[Schillaci (assist Pietro Del Monte), Ibrahim, Piermattei (5 gol)]

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La partita è importante per entrambe le squadre. Il Rodano si gioca un potenziale accesso al Trofeo del Vino. La Buca deve portare a casa punti preziosi per evitare di essere condannata a battere il Tripoli nell’ultimo match dei gironi. La spunteranno purtroppo gli Orange con buona pace di chi, come il sottoscritto, sperava che una loro eventuale sconfitta potesse lasciare una speranza al proprio cantone di staccare il pass per le semifinali. Ma questa è un’altra storia.

Veniamo al calcio giocato. Beh si “calcio”… “giocato”… I primi 10 minuti della contesa non rendono omaggio a questo sport. Due tiracci bruttissimi sparati alti dai giocatori dei pijamas e una supremazia territoriale della Buca che però nei primi 10 giri d’orologio conduce a ben 0 tiri in porta. La partita continua e fin dall’inizio “El Diez” Morini incita i giovani della sua squadra a non aver paura a giocare la palla. Da questo momento però, La Buca inizia a cercare più insistentemente la via del gol, non disdegnando un paio di conclusioni da fuori che però non possono impensierire Olmi. Al 20esimo, ecco la giocata che non ti aspetti: angolo per Rodano, Delmonte la mette in mezzo e Schillaci segna. Ci piace descrivervela con le parole di Mister Vezzosi dalla panchina: “Oh incredibile. Eravamo in due nostri contro otto di loro. Schillaci come l’Aldo Baglio dei tempi d’oro in Tre Uomini e Una Gamba”. Difficile stabilire dove inizino i meriti del Rodano e dove inizino i demeriti della difesa Orange. Ma il tabellone parla chiaro: Rodano 1 Buca 0. Nel minuto successivo al gol, uno Schillaci galvanizzato ci regala anche una gran giocata di tacco, ma per riportare tutto alla normalità pochi secondi dopo spara una cannonata sugli spalti come solo lui sa fare. Viene fuori però La Buca, che col suo uomo immagine, riacciuffa agilmente il pareggio. Piermattei se la sposta sul destro e trafigge Olmi con un gran diagonale sul palo lontano. E’ 1-1. Il Rodano accusa un po’ il colpo e il lodevole spunto di Rinaldi, che sale in occasione di un calcio piazzato a favore per far vedere che comunque occorre provarci, sembra non infondere coraggio nei cuori dei Pijamas. Prima di fine primo tempo ci provano anche Carletti M. e Masciulli con tiri da lontano, ma la mira è da aggiustare. Si va a riposo sull’ 1 – 1 .
A fine primo tempo in panchina Rodano il tema caldo è sullo stile di battuta delle punizioni della Buca su ispirazione di Gualandri (punizione battuta con tocco che annullerebbe la regola del fuorigioco). Ci preme riportare che pare che il ragazzo abbia trovato un bug nel sistema coppa. Invitiamo l’organisazion a fornire delucidazioni a riguardo.
Il secondo tempo inizia dal risultato di parità che lascia la possibilità ancora a qualsiasi epilogo.
Nemmeno il tempo di iniziare, però, che Ibrahim prima batte una punizione troppo lenta che viene intercettata dall’attento Bolognesi, poi risolve una situazione intricata con una gran botta da fuori. E’ 2 – 1 Rodano. Orgoglio Pijamas. Tutta la squadra, Mister compreso, a fine esultanza sentenzia all’unanimità: “Raga, ora catenaccio”. Vezzosi addirittura lancia un “Facciamo sparire i palloni”. Da queste affermazioni deduciamo però che i ragazzi con la divisa blu sanno che il vantaggio difficilmente potrà reggere fino a fine match e dopo aver sprecato un buon contropiede, abbassano sensibilmente il loro baricentro e da qui Piermattei ha vita facile. In una delle tante iniziative della Buca ne salta un paio, conclude su Delmonte che salva, si ritrova il pallone tra i piedi, conclude di nuovo e segna. 2-2 e al 6’ la situazione di parità è già ristabilita. Da questo momento in poi il Rodano scompare dal campo e gli Orange dilagano. Al 10’ da un contropiede magistrale della Buca scaturisce l’azione del 3 – 2 , con Piermattei a finalizzare facile segnando con un tiro sul palo che teoricamente dovrebbe essere di competenza di Olmi. Diciamo teoricamente perché in realtà Piermattei deve solo appoggiare la palla in un’ autostrada che gli viene presentata davanti dall’estremo difensore avversario. Passano cinque o sei minuti e dopo un paio di sparate altissime di Schillaci (che ormai ci sembra di capire siano il piatto forte della casa), Piermattei cala il poker dopo esser stato lasciato tutto solo da Ghidoni a girovagare nell’area dei ragazzi del modolena. 4 – 2 Buca. Al 18esimo capiamo che è davvero finita. Dolore muscolare per “El Diez” Morini e uno dei fedelissimi di Vezzosi è costretto ad abbandonare la nave. Rimane giusto il tempo per la manita firmata dal solito Piermattei che, dopo una cavalcata di 50 metri che De Stefano non sa proprio come fermare, deve semplicemente depositare in rete la sfera. E’ 5 – 2. Nel finale anche Masciulli cerca la gioia del gol ma questa sera tocca solo al ragazzo con la 10 sulle spalle.
La partita si chiude così. Rodano all’inferno e settima in classifica. La Buca invece si avvicina all’obiettivo semifinali.

LE PAGELLE – RODANO

OLMI: Partita brutta la sua. Stasera Piermattei davanti a lui fa ciò che vuole. Se tira nello specchio, segna. Colpa soprattutto di un piazzamento spezzo rivedibile del portiere del Rodano. Mister Vezzosi ci fa anche notare che rispetto alle prime apparizioni il ragazzo sembra spento e meno attento a richiamare i compagni della difesa quando serve. Peccato, ma nelle difficoltà non bisogna mai mollare. Prima edizione giocata non benissimo, vedremo se in futuro saprà riscattarsi. Voto 4.5

DE STEFANO: Il ragazzo stava per portare a casa una sufficienza piena fino a 5 minuti dalla fine, perché comunque il suo sembrava sempre farlo con discreta attenzione. Ma poi, per l’amor del cielo, come si fa a fare 50 metri incollato al numero 10 degli avversari (che ti ha già segnato 4 gol) e non pensare di fermarlo in qualche modo? In generale le qualità ci sono, sinceramente anche più del previsto, ma certi errori grossolani non vanno commessi, in particolare con clienti scomodi come Piermattei. Voto 5.5

RINALDI: Nel valutare la sua prestazione vogliamo mettere in risalto l’episodio descritto nella cronaca, in cui subito dopo aver subìto il gol dell’ 1 – 1 cerca di far capire la squadra che bisogna tornare immediatamente a provarci. Sicuramente un esempio carismatico e di condotta eccellente da seguire per i suoi. Stasera balla abbastanza come tutta la difesa dei Pijamas, ma gli concediamo una sufficienza come premio alla carriera (sperando che chiaramente questa possa ancora continuare). Voto 6

GHIDONI: Nota dolente della serata nella retroguardia a 3 del Rodano. Spesso fuori posizione, sul quarto gol butta un occhio a Piermattei e vedendolo a 3 metri di distanza sceglie di non avvicinarsi al 10 degli Orange ma di tenerlo controllato dalla distanza. Risultato: Piermattei scappa via, riceve palla e segna. In generale non cerca quasi mai il fraseggio e abusa della sparecchiata da difensore consumato. Serata no per lui. Voto 4,5

PRANDI Nel centrocampo del Rodano stasera anche lui ci capisce poco. Prova a fare un po’ di “legna” e a recuperare qualche pallone in più per i suoi. Purtroppo per lui, però, stasera mettere insieme 3 passaggi di fila per i suoi compagni sembra essere troppo complicato e anche lui ne risente, trovandosi a dover continuamente rincorrere la sfera tra i piedi degli avversari. Partita comunque senza infamia e senza lode, anche se qualcosa a livello di grinta è mancato. Voto 5,5

MORINI: “El Diez” stasera gioca male. C’è poco da dire. Zero lanci lunghi ad ispirare le sue punte, zero spunti effettivamente degni di nota per provare a dare un po’ di brio alla manovra dei Pijamas. Zero conclusioni da fuori. Non è stato l’impegno a mancare, ma tutto il contorno: la lucidità, l’intuito, il tocco di classe… Lascia il campo per problemi fisici a 10’ dalla fine ma, tristemente, in pochi se ne accorgono. Serata storta per uno dei pilastri di Rodano che quest’anno non è riuscito a lasciare il segno. Voto 4.5

SCHILLACI: Il ragazzo porta il suo contributo alla causa segnando anche un gol per cui dovrebbe ringraziare uno a uno gli avversari presenti in area che, immobili, gli facilitano il compito. Apprezziamo l’impegno e la voglia di provarci, infatti è l’unico di Rodano a tirare con una certa frequenza. Tantissime botte da fuori su cui, però, è doveroso intervenire: non si può sparare sempre il pallone sugli alberi della curva nord, qualche volta lo specchio della porta va inquadrato, eddai. Voto 6

IBRAHIM: Il ragazzo ha delle qualità tecniche indiscusse. Probabilmente gli manca un po’ la capacità di trasformare la sua leadership tecnica in una leadership carismatica capace di coinvolgere i suoi compagni. Ci è sembrato infatti a volte concentrarsi più sul gesto tecnico che sull’utilità della giocata per la squadra. La sua partita comunque è buona e il siluro da fuori con cui porta sul 2 – 1 la sua squadra è di pregevole fattura, così come il “sombrero” sulla sua trequarti a metà secondo tempo. Quest’anno ha predicato un po’ nel deserto, se il prossimo avrà compagni più ispirati saprà essere ancora più decisivo. Voto 6,5

DELMONTE: Inizia la partita in avanti, ma nel secondo tempo lo troviamo nelle retrovie a difendere e a provare ad arginare un Piermattei imbizzarrito. Fa quello che può e salva anche un tiro sulla riga, che però poi lo stesso numero 10 ribadirà in rete. Comunque, il suo compito non deve essere quello di marcare a uomo un avversario e si è visto. Vogliamo vederlo correre per i lanci dei compagni come abbiamo visto ad inizio primo tempo, cosa che gli riesce sicuramente meglio. Prevediamo ancora ampissimi margini di crescita per lui, certi che il Rodano del futuro potrà contare su una nuova stella. Voto 6

PETRI: Sicuramente non la serata ideale per esordire nel nostro torneo. Prova a piazzarsi davanti e a tenere su qualche pallone. Difficilmente ci riesce, ma comunque non gli manca qualche occasione buona che non viene sfruttata a dovere. Gli manca la freddezza sottoporta tipica del bomber di razza, e si vede. Voto 5

PRIMAVORI: Nella prima parte di match ne azzecca davvero poche e raramente combina qualcosa di buono con la palla tra i piedi. Nella seconda frazione, invece, riesce a ricevere più palloni e a gestirli con maggiore intelligenza. Sul finale si crea anche una buona occasione con bel un tiro che però finisce alto. Voto 5,5

MISTER VEZZOSI: Sembra quasi essere il primo a non credere ad una possibile vittoria dei suoi. Arriva con leggero ritardo e appena si siede in panchina sfodera due o tre consigli tattici per mettere ordine nello schieramento dei suoi. Servirebbe però un’altra grinta, più mordente, una differente voglia di vincere da trasmettere ai suoi. E stasera non abbiamo visto niente di tutto ciò. Una squadra ha sempre bisogno del suo grande condottiero. Non dimenticarlo. Voto 5

LE PAGELLE – LA BUCA

VALERIANI: Il portiere della Buca stasera compie un paio di buoni interventi e non ha responsabilità particolari sui due gol. La botta di Ibrahim era imprendibile e sul colpo di testa di Schillaci si poteva fare poco, se non guidare meglio le marcature dei propri difensori. Proprio su questo aspetto invitiamo a migliorare: quando inizieremo a sentirlo parlare e dirigere i suoi con autorità e con una certa frequenza nell’arco del match, parleremo di un portiere di livello superiore. Voto 6

GUALANDRI: Le sue qualità calcistiche le conosciamo bene e non le discutiamo. Anche stasera tiene in ordine la manovra dei suoi e svolge il suo compito diligentemente. Deve però smettere di far battere così ai suoi compagni quelle punizioni. 1) Non hanno ancora portato ad un gol. 2) L’organisazion non apprezza. Ci sono abbastanza motivi validi per smettere. O almeno non protesti se poi gli arbitri prendono decisioni discutibili. Voto 6

BOLOGNESI: Riscoprire Bolognesi nel ruolo di libero vecchio stampo alla veneranda età di 24 anni e prossimo ormai al matrimonio non può che farci sorridere. Ma si sa, le vie del signore sono infinite. E lui ci sta dimostrando di saperci stare la dietro. Deciso e sbrigativo quando serve, più elegante ed impegnato a impostare da dietro se ne ha la possibilità. Brutta barba. Bella storia. Voto 6,5

CARLETTI M.: Quest’anno il capitano dirige l’orchestra da una posizione più arretrata del solito. In generale, si dedica di più al lavoro sporco e lascia la scena ad altri. Con Piermattei là davanti, la Buca è in buone mani e lui umilmente mette a disposizione della squadra la sua esperienza dove ce n’è più bisogno. Voto 6+

ANDREOLI: Fa il suo ingresso sul terreno del Parroquial nel secondo tempo e fa subito valere la sua freschezza e le sue doti atletiche. A volte insegue un po’ troppo il pallone ma lui ha cinque polmoni quindi è giusto anche lasciarlo fare. Baggio diceva che è meglio far correre la palla perché lei non suda. Nemmeno Andreol. Voto 6

RODRIGUEZ: L’instancabile motorino di centrocampo della Buca non molla un centimetro. Giocatore capace di abbinare qualità e quantità in modo eccelso. Un attimo prima lo trovi a rincorrere e recuperare palloni, e subito dopo ti infila una serpentina tra due avversari e prova ad innescare le punte. Non stiamo parlando di uno dei fuoriclasse del torneo, ma comunque è un elemento importante per ogni squadra in cui gioca. Voto 6,5

FILIPPI: Elemento che farebbe comodo probabilmente agli avversari. Gioca sempre indemoniato e con la grinta di chi vuole fare suo ogni singolo pallone. I giocatori del Rodano prendano esempio vedendo le sgroppate sulla fascia del biondino degli Orange. È così che si dimostra voglia di vincere. Voto 6

SALETTI: Perfetto soldatino della compagine capitanata da Carletti. Fa il suo senza farsi troppo notare, ma quando deve metterci il piede ce lo mette e quando ha l’occasione prova anche ad andare alla conclusione. In generale, non cerca giocate complicate e alla fine si sa, il calcio è un gioco semplice… Voto 6

CARLETTI F.: Stasera non in grandissimo spolvero. Capiamoci: corre, prova a farsi vedere ed è comunque sempre a creare confusione nell’area avversaria sulle azioni dei gol dei suoi, ma dai suoi piedi passano pochi palloni davvero invitanti che gli diano quantomeno la possibilità di cercare la via della rete. Serata di sacrificio e altruismo, le gioie arriveranno. Voto 5,5

FRIGGERI: Anche lui come il collega sopra non ha grandi occasioni per provare ad andare in gol. Avere un compagno “scomodo” come Piermattei chiaramente può oscurare un po’ le prestazioni dei colleghi di reparto, ma Friggeri in passato ci ha fatto vedere che può comunque fare di più. Voto 5,5

MASCIULLI: Stasera è il più propositivo degli attaccanti della Buca dopo Piermattei. Nei minuti spesi in campo ci mette corsa, grinta, e anche un pizzico di qualità, come nell’ultima occasione del match dove dopo essersi “bevuto” un avversario prova un buon tiro di poco alto. Conferma comunque di saper essere una buona spalla per Piermattei e di sapersi sempre mettere in condizione di poter segnare. Voto 6+

PIERMATTEI: Premesso che ad un giocatore che segna 5 gol in una partita si possa dire ben poco, noi non soddisfatti gli chiediamo di mostrarci ancora di più perché sappiamo che ha le capacità per farlo. Stasera segna in ogni occasione in cui ne ha la possibilità e la sua cavalcata trionfale sul quinto gol è il modo migliore per mettere il sigillo ad una prestazione maiuscola. La sensazione però è che i migliori numeri di alta scuola li stia tenendo per le eventuali semifinali e lì sì che allora ne vedremo delle belle. Resta comunque, ad ora, il giocatore più decisivo del torneo. Chapeau. #ilmegliodeveancoravenire. Voto 9

ARBITRO Sig. BRINDANI: Nel pre-partita ammette di dirigere gare non per passione, ma per godere dei benefit aziendali forniti dall’organisazion (vedere alla voce: panino gratis). Per nostra fortuna l’arbitro lo sa fare e, anche se non si trova a dover dirigere la più difficile delle partite, ha comunque degli indiscussi meriti per il fatto che il clima in campo rimanga sempre leale e corretto. Voto 6,5