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IL COMMENTO Scampate – Rodano 3-1

Scampate – Rodano 3-1
32’ Aut. Zagni (S), 37 Braglia P. (S), 50’ Mazzieri A. (S), 57’ Morini (Ro)

IMG_20140526_201034Alle 20:09 l’arbitro Tirelli di Rubbianino decide che è ora di iniziare questa 12° coppa dei cantoni. 21° sul termometro, cielo parzialmente sereno, campo in perfette condizioni di gioco, pubblico delle grandi occasioni, è tutto pronto. I giocatori fanno il loro ingresso in maglie dalla linea vagamente retrò. Sembra di assistere a Germania Ovest-Brasile del 1974, e forse non è un caso se alla fine ci accostiamo a quel mondiale che porteranno a casa proprio i tedeschi.
La partita parte calma e contratta, il ritmo è lento, dalle tribune si pensa ad un pietoso stato di forma dei presenti, invece la tensione è alle stelle: non dimentichiamo che 11 mesi fa, solo 1 calcio di rigore separò le due squadre dalla conquista della Coppa.
Si sfidano il calcio più conservativo della storia, non si sa se ben o mal ma comunque molto ispirato dal Capitan Matteo Bertolini, contro un calcio moderno, dalle geometrie variopinte e talvolta confuse e imprevedibili del Rodano, alchimia delle menti di Vezzosi e Morini.
I primi 10 minuti sono buoni si e no per il pubblico per ordinare al bar un panino. La prima azione degna di nota è infatti all’11’, quando Kodraliu si libera e calcia di poco a lato. Gli risponde quasi immediatamente Luca Mazzieri ma anch’esso senza fortuna. Kodraliu sembra indemoniato, semina il panico tra i bianchi, con lui Bezzi e Bertolini passano un primo tempo nel tentativo di sedarlo con le buone e le cattive.
Al 15’ Morini si ricorda di avere gli scarpini con le proprie iniziali e posiziona una palla vellutata sui piedi di Manfredi che però non è preciso come ce lo ricordiamo. Manco a dirlo dopo un secondo Mazzieri è già dall’altra parte che, a Zagni battuto, trova solo il palo a fermare la gioia personale (del panino offerto, si intende). Baldi si inserisce e tenta un pallonetto da lontano ma Margini fa capire che non sarà facile impensierirlo. Il pubblico al 19’ ha un sussulto, no, nessun azione, entra Esposito e la curva Giovanni XXIII lo saluta calorosamente con l’altra mano. Rodano cala il ritmo e scampate si fa vedere con un bel tiro di poco sulla traversa di Baroncini. Al 23’ lo sprazzo del bomber, Manfredi salta Margini in uscita, ma arriva come un treno Bezzi che non si sa come senza travolgerlo evita un gol già fatto. Finale di tempo marca Rodano, Pepo inventa un pallone d’oro per Pedroni che non coglie. Nel finale Bezzi rassicura i tifosi con un errore degno del repertorio, ma per sportività Kodraliu non approfitta.
IMG_20140526_201540Tutti a prendere un thè caldo, pareggio risultato giusto, si accendono le luci, si cambia campo, appena il tempo per accorgersi che Ferri e Bertolini M. hanno fatto l’esordio in campo che quest’ultimo dalla fascia lascia partire una bordata ignorante che Zagni può solo guardare. Il pallone però si stampa sul palo, gli finisce addosso per poi concludere in rete. La fortuna aiuta gli audaci e sicuramente per Rodano è una mazzata non facile da assorbire. Neanche il tempo di riprendersi che Ferri calamita un pallone in area piccola, collo pieno che si stampa sul palo. Ferri scalda i piedi, Rodano è in evidente difficoltà, ma nessuno dei pijamas se ne accorge e corregge tatticamente. Su un allungo di Rodano Pietro Braglia intercetta e fa per ripartire sulla fascia sinistra con ampia falcata. Siamo al limite dalla sua area e il pubblico su via Papa Giovanni che vede il numero 4 iniziare a correre palla al piede come un Bale qualunque non può credere che da li a poco vedrà uno dei gol più belli visti alla Coppa dei Cantoni. Braglia semina su tutta la sua fascia un giocatore, poi sempre in velocità ne punta altri due, superandoli (non esagero) esattamente come Di Maria nella finale di sabato scorso, per poi prendere la mira e infilzare di piatto a rientrare anche l’ultimo rimasto, ovvero l’ignaro Zagni. Pubblico allibito, 60 metri in un amen, e solo il fratello Davide in Australia sa quanto rimpiangerà di non aver avuto telecamere in questa gara d’esordio. 2-0 e Scampate, cinico come da DNA vuole infierire sull’avversario agonizzante a terra.: ma l’intuizione di Crivaro finisce ancora una volta sul palo, il quarto della serata. Un tiro di Morini è solo una virgola nel monologo dei giocatori di Scampate. Mazzieri coglie in piena area una rimessa laterale dove non è arrivato Ferri di testa e insacca dove Zagni non può arrivare. 3-0. Rodano si scuote e dall’orgoglio partorisce una buona azione, Pepo crea Manfredi ancora una volta è anticipato all’ultimo da Bertolini F. Un istante dopo è Margini che dice di no a Morini. Scampate approfitta di questa situazione e per ben due volte Zagni salva la faccia con due grandi parate. Al 27’, morini fa tutto da solo e dal limite dell’area, inventa un gol d’esterno da cineteca: palla all’incrocio dei pali, anche Margini applaude al gesto balistico del numero 10. Ancora Zagni su Crivaro e c’è tempo solo per segnalare un brutto intervento di Mazzieri A, l’unico forse della serata, da meritarsi lo yellow card.

Risultato giusto ma numericamente beffardo, Scampate cinica e spietata, il black out di Rodano dell’inizio ripresa è costato caro ai campioni in carica. Scampate nel secondo tempo ha trovato il modulo tattico giuso, viceversa Rodano dopo un buon primo tempo, ha smesso di giocare scollegando i vari reparti attacco-centrocampo e difesa, quest’ultima apparsa a tratti il tallone d’achille della squadra.

Pagelle

Zagni. Sfortunato sull’autogol, fortunato sui numerosi pali, per il resto para tanto, se prendi 3 gol non puoi dire gran partita, ma esce a testa alta. Generoso 6,5
Arcagnati. Nuovo, in tanti curiosi di vederlo all’opera, qualche azione con grande personalità, per noi è già pronto per essere nei 10 titolari. E’ giovane, ne sentiremo ancora parlare, giusto partire con pochi minuti e un po’ di gavetta. Frizza, 7
Baldi. Io dico che in versione Pog-Bald regalerebbe anima al centrocampo e tutti ne gioverebbero. Visto la dietro è un po’ sprecato, comunque una partita spesa bene. Castr-aldo, 6/7
De Stefano G.. Giovane, esordire contro gente del calibro di Ferri non è semplice. Comunque non commette errori, il resto arriverà. Buona la prima, 6+
De Stefano R. Come per il fratello con forse un briciolo di sicurezza in più. Buon esordio e speriamo si confermino nelle prossime uscite. Caparbio, 6+
Ghidoni. Troppo solo in fascia, là dove spesso Rodano aveva imparato a fare male, malissimo con i vari Bonaccini o Ferrari. La prestazione è discreta e generosa, ma alla fine le palle giocate verso le punte dal suo lato sono troppo poche. Solitario, 6
Kodraliu. Primo tempo impressionante, va su tutti i palloni, tira, gioca, passa, scanchera, l’uomo in più. Nel secondo si perde come il resto dell’attacco del Rodano, peccato. Ardian-alina, 6/7
Manfredi. Abbiamo visto una punta discreta fare cose normali. Se non sbaglio ci aveva abituati nel vedere un gran giocatore fare cose straordinarie. Nel secondo tempo si vede pochissimo ma non è neanche colpa sua. Mr. Hide, 6,5
Morini. Primo tempo apatico, soffre troppo Mazzieri in mezzo al campo, o forse i preparativi della Coppa. Nel secondo tempo viene fuori, con la palla tra i piedi è divino, così come il gol che segna, ma se non ridisegna il centrocampo accanto a lui, rimarrà una triste cattedrale nel deserto. ElDiez, 6/7
Nasi. Giocatore di quantità, dietro può fare molto comodo, forse se ne accorgono tardi.  Denso, 6,5
Pedroni. Meno lucido che in altre apparizioni, è il jolly che Rodano ha tenuto nella manica, ma che dovrà calare dalle prossime uscite. C’è bisogno di tutto il suo potenziale fin dalla prossima. Puledro, 6,5
Prandi. Buone apparizioni in ambito difensivo, da lui non a caso non ci si aspetta la giocata ma la puntualità. Pimpante, 6+
Rinaldi. Costante pulito, soffre la rapidità di qualche scampategno ma c’è sempre e lotta fino alla fine con caparbietà, gli abbiamo visto fare tackle fino al 59’. Esempio, 6/7
Vezzosi. Allenare e giocare? Mmm. In campo fa quasi tutto bene, ma proprio per questo deve trascurare le doti di stratega che però costeranno la partita. Bisogna rimediare al più presto. Panettone?, 6+

Margini. Esordio alla coppa tra i pali, eleganza e sicurezza concentrati in un unico portiere. Scampate è al sicuro. Tarantola, 7
Baroncini. Lontano dai campi per un anno, torna ma la forma è buona e i piedi ricordano ancora diversi numeri del repertorio. Barros, 7+
Bertolini F. Il matrimonio nobilita l’uomo..forse non il calciatore. La versione statica del Franceschino che conosciamo, che però risulta essere comunque determinante nella difesa ermetica di scampate. Colosso, 7
Bertolini M. Nel primo tempo i suoi li dirige benone dalla panca. Tutti si aspettano il crollo della squadra al suo ingresso, invece…è proprio lui a cambiare la partita. E come motiva i suoi lui non lo fa nessuno.  Irresistibile, 7+.
Bezzi. Franz Beckenbauer dei giorni nostri. Solido e silenzioso, cosa volere di più ? Il gol? Non esageriamo… Salva la partita e imbavaglia due che l’anno scorso hanno fatto più gol che partite. Il Muro, 7
Braglia. Gol da cineteca, per il resto fa il suo dovere. Però che gol! Tractor, 8
Crivaro. Per la difesa di Rodano è una spina di cactus nel fianco. Ovunque, veloce e ordinato. Gran partita. Totale, 7,5
Gabriele Esposito. L’idolo dei fans corre e combatte, chiudendo con una buona prova. Dalla prossima ci concentriamo anche sul gol. Expo-sito, 6+
Ferri. Arriva dopo, entra in punta di piedi, e con solo la sua presenza cambia la partita. Perché per il resto sembra solo un suo grande riscaldamento. Il professore, 7
Giovannelli. Fa parte della difesa inespugnabile titolare, buona partita fino all’infortunio. Iron, 6,5
Govi. Gioca l’inizio di partita, che è anche la frazione più complicata e difficile da giocare. Buona prova anche se passa ben poco dalle parti di Zagni, lo rivaluteremo meglio sui 60 minuti. Ginolà, 6+
Mazzieri A. L’anima della squadra, anche se non appariscente come altri. Devasta da solo il centrocampo centrale di Rodano, recupera imposta e passa. Il giocatore in più per scampate. Kaiser, 8
Mazzieri L. Utilissimo come il fratello, formando un duo indispensabile per il gioco di Scampate. Bravo a farsi trovare pronto nel momento giusto. Cinico, 7

Arbitro. Buona direzione di gara, poche azioni contestate, fischia il minimo ma se la partita scivola regolarmente e il merito è anche suo. 7

Numeri di Maglia!

 

Numeri di maglia…pronti via!
Puoi essere un Cavani… o puoi essere un Ciaramitaro…in ogni caso la tua maglia resterà nella storia della Coppa…

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Rispondete a questo post con un commento indicando il numero che vorreste* sulla maglia tra questi:

2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-35-45-49-80

La preferenza può essere fatta solo attraverso il commento su questo sito, non su fb o sms.

*compatibilmente con la taglia della maglia (n°11 XL, le altre random 7M e 6L)

La Fola 2014

image_2image_3Dopo un anno d’assenza torna, in grande stile, la settima (e più giovane) formazione della Coppa dei Cantoni. La divisa che indosserà rappresenta un mix di originalità e freschezza, con colori innovativi e che sicuramente divideranno le opinioni del pubblico. Lo sfondo è un grigio sfumato, mentre numero e calzoncini hanno una tinta verde. La maglia può piacere o no, vedremo la squadra…

Se mettessi in fila tutte le panchine che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra.

[Vujadin Boskov]

Scampate 2014

Scampate14Scampate14BNell’anno dei Mondiali non poteva mancare un richiamo ad una delle squadre più forti e rocciose del secolo passato, la Germania Ovest. Certo, al posto del Kaiser Beckenbauer il pubblico di Montecavolo dovrà accontentarsi di assistere alle sgroppate di Bertolini e compagni. La divisa è la tradizionale, con maglia bianca e calzoncini neri. Scampateuberalles.

Un giocatore con due occhi deve controllare il pallone e con due il giocatore avversario.

[Vujadin Boskov]

CI SIAMO!

 

Rieccoci qua puntuali come i goal di Ciro Immobile: ritorna la Coppa dei Cantoni 2014, edizione nr. 12.

Solo un assaggio con il video di presentazione del 2014:

IL COMMENTO Tripoli – Scampate 3 – 5

L’aria elettrica che circonda il campo è palpabile. La sfida vale una stagione, e ben lo sanno i calciatori che scendono nell’arena. Perché di corrida si tratta. Bisogna solo stabilire se il torero che materà a suon di banderillas la vittima sacrificale si destreggia nelle file dello Scampate o del Tripoli. E, come si vedrà, l’interrogativo presto viene risolto. Le due compagini partono con il freno a mano tirato, si studiano, conoscono il valore della posta in palio. Ma ecco che entra in scena l’uomo del destino: Piermattei, assoldato a suon di milioni nel calciomercato invernale, mette a segno una cinica doppietta nell’arco di due minuti, affossando le già frivole speranze degli avversari. Se il calcio fosse una scienza esatta, la partita sembrerebbe chiusa e impacchettata. E invece no, perché Belli cala l’asso dalla manica, accorciando le distanze con una sforbiciata vincente che neanche a Copacabana. Trascinato da un turbinio di emozioni, il Tripoli si riversa all’attacco secondo una tattica a dir poco garibaldina. E subito viene punita da un grossolano errore del proprio portiere, su un innocuo traversone di Albertini. Si va al riposo sul 3-1.

La ripresa vede capovolgersi le gerarchie instauratesi durante la prima frazione di gioco. Masciulli indovina l’incursione nell’area altrui infilando una parabola letale, seguita dieci minuti dopo dall’autogol di F. Bertolini (47’) che riporta la sfida campale in parità. I supporters sono in visibilio, il match diventa una bolgia, con gli spiriti che si accendono. Ma quando tutto sembra deciso, ecco che riappare il torero, pronto a imprimere il colpo di grazia. Piermattei con due gol di pregevole fattura costringe il Tripoli alla resa, lasciandolo sanguinante e riverso su sé stesso. E può finalmente uscire dall’arena,, tra gli applausi della folla in festa.

PAGELLE

TRIPOLI

BULDRIGHINI 5,5 Partita dalle due facce per lui. Parte con alcuni interventi esaltanti per poi ricadere nell’incubo che sta accompagnando ogni sua prestazione nella Coppa. Comunque una delle sue prove più discrete, guardando anche al passivo delle altre partite.

A. MROZ 5,5 Audace anche troppo, la fortuna non lo aiuta. In difesa fa quel che può, ma gli avversari gli sgusciano dappertutto come moscerini impazziti. Fatica a trovare la giusta soluzione.

PINTO 5 Goliardico negli interventi, combina qualche bravata di troppo sulle ripartenze dello Scapate. Candidato al Premio Simpatia 2013.

VECCHI 5,5 Non di rado cade in un goffo affanno, ma tiene bene la posizione e senza di lui la squadra rischierebbe il naufragio. Tecnica da affinare.

MACCA 6 Sembra uno yo-yo tanto scavalla su e giù per il campo. Corre per tre ma arriva poco lucido quando si tratta di finalizzare. Ammirevole e mai domo.

MASCIULI 6,5 Trova la rete con una felice incursione. Gioca una delle migliori partite della sua carriera fungendo da frangiflutti.

CARANO 6 Prevale sulla maggior parte dei contrasti aerei, facendo prevalere la sua fisicità. Sempre nella propria zona di competenza, mal supportato dai compagni.

BELLI 6,5 Di gol così se ne vedono pochi, soprattutto alla Coppa. Ma ciò che ha fatto lo potrà raccontare ai nipotini, perché una rovesciata così è più di un gol, e vale per sempre.

M. MROZ 5,5 Non riesce ad andar via quando vuole, viene spesso contrastato con successo. Macchinoso e con idee un po’ confuse.

CERRELLI 6 Prova a vestire i panni carioca, ma il Carnevale di Rio è già passato da un pezzo. Il sambodromo non fa per lui, e presto se ne accorge.

BONACINI 5 Una prestazione opposta a quella contro il Cerro, dove aveva timbrato un gol di rapina. Marcato duramente dai difensori di Scampate, non è libero di costruire e finalizzare come vorrebbe.

PAGELLE SCAMPATE

ROSSI 5,5 Fa buona guardia, ma prende due gol nell’area piccola e non s’intende con il compagno sull’episodio dell’autorete. Rimandato alla prossima. Ma, come diceva Saba, “della festa anch’io son parte”.

BEZZI 6 Difensore anni Sessanta, quando si tracciava una linea sul campo e al di là non si passava. Palla o gambe, almeno una delle due non passa. Rudimentale ma efficace alla lunga.

P. BRAGLIA 6,5 Con i lenti attaccanti del Tripoli ha vita facile, e può concedersi qualche sgroppata elegante nella trequarti avversaria. Atletico.

F. BERTOLINI 6 Segna nella porta sbagliata dopo aver cercato con insistenza il gol veleggiando costantemente sulla fascia. Partita bizzarra per lui.

D. BRAGLIA 6,5 Determinato e tenace, dotato anche di una buona tattica. Mente sana in corpo sano.

M. BERTOLINI 6 Calciatore con un istinto ancestrale per il calcio, non supportato da un’adeguata tecnica. Beati monoculi in terra caecorum.

ALBERTINI 6,5 Prova di quantità e sudore, come giusto premio arriva la segnatura, seppur su un errore del portiere. Leone per un giorno.

GIOVANNELLI 6 Marca stretto l’avversario, senza concedergli un metro. Non bada tanto al sottile, con un paio di interventi in ritardo che lo portano vicino all’ammonizione.

A. MAZZIERI 6 Collante tra difesa e attacco , azzecca qualche cambio di gioco e ne sbaglia parecchi. Quando si tratta di far legna però c’è.

BAROZZI 6 Prova incolore ma solo in apparenza. Quando c’è da arretrare nella propria metacampo è sempre il primo a tornare. Si sacrifica.

PIERMATTEI 8,5 Alegria do povo. E’ il Garrincha di Scampate. Firma quattro gol e si trova ad occhi chiusi con i compagni. Entusiasma la gente come solo un artista del “futebol” sa fare. Sulla fascia inventa e crea, dimostrando anche una certa saggezza tattica. Ha la grazia del ballerino.