Dopo intensi minuti di calcoli, letture del regolamento e congetture varie si scopre che Orologia deve vincere con 3 goal di scarto per accedere alla finale.

Nella confusione dei calcoli salta anche fuori una rarissima eventualità che prevederebbe la considerazione delle presenze nel caso si andasse a “soli” due goal di scarto…a Capitan Tirelli si chiude la vena e convoca d’urgenza Lupo non proprio in formissima per mettere la spunta nella casella di quelli che “io c’ero”.

Alla fine, si sa, sono i dettagli a fare la differenza…infatti ha vinto La Costa.

Poco prima del via, Macca prende sulle spalle la corazzata blanca e dopo un intenso discorso motivazionale si scende in campo; inizio molto agguerrito sbloccato proprio dallo stesso Macca con punizione a fil di palo (rincorsa alla CR7 da segnalare). Sembra l’inizio di una remuntada, una valangata di goal e invece Teo Benso smorza subito l’entusiasmo rimettendo tutto in parità.

Minuto 13: cala il buio totale! E non parliamo di brutto gioco, di azioni sterili o di comportamenti antisportivi ma semplicemente assenza di luce. Montecavolo è illuminato solo da una timida luna che non permette un gioco fluido come questo campo meriterebbe.

Parte la saga delle cit., ne lascio alcune alla cronaca (le più inflazionate):

  • 2 minuti e torna
  • O torna subito o torna tra un’ora
  • A Puianello manca l’acqua (va beh)
  • Provate a tirare su l’interruttore
  • Galliani ha staccato tutto come nel ‘91
  • Solo quando c’è buio apprezzi veramente la luce

Alla fine, dopo una quarantina di minuti di risate e disperazione, qualcuno inizia a dire ‘va beh io vado’… ed è proprio mentre i primi rinunciatari sono già seduti in macchina che tutto torna alla normalità accompagnato da un boato generale.

Tornando alla mera cronaca bisogna segnalare un altro goal di Teo Benso che anticipa la chiusura dei conti finale del buon Martini che zitto zitto punisce sempre.

Inutili le arrembate offensive di Orologia, troppo slegata e senza il bomber all-time Albertini fuori per infortunio.

Cala il sipario al Parroquial, La Costa è in finale.

 

PAGELLE

 

LA COSTA

Gualandri: deve ancora capire che le parate belle le deve fare nella porta vicino al pagellatore se vuole che vengano menzionate. C’è da dire che comunque da molta sicurezza al reparto e fa il suo lavoro degnamente. Però dosali un po’ quei rinvii che il campo finisce. 6.5

Teo Benso: certo che è sempre dura pagellare una doppietta dell’efficace Benso. Orologia lascia qualche varco in difesa e lui se ne approfitta bellamente. Non fa rimpiangere quel 10 sulla schiena un po’ azzardato. 7.5

Manuel Benso: terzino vecchia scuola sempre piazzato e che non supera mai la linea di centrocampo, il suo lo fa, poco da dire. A livello comportamentale però alla coppa ci vorrebbe un po’ più rigore…l’istigazione continua anche no! 5.5

Ficarelli: né scendere né salire, non sposta gli equilibri e porta a casa la pagnotta. Servono anche giocatori così. 6

Catellani: giocatore spumeggiante sull’esterno, tenta la giocata e spesso gli riesce anche. Da brio alla squadra e crea problemi alla difesa avversaria. Nota dolente i trucchetti per perdere tempo, tristezza anche qua. 7

Gattamelati: spessore in mezzo al campo, lega difesa e attacco…cosa non da tutti. 6.5

Giorgini: difensore vecchia scuola tutta sostanza e zero fronzoli, imparare. 6.5

Leone: infortunio nel riscaldamento, speriamo di vederlo per la finale. Sv

Magrì: oggi poco incisivo, traffica ma alla fine sugli scudi ci vanno Teo e Martini. Aspettando il guizzo 6

Martini: il nostro Peter Crouch non ha le sembianze del bomber incisivo ma lui non lo sa e quindi fa goal e assist lo stesso. 7

Prandi: quanto cuore mette in campo questo ragazzo, speriamo arrivi la gioia del goal anche per lui…la coppa alla lunga premia…6+

Schieppati: arriva con la stessa voglia che ha la mattina di alzarsi da letto per andare a lavoro. Ormai una certezza difensiva della coppa, oggi un part-time per lui grazie all’assenza di Albertini. Ordinaria amministrazione. 6.5

Villa: un po’ più arretrato nel campo rispetto al suo cugino lontano spagnolo che una decina di anni fa incantava mezza Europa. Presenza ingombrante nel centrocampo a fare da collegamento tra difesa e attacco gestendo bene molti palloni. 6.5

Iatta: tenta lo spunto, la giocata, il guizzo…niente non è serata. Esplosivo ma poco concludente. Niente 6.5 che poi in finale ci saresti arrivato scarico. 6

 

OROLOGIA

Po: un fiume in piena…nel senso che comunque un po’ di ansia te la fa venire. I goal sono più errori difensivi che suoi ma sono e rimangono sempre 3 goal, migliorabile sulle uscite alte. 5.5

Corradini: giovane promessa della coppa, ci vogliono ancora minuti per finire il rodaggio. L’anno prossimo sarai più splendente. 6-

Lupo: arrivato per aggiungere presenze in caso di arrivo in parità alla fine si concede qualche sgroppata sulla fascia. Niente di più e niente di meno 5.5

Macca: prova a trascinare la squadra all’impresa, dopo il goal in avvio sembrava tutto in discesa. Il calcio però non sempre premia il sacrificio e i km percorsi, oggi ha vinto la compattezza in ogni reparto degli avversari. Spiaze 6.5

Pili N. : non ricordiamo grandi cose di lui, ma si sa che chi gioca in fascia non va in prima pagina. A meno che tu non sia Hakimi, ma ieri ho visto più un Abate. 5.5

Pili F. : si sbatte e prova a cambiare le sorti della partita senza però arrivare al goal. Gestione e qualche tiro pericoloso ma per impensierire Gualandri ci vuole di più. 6

Rozzi: bene bene alla Stramaccioni qui eh, si conosceva il curriculum ma la coppa o ti esalta o ti affossa…aspettative mantenute. Peccato che non abbia inciso nel tabellino. Next time 6.5

Salsi: troppo ballerina la difesa di Orologia stasera, 3 goal subiti quando devi vincere non subendone…insomma da rivedere. 5.5

Strozzi: quest’anno difensore, l’anno prossimo probabilmente centrocampista per concludere la collezione di ruoli. Vecchia scuola: fa sentire il fisico e spazza a 50 metri. Oggi purtroppo non abbastanza per mantenere inviolata la porta. 5.5

Torri: si vede che sa stare su un campo da calcio, però la squadra è slegata e se sei centrocampista hai molte colpe. 5.5

Cattolico: il ritardo causa black out gli fa perdere un 18esimo a cui teneva molto. Si ricorda di lui la celebre frase ‘eh ma la coppa è la coppa’ in risposta a chi lo tentava con il compleanno. Attaccamento. 6.5

Hamilton: per 30 persone arrabbiate per i ritardi causa luce c’è lui che arriva in fretta e furia da lavoro col sorriso per giocarsi il secondo tempo. Brum brum 6

Albertini: grande assente di questa serata decisiva, infortunato nei primi minuti di gioco. Più paglie in panchina che minuti in campo. SV

Tirelli: completamente perso nel tunnel del tennis perde lo smalto dei tempi che furono sul rettangolo verde. Più OS meno clausura quest’anno per lui. Se il torneo si fosse chiamato clausurOS avrebbe preso almeno 6, ripeto ‘se’… 5.5