di Federico Buffa

 

Maggio 2006. Per il calcio Italiano è un periodo nefasto. Calciopoli, sotto accusa finiscono dirigenti, arbitri, giocatori…società.
C’è nell’aria comunque l’euforia di un mondiale, che non ci vede favoriti, ma che ci vede presenti e vivi.
Le prime partite sono incoraggianti. Il calendario della Coppa si rivoluziona per permettere a tutti di assistere a queste partite.
Il proiettore posizionato sulla parete del circolo accompagna in un gran binomio le serate di coppa alle partite del mondiale.
E’ l’anno del Brasile, della Germania che quasi sicuramente in casa vincerà facile. Di una Francia da scommettere nelle prime 4.
E alla coppa…? Cantone la corrazzata da battere col dente avvelenato per la finale dall’anno precedente.
Scampate la solita roccaforte. Rodano fortissima… ma con la maledizione dei campioni in carica.
Tripoli Cerro e la Buca si possono giocare al limite il Vino. Non c’è altra soluzione.

Tripoli si presenta ai blocchi di partenza con un’incolmabile lacuna: non c’è un portiere di ruolo. Pino, Gibbo, Sezzi, Fattori e capitan Prandi sembrano quasi sprecati senza un portiere…
Ma non è la sola squadra. C’è anche un’altra formazione che si presenta con un rookie in porta. E’ la Buca. Quest’anno poi la sorte ha anche giocato a sfavore, e il Bombev ha deciso di premiarli con una maglia grigia.. abbinata a pantaloncini rossi. Perfino un daltonico li definirebbe “inguardabili”.
Il destino però si sa, premia gli audaci. Nelle file del tripoli c’è un ragazzino, tal Pasquale Castello. Non si sa bene cosa faccia, non si sa bene chi sia.. e se realmente abiti ai palazzoni. Si sa solamente che non ha paura di niente. E’ piccolo ma salta. “Vado io in porta”.
Sarà l’inizio di un cammino trionfale, che lo vedrà protagonista per due anni di seguito in porta in finale. Da protagonista.

A la Buca come dicevo ci sono solo speranze. Mai arrivati in finale nelle precedenti 4 edizioni. Costretti a fare a meno anche del trascinatore nonché leader carismatico Zick.
Boschini A. però ha un’intuizione: portarsi per la prima volta un fidato allenatore in panchina. Il ruolo cade proprio in Zick, tralaltro.
I due formeranno una coppia tattica irripetibile, Boschini coach in campo a dettare posizioni, Zick fuori a imporre schemi e cambi.
La cosa sembra funzionare. Nonostante le perplessità iniziali in porta si sistema Zecchetti. Mai giocato in porta, ma è da anni l’arma in più sotto i tabelloni della Virtus Montecavolo Basket. Basterà?
La buca demolisce scampate, Carletti, Croci, Morelli e soprattutto Moscatelli là davanti macinano gol e bel gioco.
Lo scontro diretto con tripoli finisce in parità.
Tanto basta per arrivare alle semifinali. La buca esegue la partita miracolo con Cantone, grandi favoriti, come l’Italia a Dortmund. Tripoli regola con un Pino superlativo un buon Cerro.
Finale inedita e inaspettata.
Moscatelli la sbatte, Pino realizza una doppietta, ma poi Morelli Alberto e ancora il Mosca colorano il cielo di…grigio.
Cioè… Arancione.
E tutti a Berlino adesso..

Ma siamo al 2010.
Avete presente la sofferenza della Juve che non vince la Champions da 23 anni?
Ecco.. moltiplicatela x 1000. Tripoli è l’unica squadra che in 7 anni non è riuscita a Montecavolo ad alzare la coppa. Come se non bastasse, 3 finali su 3 perse. La Buca vede Tripoli e ripensa proprio a quel 2006.
Oddio.. nel 2010 La Buca non ha lo stesso potenziale. Si classifica per le semifinali l’ultima giornata beffando Rodano, ma “niente di serio” come direbbe qualcuno.
Tripoli invece dimostra di essere una squadra solida e compatta. Trova finalmente un portiere grazie l’astro nascente Buldrighini Jr. anche se nei gironi è una delle squadre più perforate.
Il miracolo delle semifinali come sempre accade, ed ecco che la storia ci regala una delle semifinali più epiche della storia: Scampate 4 vinte su 4, in pratica pronta alla formalità.. si trova di fronte La Buca in modalità cenerentola. I 60 minuti finiscono 3 pari. Supplementari inutili. Si va ai rigori. Da qualche parte conserviamo ancora i video, ma abbiamo ancora negli occhi la sequenza. 18 rigori tirati per segnarne 7..pali, traverse, parate.. e quell’ultimo rigore fuori di Matisse…
Incredibile ma vero, in finale ci va La Buca.

Ma anche nell’altra semifinale non mancano le emozioni. Cerro vs Tripoli. Il cerro viene raggiunto per ben 3 volte, clamoroso però è il gol di Bortolazzi all’ultimo soffio di partita…a portare tutti ai supplementari. Ai supplementari accade il fattaccio, palla in area, deviazione sfortunata di Olivi e finisce con Tripoli in trionfo ma con l’incubo per una nuova finale.

Doveva essere Cerro Scampate ancora una volta, doveva appunto.
Finale inaspettata.
Clamorosa e determinante l’assenza per infortunio del portiere Carletti. In porta andrà suo figlio, non avrà colpe, ma non sarà la stessa cosa.
Per adempiere alla regola che la finale la decide chi non te l’aspetti, Pinto, dopo 10 minuti, come per scherzo la butta dentro alla Inzaghi.
Tutti tranquilli, “La partita sarà lunga ancora..” Invece no. Pinto Gol ancora raffigurato in un murales di via Manot, come il Pibe a Napoli.
Casini e Bortolazzi chiudono la difesa, Prandi in gestione, Billy 5 in pagella sul campo, ma 8 nel morale.
Non c’è spazio per Boschini Albertini e Sezzi.
Il cielo stavolta è di-Pinto di verde. (..scusate..)

2019. Quasi dieci anni dopo, ci presentiamo con queste premesse alla finale di stasera.
Io ve lo dico ragazzi. Con queste premesse, questa finale passerà alla storia.
Perché quando i nomi non sono quelli altisonanti… non puoi che aspettarti un’altra notte magica.
Pari nelle precedenti finali.
Pari nella partita del girone.
Il campo sarà già umido per le lacrime di chi avrà perso i playout.
Ma avremo una nuova squadra a raggiungere i tre tituli.
La Buca pragmatici. A Tripoli scaramantici.
La diciassettesima.. chi se la porterà a casa?

Buono Spettacolo a tutti.