Rodano CAMPIONE 2013

Marcatori: 41° aut. Rinaldi (R); 50° Manfredi (R)

COMMENTO

È arrivata la sera della grande finale dell’undicesima edizione della Coppa dei Cantoni di Montecavolo.

Da una parte Scampate, vincitrice della scorsa edizione che con la grinta e la perseveranza dei suoi uomini si è conquistata anche quest’anno un posto in finale nonostante i numerosi rimaneggiamenti alla formazione. Dall’altra parte Rodano, la squadra di bomber Manfredi, capace di arrivare fin qui grazie ai gol del suo miglior giocatore e alla qualità indiscussa del gioco espresso fin qui.

Dopo l’Inno di Mameli è il momento del calcio di avvio di questa emozionantissima finale.

Sin da subito entrambe le squadre si dimostrano combattive e determinate nel portare a casa il trofeo più ambito. La prima occasione dell’incontro capita sui piedi di L. Mazzieri (S) che dopo tre minuti dal fischio di inizio spedisce un bel calcio di punizione di poco alto.

Le due squadre sono ben schierate in campo e nei primi minuti le occasioni non sono numerose, ma il gioco fluido e piacevole da entrambe le parti.

All’8° è il solito Manfredi (R) ad andare vicino al vantaggio, involandosi verso la porta avversaria dopo un errore difensivo e calciando di poco alto sull’uscita del portiere.

Al 10° è di nuovo il turno di L. Mazzieri (S), molto propositivo nei primi minuti, ad andare al tiro dal limite in girata, ma la sua conclusione è debole e viene facilmente controllata dal portiere. Pochi minuti più tardi è di nuovo lui il più pericoloso, con un mancino che si spegne a largo da buona posizione.

Scampate vice-campione 2013

La reazione del Rodano arriva al 18° con Kodraliu che anticipa tutti su calcio d’angolo ma la sua spizzata fa la barba al palo ed esce.

Al 20° arriva un gol fantasma per Scampate. Sull’uscita avventurosa di Zagni (R), è il solito L. Mazzieri a provare il pallonetto dal limite. La palla supera il portiere e viene deviata sul limite dagli avversari, dando la sensazione del gol anche a causa di un rimbalzo strano della sfera. L’arbitro, ben piazzato, fa cenno di proseguire.

L’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco porta la firma di Rodano, con F. Bertolini (S) grande protagonista nel sottrarre per ben due volte consecutive il pallone dai piedi dell’avversario.

Il primo tempo si chiude quindi sullo 0-0. Squadre ben messe in campo, bel gioco da entrambe le fazioni e difese concentrate che, per il momento, reggono ai repentini cambiamenti di fronte.

Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo. Il ritmo di gioco è molto elevato sin dai primi minuti ed entrambe le squadre danno il meglio di sé. Al 33° è il neo entrato Govi (S) a servire il compagno Piermattei (S), il quale non ci pensa due volte e colpisce potentemente di sinistro un pallone insidioso che viene ottimamente respinto da Zagni (R).

Al 37° è il turno di Rossi (S) mettersi in mostra andando a deviare in angolo con un bel tuffo una punizione di Bonaccini (R).

All’41° arriva il meritato vantaggio per Scampate. Su calcio d’angolo la palla carambola nella mischia tra una selva di gambe e viene inavvertitamente colpita da Rinaldi (R) che, colto di sorpresa, non riesce ad evitare l’impatto e devia il pallone dentro la propria porta. 1-0 e Scampate che accarezza il sogno della seconda vittoria consecutiva.

Dopo il gol subito la reazione del Rodano non si fa attendere troppo e gli uomini in azzurro si spingono rabbiosamente in avanti alla ricerca del pareggio. Al 43° è Bonaccini che trova un bel corridoio per il solito Manfredi, il cui sinistro immediato viene però deviato in angolo dalla barriera.

Al 45° un autentico miracolo di Zagni (R), prima l’ottimo A. Mazzieri (S), della gioia del gol, volando alla propria destra sul potente mancino del centrocampista di Scampate. Due minuti più tardi è ancora Zagni (R) ad essere determinante deviando di nuovo una conclusione di A. Mazzieri (S).

Al 50° arriva la svolta dell’incontro. Una bella azione di contropiede portata avanti da Kodraliu (R), viene sfruttata nel migliore dei modi dal bomber Manfredi (R), che con un tocco al volo di sinistro batte il portiere su preciso assist del compagno. Pareggio per il Rodano e tutto da rifare per i campioni in carica di Scampate, calati per intensità negli ultimi minuti del secondo tempo.

A due minuti dalla fine dei tempi regolamentari è ancora una volta Zagni (R) a rendersi protagonista controllando un potente tiro dalla distanza di F. Bertolini (S).

I tempi regolamentari finiscono sull’1-1. Risultato giusto quello maturato nel corso dei 60’ di gioco. Scampate più brillante degli avversari sia sul piano fisico che su quello delle occasioni da rete, paga l’unica vera disattenzione subendo gol da un Rodano apparso fin qui meno lucido delle uscite precedenti, ma cinico a sufficienza per recuperare la partita alla prima occasione.

Il tempo supplementare si conclude con pochi acuti, complice anche la stanchezza di due squadre che hanno dato davvero tutto per i 70 minuti dell’incontro.

Si va quindi alla lotteria dei rigori, dove Rodano ha la meglio grazie, ancora una volta, al suo portiere Zagni (R) in grado di respingere un rigore di A. Mazzieri (S).

Terza vittoria alla Coppa dei Cantoni per un Rodano apparso sin dalla prima partita come una delle squadre più ben organizzate del torneo. Grande merito di questa vittoria va al Miglior giocatore del torneo, Manfredi, che coi suoi 10 gol ha trascinato la squadra alla conquista del torneo, dopo 6 anni di digiuno.

A Scampate va il riconoscimento di aver giocato meglio degli avversari durante la finale e di aver condotto un torneo che non li vedeva favoriti con grinta e determinazione.

SEQUENZA DEI RIGORI

L. Mazzieri (S) gol

Morini (R) gol

Giovannelli (S) gol

Zagni (R) gol

F. Bertolini (S) fuori

Ghidoni (R) gol

A. Mazzieri (S) parato

Manfredi (R) gol

Dalla Coppa dei Cantoni 2013 è tutto. Vi diamo l’appuntamento per l’edizione 2014!

SCAMPATE

ROSSI: Ha tenuto fede alla sua fama di buon portiere conducendo un torneo senza grandi sbavature. Nella finale viene chiamato in causa relativamente poco ma quando lo fa sfodera un volo plastico per i fotografi di quelli che dalle nostre parti che non si vedevano dai tempi di Raffaele Nuzzo alla Reggiana. VOTO: 6,5

F. BERTOLINI: Conclude un torneo giocato da miglior difensore come solo un miglior difensore può fare. Si prende il compito di fermare Manfredi e per 59’ ci riesce alla grandissima, mettendolo in difficoltà sempre e facendogli subito capire che di li non si passa. Sempre preciso negli interventi sfiora addirittura il gol dell’apoteosi allo scadere. Unico neo della sua partita il rigore calciato fuori dallo specchio che lascia l’amaro in bocca ma non ne offusca comunque una prestazione monumentale. VOTO: 8,5

D. BRAGLIA: Schierato sulla linea difensiva si fa apprezzare per la sua dote principale: la tenacia. Non molla mai su nessun pallone. A volte è un po’ scoordinato negli interventi ma è davvero efficace. Quando si spinge sulla mediana, poi, da forza fisica e corsa al reparto centrale, costringendo gli uomini di Rodano a provare altre strade per entrare in area. VOTO: 6,5.

BEZZI: Da esterno ci mette del suo per contenere le avanzate avversarie. Copre con grinta e precisione e si spinge avanti in qualche occasione. Un po’ bloccato in fase di costruzione ma porta a termine il torneo con una prestazione difensiva più che sufficiente. VOTO: 6

P. BRAGLIA: In mezzo al campo i suoi progressi si vedono di partita in partita durante la Coppa. Prende sempre più confidenza col ruolo e va a tappare con gran senso tattico i buchi dei compagni. Palla al piede ragiona, e la forza e la velocità fanno di lui uno degli uomini migliori della squadra di quest’anno, collante perfetto tra la difesa e il centrocampo. VOTO: 7

D. ALBERTINI: Più deciso degli altri incontri, affronta la finale con la giusta cattiveria. Non gioca molti minuti ma quelli che fa sono ad un buon livello, con giocate essenziali ma efficaci e coperture precise sugli avversari. VOTO: 6

M. BERTOLINI: Il capitano da tutto in campo al punto di doversi sostituire ad inizio secondo tempo per essere più fresco nei minuti finali, quando serve. La grinta è la tenacia sono le sue armi migliori, con le quali molte volte sopperiscono alle lacune tecniche. Conclude la Coppa giocando una partita attenta e di grande sostanza col solo neo di ritrovarsi alle volte a non sapere che fare con la palla tra i piedi. VOTO: 6,5

GIOVANNELLI: Il ciuffo più bello della Coppa è anche per meriti calcistici una delle sorprese migliori di quest’anno. Sulla sua fascia non si va via una volta. In copertura è impeccabile e quando decide di partire palla al piede si dimostra spesso pericoloso. Pecca un po’ di fretta lasciando partire troppo spesso conclusioni impossibili da distanze siderali, ma le sue prestazioni sono sempre all’altezza. VOTO: 7,5

A. MAZZIERI: Il consiglio dato dopo la partita precedente evidentemente funziona e alla grande. Entra in campo tranquillo e sfodera un’ottima prestazione da incontrista. Commette si qualche fallo, ma frutto della sana cattiveria agonistica che gli permette, questa volta, di recuperare molti palloni e di rendersi davvero prezioso per la sua squadra in fase di costruzione. Peccato per il rigore ben parato da Zagni, ma siamo sicuri che l’anno prossimo si ripresenterà ai blocchi di partenza per prendersi la sua rivincita. VOTO: 7

L. MAZZIERI: Il ragazzo è bravo. Non passa mai il pallone ma è bravo. Nel primo tempo è l’uomo più pericoloso dei suoi arrivando spesso e volentieri al tiro. Grazie alle sue doti di velocità e dribbling riesce a mettere spesso in difficoltà la difesa avversaria, avventurandosi spesso da solo in mezzo alle maglie azzurre. Sfiora anche un gran gol su pallonetto nel primo tempo, ma la palla rimbalza sulla riga ed esce. VOTO: 7,5

AQUILINI: La sua è poco più di una comparsata. Entra a meno di dieci minuti dalla fine della partita e fa in tempo a malapena a sfiorare qualche pallone prima di uscire di nuovo infortunato. N.V.

PIERMATTEI: Detto anche “se te la senti tira”. Il secondo miglior marcatore del torneo gioca un po’ sottotono durante la finale. Complice anche la marcatura stretta ed attenta dei difensori non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, arrivando in alcuni frangenti a provare la conclusione appena la palla entra nel suo raggio di azione da qualunque posizione e in qualunque maniera. VOTO: 6

GOVI: Entra nel secondo tempo come da tradizione e si comporta bene. Lotta su tutti i palloni disponibili e regala, più o meno volontariamente, qualche pallone davvero invitante ai compagni con tocchi al volo. Rapace, si fa rubare la gioia del gol dalla deviazione di Rinaldi, ma il buon Jin era li pronto a colpire. VOTO: 6,5

RODANO

ZAGNI: A dispetto della statura, il portiere di Rodano in questa finale si è dimostrato un vero gigante. Nei minuti regolamentari compie almeno tre parate fondamentali che permettono alla sua squadra di non uscire sconfitta da questo incontro. Non contento durante i calci di rigore segna con freddezza e para un rigore ad A. Mazzieri volando sulla sua destra. VOTO: 9

GUALANDRI: Il portiere che non voleva giocare in porta rende bene anche da difensore. In particolare durante la finale è il più preciso, richiamando spesso i compagni a rispettare le posizioni e compiendo alcuni interventi di pregevolissima fattura. Se Piermattei resta a bocca asciutta questa sera è soprattutto merito suo. VOTO: 7,5

NASI: Sgusciante e rapido terzino di quelli di una volta. In fase difensiva a volte compie qualche leggerezza ma è quando corre palla al piede che si fa apprezzare di più spingendosi spesso in mezzo alle maglie avversarie con grinta e determinazione. Partita pulita e buon torneo per lui. VOTO: 6,5

RINALDI: Fatica più di Gualandri a mantenere la posizione e anche in fase di copertura non è altrettanto preciso. Si comporta comunque bene, fermando più volte gli avversari con astuzia e con degli interventi difensivi non belli ma efficaci. Peccato per il tocco sull’autogol assolutamente involontario e assolutamente ininfluente sulla sua prestazione. VOTO: 6,5

PRANDI: Prende coraggio col proseguire del torneo ed è proprio in finale che sfodera una prestazione solida senza grandi sbavature. Calcia senza troppi fronzoli quando deve e in difesa non si vedono più quelle leggerezze che ne hanno penalizzato le prestazioni nelle prime partite. Di questo passo potrà sicuramente diventare un punto fermo della difesa dei prossimi anni. VOTO: 6

BALDI: L’uomo che più attendeva questa vittoria. In campo si vede molto più e molto meglio degli scorsi anni, segno che il nuovo ruolo giova alle sue caratteristiche. Copre bene sugli avversari e quando è necessario calcia via il pallone senza fronzoli. A fine partita neanche il tempo di fare la doccia che già pubblica su facebook uno status esultante per questa vittoria meritata e tanto attesa. VOTO: 6,5

MORINI: Secondo solo a Baldi per attaccamento alla maglia, gioca un torneo di sostanza correndo molto e mettendo in campo tutte le proprie energie. Il suo piede fino si fa vedere meno spesso del solito durante la finale, complice anche la maggiore tenuta atletica degli avversari. Ma li a centrocampo è uomo prezioso per le geometrie e la sostanza con cui corre dietro ad ogni avversario. VOTO: 7

BONACCINI: Lo spice boy di Rodano gioca una finale non proprio adatta alle sue caratteristiche di centrocampista coi piedi buoni. Fatica sull’intensità e l’aggressività degli avversari ma quando esce palla al piede regala grandi palle ai compagni. Si fa apprezzare anche per il suo gioco difensivo, dando una mano alla squadra a reggere l’urto avversario nel momento di maggiore difficoltà dei suoi. VOTO: 7

GHIDONI: Quando vedete un pallone a campanile solcare i cieli di Montecavolo state sicuri che è partito dai suoi piedi. La tecnica e la coordinazione non sono delle migliori, eppure i suoi interventi senza fronzoli sono spesso e volentieri molto efficaci. Si fa apprezzare anche per l’intensità con cui affronta una gara molto fisica, non uscendone affatto male. Inoltre tira quello che (a detta sua) è il miglior rigore della serie. VOTO: 6,5

KODRALIU: Sottotono per buona parte della gara, fatica a entrare in partita e a mostrarci le sue indiscutibili doti tecniche. Si riscatta nel secondo tempo quando regala un assist meraviglioso a Manfredi su azione di contropiede, dando dimostrazione che, anche nelle serate peggiori, i suoi tocchi possono essere fondamentali. VOTO: 6.

PEDRONI: Il tuttofare dell’attacco del Rodano non è nella sua forma migliore questa sera. La grinta e la facilità di dribbling sono quelle solite, come anche la generosità che dimostra andando a prendere palla al limite della propria area. Pesano sulla sua prestazione alcuni errori in fase di ripartenza e la difficoltà con cui fatica a ripartire con le sue consuete sgroppate. VOTO: 6

MANFREDI: Il miglior giocatore del torneo si presenta in finale carico delle aspettative di molti. Per contrastarlo Scampate non risparmia i raddoppi su di lui, riuscendo nell’intento di metterlo spesso in difficoltà. Sfrutta quella che è forse la sola vera occasione che gli viene concessa dagli avversari liberandosi con un bel movimento a tagliare verso l’area e insaccando la rete del pareggio che vale i supplementari. Mette la ciliegina sulla torta di una Coppa che lo ha visto assoluto protagonista segnando il rigore decisivo per la vittoria dei suoi. VOTO: 7,5

STEFANO: Dirige la partita con piglio deciso. Il gioco è molto corretto e le occasioni in cui è chiamato a prendere decisioni difficili sono poche. Sul gol fantasma a nostro avviso prende la decisione giusta decidendo di far continuare il gioco. VOTO: 8