

Il secondo tempo inizia con un eccesso di zelo da parte di P Braglia mentre è in controllo di palla, che per poco non rischia di costare caro ai suoi.

Al 10’, finalmente, la svolta. Scampate passa in vantaggio con gol di Matteo Bertolini, che parafrasando qualche riga più sopra ci ricorda che alla Coppa per segnare non è necessario che fare gol sia il tuo mestiere. L’azione parte da un calcio da fermo battuto da Davoli, su cui Leone e un non ben identificato attaccante di Scampate vanno a saltare di testa. Palla sulla traversa e respinta corta e facile di Berto M. 1-0 Scampate e buona defribillata per gli animi dopo 40 minuti davvero anonimi di entrambe le squadre.

Passano 30 secondi e Cantone ha una possibilità su punizione da posizione interessante dal limite dell’area. Tocco di Bimbi 1 per Bimbi 2, botta da fuori e… mani di Pietro Braglia in area. Il direttore Zurlini non ha dubbi, è calcio di rigore. L’episodio scatena diverse polemiche, che continueranno a fine gara. Il profilo instagram della Coppa chiarirà poi con una stories con slow-motion ad hoc che il fallo c’è e la mano non è così attaccata al corpo come il fantino di via Montegrappa voleva farci credere.

Dal dischetto va Rossi con la numero 44 (realizzo solo ora che se avesse il 46 sarebbe tutto bellissimo), e non sbaglia. 1-1 al 12’.

Un paio di minuti dopo Cantone ha un’altra buona occasione da calcio di punizione. Bimbi G mette al centro e dopo un po’ di parapiglia Davoli deve rifugiarsi di testa in angolo. Sull’angolo a seguire, prima della battuta da lontano Bolognesi telecomanda Davoli sul 45 bianco-rosso. Lui esegue e va a salvare il cross partito che stava finendo esattamente sulla testa di Ficarelli. Bollo dacci 6 numeri che andiamo a giocarli please.

Da qui in avanti si ricordano solo, nell’ordine:

  • una rovesciata goffa di Bimbi G.
  • un paio di tiri goffi da lontano di Rozzi
  • una rotolata alla Neymar dello stesso n.11 per un fallo a centrocampo che c’era, ma pareva abbastanza tranquillo
  • un paio di lisci interessanti del Bezzi cantonese
  • una cannonata a chiusura della partita di Bimbi G, che colpendo al volo il pallone mira palesemente alle campane della chiesa. E probabilmente le prende.

Ah no, aspe’…. Al 27’ va segnalato un episodio che potrebbe essere decisivo per questo confronto andata-ritorno fra campagna e centro città: Cantone costruisce un azione concreta ed un buon assist di Romagnani per Bezzi N. che a tu per tu con il portiere di Scampate si divora un gol grande come una casa non riuscendo a centrare lo specchio della porta. Occasione davvero colossale che poteva chiudere i giochi a favore di Cantone in questo scontro d’andata. Restano comunque 60 minuti nel ritorno per rifarsi per il giovane con la maglia n. 7 sulle spalle.

Il 19 si ripartirà quindi dal risultato di 1-1. Tutto è ancora aperto e, se i presupposti per il match di ritorno restano i medesimi, saranno sicuramente i singoli episodi a decidere chi andrà in finale.

PAGELLE

SCAMPATE

Grasselli [1] – Il portiere di scampate non è chiamato praticamente a nessun intervento degno di nota questa sera. Sul rigore di Rossi non può molto e per il resto è spettatore quasi quanto il sottoscritto. Vedremo al ritorno se riceverà maggiori sollecitazioni quale sarà la sua risposta. Voto 6

Braglia S [44] – Il giovane scampatese non soffre particolarmente le pressioni di un match così importante, e quando entra fa il suo con diligenza come nella maggior parte delle partite disputate quest’anno. In una partita come quella di questa sera dimostra di poterci stare. Voto 6

Camuncoli [4] – Vedasi pagella appena sopra del suo socio, lui probabilmente ancora più arcigno in mezzo al campo rispetto al compagno di squadra con la 44. A chi scrive però (così come a metà dei membri dell’organisazion che si trovavano a bordo campo in quel momento) non è sfuggito un pannetto tanto galeotto quanto involontario rifilato in area ad un avversario bianco-rosso a pochissimi minuti dalla fine. Se l’attaccante avversario fosse caduto sarebbe stato penalty netto. Peccati di gioventù, da non ripetere però in una fase così delicata del torneo. Mi sono autoconvinto da quel momento che questo episodio avrebbe dovuto influenzarne la valutazione a fini puramente educativi per il futuro. Di conseguenza… Voto 5.5

Margini [2] – Che dire, per i primi 10 minuti vista la mia lieve (ma non troppo) miopia lo scambio per Rozzi e mi entusiasmo convinto di essere lì ad assistere al suo miglior match di sempre per fluidità di movimenti e di colpi. Quando realizzo lo scambio, mi concentro di più sulla sua prestazione per capire la situazione e scopro un soldato ligio al dovere che segue i dettami dei giocatori con maggior esperienza alla lettera e porta il suo contributo alla causa. Voto 6

Braglia P [45] – Partita diligente del buon Pit, che però sul più bello in modo del tutto involontario va a parare una punizione diretta in porta di Bimbi. Ne consegue un rigore (che, come detto, si dimostrerà poi ineccepibile) e una macchia indelebile sulla sua prestazione. Sul tocco è sfortunato, ma vale quanto scritto per Camuncoli a livello di valutazione.  Rischia anche un paio di volte in uscita per eccesso di confidenza, anche se in effetti a parte in quelle due occasioni palla al piede in uscita resta gustoso da vedere. Voto 6-

Rozzi [11] – No beh, ascolta… fai 4 gol a partita, dai sempre un sacco da scrivere a tutti i pagellatori… arrivo io e neanche una conclusione degna di nota in 60 minuti. Un po’ ci rimango male dai. Va detto che per tutta la partita gli avversari di cantone gli riservano il trattamento agonistico che si riserva ai top player, e quindi le difficoltà ci sono eccome. Da uno con i suoi colpi, però, ci si aspetta molto di più in una semifinale. E lui lo sa (o almeno credo). Voto 5

Davoli [10] – Non devastante come tante altre volte, ma ha i meriti di alimentare la maggior parte delle iniziative, seppur raramente pericolose, della sua squadra. Una sua punizione propizia il gol dell’1-0 di Bertolini M, quindi lo zampino alla fine lo mette sempre. Qualche protesta di troppo sul finale, speriamo il VAR su instagram gli abbia rasserenato l’animo. Voto 6

Giovannelli [5] – Fiero scudiero di scampate ormai da una vita. Personalmente lo vedo 1 mese all’anno e ogni volta mi dà sempre la solita sensazione: solido. Partita onesta la sua senza particolari sussulti, ma controlla con grande tranquillità gli offensivi di cantone che non combinano un granché. Voto 6

Bolognesi [9] – Come il più giovane compagno di reparto, oggi fatica non poco. In attacco scampate ha combinato davvero poco per i suoi standard, e si sa… quando ti sei fatto il palato buono, poi le aspettative sono sempre alte. Suddivido le responsabilità della poca incisività e delle poche occasioni fra lui e Rozzi al 50%, quindi il voto dev’essere lo stesso. Rimandato a lunedì (come minimo ora ne farà 3). Voto 5

Bertolini M [77] – Lo giudico come il migliore dei suoi per il semplice fatto che ci regala l’unica emozione della partita da parte dei nero vestiti. E’ al posto giusto nel momento giusto e riesce ad approfittare di una situazione confusa per buttarla dentro e segnare il vantaggio per i suoi. Per il resto, quando nel primo tempo gioca davanti si nota che è un po’ fuori zona, nel secondo tempo ri-aggiusta il suo raggio d’azione e torna a dare di più alla causa. Voto 6,5

Bezzi Alex [6] – Come nei migliori calcetti domenicali vezzanesi, ogni tanto cala massime calcistiche di tutto livello. A parte questo, contiene bene gli attaccanti avversari e negli interventi più spinosi mostra sempre una certa sicurezza. Positivo. Voto 6

Vezzosi [3] – Un giovane interessante che sembra poter stare tranquillamente in campo con i compagni più blasonati e grandi di lui. Dopo l’esperienza Rodanese del 2022, quest’anno sta facendo salire i giri del motore e migliorando sempre più le sue prestazioni. Utile alla causa e per portare freschezza nel team. Voto 6

CANTONE

Ferretti [1] – Il solido portiere di cantone compie una partita in pieno controllo, eccezion fatta per quell’uscita fuori area nel primo tempo che era perfetta e ben calibrata nei tempi, ma in cui ha avuto qualche problema di troppo al momento del contatto con il pallone. Sul gol può ben poco. Voto 6

Bimbi G [10] – Ancora una volta il giocatore più frizzante dei suoi, dà sempre l’impressione di poter creare qualcosa di pericoloso. Anche se di fatto non riesce a creare niente di particolarmente pericoloso ed al momento della conclusione questa sera è risultato spesso impreciso sparando diversi palloni alti. Da una punizione gestita in tandem con il fratello nasce il rigore dell’1-1. Da lui, comunque, si aspetta sempre qualcosa in più. Cantone dovrà sicuramente puntare su di lui se vuole approdare alla finale. Voto 5,5

Benso Teo [77] – Stasera il bomber bianco rosso appare un po’ appannato, le due tachi 1000 assunte ad inizio partita non hanno sortito gli effetti sperati. Contro una difesa come quella di scampate, occorre qualcosa in più per sperare di poterla mettere dentro. Non sfrutta una grande assenza fra i centrali degli avversari, al ritorno potrebbe essere ancora più dura. Voto 5,5

Bimbi A [8] – Prima volta che riesco a vedere una sua partita dall’inizio alla fine, pur avendoci giocato contro settimana scorsa (non avevo nemmeno realizzato avesse segnato lui un gol..). Ho scoperto un giocatore piacevole da vedere e come il fratello con la 10 sempre potenzialmente pericoloso. Compartecipa alla punizione che genera il rigore e prova più volte a smuovere i suoi prendendo la palla fra i piedi. Comunque può e deve dare di più. Voto 6

Leone [2] – Stoico, solido e sempre efficace. Stasera aveva due pessimi clienti da gestire e lo fa come al solito in modo magistrale insieme ai suoi. Guida e faro di una difesa che, se vuole, può contenere tutto e tutti. Voto 6,5

Messori [4] – In una partita così riuscire a non sfigurare è già una cosa molto importante. Fa il suo compito con diligenza e porta a casa la pagnotta. Voto 6

Bezzi A [5] – In panchina regala perle uniche, come lo spoiler sul doping del collega con la 77. In campo quando entra risulta un po’ impreciso e non sempre concretissimo, ma comunque non fa meno di tanti altri suoi compagni di squadra. Manca un qualcosa in più per incrementare l’incisività nei minuti sul campo. Voto 5,5

Filippi [3] – Anche per lui vale il discorso che, contro la scampate dei giorni nostri, qualche sbandata ce la si potrebbe pur sempre concedere. In realtà tiene bene e dà il suo apporto alla squadra nei momenti del bisogno. Voto 6

Romagnani [6] – Io mi aspettavo tanto da lui, perché ogni sera basta passare dalla zona bar al parroquial e si sente sempre e solo Dodo che aggiorna il tabellino facendo il suo nome. Non segna e non fa segnare, per me è già una notizia. Si vede comunque che c’è della stoffa, e sulla fiducia non dò la sufficienza perché non deve accontentarsi di prestazioni così. Voto 5,5

Franchi [9] – Negli anni la 9 di Cantone l’hanno indossata diversi giocatori significativi per la squadra e per tutto il torneo. Il peso si fa un po’ sentire, ma comunque riesce a portare a casa una prestazione onesta e senza particolari sbavature. Voto 6

Gambetti [11] – In panchina mi fanno sapere che è il capocannoniere delle Terre di non so quale annata, e che tutti da lui si aspettavano faville. Contro scampate è molto dura e non vediamo niente di particolare, anche se l’impegno e la voglia non mancano. Io per quello che ho visto posso dire che è un giocatore che può avere un certo avvenire. Voto 6

Bezzi N [7] – Fratello, detto da un “attaccante” che si è mangiato qualche gol quest’anno, e quindi qualcosa ne sa, quella sbagliata a fine partita ha la faccia di un’occasione che può pesare nel doppio confronto. Ti auguro di poterti rifare nei prossimi 60 minuti. La partita non era stata malvagia ma il calcio, si sa, è fatto di episodi. Voto 5,5

Ficarelli [45] – Il solido attaccante biancorosso trova pane per i suoi denti con i difensori di scampate, ed esce un po’ malconcio dal confronto. Non ha mezza occasione per buttarla dentro e fatica a creare legami con i suoi centrocampisti per provare a creare qualcosa di pericoloso. Di fatto, anche i suoi compagni, non lo servono un granché bene. Voto 5,5

Rossi [44] – Solidissimo difensore che, accanto a Leone, garantisce un gran livello di sicurezza a Ferretti. Aveva clienti molto scomodi ma non ha fatto una piega in tutta la serata. In 3 giorni, insieme alla sua squadra, hanno concesso solo 2 gol alle due squadre che hanno fatto un miglior percorso fin qui nel 2023. Da rigorista fa il suo e non sbaglia, regalando il pareggio a Cantone che lascia aperti i giochi in vista del ritorno. Bolognesi e i suoi sono avvisati, passare dalla difesa non sarà così semplice nemmeno al ritorno. Voto 6,5

Scampate – Rodano 2 – 3

Marcatori: 25’, 55’ Bolognesi(R); 31’ Pluchino, 56’ Benassi, 60’+3’ Schillaci.

COMMENTO

Ultima partita del girone per entrambe le squadre, con la differenza che i padroni di casa possono giocare con il cappello di paglia e le infradito data la loro già matematica qualificazione alle fasi finali, mentre gli ospiti sono costretti ad ottenere almeno un punto per pensare di passare (e poi nel caso sperare nella partita successiva) spoiler: di punti ne otterranno ben 3.
Inizia la partita e in panchina lato Rodano (non per preferenze calcistiche ma solo perché la più vicina al bar) si sente la tensione, c’è rispetto e forse un po’ di paura per il calibro dell’avversario tanto che si pensa quasi più a non prendere gol piuttosto che andare in vantaggio. Lato Scampate sono i soliti Rozzi e Davoli a macinare gioco con belle giocate e tiri che però non ottengono il risultato sperato. Sinceramente il primo tempo non regala tante soddisfazioni fino al 25’ quando Bolognesi prova una punizione molto improbabile da posizione defilata e Augusti pensando di star giocando a pallanuoto fa un intervento da difensore estremo da far ingelosire il miglior Buffon, peccato non fosse il portiere (chiaramente è stato espulso). Rigore Scampate ed è proprio Bolognesi a portare in vantaggio i nero-gialli. Doccia gelata per Rodano alla fine del primo tempo. Inizia il secondo tempo; nemmeno il tempo di sedersi che devo già indicare sul tabellino dei marcatori il nome di Pluchino: Rodano pareggia e si può ancora sperare in un miracolo. Arriva ora in panchina l’uomo più atteso, il commentatore per eccellenza, colui che ha deciso i voti di questa pagella: il Briso. La partita si fa improvvisamente più interessante (se volete sapere il motivo leggere righe antecedenti a questa), e Scampate prima con Rozzi e poi con Bolognesi si divora due gol uno più invitante dell’altro: presagio di sventura. Con un grande aiuto dell’arbitro però al 44’ rozzi conquista un calcio di rigore molto generoso, si presenta sul dischetto e con la freddezza che contraddistingue il deserto del Sarah a luglio a mezzogiorno stampa la palla contro il palo, si rimane sull’1-1. La partita ora prende una piega molto confusa, dopo soli 2 minuti Davoli viene espulso per aver accostato due parole che in un torneo parrocchiale forse è meglio non usare nella stessa frase. Sulle ali dell’entusiasmo Rodano trova addirittura il vantaggio al 56’ con il solito Benassi. Mancano, solo 4’ e io devo giocare la partita dopo; penso allora: “vabbè vado a cambiarmi tanto ormai qua è finita” … in 4’ viene: fischiato un calcio di rigore per Scampate, che Bolognesi insacca, Rodano trova il gol con Schillaci, Berlusconi risorge e alla Juve vengono ridati i 10 punti di penalizzazione. Questo vi fa capire il mio grande tempismo.
Triplice fischio e il Rodano vola in semifinale in modo facendo sognare i più romantici tifosi della Coppa.

PAGELLE

SCAMPATE

Grasselli: Bene, ma non benissimo. Sul gol di Pluchino si può certamente fare meglio, ma tutto sommato non fa rabbrividire quanto deve fare il suo quindi restiamo nel mediocre. 6
Braglia S: Trovare il giusto spazio in questa squadra per un giovane non deve essere facile dato le qualità dei presenti, quando è in campo però fa poco e da lui ci si aspetta ben altro. 5,5
Camuncoli: Leggermente meglio del collega sopra, ma non brillante. Bisogna avere più coraggio nelle giocate e nelle scelte per poter essere ricordato come un vero uomo di Scampate. 6-
Margini: La sua partita non è buona, forse nemmeno discreta, possiamo fare una fusione stile Dragonball con quella di Camuncoli e Braglia e far uscire Margini. 5,5
Braglia Pietro: Ecco qua iniziamo a fare sul serio, con lui in difesa Scampate può dormire tranquilla, ordinato, poche volte si fa trovare fuori posizione, poi comunque non è facile da superare vista la circonferenza che lo contraddistingue. 6+
Cattolico: Assente ma come se ci fosse stato per me. #SC7
Rozzi: Qua oggi si fa fatica a dare un voto, perché ci ha abituato molto, troppo bene. Corre anche dietro i piccioni e non si tira mai indietro, Scampate si affida spessissimo a lui e la prova sta nel fatto che quando non brilla (come stasera) anche l’intera compagnia ne risente. Rimane comunque uno dei più pericolosi. Per non essere troppo crudele con un gran bel giocatore evito il commento sul rigore. 5,5
Davoli: Fino all’espulsione, moooolto severa per il metro fino a qui utilizzato, era il migliore in campo per giallo-neri. A centrocampo fatico a ricordare una sua palla persa, tira e si trova bene con i compagni. Chiaro che il rosso un po’ condiziona questo voto, ma se scampate esce da questa partita ferita ma non abbattuta è anche e soprattutto merito suo. 7
Giovannelli: Sbaglia davvero poco, forse nulla o forse qualcosa in quei fatidici 4’ a fine partita, ma non avendoli visti non posso giudicarli. 6,5
Bolognesi: Doppietta in una serata amara per Scampate fa certamente bene all’animo, non si fosse mangiato un paio di gol forse staremmo parlando in un’altra partita, ma il suo l’ha fatto. 7+
Bertolini Giovanni: Il Briso: “insipida”, ora io non so se stesse parlando della pasta mangiata prima di venire al campo o della partita del giocatore in questione, fatto sta che di lui stavamo parlando quindi: 6
Bertolini Matteo: Si dai si poteva fare meglio, ma anche peggio, bisogna comunque rimanere umili e dare un po’ di aspettative agli avversai in semifinale per una prima stangata mercoledì sera… sarà strategia…6
Bertolini Francesco: Tra i 3 Bertolini certamente il migliore, metta una sicurezza che è quasi disarmante e gli affideresti anche le chiavi di casa quando sei in vacanza. 6,5
Bezzi: Riceve più volte i complimenti anche della panchina avversaria per i suoi interventi, e questo dice tanto. 6,5
Vezzosi: se qualcuno in campo l’ha visto e vuole azzardare una pagella la può mandare alla pagina Instagram della Coppa dei Cantoni…la più bella sarà pubblicata.

RODANO
Davide Braglia: Forse il cognome lo inganna tanto da fargli credere di giocare per Scampate, qualche errore di troppo, ma alla fine prende gol solo su rigore quindi suvvia non siamo troppi malvagi. 6
Schillaci: Non una buona partita la sua, però alla fine se si vuole andare nello specifico il +3 che significa semifinale per Rodano ha la sua firma perciò qualcosa gli va riconosciuto. 6,5
De Stefano: Entra con una voglia di spaccare il mondo calcisticamente parlando che sarebbe da insegnare ai ragazzini. Vero che è un po’ scomposto ma solo per la troppa foga, quindi bravo davvero. 6,5
Fontanelli: si vede che il ragazzo ha qualità, pronto a sacrificarsi per passare il turno e per questo ha il mio rispetto. Importante per il Rodano averlo nelle condizioni migliori per provare a credere nella finale. 7-
Benassi: Gioca e non solo: lo fa bene. Sicuramente uno dei trascinatori di questa squadra, vedremo se sarà in grado di sopportare la pressione delle fasi finali. 7
Torri: Minuti giocati=0, insulti nei confronti dell’arbitro=100000. Questo è sinonimo di affetto, forse smisurato ma di affetto parliamo. #stayfit
Corradini: Questo è giovane e va coltivato bene, ma può sicuramente diventare un importante pilastro difensivo del Rodano del Futuro. 6,5
Iori: Nella botte piccola sta il buon vino, lui ne è la dimostrazione. Belle giocate e si vede che ha una certa sensibilità nei piedi, anzi scusate, nel sinistro perché il destro io non glielo l’ho visto usare.
Vecchi: Torna alla coppa e la sua squadra, molto clamorosamente, raggiunge le semifinali…coincidenze, io non credo, già nel pre-partita aveva tattiche chiare stampate nel lobo frontale, che poi si siano realizzate questo lo sa solo lui. 6+
Vella: Eh anche i migliori hanno i giorni no. Forse ancora steso dal weekend a Milano Marittima in campo non penso abbia capito i suoi compiti e come eseguirli, ma dagli errori si trona più forti di prima, non devo certo ricordarlo AL MAESTRO. 5,5
Augusti: Mette mani e piedi sula passaggio del turno, anzi rettifico: mette solo le mani sul passaggio del turno, se il rigore fosse stato parato staremmo parlando della giocata della vita, ma si sa, questo mondo non è meritocratico. 5,5
Insa Faboure: Infortunato dopo 20’ #getweelsoon. S.V
Pluchino: sul gruppo sostituzioni: “Questo è un 3 stelle tendente al 4”. 6 gol in due partite. Quando il capitano è dentro l’organizzazione non può andare diversamente. 7,5
Renato: Malino, tanti palloni persi e non per colpa del campo almeno questa volta. 5
Melioli: Aspetto la prossima partita per un giudizio più maturo e consapevole; non perché non sappia cosa scrivere ma per essere sicuro di scriverlo bene…