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Rodano – Scampate 1 – 5

COMMENTO

La prima semifinale del torneo vede affrontarsi: Rodano, passato nel girone in prima posizione e che quindi ha avuto l’accesso diretto a questa fase del torneo, contro Scampate che ha dovuto battere Tripoli con andata e… basta.
A 2 minuti dal calcio di inizio il numero 10 Giovanni Bertolini é fuggito dal campo ed è ritornato con una pancia piatta dopo aver scaricato 3kg di… vi lascio immaginare.
Chi sarà il primo a inaugurare le nuove reti di “El parroquial”?

20.04 incomincia la sfida, Rodano vs. Scampate

Per i primi minuti le squadre si studiano poi,
al 5’, Schieppati tenta di assassinare il povero Casta (quello non rotto) fallendo.
Poco dopo, all’ ottavo minuto Davoli lascia partire dalla 3/4 un “tir a gir” sbilenco che grazie anche alla micia del numero 1 di Rodano porta in vantaggio Scampate.
E qui si sentono dalla curva commenti del tipo: “ha segnato Davoli, é morto il calcio” e “basta dirtettore, fischia la fine”.
Rodano prova a reagire, prima con Benassi e poi con Scarati ma senza alcun risultato.
Dobbiamo aspettare il 28’ minuto, Rozzi batte l’angolo e sul secondo palo, dopo essersi arrampicato su Schieppati, Davoli sigla la doppietta mettendo la palla, di testa, nel sette. Prova a rispondere Rodano con Benassi che scarica una bomba sulla traversa.
Finisce il primo tempo, Scampate conduce per due reti a zero grazie a Davide Davoli.

Inizia il secondo tempo, Rodano deve cercare di rimettere in piedi la partita e si spinge in avanti senza successo. Al 7’ del secondo tempo Bolognesi prova a mettere in sicurezza il risultato siglando il terzo gol per Scampate. Dopo soli 6 minuti Rodano ha l’occasione di riaprirla, Miglioli viene atterrato in area e l’arbitro dice che sarà penalty. Benassi si prende la responsabilità, andrà lui sul dischetto.
Al 13’ Benassi sigla il 3-1 spiazzando Davoli che da goleador si è trasformato a estremo difensore nell’intervallo.
A questo punto Rodano deve cercare di: accorciare ulteriormente le distanze o mantenere il risultato sul 3-1 e sperare nel ritorno.
A infrangere i loro piani ci pensa dopo soli 2 minuti, con una punizione magistrale, Samuele Cattolico che la piazza sul primo palo.
Al 18’ Gabriele Rozzi chiude i giochi, blinda la vittoria siglando il 5-1 per Scampate.
Rodano ci prova in tutti i modi ed è sfortunato con Anton che al 28’ prende l’ennesimo palo.
Finisce la prima andata delle semifinali che vede passare Scampate per 5-1 su Rodano.

PAGELLE

SCAMPATE

Matteo Grassi : non viene impegnato troppo dall’attacco di Rodano ma le poche volte che viene chiamato in causa non sbaglia. Lascia il posto a Davoli nel secondo tempo. In dò vêt? (Dove vai?) Voto: 6

Francesco Bertolini: partita ordinata. Da il suo contributo quando viene chiesto. #failessenziale voto: 6

Giovanni Bertolini: sa essere efficace, trova sempre un modo per cavarsela. La 10 é un po’ too much. Voto: 6.5

Matteo Bertolini: un po’ più in difficoltà rispetto alle altre partite. Da comunque sostanza al centrocampo. Voto: 6.5

Marco Bolognesi: ha fisico, é alto, veloce e fa pure gol. #savotancora? Voto: 7.5

Sebastiano Braglia: piano piano prende fiducia e pasticcia meno. Voto: 6

Denis Camuncoli: sorpresa di Scampate. Gli altri sono più grossi e non si spaventa, ha personalità e grinta. #avanticosi voto: 6.5

Samuele Cattolico: fa come Cristiano Ronaldo quando non è in giornata: non fa nulla tutta la partita ma in qualche modo la butta dentro. Partita sufficiente con buone azioni alternate a qualche cavolata. Il gol su punizione impreziosisce la prestazione. #CS7 voto: 7

Davide Davoli: 1 minuto di silenzio per lo sport….
ragazzi mi piange il cuore farlo ma il premio di MOTM (man of the match) devo darlo a lui. Doppietta nel primo tempo, va in porta nel secondo e fa dei paratoni. Niente da dire. Voto: 8.5

Nagy: potrebbe fare molto di più ma non sforna una cattiva prestazione, anzi. Purtroppo a volte si lascia prendere dalle emozioni… #keepcalm voto: 6

Giovannelli: Trasmette sicurezza e sbaglia poco. Buona prestazione insieme a tutta la squadra. Voto: 6.5

Margini: anche lui sta prendendo fiducia e si vede sempre di più. Il portiere di Rodani gli nega la gioia del gol. Voto: 6.5

Gabriele Rozzi: spina nel fianco della difesa avversaria. Veloce e tecnico. Riesce anche a segnare a 10 minuti dalla fine. #tantaroba voto: 8

Federico Valentini: é ancora valido il sondaggio. Cobra o sarabiga? In questa andata forse più la seconda.

Giorgini: É come il vino. Invecchia e migliora. Trasmette sicurezza ed è un difensore alla vecchia maniera. #800nero Voto: 7

RODANO

Davide Braglia: fa delle ottime parate ma purtroppo subisce 5 gol. Sul primo é complice. Commento tecnico by Teo Benso: “Sul primo gol si sente ancora la gatta che miagola”. Voto: 5.5

Dario: Difensore grintoso, a volte un po’ troppo. Bisogna dosare la forza perché si rischia di fare male. Voto: 5.5

Benassi: migliore di Rodano, sigla il rigore. É sempre pericoloso quando ha palla al piede ma a volte è troppo egoista. Per poco non rompe la traversa. #tiropotente Voto: 7.5

Salvatore De Stefano: non sfigura e prova a dare una mano ai compagni, a volte non riesce. Apprezzo l’impegno. #prendilelentiacontatto voto: 6

Giuseppe De Stefano: praticamente la stessa cosa del fratello, leggermente meglio. Voto: 6+

Iori: é piccolino ma riesce a impensierire i giganti a centrocampo di Scampate. #coraggioso voto: 6.5

Melioli: penso di averlo visto più in panca che in campo. Voto: 6

Scarati: Pericoloso in qualche circostanza ma poi viene coperto dalla difesa di Scampate. Voto: 6.5

Schieppati: signor difensore, sicuro è sempre concentrato. Purtroppo i gol subiti non aiutano. Voto: 6.5

Fabio Spitaleri: ha provato a dare il suo contributo. Ce la mette tutta, manca solo un po’ di cattiveria. Voto: 6

Anton: Bravissimo, difficile da fermare, tecnico e grintoso. Purtroppo sfortunato, il palo gli nega la gioia del gol. #chapeau Voto: 7

Luca Vezzosi: si è nascosto dietro a Matte Bertolini? Voto: 6

Gino: sfortunato per l’infortunio all’inguine. Altro giocatore di qualità del Rodano. Voto: 6.5

Miglioli: si procura il rigore e prova a impensierire i portieri di Scampate con conclusioni dal limite. Voto: 7

Edo storchi: anche lui in difficoltà contro l’attacco di Scampate. É il migliore dopo Schieppati in difesa. Voto: 6

La Buca – Cantone 1 – 2 (4 – 3 d.c.r.)

Marcatori: Iattarelli(B); Bimbi G.(C); Bimbi A.(C).

Rigori: Bezzi(C); Golinelli(B); Augusti(B); Iattarelli(B).

COMMENTO

Siamo all’ultimo (e unico) quarto di finale, la tensione è tangibile negli occhi dei giocatori: c’è chi prova punizioni e tiri e chi prova a corrompere i pagellatori (non facciamo nomi per rispetto della privacy: Bimbi). Pesanti sono le assenze per i rosso vestiti privati dei talenti di Macca e Gargiulo. È tutto pronto, si inizia. I primi minuti le squadre si studiano, poche sono le emozioni regalate solo da Bezzi comodamente seduto in panchina “giusto dare spazio anche ai meno fortunati” le sue parole. Dopo alcune azioni della Buca con conclusioni di Pascarella e Iattarelli ed è proprio quest’ultimo che al 22’ porta in vantaggio i “Blancos”. Cantone riesce a trovare il pareggio con un ottimo tiro dalla distanza di Bimbi senior 1-1 fine primo tempo. Nel secondo tempo la paura frena ancor più le due squadre che aspettano attente; memori due grandi chiusure di Caselli e “l’oplà” di Bezzi che alzandosi dalla panchina decide di intervenire con un colpo di tacco al volo che solo il migliore Ibra può emulare…forse. Partita dunque che regala agli spettatori l’emozione dei tempi supplementari e addirittura dei rigori dove La Buca riesce ad imporsi ad un Cantone in grossa difficoltà dagli 11 metri. Finisce dunque 8-6 per La Buca che raggiunge il Cerro in semifinale.

PAGELLE

LA BUCA

Denis Salvini: Buone parate per lui, che in più riprese mi implora di inserire in questo commento…per la voglia di arrivare in semifinale finge un crampo nel secondo tempo quando ancora la buca è in vantaggio. Voto 6,5
Stefano Augusti: Fa una partita piuttosto anonima, ma quando conta lavora bene una palla offrendo una buona sponda sul primo gol della Buca e ai rigori sembra non sentire la pressione. Voto 5,5
Davide Boschini: il centrocampo della Buca si affida alle sue mani….pardon ai suoi piedi, anche lui oggi non riesce a incidere come vorrebbe. Voto 6-
Alex Caselli: Per interventi e intercetti ricorda molto Cannavaro in Italia Germania 2006 anche se ero piccolo quindi mi affido ai DVD trovati per caso. Voto 7,5
Denis Cattini: va in difficoltà in alcune letture difensive anche se guidato dai buoni compagni di reparto. Voto 5
Golinelli: prestazione non brillante la sua, addolcita da buoni tiri dalla distanza e dal rigore che comunque bisogna avere il coraggio di tirare. Voto 6,5
Natoli: negli appunti non ha nessun + e nessun -, quindi non ha sbagliato nulla o non ha fatto nulla a voi la scelta. Voto 5,5 (non sbilanciamoci)
Iattarelli: Quando lo pagello io fa sempre gol, le statistiche parlano da sole. Anche oggi buona prestazione per il numero 10 della Buca. Voto 7
Lorenzo Giovanni: Prestazione ordinata e pulita per un giocatore giovane ma che sicuramente ha un ampio margine di miglioramento. Voto 6
Masciulli, Salsi: prossimamente su chi l’ha visto?
Pascarella: buone azioni, ma molto, troppo nervoso anche con i compagni. Prevalgono comunque le cose positive. Voto 6+
Bartoli: La mamma ti insegna due cose da piccolo: non accettare le caramelle dagli sconosciuti e non preferire il pavaglione alla COPPA. #altotradimento
Tirelli: Gioca da infortunato e questo risente sulla sua prestazione, ma per la coppa questo e altro. Voto 6 #nunmullà

CANTONE

Ferrari: Forse qualcosa da recriminare sul gol di Iattarelli ma per il resto sbaglia poco e nulla. Voto 5,5
Benso M: Difensore piccolo di stazza, ma grande di cuore. Voto 6,5
Benso Teo: la sua assenza è pesata all’attacco del Cantone e anche oggi è uno dei più pericolosi davanti. Voto 6,5
Casolari: Belle cose da parte del ragazzo, forse in alcune occasioni forza troppo la giocata, ma la voglia di mettersi in mostra è apprezzata dai compagni. #bernardeschi Voto 6
Bimbi A: la serata per la famiglia Bimbi non è stata poi così amara, buonissima prestazione con grande attenzione ai dettagli coronata poi da un gol di mancino a giro. Voto 7-
Bimbi G: le sue spalle larghe quasi non fanno sentire la mancanza di un certo Macca (grazie Martini per il consiglio) , il suo voto è comunque la media non troppo aritmetica della prestazione, ma anche dei continui tentativi di aumentare la sua CoppaMedia. Voto 7,5 Il mio IBAN lo trovi nelle mail.
Messori: Non troppo bello come giocate ma funzionale e al parroquial conta quasi più questo. Voto 6
Geraci: partita buona la sua, condizionata però da un rigore piuttosto brutto e soprattutto pesante. Voto 5,5
Bezzi: Per una volta il numero stampato sul retro della maglietta non era il voto, ma come lui stesso racconta, tra un colpo di tacco volante e un cinque ignorato (vedere foto), è il numero del pilota più forte della griglia. Per rimanere in tema anche Cantone sbinna stasera. #dobbiamocapire. Voto 7
Ficarelli e Gattamelati:la dimenticanza di queste pagelle sarà forse dovuta al pressing meno meno aggressivo sul pagellatore (vedere Bimbi). La loro partita assomiglia leggermente a quelle di rabiot: non benissimo nel complesso ma ogni tanto tirano fuori giocate che danno speranza. Voto 6

Scampate – Tripoli 6 – 0

Marcatori: 11 Bolognesi, 18 Camuncoli, 32 Rozzi, 37 Bolognesi, 39 Bertolini F., 46 Giorgini
Assist: Rozzi, Bolognesi x2, Bertolini M.

COMMENTO

Andata del quarto di finale tra Scampate e Tripoli che inizia ancor prima del fischio d’inizio del direttore di gara con una richiesta di posticipazione del match a mezzora dall’orario prestabilito causa mancanza di personale. Colpo di scena! spunta la distinta neroverde già consegnata, no per chi se lo stesse chiedendo non è Bologna-Inter.
Tutto pronto alle 20.00, il signor. Bimbi da Montecavolo è pronto all’entrata in campo ma c’è da aspettare perché manca una colonna portante della difesa del tripoli che si presenta in scioltezza con 10 min di ritardo. A inizio partita si capisce già il clima nell’aria tanto che il mister del tripoli chiama lo schema “legna su Rozzi” dopo neanche 1 minuto, squadre che si studiano e Tripoli che presenta una difesa inedita con mister Andriano di filosofia chiaramente Allegriana che si inventa come terzini 2 ali di spinta, a fine partita si saprà se sia stata la scelta giusta…
Al 11° passa in vantaggio Scampate con palla recuperata a centrocampo, Rozzi imbuca per Bollo che la mette all’angolino basso, Sami attaccante prestato alla porta non può farci niente, 1-0 Scampate.
Passa neanche un minuto e Scampate rischia il raddoppio su tiro del cantante in ascesa Cattolico che si stampa sulla traversa, non si ha il tempo neanche di apprezzare qualche gesto tecnico qua e là per El Parroquial che Scampate ha altre 3/4 occasioni nitide per chiudere la pratica.
Tutti possono sbagliare, o meglio, tutti tranne lui Camuncoli che alla Pippo Inzaghi si trova al posto giusto al momento giusto mandando un chiaro segnale a Mancini: “tra i giovani italiani pronti per la nazionale maggiore ci sono pure io”, 2-0 Scampate.
Tripoli prova a reagire d’orgoglio con azioni personali e tiri dal limite ma complici infortuni e un po’ di sfortuna il risultato resta invariato, l’arbitro si appresta a dare del recupero ma dalle fila del Tripoli si sente “il recupero non lo dare che non ce ne frega niente” quindi si va alla pausa sul 2-0 per Scampate.
I neroverdi effettuano un cambio strategico in porta con Napoli al posto di Sami riportato nel suo habitat naturale, la sostanza non cambia e per Scampate dopo 2 minuti Rozzi si inventa un goal che ricorda molto il 2-0 nella finale di Champions del 2009, per chi non lo ricordasse e ha 57 secondi: https://www.youtube.com/watch?v=uSRBmsQaBTI
Bolognesi stasera ha una marcia in più e si vede al 37° quado al volo gonfia la rete, da sottolineare l’assist arrivatogli da punizione magistrale da far vedere ai bambini delle scuole calcio di Matte Bertolini 4-0 Scampate.
Con il tripoli in nove già da qualche minuto, causa altri infortuni da aggiungere alla lista più profonda sicuramente della panchina dell’Inter, Franci Bertolini cerca e trova gloria personale con un bel tiro dal limite, 5-0 Scampate.
Partita ricca di spunti anche solo fermandoci a questo punto, ma come ben sappiamo alla coppa non ci si annoia mai, il Tripoli SI RITIRA con giocatori che al 10° del secondo tempo si recano negli spogliatoi, attimi di confusione con affermazioni ingiuriose tipo “l’organizzazione non può permettersi una cosa del genere”, da ieri non si hanno più notizie del giocatore in questione…
Ah no si trona in campo tripoli NON SI RITIRA, ripresa del gioco con i pochi giocatori neroverdi rimasti che con umiltà e rispetto per avversari, arbitro e organizzazione finiscono la partita in 6.
La partita si conclude al 46° con il 6-0 firmato Giorgini su cui l’arbitro manda tutti sotto la doccia bollente.

PAGELLE

SCAMPATE

Davoli: Obbligato a mettersi i guanti causa assenza del primo portiere che non fa rimpiangere giganteggiando in area e addirittura con parate di petto con palleggi annessi. #DATTI AL FREESTYLE 6
F. Bertolini: La qualità del giocatore è ormai nota da tempo e non si discute, aggiungiamoci un goal da fuori dallo stile pressoché perfetto e una leadership che pochi giocatori al mondo possono dire di avere, si può dire solo una cosa. #MALDINI SOPSTATI 7
M. Bertolini: Gioca in mezzo al campo o è l’allenatore? Ad un certo punto credevo di vederci doppio ma invece è il simbolo dell’uomo multitasking alla faccia delle donne che dicono “l’uomo sa fare solo una cosa alla volta”. Detto questo assist meraviglioso, un po’ meno il doppio passo tentato all’limite dell’area al che il Briso sconsolato grida “Bertolini va bene a zappare”. #MULTITASKING 6.5
Braglia: Partita da vero duro con contrasti al limite de sanzionabile per far capire chi comanda a Montecavolo, tanta corsa e voglia di mettersi in mostra, Mancini era sugli spalti si sa mai che un pensiero al posto di florenzi che avanza con gli anni…#IL PITBULL MEDEL 6
Giorgini: C’è chi dice sia sprecato in difesa, lo spenso anch’io, ma la sua umiltà prevale e porta a servizio della difesa la sua esperienza e raffinatezza per poi staccarsi e trovare un goal che se fosse commentato alla Bobo Tv me lo immagino così… #RAFFINATEZZA VENTOLA #6.5
Cattolico: Solo la traversa gli ruba la gioia del goal e questo se lo porta avanti per tutta la partita creando tanto ma pasticciando un po’ troppo, c’è chi dice colpa del campo. #MAI UNA GIOIA 6-
Rozzi: Tra i migliori dei suoi, fa quello che vuole in mezzo al campo inventa magie e regala cioccolatini solo da scartare infatti sin da subito è individuato come il giocatore più pericoloso, oggi goal e assist che portano i sui direct di Instagram a straripare di ringraziamenti dai fantallenatori. #L’UOMO BONUS DEL FANTA 7.5
Khamis: Oggi sottotono, sarà perché non sente la pressione delle grandi notti ma dalla sua velocità e creatività ci aspettiamo sicuramente molto di più di qualche azione personale frammentata. #LEAO 2019-2020 5.5
G. Bertolini: Qualcuno insegni a questo ragazzo che il piede non è formato solo dalla punta e solo perché ha la 10 non è Ronaldinho nel goal al Chelsea del 2005. #NON È CALCETTO 6
Bolognesi: Sarebbe da fargli un test antidoping a sorpresa ma per sta volta si è slavato, ci mostra goal e assist con tutti i fondamentali del calcio, con 2 goal e 2 assist è di diritto il man of the match ma la sua prestazione e questo e molto altro, il Tripoli dovrà trovare un modo per arginarlo al ritorno se no ci tocca comprare altri palloni che se li porta tutti a casa l’undici di scampate. #CHAPEAU 8.5
Camuncoli: Tutto campista in grado di difendere ma anche di andare a fare goal ed oggi ce lo ha dimostrato, orgoglio dei giovani talenti che emergono in questa Coppa, segnatevi il nome perché è nata una stella all’etihad… ah no al Parroquial, cit. Massimo Callegari. #IL GIOVANE CHE AVANZA 7
Margini: Propositivo cerca di fasi notare in fase offensiva ma anche in fase di ripiegamento non se la cava troppo male, rischia il goal sul rimpallo in area di rigore ma soprattutto # RISCHIA LA GIOCATA 6
Valentini: Stasera il cobra non vuole infierire sul parziale già schiacciante se no avrebbe fatto la malora come al solito, ma i veri signori si notano da questi particolari #GENTLEMAN 6

TRIPOLI

Cossentino: Fa quel che può contro un attacco dello Scampate a dir poco straripante, prova a proporsi ma è chiaro che giocando tutta la partita e ad un certo punto anche in meno fai fatica a trovare i colpevoli. #GIORNATA COMPLICATA 5.5
Carano: tra gli ultimi a mollare colonna portante di questo tripoli che si scopre fragile ma lui no è fatto in modo diverso cona corazza che non cade neanche sul 6-0. #CORAZZA 6
Villa: la consuetudine dice che i giocatori aspettano per la partita ma in questo caso è la partita che aspetta IL giocatore in ritardo, buona prestazione offuscata dal ritiro per poi tornare con la paglia in bocca sul campo di gioco, no non è un modo di dire. #POCO UMILE 5.5
S. Crivaro: La sua partita finisce per infortunio dopo soli 13 giro d’orologio, nei prossimi giorni dovrà sottoporsi a ulteriori accertamenti clinici, ma la sua stagione è a serio rischio. #TI ASETTIAMO PIU’ FORTE DI PRIMA S.V.
Napoli: Partita di sacrificio relegato prima terzino poi in porta, da registrare un calcio di punizione battuto di tacco utile come la chiusura di tacco di Boateng in PSG-Bayern. #TROPPA QUALITA’ IN CAMPO E NON VUOI ESSERE DA MENO 5.5
Ayadi: Da portiere fa il suo visto, incolpevole sui goal, quando esce trova la squadra spenta e acciaccata per cui non riescono a servirlo un po’ come Vlahovic alla Juve. #NON SERVITO 5.5
Cerelli: La sua partita dura un tempo dopo una semirovesciata venuta male e qualche azione personale poi esce per infortunio, nei prossimi giorni dovrà sottoporsi a ulteriori accertamenti clinici, ma la sua stagione è a serio rischio. #TI ASETTIAMO PIU’ FORTE DI PRIMA S.V.+SEMIROVESCIATA
A. Morz: Il capitano prova a scuotere i suoi dopo ogni goal con sostanza messa a centrocampo a servizio delle punte ma affonda con il resto della nave per poi andare al torneo di minore importanza P@v@gl10n£. #PRIORITA’ 5.5
M. Morz: Come il resto dei neroverdi non riesce a fare la differenza anche se la volontà c’è tutta manca solo un pizzico di fortuna in più. #ANDRA’ MEGLIO LA PROSSIMA VOLTA 5.5
Prandi: Fa di tutto portiere, attaccante, difensore, postino, barman, astronauta, dove mister acciughina lo mette lui va e non fa rimpiangere la scelta. Resta in campo anche da infortunato per non l’asciare la squadra in meno e alla fine di ogni azione ormai diventato rito della partita si tocca l’adduttore. #LEADER SILNZIOSO 6.5
Carano: Vero leader che richiama chi si era ritirato della squadra a giocare perché come dice lui “il tripoli non si arrende mai”, oltre a questo tanti tiri più o meno pericolosi con qualche pallonetto che meritava una finale migliore. #PIU’ UOMINI COME LUI 6

Cantone – La Buca 3 – 4

COMMENTO

Ci troviamo al prestigioso El Parroquial per il secondo quarto di finale e la tensione è alle stelle, accumulatasi anche per il ritardo della prima partita.

Si prospetta una partita complicata per Cantone, a corto di giocatori e costretta ad entrare in campo in 11 contati e senza portiere. Per cui il capitano Bimbi sr sceglie Andrea Bezzi per ricoprire il ruolo di estremo difensore. Per il resto, Cantone scende in campo con una temibile formazione, dato che sulle fasce Bimbi jr e Messori sono pronti a correre chilometri su chilometri.
La Buca si presenta con una grande voglia di rivalsa, dopo un girone colmo di sconfitte, guidata dai Boschini, ansiosi di dare spettacolo e di conquistarsi il passaggio in semifinale.

Cantone parte aggressivo e al 4’ è già in vantaggio grazie a Messori, che aggredisce l’impostazione incerta di Salsi, conquista palla e davanti al suo potente esterno Salvini non può che restare a guardare. Ma basta poco perché l’intesa dei Boschini pareggi i conti e all’8’ è già 1-1 con il gol di Bosco sr. Le squadre si riordinano in campo e La Buca tiene il pallino del gioco, carica del pareggio raggiunto. Tuttavia è di nuovo Cantone ad andare in vantaggio al 18’ con il giovane centravanti Ficarelli.
E allo scadere del primo tempo Jack Bosco mette a segno una punizione grazie ad un enorme ed inspiegabile apertura della barriera. Nella ripresa il classe 2002 Boschini ha ancora il piede caldo per la punizione e al 6’ ne mette a segno una seconda. Dopo 5 minuti Cantone riacciuffa il pareggio con l’ottimo rigore di Gargiulo. Di nuovo palla al centro. Stavolta è Pascarella al 18’ a segnare il gol grazie ad una deviazione fortunata che porta La Buca alla vittoria.

PAGELLE

LA BUCA

Salvini 6: Non ha grandi colpe sui gol, forse sul primo poteva fare meglio. Trasmette comunque sicurezza ai compagni con un paio di buone uscite. Da apprezzare inoltre il miglioramento rispetto all’inizio del torneo nei lanci lunghi.
Caselli 5.5: Traballa un po’ nel marcare il centravanti avversario e sul secondo gol gli lascia troppo spazio per arrivare al tiro. Vedremo se al ritorno sarà più padrone della difesa, come ci si aspetta da lui.
Natoli 6: Sulle palle alte dopo averci preso le misure c’è solo lui, palla lunga, palla corta, palla a terra palla a scavalcare la difesa.. insomma c’è un po’ di tutto in questa prestazione, manca lo spunto per il tiro da fuori area.
Salsi 5: Parte male con l’errore nell’impostare che porta Cantone al vantaggio. Fatica a riprendersi, ma potrà rifarsi nella partita di ritorno.
Bartoli 6: Prova a spingere sulla fascia e a trovare la giocata vincente, ma rimane un po’ in ombra questa sera, subendo la fisicità di Bimbi jr. Sappiamo tutti comunque le galoppate che è in grado di fare per arrivare al cross e ce le si aspetta nella prossima partita.
Boschini G. 7.5: Grande serata per lui, aiutato anche dalla fortuna mancata all’Inter quest’anno. Ottimi dribbling e un assist perfetto per Bosco sr, che vanno sommati alla doppietta su punizione. E sulla seconda punizione dalla tribuna mi è sembrato di sentire “Messi parte lo stessooooo”.
Masciulli e Golinelli 6.5: buona partita per entrambi, sebbene non riescano ad avere la meglio sulle palle alte, quando hanno palla mostrano un’ottima visione di gioco e danno il tempo di gioco alla squadra: Barella e Brozovic.
Cattini 6.5: Discreta prestazione, caratterizzata da buoni anticipi in mezzo al campo, ma ci si aspetta più personalità da lui anche nell’impostazione dell’azione.
Iattarelli 6: Buone giocate, che mostrano che ha i piedi del fantasista, ma sente la pressione e non riesce ad incidere come vorrebbe.
Boschini D. 7+: Organizza bene in campo la sua squadra ed è freddo sotto porta, ottima prestazione da vero leader e capitano. Gli manca solo un po’ di fiato.
Pascarella 7: Si capisce fin da subito che è in serata, giocate raffinate e buoni dribbling che compie con tanta personalità. Trova anche la gioia del gol che porta alla vittoria la sua squadra.
Lorenzo e Augusti: mi sono segnato solo un 6.5, qualcosa di buono l’avranno pur fatto..

CANTONE

Bezzi 6: Deve colmare l’assenza dei portieri e ci mette tutto se stesso, peccato che l’altezza non gli consenta di arrivare a prendere la maledetta di Bosco Jr e il quarto gol su deviazione. Apprezziamo comunque il coraggio.
Casolari 6+: molto bravo tecnicamente, tanti dribbling, ma alla fine poco concreto: deve cercare di più il tiro.
Ficarelli 7: Buona prestazione, la sua grande prestanza fisica gli permette di far salire la squadra e là davanti fa a spallate con i difensori, riesce anche a crearsi lo spazio per il tiro che finisce in rete. Peccato per la sconfitta.
Gattamelati 6.5: Grande intesa con Ficarelli, i due si trovano a memoria in fase offensiva. A lui però è mancata l’occasione per finalizzare.
Bimbi A. 6: Non male per essere la sua prima edizione, in difesa sa il fatto suo, attacca e con personalità prova anche la botta da lontano, che si spegne poco sopra la traversa.
Bimbi G. 6.5 : Sente il peso della fascia da capitano e sa che deve guidare la squadra, a corto di giocatori e quindi di energie. Esegue due assist perfetti, purtroppo però non bastano per vincere.
Macca 6: Stasera sembra senta la pressione. Cerca la giocata vincente, ma non riesce tanto ad entrare in partita e ad incidere come ci si aspetta da lui. Riuscirà a dimostrare tutte le sue qualità nella partita di ritorno e a portare Cantone in semifinale?
Messori 6.5: Gran gol, nella sua prima edizione, davvero un profilo interessante. Deve migliorare però in fase difensiva, sul primo gol Jack Bosco gli fa girare la testa.
Gargiulo 6.5: Prova a farsi valere là davanti, ma gli arrivano pochi palloni giocabili per mettere in mostra le sue qualità. In ogni caso quando è ora di tirare il rigore non ha paura di sbagliare e si prende lui l’incarico, con successo.

Il Cerro – Scampate 3 – 0

COMMENTO

Clima leggermente arieggiato, odore di salsiccia che pervade le narici, auto parcheggiate in doppia fila, striscione “Forza Mello” appeso sugli spalti, Briso disteso in panchina. Ferma tutto. Dov’è il Briso? Si dice sia a friggere il gnocco al circolo di Puianello, altri affermano sia al Pavaglione, qualcuno sussurra di averlo incrociato la sera prima in centro a Pinarella. Mentre un infante viene inviato celermente in spedizione in via Mattarella per premurarsi deLle sorti del Maestro, la Coppa non si ferma. D’altronde, non si è mai fermata.

Il Cerro si presenta in campo con una formazione giovane, sorretta dai pilastri difensivi Leone e Farinelli. Scampate, priva di due Bertolini su tre, è rimaneggiata ma mister Bezzi prova a mescolare le carte inserendo qualità in mezzo alla trequarti. Primo tempo maschio, con qualche occasione da entrambe le parti non concretizzata per la bravura degli estremi difensori e l’imprecisione sotto porta.

Nella ripresa parte forte la formazione in maglia blu, che trova il vantaggio al 45’ con un colpo di testa di Alex Martini su imbucata al bacio di Iemmi. Passano dieci minuti e raddoppia il Cerro, con una perla di Bagnoli che insacca a giro dal limite. Finisce in tripudio con il 3 a 0 firmato da Bezzi su assist perfetto di Castagnoli, che esulta mostrando il parastinco con raffigurato il santino del fratello. Qualcuno si commuove in tribuna, Gianni apprezza, alza la cornetta e il sintetico per il Parroquial non è più un sogno.

PAGELLE

CERRO

Aquilini 7 Sicuro ed efficace, non avrà i centimetri del portiere ma la porta la copre più che bene. Perché “non importa cosa c’è sotto il cofano, importa chi c’è dietro il volante”. Dominic Toretto.

Farinelli 7 Tre cose sono sicure nella vita. La morte, le tasse e la tigna di Farinelli. Appena uscito dal parrucchiere, si presenta in campo come se stesse andando a comprare un Maxibon ai Bagni Rina di Riccione. Ma mette a letto tutti. Sali e Tabacchi.

Leone 7 Degno compagno di reparto, disciplina teutonica. Ordinato negli interventi aerei, guida il reparto difensivo con estrema sicurezza. Spaventa i giovani avversari con frasi intimidatorie, del tipo “con le caccole come te ci facevamo i muretti in Corea, i sacchetti di sabbia”. Walt Kowalski.

Attolini 6,5 Ciondola tra difesa e mediana con alterne fortune. Non appena la partita diventa più fisica si esalta sulle palle alte, con una buona determinazione. Federico Peluso.

Magrì 6,5 Non sfigura, anzi riesce a mantenere alta la concentrazione. Ogni tanto si distrae, forse intento a controllare Bimbi e company che insidiano la sua donna al bar. American Sniper.

Catellani 6,5 Trottolino imprendibile, a volte esagera sopravvalutando la qualità del terreno di gioco. Alla Coppa dopo più di tue tocchi o perdi la palla o il crociato. Veloce ma forse troppo. Ribery.

Iemmi 6,5 Si presenta al campo con la stessa spinta di una farmacista che apre l’ufficio al reparto Malattie Infettive del Santa Maria Nuova. Poi però tira fuori in campo qualche sprazzo che ne rivalutano la prestazione, tra cui un illuminante assist per Martini sul primo gol. Amrabat.

Bagnoli 7,5 Migliore in campo, pericolo fin dal primo minuto con alcune conclusioni ravvicinate che impegnano severamente Davoli. Nel secondo tempo trova il meritato premio con un tiraggir degno del miglior Insigne alla sinistra del portiere da fuori area. Ubiquo. Brahim Diaz.

Castagnoli F. 6,5 Intento a dedicare un gol alla memoria del fratello, ci prova in tutte le maniere, raccogliendo alla fine un assist per il 3-0 di Bezzi. Potrebbe fare di più, data la velocità non certo rilevante della difesa di Scampate. Si può migliorare. Krasic.

Martini Al. 7 Non si fa vedere per un tempo, soffrendo la fisicità dei robusti centrali avversari. Reagisce iniziando a fare un po’ di legna e preferendo la quantità alla qualità. Dopo una discreta punizione incorna un crossi di Iemmi sul secondo palo per il vantaggio del Cerro. Vennegoor of Hesselink.

Bezzi 7 Nel riscaldamento pre-partita afferma di avere in serbo un “tiro potente” per il match. Sguardi un po’ confusi nello spogliatoio, visti certi profili. C’è curiosità. Si piazza dietro le punte in maniera un po’ confusionaria, senza mostrare efficacia. Il secondo tempo invece vede un acume tattico diverso, tant’è che finalmente sfodera il “tiro potente” trafiggendo il portiere avversario. Morata.

Martini An. 6 Non trova spazio e non lo cerca come dovrebbe. È vero che viene assistito poco dai compagni, ma le soluzioni non mancherebbero. Per la semifinale servirà un approccio diverso. Petagna.

Buldrighini 6 Più interessato al coca e rum promessogli nel riscaldamento dalla ragazze del bar, ciondola in attacco senza risultare incisivo. Qualche sponda di fisico ma poco più. Ibrahimovic.

SCAMPATE

Davoli 7 Se Scampate non naufrago già nei primi 30 minuti, gran merito è suo. Portiere di rimpiazzo, si esalta con alcuni interventi prodigiosi da distanza ravvicinata. Maignan.

Braglia S. 5,5 Oltre a ereditare la passione per la Coppa dal padre, ne conserva anche i piedi. Si inserisce nei duelli in mezzo al campo ma viene lasciato solo, sia tatticamente che nei raddoppi. Mister Bezzi non riesce a inquadrarlo nelle sue geometrie. Locatelli.

Giorgini 6 Centrale vecchio stampo, salva il salvabile finchè il gioco resta fisico. Quando il Cerro parte in contropiede, va in affanno, spesso isolato negli 1 vs 1. Lucio.

Bertolini M. 6,5 Partita quasi commovente la sua, con una tecnica mai vista in precedenza che gli consente anche un’uscita palla al piede a testa alta. Cala il silenzio sul Parroquial, con i testimoni che potranno dire: “Io c’ero”. Romagnoli.

Khamis 5 Match senza capo ne coda, non conclude diversi appoggi e tende all’aggressività a volte eccessiva nei contrasti. È il ruolo giusto? Vecino.

Giovannelli 5,5 Pimpante come un carabiniere in servizio alla stazione di Busana il martedì notte, prova ad allentare la pressione delle ali sulle fasce. Senza successo. Taiwo.

Margini 6,5 Nota positiva per l’allenatore, dove lo metti fa bene. Leggero ma macina km e km senza sosta. Un pendolino che serve come il pane a Scampate. Schelotto.

Camuncoli 6,5 Questo è lo spirito giusto, con un pressing e una voglia che alla Coppa fanno la differenza. Corre e si impegna, è meno fortunato quando si tratta di creare. Rabiot.

Cattolico 6 Appena ritornato da Roma per le riprese di Uomini e Donne, scombussolato dal viaggio fa avanti e indietro lungo la fascia. Qualcuno gli dica che bisogna poi buttarla in porta, quella palla. Borriello.

Rozzi 7,5 Migliore dei suoi, quando sale di livello costringe il Cerro a usare le maniere forti. Fantasia ed estro. Punta l’uomo e va via, purtroppo per lui manca l’assistenza dei compagni di reparto. Il futuro è suo. Fagioli.

Valentini 5 Già con la testa al privè del Circolo ANSPI ed esaltato dall’ultima prestazione, incappa in una brutta partita. Da rivedere. Bonazzoli.

Bolognesi 5,5 Non ha grandi colpe, dato che i palloni giocabili sono tendenti allo 0. Ma dov’è finito il Bolognesi da doppia cifra? Caputo.

Rodano – Cantone 2 – 1

COMMENTO

Siamo a El Parroquial per la serata che chiude la prima settimana di Coppa 2022, nonché il girone “Monteka”. Chi vince accede direttamente alle semifinali, in caso di pareggio questo privilegio spetterebbe ai rosso vestiti. All’altra squadra toccheranno i quarti (quest’anno in un’inedita formula andata e ritorno, come le semifinali). Alla peggio sarà un “male ma non malissimo”, insomma.

La partita inizia con una lunga fase di “studio” (per non dire di smaltimento dello spritz bevuto poco prima), in cui il Rodano sostanzialmente tiene il pallino del gioco senza mai affondare il colpo e Cantone resta compatto dietro senza rischiare nulla di particolare. Nei primi 10 minuti si ricordano un paio di 1-2 tra Miglioli ed Alberoni in avvio di azione e poco più.

Inaspettatamente è però Cantone, al 12’ minuto, a passare in vantaggio con un gol di rapina di Casolari su rimessa laterale chirurgica di Macca (a tal proposito, domani sulla pagina Instagram della CdC sondaggione per capire se sia giusto o meno riconoscere l’assist fatto con le mani da rimessa). A questo punto gli spettatori si aspettano che la partita cambi indirizzo… ma in realtà si continua con Rodano che la fa da padrone ma non conclude come dovrebbe, e Cantone che resta lì, ora con un gol in più in saccoccia che sembrerebbe far stare Macca & Co più tranquilli. Il Rodano prova ad alzare i giri del motore, ed infatti intorno al 20’ riesce a portarsi nei pressi dell’area di rigore biancorossa con una bella combinazione da fascia destra a fascia sinistra tra Renato e Benassi, che hanno ricordato i migliori lichtsteiner – estigaribbia dei tempi d’oro (supponendo abbiano mai giocato insieme, non ne sono così convinto). Poco prima della fine del primo tempo un episodio da VAR in area azzurra: Macca atterrato in area chiede il penalty, il ref Martini dice che per lui è tutto buono e l’azione di Cantone si conclude con un nulla di fatto. Per chi scrive, giusta la decisione dell’arbitro. Fra l’altro se Macca fosse riuscito a rialzarsi prima, con la palla che gli ha girato intorno un paio di volte…chissà… Ultima emozione del primo tempo è l’arrivo al 27’ in panchina Rodano di M. Scarati che si lamenta del datore di lavoro che non gli ha lasciato mezzo pomeriggio per la Coppa ma l’ha fatto arrivare tardi al campo. E poi c’è chi dice che i giovani non hanno voglia di lavorare…

Nel secondo tempo, dopo il discorso congiunto di Mr. Grasselli e Cap. Alberoni, il Rodano entra in campo con un altro piglio. Ci prova subito un paio di volte Benassi nei primi 10 minuti, vero valore aggiunto degli azzurri ed unico giocatore del Rodano a provare la conclusione verso la porta fino a quel momento. Intorno alla metà del primo tempo il Rodano tira fuori il coniglio dal cilindro, e con una magia del loro numero 8 Iori trova la rete del pareggio. Bel mancino a giro e tutto da rifare per i biancorossi, che al momento sono ancora semifinalisti con questo risultato. A parte il gran gol, ci teniamo a segnalare che per i primi 15 minuti la fotografa ufficiale è stata sempre almeno 7/8 mt dentro al campo da gioco per prendere i profili migliori dei nostri atleti, e nessuno in campo si è mai lamentato nonostante il crescente livello di agonismo. È evidente che anche in quel di Montecavolo ormai lo spirito è “prima i social, poi il calcio giocato”. E alla fine ci piace anche così. Tornando però al football, la partita dopo il pareggio dei ragazzi di Mr. Grasselli si accende decisamente. In 15 minuti vediamo più occasioni cercate che in tutto il resto della partita. Al 21’ Schieppati la copre con tranquillità in attesa di un’uscita del suo portiere che però non arriva: un sempre attentissimo Casolari ne approfitta e a tu per tu con Braglia spara una botta sul palo che grida ancora vendetta. Non benissimo qui il portiere azzurro. Pochi minuti dopo sempre il portiere del Rodano perde un pallone in modo non irresistibile e per poco non ne approfitta Ficarelli, fino a quel momento davvero poco incisivo nel match. Su uno dei tanti ribaltamenti di fronte, Miglioli prova la botta dalla distanza ma il suo destro potente finisce alto. L’inerzia della partita cambia però a 5 minuti dalla fine: Schieppati batte veloce una punizione dalla metà campo mandando in porta Benassi che si prende la meritatissima copertina della partita con un gran destro a giro alla Del Piero sul secondo palo. È 2 – 1 Rodano. Estasi sulla panchina azzurra. Gli ultimi minuti sono un disperato tentativo di ricerca del pareggio per Cantone, e si fanno ricordare per un Alberoni versione Chiellini 2.0 e per un paio di occasioni malamente sciupate da Bimbi (sinistro morbido, non il suo piede va detto) e Macca (che regala anche un tentativo in rovesciata che manda in visibilio gli young-ultrà della sud). Da segnalare anche un paratone di Braglia su Gargiulo nel finale che tiene scolpito il risultato sul 2-1 azzurro.

Rodano in semifinale dunque, mentre al Cantone spettano i quarti contro La Buca. I ragazzi di Macca sognano comunque ancora legittimamente di arrivare in fondo al torneo.

PAGELLE

RODANO

D. Braglia 6.5 – Con quel nome+cognome lì, ben conosciuto alle latitudini di Via Papa Giovanni, mettersi fra i pali di una squadra vestita di azzurro potrebbe già di per se essere uno scoglio difficilissimo da superare. Il portierino di Rodano, va ammesso, come si capisce dal resoconto sopra non trasmette sempre tranquillità ai suoi. Qualche uscita così così, un po’ di incertezze coi piedi… E come mai allora 6.5 direte voi?… Ah niente ragà, fra i pali para praticamente di tutto. Alla coppa questo serve e questo fa. Al 25’ poi si supera per davvero e tiene il risultato sul 2-1 con una paratona che stoppa l’urlo di gioia di bomber Gargiulo. Potrebbe diventare un pilastro del team nei prossimi anni? Ai posteri l’ardua sentenza…

Alberoni 7 – Avete presente la prestazione di Chiellini alla finale dell’europeo? Eh niente, lui l’ha tirata fuori contro il Cantone. Resta da capire se avrà altre cartucce da sparare nei prossimi match. Solido, concreto e anche direttore d’orchestra nel coordinare la girandola dei cambi. Su Whatsapp poi si dice sia ancora più on-fire che sul campo da gioco, quindi fate voi. If you can dream it, you can do it.

Scarati 6.5 – Arriva in corsa da lavoro, entra in gioco con la palla che transita a 50 cm dalla panchina di Rodano e ci mette subito il piedino. Potrebbe già dire “e io il mio l’ho fatto” ma invece continua a macinare e a sudare per la squadra. Di lui si ricorda anche una bella chiusura in aiuto alla difesa azzurra nel finale di partita. Sempre utile alla causa.

G. De Stefano 6 – Nell’inizio di partita in cui Rodano tiene il pallino di gioco, lui risulta uno dei più morbidi in un paio di occasioni. Al primo cambio si trova in panchina a spiegare i motivi tecnico – tattici della sua poca resa (della serie “a regà, ma io c’agg a fare su ‘sta fascia..”). Oh niente da dire, da quando rientra sembra un altro giocatore e diventa molto più solido nell’1 vs 1, che è quello che ci si aspetta da un giocatore con le sue caratteristiche. Partita in crescendo. No lies, just love.

Renato 6,5 – Mi stava scappando un 5 all’inizio, ma solo perché è il numero che porta fiero sulle spalle della sua maglia azzurra. Partita solida ed efficace, in cui spicca una super chiusura da ultimo uomo che strappa più di un applauso dei suoi.

Storchi 6 – Chi scrive ha molti dubbi sulle apparizioni alla Coppa del ragazzo, diventa quindi difficile valutarlo tenendo conto della variabile più importante del torneo, ovvero gli anni d’esperienza al Parroquial. Fisicamente uno dei più dotati dei suoi, a parte un paio di fraintendimenti sul giro-palla dei suoi, porta a casa la pagnotta con una discreta dose di cazzimma.

Spizhavka 6,5 – Il yarmolenko de noi artri è una risorsa che Mr. Grasselli e Cap. Alberoni proprio non si aspettavano di trovare in squadra. Nel primo tempo è protagonista di una gran bella discesa sulla destra che culmina purtroppo per lui con un niente di fatto. Nel secondo prova una botta quasi a colpo sicuro su calcio d’angolo che viene respinta dalla difesa biancorossa. Quando è in campo è sempre nel vivo del gioco. Red bull gives you wings.

Iori 7,5 – Se il più blasonato collega Cerrelli del Tripoli assomiglia tanto a L. Insigne, lui assomiglia tanto a Cerrelli. Stiamo parlando di calcio eh, intendiamoci… Rapido nei movimenti ed efficace al tiro, con la perla del mancino dell’ 1-1 che ha fatto brillare gli occhi di molti al parroquial. Bella scoperta per gli appassionati del torneo.

Vezzosi 6 – Di lui si ricorda una bella giocata di fino nel primo tempo e qualche altro spunto degno di nota. Partita tosta fra le maglie biancorosse, da cui non sempre è riuscito a districarsi come voleva. Aspettiamo di capire il reale potenziale nelle prossime partite.

Benassi 8 –  Il top della gamma che la partita ha saputo offrire. Unico del Rodano a tentare a conclusione nel primo tempo. Eurogol nel secondo, dopo essere stato lucido nello sfruttare una punizione battuta velocemente da Schieppati. Si candida ad essere: miglior giocatore del Rodano, miglior giocatore del torneo, capocannoniere. Poi oh magari viene fuori che non è nessuno dei 3, però le premesse ci sono tutte… Davoli dalla panchina fa notare a chi scrive anche una super “busta” a Macca che addirittura finisce in terra stordito dagli eventi. What else?

Melioli “Mello” 6 – A parte che meriterebbe 10 ad ogni partita perché resterà per sempre il primo giocatore della storia a cui sia mai stato appeso uno striscione fisso alla coppa dei cantoni. Per il resto, la giovane età e la freschezza sul Parroquial non sempre sono un’arma vincente. Deve diventare più concreto ma chi scrive non ha dubbi sul potenziale nel medio – lungo periodo. Keep It Mello (cit. per pochi).

Miglioli 6,5 – Il “ragazzo” è una novità per i più, ma non per il sottoscritto. Si presenta senza lo smalto dei tempi migliori (se mai ci son stati), ma con tanta freschezza e voglia di ritrovare contatto con a bola. A parte un’occasione in cui un rimbalzo teoricamente di 20 cm lo scavalca di 1 metro buono (“colpa” del Parroquial eh, sia chiaro), fa il suo in mezzo al centrocampo azzurro. Forse qualcuno ha sentito dire della sua non incredibile prolificità sottoporta e ha deciso di arretrarne il raggio d’azione: in mezzo a tanti regaz, potrebbe essere stata la mossa giusta per la sua squadra e per la sua carriera. Aspettiamo di vederlo apparire sul tabellino per sentire l’urlo dei suoi supporters. Per chi non lo sapesse, infatti, c’è una coppia di scappati di casa che vengono a farsi i venerdì a hot-dog e calcio champagne alla Coppa solo per lui, scusate se è poco. E intanto il bar fattura…

Schieppati 7 – L’esperienza ragà, come già detto, non la compri all’Ecu. Skippy ha il 50% dei meriti sul gol di Benassi, avendo battuto veloce la punizione che ha portato il n.10 a concludere verso la porta di Ferrari. Stessa giocata di L. Leone del Cerro lunedì sera, anche lì conclusa con una rete, a  confermare che essere svegli e sul pezzo alla Coppa paga sempre. Per il resto della partita è solido dietro, amministra l’inizio delle azioni dei suoi e coordina la retroguardia assieme al suo capitano. Se impara a fidarsi meno del suo n.1 e a battere meglio i rinvii ritorna al top. Electric (80) avenue.

Spitaleri 6 – N.1 indiscusso quando ad inizio partita in panchina se ne esce con “ah raga per forza non parto titolare… io sono un giocatore di basket, se gioco dall’inizio io muore il calcio”. Da li in poi per me qualsiasi cosa faccia in campo è un di più. Spirito coppa al 100% e primo tifoso a bordo campo. Che poi comunque in campo non sfigura come ci aveva fatto aspettare eh… Un hombre del pueblo.

S. De Stefano 6 – Ora mi prendo la responsabilità di dire che ho scritto due cose su di lui durante la partita, ma sono illeggibili quindi mi trovo in oggettiva difficoltà. Per lo spirito coppa vale quanto sopra per Spitaleri, per la prestazione anche. Avessero avuto i n. di maglia invertiti probabilmente avreste trovato le rispettive pagelle al contrario. Aggiungo nella sua pagella una menzione speciale per lo spirito di tutto il Rodano, è con come di questo tipo che si vince la Coppa. Un otro hombre del pueblo.

CANTONE

Ferrari 6 – Chiamato a sostituire Rossi (compito non affatto scontato), si trova a gestire un match in cui gli unici 2 veri tiri insidiosi sono oggettivamente imparabili. Per il resto, fa il suo e non saliamo di valutazione solo perché non c’è stata occasione di vederne le potenzialità. Di lui si ricordano comunque un paio di uscite alte “plastiche” che lo fanno sembrare solido e sicuro tanto quanto l’alter-ego più “stagionato”.

Messori 6 – Nel primo tempo lo vedo sparare un siluro su rimessa laterale, ma poi tutte quelle dopo sono uguali ma battute da Macca quindi il dubbio che non fosse lui rimane…sto ancora cercando di capire la situazione, lo ammetto. Per il resto nel secondo tempo è statuario in un paio di interventi 1 vs 1 con giocatori azzurri.

Geraci 6 – Difensore vecchio stampo, più attento al risultato che all’estetica. Che obiettivamente è quello che la Coppa ha sempre chiesto. Vedremo se tiene ora che il gioco si farà più duro. No frills.

Bezzi 5,5 – Non ce ne voglia il buon Bezzi, ma quando macini pochi km o provi un paio di botte da fuori o il 6 non sempre viene portato a casa. Dalla panchina di Rodano a volte lo stuzzicano e questo non fa che aumentare la pressione sulle sue spalle. No rain no flowers

Casolari 7,5 – Uomo più attivo del Cantone. Segna con merito dopo aver sfruttato un bell’assist di Macca direttamente da rimessa laterale. Per poco non intorta Schieppati e Braglia con una bella palla recuperata su loro indecisione, che per sua sfortuna spara sul palo più vicino. Tirelli all’altoparlante sentenzia “ha segnato Casolari, è morto il calcio”… ma io dico che fra 3 giorni risorge. There are no ordinary cats.

Bimbi Sr 5,5 – Ai ai, mio caro. Se su instagram diventa un social media manager sempre migliore, in campo oggi non irresistibile. Che poi volevo anche dargli 6, ma quel sinistro al volo da ottima posizione che ha sparato fuori sul finale di partita grida ancora vendetta. Con un gol lì il Cantone sarebbe andato diretto alle semifinali, mentre ora si trova a contare i giocatori disponibili per il primo dei due quarti di finale. Joy came always after pain.

Macca 6 – Capiamoci bene, a Cri dopo una partita così non è che si può dare il votone. Ma proprio perché parliamo di lui. Gli va dato ampissimo merito per la rimessa con cui manda in porta Casolari per la rete dell’ 1-0 dei suoi ed in generale per le altre 10 che ha battuto in modalità bazooka. Batte però un paio di calci da fermo così così e forse poteva fare di più in un’occasione nel finale. Non decisivo come in altre occasioni, ma attenzione a darlo per vinto. Do what you love.

Ficarelli 5,5 – Spiace per il Fica (Alla moda; che riscuote o sollecita approvazione, compiacimento, complimenti, sempre a proposito di motivi esteriori o effimeri) ma il reparto offensivo di Cantone è stato davvero troppo morbido contro il Rodano. Schieppati e Alberoni non gli concedono davvero nulla, e lui non riesce a fare quel qualcosa in più per conquistare palloni giocabili. Su col morale che mi sa che anche io prendo la stessa pagella per questa giornata. Failing is trying.

Gargiulo 6 – Io qua taglio corto perché ancora non capisco come un giocatore, dopo una tripletta, quasi non vada mai al tiro nella partita successiva latitando sempre ad almeno 50 mt dalla porta. Che poi oh sul finale ha un’occasione clamorosa che gestisce anche bene ma, purtroppo per lui, il portiere del Rodano decide di piazzare la paratona. Sui calci piazzati poi un po’ meno bene della prima uscita. Resta comunque una delle chiavi di volta che Cantone deve sicuramente sfruttare se vuole andare fin in fondo alla competizione. Life is a journey, not a destination.

El Bani 5,5 – Doti fisiche potenzialmente sfruttabili alla Coppa, contro Rodano purtroppo però vediamo più fumo che arrosto. La serata, va detto, è però difficile per la maggior parte dei compagni bianco-rossi. Probabilmente con la vittoria del Cantone ci sarebbe stata una sufficienza accanto al suo nome, ma il calcio è uno sport di squadra… e se la squadra non gira… Aspettiamo le prossime partite per vederlo partire palla al piede come il miglior TT Henry. Hammer time.

Bimbi Jr 6 – Media fra un 5.5 del primo tempo e un 6.5 del secondo. Prima frazione davvero troppo morbida, forse uno dei pochi dei suoi a non garantire grande solidita. Nell’intervallo però si scassa di powerade del circolo (crediamo noi, se no non si spiega) e rientra molto più solido e concreto nel rettangolo verde. Non ha ancora la classe del fratello nel post partita, ma in giro si dice che le potenzialità ci siano tutte. Two gust is megl che one

Gattamelati 5,5 – Raga io lui me lo ricordavo tipo 6 anni fa quindi quando l’ho visto che mi passava davanti ho avuto un po’ quella sensazione matrioska che ancora non mi va giù. In campo non so Fabio, si poteva sicuramente fare di meglio… crediamo sinceramente che sia stato un po’ influenzato dalla giornata non brillantissima di tutta la squadra. Da rivedere più avanti, io ho fiducia. Think different.

 

LEGAL DISCLAIMER

La direzione declina ogni responsabilità. Potrebbero essere state pagellate persone che non erano presenti all’evento, o non essere state pagellate persone che invece erano presenti. Per chi non lo sapesse, ieri sera post Coppa è girato del gin e della tonica. Nel caso, spiaze.

Per qualsiasi lamentela, http://coppadeicantoni.altervista.org/ o pagina instagram di Gabriele Bimbi.

Rodano – Tripoli 3 – 3

Marcatori: 9 Schieppati, 12 Cerrelli, 45 Benassi, 51 Benassi, 59 Napoli, 60 R Cerrelli
Assist: Scarati, Cerrelli, Carano

COMMENTO

Pubblico delle grandissime occasioni, c’è grande fervore in campo, diversi amici di un tempo, anche se le maglie sono di colore differente (..che colpa abbiamo noi se da Tripoli erano iscritti in 20?). Si teme la pioggia, che da un certo punto di vista sarebbe una benedizione.
Pagellare dalla panchina del Tripoli è un gran privilegio oltre che un gran divertimento: commenti in lingua originale senza sottotitoli, modalità senza filtri verso chiunque e palese carica elettrica nell’aria.
Pronti via, Mateus è già li sulla fascia a galoppare e sparare prima alto poi addosso ad un subito pimpante Braglia. Comincia bene anche il talento ucraino Spizhavka con un bel tiro e un assist non concretizzato da Benassi.
Sull’angolo successivo Scarati trova un solissimo schieppati che in qualche modo insacca. Rodano insiste con Benassi e Vezzosi. Il raddoppio sembra nell’aria ma su un ribaltamento è Cerrelli a pescare una ribattuta dell’incolpevole Braglia insaccando da vicino.
Il tempo di altre due conclusioni di Benassi, una traversa clamorosa su drop di Mroz e il primo tempo finisce.
Il secondo tempo riparte in modalità “non facciamoci del male”. Partita sorniona e calano ritmo e occasioni.
SU una punizione inutile Benassi insacca un gol imparabile esultando alla Mbappe davanti alle telecamere.
Cacelli si infortuna, cambio tra i pali… e un minuto dopo ne approfitta Benassi con la doppietta. Siamo al 51°.
Sono sincero… a questo punto, stavo già inviando il pezzo in redazione col titolone “Fenomeno Rodano”.. risultato al sicuro, tante occasioni sprecate, bel gioco. Ma il calcio si sa è imprevedibile. Aggiungi Pazza Tripoli e…. immaginate il sudore dell’arbitro Boschini che si ritrova sul 3-2 ad un minuto dalla fine (gol su azione arrembante di Tripoli) e poi il pareggio nel recupero con il miracolo balistico di testa di Cerrelli…. Che manda la curva verde in visibilio.
Rimane il grande mistero di come mai sul 3-1 Rodano abbia smesso di tirare in porta, dopo che Tripoli si è ritrovata senza portiere ufficiale.
Rodano che esce con parecchi rimpianti, dopo il bel gioco mostrato e le svariate occasioni. Tripoli che deve sistemare qualcosa, ma rimane a galla grazie alla tenacia e alle giocate di alcuni.
Un bel portiere, un bel difensore, un bel centrocampista e un bell’attaccante per Rodano: lo schema per il successo è semplice, bisogna solamente essere più concentrati per tutti i 60 minuti.
Tripoli o cambia marcia sul gioco, al momento poca roba, o non potrà sempre fare affidamento alle giocate dei singoli.

PAGELLE

RODANO

1 Braglia. Giovanissimo fresco e talentuoso. All’esordio, e giocare in curva ovest, su terra davanti alla tribuna gremita da ragazzini molesti non è per tutti. Piuttosto incolpevole sui gol, non troppo impegnato ma quando serve risponde presente. 6,5 Capitan Futuro
2 Alberoni. Forma un terzetto difensivo davvero inespugnabile. Spinge ma copre copre e spinge. Quando il gesto tecnico non è perfetto aggiunge tanto cuore. 7, Albero a gomito
10 Benassi. Costante minaccia. Nella trequarti fa quello che vuole. Sostituire moralmente nel Rodano la diez del Pibe non è un compito facile, ma devo dire che stasera… migliore in campo. 8,5 Totale.
80 De Stefano. Alcune comparsate in zona difensiva, fisico possente in grado di contenere anche le peggiori punte de via IV Novembres. 6+, De Fensor
4 De Stefano. In lizza per il premio giocatore più migliorato, non lo ricordavo così. Molto energico e pimpante. Sulla fascia non si fa intimidire e volano scintille contro il focoso Crivaro. 6/7 Spesso e volentieri
8 Iori. Utilizzato a tratti, ma ottimo esordio in mezzo al campo. Veloce e pericoloso. Si guadagna la punizione del 2-1, forse non sulla carta titolare ma dopo i primi 60’ davvero indispensabile nel gioco del Rodano. 7, Tra i migl-Iori
11 Melioli. Mezzo voto in più per lo striscione che lo sostiene dal pubblico. In campo ci mette un po’ a capire dove è finito. Baby siamo alla coppa, alta intensità, due pannetti si danno e si prendono, come nella vita. Adesso che si è tolto l’impiccio del primo match. Finisce la serata festeggiando al bar meritatamente. 6,5, Ma deve fare di meliol
18 Miglioli. L’Iniesta del Rodano. Veramente utile in mezzo al campo copre, recupera, imposta… Manca solo nel finale la gioia personale. Partita di grande concretezza e spessore, gran giocatore. 7,5 Ma che bel giocatooore
3 Scarati. Un attimo te lo trovi fascia, un secondo dopo su quella opposta… in copertura…in attacco….ohhh ma fermati! Si integra bene con i compagni, la tecnica talvolta non è da piedi fini ma sicuramente è efficacissimo nel gioco del Rodano. 6,5, Anarchico
19 Schieppati. Una garanzia messo li dietro. C’è sempre, con le sue leve chilometriche. Regala sicurezza ai compagni di reparto. Trova anche il gol del vantaggio con una suolata spizzata che però vale comunque +3. 7+, Indefesso.
24 Spitaleri. Solo pochi sprazzi di partita per lui, ma i cestisti minors sono abituati al trattamento. Partecipa con dignità nei momenti in cui è chiamato in causa. Sempre e solo W i cestisti prestati al calcio. 6,5, 6° uomo
7 Spizhavka. Catapultato da chissà dove ad un torneo così, ma (per gli amici) “spizza” non lo sa e parte sulla fascia senza troppa timidezza con qualche buona azione, tiro e trovata personale. 7, Top Player
6 Storchi. Arcigno e spigoloso difensore, vecchio stile a partire dal ciuffo indomabile. Forma con Schieppati e Alberoni uno trio difensivo degno della BBC. 7, ha i piedi storchi
5 Renato. Il buon Gino offre cambi di qualità, portando un po’ di vivacità nel rigore degli schemi del Rodano. Utile e dilettevole. 6,5, ScaRenato
9 Vezzosi. Giovane di buone speranze con tanto da dimostrare. Ma quel cognome, a Rodano, è garanzia di successo da 18 anni. 6, storico

Mister Grasselli. Bravo nel coinvolgere i ragazzi, motivare, scoprire nuovi talenti europei. 8, Unico.

TRIPOLI

1 Cacelli. Dalla panca è sempre un “johnny qui… john passa su, john tira là…” Ma fatelo giocà… Si infortuna sul più bello, in realtà il bello doveva ancora arrivare. 6,5, Johnny be good
8 Andriano. Passa mezz’ora in panca a spalmarsi olio su tutte le gambe… Ma in campo, dalle sue parti, non fila tutto liscio come l’olio… 6, solido
9 Ayadi. Si lamenta di essere poco servito, in effetti vede pochi palloni giocabili. E’ un limite di tripoli 2022. Il gol annullato poteva svoltare la partita. 6+, generoso
80 Carano G. Si impegna, utile alla causa, ma in attacco è particolarmente dura trovare spazio e compagni. Dai suoi piedi parte il primo gol. 6.5, caparbio
3 Carano M. Converte la fisicità ma non sempre nel modo corretto. Su un suo fallo plateale rinasce il vantaggio del Rodano. 6, vogliamo di più
10 Cerrelli. Imbrigliato più del solito, fatica perché la difesa è molto solida e perché il gioco di Tripoli è sconnesso. Nonostante alcuni momenti di black out, si inventa due gol e partecipa al terzo. Clamoroso quello di testa finale. Cioè cosa vuoi più? 8, leader
2 Cossentino. Molto bene come ritmo e approccio alla gara. Veloce nelle sgroppate e anche nella passione che ci mette 6/7, possentino
4 Villa. Un paio di scivoloni difensivi non da lui, uno poteva costare molto caro, e poi ha un bel da fare su Benassi, da perderci la testa. 6, si balla
5 Crivaro Sa. Indisponibile, ma presente, in panca…. ad assicurare in borghese i cambi e regolarità alla squadra. 7, T-appost
11 Crivaro Si. Una potenza sulla fascia. 6,5, Trattore
6 Crivaro Sa. Uomo spogliatoio, parla… incita… ma in campo sempre trova i giusti spazi. La difesa del Rodano lo rispedisce al mittente più volte. Serve più garra. 6, leggero
19 MrozM. Indemoniato nella fase iniziale, corre e copre tutta la fascia con grande generosità senza mai risparmiarsi. Unico neo, sembra mollare (ma chi non l’avrebbe fatto…) prima della fine, rientrando negli spogliatoi prima del tempo… ma mai dare Tripoli per morta. 6/7
18 MrozA. Il gol avrebbe coronato una partita di sacrificio e tanta grinta. Là dietro è l’anima di Tripoli e tiene in piedi da solo spesso la baracca. 7, Baluardo
7 Napoli. Nel posto giusto al momento giusto. Quando gli arriva il pallone, porta vuota, bastava appoggiarla in porta rapidamente. No, prende la mira… e punta all’angolino, così, rischiando di ignoranza. Dal suo gol parte la remuntada. 7, Vedi Napoli e poi..
24 Prandi. Sembrava una partita in totale anonimato… ma gli ultimi 10 minuti… è costretto a subentrare al portiere infortunato. Subisce un gol ma ne evita almeno un altro. Finisce giustamente carico come una molla. 6,5, Prandi questo

Arbitro Boschini. Ordinato preciso e equo. Non è da poco. Nervi saldi nel finale thriller. 7.5

Scampate – La Buca 4 – 3

COMMENTO

È solo la prima partita per Scampate, ma il clima è già da finale. Arrivo al campo alle 19.50 pensando di essere in largo anticipo e vedo già le due squadre pronte a darsi battaglia. Alle 20.00 ecco il fischio d’inizio e sembra esserci solo la buca in campo, dopo poco meno di 2’ doppio tiro di Pascarella con ottima risposta da parte di Grassi al suo esordio assoluto nel teatro del Parroquial. Al 10’ è Rozzi che prova a suonare la sveglia per scampate con un tiro dal limite dell’area: fuori. La buca continua a macinare gioco e al 13’ Pascarella dalla trequarti, vedendo il portiere avversario fuori posizione fa partire una parabola, da far vedere agli attaccanti della nazionale, e gonfia la rete…tutti in piedi… 0-1 Buca. Se da una parte c’è Pascarella dall’altra c’è Rozzi che dopo soltanto un minuto, nemmeno in tempo di segnare il goal sul taccuino, pareggia i conti. Scampate sulle ali dell’entusiasmo riesce a passare in vantaggio con Bolognesi su errore difensivo di Bartoli: 2-1 scampate. Al 25’ la Buca dopo un bel cross dello stesso Bartoli riesce a pareggiarla con Jack Bosco…si avete capito bene JACK BOSCO. Sembra passata una eternità ma è solo il primo tempo che per non farci mancare nulla ci regala anche un autogoal di Salsi e Scampate chiude la prima frazione sopra 3-2. Il secondo tempo sembra avere un ritmo più tranquillo; tanto che al 45’ Salvini, stanco di stare a guardare gli altri giocare, decide di fare un’escursione fuori porta. La partita torna a sbloccarsi al 56’ con il 4-2 di Scampate firmato Federico Valenti: partita ormai chiusa e a ben poco serve una bellissima azione corale della Buca che porta Iattarelli a firmare il 4-3.

PAGELLE

SCAMPATE

Matteo Grassi: Il ragazzo promette bene, sembra non sentire la pressione, dalle panchine si sente già odore di rinnovo. Due belle parate su Pascarella…gli si può solo recriminare la posizione sbagliata sul primo goal. Voto 6+
Giovanni Bertolini: Arriva, prende la 10 come fosse un pacchetto di patatine, e si mette in difesa lasciando correre gli altri. Buone le letture e il posizionamento: Personalità. Voto 7
Francesco Bertolini: Tanta esperienza, si può quasi dire conosca l’esatta posizione delle buche del campo, pochi errori, tanto apporto per la squadra. Voto 6,5
Matteo Bertolini: No, non è il censimento della famiglia Bertolini, ma è la pagella di scampate. Meno atletico dei fratelli, ma in campo sa farsi rispettare. Voto 6
Sebastiano Braglia: Cognome importante per un ragazzo alla sua prima edizione, molto cauto nel giocare e non rischia nulla, bene così, ma da lui ci si aspetta grandi cose. Voto 6
Samuele Cattolico: Dove c’è lui ci sono LE tifose, gioca tranquillo, prova qualche numero, copre bene tutta la fascia, si mette a posto il ciuffo, insomma tutte cose nella norma. Aspettiamo il goal. Voto 7,5
Denis Camuncoli: Anche per lui è la prima edizione, in mezzo al campo soffre un pochino ma sa anche farsi rispettare, si mette a disposizione della squadra…ci sono margini di miglioramento ma il terreno è fertile. Voto 6+
Davide Davoli: Padrone del centrocampo nel primo tempo, sbaglia qualcosina ma roba di poco conto, nella ripresa forse un po’ di stanchezza, forse la voglia di fare qualcosa di più e si spinge davanti come punto di riferimento, incidendo però meno. Voto 6,5
Nagy Khamis: Spinge quando c’è da attaccare, ma si vede non gli piace difendere, intervalla buone cose a errori grossolani. Voto 5,5
Massimo Giorgini: Prestazione sufficiente, rischia poco, ma quando vinci poco c’è da dire. Voto 6
Lorenzo Giovannelli: Come Giorgini ma con la maglia numero 24.
Davide Margini: È minuto e ha la maglia numero 19, no non stiamo parlando di Messi i primi anni al Barca, ci mette tanta voglia e tanto sacrificio, ma si può ancora crescere. Voto 5,5
Marco Bolognesi: Ormai una certezza, ha feeling con il goal e di fatto al primo errore della difesa della Buca non perdona con un sinistro a incrociare che ai più romantici ha fatto tornare in mente Bobo Vieri. Voto7
Federico Valentini: Buona prestazione, sfrutta un errore del suo collega Margini per gonfiare la rete e portare a 4 le marcature di Scampate. Voto6+
Gabriele Rozzi: Senza dubbio il migliore per Scampate, corre, scarta tira e trova anche un goal più che meritato. Scampate ha per le mani un diamante grezzo solo da lavorare ma sulla qualità non si discute. Voto 8,5

LA BUCA

Denis Salvini: Sento di dover sottolineare un’ottima giocata di tacco per smarcarsi dell’attaccante e una gita fuori porta di grande personalità. Voto 6,5
Giacomo Boschini: Prestazione sublime caratterizzata da giocate, sostanza e coronata da un goal molto importante che porta la Buca sul 2-2. Voto 8
Davide Boschini: A casa Boschini la parola calcio è familiare, gioca bene e con sicurezza, crea importanti occasioni ed è al centro della bellissima azione sul terzo goal. Peccato la sconfitta. Voto 7,5
Alex Caselli: Tanta esperienza, sempre nel posto giusto al momento giusto, a tratti difensore vecchia scuola con qualche sana sparecchiata. Voto 7
Andrea Golinelli: Porta qualità al centrocampo della Buca, rischia anche qualche giocata e subisce falli dagli avversari stizziti. Voto 6+
Augusti: Nei miei appunti, non ci sono appunti…a questo punto si aprono due strade: o ha giocato stando nell’ombra perché la luce fa male alla pelle, oppure quando ha giocato ero a prendere il panino con la salsiccia. A voi la scelta.
Alessandro Bartoli: Lo mettono in difesa e sbaglia, lo mettono in attacco e fa bene; sarà forse strategia? Buona gamba per il ragazzo che regalo un cioccolatino che Boschini deve solo appoggiare in porta. Voto 6,5
Andrea Tirelli: Regala belle giocate a un pubblico che però si merita il miglior Cristiano Ronaldo, pur essendo stremato prova a portare i suoi ragazzi fino in fondo. Voto 7+
Salsi: la maglia numero 9 in difesa non promette nulla di buono e difatti non perde il vizio del buon marcatore sbagliando però porta (ha solo sbagliato tempo). Voto 5+
Iattarelli: Risponde alle critiche dell’ultima pagella segando il goal del 4-3 che anche se solo per pochi istanti regala gioie ai tifosi della Buca. La numero 10 allora non è poi così pesante. Voto 7
Lorenzo, Masciulli, Cattini, Natoli: Prestazione leggermente sotto le righe ma c’è tempo per rifarsi (aspettiamo una risposta alla Iattarelli). Voto 5,5
Pascarella: Goal, rovesciata, giocate raffinate ed eleganti, partita che non ha bisogno di essere commentata la sua. Voto 8

Cantone – Tripoli 4 – 2

COMMENTO

Data più attesa dell’anno, lunedì 6 giugno 2022, dopo un anno di assenza e uno di clausura si ritorna con la XVIII edizione della coppa dei camp.. cantoni. Si parte con l’inaugurazione dei nuovi spogliatoi e il murales di Fabio Valentini detto “Neko”. Tutto perfetto tranne il taglio del nastro da parte del buon Giacomo Boschini…

L’inizio si avvicina e per dare il via al torneo più atteso dell’intera via lattea partiranno CANTONE VS. TRIPOLI

Martini fischia, tensione alle stelle. La prima vera occasione non si fa attendere, il portiere del tripoli esce male e stende Macca al limite. Al 3’ Macca lascia partire un missile terra aria che si stampa sulla traversa, solo brividi per Tripoli.
Decimo minuto, Teo sul fondo non può fare nulla se non mettere una palla in mezzo, la tocca con la mano Andriano, Martini fischia il rigore per Cantone. Sul dischetto si presenta con la numero 10 Gargiulo, rincorsa e con il mancino spiazza Fatjon alla sua destra. 11’ 1-0 Cantone.

Passano solo 5 minuti, contrasto in area, Martini fischia per la seconda volta il penalty, stavolta per Tripoli. Cerrelli dagli 11 metri la mette nell’angolino basso, spiazzato Rossi. 1-1

Per 10 minuti non succede nulla se non qualche tiro centrale che non impensierisce i due portieri e uno stop alla Messi dopo aver cercato di prenderla di testa da parte di Messori.

Al 26’ altra punizione dal limite per Cantone, stavolta però va Gargiulo che sigla la doppietta. Sassata uguale a Macca però che insacca la rete. Cantone comanda per 2-1

2 minuti dopo palla perfetta per Teo Benso che si dimentica di dover far gol ma continua l’azione e la palla finisce in angolo. A battere il corner si presenta Macca che pennella in area per Geraci che di testa dopo una leggera deviazione la mette sotto l’incrocio. 3-1 Cantone.

Al 30’ Cantone prova a portarla sul 4-1, prima una buona chiusura di Villa e poi Bimbi Jr. prende un incrocio clamoroso.

Finisce il primo tempo sul 3-1 per Cantone

Si riprende, passano 2 minuti, Cerrelli la butta in mezzo, Gargiulo si dimentica di aver fatto cambio campo e la mette dentro. Si riapre la partita 3-2.

42’ ennesima punizione dal limite, dopo il buon risultato del primo tempo si ripresenta Gargiulo che sigla la sua tripletta grazie anche alla deviazione della barriera. Cantone riallunga sul 4-2.

Da qui alla fine succede poco, qualche insulto a Martini, qualche perla: “C***o mi metti a difendere che sembro un paletto” cit. Teo Benso. Tripoli ci prova ma con scarsi risultati, prova a riaprirla nel recupero, minuto 63’ con Mroz che da 0 metri la spara sul palo, la palla termina tra i piedi di Sami che da 1 metro la spedisce sul palo opposto. L’incontro si conclude con una fucilata di Villa dal limite e un miracolo di Rossi che mantiene la partita sul 4-2.

 

PAGELLE

CANTONE

Andrea Rossi: Trasmette sicurezza, ricorda anche per la lunghezza dei capelli Abbiati. Fa un miracolo, qualche buona parata e un bellissimo stop di petto sulla linea come se nulla fosse. Voto: 7.5

Manuel Benso: non si vede molto in campo, non fa cavolate e copre bene. Voto: 6
#lanumeroottantanonvabene

Teo Benso: ha la 24 sulle spalle e non incide sul risultato come faceva il vecchio Kobe. Ci si aspetta di più da lui, sarà ancora scosso per la retrocessione del Genoa. Più che Kobe ricorda Yeboah. Voto: 6.5 (malus organizzatore) = 5.5

Andrea Bezzi: in campo prova a fare il suo, qualche volta ci riesce e altre no. Aspettando qualcosa in più 5.5

Alessandro Bimbi: da quel che si è visto ha le potenzialità per superare il fratello. Ha un buon tiro ma gli è mancata la fortuna. Voto: 7

Gabriele Bimbi: ottimo giocatore, si è visto poco oggi però. Aspettando il gol 6.5

Fabio Casolari: ha personalità e ci mette il cuore, manca solo un po’ di fiato. Voto: 6.5

Ussin El Bani: esordio difficile alla coppa, un po’ timido e poco preciso. Ha molto di più da dare. Voto: 5.5

Leonardo Ficarelli: non fa granché in campo ma non gioca una brutta partita. Con quel numero ricorda gli attaccanti che sono arrivati al Milan dopo Inzaghi e prima di Giroud. Voto: 6 #lanovemaledetta

Giovanni Gargiulo: ha la numero 10 e se la merita tutta. Fa il poker ma con uno sbaglia porta, tira delle fucilate e prende il pallone per portarlo a casa ma non glielo permettono. Voto: 10 (chiudo un occhio per l’autogol sfortunato)

Federico Gattamelati: c’è tutto ma non il fiato. Dopo 10 minuti nel primo tempo esce e sembra che abbia fatto la maratona a New York. La 19 di Theo non fa per lui. Aspettando la falcata sulla fascia, voto: 5.5

Christian Geraci: segna il gol del 3-1, é composto e affidabile. Voto: 7.5

Christian Macca: idolo del pubblico, prima della partita si sentono urla della curva probabilmente di 08’ affascinate. Coi piedi ci sa fare e anche tatticamente. Pennella un assist per Geraci e arreca ingenti danni alla parrocchia per aver rotto la traversa. Voto: 8 #lebimbedimacca

Luca Messori: secondo esordiente di Cantone, gioca bene,meglio del primo e non fa disastri. Può ancora migliorare. Voto: 6

 

TRIPOLI

Fatjon Cacelli: non ha dato molta sicurezza, qualche brutta uscita e 4 gol presi senza nessun intervento eclatante. Voto: 5

Alessio Andriano: serata difficoltosa anche per lui con tutti quei fenomeni da MACCAre ma non se la cava malissimo. Voto: 5.5

Sami Ayadi: non si vede molto ma qualche giocata buona la fa, per il numero vale lo stesso discorso di Ficarelli. Sicuramente simpatico. Voto: 6,5

Giuseppe Carano: fa fatica ma ci mette l’anima. Vederlo con l’80 delude le aspettative. Voto: 5.5

Mario Carano: sa cosa fare, sbaglia poco e si vede che non ha dei brutti piedi. Attendo il gol. Voto: 6.5

Daniele Cossentino: sostituisce il fratello ma tecnicamente non è la stessa cosa. Fa comunque il suo e non sbaglia troppo. Voto: 6

Simone Crivaro: il velocista della squadra. Fa qualche scatto e qualche lancio ma nulla di più. Dal commento pre partita mi aspettavo almeno un gol. Gli ho promesso di contare le palle perse (7). Però in fin dei conti non gioca male. Aspettando il gol voto:6+ #al6ci6arrivato

Salvatore Crivaro (96’): gioca bene e in difesa é sicuro. Purtroppo per la difesa é stata una partita difficile con 4 gol subiti. Sicuramente il migliore del reparto. Voto: 6

Salvatore Crivaro (91’): prova a fare il suo ma sbaglia troppo. Sotto il livello degli altri due ci si aspetta di più. Voto: 5

Giuseppe Cerrelli: sigla il gol del pareggio è sempre lui mette la palla in mezzo per la deviazione sfortunata che ha accorciato momentaneamente le distanze sul 3-2. Qualche buon dribbling e passaggio. Sicuramente il migliore in campo di Tripoli. Voto: 7.5 #unpofomentino

Mateus Mroz: poco determinante ma il suo contributo prova a darlo. Ci si aspetta di più da lui però. Voto: 6

Adrian Mroz: in difesa fa fatica come il resto dei compagni. Qualche buona chiusura la fa ma nulla di più. Voto: 5.5

Matteo Napoli: ha giocato poco e quel poco non gli è venuto benissimo. Voto 5.5

Antonino Prandi: ci mette tutto se stesso e alterna cose buone ad altre un po’ meno. Voto: 6

Davide Villa: sicuro in mezzo al campo con buone doti tecniche. Ci sa fare e lo dimostra, é il secondo migliore in campo di tripoli, mancano solo gol e assist. Voto: 7

Il Cerro – La Buca 3 – 2

Marcatori: Leone, 2x Buldrighini, Lorenzo, Boschini D.
Assist: Martini A. (su goal di Buldrighini), Pascarella (su goal di Lorenzo)

COMMENTO
Arrivo nell’anfiteatro del Parroquial e sembra il concerto dei Luna Pop anni d’oro, età media bassa, giovani, freschezza e voglia di stare insieme.
Il mio corpo mi impedisce di dirigermi verso il campo da calcio, sarà per la delusione mondiale (mancato), sarà per la delusione Champions (ovviamente mancata), sarà per la vista di certi esseri umani in braghe corte e calzoncini intenti a riscaldarsi ma coi piedi a casa but il senso del dovere chiama ed entro nella porta di ferro del 1923. Sono in campo.
Partiamo dall’estetica visto che metà di voi fa i video su Tik tok con la maglietta di marca. Divisa della Buca di una bellezza sconvolgente.
Divisa del Cerro apprezzabile, non ha l’effetto wow ma d’altra parte anche Damiano dei Maneskin ogni tanto si veste bene.
Metà dei giocatori non li conosco, l’altra metà facce note, qualcuno invecchiato, altri uguali a 10 anni fa.
Soliti riti, due chiacchiere, come sta lo zio, qualcuno guarda dalla tribuna sperando che la tipa lo guardi, altri camminano verso il centrocampo come fossero Ibra ma alla prima palla toccata diventano Massimo Giletti.
La partita è presto fatta.
La Buca gioca, il Cerro segna, con chi? Con la certezza della Coppa Lollo Leone con un destro punta da fuori area.
Pareggio di Lorenzo dopo una bella azione, ma proprio bella, della Buca tra Boschini D e Pascarella.
All’intervallo mi chiedo perché non sono a casa a guardare Report.
Poi mi ricordo che a casa c’è Thomas che salta sul divano quindi non potrei guardare Report. Mi riprendo e guardo il secondo tempo.
Direttamente da Milano a forza di Padel e risvoltino sbuca il Buddy Junior, per gli amici Deloitte, che ebbene si, ne butta dentro due ( goal di rapina dopo spizzata di Martini e rigore trasformato procurato sempre da Martini). Praticamente ha fatto il milanese, gli altri hanno lavorato, lui ha incassato.
A fine partita acuto di Boschini Davide che accorcia le distanze prima che Piermattei alle prese con una fame incontrollabile fischia la fine mentre ordine un panino salsiccia maio e insalata.

PAGELLE

IL CERRO

AQUILINI 7,5: il podcast di Cattelan è famoso perché parla per 32 minuti filati, lui uguale ma su due tempi.

BULDRIGHINI 8: lo guardi e pensi che a Snake con in mano il 3310 sarebbe forte, poi in campo stupisce tutti con una doppietta che grida vendetta al calcio. Oltre ai goal un bell’assist non sfruttato da un compagno.

CASTAGNOLI MATTEO s.v: purtroppo si rompe presto, in bocca al lupo

CASTAGNOLI FRANCESCO 6,5 : la fama lo procede, in campo si vede che ci sa fare ma non incide come vorrebbe e soprattutto come vorrebbe il suo procuratore a bordo campo.

FARINELLI ANDREA 7: è come il Kinder Bueno nello scaffalino del bar a destra della cassa, sai che c’è, non lo compri mai ma due occhiate le butti sempre. Sicurezza

ATTOLINI 6 +: sfiora il goal. Peccato. Capita. Dai, domani è un altro giorno

MAGRI 6: assediato dalle fan, si nasconde in campo per sfuggire alla ressa della folla. Lo diciamo una volta per tutte, NON è RICCARDO SCAMARCIO

LEONE 8,5: eh già, tutti fenomeni ma poi quando prude la parte tra la schiena e le ginocchia ci deve pensare il vecchio Lollo. Goal e quasi assist. Leader.

CATELLANI 7,5: corre in fascia avanti e indietro avanti e indietro avanti e indietro. Motorino, cinquantino, Phantom, monopattino truccato, bici elettrica, fate voi

BEZZI ////: la sua pagella sarà pubblicata direttamente sulla pagina Facebook della Coppa dei Cantoni Giovedi 9 giugno alle ore 14:00. Vi aspettiamo

MARTINI ALEX 7,5: assist per il buddo, lascia il rigore al buddo, esce per far entrare il buddo, ride alle battute del buddo che non fanno ridere, cede la doccia calda al buddo, rinuncia all’ultimo panino con la coppa per il buddo, paga la quota d’iscrizione al buddo che finge un portafoglio a casa. Generoso o buddodipendente.

MARTINI ANDREA 6,5: praticamente è come il fratello con la differenza che il fratello dopo la A ha aggiunto tre lettere, lui per fare il figo dopo la A ne ha aggiunte 5 ma per il resto uguali

BAGNOLI proprio non lo abbiamo capito quindi non lo pagelliamo ovvero passa in panchina 54 minuti su 60 ma nei 6 minuti in campo ne scarta sei, fa il doppio passo a due, va il doppio degli altri ed è pure tatticamente educato quindi la domanda è o Bagnoli è un fenomeno assoluto emarginato oppure il cerro sa cose su Bagnoli che noi non sappiamo tipo che se gioca più di sei minuti diventa improvvisamente scarso comunque il dubbio rimane

LA BUCA

SALVINI 7: se un portiere che prende tre goal prende 7 vuol dire che ha preso 7 perché se lo merita anche se ha preso tre goal….meme Messi.

BOSCHINI G 6, 5: affidabile come le gomme termiche quando nevica a Cervarezza.

GOLINELLI 5,5: tira 39 volte verso la porta perché praticamente nel joystick era finita un po’ di Fanta e si era bloccato il tasto del tiro

CATTINI e MASCIULLI 6: risparmio sulle righe

TIRELLI 5,5: da lui ci si aspetta geometria invece viene fuori diritto costituzionale

AGUSTI @: rendiamo la pagella di Agusti interessante per il lettore rispondendo a una domanda arrivata in redazione, perché il simbolo @?
Il segno @, presente come separatore negli indirizzi di posta elettronica, detto anche a commerciale sulla scorta dell’uso anglo-americano di commercial at, per riferimento all’ambito in cui è stata a lungo impiegata, è indicato nell’italiano comune, ancorché legato al settore specialistico dell’informatica, dalla voce chiocciola.
Questa forma è presente in ZINGARELLI già nell’edizione 1998, in GRADIT 2000, glossata come gergale, in DISC a partire dall’edizione 2003 come nome comune, ma con riferimento al settore informatico, e in Devoto-Oli 2002-2003 (mentre non era presente nell’edizione 1996) senza glosse. Ovviamente la voce trova la sua motivazione nella forma che ricorda la spirale della conchiglia del mollusco; la forma del resto aveva già motivato l’uso del termine nella grafica per indicare un ‘fregio a forma di chiocciola’ come attesta il GDLI 1961-2002 che cita Tommaso Garzoni (La piazza universale di tutte le professioni del mondo, Venezia 1601, 1585 prima ed.).
Per l’inglese at, che ZINGARELLI, a partire dall’edizione 2000, DISC e Devoto-Oli danno come sinonimo di chiocciola – il solo ZINGARELLI dà anche a commerciale – è indicata la data di ingresso nella nostra lingua nel 1986 da DISC, 1996 in ZINGARELLI e fine secolo XX da Devoto Oli; nessuna datazione invece per chiocciola in questa particolare accezione.
At è in inglese particella locativa con valore di ‘presso’ e coincide in larga parte con la preposizione italiana a. Per ciò che riguarda l’origine del segno grafico si pensava a un modo dei trascrittori amanuensi di scrivere ad latino e che lo “svolazzo” fosse in realtà una d secondo la scrittura onciale, un antico modo di scrivere usato dal III all’VIII secolo e dall’VIII al XIII secolo soprattutto nelle intestazioni e nei titoli.
L’ipotesi avanzata dal paleografo americano Berthold Louis Ullman in Ancient Writing and its Influence, New York 1932, p. 187 è stata messa in discussione da Giorgio Stabile, docente di Storia della scienza dell’Università “La Sapienza” di Roma, che nel corso di una ricerca portata a termine nel 2000 per l’Istituto Treccani ha constatato che il simbolo sembra trovarsi solo in testi posteriori che adottano la scrittura mercantesca, ovvero la grafia commerciale usata dai mercanti italiani a partire dal tardo medioevo. Nel suo articolo L’icon@ dei mercanti sono ripercorsi i passi che lo hanno condotto a sostenere che in origine il simbolo indicasse in realtà la parola anfora nel suo valore specifico di unità di misura, di capacità e di peso, usato già nell’antica Grecia e a Roma. Stabile cita la Nota di Paleografia Commerciale (per i secoli XIII-XVI) di Elena Cecchi in appendice alla raccolta di Federigo Melis, Documenti per la storia economica dei secoli XIII-XVI con una nota di Paleografia Commerciale di Elena Cecchi, Firenze Olschki 1972 (Istituto Internazionale di Storia economica “F. Datini” Prato, Pubblicazioni – Serie I. Documenti, 1) in cui a p. 569 un elenco delle più diffuse abbreviazioni commerciali usate nei secoli XIII-XVI si apre con l’indicazione “a (con svolazzo in senso antiorario) = anfora”. Nello stesso volume di Melis, a p. 114, è presente la trascrizione di una lettera da Siviglia del 24 maggio 1536 del mercante toscano Francesco Lapi nella quale si trova la voce anfora come unità di misura; voce che nel documento originale di cui è riportata la foto è appunto indicata con il simbolo @.
D’altra parte, nota Stabile, il termine spagnolo arroba, che indica @ in Spagna e in America Latina (derivato dall’arabo rub’a “un quarto” usato come unità di misura), designava un tempo sia una unità di peso (25 libbre) che una misura di vino e era tradotto proprio con amphora nel Vocabulario español-latino dell’umanista e grammatico Antonio Martínez de Cala y Jarava, conosciuto come Antonio de Nebrija, edito a Salamanca nel 1492.
Sembra quindi confermato che @, introdotto in ambito commerciale probabilmente da mercanti italiani, fiorentini o veneziani, sia stato in origine il “rappresentante” di anfora ‘unità di peso o capacità’ . Naturalmente proprio in grazia di questo significato è probabile che fosse seguito assai spesso da un valore numerico.
Successivamente considerato semplicemente come una a, scisso quindi dal termine di cui sarebbe stato originariamente simbolo, e forse anche perché seguito sovente da un numero, è stato usato nel linguaggio contabile anglosassone come commercial at col valore di ‘at a price of’ (‘al prezzo di’) seguito da un valore numerico indicante la quantità di moneta. Come tale sembra attestato a partire dal XVIII secolo e secondo l’autore di La storia di @, un articolo pubblicato in Internet datato 28 gennaio del 2004 (http://mau.aperion.it/wordpress/la-storia-di/), se ne troverebbe traccia presso la Biblioteca del Congresso, in alcune carte di George Washington e sicuramente sarebbe più volte presente in una fattura datata 20 settembre 1779. Con questo valore è tuttora in uso nelle transazioni di borsa via Internet come rileva anche lo stesso Stabile.
D’altra parte in Italia, sempre come “rappresentante” della lettera a viene usato, presumibilmente come equivalente di Addì , nel XIX secolo come testimonia Il Libro del Sacro Monte de’ Morti della confraternita del SS. Rosario di Castel Sant’Angelo datato 1803, documento descritto e documentato con foto da Marco G. in La storia della chiocciola @, apparso in internet nel giugno 2005. In questo documento infatti ciò che precede la data di morte nell’elenco dei sostenitori del Monte, in altri casi indicato con il consueto Li, è appunto il segno @.
In sostanza ciò che sappiamo per certo è che @ è un modo di trascrivere a, che nella grafia mercantesca indicava l’unità di misura espressa dal termine anfora e che le attestazioni riferibili a questo valore risultano al momento le più antiche. Sappiamo anche che nei secoli successivi in area anglosassone ha il valore contabile di at (the price of ) mentre in area italiana sembra usato come abbreviazione di Addì il che potrebbe reintrodurre l’antica ipotesi di una trascrizione di ad di Ullman, che però non sembra al momento trovare a sostegno testimonianze coerenti dal punto di vista cronologico.
Più chiaro ovviamente il seguito della vicenda del carattere: l’introduzione del carattere nella tastiera della macchina da scrivere pare databile al 1884 nella Caligraph No. 3 Commercial model con il suo valore commerciale di area anglosassone; e fra i caratteri disponibili nella tastiera l’ingegnere e programmatore americano Ray Tomlinson nel 1972 lo scelse perché tanto inusuale da essere inequivocabile come separatore, ma anche per il significato ‘presso’ che at ha nella lingua inglese corrente, negli indirizzi di posta elettronica per ARPANET, la rete universitaria di origine militare da cui sarebbe nata Internet.
IATTARELLI 5,5: la numero dieci pesa sulle spalle, non incide, prossima partita consigliamo una più umile 6 che da meno nell’occhio.
BOSCHINI DAVIDE 6,5: il goal all’ultimo minuto è un mix di esperienza e…il portiere della squadra avversaria che non ha parato perché alla fine la vita è molto più semplice di quello che pensiamo, sempre
SALSI MATTEO (879000 risultati su Google)
CASELLI 7: difensore centrale che nasce da un mix tra Stam, Montero, Bruce Harper e Montalbano
LORENZO 7: come Fabio grosso l’uomo del destino, farà grandi cose il regazz
PASCARELLA 6: senza pacchetto di paglie in panca perde i super poteri. Dimostra buone doti tecniche, questo fa molto Gazzetta dello Sport.
BARTOLI: autovalutati e scrivici all’email della coppa, grazie. Però non fare il modesto.