IL COMMENTO Il Cerro – La Buca 3-3

17’ Boschini (B); 28’ Semeraro (C); 48’ Amatruda (C); 59’ Albertini (B); 60’ Zurlini (C); 61’Albertini(B)

 Assist: A. Golinelli (B); Al. Filippi (C); M. Carletti (B)

COMMENTO

Partita fondamentale per entrambe le formazioni, nel primo incontro della settima giornata di Coppa dei Cantoni. Da una parte La Buca, reduce da alcune prestazioni altalenanti costretta a vincere per accedere alle semifinali, dall’altra Il Cerro, meno brillante degli anni scorsi ma comunque in lizza per un posto in finale con due risultati su tre a proprio vantaggio questa sera.

Forse anche a causa della tensione la partita stenta a decollare e nei primi minuti di gioco entrambe le squadre faticano ad uscire dalla metà campo, non mettendo a referto occasioni degne di nota.

Il primo acuto dell’incontro arriva addirittura al 10’ con una buona azione della Buca che arriva al tiro con Albertini su suggerimento di Boschini. Il tiro però si spegne a lato.

Due minuti dopo è ancora La Buca, più brillante in questa fase centrale di primo tempo, ad andare vicino al vantaggio. Bravo Buldrighini a farsi trovare attento in questa occasione. La Buca prende coraggio e si fa vedere in avanti con maggiore insistenza. Al 14’ M. Carletti, ben pescato da un compagno al limite dell’area, spara a lato nonostante lo spazio a disposizione per controllare la palla e concludere più agevolmente.

Al 17’arriva il meritato vantaggio della Buca. Su un calcio d’angolo battuto da A. Golinelli, Boschini colpisce indisturbato di testa e trafigge l’incolpevole portiere avversario.

Due minuti più tardi è ancora La Buca. Una bella azione in ripartenza viene completamente sprecata da Lupo che sbaglia tutto da posizione più che invitante.

Il Cerro reagisce e nei minuti seguenti si affaccia meno timidamente in avanti, complice anche la qualità del centrocampo. Al 22’ arriva la conclusione alta da buona posizione di Olivi, mentre al 28’ arriva il gol del pareggio. Semeraro raccoglie dall’estremo destro dell’area un colpo di testa di un compagno e, senza pensarci due volte, spara un precisissimo rasoterra che si infila nell’angolo più lontano. È 1-1 e tutto da rifare per La Buca.

 Il secondo tempo si apre ancora con La Buca più pericolosa in avanti. Al 35’ ci prova due volte L. Golinelli, senza però riuscire a centrare lo specchio della porta. Al 40’è un tentativo di salvataggio di testa di Al. Filippi a creare qualche grattacapo al proprio portiere, con la palla che si spegne poco sopra la traversa.

Due minuti più tardi è ancora La Buca ad avvicinarsi al vantaggio qualificazione, ma questa volta è Tirelli a sprecare da ottima posizione, sparando un destro dal limite in bocca al portiere.

Il Cerro, dopo qualche minuto di affanno, si rifà sotto e al 48’ pesca il jolly con uno splendido gol di Amatruda che colpisce di testa dal limite dell’area un lancio lungo di Al. Filippi e insacca con una palombella angolatissima. 2-1 per Il Cerro e La Buca costretta a segnare due gol in dieci minuti per passare il turno.

I minuti successivi sono un vero e proprio arrembaggio della Buca che si spinge in avanti con tutte le forze per provare a recuperare il risultato. La partita si incattivisce un po’ complice anche l’agonismo e la voglia del Cerro di far passare gli ultimi minuti senza rischi.

Il tempo scorre inesorabile e il risultato sembra essere ormai fissato sul 2-1, quando l’incredibile avviene.

È il 59’, penultimo minuto di gioco, quando un lancio lungo senza troppe pretese della Buca viene intercettato da Buldrighini che nell’uscita colpisce con una mano al volto Boschini. Per l’arbitro è rigore. Tra le proteste degli uomini in giallo Albertini va sul dischetto e non sbaglia riaprendo miracolosamente la partita segnando il gol del 2-2.

La partita riprende con Il Cerro che pensa solo a far scadere il tempo e lancia in avanti il pallone nel tentativo di perdere tempo. Incredibilmente, dalla rimessa dal fondo che ne segue, la difesa della Buca compie un errore madornale consegnando il pallone a Semeraro che, steso da Caruso, si procura un rocambolesco rigore.

Sul dischetto va Zurlini che non si fa ipnotizzare e segna il gol del 3-2, che per La Buca è una mazzata, un solo minuto dopo il gol del pareggio che aveva riaperto la partita. La palla torna così incredibilmente in mezzo al campo.

Ma le sorprese non sono finiteQ””!!!!

L’arbitro fischia la ripresa dell’incontro e La Buca si rilancia subito in avanti con M. Carletti che si libera, serve Albertini al limite dell’area che tira al volo trovando l’angolino alla destra del portiere e il gol del 3-3 appena dieci secondi dopo la ripresa dell’incontro. Tre gol in tre minuti e ancora tre minuti di recupero da giocare.

Nonostante l’arrembaggio finale della Buca, però, il tempo si esaurisce inesorabilmente, e l’arbitro pone fine ad un incontro che sancisce l’uscita dai giochi degli arancioni che, a questo punto, si contenderanno col Tripoli il Trofeo del Vino “Fattoria Rossi”il 20 giugno.

Per Il Cerro un quasi harakiri nei minuti finali ha rischiato di complicare per i gialli una qualificazione che, fino al 59’ sembrava perfettamente acquisita.

 PAGELLE

IL CERRO

Buldrighini: 7. Compie alcune parate provvidenziali, salvando a tu per tu con l’avversario in diverse occasioni. Sui gol subiti non può nulla. Sul rigore fa quel che può e l’arbitro punisce un contato fortuito con Boschini. Ha l’indiscutibile pregio di farsi trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa e, in questo torneo, è un pregio fondamentale per un portiere. Ragno.

Del Monte: 6,5. Convincente. In difesa se la cava sempre egregiamente, coprendo bene sugli avversari con tempismo e coraggio. Si fa apprezzare anche per un paio di variazioni sul tema spingendosi in territorio avversario palla al piede per far ripartire i suoi. Solido.

Al. Filippi: 6. Meno mobile del solito, schiacciato un po’ sulla difesa dalla forza d’urto degli avversari. In difesa se la cava bene, anche se spesso affretta un po’ il lancio lungo, evitando di far partire l’azione. Assist fortunoso ma pregevole. Promosso.

An. Filippi: 6. Agonista. Ci mette del suo in mezzo al campo. Si fa notare poco per il possesso palla ma compie quel lavoro da comprimario che fa la giocata semplice e lotta su ogni pallone che non esalta il pubblico, ma spesso fa la differenza a fine partita. Essenziale.

Persona: 6,5. Più si avvicina il gran giorno più la sua posizione in campo si fa più bassa. Se Il Cerro arriverà in finale probabilmente lo vedremo giocare a fianco di Buldrighini sulla linea di porta. Nonostante questo e la corsa ridotta al minimo indispensabile, palla al piede è sempre un bel vedere e regala geometrie ed ordine alla sua squadra non sprecando mai un pallone. Vellutato.

Reverberi: 5. Reduce, si vocifera, da un aperitivo a casa Arrighi, il suo gioco sembra risentire degli effetti del pre-partita. Distratto e impreciso nel primo tempo, nel secondo rifila qualche calcione di troppo agli avversari. Per le semifinali si consiglia un più sobrio pre-partita a base di tè e biscotti in stile inglese. Ubriaco.

Olivi: 6. Lotta a centrocampo e fa filtro. Gioca semplice, recupera molti palloni e fa ripartire l’azione. Al tiro dalla distanza è ancora un po’ impreciso ma la mira sta migliorando e ci si aspetta che entro la fine del torneo un tiro insidioso da lontano ce lo regalerà. Guerriero.

Montanari: 5,5. In campo si vede molto meno del solito. Gioca in una posizione non ben definita tra il centrocampo e l’attacco facendo molta strada ma quagliando molto poco rispetto a quanto ci ha abituato nelle scorse uscite. La difficoltà in avanti del Cerro passa anche dalla sua scarsa vena offensiva. Nascosto.

Semeraro: 8. Migliore in campo. C’è poco da fare, il ragazzo sa il fatto suo e lo dimostra. Alle volte pecca un po’di egoismo ma lotta e corre da una parte all’altra per tutta la partita e quando ha la palla tra i piedi la difesa avversaria è sempre all’erta. Un gran gol e un rigore procurato da vero rapinatore, incoronano una partita in cui è stato grande protagonista. Re Mida.

Zurlini: 7. Massacrato dagli avversari che, non sapendo come fare a rubargli palla, ci provano anche con le maniere forti. Segna su rigore il gol della (relativa) tranquillità per i suoi e gioca l’ennesima partita ordinata a centrocampo concedendosi di tanto in tanto qualcuno dei suoi tiri sempre pericolosi. Atomico.

Depone: 5,5. Si mette a disposizione della squadra e questo va premiato, ma fa molta fatica. All’inizio prova a centrocampo, patendo la maggiore velocità degli avversari. Poi capitan Persona lo manda davanti a disturbare la difesa e lui, invece di pungere si nasconde estraniandosi dal gioco e non mettendoci la grinta necessaria a strappare la sufficienza. Agnellino.

Amatruda: 7. Gran gol di testa da casa sua degno del miglior Bobo Vieri. Per il resto della partita è un po’ solo la davanti, ma lotta su tutti i palloni e contribuisce con la sua stazza a creare grossi grattacapi agli avversari, che faticano a contrastarlo. Colosso.

LA BUCA

Valeriani: 6. Sui gol presi non ha colpe. Compie alcune parate di pregevole fattura e per il resto si limita a controllare la situazione, complici anche le poche occasioni effettive capitate agli avversari. Attento.

Caruso: 5. Arriva solo nel secondo tempo e non entra benissimo in partita. In difesa fatica un po’ facendosi sorprendere dagli avversari e sembrando un po’ troppo a disagio con la palla tra i piedi. Causa il rigore del 3-2 con un’ingenuità che mette fuori gioco la sua squadra. Lo aspettiamo al riscatto alla prossima occasione. Molle.

Iacci: 6,5. In difesa è sempre attento e anche grazie alla sua presenza, Il Cerro li davanti soffre molto tutta la partita. Un po’ nervoso sul finire, resta comunque uno dei migliori difensori della Coppa e uno dei punti fermi della Buca di quest’anno. Roccioso.

Leone: 6. Dal miglior difensore delle scorse edizioni ci si aspetta sempre la grande prestazione. Ci ha abituato in questi anni a grandi prestazioni difensive e scorribande offensive di grande efficacia. Questa sera si limita al compitino, coprendo comunque bene il buco, ma non regalandoci quelle sue puntate in avanti che tanto bene hanno fatto alla sua squadra negli anni scorsi. Frenato.

Farioli: 5,5. Il fisico dice agnellino, la grinta dice rinoceronte. Corre avanti e indietro a volte anche senza un vero e proprio criterio. Ha il pregio di non mollare mai e di mordere gli avversari sempre e comunque. Ha il difetto di lasciarsi andare al nervosismo e alla rabbia agonistica troppo facilmente. La sfuriata in faccia all’arbitro (suo amico tra l’altro) per una fischiata giusta non te la aspetti da uno che ha la faccia più da attore di sitcom americane che da rabbioso terzino. Fly down Wolowitz.

Grasselli: 6. Corre e si sbatte, mettendoci anche lui un bel po’ di grinta. Bene in alcune occasioni come un gran passaggio smarcante a Carletti che spreca nel secondo tempo. Si perde un po’ nella foga del secondo tempo ma regala una prestazione nel complesso sufficiente. Altalenante.

M. Carletti: 5. Per uno che lo ha sempre apprezzato in campo è un dolore dover scrivere queste righe. La grinta in campo è sempre quella, come il suo apporto in fatto di strada percorsa è prezioso e costante. Ma questa sera, complice forse la posta in palio o la tensione, o una macumba degli avversari, spreca almeno due occasioni da gol e si fa trovare più volte poco lucido regalando palla agli avversari in alcune occasioni elementari per uno come lui e di certo darà tutto per riscattarsi alla prossima occasione. Tripoli è avvisata. Rimandato.

A, Golinelli: 5,5. Qualche cosa buona la fa, regalando delle incursioni palla al piede nella metà campo avversaria e mettendo un po’ d’ordine a centrocampo con un buon senso della posizione. Compensa in negativo con troppe lamentele e nervosismo che sfociano di conseguenza in poca lucidità in campo. Se avesse pensato più a giocare come sa la in mezzo la sua sarebbe stata sicuramente una partita migliore. Sprecone.

Tirelli: 6. Il talento è dalla sua parte, e su questo non ci piove. Con la palla tra i piedi è raro vederlo sbagliare. Eppure questa sera si limita al compitino sia in fase di interdizione che palla al piede. Si divora un gol facile per uno come lui sparando in bocca al portiere un pallone delizioso che lo pesca smarcato al limite dell’area. Distratto. L. Golinelli: 6. Vale il discorso fatto per il fratello. Palla al piede fa delle cose egregie, mette sempre in difficoltà la difesa e svaria su tutto il fronte offensivo rendendosi difficilmente marcabile. Purtroppo si lascia trascinare dal nervosismo e perde lucidità nel corso della partita, segnalandosi più spesso per le lamentele che per le sue consuete sgroppate offensive che tanto sarebbero servite ai suoi questa sera. Rabbioso.

Lupo: 5. In fase di ripartenza corre come un pazzo e mette in difficoltà gli avversari con la sua velocità. In attacco, però, non è molto efficace questa sera. Si divora due occasioni da gol clamorose e fatica ad avvicinarsi alla porta. Per citare una vecchia pubblicità: “La potenza non è nulla senza controllo”. Cotechiño.

Boschini: 6. Segna di testa liberandosi bene in mezzo all’area su calcio d’angolo. Per il resto sparisce un po’ dal campo, ben controllato dalla difesa del Cerro, facendosi vedere sporadicamente con le sue azioni di sponda e qualche iniziativa personale di buona fattura. Accerchiato.

Albertini:6,5. Per buona parte della partita si vede poco o nulla, messo in difficoltà in dalla solida difesa del Cerro. Poi però finisce la partita e lui ti ha messo dentro due gol, tirando un gran rigore e buttandola dentro nell’occasione migliore capitatagli in partita all’ultimo secondo. Bomber.

Morini: 6,5. Arbitra una di quelle partite che nessuno è felice di arbitrare vista la posta in palio. La dirige con pacatezza e polso non commettendo errori grossolani ed evitando agli animi di accendersi ulteriormente. Qualche dubbio sul primo rigore resta ma la freddezza con cui non reagisce di impulso sugli insulti di uno scatenato Farioli è segno di autocontrollo e giudizio. Maestro zen.

1 Comment

  1. secondo me i voti sono un po da riguardare!!!!..tutto il cerro nn va sotto il 6,5 quando il loro motto per questa partita è stato: butta su a caso e “nn pedalare”!!!!!..
    ..la buca nonostante l uscita dal torneo (nn meritata guradando le prestazioni) penso che abbia fatto di tutto x vincere ,provando a giocare a calcio e rendendo la partita sicuramente piu interessante (..e io vedo solo dei gran 5)!!!!

    anonimo ma di parte!!!..forza Buca!!!!!!!