L’abbiamo chiamato “Il clausura” e ripensandoci è una scelta quasi geniale.. infatti dico quasi, ma la simbologia è importante anche per chi di solito usa i piedi. Arrivare al campo sciabattando, vedere decine di ragazzini che già scalpitavano contro un Tommy impotente davanti a cancello per poter entrare… Quel profumo d’erba nell’aria (intendiamo quella del campo tagliata..) e quella tensione negli occhi dei più giovani, magari alla prima edizione… Beh allora, non so se sappiamo da dove veniamo, ma sicuramente poter riassaporare la sensazione di correre ignorantemente dietro un pallone, sa di LIBERTA’ vera.

Anche leggere in anticipo le pagelle di Billy… capisci che c’era voglia perfino di commentarle, di ri-viverle, queste partite. Leggetele.

Ritrovare la serenità che contraddistingue la coppa, pardon il clausura, è forse una delle cose più belle che ci riserverà questo Giugno 2021.

E allora…. perché non ripartire DALLA partita.

Scampate vs Cerro, pardon, Orologia vs Montelocco fa impallidire persino Francia-Germania. Nessuno se la fila dal tv del circolo, con Farioli in una solitudine quasi da alcolista anonimo al bar.

La partita comunque non è iniziata alle 21:30.

La partita è iniziata una settimana fa. I giocatori di scampate che nella chat storica scrivono “Oh ma ci tatuiamo il toro?”, l’ansia da rose che improvvisamente compaiono in qualche chat clandestina, Salvini che sommerge di audio gli organizzatori e così via.

Quello che noi andiamo a raccontare, è solo una infinitesima parte, un’ora… rispetto ad una vita.

 

21:35, pronti via, Piermattei fischia, dalle panchine intanto è ancora un vociare “Orologia è più forte, si ma manca Macca, Salvini non è ancora arrivato, ma Buddo non gioca adesso a Tennis?”, Conti pesca palla a centrocampo, se la aggiusta sul piede preferito, e da 15 metri sbadabam, al lato del palo. 1-0 Montelocco.

Scampate sembra accusare il colpo e va di forcing. All’8’ Cattini per Grossi che fa partire un gran tiro. Sul ribaltamento immediato di Po però viene innescato Rozzi, la difesa si fa cogliere impreparata, e roccambolesco 1-1, non ho neanche visto come perché appunto stavo appunto ancora scrivendo di Grossi.

Dopo questi due colpi vengono riposte le pistole, ci si studia con calma, e Orologia sembra prendere in mano il gioco. Al 14’ arriva Salvini appena prima di una uscita morbida di Buldrighini. Cambio tra i pali e Montelocco ritrova verve: Castagnoli gran azione sulla destra, vede Golinelli libero bel tiro ma nulla da fare. Poco dopo Boschini cross in stile Bonucci, Montanari sfiora e la palla lambisce il palo a Po battuto.

I figli delle Ramonda capiscono che è ora di colpire e lo fanno con tutto il cinismo di cui è dotato il numero 14, Mr. Albertini che in 5 minuti prova a chiudere la partita con un uno-due.

Manca poco alla fine del primo tempo, rimessa in area Orologia, Tirelli eccede con l’agonismo e con la mano de zios commette un errore ahimè evitabile. Si presenta Buldrighini sul dischetto, gelando Po con grande (e inaspettata) sicurezza.

La partita si conclude con una bella azione dei blues, Grossi appoggia per Zizzo, gran tiro ma è provvidenziale l’intervento della difesa.

Cambio di campo, secondo tempo, si ricomincia con Cattolico che da una fuga sulla destra lascia partire un bolide che centra la traversa bassa a portiere battuto. Sfortunato. La traversa ritorna due minuti più tardi quando Torri, non è ben chiaro il perché e il percome, ma lascia partire un cross/tiro esattamente da metà campo, la palombella sfiora la traversa, sbatte sulla mano di Salvini ed entra. Eurogol o gollonzo a voi la scelta.

4-2 la partita sembra finita, ma Montelocco comincia a macinare gioco. Boschini, fino a questo punto impalpabile, assume il controllo delle operazioni e risulta molto più determinato. E’ proprio lui a svoltare la partita su un bel colpo di testa da calcio d’angolo a metà secondo tempo. Al 18’ ci prova Montanari su punizione ma Po c’è un bel pò. Al 21’ Castagnoli è l’uomo giusto al posto giusto, e riacciuffa il 4 pari con un bel gol che prontamente dedica al fratello Matteo che lo sta seguendo da rojadirecta. L’ondata blu non si esaurisce, rimessa laterale dalla sinistra, Mattia Montanari riceve e lascia partire un bolide sotto all’incrocio, imparabile. Gran gol e Montelocco rimette la testa avanti, forse è la volta buona. Manca poco alla fine. Orologia le prova tutte. Strozzi con licenza di uccidere tenta una rovesciata in area. Rozzi con una bella conclusione da lontano. Ma a tempo quasi scaduto, punizione dai 15 metri. Se ne incarica Albertini, che evita la barriera e Salvini a fil di palo e si porta a casa il pallone. Virtuale.

Tutti a casa, non c’è il coprifuoco, ma è stato molto bello così.

 

Non vedevamo partite così emozionanti da anni e non solo perché erano anni che non si giocava.

Risultato complessivamente giusto, due punti persi però potrebbero incidere nella classifica finale.

 

PAGELLE

Denis Salvini. Arriva tardi ma comunque in tempo per prenderne 4. Solo la dubbia dinamica del gol da centrocampo lo colpevolizza, ma a fine partita . Su le mani al cielo per Salvo! 6+

Davide  Boschini. Le prime note sembrano quelle Bugo a Sanremo. Da tanto tempo lontano dai campi, qualcuno dalla tribuna dice “è l’ultimo 89 rimasto, oramai è vecchio”. Nel secondo tempo cambia letteralmente marcia, e la reazione del Montelocco è simbiotica: conclude la partita come un Damiano David del palco. Fuori di testa, ma diverso da loro, 7,5

Giacomo Boschini. Jack grandi speranze è diventato jack grandi piedi. Sicuro con la palla ai piedi, nonostante in viso lasci trasparire quella tranquillità e quel mezzo ciuffo Zanettiano. Cresce anche lui coi minuti, pedina fon-da-men-tale di questa formazione. The Joung Boss, 7+

Marco Buldrighini. Subisce un gol e per rimediare al Fanta chiede la grazia di tirare il rigore. E mentre Bimbi si sposta già sul sagrato per recuperare il pallone degli 11 metri… incredibilmente con grande freddezza la piazza, mantenendo la squadra a contatto nel momento più difficile. Un tacco da segnalare, utile come un aperisushi quando hai saltato il pranzo e sono le 21. Mezzo voto in più perché porta, si cambia, gol, si cambia e back to Milano. Taaaaaaaac,  6/7

Alex Caselli. “Non esistono più i giocatori di una volta”… sbagliato. E’ l’eccezione che conferma la regola. Provate voi a giocare contro dei 200X indiavolati. Il cuore oltre la carta d’identità 6.5

Francesco Castagnoli. Spigliatissimo, un razzo sulla fascia. I duri allenamenti lungo i scoscesi pendii salvaranesi stanno dando frutto. Cafu-stagnoli, 7

Denis Cattini. Si presenta nel riscaldamento con la maglia di Skriniar per mettere le cose in chiaro. Alla fine risulta un po’ meno epic di Brozo. Chiede nel finale la foto a Rozzi perché raramente riesce a vederlo in campo. A parte questo lo vediamo sicuro quando il gioco è impostato su velocità 3° categoria. Curiosità. Se parcheggi l’auto dietro alla rete del campo, significa che o sei un pazzo, o hai fiducia nei piedi degli altri. Pazzo quindi, 6

Riccardo Conti. Talento… anche un po’ presuntuoso col suo gioco di suola nello stretto. Quando è lasciato libero fa dei danni. Conti-nuità 7

Andrea Golinelli. Bene Bene. A volte si ricorda che deve un po’ lamentarsi ma quando entra nell’azione il Montelocco si fa sempre pericoloso. PeriGOLOso 7

Filippo  Grossi. Scena: Golinelli apre verso di lui con un passaggio rasoterra. Si appresta a stoppare in tutta tranquillità col destro. Mezzo metro prima un dosso impenna la palla che lo scavalca beffardamente. Benvenuto su “el parroquial”. Grande velocità con controllo anche per lui. Deciso, 7

Mattia  Grossi. C’è tempo, c’è tanto tempo per crescere. Ma queste sono belle esperienze per imparare e legare. Fresco, 6+

Mattia  Montanari. Il buongiorno si vede dal mattino e il suo è un lunedì mattina, anche se è martedì sera, quando si ritrova Stross e Tiro a sua completa disposizione. Tanto gioco, sempre pericoloso e alla fine trova anche il gol che poteva risultare pesantissimo. Il cigno di via farioli, 7

Davide  Zizzo. Un felice ritorno alla Coppa, non ha tante occasioni ma prova comunque a farsi largo davanti, dove la difesa di orologia si fa più sentire. Tenace, 6

 

Alessandro Po. L’ultima volta che l’ho visto…eravamo su un campo da basket. Si mantiene in forma il Cordaz locale, qualche bell’intervento, sui gol poche colpe. PO-rtierone, 6.5

Davide Albertini. C’è poco da fare…. ma quel lavoro qui è il suo sport (o viceversa). Ripresentarsi dopo una pandemia con una tripletta. Ma di cosa stiamo parlando? Se non fossimo più indebitati dell’inter gli avremmo davvero regalato il pallone. Fenomen, 8

Stefano Augusti. Lo osservo mentre si presenta con buone maniere allo Staff per ritirare la muta. Se fossimo a poker avrei intravisto il pollo da spennare. Invece, mai fidarsi delle apparenze. Parte in sordina ma poi riesce a conquistarsi un posto meritato nella difesa a tre…o quattro …. o era a due? Sicurezza, 6.5

Samuele Cattolico. 10 di Orologia, 17 anni.. il primo commento è… “Umiltà, bambino”. Veramente indiavolato nelle scorribande. Non gioca da Diez, ma fa male sulla fascia quando è libero di sgaloppare. Riscatto, 7

Tommaso Corradini. Ahhhhh chi può dimenticarsi la prima volta? Tanta tensione, gli amici in tribuna, quando entra le voci dietro i tigli “oh oh c’è corra in campo”. Il più è fatto, bisognava sudarla la prima volta quella maglia. Andrà sempre meglio e con gli anni arriveranno anche le gioie. Esor-day, 6.5

Filippo Lupo. Non trovo né + né – sul taccuino, quindi la storia è che non sono stato molto attento oppure non ha colpito particolarmente le tribune. Avrà perso il pelo… oppure il vizio? Tranquillo, 6

Francesco Pili. Meno incisivo di passate apparizioni, secondo me in quel ruolo Orologia deve un po’ rivedersi. Però ho visto belle sue giocate, specie ad inizio gara. Determinato, 6.5

Nicola Pili. Utilizzato ma non troppo, quando Montelocco decide di giocare col fisico va un po’ in appannamento. Virtuoso, 6

Gabriele Rozzi. Che performance ragazzi. Sapevamo del talento, ma un conto è dimostrarlo in campo. Arma letale di Orologia. Quando parte chi lo ferma più? SpeeeeeedyRozzales, 7.5

Matteo Salsi. L’esterno dei blancos si concede una prova di carattere. Non molto utilizzato, ma presente quando c’è da giocare. Sottotono, 6

Matteo Strozzi. Nelle insolite vesti di un Pasquale Bruno, nell’inaspettata coppia difensiva di Orologia. Non è andato male, ma ieri aveva un bel da fare. The rock, 6+

Andrea Tirelli. Relegato a centrale difensivo, non è certo il suo ruolo ma tutto per un bene superiore. Il rigore è un neo ma complessivamente la prova è di grande sacrificio. Free Tiro, 6+

Sebastiano Torri. La fortuna è dei principianti, ma la fortuna aiuta gli audaci. Un briciolo di spavalderia contraddistingue il suo gioco, vediamo se confermerà l’esordio positivo anche nelle prossime partite. Impavido, 6.5

 

Piermattei. Ovvero fischiare, but when it’s strictly necessary. British, of course. Il metro almeno rimane quello per tutta la gara. Preciso, pulito, esemplare, 7