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Rodano – Il Cerro 3 – 1 SEMI R

Marcatori: 32′ Grossi F. (C), 55′ Schillaci (R), 59′ Schillaci (R), 64′ Iori (R)

INCIPIT

Perché esiste lo sport?

Alla fine del corridoio che porta all’ingresso del campo centrale di Wimbledon, è presente questa frase, “Che tu possa incontrare il trionfo e il disastro e fronteggiare quei due impostori nello stesso modo». Frase di Rudyard Kipling.

Lo sport ci invita a vivere entrambi i momenti per trarne un insegnamento, sta a noi cogliere il senso per trovarne l’equilibrio…
…Rodano contro Cerro è stato questo.
E pensa che c’è chi la chiama una semplice partita di pallone.

CRONACA

La metà di una bugia non fa la verità, canta Tiziano Ferro.
Potrei stare qui a scrivere con un italiano gradevole che non vi siete persi niente nello stare a casa a guardare Report condotto dal bravo ma non eccelso Sigfrido oppure che avete fatto bene a passeggiare per le strade del centro città ad osservare gli alberi che non ci sono più perché mantenerli costa troppo quindi, meglio asfaltare tutti ma, mentirei.
Vi siete persi la partita dell’edizione 2023.
Meglio di Cremonese – Sassuolo 3-2 del 6 Marzo per intenderci, ribattezzato l’evento sportivo dell’anno.

Di fatti abbiamo scelto di non disputare la finale perché meglio non si può.
(stiamo scherzando, non scrivete su Instagram “ma è vero che non fate la finale?”)

Alla mia destra mia figlia pronta a scrivere, alla mia sinistra Isabella pronta a fare le foto, in mano l’hamburger pronto a subire una morte certa (portato dal gentile Teo, 9 per la delicatezza del gesto), gli occhi sulla partita e andiamo a comandare.
Arbitra Rovazzi Michele Farioli da Via Petrarca

Primo tempo contratto come il muscolo di Jacobs dopo aver guadagnato 4 milioni di euro, Cerro fa la partita forte di un centrocampo che ricorda quello della Salernitana mentre Rodano (orfana del guru Benny Benassi sembra per problemi diciamo gravitazionali) si affida a Pluchino o meglio si affiderebbe visto che viene marcato in maniera magistrale da Farinelli che letteralmente non gliela fa vedere.
Eppure Cerro le occasioni le ha avute tra il palo di Casta e il rigore sbagliato da parte di Baggiuldrighini.
Su Tik Tok gira un video, per il compleanno di una donna del gruppo zizza non meglio identificata, dove il buddo dichiara “sui rigori sono infallibile” cit.
Cit. + Cit. = Meglio non dire queste cose.

Secondo tempo pronti via e goal di Grossi di rapina in area un po’ alla Inzaghi un po’ alla Cammellini nel suo goal con Tripoli rimasto negli annali.
I Martini sprecano diverse occasioni che avrebbero potuto chiudere il match e al 55′ goal di Schillaci che riapre tutto.
Rodano ci crede
Cerro si c_g_ in m_n_o
Al 59 succede l’incredibile.
Tommy Vecchi si inginocchia cercando la Mecca e subito dopo Schillaci, ancora lui, realizza il 2 a 1 con un sinistro che beffa il portiere e i sostenitori giallo canarino.

Supplementari.
Tutti sapevano come sarebbe andata a finire.
Bravi.
Avete capito anche voi .
Rodano entra in campo modalità Batman quando lo fanno arrabbiare e pressa Cerro fino a portarlo al fallo di rigore.
Lo batte Iori, goal.
3 a 1 Rodano
Assalto finale Cerro senza realmente ferire e…chiudete le valigie ragazzi del Rodano, andiamo in finale.

PAGELLE

Rodano

Braglia 8: rimarrà nella storia del torneo il tatuaggio a bordo campo fatto a fine partita, sul coppino, con scritto “fratelli Martini, qui non entrate”.
Eroe dei due mondi.

Schillaci 9: come il Bimby in cucina sa fare tutto, difende, segna due goal, parla parla parla con tutti, leader spirituale e pedagogico della squadra.
Migliore dei suoi

Fontanelli 8: giocatore completo.
Così completi ho visto solo Xavi, la Volvo XC60 versione full e un doppio petto tinta unita da Toschi uomo .

Torri 7: come le formiche sparse in tutta la casa quando vivi con dei figli che mangiano merendine in ogni stanza, lui è ovunque ma a differenza delle formiche non si lascia calpestare e buttare nell’umido come uno spaghetto Barilla qualunque.

Melioli o Meglioli 5 o 7: no perché se fosse Melioli 5 (senza G perde di efficacia) se invece fosse Meglioli 7 perché da personalità al cognome.

Corradini 7: se Acerbi è arrivato in finale di Champions, il Corra ha tutto il diritto di giocarsi la finale con una prestazione da libero anni 60 o 90….

Iori 8: da domani tutti i bambini nati a Rodano saranno chiamati Iori di secondo nome…un rigore che cambierà per sempre la storia di questo popolo

Vecchi 6: si presenta al campo alle 14:34, esattamente 5 ore e 26 minuti prima del match. Per ingannare l’attesa e abbattere l’ansia telefonona a Thomas per chiedergli se ha tagliato l’erba anche dietro la porta lato curva Grisendi, due audio a Farioli per assicurarsi dell’acquisto delle salsicce, un meme alla fidanzata di un gatto che disegna un cuoricino sulla sabbia e quattro paleggi con due bimbi del campo estivo dimenticati dai loro genitori.
Poi scende anche in campo a gustarsi la storia in prima fila.

Vellani 6,5: Polase e succo di limone post matrimonio si presenta in campo lucido e focalizzato sul match, non sbaglia niente.

Augusti s.v: approffitiamo della sua pagella per ricordare al gentile pubblico della Coppa che nel 2024 , dal 6 al 9 Giugno si voterà per le elezioni europee.
Questo perché il calcio è importante ma il senso civico di più

Faboure 7: motorino Piaggio senza strozzature in fascia si fa fatica a prenderlo, ogni tanto perde la palla da solo ma d’altra parte nessuno è perfetto tranne Roger.

Pluchino 5,5: oh, Farinelli lo sta ancora seguendo in questo momento che sta salendo in macchina…è salito con lui…si è nascosto dentro la sua borsa…è dentro la tenda della sua cameretta…è ancora con lui…

De Stefano 6: arriva a match in corso , saluta, si accomoda in panchina. Bravo , l’educazione è sinonimo di intelligenza.

Gino Renato 9: non gioco ma si siede in panchina a tifare i suoi con fare simpatico e preso bene dalla vita.
Più simpatico di Renato Pozzetto comunque.

Il Cerro

Ferrari 5,5: se parava il rigore a Iori diventava proprietario di due/ tre ville in via Manot but non è successo

Martini Alex 6: si danna ma non la butta dentro un po’ per sfortuna un po’ per imprecisione un po perché è facile parlare da fuori come faccio io che giudico ma non gioco quindi mi pongo su una posizione comoda e di superiorità che nasconde la paura di confrontarmi sul prato verde e capire se davvero non ho più il fisico per correre dietro a dei diciottenni palestrati e tatuati con scritte orientali che neanche loro sanno il significato ma oggi funziona così.

Martini Andrea come suo fratello ma con il cerchietto

Mattia Magri 5,5: provate voi a fare la controfigura di Scamarcio a Cinecittà alle 16, prendere il Freccia rossa col riscaldamento rotto, arrivare e scendere in campo.

Marco Buldrighini 5: “Eh già” come canta Vasco .
Dai su non fare così .
Baggio ha sbagliato il rigore ai Mondiali e non è che se la passi poi così male…forza e coraggio, un anno di caccia con Delmonte e nel 2024 i rigori, per te, saranno facili come taralli sgranocchiati a bordo vasca della piscina di Tiro

Grossi Filippo 7: un goal per toccare il cielo con un dito ma poi non era il cielo ma il soffitto della camera di Schillaci.
È stato solo un brutto sogno, passa, fa male ma poi passa

Zizzo 6: centravanti alla mitra Matri negli anni juventini, tiene palla, sponda, prova il tiro, poi basta perché altrimenti sarebbe già più forte di mitra Matri che poi non è così difficile.

Casta 7: praticamente è Barella con una tessera Anspi in più.
Futuro capitano.

….pausa vado a dormire che si è fatta una certa …
Riprendiamo domani mattina.


….

….
….
Zzzzz
Zzzzz
…..
….
….
….
….
….
….
…..

Buongiorno, dormito bene?
Dunque, dove eravamo rimasti?
…Zizzo fatta
Ecco il Gozzi che non ti aspetti.
Ho riflettuto tutta la notte sulla sua pagella e devo dire che, per fare una sintesi, si può dire che

Gozzi : F=G(m*m/d^2)

Farinelli 8: marcatura a uomo su Pluchino impeccabile, tutta grinta concentrazione e ordine. Sulle orme di Gatti futuro pallone d’oro del calcio italiano.
Migliore dei suoi

Fontanelli 5: purtroppo ha sul piede la palla del 2 a 0 che calcia fuori ma la vita è questa, ogni giorno una nuova occasione. Iscriviti al Pavaglione, se mai la butti dentro in finale e ti intitolano la strada che porta al Bianello

Fiori 5,5: Fiori rosa, fiori di pesco, c’eri tu
Fiori nuovi, stasera esco, ho un anno di più
Stessa strada, stessa porta
Scusa se son venuto qui questa sera…a mio modesto parere la canzone più bella di Battisti

Attolini 5,5: l’animatore più amato dai bambini del campo estivo, presenti in 320 per fare il tifo, causa il rigore del definitivo 3 a 1, prova a lamentarsi ma si ricorda che Farioli è il boss del bar quindi se vuole mangiare meglio stare zitti
Priorità nella vita.

Arbitro Farioli 8: dirige la partita come organizza la cassa dei soldi agli addi al celibato dei regazz, ovvero con parsimonia (per i cartellini), equilibrio (nei giudizi), sangue freddo (nei momenti chiave).
Se non apre un bar in via Turri, suo grande sogno, la carriera dentro all’Aia è pronta.

La Buca – Il Cerro 4 – 2 (5 – 6 d.c.r.)

Marcatori: 6’ pt. Boschini G. (B); 10’ st. Castagnoli (C); 18’ st. Pascarella (B); 20’ st. Boschini D. (B); 23’ st. Pascarella (B); 29’ Grossi (C).
Rigori: Magrì (C); Martini An. (C); Castagnoli (C); Augusti (B); Martini Al. (C).

Disclaimer: la seguente narrazione e le relative pagelle non obbediscono ai criteri di imparzialità e indipendenza giornalistica. Forza Cerro!

COMMENTO

È un martedì sera, solstizio d’estate, gli esami di maturità sono alle porte tanto che per qualcuno sarà la famigerata “notte prima degli esami”. Luigi Di Maio annuncia, nel frattempo, l’addio al Movimento 5 Stelle. Molte storie d’amore finiscono. Ma non tutte. C’è chi non si trova, infatti, davanti a qualche centinaio di pixel ascoltando Floris a DiMartedì o indagando le possibili tracce della prima prova. C’è chi si muove, invece, tra musica vecchio stile-vecchia giostra e odore di salsiccia caramellata alla griglia. Questo è amore. In altre parole: questa è una serata tipo alla Coppa dei Cantoni. Sotto un cielo torbido, ma prodromicamente ingannevole, El Parroquial è celebrato dalle due compagini di Cerro e La Buca oltre che dalla presenza del triatleta Simone Zurlini, arbitro d’eccezione per la successiva semifinale. Cerro si presenta forte di un risultato nella semifinale d’andata all’apparenza rassicurante: 3-1. La Buca però non ci sta. L’armata bianca si ribella fin da subito con il giovane Boschini dopo un intervento quantomeno rivedibile di Aquilini. Fine primo tempo. Inizio secondo tempo e incrocio vincente di Castagnoli. Parità. Qui invece troverete parole a caso perché tanto nessuno legge la cronaca ma tutti skippate direttamente (e giustamente) alle pagelle. Un po’ come quando la prof. finge di ascoltarti durante l’interrogazione. Torniamo a noi… si accomoda in panchina un personaggio slanciato, disinvolto e con le mani affusolate. Vabbè, è il Briso e lì cambia tutto: da torneo di pinnacolo del centro diurno si passa a finale di Istanbul 2005. Il pandemonio: traversa e palo della Buca, segna Pascarella, segna Boschini e risegna Pascarella su combinazione fifa street con Boschini. 4-1, Cerro è risucchiato da Il Buco nero tanto che Cervi e il sottoscritto si guardano e pensano “anche quest’anno vinciamo l’anno prossimo”. Ma è dal nulla che spunta il piede della salvezza marchiato Grossi: piazzato bello e vincente. Saranno supplementari. Zurlini non può arbitrare: è disperato, l’ansia lo divora. 10min con pochi momenti salienti se non una grande azione di Cerro divorata da un incredulo Bagnoli. Intanto a bordo campo qualche tifoso di Cerro chiede le generalità dello stesso Bagnoli, ma non ancora il numero di targa (sereno!). Nulla di fatto. Resta l’estrema ratio dei rigori e qui Aquilini decide di fare il fenomeno. La Quercia prevale sul Bosco. Sipario. Zurlini può arbitrare.

PAGELLE

IL CERRO (alias Gli Eroi di Villa Favorita)

Aquilini: tempi regolamentari da 5 in pagella, forse pensava alla maturità. Arrivano i rigori e probabilmente, visto l’andazzo della serata, anche i compagni avrebbero scommesso per un 4 sul tabellino. Invece decide di fare il fenomeno. Così tocca dargli pure l’MVP. Se noi tifosi (tifosi de che?) possiamo sognare è grazie a lui. #Gattopardo 8
Bezzi: domanda per lo Staff: ma non giocava a Cantone? Non spicca, ma qualcosa lo fa (non si chieda cosa). La miglior giocata resta la cognizione del tempo nei cambi senza cronometro #rimandato 5.5
Buldrighini: non c’era, ma è come se ci fosse stato e non per l’eventuale prestazione impalpabile, bensì per il cuore, l’attaccamento… “la raffinatezza Ventola”. A prova di ciò, probabilmente l’unico che invece di far serata al Just Cavalli seguiva la diretta IG dei rigori #garracharrua N.C
Castagnoli F.: mi sento un po’ come quei padri nei classici film americani che battendo la mano sulla spalla del figlio gli sussurrano “bravo, campione”. Comunque sia, è quello buono della famiglia #almenotuingamba 7.5
Catellani: brutta mossa il bidone inatteso il giorno del match. Speriamo che almeno lui sia andato al Just Cavalli #desaparecido N.C
Farinelli: voci di corridoi raccontano di un Farinos festoso al Pippis. La domanda è se prima o dopo il match? Di certo ha portato bene, ma non benissimo. Lì dietro partono ordinati, poi blackout #strip(pato) 6 +
Bagnoli: sono le 19.23 quando sui telefoni di Cerro compare una notifica “adesso mangio e arrivo”. Beh, probabile che quel clamoroso errore sottoporta sia stato causato dalla cena. Tentativo di emulazione di Pascarella riuscito perfettamente. Sarebbe potuto costare la black list in caso di eliminazione di Cerro, ma fa vedere anche freschezza nell’uno contro uno #piùcinismo 5/6
Grossi: se Bagnoli è il Sole, allora lui è la Luna: si vede poco per quasi tutto il match (forse anche lui pensava alla maturità), ma lo sport, si sa, è strano, diceva qualcuno: quel bel gol allo scadere lo eleva ad eroe patrio #Sbirucheck 6/7
Iemmi: cfr. Catellani, ma senza bidone inatteso #gemelli N.C.
Leone: questa sera più micio che re della Savana. Che poi, intendiamoci, tiene lo stesso banco lì in mezzo tra recuperi e tentativi dalla media distanza. Ci ha abituati bene #metroNOmo 6.5
Magrì: fa il suo lungo tutti i tempi regolamentari, senza eccellere. Ma ci vuole pelo per inaugurare la serie dei rigori, soprattutto se Sbiru non se la sente e davanti hai Salvo Salvini #mambamentality 6 +
Martini Al.: punto di riferimento là davanti, assist e corsa: sinceramente non mi spiego come sia possibile, forse l’ho confuso col fratello. Ma va bene così #DaiPelle 7
Martini An.: in campo ci sai stare, ragazzo, eccome. Alle volte un po’ lezioso, ma tanta sostanza. Sarà che i secondogeniti vengono sempre meglio #Davolilomarchitu 7+
Attolini: prestazione un po’ da montagne russe, fatta cioè di alti e bassi. Ma gli alti son di livello. Mostra chiusure calcolate e chirurigche. Bravo #Doc 6/7
Castagnoli M.: Mattia Delmonte è riuscito a strappargli una pagella anche quest’anno, nonostante la disabilità #bravolui N.C.
Cervi: poi ti diamo il numero di targa di Bagnoli, non preoccuparty.

LA BUCA (alias Nati principesse cresciuti guerrieri)

Salvini:il voto non è figlio della prestazione, comunque buona ma non ci interessa, quanto “dell’avvertimento” fatto al pagellatore a fine partita, Quindi sei fantastico, il migliore portiere che ha mai calpestato El Parroquial… dopo Olmi ovviamente #cileggedallaSardegnaodallaPuglia 7
Augusti: l’unico de La Buca a segnare un rigore. Già questo è motivo di vanto. Ma è anche l’unico momento in cui ci si accorge della sua presenza in campo #maggiorCostanza 6 +
Boschini D.: alla voce “leader” sulla Treccani troverete la sua fototessera. Guida il gruppo con una presenza costante in mezzo al campo e segna pure. Che gli buoi dii’? Magari solo, parafrasando, “anni di fatiche e botte e vinci caso mai la Coppa” #ohmiocapitano 7/8
Boschini G.: a lui il merito di sbloccare subito il match. Sicuramente uno dei migliori de La Buca tra tiri tentati e… ci fermiamo qua perché altro non c’è #Boscoincantato 6/7
Caselli: Guida le linee difensive fino al gol di Grossi quando innalza un così intenso contro salmo al cielo tanto da ricevere una menzione ad honorem nel girone infernale degli eretici epicurei: #IlmusicoCaselli 6
Cattini: “quarantaquattro Cattini in fila per sei col resto di due si unirono compatti in fila per sei col resto di due coi baffi allineati in fila per sei col resto di due le code attorcigliate in fila per sei col resto di due… sei per sette quarantadue più due quarantaquattro. Naturalmente tutti i bambini tutte le code potevan tirare ogni momento e a loro piacere con tutti quanti giocherellareee” #cantiamocisu 5 +
Golinelli: di certo si può dire una partita ben sotto gli standard e le aspettative. Inoltre quel rigore sbagliato, il primo della sua squadra, suona tanto di scoraggiamento generale. D’altronde, quando ti presenti al campo in infradito e in maglietta bianca qua e là bagnata non prometti niente di buono #missmagliettabagnata 5.5
Iattarelli: era il 6 giugno, prima partita, vendita mute: la 10 de La Buca è ancora libera. Iatta mi guarda, allunga la quota e sornione la prende. Però caro mio se pesa quel numero, richiede maggiore personalità. Ma il terzo tempo all’Hobelics ne riscatta la figura. #spiritocoppa 6.5
Lorenzo: sarà il pagellare fuori campo, sarà la partita rocambolesca ma proprio non pervenuto. Alleghiamo foto del taccuino lindo alla voce “Giuseppe Lorenzo” #fotosegnaleticheneabbiamo? 5 (+ sulla fiducia)
Masculli: assente, ma se vuoi comunque la pagella fittizia compila il form qui sotto
Natoli: rigore sbagliato, giocate azzardate tra cross alti e lanci fuori misura. In cerca di integrazione #sommersimanonsalvati 5.5
Pascarella: dopo quel gol che si è letteralmente divorato, gli sarà passata la fame con il relativo dubbio avuto durante il riscaldamento: “piada o sushi?”. Peccato per i due gol fatti (no, non che non dovesse farli), ma perché uno poi si dimentica delle belle cose messe in scena #nomezzemisure 6/7
Bartoli: assente pure lui. Non è che ancora una volta Pavaglione > Coppa, vero? N.C.
Salsi: gli si vuole bene ed è simpatico, oltre che un bravo ragazzo. Peccato che non siamo né la mamma né la fidanzata: lo si vede solo ad inizio e a fine partita, per il resto non incide #ticercosullemappediGoogle 5 (+ la simpatia)
Tirelli: qualità Signori, qualità. Se è vero che due galli non possono stare nello stesso pollaio, ecco che la trasformazione in Tigre del Bengala del 24 del La Buca spiega il ridimensionamento di Leone dall’altra parte #graffiacomeunatigrevolacomeunafarfalla 7+

La Buca – Cantone 1 – 2 (4 – 3 d.c.r.)

Marcatori: Iattarelli(B); Bimbi G.(C); Bimbi A.(C).

Rigori: Bezzi(C); Golinelli(B); Augusti(B); Iattarelli(B).

COMMENTO

Siamo all’ultimo (e unico) quarto di finale, la tensione è tangibile negli occhi dei giocatori: c’è chi prova punizioni e tiri e chi prova a corrompere i pagellatori (non facciamo nomi per rispetto della privacy: Bimbi). Pesanti sono le assenze per i rosso vestiti privati dei talenti di Macca e Gargiulo. È tutto pronto, si inizia. I primi minuti le squadre si studiano, poche sono le emozioni regalate solo da Bezzi comodamente seduto in panchina “giusto dare spazio anche ai meno fortunati” le sue parole. Dopo alcune azioni della Buca con conclusioni di Pascarella e Iattarelli ed è proprio quest’ultimo che al 22’ porta in vantaggio i “Blancos”. Cantone riesce a trovare il pareggio con un ottimo tiro dalla distanza di Bimbi senior 1-1 fine primo tempo. Nel secondo tempo la paura frena ancor più le due squadre che aspettano attente; memori due grandi chiusure di Caselli e “l’oplà” di Bezzi che alzandosi dalla panchina decide di intervenire con un colpo di tacco al volo che solo il migliore Ibra può emulare…forse. Partita dunque che regala agli spettatori l’emozione dei tempi supplementari e addirittura dei rigori dove La Buca riesce ad imporsi ad un Cantone in grossa difficoltà dagli 11 metri. Finisce dunque 8-6 per La Buca che raggiunge il Cerro in semifinale.

PAGELLE

LA BUCA

Denis Salvini: Buone parate per lui, che in più riprese mi implora di inserire in questo commento…per la voglia di arrivare in semifinale finge un crampo nel secondo tempo quando ancora la buca è in vantaggio. Voto 6,5
Stefano Augusti: Fa una partita piuttosto anonima, ma quando conta lavora bene una palla offrendo una buona sponda sul primo gol della Buca e ai rigori sembra non sentire la pressione. Voto 5,5
Davide Boschini: il centrocampo della Buca si affida alle sue mani….pardon ai suoi piedi, anche lui oggi non riesce a incidere come vorrebbe. Voto 6-
Alex Caselli: Per interventi e intercetti ricorda molto Cannavaro in Italia Germania 2006 anche se ero piccolo quindi mi affido ai DVD trovati per caso. Voto 7,5
Denis Cattini: va in difficoltà in alcune letture difensive anche se guidato dai buoni compagni di reparto. Voto 5
Golinelli: prestazione non brillante la sua, addolcita da buoni tiri dalla distanza e dal rigore che comunque bisogna avere il coraggio di tirare. Voto 6,5
Natoli: negli appunti non ha nessun + e nessun -, quindi non ha sbagliato nulla o non ha fatto nulla a voi la scelta. Voto 5,5 (non sbilanciamoci)
Iattarelli: Quando lo pagello io fa sempre gol, le statistiche parlano da sole. Anche oggi buona prestazione per il numero 10 della Buca. Voto 7
Lorenzo Giovanni: Prestazione ordinata e pulita per un giocatore giovane ma che sicuramente ha un ampio margine di miglioramento. Voto 6
Masciulli, Salsi: prossimamente su chi l’ha visto?
Pascarella: buone azioni, ma molto, troppo nervoso anche con i compagni. Prevalgono comunque le cose positive. Voto 6+
Bartoli: La mamma ti insegna due cose da piccolo: non accettare le caramelle dagli sconosciuti e non preferire il pavaglione alla COPPA. #altotradimento
Tirelli: Gioca da infortunato e questo risente sulla sua prestazione, ma per la coppa questo e altro. Voto 6 #nunmullà

CANTONE

Ferrari: Forse qualcosa da recriminare sul gol di Iattarelli ma per il resto sbaglia poco e nulla. Voto 5,5
Benso M: Difensore piccolo di stazza, ma grande di cuore. Voto 6,5
Benso Teo: la sua assenza è pesata all’attacco del Cantone e anche oggi è uno dei più pericolosi davanti. Voto 6,5
Casolari: Belle cose da parte del ragazzo, forse in alcune occasioni forza troppo la giocata, ma la voglia di mettersi in mostra è apprezzata dai compagni. #bernardeschi Voto 6
Bimbi A: la serata per la famiglia Bimbi non è stata poi così amara, buonissima prestazione con grande attenzione ai dettagli coronata poi da un gol di mancino a giro. Voto 7-
Bimbi G: le sue spalle larghe quasi non fanno sentire la mancanza di un certo Macca (grazie Martini per il consiglio) , il suo voto è comunque la media non troppo aritmetica della prestazione, ma anche dei continui tentativi di aumentare la sua CoppaMedia. Voto 7,5 Il mio IBAN lo trovi nelle mail.
Messori: Non troppo bello come giocate ma funzionale e al parroquial conta quasi più questo. Voto 6
Geraci: partita buona la sua, condizionata però da un rigore piuttosto brutto e soprattutto pesante. Voto 5,5
Bezzi: Per una volta il numero stampato sul retro della maglietta non era il voto, ma come lui stesso racconta, tra un colpo di tacco volante e un cinque ignorato (vedere foto), è il numero del pilota più forte della griglia. Per rimanere in tema anche Cantone sbinna stasera. #dobbiamocapire. Voto 7
Ficarelli e Gattamelati:la dimenticanza di queste pagelle sarà forse dovuta al pressing meno meno aggressivo sul pagellatore (vedere Bimbi). La loro partita assomiglia leggermente a quelle di rabiot: non benissimo nel complesso ma ogni tanto tirano fuori giocate che danno speranza. Voto 6

Il Cerro – Scampate 3 – 0

COMMENTO

Clima leggermente arieggiato, odore di salsiccia che pervade le narici, auto parcheggiate in doppia fila, striscione “Forza Mello” appeso sugli spalti, Briso disteso in panchina. Ferma tutto. Dov’è il Briso? Si dice sia a friggere il gnocco al circolo di Puianello, altri affermano sia al Pavaglione, qualcuno sussurra di averlo incrociato la sera prima in centro a Pinarella. Mentre un infante viene inviato celermente in spedizione in via Mattarella per premurarsi deLle sorti del Maestro, la Coppa non si ferma. D’altronde, non si è mai fermata.

Il Cerro si presenta in campo con una formazione giovane, sorretta dai pilastri difensivi Leone e Farinelli. Scampate, priva di due Bertolini su tre, è rimaneggiata ma mister Bezzi prova a mescolare le carte inserendo qualità in mezzo alla trequarti. Primo tempo maschio, con qualche occasione da entrambe le parti non concretizzata per la bravura degli estremi difensori e l’imprecisione sotto porta.

Nella ripresa parte forte la formazione in maglia blu, che trova il vantaggio al 45’ con un colpo di testa di Alex Martini su imbucata al bacio di Iemmi. Passano dieci minuti e raddoppia il Cerro, con una perla di Bagnoli che insacca a giro dal limite. Finisce in tripudio con il 3 a 0 firmato da Bezzi su assist perfetto di Castagnoli, che esulta mostrando il parastinco con raffigurato il santino del fratello. Qualcuno si commuove in tribuna, Gianni apprezza, alza la cornetta e il sintetico per il Parroquial non è più un sogno.

PAGELLE

CERRO

Aquilini 7 Sicuro ed efficace, non avrà i centimetri del portiere ma la porta la copre più che bene. Perché “non importa cosa c’è sotto il cofano, importa chi c’è dietro il volante”. Dominic Toretto.

Farinelli 7 Tre cose sono sicure nella vita. La morte, le tasse e la tigna di Farinelli. Appena uscito dal parrucchiere, si presenta in campo come se stesse andando a comprare un Maxibon ai Bagni Rina di Riccione. Ma mette a letto tutti. Sali e Tabacchi.

Leone 7 Degno compagno di reparto, disciplina teutonica. Ordinato negli interventi aerei, guida il reparto difensivo con estrema sicurezza. Spaventa i giovani avversari con frasi intimidatorie, del tipo “con le caccole come te ci facevamo i muretti in Corea, i sacchetti di sabbia”. Walt Kowalski.

Attolini 6,5 Ciondola tra difesa e mediana con alterne fortune. Non appena la partita diventa più fisica si esalta sulle palle alte, con una buona determinazione. Federico Peluso.

Magrì 6,5 Non sfigura, anzi riesce a mantenere alta la concentrazione. Ogni tanto si distrae, forse intento a controllare Bimbi e company che insidiano la sua donna al bar. American Sniper.

Catellani 6,5 Trottolino imprendibile, a volte esagera sopravvalutando la qualità del terreno di gioco. Alla Coppa dopo più di tue tocchi o perdi la palla o il crociato. Veloce ma forse troppo. Ribery.

Iemmi 6,5 Si presenta al campo con la stessa spinta di una farmacista che apre l’ufficio al reparto Malattie Infettive del Santa Maria Nuova. Poi però tira fuori in campo qualche sprazzo che ne rivalutano la prestazione, tra cui un illuminante assist per Martini sul primo gol. Amrabat.

Bagnoli 7,5 Migliore in campo, pericolo fin dal primo minuto con alcune conclusioni ravvicinate che impegnano severamente Davoli. Nel secondo tempo trova il meritato premio con un tiraggir degno del miglior Insigne alla sinistra del portiere da fuori area. Ubiquo. Brahim Diaz.

Castagnoli F. 6,5 Intento a dedicare un gol alla memoria del fratello, ci prova in tutte le maniere, raccogliendo alla fine un assist per il 3-0 di Bezzi. Potrebbe fare di più, data la velocità non certo rilevante della difesa di Scampate. Si può migliorare. Krasic.

Martini Al. 7 Non si fa vedere per un tempo, soffrendo la fisicità dei robusti centrali avversari. Reagisce iniziando a fare un po’ di legna e preferendo la quantità alla qualità. Dopo una discreta punizione incorna un crossi di Iemmi sul secondo palo per il vantaggio del Cerro. Vennegoor of Hesselink.

Bezzi 7 Nel riscaldamento pre-partita afferma di avere in serbo un “tiro potente” per il match. Sguardi un po’ confusi nello spogliatoio, visti certi profili. C’è curiosità. Si piazza dietro le punte in maniera un po’ confusionaria, senza mostrare efficacia. Il secondo tempo invece vede un acume tattico diverso, tant’è che finalmente sfodera il “tiro potente” trafiggendo il portiere avversario. Morata.

Martini An. 6 Non trova spazio e non lo cerca come dovrebbe. È vero che viene assistito poco dai compagni, ma le soluzioni non mancherebbero. Per la semifinale servirà un approccio diverso. Petagna.

Buldrighini 6 Più interessato al coca e rum promessogli nel riscaldamento dalla ragazze del bar, ciondola in attacco senza risultare incisivo. Qualche sponda di fisico ma poco più. Ibrahimovic.

SCAMPATE

Davoli 7 Se Scampate non naufrago già nei primi 30 minuti, gran merito è suo. Portiere di rimpiazzo, si esalta con alcuni interventi prodigiosi da distanza ravvicinata. Maignan.

Braglia S. 5,5 Oltre a ereditare la passione per la Coppa dal padre, ne conserva anche i piedi. Si inserisce nei duelli in mezzo al campo ma viene lasciato solo, sia tatticamente che nei raddoppi. Mister Bezzi non riesce a inquadrarlo nelle sue geometrie. Locatelli.

Giorgini 6 Centrale vecchio stampo, salva il salvabile finchè il gioco resta fisico. Quando il Cerro parte in contropiede, va in affanno, spesso isolato negli 1 vs 1. Lucio.

Bertolini M. 6,5 Partita quasi commovente la sua, con una tecnica mai vista in precedenza che gli consente anche un’uscita palla al piede a testa alta. Cala il silenzio sul Parroquial, con i testimoni che potranno dire: “Io c’ero”. Romagnoli.

Khamis 5 Match senza capo ne coda, non conclude diversi appoggi e tende all’aggressività a volte eccessiva nei contrasti. È il ruolo giusto? Vecino.

Giovannelli 5,5 Pimpante come un carabiniere in servizio alla stazione di Busana il martedì notte, prova ad allentare la pressione delle ali sulle fasce. Senza successo. Taiwo.

Margini 6,5 Nota positiva per l’allenatore, dove lo metti fa bene. Leggero ma macina km e km senza sosta. Un pendolino che serve come il pane a Scampate. Schelotto.

Camuncoli 6,5 Questo è lo spirito giusto, con un pressing e una voglia che alla Coppa fanno la differenza. Corre e si impegna, è meno fortunato quando si tratta di creare. Rabiot.

Cattolico 6 Appena ritornato da Roma per le riprese di Uomini e Donne, scombussolato dal viaggio fa avanti e indietro lungo la fascia. Qualcuno gli dica che bisogna poi buttarla in porta, quella palla. Borriello.

Rozzi 7,5 Migliore dei suoi, quando sale di livello costringe il Cerro a usare le maniere forti. Fantasia ed estro. Punta l’uomo e va via, purtroppo per lui manca l’assistenza dei compagni di reparto. Il futuro è suo. Fagioli.

Valentini 5 Già con la testa al privè del Circolo ANSPI ed esaltato dall’ultima prestazione, incappa in una brutta partita. Da rivedere. Bonazzoli.

Bolognesi 5,5 Non ha grandi colpe, dato che i palloni giocabili sono tendenti allo 0. Ma dov’è finito il Bolognesi da doppia cifra? Caputo.

IL COMMENTO Tripoli-La Buca 4-1

Marcatori : 11’ pt Cattini (autorete) (T) , 16’ st Natoli (T) assist Crivaro Simone, 25’ st Ayadi (T) rigore, 27’ st Crivaro Simone (T) assist Salsi, 30’ st Lupo (B) assist Tirelli

La seconda partita della quinta giornata della Coppa dei Cantoni 2019 vede sfidarsi Tripoli e La Buca. Tripoli con solo una vittoria ottenuta contro Cerro e La Buca a punteggio pieno dopo aver sbaragliato Cerro e Scampate. Grandi assenti da una parte e dall’altra. Per Buca non si vede la coppia d’attacco più affiatata del momento , Davide “Fionda” Albertini e Matteo Strozzi, insieme a Giacomino Boschini e Hamilton Daiu, mentre per Tripoli assente Villa e Forcillo in ritardo. Allenatori Prandi e Carano per Tripoli e Boschini per La Buca. Arbitra Piermattei.
Comincia la partita e per Tripoli si posiziona tra i pali il solito Ayadi, che senza battere ciglio si infila i guantoni. Il primo tempo inizia con ritmi blandi e fino al 10’ non accade niente di interessante. All’11pt Mroz si invola sulla fascia, mette la palla al centro per nessuno e Cattini insacca nella propria porta. 1 a 0 Tripoli. La partita continua sulla falsa riga dei primi 10 minuti con pochissime occasioni da una parte e dall’altra. Da segnalare solo un grande salvataggio in scivolata di De Stefano su botta sicura di Bonacini e un goal mangiato di Cerelli solo davanti alla porta sguarnita. Fine primo tempo.
Dopo l’arrivo di Forcillo per Tripoli ed una Coca-Cola bella fresca al bar il direttore Piermattei fa ricominciare la partita. Prima metà di secondo tempo da sbadigli e copertina, poi il match si accende, complice anche la stanchezza dei giocatori della Buca senza cambi. Al 16’ capolavoro di Natoli. Azione confusa a centrocampo, Crivaro Simone tocca per Natoli che dai 25 metri spara di sinistro un bolide sotto l’incrocio dei pali. 2 a 0 Tripoli. In onore della grande amicizia che lo lega ai ragazzi della Buca non esulta, viene sostituito e se ne va da vincitore. La Buca va in bambola e da questo momento è solo Tripoli. Al 17’ Bobo Prandi ci prova da destra ad incrociare, ma la palla esce di un soffio. Al 24’ super Salvini devia un gran tiro di Cossentino a fil di palo con un tuffo da Serie A. Sugli sviluppi del corner Tripoli riesce ad entrare in area e Caselli stende Crivaro Simone: rigore nettissimo. Sul dischetto si presenta Ayadi che non sbaglia: 3 a 0 Tripoli. La Buca prova a trovare il goal della bandiera e si riversa in avanti. Al 27’ però ripartenza micidiale di Salsi che arriva al limite dell’area, mette dentro per Crivaro Simone che trova il goal con un bel diagonale basso. 4 a 0 Tripoli. Al 30’ Tirelli serve Lupo al limite dell’area: gran tiro a giro sotto l’incrocio dei pali più lontano, Forcillo può solo guardare. Risultato finale di 4 a 1 per Tripoli.
La Buca torna con i piedi per terra dopo 2 vittorie in altrettante partite, mentre Tripoli trova punti importanti per la classifica. Buca spenta e senza nervo, complici sicuramente le assenze pesanti di Albertini e Strozzi; Tripoli spumeggiante e con tanta voglia di accedere alle semifinali.

PAGELLE

TRIPOLI

FORCILLO: Arriva nel secondo tempo dopo aver festeggiato il compleanno di un suo amico. Poco impegnato, salva su una punizione di Carletti e vede entrare il goal imparabile di Lupo. Voto 6+ Bell’Amico
ANDRIANO: Come tutta la difesa di Tripoli argina bene le poche incursioni della Buca. Forse il meno impegnato dei tre dietro. Voto 6+ Corsetta leggera
CRIVARO SALVATORE: Partita tranquilla, contro un avversario incapace di fare male. Perde palla sul goal di Lupo, forse complice uno sgambetto di Tirelli, ma lui la prende in risata. Voto 6.5 Disoccupato
CRIVARO SIMONE: Finalmente si merita il premio MVP della partita. Forte, veloce, tecnico. Il giovane ragazzo della cantera Tripolina stasera è indomabile: goal, assist e rigore procurato. Anche se non è il suo sport ufficiale fa vedere che è capace di calciare anche palloni non ovali. Gli manca solo il primo della partita per poter vincere il panino gratis. Voto 7/8 Sergio Parisse
COSSENTINO: Il giovincello di Tripoli si fa rispettare anche dai grandi. Mette in porta Cerelli dopo una grande combinazione e cerca l’eurogoal a giro dal limite dell’area. Voto 7 “16 Chili, forse 15”
SCARATI: L’ultimo del terzetto difensivo. Copio e incollo dalla pagella deli altri due. Mai impegnato e bravo ad arginare le incursioni di Lupo. Voto 6.5 Bracconiere
AYADI: In porta fa venire i brividi, ma chiude tutto (sia messo agli atti: Goal subiti da Ayadi 0, Goal subiti da Forcillo 1) e fuori gioca sempre al servizio della squadra. Trova il primo goal di questa Coppa su rigore. Esempio da seguire. Voto 7 Cuore Tripoli
CERELLI: Il Lorenzo Insigne di Montecavolo torna a dare geometrie nel centrocampo nero-verde. Rapido e tecnico, si fa sempre trovare tra le linee per poter attaccare la difesa della Buca. Sbaglia due goal non da lui. Voto 6.5 Tarantella
MROZ: Si lamenta un po’ al momento del cambio, poi capisce che non ce ne è bisogno, si siede in panchina e aspetta la fine. Crossa il pallone che verrà deviato da Cattini in porta e insieme Cerelli è una mina vagante. Voto 6.5 Fratelli Derrick
PRANDI: Nonostante i suoi quasi 43 anni continua a giocare e a giocare bene. Tiene palla, fa salire la squadra e aiuta i ragazzi più giovani di lui. Cerca anche il goal, ma stasera è sfortunato. Punto fermo per Tripoli. Voto 6.5 Veterano
BONACINI: Come Prandi è il veterano della squadra. Gestisce i cambi con abilità e fa giocare tutti equamente. Si fa da parte quando è il momento e non dice mai una parola fuori posto. Mi suggerisce i goal che si è mangiato, ma io non lo ascolto. Voto 6.5 Esempio

NATOLI: Trova un goal straordinario con una grandissima botta di sinistro sotto l’incrocio. È un signore e non esulta contro molti dei suoi ex compagni di squadra. A centrocampo fa ballare Golinelli e Tirelli con giocate speciali. Se ne va dopo il goal per non abbassare la media voto. Voto 7.5 Steven Gerrard
SALSI: Il ragazzo di Quattro Castella che gioca Pava e Coppa ci sa fare. Veloce sulla fascia e altruista nel momento opportuno. Serve l’assist per il goal di Crivaro. Voto 7 Meglio la Coppa del Pavaglione

LA BUCA

SALVINI: Prende 4 goal, ma lo trovo incolpevole su tutti. Si esalta su Cossentino dimostrando di essere ancora in grande forma e dà fiducia alla squadra fino all’ultimo. Rispetta la promessa di portare i palloni nuovi non appena vede l’area bagnata. Voto 6 “Né di Venere, né di Marte…”
GOLINELLI: Centrocampista di tecnica sopraffina, ci ha però abituato a ben altre performance. Prova a far segnare i compagni, ma senza i due là davanti diventa molto difficile. Voto 6- Senza sostegno
CASELLI: Gioca un buon primo tempo e prosegue fino al secondo goal di Tripoli. Poi è il nulla. Probabilmente più stanco del solito non ragiona più lucidamente: commette il fallo da rigore e rischia più volte con interventi al limite del regolamento. Peccato perché potrebbe essere il migliore difensore della Coppa, non deve però avere questi blackout. Voto 5 Oblio
MASCIULLI: Non si capisce bene che ruolo abbia: forse a centrocampo o forse in difesa. Spaesato e senza verve agonistica. Affonda insieme al gruppo. Voto 5+ Chi l’ha visto?
CATTINI: Ha la sfortuna di aprire le marcature nella porta sbagliata, con un goffo autogoal. Si perde l’uomo sul 4 a 0 Tripoli. Stasera non ci siamo. Voto 5 Reset
LUPO: Il goal non rende sufficiente la sua partita. Fuori dal gioco per 60 minuti, non gli riesce un dribbling, non c’entra la porta, niente. Compito arduo sostituire Fionda, ma almeno con Ayadi in porta avrebbe potuto centrarla. Voto 5.5 Fuoco di paglia
TIRELLI: Roccioso a centrocampo insieme a Golinelli. Non demerita, ma non inventa calcio. Insieme a Carletti l’ultimo a mollarci. Prova insistentemente ad aiutare i compagni, ma è un predicatore nel deserto. Voto 6- Messia
CARLETTI: Difficile trovare il migliore il campo in una serata come questa. Capitan Carletti dal canto suo è l’ultimo a mollarci e fino alla fine difende e attacca senza sosta. Voto 6.5 Infaticabile
AUGUSTI: Alterna belle giocate a svarioni clamorosi. Non molla fino alla fine, ma ciò non rende meno amaro il risultato. Voto 5.5 Non Pervenuto
DE STEFANO: Giovane con della voglia, ma con mezzi limitati. Si fa vedere in avanti con un colpo di testa alto ed in difesa con uno strepitoso salvataggio in scivolata sulla riga di porta su Bonacini. Solo questo vale la sufficienza. Voto 6 Goal Line Tecnology

ARBITRO PIERMATTEI: Arbitro all’inglese, uno dei migliori della Coppa. Applica la regola del vantaggio come io mi mangio le unghie delle mani, non sbaglia sul rigore di Caselli. Impeccabile. Inconsciamente sa anche lui che vuole tornare a giocare la Coppa. Voto 7 Sempre presente

IL COMMENTO Rodano-Cantone 5-3

Marcatori: Rodano: 3xPetri, Morini, Martini, Cantone: 2xGolinelli, De Luca.
Assist: 2xKondakciu

Migliori in campo:
Golinelli per Cantone
Petri per Rodano

Commento:
Serata di festa fuori dal campo da calcio di Montecavolo per il compleanno di due colonne della Coppa Cantoni, Tommy Vecchi e Davide Prandi. Il primo arrivato direttamente dalla gelateria in buona compagnia, il secondo uscito dal campo da tennis senza buona compagnia…ma, a voi, fondamentalmente di tutto questo non ve ne può fregare di meno. A voi interessa il match e io vi do il match.
Rodano contro Cantone. Due squadre poco spettacolari e molto concrete a detta dei presunti opinionisti con le dita sporche di fritto a bordo campo.
Si comincia davanti a buon pubblico dove la componente dei supporter di Rodano sovrasta i pochi e timidi tifosi di Cantone. Giocatore più osannato tale Martini. E qui mi fermo.
Pronti via, citando Pardo, subito agonismo. Sgroppata di Geraci, terzino di Cantone, utile per ammirare la bellissima maglia delle furie rosse. Dopo 3 minuti palo di Golinelli su punizione. Nel monologo Cantone, quasi per caso, goal di Rodano con Petri su assist di KondaKciu. Cantone reagisce con i fratelli Benso, indemoniati ma poco efficaci sotto porta. Nel marasma generale dove il calcio è un ottimismo emerge Casolari, centrale di Cantone dai piedi buoni e la faccia sveglia. Al 20’ pareggio di Cantone con tiro da fuori di De Luca ma d’altronde buon sangue non mente. Il primo tempo finisce con il palo colpito da Benso su assist di De Luca.
Intervallo utile ai calciatori per rinfrescarsi e soprattutto per chiacchierare con fidanzate ed ipotesi di fidanzate.
But, non di solo amore vive l’uomo e ci si ributta nel secondo tempo dove Benso Junior costringe Casetta al miracolo per evitare il goal. Al 8’ rigore per Rodano causa fallo su Martini, dal dischetto Pepo Morini freddo come un Maxi Bon nel frizer del Circolo, 2 a 1 per Rodano, portiere spiazzato. Ma la gloria, insegna Oscar Wilde, dura poco infatti pareggia subito Cantone con goal di Golinelli con la gentile concessione di Casetta. Rodano si riporta avanti con Petri, si ancora lui, si è incredibile, si neanche lui sa come ha fatto, di testa in mischia. Dopo 5’ minuti 4 a 2 per il Rodano con goal ancora di Petri che a porta vuota ruba il goal al compagno Lele Pedroni. Furto con aggravante. La chiude Martini con un tap in su assist di Kondakciu. Ultimo a mollare Golinelli che fissa il 5 a 3 con goal di sinistro da fuori area.
Finisce cosi quindi con Rodano che vince ed esulta, Cantone che parla e il pubblico che abbandona gli spalti con la sensazione che, forse, se si andava al cinema a vedere Godzilla II – King of the Monsters, chissà se la serata sarebbe stata migliore. Ma con i se e con i ma non si fa la storia, cari miei lettori, ma con i si e con i no.

Pagelle:

CANTONE
Ferretti 6: non trovo colpe in quest’uomo ma chi sono io per giudicare se non un semplice giornalista
Bezzi 5,5: mah
Davoli 5,5: mah volume 2
Geraci 7,5: veloce tipo pendolino Cafù…come cantava Cremonini ai tempi d’oro “Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi
Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi
Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi
Se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi”
Casolari 8: ohhhh…uno e dico uno che sa giocare a calcio in una tristezza generale dove siamo costretti a giocare in Nazionale con gente scarsa come Parolo e Gagliardini che io dico, negli anni 90, non avrebbero trovato posto neanche nel Villa Minozzo.
Gattamelati 5,5: mah volume 3
Bimbi 6,5: geometra del pallone, ordinato e anche un tipo simpatico il che, a mio parere, non guasta mai.
Tamar 5,5: gioca poco e qui la domanda è se per scelta sua o dei suoi compagni ma sono abbastanza sicuro che riuscirò comunque a prendere sonno tra poco…
Golinelli 8: primo tempo opaco , secondo tempo scoppiettante condito da 2 goal tra l’altro, nota di merito, uno di destro e l’altro sinistro…vero ultimo Highlander di Cantone. Tra 20 anni sarà ancora li, li nel mezzo, faticando come Oriali vinci caso mai il panino alla coppa.
Benso.M 7: ho avuto il piacere di scambiare 4 chiacchere con il ragazzo prima della partita, simpatico e affabile. Gli avevo promesso il 7 a prescindere da come avrebbe giocato….e ha gocato anche bene.
Zorra (…): onestamente, me lo sono perso.
De Luca 7: uellà. Il goal da fuori area since Pino dal 2001…farà strada.
Benso T 6,5: tipo, avete presente quando siete in quei pomeriggi d’estate al parco, quando arriva una zanzara e poi , oh, non se ne va più…comincia a girarvi intorno, vi plana addosso, vi urta, se ne va, poi torna, non sta ferma…e voi besiati perché nonostante siete evoluti e intelligenti non riuscite a mandarla via. Ecco bravi, ci aggiungete un pallone e la difesa di Rodano.
Mezzadri 6,5: migliorato rispetto gli anni scorsi, qualche chiusura degna del Pancaro dei tempi belli alla Lazio si Sergio Cragnotti

Rodano
Casetta 6: tra miracoli e micini la suff per me se la merita. Se non siete d’accordo andate al Pavaglione
Martini 1+2+3+4+5+6+7+8+9+0: scegliete voi. Non tocca un pallone per generazioni poi la butta dentro neanche fosse un bomber di razza. Il tutto osannato dal pubblico in un modo difficilmente comprensibile ma tantè che l’uomo, per natura, nasconde la sua parte razionale dietro quello specchio che noi chiamiamo mistero.
Alberoni 6,5: semplice. Diligente. Educato
Davoli.A 5,5: nervosetto.
Pedroni 6,5: calimero. Il suo compagna di squadra gli nega la gioia del goal.
Morini 7: sul rigore, sotto la curva, c’era cosi tanta tensione che ho visto con i miei occhi gelati sciogliersi e goccioline di acqua evaporare. Ma lui, insensibile come una lastra di ferro del Nebraska, spiazza il portiere e torna a centrocampo come solo quelli che danno del tu al allone possono fare.
Spitaleri @: lasciate un commento su coppadeicantoni.altervista.org e commentate la sua prestazione. Il commento migliore sarà premiato in campo il giorno della finale da Maurizio Rabotti in persona.
Fontanelli 7: bravo ma non ho più voglia di scrivere
Schillaci 6,5: centrocampista che in pratica fa un pò tutto abbastanza bene il che evince perché a Giugno gioca alla Coppa Cantoni
Petri 8 ma facciamo anche tombola: nella vita, a volte, i miracoli accadono. L’uomo sulla luna, Mennea che vince le olimpiadi, il cono gelato finito senza sporcarsi le braghe, Petri che fa 3 goal….no dai,Petri che fa 3 goal è troppo. Non ce la faccio, non ce la faccio.
Kondakciu 7: 2 assist, mai domo.
Magri: boh
Gualandri 6,5: ogni anno alla coppa cantoni cambia ruolo…il prossimo anno si presenterà come elettricista visti i problemi alle luci.

Cantone – Cerro 1-2 IL COMMENTO

CANTONE-CERRO 1-2 ( 3’ Zurlini Simone, 18’ Zurlini Simone, 28′ Mosca Andrea)

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Cronaca:

Depressi e sconsolati dalla finale di Champions, gli amanti del calcio dopo 2 giorni di lacrime e sconforto, prendono il coraggio in mano e le scarpe ai piedi e decidono di uscire di casa. Luce in lontananza. Lunedi sotto sera, sullo sfondo un campo da calcio, profumo di erba, ventilato ma non troppo, severo ma giusto. Coppa Cantoni. Gente stipata in ogni dove (la questura dice 300 persone, Bortolazzi scuote la testa ed esclama un perentorio “non più di 40”) per assistere a LA PARTITA.

Il classico. CANTONE – CERRO.

Ovvero qualità contro quantità

Momama contro pero.

Ciotolato contro salita.

Appartamento contro villetta.

Tanga contro mutandona.

Spritz contro Estathe.

Squadre al completo tranne l’assenza di Marco Ferrari per Cantone che peserà. Molto. Pesantemente peserà.

Allenatori Persona per Cerro e Casini per Cantone: il primo prudente, equilibrato, ricorda Allegri, il secondo più votato al calcio offensivo, molto tecnico e poco concreto, ricorda Sarri.

Il pronostico è tutto per Cantone, il pubblico è tutto per Cantone.

Pronti. Via. Zurlini Simone prende il pronostico e lo calpesta con superbia. Dopo 3 minuti tiro dal limite del Cigarini blu vestito, 1 – 0 Cerro.

Cantone reagisce con Mercati azione personale e Golinelli su cross di Zorra ma poca roba. Il pubblico comincia a capire che qualcosa non va, le vendite di birra aumentano per placare gli animi. Zurlini Simone ancora pericoloso con un tiro da fuori ma è soltanto una prova, dopo 4 minuti, al ventesimo punizione per il Cerro. Batte lui. E chi se no. Goal. Una punizione alla Del Piero, qualcuno dal pubblico suggerisce “no, alla Morfeo” ma arriva la sentenza “ punizione alla Doni” esclama un vecchietto che subito dopo sparisce nell’oscurità. 2 – 0 Cerro. Cantone ci prova con Mosca Andrea ma Buldrighini para, Cerro superiore. Cantone a pezzi. Al 27’ però accade qualcosa: Zorra tiro da fuori, palo, ribattuta goal di Mosca Andrea alla super Pippo Inzaghi. 2 – 1 Cerro. Il primo tempo finisce con i tentativi di Pinetti e Zorra senza esito. All’intervallo i mister provano a dare ordini, il pubblico si scaraventa sul Bar come una tigre sulla preda ferita. Patatine fritte finite. Scatta il nervosismo, tensione a mille ma l’arbitro fischia l’inizio del secondo tempo e gli animi, d’incanto, si placano. I primi 10 minuti sono paragonabili al gioco del Watford di Mazzari, una noia cosmica. Poi arriva Buldrghini che compie un miracolo sul colpo di testa a botta sicura del centravanti di Cantone. Da qui Cantone ci crede, Zorra prova il tiro, Mosca prova la conclusione, fuori. Cerro riparte in contropiede ma Pinetti ferma Moratti lanciato solo davanti al portiere. Zurlini Davide tiro da furi al 18’ che esce di poco. Zorra tiro da fuori al 22’.Gli ultimi 10 minuti sono un assolo di Cantone senza però mai essere realmente pericolosi. Finisce 2 – 1 Cerro. Zurlini Simone detta legge. Per Cantone orgoglio ma poca roba. Casini a rischio esordio, si parla già di un possibile Franceschi Yuri al suo posto mentre dal pubblico si faceva forte il nome di “Luca Bezzi” allenatore. Per Cerro invece la conferma di una difesa forte, un centrocampo solido e un attacco da rivedere. Ma nel calcio c’è spesso un “MA”. E se il tuo “MA” si chiama Zurlini Simone, allora, la coppa, forse, è già più vicina. Molto più vicina.

PAGELLE

Cerro

 

BULDRIGHINI JACOPO 7: Gigi alzala urlavano 13 milioni di persone Sabato alle 20.45. Il ragazzo di via Manot ha dichiarato: “se alzo la coppa smetto col calcio”. Come Gigi nazionale la carriera è agli sgoccioli, forse l’ultima occasione per mettere le mani su la maledetta. Para tutto, sul goal non ha colpe, sulla maglietta con cui si presenta ha molte colpe ma si sa, la moda è di chi la fa.

ZURLINI SIMONE 8,5: il suo idolo è Cigarini ma ci permettiamo di far notare come i piedi del primo siano molto meglio di quelli del secondo. Due goal, falli ricevuti, poche lamentele. Lo spot della Tim recita “il calcio è di chi lo ama”. La Coppa Cantoni ha il suo testimonial perfetto. IL MIGLIORE

ZURLINI DAVIDE 6: terzino ordinato. L’ordine è il principio di tutte le cose. Grande qualità. Sfiora anche il goal ma si sa, i piedi buoni in media appartengono a 1 persona ogni 54 mila abitanti, il fratello è una di queste, 2 nella stessa casa anche no.

MARCO BULDRGHINI s.v:                                                                     Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!

Tant’ è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.

Io non so ben ridir com’ i’ v’intrai,
tant’ era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.

(l’inizio dell’Inferno di Dante è più interessante della prestazione di Full Metal Bud)

CASTAGNOLI MATTEO 6,5: purtroppo il brutto episodio che non vorremo raccontare. 12’ minuti dal secondo tempo, Matteo Hood con la palla tra i piedi, dal pubblico si sente urlare “ tagliati i capelli Telespalla Bob”, Matteo sente, si contrae, cade. Demoralizzato. Peccato, un po’ De Sciglio, un po Zambrotta ma il peso della vergogna è troppo, a fine partita annuncia il suo abbandono dalla Coppa Cantoni. Al suo posto un cinquantino Aprilia.

TERRANOVA 6: new entry del torneo, non fa danni. Certo non è Modric ma in fin dei conti, chi lo è ? ( speravo lo fosse Pjanic poi mi sono reso conto che non lo è ma questa è una storia triste)

CONTI MATTEO 7: incredibile. Non si spettina. Difensore anni 50 avanti Maradona, o palla, o campo.

ERIK FAVALI 5,5: ci erre sette meno ci erre uno e mezzo fa ci erre cinque e mezzo

ALEX MORELLI 6,5: navigato. L’esperienza lo fa stare spesso al posto giusto al momento giusto. Qualche passaggio filtrante per Semeraro e molta copertura. Un voto in meno perché si presenta in campo con la racchetta da tennis e le palline, l’abitudine è una brutta bestia.

FONTANELLI 7: come il compagno di saccottino Motta Conti, anche lui difensore centrale all’antica. Ricorda Rugani per l’impostazione, a proposito di impostazione, prova a impostare il gioco e in questo ricorda Campanellino di Peter Pan. Lascia stare. Fai il tuo che lo sai fare bene

SEMERARO 6,5: corre tantissimo e si lamenta tantissimo. Incubo per l’arbitro, delizia per i compagni. Bel giocatore, niente da dire anche perché…ha detto tutto lui.

MORATTI 5: serata storta, non la becca molto e si fa anticipare da Pinetti su una buona occasione. Pronto per il matrimonio visto che decide di fare la doccia ed andarsene prima della fine della partita. Non si fa. L’ansia da matrimonio fa brutti scherzi

OLIVI 6,5: fa legna, la taglia, la sistema, la carica sul camioncino, la porta via, poi la scarica, la sistema, la copre e va in doccia. Gattuso. Sturaro. Migliaccio. Geppetto.

GAROFALO 5,5: centravanti dai piedi buoni ma leggerino a questo livello; in tanti lo indicano come erede di Cullu. In tanti non capiscono di calcio. In molti rimpiangono Cullu goal. Più carne rossa e spremuta ragazzo

Cantone

 

FORCILLO 6,5: giocare con 43 amici che ti spaccano i mandarini a ogni palla che tocchi è peggio che giocare al Cam Nou se ti chiami Figo e giochi nel Real Madrid. Bravo. Carattere. Sui goal di Zurlini ha tante colpe quante il maggiordomo quando l’assasino è il vicino di casa.

BENNY 6: “corri cavallo, corri ti prego
Fino a Samarcanda io ti guiderò,
Non ti fermare, vola ti prego
Corri come il vento che mi salverò”. In confronto Bolt è un vasetto di caramelle gommose

BEZZI ANDREA 6: new generation di Cantone. Nella partita incide come un leggero venticello di primavera in mezzo i grattacieli di Time Square

MEZZADRI 5: il calcio è un gioco. Gioco. Non mi diverto. Non è più un gioco. Divento nervoso. Non gioco più. Vado via prima che il gioco finisca. Non sto giocando. Non mi diverto. Arrivo a casa. Sono nervoso. Perché sono andato a giocare ?

GOLINELLI 5:  serata storta. In pratica fa esattamente quello che ha fatto Higuain nel secondo tempo della finale di Champions….cioè..un…

PINETTI 6,5: a metà secondo tempo scossa ti terremoto 3.4 a Montecavolo epicentro campo da calcio, appena fuori dall’area di rigore nel momento esatto in cui il Pinetti entra in scivolata fermando Moratti con un tempismo che ricorda Paramatti (per  chi non sa chi è Paramatti, il che è molto grave, googolare pleae)

SFORZATO 5,5: non ricordo

DAVOLI ANDREA 5,5: certo che giocare e mettersi a posto i capelli nello stesso momento è cosa non semplice. Gioca terzino, timido.

MOSCA FRANCESCO 6: difensore centrale, si fa apprezzare, sbaglia poco e nel complesso merita lo striscione  che gli attacca la curva di Cantone ovvero “Andrea Masiello difendi per noi”

MOSCA ANDREA 7: corre, segna, si sbatte. Un pò attaccante un pò centrocampista, un po’ difensore, un po’ mezzala. Finita la partita lava la macchina di mister Casini, accompagna a casa metà squadra Cantone, prepara la cena per Bezzi Luca e porta a spasso il cane di Golinelli. Duracell

MERCATI 6: piedi buoni e fisico da centrocampista doc. Nel complesso non fa male ma non accende mai la lampadina. Nel secondo tempo marca Zurlini ricordando ai nostalgici la marcatura di Mendieta su Zidane. Va bè, questa è una cagata.

ZORRA 7: il migliore a pari merito con Mosca Andrea. Il goal di Cantone viene da un suo tiro finito sul palo. Giocatore completo. Pronto per vincere Coppa Cantoni e Pavaglione nello stesso anno, cosa che negli annali sembra riuscita solo a 2 persone di cui una è Gino Govi

FERRARI FEDERICO 7: capitano sempre sul pezzo. Difficilmente sbaglia una partita per spirito. Gioca a tutto campo e come le casalinghe fa bene un pò tutto. Multitasking

Mister

 

PERSONA CERRO 8: Allegri. Tattica, difesa e gioco pragmatico. Vince, non diverte ma a lui non interessa

CASINI CANTONE 6: Sarri. Attacco, gioco a tutto campo. Peccato non vincere.

ARBITRO MAICOL 9: migliore in campo, pronto per Coverciano che poi essendo amico di Moggi non dovrebbe avere una carriera difficile per arrivare in seria A.

BORTOLAZZI 7: guardare una partita con lui è come avere Bergomi, Caressa, Pardo e Piccinini tutti assieme attorno.

Supercoppa: la Storia e la Vittoria.

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La vigilia della prima volta, sabato 1 Agosto del 2009, apparvero alcune scritte sui muri che sfottevano o incitavano i castellesi e i montecavolesi. La cosa seppur all’esordio aveva già toni alti, del resto la sana rivalità tra Montecavolo e Quattro Castella, è sempre stata accesa.  La seconda volta apparvero gli striscioni e così via, sembrava un crescendo pena esclusioni di colpi, in particolare dopo la prima (e finora unica) vittoria dei castellesi nel 2011, ma poi a Montecavolo, intanto che i giovani maturassero, atterrò da un alto pianeta Mr. Patrik Ferri, che con una doppietta riportò la Coppa a Montecavolo. 2013 Montecavolo torna a vincere in trasferta, nel 2014 invece, grazie al blocco oriundo della Buca, i castellesi vengono sconfitti a Salvarano. Il resto è storia recente e va la riportiamo di seguito.

Premessa: a Quattro Castella, la storia si intreccia con la passione e le cose se si fanno, si fanno bene. Così anche un Torneo come il Pavaglione che, diciamolo, è uno spin-off della Coppa dei Cantoni, viene preparato e organizzato nel migliore dei modi. Nel paese delle contrade e dove realizzano un Corteo con migliaia di visitatori ogni anno, anche la Supercoppa Comunale deve essere fatta come Matilde comanda. 

Purtroppo questo senso calcistico di inferiorità nei confronti dei montecavolesi è da sempre presente, appare sul loro blog nel articolo inaugurale dell’edizione del Pavaglione di quest’anno, una bella punzecchiata alla Coppa (vedi sotto), che non merita replica, o meglio abbiamo lasciato parlare il campo.

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Tranquilli che sul Blog della Coppa dei Cantoni cercate Pavaglione apparirà solo per post correlati alla Supercoppa, ma tant’è.

Arriviamo all’ultima edizione.

Il Montecavolo scende in campo con un: 4-3-1-2
Casini A.
Checco – Ferrari F. – Macca – Pinna
Zurlo – Mazzieri Al. – Omar
Ibra
Mazzieri L. – Mosca A.
Panchina: Luca Golo e Fionda
La selezione della Coppa dei Cantoni si presenta su un campo, dove i castellesi, come dicevamo prima, sfoggiano una super organizzazione (musica, panini, birre e uno striscione che fa sentire, quanto ci tiene la formazione del Pavaglione).
All’ultimo danno forfait Bertolini F. e Fontanili A., mister Bezzi si trova a dover cambiare la formazione a 30 minuti dal inizio!
Ore 18.30 dopo le foto di rito, la partita inizia!
Il Pavaglione gestisce la palla meglio dai ragazzi dalle Coppa, Tarabelloni gestisce in difesa e Francia imposta a metà campo!
Il Montecavolo sempre dietro la linea della palla, difende molto bene puntando alle ripartenze!
Dopo 30′ un cross in mezzo dell’ala del Quattro Castella dopo un scontro tra titani, tra Macca e Alberoni la palla passa e accidalmente tocca coscia e braccio di Pinna.
Arbitro fischia rigore! Keso L. spiazzato e 1-0 per il Pavaglione!
Il Montecavolo fatica a reagire, e purtroppo perde anche Mazzieri L. che deve corre a lavorare, il primo tempo finisce con il Quattro Castella che domina.
Fine primo tempo mister Bezzi tiene lo stesso modulo e incita ai ragazzi a reagire!
Inizia il secondo tempo e la formazione del Montecavolo inizia a farsi sentire e il duo Mosca – Golinelli diventa imprendibile per la difesa avversaria!
Dopo 20′ mister Bezzi azzecca la mossa vincente cambio, passa al 3-5-2 del nemico Conte!
Omar – Checco – Pinna
Ferrari – Zurlo – Macca – Mazzieri Al.
Fionda
Golo – Mosca
Macca recupera una palla a metà campo, lancia un Golinelli in gran spolvero, arriva sul fondo mette in mezzo, Fionda anticipa Tarabelloni con la punta del piede e la palla prende un effetto stranissimo e spiazza il portiere Rossi.
1-1 e palla al centro!
Il team delle Quattro Castella reagisce con un Francia molto in forma, ma la difesa guidata da Checco (uno dei migliori in campo) regge l’urto!
Al 35′ una bellissima serpentina di Zurlini (tunnel a Tarabelloni) sulla linea del fondo con scarico indietro fa trovare Mosca davanti a Rossi che non calcia di prima ma prova a scartarlo: Rossi riesce a recuperare la palla.
Al 40′ un colpo di testa di Macca su calcio angolo esce di poco sopra la traversa. Nei minuti finali il Montecavolo non ha più le forze, causa panchina cortissima a confronto di Quattro Castella che si sono presentati con 18 giocatori, mister e vice mister.
Al 44′ Macca e Fionda recuperano una palla a centro campo e Fionda tira scavalcando Rossi e insaccato la palla in rete, gol spettacolare ma arbitro annulla per fallo sul giocatore del Pavaglione.
45′ più 3 finiscono, si va ai rigori!
Parte il Pavaglione (Francia) gol
Mazzieri gol
Pavaglione (Tarabelloni) gol
Mosca gol
Sulle tribune inizia a sentirsi, “Casini non è un pararigori“, c’è l abbiamo già in tasca.
Pavaglione parato
Golo gol
Pavaglione parato
Fionda gol
Fine della partita con il. Montecavolo che sovrasta il proprio portiere e mister bezzi alza la sesta super coppa a discapito di un PAVAGLIONE molto bravo a organizzare meno a vincere!
6-1 fine primo set!
Il prossimo anno si inizierà il secondo set!

Formazione del Pavaglione (in marrone i residenti a Montecavolo, in campo per QC):

Andrea Rossi, Manu Aguzzoli, Tarabelloni, Gualerzi, Shao, Codeluppi, Francia, Bokar Badji, G. Barbieri, Risciglione, Alberoni.

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PAGELLE MONTECAVOLO

Casini A.: riceve in tutta la partita 2 tiri e uno è il rigore!
Lo si vede spesso chiamato in causa a gestire la palla con i piedi.
Nei rigori si trasforma in un muro e abbatte tutti i pregiudizi fatti su di lui da Non para rigori!
Un colonna di questa squadra. Voto7.5 “Krul l’olandese
Pinna: sulla sua fascia nel primo tempo il Quattro Castella costruisce sempre e lui spesso si trova ad affrontare 2 giocatori contro uno in maniera impeccabile.
Il rigore non va nenache considerato visto che la palla tocca prima la coscia e poi il braccio.
Nel secondo tempo gestisce in modo ottimale la difesa a 3. “Il trattore” voto7
Checco: trovatosi per caso convocato alla Supercoppa risponde “presente”.
Tutt’altro giocatore, rispetto a quello visto nella fallimentare Buca, si posiziona a destra e poi difensore centrale senza mai sbagliare un passaggio e un anticipo. Alla fine vince un 1vs1 fondamentale durante un contropiede di Francia. “La sorpresa” voto 8
Macca: il mister gli dà in mano le chiavi della difesa da gestire, un primo tempo dove lo si vede a fare a sportellate con Alberoni. Nel secondo tempo la sua corsa a centro campo porta a recuperare diversi palloni tra qui quello del gol. Pericoloso in area avversaria.
Maratoneta” 7.5
Ferrari F.: nel primo tempo insieme a Macca formano una delle coppie centrali più forti della Coppa. Sempre in anticipo e mai un pallone sbagliato. Nel secondo tempo lo si vede ala, un sacco di galoppate con diversi cross (diversi fuori)
Nonno a chi? ” voto 7.5
Mazzieri Al.: nel primo tempo bezzi lo mette davanti alla difesa a gestire e impostare la palla ma fatica tanto da perderne qualcuna. Nel secondo tempo lo mette prima su Francia e poi su Gualerzi ricordandogli quello che meglio sa fare: Fare legna! Non per questo viene considerato uno dei centrocampisti più rognosi della Coppa.
Recupera una quantità di palloni e alla fine si accascia con i crampi per terra. Soccorso da Puppi con una birra.
Falegname di mestiere” voto 7 +
Mazzieri L.: rimane uno dei giocatori più tecnici della Coppa dei Cantoni, dialoga con Mosca nello stretto in continuazione tanto da essere uno dei migliori nel primo tempo. Peccato che dopo 30′ deve scappare al lavoro.
Incantevole” voto 7.5
Zurlini: a centro campo nel primo tempo si prende la squadra sulle spalle e gestisce la palla con ottimi risultati. Nel secondo tempo si accende con qualche inserimento in area avversaria ma soprattutto quando fa una serpentina e semina panico nel area avversaria servendo Mosca davanti alla porta.
El pibe del cerro” voto 8-; Zurlini ha giocato 7 edizioni su 7 della SuperCoppa, risultando spesso decisivo ai fini del risultato (ndr).
Fionda: nel suo campo non si fa mancare il gol, spesso gestisce la palla da fermo e viene cercato poco. Nel secondo tempo cala fisicamente fino a trovarsi a fare il centrocampista. Si inventa un gol spettacolare da centro campo, così bello che l’arbitro l’annulla.
Bomber di Razza” voto 7.5
Ibra: debutta nella sua prima supercoppa come se giocasse da una vita queste partite. Mette in mostra molta tecnica e voglia di fare bene. Nel secondo tempo si inserisce spesso tanto da causare diversi problemi alla difesa avversaria! “Nuove leve” voto 7+
Golo L.: passa un primo tempo sotto tono, anche se si fa sempre trovare pronto. Nel secondo tempo entra un altro Giocatore che diventa la bestia nera nella difesa locale, assist a pennello per il compagno di reparto Fionda, spesso si invola sulla fascia sinistra. Al ultimo sbaglia uno stop quando poteva portarlo a liberare uno dei suoi bei tiri, che animano le serate afose della Coppa dei Cantoni. Chiude esausto e mezzo infortunato.
Veterano di supercoppe” voto 7.5
Mosca A.: il giocatore con più corsa nel attacco della Coppa dei Cantoni e sopratutto anche quello più menato dalla difesa avversaria. Dialoga un sacco nello stretto con i compagni e più volte si imbuca in velocità. Poteva entrare nel tabellino delle reti se tirava subito l’ottimo assist di Zurlini. Rimane uno dei giocatori più forti della Coppa. “punta di diamante” Voto 8-
Omar: Il giocatore operaio della Coppa dei Cantoni, lo trovi ovunque e non si tira mai indietro in un contrasto!
Uno di quei centrocampisti che corre per ore e non lo senti mai a lamentarsi. Uno di quei giocatori che qualsiasi mister lo vorrebbe nella sua squadra quando c’è da andare in battaglia, mister Bezzi lo sapeva già.
Tutto fare” voto 7.5
Mister Bezzi: alza la sua 6 super coppa, e con 12 giocatori compie un vero miracolo contro un rosa più informa come quella del Pavaglione.
Nel primo tempo tiene il suo marchio di fabbrica 4-3-1-2 ne secondo tempo vede il bisongo di usare il 3-5-2 tanto nemico ( lo usava Conte alla Juventus). Questa mossa ripaga subito la scelta con il gol del pareggio. Gestisce benissimo i cambi, tanto da fare vendere al Pavaglione che anche con 12 leoni si posso battere 18 giocatori.
Sir Luca Bezzi” voto 8.5

Redazionale a cura dell’Organizasion della Coppa dei Cantoni; Pagelle e Commento a cura di C. Macca.

VI Supercoppa Comunale 2014 – “Pent5campeon”

La classica sfida d’estate si svolge in casa della selection Montecavolese (fornita dalla coppa dei cantoni) di fronte come sempre la selecao Castellese (pavaglione) agguerrita più che mai nel tentativo di accorciare le distanze nello scontro diretto 4-1 a favore dei rivali.

L’orologio del direttore di gara Tanchis Simone segna le 19.00 e le danze hanno inizio: Mr. Bezzi (per la prima volta accompagnato alla guida della squadra dall’assistente G.Olivi) date alcune assenze deve abbandonare il caro modulo spallettiano 4-2-3-1 ma non rinuncia alla fantasia schierando la formazione di  casa con il 4-3-1-2.
Quattro Castella: si dispone con il classico 4-4-2 quadrato ed efficace.  Primo tempo privo di particolari emozioni, le squadre si studiano senza  scoprirsi della serie “meglio non prendrele”. Da segnalare solo due occasioni (difficili da definire palle goal) una per parte ed un dubbio intervento in  area di rigore da parte di D. Pinetti su G.Barbieri ma per il direttore non ci  sono gli estremi per il penalty, quindi si arriva all’intervallo a reti bianche.
La ripresa: le squadre sembrano aver sciolto le briglie, o meglio gli ospiti  sembrano averlo fatto e prendono in mano il pallino del gioco proponendosi con costanza in proiezione offensiva. Montecavolo è stanco, sente la pressione e soffre più degli avversari caldo e stanchezza ma è solo un’impressione. Quattro Castella attacca, Monteca difende e riparte e a metà ripresa trova la zampata vincente con un contropiede al bacio!
IMG_36847928607898Recupero palla a centrocampo, lancio sull’esterno per L.Golinelli che appoggia al limite dell’area di rigore per M. Ferri che con un preciso e potente esterno  destro batte un incolpevole Strozzi. 1-0 Montecavolo, a sbloccare la partita è proprio lui, il Goldenboy Ferri l’uomo che che ha deciso la finale della Coppa 2014 segnando la rete decisiva.
Quattro Castella non si dà per vinta abbassa la testa e intensifica i propri attacchi in maniera efficace: a non molti minuti dallo scadere è Fabio Romagnani a riportare in parità il conto delle reti con un destro foderato da pochi metri dentro l’area superando il debuttante Brindani anche lui incolpevole (da segnalare l’esultanza polemica del marcatore all’indirizzo di Pinetti seduto in panchina). La formazione ospite continua poi l’arrembaggio verso la porta del giovane portiere ma senza successo. Minuto 44:30 in Mr Bezzi si reincarna il mago olandese Van Gaal e sostituisce il portiere in campo va Gualandri pronto per gli ormai certi calci di rigore.
Dopo 3 minuti di recupero Tanchis fischia la fine, la Supercoppa Comunale verrà decisa dalla lotteria dei rigori!

È Montecavolo a battere il primo penalty sotto la curva Modolena con Zurlini: goal!!
Prontamente risponde quatto Castella insaccando il loro primo rigore.
Secondo rigore: L.Golinelli segna (rigore lontano dalla perfezione) per i  Castellessi va il numero uno Strozzi… Alto, anzi altissimo anzi MODOLENA!!!
Terzo rigore impeccabile di A.Mosca, Gualandri ipnotizza il diretto avversario e para (Van Bezzi l’ha schierato per questo del resto) 3-1 Montecavolo
Il rigore decisivo: sul dischetto Davide ‘Fionda’ Albertini freddo come non  mai realizza e regala, fra l’indecisione del direttore di gara in difficoltà nel conteggio delle reti segnate, la quinta vittoria Extracomunale ai ragazzi in tinta granata che si laureano PENTACAMPEAO!!!!!

IMG_36856429589874Montecavolo dopo una sofferta sfida si porta sul 5-1 e conferma la supremazia  su i cugini, ad alzare la Coppa della ‘Manita‘ è il condottiero del team Mr. Bezzi premiato dall’assessore allo sport del comune Morini!

Arrivederci all’edizione 2015, grazie a tutti coloro che hanno partecipato, in campo in panchina e ell’organizzazione dell’evento!
Sempre e comunque MONTECA ALE’!!!!

L’Organizasion

LA SUPERCOPPA RESTA A MONTECAVOLO

La Vecchia Guardia montecavolese di nuovo in campo non delude

QUATTRO CASTELLA – Come da 5 anni a questa parte, si è svolto uno degli appuntamenti più attesi dell’estate matildica: la partita di calcio tra il Monteka Team (selezione dei migliori giocatori del torneo di calcio estivo montecavolese Coppa dei Cantoni) e il Pava (selezione dei migliori giocatori del torneo di calcio a 5 estivo casetllese Pavaglione). Nel tardo pomeriggio la partita inizia subito in salita per il Monteka Team, già sotto di 2 reti nei primi 20 minuti grazie ad una doppietta di Romagnani. Il primo gol avviene su retro passaggio sbagliato di Casini Luca per il fratello, che permette l’inserimento della punta avversaria che finalizza in rete. Mentre il secondo gol viene segnato di testa, su azione iniziata sulla destra. Gli ospiti però hanno il merito di svegliarsi e iniziano far girare la palla a dovere fino a quando Boschini con un bel diagonale palo-goal accorcia le distanze sul finire del primo tempo. Ripresa nel segno della “Remuntada” agevolata da un goal dopo soli 40 secondi di Mosca, che riporta in partirà le squadre. Tutto da rifare per il Pava team, fino ad allora sospinto anche dal numeroso pubblico presente.

Monteka Team 2013

Monteka più forte del fattore casa e dopo 5 minuti ecco che arriva il vantaggio con Albertini che di testa insacca giusto sotto l’ incrocio. Vento in poppa per gli ospiti che si limitano a controllare il gioco e a ripartire mancando clamorosamente un paio di goal sia con Golinelli Andrea e con Boschini lanciato solo in area a tu per tu con il portiere. Da segnalare un goal annullato a Leone. La compagine castellese, però non ci sta e di fronte al proprio pubblico vuole ben figurare e così è Barbieri con un bel piatto al volo, su cross dalla sinistra, a portare in parità la sfida. Sembra una sfida destinata a finire ai calci di rigore, ma non la pensa così il difensore che atterra Golinelli in area, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si presente Zurlini, il più castellese dei Montecavolesi (per i suoi lunghi trascorsi tra le file del Quattro Castella) che come 3 anni prima mette a segno e riporta in vantaggio la selezione della Coppa dei Cantoni. Negli ultimi minuti è assedio castellese ma Andrea Casini difende egregiamente la porta e la Supercoppa resta a Montecavolo. Per un totale di 4 edizioni vinte sulle 5 disponibili.

Ringraziamo il mister Luca Bezzi e i ragazzi del Pavaglione per l’organizzazione dell’evento.
PAVA TEAM – MONTEK TEAM: 3 a 4 2x Romagnani ℗, 2x Boschini (M), Albertini (M), Barbieri ℗, Zurlini rig. (M)
MONTEKA TEAM 2013: Casini A., Bertolini F., Leone, Casini L., Pinetti, Zurlini, Bonaccini, Mosca A., Albertini, Boschini, Golinelli L. Subentrati dalla panchina: Mroz A., Mroz M., Olivi G., Golinelli A.

ALBO D’ORO

2009 MONTEKA TEAM

2010 MONTEKA TEAM

2011 PAVA TEAM

2012 MONTEKA TEAM

2013 MONTEKA TEAM