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Marcatori: 15’ Ayadi, 60’ Scarati

Ammoniti: Arku.

Temperatura giusta per il maglioncino estivo, buona cornice di pubblico, atmosfera malinconica, giustamente. I soldi uccidono le tradizioni, si sa. Il business non ha cuore ma una sola strada, vendere. Tripoli, per i bambini, era la maglietta verde numero di Pino lu’ RE. Cantone erano le furie rosse, belli e dannati, la squadra dei fratelli Montanari. Oggi chi sono? Entri in campo e le magliette hanno colori diversi, i giocatori hanno volti diversi, riconosci nella penombra lo stoico Denis Prandi, ti congratuli con la vecchia guardia di Cantone, i vari Ferrari, Pinetti, Golinelli…il calcio  come la vita, cambia, sta a noi scegliere se fermarci a pensare al passato o salire nel presente chiamato futuro.

2018 Tripoli ha il volto di Macca, l’evoluzione fisica e temprale di Bobo Prandi; Cantone coltiva la cantera guidata sul campo da Fede Ferrari, fuori da Mister Casini. Si parte.

Cantone parte nettamente favorita, più qualità, più esperienza, più calcio. Ma proprio il calcio è l’arte degli ignoranti, sorprende perché acceca. Fischia Piermattei, arbitro inglese, lascia giocare, figlio della cultura di Platini e Blatter, giusta o sbagliata è comunque una strada.

Pronti via Cantone attacca, Golinelli si mangia un goal clamoroso su assist di Mosca, compagno d’attacco. Dopo cinque minuti Mercati in rovesciata, fuori di un soffiio. Tripoli non c’è. Ma poi qualcosa cambia. Macca alza il baricentro alla squadra di 15 metri e Tripoli sfiora il goal con un palo clamoroso di Simone Crivaro. Al 14 cambio in attacco, esce Prandi entra Ayadi. Il pubblico fischia ma proprio Ayadi zittisce tutti con un goal di destro da fuori area. La curva urla. 1 a 0 per Tripoli. Dopo 3 minuti lo stesso Ayadi di testa, palo. Una furia. Il primo tempo finisce con una parata clamorosa di Forcillo che salva il risultato per Tripoli.

Secondo tempo scoppiettante. Macca tiro a lato da fuori area, il nervosismo colpisce Arku, ammonito, Codeluppi si procura una punizione ma la calcia in tribuna, Mosca ci prova di destro ma Forcillo compie un altro intervento degno del miglior Reina. Cantone ci prova con le palle inattive, è il turno di Mercati, punizione fuori di poco.  Cantone all’arrembaggio ma i tentativi di Golinelli, Mercati e Mezzadri (con una bella azione personale) non portano risultato. Ultimi 2 minuti sono la nemesi del calcio. Occasione per Cantone, Bezzi in area prova il pallonetto, fuori di 3 dita. Ultima azione, lancio lungo per Scarati che la mette giù come Messi e la insacca come Robben. 2 a 0 per Tripoli. La vittoria della classe operaia.

Pagelle

TRIPOLI

Forcillo 8: un portiere meno si vede e meglio è ma quando si vede deve fare rumore. Due interventi da Top Player, soprattutto il secondo su Mosca entra nella Hall of Fame dei Cantoni.

Macca 8: una vita da mediano
a recuperar palloni
nato senza i piedi buoni
lavorare sui polmoni
una vita da mediano
con dei compiti precisi
a coprire certe zone
a giocare generosi

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n’hai stai lì
una vita da mediano
da chi segna sempre poco
che il pallone devi darlo
a chi finalizza il gioco
una vita da mediano
che natura non ti ha dato
nè lo spunto della punta
nè del 10 che peccato

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n’hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n’hai
finche ce n’hai
stai lì
una vita da mediano
da uno che si brucia presto
perché quando hai dato troppo
devi andare e fare posto
una vita da mediano
lavorando come Macca
anni di fatica e botte e
vinci casomai la Coppa Cantoni

sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n’hai stai lì
stai lì
sempre lì
lì nel mezzo
finchè ce n’hai
finchè ce n’hai
stai lì

Andriano 6,5: saranno famosi. E’ il tecnico delle luci in una sinfonia, porta a casa la gloria, 1200 euro al mese, tredicesima e buoni pasto.

Ayadi 8: sostituire Denis Prandi è come tenere in mano la torcia al posto della statua della libertà. Nessuno gli dava possibilità, neanche il suo procuratore che infatti era intento a mangiare un panino con wuster senza senape…e invece, entra, segna e decide il match (colpendo anche un palo). Gilardino.

Casolari 7: difensore della sacra scuola di Tripoli, è Antonio Lanza con meno muscoli.

Crivaro Simone 7,5: state calmi, lo so, si è mangiato un goal che neanche Samuele Bersani nella nazionale cantanti ma corre, si sbatte, gioca per i compagni e soprattutto è tremendamente simpatico

Crivaro Salvatore 7,5: difensore centrale che più difensore centrale non si può

Cossentino 6: l’uomo dei record. 30 mila ore a giocare a calcetto in parrocchia, doppiato Arrighi. Il calcio è un’altra cosa ma cosi è se vi pare.

Martini 7: molto bravo, tenace, di testa ne prende molte, pulito e ordinato. Ma cosa ci fa alla Coppa Cantoni?

Prandi Denis 6: monumento, gli anni si fanno sentire ma lui è il vero centravanti, l’evoluzione di Gigi Riva, il compimento di Cristian Vieri.

Scarati 9: l’abbiamo trovato. Tripoli ha trovato la sua anima. Certo a calcio si vince coi goal, ma le squadre si alimentano di passione e bandiere. Ieri Bortolazzi, oggi Scarati. Goal da fuoriclasse, soprattutto lo stop, qualcosa di magico.  MIGLIORE IN CAMPO

Spitalieri 6: ha dato tutto nello scatto per entrare in campo. Poi ha gestito gli sforzi.

Sforzato 6,5: motorino Piaggio modello Medley 125

Villa n.d: in panchina a parlare di gnocca con Giacomo Boschini

CANTONE:

Brindani 6: incolpevole sui goal, il resto è ordinaria amministrazione e con questa frase ho abusato anch’io delle frasi fatte tipiche dei giornalisti di basso livello o dei millantatori che imitano la professione tipo il sottoscritto.

Arku 6,5: La corsa è un’attività fisica da sempre praticata dall’uomo ed è l’attività sulla quale si basa la stragrande maggioranza delle attività sportive. Si definisce come “corsa”, l’andatura umana o animale composta da una prosecuzione di balzi, in cui in una prima fase, un piede rimane a contatto con il terreno; nella fase successiva il piede si stacca da terra insieme al resto del corpo (per questo si chiama fase di volo), fino a quando atterra l’altro piede. Si contraddistingue dalla camminata, mentre la marcia (in cui il corpo mantiene sempre il contatto con il terreno) e ogni altra versione agonistica della corsa rientrano nel podismo.

Bezzi 5,5: all’ultimo minuto quasi quasi realizza il goal della vita di pallonetto che se l’avesse fatto…non lo ha fatto.

Codeluppi 5: la punizione tirata in via Brodolini è lo specchio della serata non positiva del giocatore di maggior talento di Cantone.

Daiu 6 di stima: Hamilton, non riesco a giudicare chi si chiama come un pilota di Formula 1 senza pensare a Monza, meccanici, Vettel, Manzoni, semaforo Rosso, Ferrari, 25 punti, Domenica pomeriggio, Ecclestone, Fittipaldi,volante ecc….

Davoli 6 di rispetto: onestamente, ti ho visto poco ma colpa mia che non guardavo dalla tua parte.

Ferrari Federico 6,5: probabilmente l’unico giocatore della coppa che non riesce a prendere un voto insufficiente anche se fa 2 autogoal e si fa espellere. Grinta e volontà, sempre.

Ferrari Marco 6: centrale difensivo non particolarmente colpevole sui goal ma non particolarmente intento ad evitarli.

Golinelli 5: il goal sbagliato dopo 2 minuti non è da lui e infatti sembra che non sia proprio lui ad essere sceso in campo ma un tizio che dopo averlo rapinato davanti casa, si è messo la maglietta di Cantone ed è venuto a giocare.

Mercati 6: sfida nella sfida con Macca a colpi di pannetti e carezze. Fa girare Cantone, sfiora il goal, non dispiace ma da lui ci si aspetta di più ( altra frase scontata al limite dell’imbarazzante)

Mezzadri 6: ci ricordiamo una corsa di 40 metri con tiro deviato in calcio d’angolo. Ricorda Abate, Ignazio (già, Ignazio,come rendere facile la vita a un figlio).

Mosca 5: come Golinelli, come Codeluppi, l’attacco atomico di atomico stasera purtroppo ben poco. Dei tre è quello che corre di più ma il risultato non cambia.

Pinetti 5,5: rimesse laterali ne abbiamo?