– La finalissima

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Marcatori: 11’ pt Codeluppi (C)

Ammoniti: Pinetti (C), Lupo (F), Davoli (F)

Il pubblico de El Parroquial non aspettava altro. Dopo un trofeo del vino con valanghe di gol arriva lei, la partita delle partite. Fuochi d’artificio signori, c’è la finalissima. Cantone che cerca di riportare a casa la coppa dopo 7 anni (troppi per Federico Ferrari e i suoi) e una giovane Fola che cerca di dimostrare di aver finalmente fatto il salto di qualità. La spunteranno i biancorossi, con buona pace per Golinelli&co.Cantone 2015
Parte subito forte Cantone, con il capitano Ferrari F. che ci prova di testa, poi Mosca A. parte da centrocampo e dribbla metà Fola prima di dover fare i conti con Farioli che ferma sul più bello la sua sortita offensiva. La Fola però non si fa intimidire e parte così un botta e risposta che durerà per tutta la partita. Si impegnano per primi i fratelli Golinelli, Luca con un tiro telefonato per Casini e poi Andrea, con un bolide da fuori che chiama il portiere di Cantone alla grande parata. A metà del primo tempo l’episodio che cambia l’esito dell’incontro: Codeluppi  fa fuori un paio di avversari al limite dell’area e fa partire un rasoterra sul palo alla destra di Agnesini. L’aveva visto o forse no, fatto sta che la palla si insacca nella rete e consegna al marcatore il titolo di capocannoniere della #CdC15, con il tanto desiderato fusto di birra.
La Fola risponde, ma viene subito fermata da un probabile fallo di mano, susseguito da una valanga di proteste di Fionda, che però non vengono accolte. L’attaccante decide allora di intervenire coi fatti e con un ottimo intervento prova a mettere in difficoltà Casini, che non si fa trovare impreparato e spazza via ogni timore. La Fola non si dà per vinta, Leone ci prova di testa sull’angolo, ma sbaglia.
Siamo al 18’ e tocca a Cantone, Codeluppi batte punizione dai 30 metri, la barriera si prepara…e…via! In salto la barriera della Fola si esibisce con una fantastica ola con la quale i suoi giocatori riescono letteralmente a parare il pallone. Chi invoca il rigore, chi prega Dio, chi vorrebbe tagliare le mani a Fionda e chi se la prende con l’arbitro. Ma Dio vede e provvede ed il direttore di gara non ci pensa neanche un secondo, il rigore non c’è perché la barriera si trovava fuori dall’area; così Mosca A. si trova a battere punizione, tradendo le speranze della curva di Via Mascagni con un tiro sopra la traversa. 11667421_973284622702649_3414145421105210873_nÈ ancora lui, Puppi a credersi Messi e a tentare l’impresa di un 1vs3, ma stavolta la difesa viola spazza via tutto. La Fola reagisce con uno dei suoi uomini di maggior qualità, Golinelli jr, che procede davanti alla porta dei rossi e si trova a tu per tu con Casini: è in quel momento che Mezzadri decide di immolarsi per il proprio cantone e salva tutto. Un intervento che vale un gol soprattutto in una finale tiratissima come quella a cui stiamo assistendo.
Al 24esimo, in un momento di transizione del match, l’attenzione della panchina su cui ci troviamo si sposta su un dettaglio che in una finale non può sfuggire ai più acuti osservatori: Primavori riesce nell’ardua impresa di peggiorare la qualità visiva della divisa della Fola….3 dita di canotta bianca che escono dalla manica e via. Per il premio allo stile
cercare altrove (vedi il kilt di Bonacini). Tornando al match, la Fola non demorde e al 26’ ci riprova con Lupo che però manca l’appuntamento col pallone mandando a quel paese una buona occasione. A fine primo tempo il riassunto della partita è chiaro e semplice. Fola sprecona e molto individualista, Cantone cinico e che sa chiudersi benissimo e ripartire a velocità supersonica. Un Farioli affranto a fine primo tempo sembra essere d’accordo con noi: “dobbiamo imparare a passare la palla” la sentenza del bel ragazzo di Rubbianino.

Sta per iniziare il secondo tempo e Tommi Vecchi (seduto in panchina con noi) ci fa notare che all’improvviso non sarà più la stessa cosa. “Ah, ma è arrivato il Briso!” la voce che ci arriva. Ci giriamo e lo troviamo lì, accanto a noi col grembiule delle migliori occasioni. Ora si che si fa sul serio.
Tant’è vero che il buon Faina ci dà dimostrazione di quanto tenga a questa partita. Scatto di 20 metri per recuperare per un soffio un pallone che ormai sembrava destinato all’out. Cuore e polmoni al servizio della Fola, il Briso applaude.
Al 7’ la Fola può sfruttare una punizione da buona posizione, ma il suo capitano spreca in malo modo. Poi, Farioli stupisce tutti con un buon tiro-cross, su cui Casini stupisce ancor di più con un’uscita alquanto coraggiosa per proteggere il risultato.
In questo momento la Fola è agguerrita più che mai, mentre Davoli si cimenta nell’ennesima simulazione irritando Bezzi L. che sentenzia: “Adesso basta”. Anche il pubblico è della sua idea e per la prima volta alla Cdc un’intera curva rumoreggia per il comportamento antisportivo di un giocatore. Il direttore di gara Laudicina, comunque, non si fa mai trarre in inganno dal giovane tuffatore della Fola.
Al 12’ ghiotta occasione per i viola. Tirelli mette in mezzo un buon pallone che Golinelli impatta bene ed indirizza verso la porta, ma sfortunatamente il tentativo della Fola si spegne sulla schiena di Pinetti che va a murare il tentativo avversario.
Siamo quasi a metà del secondo tempo e adesso è Bezzi a provarci dalla distanza, ma nulla di fatto: il tiro è alto sopra la traversa.  Golinelli torna alla riscossa e per pochissimo il suo ottimo lancio non raggiunge Fionda. O per “un pelo di gnocca”, citando testualmente il Mauri qui in panchina. Al 13’ la difesa di Cantone sembra in difficoltà e Franceschi si incarta un po’ su se stesso col pallone. Meno male che Mosca F., di prepotenza (o ignoranza, come preferite), sparecchia ed allontana ogni pericolo.

La Fola continua ad attaccare col coltello tra i denti insistendo in particolare sulla fascia destra, provando con decisione a cambiare le sorti della partite. Fioccano i cartellini gialli. Prima Lupo poi Davoli per simulazione (cartellino sacrosanto e, come detto prima, condiviso da tutta la curva di Via Papa Giovanni XIII).
Al 20’ Leone perde palla, e serve su un piatto d’argento una facile ripartenza a Codeluppi, che da solo contro l’estremo difensore della Fola, quando tutti si convincono del raddoppio di Cantone, spreca tutto: grandissima parata di Agnesini e risultato fermo sull’1-0. Poi ancora tanta Fola, ci prova Golinelli A. di testa e Casini risponde al miracolo di Agnesini con un’altra parata di assoluto valore. Ci provano ancora prima Davoli e poi Lupo, ma la Fola sembra ormai abbandonare lentamente l’idea di poter pareggiare. Col passare dei minuti, infatti, la Fola inizia a perdere la ragione: al 27’ rischia con Arrighi che si divora il gol del raddoppio a un metro di distanza dalla porta, poi ci prova Farioli ma con poche pretese e, a pochi minuti dalla fine, Fionda fa prevalere l’egoismo e  senza passarla ai compagni spreca l’ultima occasione, sancendo così i vincitori della Coppa dei Cantoni 2015. Cantone rulez.
Mister Morelli ringrazia i suoi per aver dato tutto e sa che questa finale può esser stata un’importante iniezione di fiducia per la squadra in vista delle prossime edizioni. Sponda Cantone invece solo festeggiamenti, finalmente la Coppa dalle grandi orecchie è di nuovo biancorossa.

Vogliamo ora spiegarvi come dovrete interpretare le pagelle. Vista la terribile sofferenza nel provare a farle insieme come chiestoci dallo staff, abbiamo deciso di trovare un compromesso. Per ognuno di noi troverete due pagelle. Quelle scritte con carattere normale sono della Lucia, quelle in sottolineato sono di Buldrighini Jr. Sul voto, invece, siamo riusciti a metterci d’accordo. Buone pagelle!

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LE PAGELLE – CANTONE

CASINI: come avevo accennato in un paio di pagelle fa, a mio parere il portiere è il ruolo più infame, è proprio il peggiore. Tanta responsabilità e tante colpe, ma quasi  mai nessun merito. Beh che dire, questa volta il merito c’è tutto, altroché! 3 il numero perfetto, 3 sono le parate compiute da lui perfettamente.
Se Cantone è riuscito a mantenere la porta inviolata per 60’ più recupero il merito è soprattutto suo. Compie almeno tre eventi straordinari con cui tiene a galla i suoi nei momenti più duri della partita. Si conferma uno dei migliori portieri che la coppa abbia visto e se questa sera il cielo si è tinto di rosso gran parte del merito è suo. Voto 7.5

PINETTI: Casini si prende tutto il merito, ma a dargli una mano, dietro, c’è lui. Fino alla fine è riuscito a proteggere il risultato. Appartenente alla categoria “quelli dei voti coi +”, ho insistito per aggiungerne uno al voto finale.
Il roccioso difensore di Cantone questa sera sbaglia davvero poco. Sempre attento e sicuro, rispetto ai compagni di reparto si concede qualche avanzata offensiva in più con cui prova ad innescare le punte. Va a murare con il corpo un tentativo di Golinelli e dà sempre l’impressione che farebbe di tutto pur di mantenere la porta inviolata. Spirito e tenacia al servizio della squadra. Voto 6+

FERRARI F: “O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio tremendo è terminato, la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambìto premio è conquistato, vicino è il porto, odo le campane, tutto il popolo esulta, […] per te fiori e ghirlande ornate di nastri – per te le coste affollate, te invoca la massa ondeggiante, a te volgono i volti ansiosi; ecco Capitano! […]la nave è all’ancora sana e salva, il suo viaggio concluso, finito, la nave vittoriosa è tornata dal viaggio tremendo, la meta è raggiunta; esultate coste, suonate campane! […]”. Corre, gestisce, urla, colpisce. A lui volgono i volti ansiosi, a lui invoca la massa ondeggiante. Il viaggio tremendo è terminato, l’ambìto premio è conquistato. Esulta Cantone, suonate campane!
Stasera fa vedere a tutti cosa vuol dire essere un vero capitano. Urla per incitare i compagni per tutti i 60 minuti e si dispera ad ogni tentativo sprecato perché sa che la Coppa è lì ad un passo e l’occasione è troppo grande per farsela scappare. Un cuore grande così. Voto 7

FRANCESCHI: inizialmente “appare” un po’ invisibile, non si notano infatti grandi interventi da parte sua, ma nel complesso, non gli si può non dar merito per la porta che è rimasta inviolata fino alla fine.
Mette la sua esperienza in campo al servizio dei compagni e piazza in bacheca un’altra Coppa. Stasera non brilla e non è particolarmente propositivo, ma tranne in un occasione in cui stava per fregarsi da solo, dà sempre l’idea di essere sicuro è tranquillo. Scusatemi se è poco. Senza infamia né lode. Voto 6

FERRARI M: un po’ come quando i genitori vanno ai ricevimenti scolastici e si sentono dire: “le capacità ci sono, ma non si applica”, stasera Marco è così. Le qualità ci sono, ma da noi riesce a strappare solo un misero 6.
Uno dei giocatori col curriculum migliore della Coppa si fa rivedere dalle parti del Parroquial dopo parecchio tempo e torna subito a casa con un trofeo in più. C’è chi dice che non può essere un caso. Noi diciamo soltanto che stasera porta casa una meritata sufficienza anche se da lui ci si aspetta sempre qualcosa in più. Voto 6

ARRIGHI: Peccato per quel gol mangiato al 27’ st, con il quale si è giocato la sufficienza, perché per il resto, non è uscito nulla di entusiasmante dai suoi piedi.
Quest’anno pare si sia fatto fregare dallo spritz nel pre-gara. Se prima di ogni partita butti giù 50cl di aperol caro Arri, poi in campo non corri. E un Arrighi che non corre è un Arrighi a cui manca la dote principale. Stasera quindi non particolarmente carico e produttivo, ma la coppa resta comunque anche sua. Voto 5.5

BEZZI L: già dal primo minuto di gara, guardandolo, mi sembrava di assistere al servizio Tutti giù per terra di Striscia la notizia: ogni tre secondi Bezzi era per terra; non so se per simulare o perché ci fossero delle bucce di banana sotto i suoi piedi, fatto sta che nel primo tempo non è stato di grande aiuto alla squadra. Poi nel secondo sicuramente qualche intervento in più si è notato.
La sua partita si divide in due momenti. Il primo tempo in cui ce l’ha con tutti (i compagni) ed il secondo in cui decide di prendersela con tutti (gli avversari). In ogni caso, come avrete intuito, ha qualcosa da ridire con qualcuno. Nel primo tempo francamente gioca anche male, nel secondo alza un po’ l’asticella e mette la sua carica agonistica anche al servizio della squadra. Voto 5.5

MEZZADRI: senza di lui e il suo intervento al 21’ del pt che ha salvato il risultato, probabilmente avremmo assistito a un pareggio e dopo signori, sarebbe stata tutta un’altra partita. Ma questo non potremo mai saperlo.
Uno dei giovani più promettenti della Coppa, farà sicuramente il futuro di Cantone. Questa sera però ci dimostra di essere anche il presente. Nonostante una partita giocata non proprio egregiamente,nel primo tempo salva un gol già fatto con un intervento prodigioso in scivolata. Per Cantone questo vale come un gol. Voto 6

LLUGAXHIJA: prestazione non delle migliori tra quelle della squadra, ma forse deve prendere ancora dimestichezza con l’El Parroquial, o forse necessita di un po’ più di sintonia coi compagni; intanto però la coppa è sua.
Alla prima apparizione nel torneo porta a casa la Coppa, sempre una bella soddisfazione. Anche stasera si mette in mezzo al campo e prova a mettersi al servizio della squadra. A volte ci riesce e a volte no, ma l’impegno non manca mai. Voto 5.5

MOSCA F: elemento importante per la squadra, gestisce più di un pallone correttamente, permettendo ai suoi di costruire e inserirsi più avanti. Non male il ragazzo.
Partita tutto sommato positiva per il fratello meno famoso dei due. Alla Coppa tutti ricordano dei grandi gol di Andrea, ma noi vogliamo ricordarvi che a far legna dietro nel secondo tempo ci si mette lui ed è lì che Cantone ha costruito il suo successo. Risolve anche un paio di situazioni intricate per i suoi. Soldato. Voto 6

BEZZI A: sicuramente qualcosa di più ci si aspettava e sicuramente qualcosa in più poteva fare. Fiato e gambe ancora giovani per lui: cose che sarebbero state entrambe utili per la sua squadra. Ma chissene, la coppa è anche tra le sue di mani.
L’altro giovane interessante di Cantone stasera non brilla particolarmente. In realtà tra la sua partita e quella di Mezzadri l’unica differenza è che il secondo compie un autentico miracolo salvando un gol in scivolata ed è per questo che a lui abbiamo dato la sufficienza. Entrambi però sembrano essersi fatti fregare dall’emozione. Voto 5.5

IMERAJ: i pochi minuti giocati non sono a suo favore, forse con qualche possibilità in più avrebbe potuto concretizzare qualche azione in più, o forse no.
Stasera gioca poco e quando lo fa comunque non sembra mai in grado di poter impensierire seriamente la difesa avversaria. Un torneo di alti e bassi per lui, stasera sono di più i secondi. Voto 5.5

MOSCA A: tanto cuore da parte sua. Si spende in tutto e per tutto: la sua è una sufficienza più che abbondante, anche se purtroppo non è mai riuscito ad avvicinare più di tanto la palla alla porta della Fola.
Probabilmente sperava di poter essere lui a mettere la firma sulla seconda Coppa di Cantone, ma così non è stato. Ci prova qualche volta dalla distanza e per il resto non riceve mai palloni che possano essere davvero sfruttati come si deve. Si sbatte comunque tanto per la squadra e nel complesso la sua partita è positiva. Voto 6.5

10325658_973285342702577_3552324157277582336_nCODELUPPI: Puppi. Più che il nome del capocannoniere della Coppa, sembra il nome del cane del vicino, e sicuramente non dà giustizia alla sua stazza. Qui però, altro che cagnolino, davanti a noi abbiamo un guerriero. La sua fame di gol era smisurata, infatti dopo aver segnato all 11’ ha provato in tutti i modi a tornare al segno. Tantissima grinta da parte sua.
E’ stato probabilmente lui l’uomo in più del Cantone quest’anno. Stasera la palma di MVP della partita va a Casini in modo meritato, ma lui merita sicuramente quella di miglior giocatore della squadra in tutto il torneo. Segna, si procura rigori e punizioni e serve valanghe di assist al bacio per i compagni. Col suo arrivo Cantone è diventato più concreto e cinico, proprio quello di cui aveva bisogno per arrivare alla vittoria. Voto 7.5

 

LA FOLA

AGNESINI: disputa una notevole partita: esce quando ce n’è la necessità, interviene quando nota che i suoi sono in difficoltà e para con grande dimestichezza. La sua era una sufficienza più che meritata. Peccato però che si sia fatto sorprendere da quella palla di Codeluppi. Peccato, perché la sua era una partita quasi perfetta.
Il portiere della Fola stasera per 59 minuti e 59 secondi gioca bene e mostra sicurezza. Nel secondo rimasto però, decide di non muoversi affatto su un tiro di Codeluppi che era sì ben angolato, ma non sembrava irresistibile. Riesce poi a rifarsi sullo stesso attaccante di Cantone con una paratissima nel secondo tempo ma, come dimostrano i fatti, è ormai troppo tardi. Voto 5/6

FARIOLI: non si nasconde di certo dietro ai suoi compagni, anzi diventa grande protagonista della serata. Senza di lui la Fola probabilmente sarebbe stata persa. Nelle occasioni più pericolose spazza via senza timore e dopo è già pronto a proporsi per l’azione successiva.
Dà tutto quello che ha come sempre. Un paio di volte forse per eccesso di foga rischia di incartarsi su se stesso, ma nel complesso difende e spinge con una carica agonistica degna della miglior finale. Uno dei migliori dei suoi, ha gamba piede e buone intenzioni. Giocatore sublime. Voto 6.5

GOLINELLI L: cambio di ruolo per lui, infatti mi suggeriscono dalla regia che è già da un po’ di partite che Golinelli senior interpreta le vesti di esterno destro,mentre prima lo si trovava più avanti. Ma a quanto pare, questa cosa a lui non dà proprio da fare, anzi in campo dimostra grande duttilità dimostrandoci le sue capacità sia dietro che davanti.
Nel primo tempo lo troviamo nell’inedito ruolo di esterno destro di quella che pare essere una sorta di difesa a 3. Stupiti chiediamo spiegazioni a mister Morelli che ci informa che il ragazzo gioca lì da un po’ alla Coppa. Dietro si comporta bene e nel secondo tempo, quando occorre recuperare, avanza il suo raggio d’azione inventando per i compagni o tentando la conclusione lui stesso. A volte anche sfortunato, è sicuramente con Farioli ed il fratello uno dei migliori della Fola. Perderete contro gli amici e compagni di mille bevute deve sicuramente bruciare, ma ci si rivedrà l’anno prossimo. Voto 6.5

LEONE: sicuramente da lui ci si aspettava molto di più, dalla panca non si è notata troppa iniziativa, in campo è mancata anche della grinta, indispensabile soprattutto in occasione della finalissima.
Siamo soliti vedere un Leone che fa la differenza al Parroquial. Quest’anno ci è apparso un po’ “spompato” e anche stasera non è stato da meno. Qualche buono spunto sì, ma davvero poco altro. Da lui ci si aspettava tutta un’altra partita. Voto 5.5

GRASSELLI: la tecnica non è mai delle migliori, ma le gambe ci sono tutte e vanno. Tanto cuore da parte sua per la Fola, ma che purtroppo non basta per dare un contributo concreto alla sua squadra.
La faina stasera ha i serbatoi carichi e ce lo dimostra per tutti i 60 minuti di gioco. Corre come un dannato e prova a far di tutto per la squadra. Da rivedere i fondamentali tecnici, ma sulla gamba non si discute. Quando esce a fine partita incontra Uber Bezzi che gli chiede “Quanti chilometri hai fatto oggi bello?”. La Faina dentro di sé sa che la risposta alla domanda è “Non importa quanti ne ho fatti oggi, l’importante è quanti ne farò domani.” Voto 5.5

ALBERTINI: dopo questa sconfitta in finalissima, perde il suo titolo di TALISMANO, ma non la simpatia. Rimane in panchina a farci compagnia per il primo tempo e un po’ del secondo, disquisendo di ogni giocata compiuta dai compagni in campo. Appena sale ascolta subito il mister e compie diligentemente i suoi compiti.
Gioca poco per potersi davvero mettere in mostra, ma ricordiamo che per lui non era affatto la prima finale ed infatti ci sembra poter gestire la situazione. Da lodare per come ascolta, comprende ed accetta le spiegazioni del Mister riguardo alla sua precoce sostituzione. È per questo che vogliamo premiarlo con la sufficienza. Voto 6

PRIMAVORI: poco tempo per esprimersi, forse qualche minuto in più gli avrebbe permesso di contribuire al gioco riuscendo ad aiutare la squadra, ma quello che si è visto da qui non raggiungeva il 6.
Sì è vero, abbiamo già parlato di quelle due dita di maglietta della salute che spuntano dalle maniche, ma ci riesce difficile non farlo di nuovo. Si presenta nella migliore delle occasioni in tenuta molto fetish. A parte questo, anche lui gioca poco ma quando lo fa prova a servire la squadra al meglio delle sue possibilità. Per la sufficienza serve un qualcosina in più. Voto 5.5

LUPO: una partita movimentata la sua. Parte bene e si dà subito da fare, scanchera di qua e di là, cerca di intervenire su ogni pallone. Purtroppo nel finale si assopisce un po’, forse dalla rabbia o perché quella palla proprio non ci vuole entrare nella porta di Cantone.
Il numero 10 della Fola stasera ci prova e riprova più volte. Sfortunato e impreciso, non riesce comunque ad avere nitide palle gol da sfruttare. Una finale in più può essere utile per farsi le ossa e per accumulare esperienza in vista degli anni a venire. Voto 6+

TIRELLI: durante il primo tempo è uno dei migliori tra i suoi, poi nel secondo continua a non sbagliare. Peccato però che non basti non sbagliare, Tirelli dovrebbe dettare il passaggio, dovrebbe imporsi.
Regista nel mezzo della squadra, dal suo piede partono sempre buoni lanci e buoni cambi di gioco per i compagni. Stasera ha probabilmente una gran media di passaggi riusciti, ma fa anche meno legna del solito e in questa finale ce ne sarebbe stato davvero bisogno. Voto 6+

DAVOLI: giovane con coraggio e grande spregiudicatezza. Appena entra in campo non esita nemmeno un secondo a far vedere la sua grinta e la sua fame di gol. Se tutti alla Fola avessero avuto la sua determinazione il risultato sarebbe stato sicuramente diverso, ma forse non avrebbero neanche finito la partita. Perché l’aggressività in campo è necessaria, ma questa va trasmessa sul pallone e non sugli altri. Ogni sua azione finiva con una lamentela o una simulazione. Il cartellino a metà del secondo tempo è stato più che meritato.
Pagella dai due volti per lui. Un 4 secco per le eccessive e quasi ridicole simulazioni che scaldano gli animi anche alle curve. Poi però, per essere obiettivi, bisogna anche riportare che nel secondo tempo la Fola va sempre giù dalla sua parte e lui riesce a mettere dentro 3 o 4 cross davvero invitanti per i compagni. Voto 6 (e 4)

STROZZI: parte subito in campo e ci mette del suo, ma purtroppo per la Fola niente si concretizza in un gol. Poi scende, si siede vicino a noi, e si abbandona ai ricordi più lontani (o forse neanche troppo lontani), di quando il suo posto era quello in mezzo ai pali e di quando, a suo dire, la palla non entrava mai. La compagnia è stata delle migliori, ma forse in campo da parte sua tutti si aspettavano di più.
Parte titolare e la Fola prova ad usare le sue qualità per appoggiarsi a lui e salire. Il lavoro gli riesce bene, non riesce però mai a crearsi un occasione per andare al tiro o per fare qualcosa di davvero interessante. Troppo poco stasera. Voto 5.5

GOLINELLI A: ho combattuto parecchio per fargli ottenere il titolo di MVP della Fola, ma secondo me è strameritato! La qualità tecnica spicca subito dai palloni che toccano i suoi piedi, ma non solo: si propone, inventa, dribbla e tenta sempre il tiro, anche se a suo malgrado non si trasforma mai in gol. Giovane, bello e bravo. Cosa può volere di più la Coppa?
Per voler della mia donna, lo eleggiamo miglior giocatore della partita per la Fola (io puntavo su Farioli o il fratello Luca). Scherzi a parte, gioca un’ottima partita e prova a trovare continuamente un modo per mandare se stesso o i suoi compagni in porta. È sicuramente il giocatore della Fola di maggior qualità, se si considera anche l’età si capisce subito che avrà tempo per accumulare trofei per la sua bacheca personale. Voto 6/7

FIONDA: altro elemento indispensabile per la Fola, ma che forse oggi non è riuscito a dare il meglio di sé. Si spende in lungo e in largo, ma lo spirito non è quello giusto, non è quello di squadra.
Gioca una buona partita ma a nostro avviso è troppo egoista. Nell’ultima azione della partita anche il suo capitano vuole farglielo notare. Il buon Fionda infatti preferisce un’improbabile azione personale ad un comodo appoggio per il compagno posizionato meglio per il tiro. La sua partita si riassume così. Troppa voglia di risolvere la partita da solo e così facendo penalizza se stesso e chi gli gioca accanto. Voto 6

 

 

ARBITRO LAUDICINA: io avrei detto LASCIVO, ma poi mi si accusa di essere ripetitiva e di non utilizzare in modo pertinente questo termine. Allora dico che soprattutto all’inizio poteva fischiare un po’ di più, ma poi mi è stato riferito che alla Coppa si usa così e che anzi, si riconosce la bravura di un arbitro dalla sua scarsa dipendenza al fischietto. Morale della favola, non mi rimane che scrivere: onore al merito!
Si nota subito che il ragazzo è del settore. Partita diretta egregiamente e soprattutto bravo nel non farsi trarre in inganno dalle continue simulazioni di Davoli. Voto 7