CANTONE-CERRO 1-2 ( 3’ Zurlini Simone, 18’ Zurlini Simone, 28′ Mosca Andrea)

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Cronaca:

Depressi e sconsolati dalla finale di Champions, gli amanti del calcio dopo 2 giorni di lacrime e sconforto, prendono il coraggio in mano e le scarpe ai piedi e decidono di uscire di casa. Luce in lontananza. Lunedi sotto sera, sullo sfondo un campo da calcio, profumo di erba, ventilato ma non troppo, severo ma giusto. Coppa Cantoni. Gente stipata in ogni dove (la questura dice 300 persone, Bortolazzi scuote la testa ed esclama un perentorio “non più di 40”) per assistere a LA PARTITA.

Il classico. CANTONE – CERRO.

Ovvero qualità contro quantità

Momama contro pero.

Ciotolato contro salita.

Appartamento contro villetta.

Tanga contro mutandona.

Spritz contro Estathe.

Squadre al completo tranne l’assenza di Marco Ferrari per Cantone che peserà. Molto. Pesantemente peserà.

Allenatori Persona per Cerro e Casini per Cantone: il primo prudente, equilibrato, ricorda Allegri, il secondo più votato al calcio offensivo, molto tecnico e poco concreto, ricorda Sarri.

Il pronostico è tutto per Cantone, il pubblico è tutto per Cantone.

Pronti. Via. Zurlini Simone prende il pronostico e lo calpesta con superbia. Dopo 3 minuti tiro dal limite del Cigarini blu vestito, 1 – 0 Cerro.

Cantone reagisce con Mercati azione personale e Golinelli su cross di Zorra ma poca roba. Il pubblico comincia a capire che qualcosa non va, le vendite di birra aumentano per placare gli animi. Zurlini Simone ancora pericoloso con un tiro da fuori ma è soltanto una prova, dopo 4 minuti, al ventesimo punizione per il Cerro. Batte lui. E chi se no. Goal. Una punizione alla Del Piero, qualcuno dal pubblico suggerisce “no, alla Morfeo” ma arriva la sentenza “ punizione alla Doni” esclama un vecchietto che subito dopo sparisce nell’oscurità. 2 – 0 Cerro. Cantone ci prova con Mosca Andrea ma Buldrighini para, Cerro superiore. Cantone a pezzi. Al 27’ però accade qualcosa: Zorra tiro da fuori, palo, ribattuta goal di Mosca Andrea alla super Pippo Inzaghi. 2 – 1 Cerro. Il primo tempo finisce con i tentativi di Pinetti e Zorra senza esito. All’intervallo i mister provano a dare ordini, il pubblico si scaraventa sul Bar come una tigre sulla preda ferita. Patatine fritte finite. Scatta il nervosismo, tensione a mille ma l’arbitro fischia l’inizio del secondo tempo e gli animi, d’incanto, si placano. I primi 10 minuti sono paragonabili al gioco del Watford di Mazzari, una noia cosmica. Poi arriva Buldrghini che compie un miracolo sul colpo di testa a botta sicura del centravanti di Cantone. Da qui Cantone ci crede, Zorra prova il tiro, Mosca prova la conclusione, fuori. Cerro riparte in contropiede ma Pinetti ferma Moratti lanciato solo davanti al portiere. Zurlini Davide tiro da furi al 18’ che esce di poco. Zorra tiro da fuori al 22’.Gli ultimi 10 minuti sono un assolo di Cantone senza però mai essere realmente pericolosi. Finisce 2 – 1 Cerro. Zurlini Simone detta legge. Per Cantone orgoglio ma poca roba. Casini a rischio esordio, si parla già di un possibile Franceschi Yuri al suo posto mentre dal pubblico si faceva forte il nome di “Luca Bezzi” allenatore. Per Cerro invece la conferma di una difesa forte, un centrocampo solido e un attacco da rivedere. Ma nel calcio c’è spesso un “MA”. E se il tuo “MA” si chiama Zurlini Simone, allora, la coppa, forse, è già più vicina. Molto più vicina.

PAGELLE

Cerro

 

BULDRIGHINI JACOPO 7: Gigi alzala urlavano 13 milioni di persone Sabato alle 20.45. Il ragazzo di via Manot ha dichiarato: “se alzo la coppa smetto col calcio”. Come Gigi nazionale la carriera è agli sgoccioli, forse l’ultima occasione per mettere le mani su la maledetta. Para tutto, sul goal non ha colpe, sulla maglietta con cui si presenta ha molte colpe ma si sa, la moda è di chi la fa.

ZURLINI SIMONE 8,5: il suo idolo è Cigarini ma ci permettiamo di far notare come i piedi del primo siano molto meglio di quelli del secondo. Due goal, falli ricevuti, poche lamentele. Lo spot della Tim recita “il calcio è di chi lo ama”. La Coppa Cantoni ha il suo testimonial perfetto. IL MIGLIORE

ZURLINI DAVIDE 6: terzino ordinato. L’ordine è il principio di tutte le cose. Grande qualità. Sfiora anche il goal ma si sa, i piedi buoni in media appartengono a 1 persona ogni 54 mila abitanti, il fratello è una di queste, 2 nella stessa casa anche no.

MARCO BULDRGHINI s.v:                                                                     Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura,
ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!

Tant’ è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.

Io non so ben ridir com’ i’ v’intrai,
tant’ era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.

(l’inizio dell’Inferno di Dante è più interessante della prestazione di Full Metal Bud)

CASTAGNOLI MATTEO 6,5: purtroppo il brutto episodio che non vorremo raccontare. 12’ minuti dal secondo tempo, Matteo Hood con la palla tra i piedi, dal pubblico si sente urlare “ tagliati i capelli Telespalla Bob”, Matteo sente, si contrae, cade. Demoralizzato. Peccato, un po’ De Sciglio, un po Zambrotta ma il peso della vergogna è troppo, a fine partita annuncia il suo abbandono dalla Coppa Cantoni. Al suo posto un cinquantino Aprilia.

TERRANOVA 6: new entry del torneo, non fa danni. Certo non è Modric ma in fin dei conti, chi lo è ? ( speravo lo fosse Pjanic poi mi sono reso conto che non lo è ma questa è una storia triste)

CONTI MATTEO 7: incredibile. Non si spettina. Difensore anni 50 avanti Maradona, o palla, o campo.

ERIK FAVALI 5,5: ci erre sette meno ci erre uno e mezzo fa ci erre cinque e mezzo

ALEX MORELLI 6,5: navigato. L’esperienza lo fa stare spesso al posto giusto al momento giusto. Qualche passaggio filtrante per Semeraro e molta copertura. Un voto in meno perché si presenta in campo con la racchetta da tennis e le palline, l’abitudine è una brutta bestia.

FONTANELLI 7: come il compagno di saccottino Motta Conti, anche lui difensore centrale all’antica. Ricorda Rugani per l’impostazione, a proposito di impostazione, prova a impostare il gioco e in questo ricorda Campanellino di Peter Pan. Lascia stare. Fai il tuo che lo sai fare bene

SEMERARO 6,5: corre tantissimo e si lamenta tantissimo. Incubo per l’arbitro, delizia per i compagni. Bel giocatore, niente da dire anche perché…ha detto tutto lui.

MORATTI 5: serata storta, non la becca molto e si fa anticipare da Pinetti su una buona occasione. Pronto per il matrimonio visto che decide di fare la doccia ed andarsene prima della fine della partita. Non si fa. L’ansia da matrimonio fa brutti scherzi

OLIVI 6,5: fa legna, la taglia, la sistema, la carica sul camioncino, la porta via, poi la scarica, la sistema, la copre e va in doccia. Gattuso. Sturaro. Migliaccio. Geppetto.

GAROFALO 5,5: centravanti dai piedi buoni ma leggerino a questo livello; in tanti lo indicano come erede di Cullu. In tanti non capiscono di calcio. In molti rimpiangono Cullu goal. Più carne rossa e spremuta ragazzo

Cantone

 

FORCILLO 6,5: giocare con 43 amici che ti spaccano i mandarini a ogni palla che tocchi è peggio che giocare al Cam Nou se ti chiami Figo e giochi nel Real Madrid. Bravo. Carattere. Sui goal di Zurlini ha tante colpe quante il maggiordomo quando l’assasino è il vicino di casa.

BENNY 6: “corri cavallo, corri ti prego
Fino a Samarcanda io ti guiderò,
Non ti fermare, vola ti prego
Corri come il vento che mi salverò”. In confronto Bolt è un vasetto di caramelle gommose

BEZZI ANDREA 6: new generation di Cantone. Nella partita incide come un leggero venticello di primavera in mezzo i grattacieli di Time Square

MEZZADRI 5: il calcio è un gioco. Gioco. Non mi diverto. Non è più un gioco. Divento nervoso. Non gioco più. Vado via prima che il gioco finisca. Non sto giocando. Non mi diverto. Arrivo a casa. Sono nervoso. Perché sono andato a giocare ?

GOLINELLI 5:  serata storta. In pratica fa esattamente quello che ha fatto Higuain nel secondo tempo della finale di Champions….cioè..un…

PINETTI 6,5: a metà secondo tempo scossa ti terremoto 3.4 a Montecavolo epicentro campo da calcio, appena fuori dall’area di rigore nel momento esatto in cui il Pinetti entra in scivolata fermando Moratti con un tempismo che ricorda Paramatti (per  chi non sa chi è Paramatti, il che è molto grave, googolare pleae)

SFORZATO 5,5: non ricordo

DAVOLI ANDREA 5,5: certo che giocare e mettersi a posto i capelli nello stesso momento è cosa non semplice. Gioca terzino, timido.

MOSCA FRANCESCO 6: difensore centrale, si fa apprezzare, sbaglia poco e nel complesso merita lo striscione  che gli attacca la curva di Cantone ovvero “Andrea Masiello difendi per noi”

MOSCA ANDREA 7: corre, segna, si sbatte. Un pò attaccante un pò centrocampista, un po’ difensore, un po’ mezzala. Finita la partita lava la macchina di mister Casini, accompagna a casa metà squadra Cantone, prepara la cena per Bezzi Luca e porta a spasso il cane di Golinelli. Duracell

MERCATI 6: piedi buoni e fisico da centrocampista doc. Nel complesso non fa male ma non accende mai la lampadina. Nel secondo tempo marca Zurlini ricordando ai nostalgici la marcatura di Mendieta su Zidane. Va bè, questa è una cagata.

ZORRA 7: il migliore a pari merito con Mosca Andrea. Il goal di Cantone viene da un suo tiro finito sul palo. Giocatore completo. Pronto per vincere Coppa Cantoni e Pavaglione nello stesso anno, cosa che negli annali sembra riuscita solo a 2 persone di cui una è Gino Govi

FERRARI FEDERICO 7: capitano sempre sul pezzo. Difficilmente sbaglia una partita per spirito. Gioca a tutto campo e come le casalinghe fa bene un pò tutto. Multitasking

Mister

 

PERSONA CERRO 8: Allegri. Tattica, difesa e gioco pragmatico. Vince, non diverte ma a lui non interessa

CASINI CANTONE 6: Sarri. Attacco, gioco a tutto campo. Peccato non vincere.

ARBITRO MAICOL 9: migliore in campo, pronto per Coverciano che poi essendo amico di Moggi non dovrebbe avere una carriera difficile per arrivare in seria A.

BORTOLAZZI 7: guardare una partita con lui è come avere Bergomi, Caressa, Pardo e Piccinini tutti assieme attorno.