Pagelle Cantone – Cerro.
Goal: Ferrari(Ca) 21’p.t. – Mosca A.(Ca) 27’p.t.(Aguilar), 22’s.t., 27’s.t. – Schieppati(Ca) 29’p.t.(Aguilar), 15’s.t.(Pinetti), 16’s.t. – Olivi(Ce) 25’s.t.(Montanari).
La partita che doveva prospettarsi un difficile banco di prova per entrambe le formazioni si è rivelata essere un match dalle poche emozioni e prevedibile dal primo all’ultimo minuto.
Il Cerro si presenta con 6 componenti, riuscendo a raccattare il settimo appena prima della convalida della sconfitta a tavolino, mentre nelle fila del Cantone sono in 9; poco male, si gioca.
La partita comincia con ritmi piuttosto blandi. Cantone, forse già sicuro della vittoria, ha bisogno di subire un paio di azioni pericolose da parte dei maglia-gialla per rendersi conto che non sarà un inizio facile facile.
La difesa del Cerro regge per i primi 21 minuti (risultato già comunque sorprendente), dopodichè comincia il declino. Uno-due-tre di Ferrari, Mosca A. e Schieppati e si va al riposo 3-0 per cantone.
Nella ripresa poco da segnalare se non altri 4 goal per Cantone e il goal della bandiera realizzato da Olivi su assist di Mattia Montanari per il Cerro.
Cerro:
Buldrighini: 5,5. Ne prende 5, non 7 perché gli ultimi dieci minuti tenta il tutto per tutto facendosi sostituire da uno stremato Filippi che incassa per lui gli ultimi due. Poteva ben poco su quasi tutti i goal data la difesa composta praticamente dal solo Olivi e Sasha Filippi. Capitan futuro.
Olivi: 7,5. Il baluardo del Cerro dal punto di vista morale, tecnico e spirituale. È l’ultimo a mollare, l’ultimo a smettere di tirare i calci negli “sgarletti” e il primo a sperarci dall’inizio alla fine. Bello il goal della bandiera. Stoico.
Filippi Sasha: 8. Questo ragazzo corre, corre, corre, corre, corre. Quando non corre si accascia a terra per colpa dei crampi, ma è subito in piedi per tornare a difendere le ultime speranze del Cerro. Il migliore dei suoi. Immortale
Filippi A.: 5,5. Fa quello che può a centrocampo, ma è sovrastato numericamente, tecnicamente e fisicamente da Rodriguez, Ferrari e Aguilar. Si improvvisa portiere gli ultimi dieci minuti di match, ne prende due, ma poco importa, ormai la frittata è fatta. Camaleonte.
Zizzo: 6,5. Se il Cerro riesce a segnare il goal della bandiera è anche merito suo. Si impegna tutta la partita cercando di tenere il pallone incollato ai piedi il più possibile e cerca qualche azione personale tentando la gloria. Fa salire la squadra e gioca per essa senza mai mollare. The beast.
Montanari: 6. Si incarica il ruolo di intermediario tra l’attacco e il centrocampo. Ci riesce siglando l’assist per Olivi, ma è solo un fuoco di paglia. Cerca Zizzo e Depone provando a buttarla in avanti, ma il Cantone è coperto bene. Riprova, sarai più fortunato.
Depone: 5,5. Gioca tutta la partita in attacco, ruolo che più gli si confà in effetti. Ci prova, ci prova, ci riprova, ma non ci riesce, gioca un qualche pallone interessante per Zizzo e compagni, tiene su la palla finchè può e pressa fino allo stremo la difesa del centro paese. Bulldozer.
Cantone:
Arrighi: 6. Costretto in porta per la mancanza di Casini A. non lo fa rimpiangere, nonostante non sia chiamato a compiere veri ed autentici miracoli. Impotente sul primo goal, nel complesso si fa trovare pronto e attento. Cool.
Bezzi L: 6. Si impossessa della fascia destra e tenta una qualche bordata dalla distanza. Rischia il cartellino per un fallo di reazione. Non si fa Bezzi, nononono.
Mosca F.: 7. La difesa regge? Grazie a lui. Sempre pronto, sempre presente e sempre attivo. Non gli sfugge niente e non è colpa sua il goal di Olivi. Baluardo.
Pinetti: 7. Bravo in difesa e anche in attacco. Prende un palo solo contro Buldrighini e si arrabbia con se stesso per non essere riuscito a segnare per tutta la partita. Sigla un assist, perciò poco male.
Ferrari: 7,5. Il capitano sveglia i suoi con una gran botta nell’angolino da fuori area. Gestisce il centrocampo, la difesa e l’attacco. Un vero mister in campo. Lunga vita al Re.
Schieppati: 8,5. Comincia a centrocampo poi si defila sulla fascia, data la sua inutilità in quella zona di campo. Ne segna tre, uno più bello dell’altro. Non si arrende e nonostante il suo l’abbia fatto, torna comunque a difendere e a dare una mano nelle retrovie. Simply the best
Aguilar: 7. Domina il centrocampo affiancato da Rodriguez, oggi i centimetri non contano, ed è un bene per il codino più veloce del West, ne dribbla sempre uno e cerca sempre l’imbucata per le punte. Il cigno.
Rodriguez: 7. Compagno di reparto con Aguilar. Mi ricordano “Il lungo, il corto e il pacioccone” della mia infanzia. AAA cercasi lungo per completare il trio.
Mosca A.: 8. Ne segna tre anche lui, ma a differenza di Schieppati non rientra spesso e gioca un po’ meno per la squadra, niente da dire comunque, ne prova tanti e ne segna altrettanti. Bomber.
Arbitro: Prandi: 7. Bravo nel gestire tutto sommato una partita innocua e priva di emozioni, lascia correre quando si può ed è fiscale quando bisogna. Collina.