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Edizione 2021

PREMESSA: Si farà la COPPA, ma non si chiamerà Coppa dei Cantoni. 🏆

Perché non sarà la Coppa dei Cantoni. 😯
Abbiamo deciso che ci sono ancora troppe incertezze, per mettere in piedi un torneo così impegnativo come la Coppa che tutti ricordiamo.
Però, vogliamo, ad ogni modo, dare l’opportunità di giocare un bel torneo di calcio. ⚽️
Alcune caratteristiche principali della coppa le terremo, altre varieranno.
Restate sintonizzati poiché giorno per giorno, vi andremo ad illustrare il torneo che verrà. 🔝
Ma la Coppa dei Cantoni finisce? 🤨
La nostra intenzione è quella di riproporla nel 2022.
Ci siamo fatti un nome e abbiamo una tradizione da rispettare, non finisce qua!

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Edizione 2020

L’articolo di cui sotto, è tratto dal numero di Lergh ai Szoven di giugno 2020.

La Coppa del titolo è la Coppa dei Cantoni, ça va sans dire, che nel nostro piccolo mondo (Montecavolo e dintorni) rappresenta tanto, tantissimo… e allora davvero cosa ci resta? Un ritorno alla normalità che tale non è, probabilmente lo diventerà, almeno ad oggi pare che il trend contagi si stia arrestando o quasi.

(…)

Ma ora tornerei alla Coppa, sotto ho scritto un breve testo, che abbiamo già pubblicato sulla pagine Facebook della Coppa dei Cantoni, per far capire quanto ci mancherà, in questo caso purtroppo non c’erano proprio le condizioni legali per organizzarla, quindi non abbiamo rimpianti, ma solo una gran voglia di guardare al 2021 e realizzare una edizio-ne in grande stile. Poi se a ne giugno o a luglio qualcosarelativamente al distanziamento sociale (anche nello sport) dovesse cambiare… un piano B ce lo abbiamo.

Scorro la chat del gruppo Whatsapp denominata “Direttivo Coppa”, torno al primo marzo, qualcuno scrive “marzo, lo sentite il profumo di Coppa?”; risponde un altro “troviamoci”, “domenica 8 h 19 al circolo”, “ottimo ci sono, se l’azienda non mi manda in trasferta in Belgio” risponde Dodo; “allora stai sereno, perché qua non si muoverà più nessuno” ribatterà un profetico Cervi.

Dopo pochissimi giorni si fermerà l’Italia e a ruota il mondo. Ma si può fermare la Coppa dei Cantoni? Sarebbe stata la 18° edizione, invece tutto resta in sospeso. Meglio rifugiarsi nei ricordi o guardare avanti? E dove eravamo rimasti?

Sul sito della coppa si può ancora leggere la splendida cronaca, della finale 2019 Tripoli vs La Buca, che si apriva così:

“Foto ricordo col Sindaco Olmi, selfie con Salvini (Denis; il portiere, non Matteo il noto politico, ndR), fumogeni, Inno italiano, Dodo molesto al microfono, odore di salsiccia perenne in zona porta ovest, facciamo accomodare due del Cerro che ancora stanno cercando la palla e si comincia.”

e si concludeva così:

“Si spengono le luci sulla coppa 2019 (..per una volta non da sole…)
Da tanto tempo non avevamo un campo così verde per la finale…
E non è merito di Tommy e il suo staff. Dovevamo capirlo subito.. Verde speranza…. Verde Tripoli!”

In solo 8 righe era stato concentrato lo spirito della coppa, anzi l’essenza, e tutto questo ci manca già, si perché quando leggerete queste righe, la Coppa sarebbe già dovuta iniziare. Solo così ci sarebbero state tante cosa di cui parlare: Tripoli si sarebbe riconfermata? Squadra giovane ma con giocatori d’esperienza, ben equilibrata, sostenuta da un pubblico unico, l’unico capace di apparecchiare le tribune (cit.). La Buca ferita ma non abbattuta, in cerca di vendetta e a caccia del titolo. Il Cerro, dopo un biennio di sconfitte e umiliazioni, aveva messo in giro la voce che quest’anno avrebbe schierato Costa e Cannuccia sr. Cantone, può sempre vincere e ad ogni modo se vuoi vincere la devi battere. Rodano lo scorso hanno aveva dato segni di ripresa, sarebbe stato l’anno della conferma? Infine Scampate, Matteo Bertolini voleva girareun documentario durante la Coppa di quest’anno intitolato “Tha last dance”, l’avete già sentita questa?

Tutte supposizioni, sogni, illusioni che dobbiamo posticipare al prossimo anno, ma non tutto il male viene per nuocere, un anno senza, aiuterà a dare meno per scontato tante cose, tra cui anche il fatto che ci sia la Coppa. Un anno senza aiuterà anche ad aumentare la voglia di coppa il prossimo anno, anche perché l’estate a Montecavolo, iniziava proprio con tutto quello che circondava la Coppa.

Il movimento di ragazze e ragazzi che si creava tutt’intorno. La convivialità, lo stare insieme, del resto oggi cos’è che uni- sce una comunità? Cos’è che ti fa sentire parte di uno stesso luogo? Di certo non l’indirizzo stampato sulla carta d’identi- tà, piuttosto Sei di Montecavolo se… almeno una volta hai giocato o hai partecipato ad una serata della Coppa dei Cantoni.

Arrivederci al 2021 #lacoppamiglioredisempre
Lorenzo Braglia

 

 

IL COMMENTO DELLA FINALE: TRIPOLI – La BUCA 1-0

“Le finali non vanno giocate, vanno vissute”.
Se arrivi in finale alla Coppa Cantoni.. per quell’ora non conta il viaggio. Conta la meta.
Avevamo pronosticato una notte magica.
Beh, ecco… calcisticamente proprio magica non lo è stata.
Un gol. Pochi tiri, tanta tensione. Partita che si accende solo dopo 45 minuti di studio.
Per le premesse alla partita, leggete articolo di ieri. Però attenzione, puzza tanto di Ctrl+C – Ctrl+V dell’edizione 2010.

Foto ricordo col Sindaco Olmi, selfie con Salvini, fumogeni, Inno italiano, Dodo molesto al microfono, odore di salsiccia perenne in zona porta ovest, facciamo accomodare due del Cerro che ancora stanno cercando la palla e si comincia.

Messaggio chiaro di tripoli in partenza. Da qua dietro non si passa.
Carletti viene gambizzato alla prima incursione.
Natoli per la prima volta mette avanti il naso per tripoli che sull’azione seguente costringe Salvini alla doppia parata. Tripoli prende in mano il gioco, squadre molto abbottonate, palla ribattuta al limite dell’area, Cerelli è nel posto giusto al momento giusto, e la sbatte dentro con un tiro non bello ma efficace al 15‘. La curva di Tripoli è in visibilio.
Mroz dalla panca fa il gesto del catenaccio, tripoli chiude la zip sul gioco, si barrica in difesa in attesa del lancio dei tre dadi di La Buca.
Nel finale di tempo c’è spazio per una bella girata di Petagna Strozzi ma Forcillo si rifugia in angolo.
Il primo tempo si conclude con pochi tiri, poco gioco, poche cose belle.

Si riparte. La Buca deve fare la voce grossa, Masciulli al 5’ della ripresa sfiora di testa il gol.
E’ un momento buono per la Buca che intensifica il gioco. Carletti se ne va con un incursione fin dentro alla porta ma senza fortuna. Golinelli spara alto su una conclusione facile.
Su una ripartenza di tripoli la difesa de La Buca lascia colpevolmente Prandi libero di avanzare, arriva al limite dell’area, spara un gran tiro che sfiora l’incrocio.
E’ La buca però a fare il gioco, il gol sembra nell’aria. Tripoli si barrica in difesa. Qualche fallo di troppo costringe l’arbitro ad estrarre il cartellino. A farne le spese è proprio Prandi, anche lui colpevole di essere nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Sulla punizione successiva Albertini spara talmente alto che le speranze de La Buca volano in cielo col pallone.
Non succede nient’altro di interessante, il tempo inesorabilmente vola e la partita finisce in sordina come era cominciata.

Tripoli è Campione di Montecavolo per la terza volta.

Si spengono le luci sulla coppa 2019 (..per una volta non da sole…)
Da tanto tempo non avevamo un campo così verde per la finale…
E non è merito di Tommy e il suo staff.
Dovevamo capirlo subito..
Verde speranza…. Verde Tripoli!

PAGELLE

34 Strozzi. Ti sembra che ogni palla che gli arriva possa essere quella decisiva, quella buona da buttare dentro. La mezza rovesciata oramai è diventato il suo marchio di fabbrica. Partita generosa, nel finale di partita, quando si accende la disperazione, sembra un po’ sulle gambe. Manca solo il gol a Petagna. 6.5

10 Albertini. Siamo uomini e se siamo uomini sappiamo e dobbiamo ammettere quando le cose non vanno. E assumerci delle responsabilità. Non è che possiamo dare la colpa agli altri. Coppa ad altissimo livello, ma ieri sera, il sasso da quella fionda non è partito. Non sono 60 minuti a cambiare i giudizi su un giocatore. 6,5

8 Tirelli. Non trova la quadra. Se avesse potuto avrebbe fatto un altro cambio (…), completando il suo (già) diabolico piano 2019. Ma il regolamento impedisce di cambiare giocatori per la finale. Condizione necessaria ma (per stavolta) non sufficiente per alzare la Coppa. Per affogare i dispiaceri, prosciugherà L’avana, ne siamo certi. 6.5

7 Carletti. Ehhhh ragazzi. Ehhhhh ragazzi. Qualcuno si sofferma sul capello tendente al brizzolo porco cane.. ma c’è un motivo se sto ragazzo gioca e gioca così. Non gli abbiamo fatto trovare il gesso ma spiega comunque a tutta la Buca dalla cattedra com’è che bisognerebbe fare. 7

5 Golinelli. Mai in partita. Mai in ruolo, ci aspettavamo ben altro contributo da uno della sua caratura anzi dal suo cognome. 6

3 Boschini G. Terzino col cervello, va in crisi quando le scorribande iniziano ad essere multiple e numerose, proprio sulla sua fascia. Comunque buono esperienza dall’ottima prospettiva. 6,5

4 Augusti. L’imperatore de La Buca. Poteva essere speso di più e meglio. Nel finale porta freschezza utile. 6+

11 Cattini. Affidabile in difesa, con il suo fisico riesce a tenere a bada i giovani e piccoli tripolini. 6,5

2 Caselli. L’agonismo non gli manca, il livello di agonismo è lo stesso dalla prima all’ultima partita. Non ha colpe sul suo reparto. Meno agitato del solito è un bene per l’umanità, per ortopedia del Santa Maria e soprattutto per la Parrocchia. 6/7

1 Salvini Incolpevole sul gol, protagonista di qualche buon intervento. Il riconoscimento a fine serata non fa che confermare questi giudizi visti in campo. 7

6 Destefano. Assicura cambi freschi ai compagni. Abituato al calcetto del camp nov, il parroquial però è un altra cosa. Giovane, col tempo potrà ritagliarsi dello spazio. 6

23 Masciulli. Sempre un fattore, da sempre. Sfiora il gol e si da da fare. Meglio un masciulli motivato, che un top player svogliato, è la legge della Coppa. 6,5

Lupo e Hamilton assenti.

All. Boschini. La partita è stato un disastro tattico. Non ha funzionato quasi niente di quello che si aspettava. I suoi giocatori chiave non l’hanno aiutato. Serate così, mancava soltanto che gli fregassero la bici… dunque se la porta in campo. Peccato, ma ci riproverà. 6

 

1 Forcillo. Qualcuno lo voleva come miglior portiere del torneo. Il ragazzo in effetti è stato parecchio bravo. Diciamo che l’allievo avrà comunque tempo di rifarsi. 7

8 Scarati. Qualche svarione in più del solito ieri. Però se la buca è rimasta al palo per la prima volta nel torneo…un motivo ci sarà. 7.5

10 Cerelli. Il famoso “quando lo ordini” e “quando ti arriva a casa” però al contrario. Lui come l’aceto, migliora col tempo. Decide la finale. Il pubblico lo acclama. A me fa piacere perché si vede da come gioca la coppa.. che lui ha imparato tanto… dopo anni di gavetta.. da chi la coppa l’ha vinta anni fa. L’MVP della finale comunque è lui. 8

3 Natoli. Caparbietà senza confini. Utile alla manovra offensiva, efficace, un giocatore che farebbe comodo in tutti i cantoni. Peccato che sia nato lì. 7+

5 Crivaro Sa. …”Sa” come si fa a marcare. Centrale senza sbavature. Sbrana le caviglie di Albertini, puntuale sulle chiusure. Dalla sua parte non si passa.  7.5

23 Andriano. L’altro mattone fondamentale della difesa centrale del tripoli. Con gli anni cala di intraprendenza, me lo ricordavo più esuberante.  6.5

4 Villa. Meno bene di altre uscite. Nel secondo tempo se ne esce male in tante occasioni, perdendo diversi palloni. Pilastro della squadra ma stasera in versione non armato. 6+

7 Crivaro Si. …”Sì”, è un piacere vederlo galoppare sulla fascia. Anche se a volte esagera un po’. Abbiamo notato alcuni difetti sul “vado io o andrà lui?”. Abbiamo testimonianze scritte che dimostrano che già a maggio sapeva della vittoria del Tripoli. Messia. 7

19 Mroz “elemento tossico, altamente radioattivo e pericoloso da manipolare…”. No, tranquilli, è solo la definizione del Polonio. Anche se il nostro “poloniese”.. qualche cosa in comune non escludo che.. Superattivo, frizzante, acceso, energico, pericoloso… Grinta di questo tripoli, esegue alla perfezione gli ordini del Fratello dalla panchina. 7

9 Prandi De. L’unica nota dolente del Tripoli. E’ vero, l’espulsione era generosa, i falli comunque c’erano, forse paga un po’ di agitazione. E complice anche la tanta voglia di fare, fare bene, fare gol. Si lascia andare a commenti non consoni una volta uscito dal campo. Ma quando tua madre ti riprende e ti dice “adesso basta”, tu puoi anche essere Cristiano Ronaldo, ma tu smetti. La delusione passa in fretta “sarà la seconda espulsione della mia vita” ci dice, ma chissenefrega, ed è già li che alza la Coppa. 6

34 Bonacini. Non abbiamo ben capito il suo dubbio sull’ingresso in campo con l’inno Italiano. Però abbiamo una soluzione: il prossimo anno, se ci darà una mano a registrare in sala prove “Cantoon”, testo travisato già pronto sulle note di “Rolls Royce”, promettiamo che prima della finale manderemo quella, che diventerà la colonna sonora. Esserci è comunque il più grande dei risultati. Fede Bonna che la alza è un piacere per gli occhi. 7.5

2 Cossentino. La fasciatura è per intimidire gli avversari. Apparecchia 120 parenti in curva e in campo nessuna pietà. Anim ‘e core di questo Tripoli. Si dice che stia ancora festeggiando. 6,5

Ayadi. Dispiace non vederlo in campo. Simbolo negli anni di questa squadra, il successo è anche merito suo.

All. Mroz e Carano. Carano. Non gli avremmo affidato neanche il cane della suocera. Invece tripoli è sistemata perfettamente. I cambi regolari e precisi al momento giusto. Il successo è anche loro. 7+7

Arbitro. Tutto bene, un pò di fiscalità su alcuni falli, ma il metro dell’arbitro è qualcosa di ingiudicabile. Mantiene ordine e non ci sono episodi da segnalare alla moviola. 7

FINALI 2019

Ci siamo.
Ecco il programma della serata finale:

Ore 20:15          Playout 2019: Scampate – Il Cerro

Ore 21:30          La XVII finale: Tripoli vs La Buca

a seguire festeggiamenti e Premiazioni.

Ci trisiamo ragazzi. Finale 2019.

di Federico Buffa

 

Maggio 2006. Per il calcio Italiano è un periodo nefasto. Calciopoli, sotto accusa finiscono dirigenti, arbitri, giocatori…società.
C’è nell’aria comunque l’euforia di un mondiale, che non ci vede favoriti, ma che ci vede presenti e vivi.
Le prime partite sono incoraggianti. Il calendario della Coppa si rivoluziona per permettere a tutti di assistere a queste partite.
Il proiettore posizionato sulla parete del circolo accompagna in un gran binomio le serate di coppa alle partite del mondiale.
E’ l’anno del Brasile, della Germania che quasi sicuramente in casa vincerà facile. Di una Francia da scommettere nelle prime 4.
E alla coppa…? Cantone la corrazzata da battere col dente avvelenato per la finale dall’anno precedente.
Scampate la solita roccaforte. Rodano fortissima… ma con la maledizione dei campioni in carica.
Tripoli Cerro e la Buca si possono giocare al limite il Vino. Non c’è altra soluzione.

Tripoli si presenta ai blocchi di partenza con un’incolmabile lacuna: non c’è un portiere di ruolo. Pino, Gibbo, Sezzi, Fattori e capitan Prandi sembrano quasi sprecati senza un portiere…
Ma non è la sola squadra. C’è anche un’altra formazione che si presenta con un rookie in porta. E’ la Buca. Quest’anno poi la sorte ha anche giocato a sfavore, e il Bombev ha deciso di premiarli con una maglia grigia.. abbinata a pantaloncini rossi. Perfino un daltonico li definirebbe “inguardabili”.
Il destino però si sa, premia gli audaci. Nelle file del tripoli c’è un ragazzino, tal Pasquale Castello. Non si sa bene cosa faccia, non si sa bene chi sia.. e se realmente abiti ai palazzoni. Si sa solamente che non ha paura di niente. E’ piccolo ma salta. “Vado io in porta”.
Sarà l’inizio di un cammino trionfale, che lo vedrà protagonista per due anni di seguito in porta in finale. Da protagonista.

A la Buca come dicevo ci sono solo speranze. Mai arrivati in finale nelle precedenti 4 edizioni. Costretti a fare a meno anche del trascinatore nonché leader carismatico Zick.
Boschini A. però ha un’intuizione: portarsi per la prima volta un fidato allenatore in panchina. Il ruolo cade proprio in Zick, tralaltro.
I due formeranno una coppia tattica irripetibile, Boschini coach in campo a dettare posizioni, Zick fuori a imporre schemi e cambi.
La cosa sembra funzionare. Nonostante le perplessità iniziali in porta si sistema Zecchetti. Mai giocato in porta, ma è da anni l’arma in più sotto i tabelloni della Virtus Montecavolo Basket. Basterà?
La buca demolisce scampate, Carletti, Croci, Morelli e soprattutto Moscatelli là davanti macinano gol e bel gioco.
Lo scontro diretto con tripoli finisce in parità.
Tanto basta per arrivare alle semifinali. La buca esegue la partita miracolo con Cantone, grandi favoriti, come l’Italia a Dortmund. Tripoli regola con un Pino superlativo un buon Cerro.
Finale inedita e inaspettata.
Moscatelli la sbatte, Pino realizza una doppietta, ma poi Morelli Alberto e ancora il Mosca colorano il cielo di…grigio.
Cioè… Arancione.
E tutti a Berlino adesso..

Ma siamo al 2010.
Avete presente la sofferenza della Juve che non vince la Champions da 23 anni?
Ecco.. moltiplicatela x 1000. Tripoli è l’unica squadra che in 7 anni non è riuscita a Montecavolo ad alzare la coppa. Come se non bastasse, 3 finali su 3 perse. La Buca vede Tripoli e ripensa proprio a quel 2006.
Oddio.. nel 2010 La Buca non ha lo stesso potenziale. Si classifica per le semifinali l’ultima giornata beffando Rodano, ma “niente di serio” come direbbe qualcuno.
Tripoli invece dimostra di essere una squadra solida e compatta. Trova finalmente un portiere grazie l’astro nascente Buldrighini Jr. anche se nei gironi è una delle squadre più perforate.
Il miracolo delle semifinali come sempre accade, ed ecco che la storia ci regala una delle semifinali più epiche della storia: Scampate 4 vinte su 4, in pratica pronta alla formalità.. si trova di fronte La Buca in modalità cenerentola. I 60 minuti finiscono 3 pari. Supplementari inutili. Si va ai rigori. Da qualche parte conserviamo ancora i video, ma abbiamo ancora negli occhi la sequenza. 18 rigori tirati per segnarne 7..pali, traverse, parate.. e quell’ultimo rigore fuori di Matisse…
Incredibile ma vero, in finale ci va La Buca.

Ma anche nell’altra semifinale non mancano le emozioni. Cerro vs Tripoli. Il cerro viene raggiunto per ben 3 volte, clamoroso però è il gol di Bortolazzi all’ultimo soffio di partita…a portare tutti ai supplementari. Ai supplementari accade il fattaccio, palla in area, deviazione sfortunata di Olivi e finisce con Tripoli in trionfo ma con l’incubo per una nuova finale.

Doveva essere Cerro Scampate ancora una volta, doveva appunto.
Finale inaspettata.
Clamorosa e determinante l’assenza per infortunio del portiere Carletti. In porta andrà suo figlio, non avrà colpe, ma non sarà la stessa cosa.
Per adempiere alla regola che la finale la decide chi non te l’aspetti, Pinto, dopo 10 minuti, come per scherzo la butta dentro alla Inzaghi.
Tutti tranquilli, “La partita sarà lunga ancora..” Invece no. Pinto Gol ancora raffigurato in un murales di via Manot, come il Pibe a Napoli.
Casini e Bortolazzi chiudono la difesa, Prandi in gestione, Billy 5 in pagella sul campo, ma 8 nel morale.
Non c’è spazio per Boschini Albertini e Sezzi.
Il cielo stavolta è di-Pinto di verde. (..scusate..)

2019. Quasi dieci anni dopo, ci presentiamo con queste premesse alla finale di stasera.
Io ve lo dico ragazzi. Con queste premesse, questa finale passerà alla storia.
Perché quando i nomi non sono quelli altisonanti… non puoi che aspettarti un’altra notte magica.
Pari nelle precedenti finali.
Pari nella partita del girone.
Il campo sarà già umido per le lacrime di chi avrà perso i playout.
Ma avremo una nuova squadra a raggiungere i tre tituli.
La Buca pragmatici. A Tripoli scaramantici.
La diciassettesima.. chi se la porterà a casa?

Buono Spettacolo a tutti.

 

IL COMMENTO Tripoli-Cantone 4-3

Marcatori: Crivaro Si (T), Prandi (Cerrelli) (T), Golinelli (C), Aut. Andriano (C), Prandi (T), Prandi (T), Casolari (C).

Cronaca:

Prima semifinale, da quest’anno secca, della Coppa del 2019. Atmosfera wow per uno scontro che meh.

La sorpresa Tripoli contro l’incredibile non-si-sa-come-fanno-ad-essere-li-e-Scampate-no Cantone.

Insomma la semifinale che non ti aspetti a livello di squadre, ma che ti ritrovi a dover pagellare.

Tripoli anima e core, Cantone tecnica e spavalderia. Come direbbe Billy: Il popolo contro la nobiltà, Davide contro Golia. Vince Davide.

Il match parte spumantino e non si ferma più. Uno-due di Tripoli, uno di Cantone. Sono passati 10 minuti e non ho neanche finito di mangiare l’hot dog. Il primo tempo poi si perde un po’, con le difese a spazzare, Cerrelli a metà campo fa quello che vuole e ne porta a spasso regolarmente 2 o 3, Golinelli pare un signore del calcio, dall’eleganza ed intelligenza che sfoggia. Tripoli è il classico gobbo brutto e cattivo, ma efficace, molto efficace. Sulla fine del primo tempo Andriano sfortunato sbaglia porta ed è 2-2, nulla di fatto.

Nella ripresa, le squadre si annusano per un terzo di tempo, poi in cinque minuti la decide (per l’enneisma volta) Prandi. Goal e Goalazzo nel 7 con Forcillo che guarda. Esulta come un bimbo col gioco nuovo, carica la squadra che si barrica in difesa e subisce solo un altro goal da Casolari.

Da segnalare, nel finale un goal annullato a Benso T. per cui si è dovuto richiedere l’intervento del VAR Tirelli a bordo campo. Gli animi bollenti riscaldano la fresca serata, Forcillo salva Tripoli un paio di volte e tutti a nanna.

Vittoria sudata, anzi guadagnata per Tripoli, che insidia sempre di più il titolo già nelle mani (per le stelle, io non c’entro) della Buca. Orfani di Macca e Bortolazzi, i ragazzini guidati da un eterno Prandi non mollano di un centimetro, che bello vederli lottare!

Voti:

Tripoli:

Forcillo: 7. Provvidenziale nel finale, mi piace molto tra i pali, le uscite sono da rivedere, ampi margini, ottime mani.

Cossentino: 6. A discapito di tutto e tutti, gioca col braccio fasciato, a dimostrazione della cazzimma. Anche se sono a mezzo servizio, non faccio la checca e gioco, applausi.

Crivaro Sa: 6,5. Prestanza fisica da 8, intelligenza calcistica livello Chiellini.

Crivaro Si: 7-. Corre molto, è un po’ egoista e chiama la palla sempre, non ogni tanto, sempre. La mette dentro ed apre le marcature. Esuberante e travolgente anche nel carattere, da rinfrescare.

Natoli: 7.5. Cioè boh, sembra avere 5 polmoni, 4 piedi, un sorriso stampato sulla faccia e la fortuna di un cercatore d’oro. Ah che bello il calcio.

Prandi: 9. Vabbè, non posso pagellarlo, davvero. Tripletta e si mette in panchina. Incita e corre come se avesse 10 anni di meno. Questi sono i fatti, dei sentimenti possiamo parlarne a Stranamore.

Cerrelli: 7.5. Fa quello che vuole. Fisicamente il centrocampo Cerrelli-Natoli è meglio di Bimbi-Casolari, è evidente. Mancato il goal, arrivato l’assist, a me è piaciuto.

Scarati: 8. Dare 8 ad una difesa che ha preso 3 goal? Si può, eccolo qua. Gentile, sorridente, gamba dura, petto in fuori. Tripoli in finale.

Bonna: 6. Amministra la squadra che maestro di scacchi spostati. “Dai Fede Sali”, “no no, faccio 5 minuti non di più”, “Dammi un goccio di birra prima di salire dai”. Scampoli.

Mroz: 5.5. Commentavo col fratello (palesemente di parte, e non la sua) che è migliorato. Piedi mai avuti, ma meglio posizionato e non corre più a vuoto. Come il vino.

Ayadi: 5.5. Fare il cambio di Prandi stasera… not so easy. Il paragone non lo facciamo nemmeno, ma dal pero non nascono mele.

Salsi: 6. Sociale e terzino, quindi simpatico.

Villa 6. Meno sociale, ma mediano. Simpatico.

Andriano: 5.5. Purtroppo è d’obbligo. Non brilla come Crivaro e Scarati, sberluccica.

Cantone:

Ferretti: 6.5. Bella sorpresa. Affidabile tra i pali, un po’ meno coi piedi. Ci tiene e si arrabbia se perde. Il calcio è fatto anche di attaccamento. Perdere non piace a nessuno. Si è già iscritto per il 2020.

Mezzadri: 7.5. Difende duro, forte, grintoso, e muto. Che bello. Che-bel-lo

Bimbi: 7. Subisce un po’ il fisico degli altri, usa la parte alta del corpo molto bene, i piedi ci sono e la testa pure. Purtroppo la coppa è finita per loro.

Golinelli: 7. Posizione in campo top, sempre la cosa giusta, peccato per la serata, aveva anche segnato.

Zorra: 6.5. Più in ombra rispetto al solito, anche se tocca molti palloni, non li trasforma in oro.

Davoli: 6.5. Bene. Silenzioso canino vampirico nelle spalle dell’attacco di tripoli.

Gattamelati: 5.5. Stasera più Gattapelato.

Geraci: 5.5. In ombra anche lui, la corsa è sempre tanta, io lo voglio rivedere nel 2020.

Bezzi: 6. Icona di questo nascente cantone: sorriso, bella la coppa, ma quando mangiamo?

Benso M: 6. Il gemello Derrick più piccolo non brilla, ma non opacizza. Oh non sono mica un cielo.

Benso T.: 5.5. Nervoso in campo e poco incisivo, ci prova di furbizia, ma il VAR lo sanziona. Ritenta.

Casolari: 6.5. Elegante anche lui, ed è anche giovane. Sto cantone tra un paio d’anni…..

De Luca. 6: Vedi sopra.

Arbitro:

Brindani: 8. Dovete sapere che all’interno dello staff abbiamo una regola internos che è nota come “riforma Brindani” e non a caso, è lui l’inventore. E stasera ne ha trovata un’altra. Non riuscirò mai a togliermi dalla testa l’immagine della sua corsa verso Tirelli, facendo il simbolo del VAR. forse il momento più bello del torneo. L’umiltà di dire “non lo so, fatemi andare a chiedere” è da premiare, in ogni ambito.

IL COMMENTO La Buca-Rodano 3-2

MARCATORI: 10’ pt. Carletti (B); 23’ pt. Fontanelli (R); 30’ pt. Albertini (B); 10’ st. Tirelli (B); 20’ st. Fontanelli (R).

COMMENTO: Seconda semifinale. In questa torrida serata di metà giugno si inizia davvero a fare sul serio. Chi è rimasto in gara se lo è meritato.
Si inizia forte. La partita è nervosa e combattuta. A sbloccarla, a sorpresa, ci pensa un Carletti con un pallonetto da 30 metri. Cercato o fortunato? Sarà la storia a dirlo. Rodano si sveglia e con Fontanelli, il suo talento più pregiato, suona la carica ai suoi trovando un bel gol di sinistro al 23’. La partita si assesta ma il capo cannoniere della Coppa di tutti i tempi signor Davide Albertini decide che è ora di segnare e, complice un Casetta impreciso, trova il gol su punizione. Il vantaggio della Buca si fa più largo al 10’ della ripresa, quando Tirelli segna su rigore scheggiando il palo. Rodano si riversa in avanti come Tommy (Vecchi n.d.r) su una boccia di rum e riesce a trovare il gol su rigore con Fontanelli al 20’. Purtroppo la voglia dei figli del Modolena non basta a portare a casa il risultato, che porta La Buca in semifinale.

PAGELLE:

LA BUCA:
Salvini: Il Vin Diesel di noi altri fa una buona prestazione e incassa la semifinale con merito. 6,5
Caselli: Il mastino silenzioso fa una partita quasi incredibile. Una guida esperta per la banda della Buca. 6,5
Tirelli: Il vero direttore orchestra di questa Buca. Segna anche. E Buca è l’anagramma di Cuba… 6,5
Masciulli: Voglio la trivela in finale Moscio. 5,5
Albertini: Segna sempre, sempre. Non è nemmeno in una serata incredibile ma segna e prende una traversa. E cosa ci fai? 7
Cattini: Spirito giusto e prestazione convincente. Nel dubbio spazza in curva. 6
Lupo: Me lo ricordavo meglio gli anni scorsi. Posso dirlo? 5,5
Boschini: Una serie di interventi calibrati su Schillaci e compagni lo incoronano uno dei più positivi dei suoi. 6,5
Dahiu: Evanescente. Vedi Lupo. 5,5
Carletti: Il migliore. Gioca con il solito ordine e la calma di chi ne ha viste tante. Condisce il tutto con il gol forse più importante della sua carriera, un pallonetto da 30 metri che sorprende un incolpevole Casetta. 7,5
Strozzi: Prestazione piena della solita cattiveria per l’alligatore. Niente di più. 6
Augusti: Di carattere il ragazzo ne ha, di ciuffo anche. Non sapevo chi fosse ma mi ha piacevolmente stupito. 6,5

RODANO:
Casetta: Partita segnata da un grave errore per il ragazzo, sul gol di Albertini. Per il resto si dimostra sicuro, ma ormai la frittata è fatta. 5,5
Davoli: Fuori ruolo e nervosissimo. Bah. 5,5
Martini: Si procura il rigore che potrebbe riaprire la gara e gioca in generale una buona gara. 6
Pedroni: Una gara non convincente. Doveva guidare i suoi alla finale ma non si è visto che a sprazzi. 5,5
Fontanelli: La palla dai piedi non gliela levi neanche con la badilate alle ginocchia. Fa decisamente la differenza e tiene a galla i suoi per tutta la partita. 7,5
Kondakciu: Non mi è piaciuto. Grinta incanalata male. 5,5
Schillaci: Fa la punta per quasi tutto il secondo tempo, in coppia con la sua dolce metà Petri. Purtroppo manca il dialogo e le occasioni create sono poche. 5,5
Magrì: Gioca poco, come sono costretti a fare i più giovani in certe partite. Funziona così. 6
Alberoni: Stimo il ragazzo ma il rigore procurato con uno sciocco fallo di mano macchia inevitabilmente la sua prestazione. 5,5
Petri: Parte fortissimo con una buona conclusione alta. Sparisce alla lunga. 5,5
Morini: Prova a giocarla per buona parte della partita. Infine si arrende al campo difficile ed inizia una serie di lanci lunghi che hanno però poca fortuna. 6,5
Spitaleri: In una serata di animi caldi lui dimostra di avere lo spirito da uomo razionale. Gustoso. 7
Gualandri: Il portier di Scandiano arriva a partita già in corso ma non ne cambia le sorti. Una buona sgroppata ma niente di più. 6