Fola – Rodano 2-1
Marcatori: 25′ Leone (F); 52′ Albertini D. (F); 57′ Manfredi (Ro)

 

Seconda giornata per la Coppa dei Cantoni 2014 e per il Rodano, uscito sconfitto all’esordio con Scampate, è già una partita da dentro-fuori.
Dall’altra la rientrante Fola, reduce da un anno sabbatico, si presenta il blocchi di partenza con una rosa giovanissima e piena di talento e una maglia che farà la storia per l’accostamento di colori la cui bruttezza (a parere di chi scrive) sarà difficilmente ripetibile.
La partita inizia su ritmi piuttosto veloci. Le squadre sono ben messe in campo e la tenuta atletica dei ragazzi di entrambe le squadre ci regala alcuni minuti di gioco frizzante. La prima squadra ad affacciarsi in avanti è la Fola al 3′. L. Golinelli pecca di troppa generosità quando, lanciato in porta, invece di calciare a rete scarica indietro un pallone che la difesa recupera facilmente.
Due minuti più tardi è Fionda (F) a rendersi pericoloso quando, dalla destra, lascia partire un potente destro che si spegne appena alto sopra la traversa di Zagni (R). Il Rodano soffre la maggiore concretezza dei ragazzi della Fola e al 7′ è il portiere Zagni a salvare il risultando compiendo un intervento sontuoso per respingere in angolo un tiro da distanza ravvicinata di Fionda. Il primo acuto di Rodano arriva al 12′ quando Morini conclude appena fuori di sinistro dopo una bella azione da parte dei blu. Un minuto più tardi e il bomber Manfredi ad avere una buona opportunità ma la spreca calciando sul portiere da buona posizione.  Nei minuti centrali del primo tempo  Rodano sembra un po’ più in palla e va nuovamente vicino al vantaggio col suo gigante dell’est Kodraliu che, servito al limite dalla sponda di Pedroni, conclude appena fuori.
Al 25′ la svolta. Leone (F), entrato da pochi minuti, insacca su calcio d’angolo con un bellissimo colpo di testa sul primo palo. Uno a zero per Fola e per il Rodano è una doccia fredda. La reazione degli uomini in blu si affida agli uomini di attacco. Al 27′ Pedroni fa la barba al palo calciando all’improvviso dall’estremo destro dell’area. Due minuti dopo è la volta di Kodraliu che spara al volo dal limite un destro violento che il portiere respinge ottimamente in angolo. Gli uomini di Vezzosi sono ancora vivi ma l’ultima occasione del primo tempo è sui piedi di A. Golinelli (F) che, dal vertice destro della trequarti avversaria, lascia partire un destro rasoterra imparabile che si infrange sul palo.
Si conclude così un primo tempo molto veloce e pieno di azioni interessanti. Vantaggio meritato per la Fola, più incisiva sulle fasce e in mezzo al campo grazie ai suoi uomini di fantasia. Rodano viva, con una buona tenuta difensiva e un centrocampo un po’ in sofferenza che non sempre riesce a far pervenire grossi palloni giocabili ai giocatori avanzati.

Il secondo tempo si apre con la Fola in controllo del campo. al 33′ il giovanissimo Davoli (F) prova a centrare il primo acuto della sua carriera alla Coppa con un destro al volo da buona posizione che, complice l’emozione, si risolve in un liscio con la palla beffarda che schizza sull’erba e si spegne sul fondo.
La reazione del Rodano passa dai piedi di Manfredi che, in ombra nel primo tempo, al 35′ sembra dare segni di risveglio liberandosi dalla marcatura dei difensori della Fola e andando a concludere di poco fuori. Sul capovolgimento di fronte è l’ennesima parata di Zagni a negare la gioia del gol a Fionda.
I minuti scorrono e la necessità di segnare porta Rodano a spingersi in avanti con maggiore convinzione. Manfredi ci prova in due occasioni su punizione da buona posizione senza però centrare lo specchio. Al 48′ l’occasione più clamorosa per il Rodano passa ancora una volta per i piedi di Manfredi. Lanciato in velocità da un compagno elude la marcatura di un avversario allungandosi il pallone sulla sinistra, il bomber in maglia blu salta anche il portiere in uscita ma il tocco sul pallone è troppo forte e la palla si spegne beffarda sul fondo prima che l’attaccante possa spingerla nella porta ormai sguarnita.
Al 52′ arriva la mazzata del KO. Fallo di foga della difesa di Rodano su Fionda a due passi dal limite dell’area. Lo stesso giocatore della Fola, alla disperata ricerca del gol per buona parte della gara, si incarica di battere la punizione. La rincorsa è breve e la sassata che parte è imprendibile per Zagni che se la vede passare accanto senza aver la possibilità di intervenire. Due a zero per i grigio-neri e per Rodano si fa notte fonda. Al 55′ la Fola va vicino addirittura al terzo gol con un’incursione del velocissimo Lupo sulla sinistra che salta un uomo e viene fermato, ancora una volta, dal portiere avversario.
Il gol della bandiera arriva al 57′ con Manfredi il quale tenta il tiro in mezzo agli uomini della Fola. Il pallone viene deviato da un avversario e prende una parabola imparabile che colpisce il montante interno dell’incrocio dei pali.  Rodano accorcia le distanze ma non c’è più tempo per provare a pareggiare.

Fola vince meritatamente alla sua prima dal 2012 grazie alla maggior classe dei suoi uomini di centrocampo e ad una tenuta difensiva eccellente. Dal canto suo Rodano prova a rimanere in corsa ma la scarsa vena di Morini a centrocampo toglie alle punte il rifornimento di palloni necessario a renderli pericolosi. Ora gli uomini di Vezzosi dovranno dare il tutto per tutto per vincere i restanti due incontri per provare a strappare il pass per le semifinali.

 PAGELLE

 FOLA

Agnesini: 6,5. Lo stile non è proprio dei migliori ma è efficace, efficacissimo. Disinnesca la maggior parte dei tiri pericolosi degli avversari con uno stile tutto suo che gli vale comunque una buona valutazione. CONCRETO

LEONE : 7,5. Arriva con un quarto d’ora di ritardo e non fa nemmeno in tempo a scaldarsi che mister Morelli lo manda subito in campo. E fa bene. Neanche cinque minuti dopo il suo ingresso, alla prima incursione offensiva su palla inattiva segna la rete del vantaggio. Per il resto della gara in difesa si dimostra sicuro e aggressivo. INDOMABILE

Grasselli: 6,5. Corre. Corre. Corre. Corre. Non si ferma un attimo se non quando il mister lo chiama in panca per rifiatare un attimo. A volte esagera con la foga gettandosi da solo in mezzo alle maglie avversarie ma il suo apporto difensivo è fondamentale quanto le sue falcate sulla fascia le poche volte che si sgancia in avanti. Ah poi ve l’ho detto che corre?? INARRESTABILE

Lupo: 6,5. Nel primo tempo è indubbiamente il migliore dei suoi. Spinge sulla fascia sinistra nonostante il suo sia un ruolo prettamente di copertura e lo fa anche egregiamente. Quando si permette il lusso di spingesi in avanti va vicino al vantaggio in ben due occasioni e solo un monumentale Zagni lo ferma. ALLUPATO

D. Albertini: 6. Gioca poco ma non si lamenta. Si piazza sul lato destro prima, su quello sinistro poi e gioca la sua partita in copertura senza grosse sbavature. I limiti tecnici si vedono, ma non gli impediscono di interpretare lo spirito della Coppa dando il suo valido contributo alla formazione grigio-verde. ONESTO.

Farioli: 6,5. Piccolo ma incisivo. Sopperisce all’inferiorità fisica rispetto agli avversari mettendo in campo una grinta e una corsa maestose. Si rende protagonista in almeno due occasioni di interventi provvidenziali che salvano i suoi dalla rete sicura. TENACE.

Bondì: 5,5. Il più amato dalla curva. Al suo ingresso in campo la gradinata del campo parrocchiale si trasforma per un secondo nella curva sud di uno stadio di serie A. Peccato che la prestazione in campo non ripaghi le tante aspettative. Il ragazzo ci mette del suo e qualcosa lo combina. Ma si incespica spesso e non riesce a lasciare il segno in questa partita andando a compiere qualche leggerezza di troppo quando la palla gli finisce tra i piedi. ACCLAMATO.

Tirelli: 6,5. Il metronomo di centrocampo della Fola vince la sua personale sfida col dirimpettaio Morini. I due si affrontano per tutto l’incontro anche con entrate piuttosto muscolari. Ne esce di gran lunga vincitore aiutando la sua squadra a stoppare sul nascere le velleità offensive del Rodano. Se Manfredi non vede molti palloni giocabili è anche merito suo.  SICURO.

A. Golinelli: 6,5. Vale un po’ quanto detto per Tirelli. Il suo apporto in mezzo al campo si fa sentire anche se le sue geometrie sono meno brillanti di quanto sia in grado di fare. Ciononostante fa il suo dovere con dedizione e spirito di sacrificio sganciandosi anche qualche volta in avanti senza trovare la gioia del gol. VIGILE.

Davoli: 6. Buona la prima. Il ragazzo è giovane ma ha personalità da vendere. Scende in campo senza timori e fa vedere anche buone giocate. Pecca un po’ di emozione quando ha l’opportunità di battere a rete e la spreca andando a tentare un tiro al volo davvero molto difficile. Ma il coraggio di provarci non gli è mancato. PERSONAGGIO.

L. Golinelli: 5,5. L’uomo della Fola torna nella sua casa  dopo un anno passato in prestito alla Buca. Forse è l’emozione, forse lo shock dovuto all’insolito colore della maglia, ma il bomber non lascia il segno sull’incontro. Da una mano alla squadra, si fa il mazzo, e la prestazione di per sé non è malvagia. Ma da lui ci si aspetta sempre qualcosina in più. SPUNTANTO.

Masciulli: 6. In alcuni frangenti si fa fatica a capire dove giochi. Ala, terzino, punta, centrocampista centrale. Fa tutto lui! Il risultato è una prestazione discreta, fatta di tanta corsa e qualche buona giocata, ma che poteva essere meglio con un pizzico di senso tattico in più. CONFUSO.

Fionda (Davide Albertini): 7. La sua è un’eterna lotta con Zagni. Nel primo tempo il portiere lo disinnesca in due occasioni anche grazie alla sua poca incisività. Poi nel secondo tempo si procura e batte una punizione che insacca con una potenza inaudita. Alcune volte si innamora troppo del pallone e continua a portare palla a testa bassa anche quando non dovrebbe, ma lui è fatto così, prendere o lasciare. EGOISTE.

Bonacini: 6+1: Il guerriero della Fola lotta su ogni pallone disponibile come ci ha abituato a vederlo fare negli anni scorsi. Va vicino al gol quando una palla velenosa rimbalza a pochi metri dal palo spegnendosi fuori un secondo prima del suo intervento di testa. Se poi tutto questo lo fa indossando col gonnellino scozzese sopra i pantaloni e una fascia per capelli da vero guerriero allora il +1 è obbligatorio. WILLIAM WALLACE.

 

RODANO

ZAGNI: 7. Se il migliore in campo è il portiere c’è sempre qualcosa che non va . Le sue parate tengono in vita le speranze della sua squadra fino all’ultimo. Fondamentali gli interventi su Fionda, mentre nulla può sui due gol. E’ vero che il secondo era sul suo palo, ma da quella distanza era praticamente un rigore. SARACINESCA.

G. De Stefano: 6. Difensore vecchio stampo. Muscolare, senza fronzoli e con la testa sempre alta. Gioca una  partita discreta limitando le scorribande offensive e facendo rifiatare la squadra quando serve. Unico appunto, le entrate ogni tanto troppo decise, ma all’esordio in Coppa un po’ di grinta ci vuole. ARCIGNO.

R. De Stefano: 5,5. Si piazza dal lato destro della difesa a tre del Rodano con un inedito numero 9. Meno deciso del fratello negli interventi, si fa prendere un po’ troppo la mano in certe occasioni, andando ad incastrarsi palla al piede in mezzo agli avversari. Nel complesso, però, la fase difensiva è discreta. OSTICO.

Vezzosi: 6. Torna a dirigere la difesa di Rodano dopo un passaggio in panchina. Partita discreta la sua, che ha l’ingrato compito di dirigere i compagni di reparto e tentare di arginare la spinta offensiva degli avversari. Non sempre gli riesce alla perfezione purtroppo per loro, ma il suo pezzo lo fa sempre. ATTENTO.

Rinaldi: 6,5. Il più esperto in campo è quello dei suoi che convince di più nel primo tempo. Mancando lo sprint gioca sull’anticipo e spesso riesce a rubare la palla agli avversari e rilanciare in avanti senza troppi fronzoli. Quando lascia il campo è perché ha dato tutto. VETERANO.

Ghidoni: 5,5. Il suo maldestro tentativo di stop in salto rimarrà una delle pagine più nere della Coppa dei Cantoni 2014. La sua partita non è brillante a causa della troppa confusione che c’è dalla sua parte. Confusione che lui contribuisce a creare con una serie di rinvii casuali e giocate troppo affrettate. BALLERINO.

Baldi: 6. Il giocatore degli anni scorsi che giocava in punta di piedi sembra aver lasciato spazio ad un nuovo Baldi, più grintoso e determinato in mezzo al campo. La sua partita è difficile, a causa dell’indiscutibile superiorità tecnica degli avversari in mezzo al campo, ma interpreta il suo ruolo con umiltà e dedizione. RINATO.

Nasi: 5,5. La sua partita vive di alti e bassi, un po’ come quella della sua squadra. Alterna interventi pregevoli e sgroppate proficue a momenti di buio in cui fatica a trovare il bandolo della matassa. ALTERNO.

Morini: 5. Non è la sua serata. Le sue geometrie, fondamentali per il gioco offensivo del Rodano, mancano come l’aria. Lui ci prova, a volte ci riesce, ma si intestardisce troppo e si fa prendere dal nervosismo, commettendo qualche fallo di troppo e qualche errore in fase di impostazione che, da uno come lui, non ci si aspetta. FUSO.

Prandi: 5,5. Non lo si vede molto nonostante la statura. Si piazza sul lato destro, gioca alcuni palloni discreti. Poi si perde nei meandri del centrocampo e non si ritrova più. SMARRITO.

Kodraliu: 6,5. Indubbiamente il migliore dei suoi fuori dai pali. Corre per due, si rende pericoloso sia nell’uno contro uno che imbeccato dai compagni. Manca un po’ la precisione al tiro e quando trova la porta trova davanti un portiere avversario sempre ben piazzato. Con le sue lunghe leve arriva dappertutto e a fine gara risulta sicuramente il più pericoloso dei suoi. ECLETTICO.

Arcagnati: 6. (sulla fiducia). Forse sarà colpa del commentatore distratto, degli uomini della Fola sempre in piedi ad oscurare la visuale. Magari è colpa della partita dei suoi che non fanno arrivare grandi palloni giocabili la davanti, ma non si ricordano immagini di lui col pallone tra i piedi. I movimenti sono buoni e l’impegno nel rincorrere gli avversari  anche, quindi, in fiducia, premiamo la sua prestazione sperando di vederlo lasciare il segno nei prossimi incontri. EVANESCENTE.

Pedroni: 6. I mezzi atletici sono impressionanti, come sempre. La corsa non manca, come non manca l’impegno nel rincorrere gli avversari fino al limite della propria area quando ormai è chiaro che la partita volge al peggio per la compagine in maglia blu. Si avvicina alla rete in un paio di occasioni, ma soffre come tutto il reparto avanzato di un buon lavoro difensivo degli avversari e dell’incapacità dei suoi di far pervenire palloni giocabili. Quando indietreggia per prendersi il pallone va un po’ meglio, ma farsi 40 metri palla al piede stasera è impossibile. MOLLEGGIATO

Manfredi: 5,5. Il bomber che tutte le squadre della Coppa 2013 avrebbero voluto avere questa sera vive una serata difficile. Dopo la sconfitta nella prima uscita da lui ci si aspetta che prenda per mano la squadra per portarla fuori dalle sabbie mobili, ma la sua prestazione non è brillante come ci si aspetta. Qualche occasione sprecata di troppo per un bomber di razza come lui e la difficoltà costante di incidere macchiano la sua prestazione, comunque generosa. Alla fine il timbro arriva su un rimpallo fortunoso, fotografia perfetta della sua partita fatta di alti e bassi. OPACO.

M. Buldrighini: 6. Partita tutto sommato tranquilla. Qualche sbavatura su episodi di poco conto. Per il resto fischia bene e tiene in pugno la gara.