Episodio 3: “Notte prima della finale”

muller_olanda_01A Scampate aspettano la finale dal 20 giugno 2013. La aspettano perché quell’esultanza di Manfredi col pigiama sul rigore decisivo in stile Shevchenko 28 maggio 2003 ancora non è stata metabolizzata. Francesco Bertolini e Alberto Mazzieri, grandi leader tuttora della squadra ancora confidano di svegliarsi la notte pensando a quel loro maledetto rigore fallito.
Matteo Bertolini, ereditata la fascia da capitano, dopo aver perso in malo modo anche il Palio settembrino nell’anno orribilis.. ha profetizzato… “non preoccupatevi ragazzi, non preoccupatevi… ci penso io”. E in perfetto stile McDonalds, dentro al panino ci ha buttato dentro di tutto… e con la compiacenza del Moggi di via montegrappa aka Lorenzo Braglia ha costruito una squadretta ancora all’altezza della grandi orecchie. “Serve esperienza” ha abbaiato Matteo. E voilà, il moggi ha innescato a suon di verdoni i grandi rientri Baroncini-Ferri, il non plus ultra tra i veterans. “Servono giovani forti”. Nessun problema, ecco infilare i validi Crivaro-Esposito-Bertolini, regalando l’anima di Davoli ai cugini del Fola. “Serve un portiere” ha lagnato infine Matteo. Con Andrea Rossi indisponibile, la scelta è ricaduta sul forte ed esperto Margini, ad un anno prima della sua dipartita da Montecavolo stanato a suon di forme di PR.

Se invece cercate il più grande mistero della storia dopo quelli di Fatima, allora dovete cercare nei pressi di via Petrarca e paraggi. Li ancora una volta i 14 scarpini orange incontrano il mistero di una classifica che si ripropone beffarda. Alla riunione dei team, i grandi pensatori erano quasi tutti dispiaciuti per questo grande casuale equilibrio per 6 squadre..e per una cenerentola, così presunta…quale La Buca. Qualcuno ha anche ironizzato sul fatto che le stelle indicassero proprio La Buca come vincitrice. Le stelle non sempre ci azzeccano, ma se ci prendessero anche quest’anno avrebbe dell’incredibile o dell’assurdo… Stelle… se invece delle stelle in cielo ci prendessero le stelle intese come piedi buoni? L’attacco più prolifico del torneo a parimerito con Scampate, che guarda caso si incontreranno in finale, proprio un caso non sarà. Nel girone finì 2-2, partita equilibrata e distaccata. Cosa è cambiato da quel 30 maggio? Poco o niente mi sa. Scampate è più cinica. La Buca è più metodica. Scampate giocherà all’attacco con impulso. La Buca proverà a erodere con costanza centrocampo e difesa dei blancos con fantasia e spensieratezza.

Gli intenditori del Circolo, dopo aver visto le maglie e le movenze non hanno dubbi: sarà come assistere a Olanda-Germania Ovest del 1974.
Scampate può contare come i tedeschi di allora sulla classe, l’equilibrio e la visione di gioco di Mazzieri, alias Franz Beckenbauer, sull’esperto Marco Baroncini nei panni di Berti Vogts e sulle straordinarie capacità offensive di Patrik Ferri, alter-ego di Gerd Müller. L’Olanda su una squadra complessivamente più forte come collettivo di gioco, fra i cui vari spiccano il talento da fuoriclasse di Fabio Carletti detto Johan Cruijff, il centrocampista Ferri nei panni di Johan Neeskens, regista di quella formidabile squadra e l’ala Davide Boschini in stile Johnny Rep con un pò meno ciuffo. E non dimentichiamoci della saracinesca difensiva Gualandri, esattamente come il ru-ude Ruud Krol, ex napoletano esattamente come l’istinto del Nicola dimostrato nelle ultime uscite.

Nel 1974 vinceranno i tedeschi, ma gli olandesi verranno ricordati per aver espresso un calcio tatticamente innovativo, divertente e brillante…come quello proposto da capitan Carletti.
La storia dice Scampate. Le stelle dicono La Buca. Il campo… lo sapremo domani.
Buona finale a tutti e come sempre W la coppa.

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