LA COSTA – MODOLENA 2-1 (dts)
Iattaerelli; Benso (LaC); Fontanelli (Mod)
Sono molti gli incipit che offre una partita del genere, animata da tensione, desiderio di rivalsa e gloria. Si potrebbe raccontare, per esempio, dell’inizio ritardato per ovviare alle mancanze nutrizionali dell’arbitro del match, Tirelli; oppure si potrebbe dire delle pillole scientifiche-culturali di Cervi circa la maestosa Luna estrapolate con ogni probabilità da Focus Junior; oppure, ancora, potremmo parlare quasi esclusivamente di Cossentino-Nureyev capace di deliziare le folle con danze e “veroniche” sul pallone degne del miglior Antonino Prandi.
Si potrebbe dire di tutto questo e di tanto altro ancora, ma qui si vorrà avere il vizio, o meglio il gusto, di partire dalla fine, da quel gazebo niveo circondato dal buio della notte inoltrata ed ospitante più di quattro amici al bar. Lì, a quell’ora della notte, tra un paio di birre (per stare scarsi) e qualche altro alcolico (non so se si può dire) c’erano alcuni dei ragazzi dell’Organizasion che si concedevano sorridenti un brindisi, incantandosi già di fronte a qualche ricordo dell’edizione appena conclusa ed unica nel suo genere. Non erano soli, chiaramente ed inevitabilmente erano sorvegliati dal Minosse montecavolese, il Briso, che – come in ogni Coppa che si rispetti – è Santo Protettore del Team. Quella è l’immagine che più descrive quanto abbiamo vissuto e che, a costo di essere romantici alla stregua della Luna di fragola, più ci muove da anni nel realizzare serate di sport di cui abbiamo tutti un po’ bisogno, soprattutto ora. Già, perché “IL Clausura” è stato nei suoi modi un piccolo miracolo. In pochi all’inizio ci credevano e anche questi non sapevano dove e come si sarebbe arrivati. È quindi bello ritrovare “El Parroquial” gaudente, abitato e festoso così come tutti ce lo ricordavamo e così come tutti ce lo ricorderemo. Terminati i ringraziamenti, per nulla autoreferenziali, siamo pronti a cantare delle gesta e delle audaci imprese di Capitan Leone e Kompagni contro i saraceni invasori del ballerino Cossentino.
Breve riassunto efficace: una partita assopente come poche nel primo tempo. Praticamente non succede nulla, se non qualche sparuto tentativo del carrarmato marchiato dal numero 11, Simone Crivaro, che scorrazza su e giù per il campo manco fosse al primo giorno di libertà condizionata. All’intervallo è 0-0. Lo spettro dei supplementari si avvicina. Anche se l’ottanta per cento dei presenti in campo (e non solo) impara che esistono proprio in quell’istante. Ma questa, questa è un’altra storia. Tirelli fischia la ripresa e tutti riprendono a dormire, finché Tommy Vecchi entra in campo con una Moretti e lì il copione cambia ancora. D’altronde da Tommy Moretti a Nanni Moretti è un attimo: Iattarelli segna su un rocambolesco susseguirsi di cose in area e beffa Omi al 14’; poi fallo su Schillaci in area. Rigore. Fontanelli segna. Squillo di trombe. I supplementari sono realtà. Dieci minuti dalla gloria, altrimenti rigori. Ma dal nulla Teo Benso si ricorda di star giocando una partita di pallone e che a calcio vince chi gonfia la rete. “Semplice”, si dice. E continua: “dopo tutto perché non dovrei girarla di piattone in faccia ad Olmi per infrangere i sogni di mezzo Montecavolo che vorrebbe i rigori”. Ecco, detto fatto. La Costa vince, ma non domina; Modelona perde, ma non tracolla. Il cielo è rossiccio sopra El Parroquial, rossiccio come la Luna di fragola.
PAGELLE
La Costa
Gualandri: questo è un portiere. E all’occasione pure un tiratore scelto, non ancora assunto al rango di cecchino però. Fa comunque più di quello che dovrebbe fare. Rinvia così bene che mette in dubbio alcune leggi fisiche. 6.5 #TuNonPuoiPassare
Alberoni: si vede pochino i primi e pochi minuti nei quali gioca. Poi scende per un problemino fisico. Se è risalito, non ce ne siamo accorti. Comunque ha vinto il Trofeo 5 #desaparecidos
Benso T.: premessa: piuttosto che dare a Benso il titolo di migliore della squadra, speravo de mori’ prima. Nulla di che per tutti i tempi regolamentari. Poi il gol che regala a La Costa il titolo. Questo pesa alla fine. 7 #AvevoBensatoMale
Benso M.: bene ma non benissimo. Qualche chiusura interessante che fa ben promettere, ma ha ancora strada per raggiungere i livelli dei terzini del centro città. Fa il suo ma si ferma lì. Sufficienza risicata e di incoraggiamento 6 #ridateciMezzadri
Catellani: è colpa di Benso T. se non va a lui il titolo di migliore in campo per La Costa. Una rondine non fa primavera, ma la compostezza mista all’eleganza sinuosa con cui articola il gioco è tanta roba. 6/7 #GoldenBoy
Ficarelli: Ficarelli è Gattamelati, o Gattamelati è Ficarelli. Non so chi stia pagellando, comunque è uno dei due. L’anno prossimo, ragazzi, in due squadre diverse. Grazie. Per il resto una prestazione un po’ annebbiata. 5.5 #Gemellodelgoal
Gattamelati: vedi sopra; qui secondo me Gattacicova 5.5 #GattaMIlito
the OrganizasionInno prima della FinaleLeone: un fastidio fisico lo ferma in panchina; si mette la divisa si sa mai che si debba lottare come un leone; ma c’è pooco da dire. Peccato S.V. #sayonara
Magrì: qualche buona corsa la mostra. Qualche chiusura anche. Null’altro. Non abbastanza 5 #PrestazioneMagrìna
Martini: sincero: se il voto si calcolasse sulla simpatia e sull’insistenza nel condizionare il pagellatore, sarebbe un meritatissimo 4. Ma dato che due passaggi buoni li ha fatti e poiché è pure capocannoniere del torneo, arriveremo ad assegnargli un bel 5 #CheDuBali
Prandi: nike di quel modello non le vedevo da anni, per di più nuove di zecca. Tutto bellisssimo, questo, ci insegna il Briso, è uno che ci mette il cuore, ragazzi!. La qualità, invece, la lascia a casa. Ma va bene così 6 #AllaProssima
Schieppati: c’è poco da dire o da discutere: lì dietro è una certezza. Passa poco o nulla, persino la luce trova barriera. Forse qualche colpa sul rigore, ma alla fine è il male minore 6.5 #TheRock
Villa: Due/tre aperture di alto profilo. In mezzo al campo tiene bene la posizione ed imposta come Dio comanda. Non è però sempre lucido 6 #Impostore
Iattarelli: Non fa molto, ma fa gol. Questo basta 6.5 #ChiamatemiAll’Occorrenza
Modolena
Olmi: ogni palla toccata, fa toccare le pal… a tutti gli altri presenti, per chi può. Però alla fin fine sai che c’è: spirito di abnegazione verso il torneo unico, chiamato in extremis, risponde presente; ben fatto, ragazzo. Pochi rischi, incolpevole sul gol beffardo. Resta così, sempre! 6 #Sicurezza?
Ayadi: da lui ci si aspetta di più, diciamocelo. Ha fatto vedere di meglio. Il verbale non riporta gesti eclatanti, nemmeno una rissa. Peccato 5 #Uffa
Cerrelli: Anche per lui si potrebbe riproporre lo stesso discorso di Ayadi, ma tra un dribbling e un tiro dei suoi, qualcosa ci mostra. E il voto cresce 5.5 #OTirAGGGir
Cossentino: ok Signori, con buona pace di tutti i compagni, ma il titolo di migliore in campo per il Modolena va a questo scricciolo. Cioè, io è anni che provo su Fifa (nemmeno nella realtà) a fare una veronica ed egli la propone a pochi centimetri dalla riga del fallo laterale in faccia a tutta l’Organizasion, giustificando il tutto con una frase del tipo “C’ero e l’ho fatta”. Chapeau. 7.5 #Pinturicchio
Crivaro Simone: senza maglietta non vorresti trovartelo nemmeno dalla tua parte in una rissa, in campo con la maglietta ancora peggio: corre per dieci, non si risparmia. Uno di quelli che ci prova in tutti i modi. Mancava solo il gol 6.5 #Instancabile
Crivaro Salv. (n.2): la pagella potrebbe essere simile a quella di Ficarelli e Gattamelati, ma qui praticamente non vale nemmeno usare il codice fiscale come strumento identificativo rispetto al cugino. E non si può nemmeno chiedere per l’anno venturo di metterli in cantoni diversi… Per il resto, tante belle diagonali: dà solidità 6.5 #CiPiaci
Crivaro Salv. (n.6): non è al massimo, dice. E si vede, dico. Peccato perché sarei stato curioso di vedere la triarchia Crivaro al completo. Poi non combina granché 5 #IoCISperavo
Fontanelli: il grido è unanime, sia dal gruppo Organizasion sia dalla panchina: Fontanelli è uno che a calcio sa giocare. Imposta e smista palloni con ordine ed organizza i compagni. Peccato davvero per quello stop finale “ad inseguire” che forse avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Peccato per uno dal piede delicato come lui. 6.5 #Metronomo
Mroz A.: dal capitano ci si aspetta sempre tanto. Il suo è un lavoro di sostanza e di ordine. Insieme a Fontanelli detta i ritmi della squadra. Cerro non è stata la sua migliore serata 6 #DajeCap
Mroz M.: grintoso come sempre, efficace meno del solito. Ha perso qualche colpo, e un po’ come tutto il Modolena era sotto tono. La partita non era facile visto come la Costa era ben organizzata dietro. Ma qualcosa si poteva fare, ed andava fatto. 5.5 #DrinDrinDrin
Nocera: si vede poco, e quando si vede non me lo ricordo. Non abbastanza per meritare la sufficienza 5 #Rimandato
Prandi: quando entra ci prova e non molla un centimetro, ma poi lascia spazio ai Cossentino ed ai Crivaro di turno. Comunque nell’animo tenace come pochi 5.5 #CheBelloVedertiAncoraQui
Schillaci: si procura il rigore della speranza per il Modolena. Dietro dà certezze, chiude bene ed imposta da laggiù. 6.5 #Eterno
Spitaleri: molto simpatico e di compagnia. Me la farei una vacanza con Spitaleri. Ma a fine partita non è sudato, fa compagnia, appunto. 5 #TuttiAMykonos
ARBITRO
Tirelli: non è la designazione preferita in casa Modolena vista i trascorsi, ma buon lavoro. La partita non era facile, addirittura ad un momento si è temuto per la sua incolumità tanto da ipotizzare un corridoio umanitario che lo conducesse a casa. Speriamo abbia digerito la cena di inizio partita 6.5 #Collina