TEAM CARD

Germania

LA BUCA

Il Goleador
M. Moscatelli: quest’anno ha deluso le aspettative, l’anno scorso era un ariete che se innescato da Alex era pressochè inarrestabile, quest’anno gli è mancato lo spunto della punta e l’intesa con Schianchi.
Il Capitano
A. Boschini: in un pollaio con tanti galli anche il Bosco ha fatto fatica a mettere ordine, le sue prestazioni nelle partite fondamentali sono state sempre esemplari, brucerà ancora per un po’ lo scatto con cui Cullu l’ha lasciato lì ed è andato a segnare, tutta benzina per il prossimo anno.
La Sorpresa
A. Schianchi: là davanti fa il gioco sporco, difende i palloni, li spizzica e quando capita insacca ma senza il supporto di Mosca, il Crouch di via Manzoni quest’anno ha potuto rendere la metà.
La Stella
A. Croci: uno dei pochi del torneo da filmare e far vedere nelle scuole calcio, non perchè sia il più bravo o il più tecnico ma perchè è uno che riesce a giocare a calcio con la testa e con i piedi. Peccato che quest’anno abbia brillato meno del solito.
Il Gregario
M. Carletti:  dove c’era bisogno lui andava, senza protestare, ma giocando sempre sopra alla sufficienza, dotato di buona corsa e piedi validi, si è saputo sacrificare per la squadra, esemplare.
II Gladiatore
L. Fattori: quando uno fino a quando l’arbitro non fischia ci da’ alla morte, si merita questo titolo, in più se segna 3 goal in 4 partite più che gladiatore diremmo legionario, anche se a dirla tutte a volte la foga andrebbe controllata.
Anonimo
M. Boschini: quando c’è si vede, il problema è che spesso non c’è, ed è davvero un peccato perchè la sua presenza rende tutti più tranquilli, ma gli oneri di un papà hanno la precedenza sulla Coppa, come non darti ragione?

Cosa salvare: il centrocampo
Cosa rivedere: la difesa e l’attacco
Il punto debole: due punte molto simili e poco complementari
Il punto forte: la presenza di uomini che in ogni momento possono fare la differenza
Cos’è mancato di più: umiltà, Trianti in difesa, affinità in attacco
Prestazione finale: 6,5… ma un po’ di amaro in bocca c’è