Marcatori: 2′ Faboure (R), 4′ Chianese (S), 8′ Anigoni (S), 35′ Torri (R), 51′ Boni (R), 60′ Davoli (S) 

Assist: Anigoni (S) 

CRONACA

Tanto tuonò che non piovve.

Dopo 60 minuti di pura sofferenza e frustrazione Scampate acciuffa il pareggio a tempo scaduto e si regala la possibilità di pareggiare per qualificarsi all’ultima giornata, contro Tripoli. Sembra il meteo di questo mercoledì instabile in cui sulla città si abbattono nuvole e nubifragi ma alla fine, al Parroquial, il cielo resiste.

Rodano ha giocato meglio, ampiamente, nonostante numerose assenze cruciali per qualità e per ruoli che lo avevano ridotto in 10 al fischio di inizio.

Gli avversari gialloneri non hanno colto l’occasione, anzi hanno giocato forse la peggior partita di questa edizione – e si è visto sin dai primi minuti.

Ne bastano infatti due ai finalisti dello scorso anno per sbloccare il risultato: dagli sviluppi di corner la palla capita a Faboure il cui tiro, deviato, trafigge Rossi.

Poco male in realtà: Fontanelli si addormenta a centrocampo, Davoli stravince il contrasto e si liberano Anigoni e Chianese in due contro uno. Il 10 serve l’80 che sembra perdere il tempo ma ritrova la palla e insacca Vecchi. Vecchi, sì, perché tra le tante defezioni Rodano per i primi 30 minuti è stata anche senza portiere e il capitanissimo si è immolato.

Due minuti ancora e l’insospettabile Fontanelli fa un regalo a Anigoni servendolo tutto solo in area con un passaggio orizzontale. Il 10 di Scampate non può sbagliare e porta avanti i suoi, in vantaggio senza sapere come e con meriti discutibili.

Rodano però domina a centrocampo e non ci mette tanto a riprendere in mano la partita, grazie soprattutto ai due dribblomani Boni e Iori che nessuno riesce a fermare. Scampate però ha tre difensori esperti e solidi e i pericoli alla fine dei conti sono pochi, giusto una girata di Kondakcu dopo un tiro svirgolato dal limite.

Bisogna allora aspettare il 5′ del secondo tempo e una palla inattiva per il pari. È Torri a sorprendere tutti con una punizione morbidissima, a giro sul primo palo dalla destra.

Scampate dovrebbe vincere ma è paralizzata, fatica a mettere in piedi un’azione degna di nome, non cambia nulla anzi imbarca acqua. Anche in panchina c’è più paura che fiducia: l’unico grande colpo (di reni) lo fa l’esperto estremo difensore Rossi, che compie una parata straordinaria su un sinistro a giro dal limite di Iori.

È in questa fase della partita che l’attenzione si distoglie dal campo: c’è una bionda sconosciuta sugli spalti e giocatori e staff sono coinvolti nel riconoscimento. Niente da fare, non si risale a nome, cognome e nemmeno codice fiscale. In compenso Rodano si distrae e concede un’occasionissima ai gialloneri. Lancio pennellato di Bertolini G., sponda di Anigoni ma stavolta Chianese è impreciso e alza la conclusione.

Ormai la partita è alle battute decisive e Bertolini F. sfodera un salvataggio incredibile su un tiro a botta sicura di Boni, dopo una sponda illuminante di Tommaso Vecchi, trasformato in attaccante dopo l’arrivo al 30′ di Davide Braglia. Non basta: Fontanelli si riscatta parzialmente anticipando l’altro Bertolini e servendo di nuovo Boni, il cui bellissimo destro nell’angolino stavolta è inarrestabile e sembra condannare Scampate alla sconfitta. Solo a questo punto i gialloneri iniziano a mischiare un po’ le carte e ne esce una punizione apparentemente insignificante, a tempo appena scaduto, sulla trequarti offensiva. Apparentemente, perché chi lo conosce non ha dubbi: “Davo da lì tira sempre”. E infatti… Il 20 con grande intelligenza tira rasoterra radente, una palla che passa veloce in mezzo a un ginepraio di tibie, alluci e parastinchi. Non la tocca nessuno, Braglia D. è coperto e non può nulla: 3-3. La curva femminile impazzisce per l’astuta prodezza di The Menace, che tiene vive le chance di Scampate di prolungare il suo torneo alla fase ad eliminazione diretta.

PAGELLE

SCAMPATE

1) Rossi Andrea: 6.5

Sicurezza e affidabilità. Freddato da un tiro deviato dopo solo due minuti, non si scompone e anzi gestisce bene le (poche) situazioni scabrose prodotte nel primo tempo da Rodano. Nel secondo forse potrebbe fare di più sul pari di Torri, ma fa ben più che riscattarsi dopo 5 minuti con una paratissima su Iori.

2) Margini Davide: 5,5

In una partita sofferta per i suoi fatica ad incidere. Deve ancora farsi le ossa.

3) Panciroli Tommaso: s.v.

Gioca 15 minuti, dicono, ma non si fa notare particolarmente. In panchina non mostra molta fiducia nei suoi compagni, rimpiange di non aver chiuso la partita nel primo tempo. Acciaccato.

4) Bertolini Francesco: 7.5

Nei primi minuti manda un segnale molto chiaro spazzando due o tre palloni che atterrano direttamente ad Orologia (li trovate a 9,90 da Sorelle Ramonda). Nel secondo tempo quando la nave è in burrasca si esalta: mette il piede ovunque e trova ogni pallone, chiude, taglia e cuce. Il salvataggio su un gol fatto al 47′ è un mix di classe ed esperienza purissime.

5) Bertolini Giovanni: 5

Non regge i ritmi forsennati del centrocampo di Rodano. Ci prova, come sempre, ma stavolta fa davvero fatica. Perde qualche pallone e deve fare falli per incidere un po’. Da capitano però continua ad incitare i compagni anche dalla panchina – e alla fine va bene così.

6) Braglia Pietro: 6.5

Scampate difende basso e il perno della difesa è lui. L’avversario (Torri) è di qualità, ma paga un netto scotto in termini fisici e di esperienza: per segnare, deve aspettare un piazzato. Intelligenza, costanza e pulizia.

7) Cattolico Samuele: 5.5

Fa un buon primo tempo sulla sinistra, tutto di personalità e uno contro uno. Non riesce comunque ad incidere e nel secondo tempo si spegne un po’. Trova anche un buon tiro, ma troppo debole e centrale.

8) Camuncoli Denis: 5.5

Nel bailame di centrocampo in cui i gialloneri faticano tanto, è l’unico a provare a mettersi quantomeno in mezzo, con falli e sportellate. Funziona? Nel primo tempo sì, nel secondo meno e sbaglia un po’ troppo in costruzione.

9) Khamis Nagy: 6

Atteggiamento molto positivo. Gli vengono dati pochi minuti e ancor meno palloni, ma fa di tutto per aiutare la squadra, in campo e in panchina. Spendibile.

10) Anigoni Martin: 7

Assist e gol in 8 minuti. Sembra il preludio a una partita da mattatore, in realtà si spegne lì. Deve crescere in continuità e voglia di lottare, ma ha qualità e quando può giocare di fioretto è decisivo. Nel secondo tempo fa davvero pochissimo.

11) Taad Ayoub: 5.5

È giovanissimo e inesperto, fa qualche fallo e molta confusione. L’atteggiamento però è ottimo e qualche qualità si intravede.

17) Braglia Sebastiano: 6

In campo nella seconda metà del primo tempo, che è la fase in cui Scampate regge meglio. Nel secondo entra giusto per gli ultimi due minuti, ma su quei pochi palloni si fa trovare pronto.

20) Davoli Davide: 7.5

Partita opaca e faticosa. Ci prova tantissimo e ha fisico e qualità che lo rendono inevitabilmente incisivo. Vince il contrasto da cui nasce il primo gol, ma per il resto come squadra e compagni non riesce a combinare niente. Cambia tutto la gemma all’ultimo minuto: un tiro più difficile da fare di quel che sembra, intelligente come idea. Aura.

46) Giovannelli Lorenzo: 6

Difensore di sostanza, poco appariscente ma ci mette sempre la gamba e aiuta Scampate a reggere. Affidabile.

80) Chianese Antonio: 6.5

Un voto in più per il gol immediato, mezzo in meno per quello sbagliato nel secondo. Davanti però è un riferimento importante, con lui in campo la squadra dà la sensazione di poter essere pericolosa.

RODANO

1) Davide Braglia: 5.5

Arriva solo al 30′. In un tempo mette insieme qualche buon intervento ma non è sul pezzo a tempo scaduto, nel momento decisivo sulla punizione di Davoli. Va anche detto: quei palloni sono insidiosissimi.

2) Faboure Insa: 7

Va a fucile sulla destra, una freccia. E ha anche qualità: il tiro del primo gol è deviato, ma lo stop con cui si guadagna la punizione del momentaneo 2-2 non lascia dubbi. Può migliorare in fase di rifinitura, ma fa tanta differenza.

3) Maiani Filippo: 6.5

Nel primo tempo si vede poco, alla distanza esce bene e si produce in duelli e scorribande apprezzabili. Più fioretto che spada.

5) Melioli Alessandro: 6.5.

Ci mette grinta e sostanza per tutti i 60 minuti, con ritmi buoni e anche qualche giocata pulita. Non lesina spallate, in una squadra piccola fisicamente ce n’è molto bisogno.

6) Fontanelli Riccardo: 5

Sono gli stessi avversari a definirlo il miglior difensore della coppa. Da uno come lui allora i due errori dei primi 8 minuti non li puoi proprio accettare. Va anche detto che nei 50 successivi è una garanzia e fa una parte importante nel terzo gol. 

7) Tommaso Vecchi: 6.5

Da vero leader si immola tra i pali per l’assenza di Braglia nei primi 30 minuti. Non deve fare nulla e prende due gol imparabili. Nel secondo tempo fa il suo e inventa un bellissimo assist che senza un salvataggio disperato varrebbe un gol sicuro. 

8) Tommaso Corradini: 5.5

Nel centrocampo degli azzurri è il meno appariscente. Non fa male e ha qualità, ma fa troppo poco. 

9) Mattia Boni: 7.5

Il migliore in campo in assoluto: dribbling e giocate che valgono il prezzo del biglietto (mica perché è gratis, fate finta che lo abbiamo pagato 10/15 euro anzi 20 dai). Inevitabile se hai così tanta qualità prendere dei gran calci, però non si spaventa e segna anche un bellissimo gol al 51′, in quello che sembrava il momento decisivo. 

10) Iori Samuele: 7

Tantissima qualità in mezzo al campo, per tutti i 60 minuti. Non trova il gol da fuori complice anche un miracolo di Rossi, ma è davvero bravo a smistare la palla e mandare a vuoto la pressione degli avversari. Tanto fiato anche, inesauribile. 

11) Kondakcu Mariel: 5.5

Va a fiammate, ne mette lì una bella alla fine del primo tempo ma poco altro. Qualità indubbie, costanza insufficiente. 

46) Torri Sebastiano: 7

Anche lui non ha un fisico statuario ma tanta tecnica, lo si vede nel sapiente gioco spalle alla porta. Con Braglia paga statura e inesperienza, ma la stoffa è buona e trova un bel gol da palla inattiva con una morbidissima palombella sul primo palo.

ARBITRO

Zurlini Simone della sezione di Reggio Emilia: 6.5

Qualche minimo errore soprattutto sui falli laterali dalla parte delle panchine, ma le cose importanti le centra perfettamente e gestisce la partita e i rapporti con i giocatori con la stessa tranquillità che abbiamo noi nella camminata della domenica dopo pranzo. Sereno, attento, simpatico.