COMMENTO

Clima leggermente arieggiato, odore di salsiccia che pervade le narici, auto parcheggiate in doppia fila, striscione “Forza Mello” appeso sugli spalti, Briso disteso in panchina. Ferma tutto. Dov’è il Briso? Si dice sia a friggere il gnocco al circolo di Puianello, altri affermano sia al Pavaglione, qualcuno sussurra di averlo incrociato la sera prima in centro a Pinarella. Mentre un infante viene inviato celermente in spedizione in via Mattarella per premurarsi deLle sorti del Maestro, la Coppa non si ferma. D’altronde, non si è mai fermata.

Il Cerro si presenta in campo con una formazione giovane, sorretta dai pilastri difensivi Leone e Farinelli. Scampate, priva di due Bertolini su tre, è rimaneggiata ma mister Bezzi prova a mescolare le carte inserendo qualità in mezzo alla trequarti. Primo tempo maschio, con qualche occasione da entrambe le parti non concretizzata per la bravura degli estremi difensori e l’imprecisione sotto porta.

Nella ripresa parte forte la formazione in maglia blu, che trova il vantaggio al 45’ con un colpo di testa di Alex Martini su imbucata al bacio di Iemmi. Passano dieci minuti e raddoppia il Cerro, con una perla di Bagnoli che insacca a giro dal limite. Finisce in tripudio con il 3 a 0 firmato da Bezzi su assist perfetto di Castagnoli, che esulta mostrando il parastinco con raffigurato il santino del fratello. Qualcuno si commuove in tribuna, Gianni apprezza, alza la cornetta e il sintetico per il Parroquial non è più un sogno.

PAGELLE

CERRO

Aquilini 7 Sicuro ed efficace, non avrà i centimetri del portiere ma la porta la copre più che bene. Perché “non importa cosa c’è sotto il cofano, importa chi c’è dietro il volante”. Dominic Toretto.

Farinelli 7 Tre cose sono sicure nella vita. La morte, le tasse e la tigna di Farinelli. Appena uscito dal parrucchiere, si presenta in campo come se stesse andando a comprare un Maxibon ai Bagni Rina di Riccione. Ma mette a letto tutti. Sali e Tabacchi.

Leone 7 Degno compagno di reparto, disciplina teutonica. Ordinato negli interventi aerei, guida il reparto difensivo con estrema sicurezza. Spaventa i giovani avversari con frasi intimidatorie, del tipo “con le caccole come te ci facevamo i muretti in Corea, i sacchetti di sabbia”. Walt Kowalski.

Attolini 6,5 Ciondola tra difesa e mediana con alterne fortune. Non appena la partita diventa più fisica si esalta sulle palle alte, con una buona determinazione. Federico Peluso.

Magrì 6,5 Non sfigura, anzi riesce a mantenere alta la concentrazione. Ogni tanto si distrae, forse intento a controllare Bimbi e company che insidiano la sua donna al bar. American Sniper.

Catellani 6,5 Trottolino imprendibile, a volte esagera sopravvalutando la qualità del terreno di gioco. Alla Coppa dopo più di tue tocchi o perdi la palla o il crociato. Veloce ma forse troppo. Ribery.

Iemmi 6,5 Si presenta al campo con la stessa spinta di una farmacista che apre l’ufficio al reparto Malattie Infettive del Santa Maria Nuova. Poi però tira fuori in campo qualche sprazzo che ne rivalutano la prestazione, tra cui un illuminante assist per Martini sul primo gol. Amrabat.

Bagnoli 7,5 Migliore in campo, pericolo fin dal primo minuto con alcune conclusioni ravvicinate che impegnano severamente Davoli. Nel secondo tempo trova il meritato premio con un tiraggir degno del miglior Insigne alla sinistra del portiere da fuori area. Ubiquo. Brahim Diaz.

Castagnoli F. 6,5 Intento a dedicare un gol alla memoria del fratello, ci prova in tutte le maniere, raccogliendo alla fine un assist per il 3-0 di Bezzi. Potrebbe fare di più, data la velocità non certo rilevante della difesa di Scampate. Si può migliorare. Krasic.

Martini Al. 7 Non si fa vedere per un tempo, soffrendo la fisicità dei robusti centrali avversari. Reagisce iniziando a fare un po’ di legna e preferendo la quantità alla qualità. Dopo una discreta punizione incorna un crossi di Iemmi sul secondo palo per il vantaggio del Cerro. Vennegoor of Hesselink.

Bezzi 7 Nel riscaldamento pre-partita afferma di avere in serbo un “tiro potente” per il match. Sguardi un po’ confusi nello spogliatoio, visti certi profili. C’è curiosità. Si piazza dietro le punte in maniera un po’ confusionaria, senza mostrare efficacia. Il secondo tempo invece vede un acume tattico diverso, tant’è che finalmente sfodera il “tiro potente” trafiggendo il portiere avversario. Morata.

Martini An. 6 Non trova spazio e non lo cerca come dovrebbe. È vero che viene assistito poco dai compagni, ma le soluzioni non mancherebbero. Per la semifinale servirà un approccio diverso. Petagna.

Buldrighini 6 Più interessato al coca e rum promessogli nel riscaldamento dalla ragazze del bar, ciondola in attacco senza risultare incisivo. Qualche sponda di fisico ma poco più. Ibrahimovic.

SCAMPATE

Davoli 7 Se Scampate non naufrago già nei primi 30 minuti, gran merito è suo. Portiere di rimpiazzo, si esalta con alcuni interventi prodigiosi da distanza ravvicinata. Maignan.

Braglia S. 5,5 Oltre a ereditare la passione per la Coppa dal padre, ne conserva anche i piedi. Si inserisce nei duelli in mezzo al campo ma viene lasciato solo, sia tatticamente che nei raddoppi. Mister Bezzi non riesce a inquadrarlo nelle sue geometrie. Locatelli.

Giorgini 6 Centrale vecchio stampo, salva il salvabile finchè il gioco resta fisico. Quando il Cerro parte in contropiede, va in affanno, spesso isolato negli 1 vs 1. Lucio.

Bertolini M. 6,5 Partita quasi commovente la sua, con una tecnica mai vista in precedenza che gli consente anche un’uscita palla al piede a testa alta. Cala il silenzio sul Parroquial, con i testimoni che potranno dire: “Io c’ero”. Romagnoli.

Khamis 5 Match senza capo ne coda, non conclude diversi appoggi e tende all’aggressività a volte eccessiva nei contrasti. È il ruolo giusto? Vecino.

Giovannelli 5,5 Pimpante come un carabiniere in servizio alla stazione di Busana il martedì notte, prova ad allentare la pressione delle ali sulle fasce. Senza successo. Taiwo.

Margini 6,5 Nota positiva per l’allenatore, dove lo metti fa bene. Leggero ma macina km e km senza sosta. Un pendolino che serve come il pane a Scampate. Schelotto.

Camuncoli 6,5 Questo è lo spirito giusto, con un pressing e una voglia che alla Coppa fanno la differenza. Corre e si impegna, è meno fortunato quando si tratta di creare. Rabiot.

Cattolico 6 Appena ritornato da Roma per le riprese di Uomini e Donne, scombussolato dal viaggio fa avanti e indietro lungo la fascia. Qualcuno gli dica che bisogna poi buttarla in porta, quella palla. Borriello.

Rozzi 7,5 Migliore dei suoi, quando sale di livello costringe il Cerro a usare le maniere forti. Fantasia ed estro. Punta l’uomo e va via, purtroppo per lui manca l’assistenza dei compagni di reparto. Il futuro è suo. Fagioli.

Valentini 5 Già con la testa al privè del Circolo ANSPI ed esaltato dall’ultima prestazione, incappa in una brutta partita. Da rivedere. Bonazzoli.

Bolognesi 5,5 Non ha grandi colpe, dato che i palloni giocabili sono tendenti allo 0. Ma dov’è finito il Bolognesi da doppia cifra? Caputo.