Marcatori:  8’ autogol Del Monte – 12’ Crivaro (assist Ferri) – 20’ Ferri (assist Bertolini F.) – 24’ Baroncini – 31’ Govi (assist Bertolini M.) – 42’ Zurlini

IL COMMENTO

Allo stadio “el Parroquial” la posta in palio è alta. Si gioca per ottenere una qualificazione tranquilla e certa, senza dover rischiare di passare delle notti in bianco a fare strani calcoli per far tornare i conti in classifica. E poi, tra le altre cose, rimane pur sempre Scampate vs Cerro.
Alle 22.06 il direttore di gara Farioli fa iniziare la sfida. Scampate gioca in nove, ed è priva di gran parte dei suoi uomini più rappresentativi. Mancano infatti i fratelli Bertolini e il cugino Braglia, mentre L. Mazzieri è comodamente seduto in tribuna a seguire i suoi per un problema alla schiena.
Ci sono tutti i presupposti per un exploit del Cerro, ma dopo un paio di affondi dei gialloblù è il giovane Crivaro ad andare vicino al gol su un uscita a vuoto di Schieppati, che questa sera purtroppo continuerà a combinarne delle grosse.
Al 6’ Arduini salta bene un paio di giocatori e serve Zurlini, che prova una conclusione che va di poco alta. Segnatevi bene questo minuto perché da qui in poi sarà blackout Cerro. Non a caso, infatti, inizia a sentirsi rumoreggiare in tribuna. Eccoli. Sono loro. Direttamente da “Scampate Vecchia” arriva il team Bertolini&co. Date loro il tempo di cambiarsi e non ce ne sarà più per nessuno.
Al 7’ minuto si getta nella mischia il più piccolo dei fratelli e, sia ben chiaro non per meriti suoi, Scampate va subito in vantaggio. Nasce tutto da una situazione contestata vicino al limite dell’area del cerro, Farioli fischia deciso e quando tutti si aspettano il penalty (il fallo, o presunto tale, era in effetti avvenuto all’interno dell’area) l’arbitro decide per una punizione dal limite, tra lo stupore generale. Va l’esperto Ferri, che non deve far altro che sparare un traversone rasoterra a centro area. Ci penserà Del Monte, infatti, a realizzare nella propria porta. È 1-0 scampate.
Il raddoppio non tarda ad arrivare. Siamo al 12’ e da una rimessa laterale battuta velocemente da Ferri trova incredibilmente tutti i giocatori del Cerro immobili, e per Sasà Crivaro è un gioco da ragazzi scavalcare con un gran pallonetto un incolpevole Buldrighini in uscita. 2-0 Scampate.
Continua incontrastato l’assedio di Scampate, interrotto soltanto da un bolide di Schieppati dai 30 metri che si stampa sulla traversa.
Capitan Bertolini continua a guidare dalla panchina i suoi, mentre il gemello riesce ad aggirare un colpevole Schieppati, ad andare sul fondo e a servire Ferri per il 3-0 di Scampate. Tra le fila gialloblù manca intesa, i giocatori non riescono a portar a termine nemmeno un’azione significativa. E allora i bianconeri calano il poker. Bella azione di Crivaro che conclude con una botta tremenda che si stampa sul palo: Baroncini arriva sulla respinta, tap-in ed è gol. 4-0 Scampate al 24’. Un gol ogni 6’… è uno show di Ferri e compagni.

Un primo tempo ricco di emozioni volge ormai al termine, restano soltanto da ricordare un lancio d’esterno di Govi, che in panchina al cerro definiranno con ironia “il colpo da vecchia scuola” e l’emblematico scivolone di Cullurà sull’ultimo angolo al 30’ di gioco, che fa da specchio alla situazione mentale e fisica dei suoi. A fine primo tempo un Cerro stordito cerca di riordinare le idee ed in panchina i giocatori iniziano a  dare i numeri. Letteralmente, però, perche si iniziano ad ipotizzare le possibili quote per un 4-4 finale. Amatruda (uscito al 9’ per infortunio) azzarda un “4000, e Depone segna il gol del pareggio”. Ma l’attaccante del Cerro non ha nemmeno il tempo di far una volata alla SNAI che il direttore di gara ha già fatto iniziare la partita e Scampate si è già portata sul 5-0, con un Govi in versione opportunista che da 0 metri, su buon assist del neo entrato M. Bertolini, insacca. Il buon Beppe si mette comodo e dice che non scommetterà più.
Al 6’ di gioco, però, occorre annotare il fatto più grigio della serata in casa Cerro. Persona insegue Crivaro per rifilargli un pannetto dei suoi, ma all’improvviso il ginocchio fa crack. Il referto arrivato in redazione a notte inoltrata parla chiaro: “Stiramento al collaterale con interessamento del menisco. 30 giorni di stop”. Poteva andar peggio. Dopo 7 minuti di apprensione il match ricomincia, ma ormai non ha più nulla da dire. Dalla tribuna qualche fan spazientito prova a strigliare gli animi, ma l’unico risultato degno di nota è aver stimolato una reazione rabbiosa di capitan Zurlini che si fa scappare un paio di imprecazioni ad indirizzo dei tifosi. Alla fine ha ragione lui, perché dopo una nitida palla gol non sfruttata al meglio da Depone all’ 11’ del secondo tempo, un minuto dopo è proprio il capitano gialloblù a realizzare il gol della bandiera su punizione, con una leggera complicità del portiere di Scampate.
Ah, quasi dimenticavo, ora è il Cerro a giocare in 9. Persona è in panchina infortunato e Amatruda, che in quanto a menischi non se la passa meglio del compagno, prova ad aiutarlo. Non ci sono cambi, anche perché nessuno trova più Arduini, che probabilmente ha deciso di defilarsi in tribuna visto la debacle dei suoi.
Con uno scenario veramente atipico e di difficile interpretazione, il match prosegue seguendo in modo schematico un nuovo copione: Il Cerro attacca, perde palla, e Scampate riparte in contropiede.
4-1, 5-1, 5-3, 5-2. No, non sono i risultati di una partita a tennis. Sono, rispettivamente, il numero di attaccanti di Scampate che corrono verso la porta avversaria in contropiede e il numero di difensori che Buldrighini si trova davanti a proteggerlo. E tra imprecisione di Crivaro e compagni, un intervento kamikaze (che rappresenta alla grande la follia di questa partita) del numero 1 dei gialloblu  e un paio di parate, i bianconeri non capitalizzano nessuno degli innumerevoli contropiedi a loro disposizione. Al 29’, quando ormai questa lenta agonia del Cerro sta volgendo al termine, un Cullurà nervoso fa da sfondo al giovane Castagnoli che insegue per 50 metri i giocatori di Scampate, uno ad uno, con tanto tanto cuore. Su un tiro di M. Bertolini alto sopra la traversa, cala il sipario di questa partita infinita.

 Scampate è qualificata, mentre a Cerro servirà almeno un pareggio con Tripoli per dormire sonni tranquilli. A fine partita, meeting tra Olivi, Schieppati e Cullurà che cercano di spiegarsi il perché della sconfitta. Sembrano tutti convinti che il problema sia stata la partenza in 9 uomini di Scampate, che non ha fatto altro che rilassare un po’ troppo gli animi tra le fila del Cerro. Sarà, ma probabilmente nessuno saprà mai cosa davvero è successo stasera ai gialloblu. Noi, per darci una risposta, proviamo a citare il grande Ronaldo: “Il Cerro ha perso, perché non ha vinto”.

PAGELLE – SCAMPATE

MARGINI: Il portiere di Scampate stasera ha poco lavoro, ma riesce comunque a compiere qualche indecisione di troppo. Sul gol ha qualche responsabilità e in generale non riesce a dare la giusta sicurezza ad una squadra che mira ad arrivare in fondo al torneo. Voto 5,5. Insicuro
BEZZI: Questa sera li dietro a Scampate non hanno un granché da fare, ma se tutto fila liscio come l’olio è anche merito suo. Sempre pulito ed efficace, prova anche un paio d’anticipi con successo. Voto 6. Garanzia
GIOVANNELLI: Non siamo certo noi a scoprirlo stasera. Si piazza lì nella linea difensiva di Scampate e non fa passare nemmeno l’aria. Le punte del Cerro non riescono a fare neanche uno scambio interessate con lui nei paraggi. È ormai una sicurezza ed una colonna portante della squadra. Voto 6,5. Il generale silenzioso
BRAGLIA: Entra nel secondo tempo e con le sue lunghe leve e una buona dose di forze fresche fa quello che vuole sulla fascia. Dalla tribuna si sente un “quanto corre quel 2, è dappertutto!”, ma qui mi sento di dover intervenire per svelarvi che stasera la “2” di scampate era sia sulle sue spalle che su quelle del cugino Francesco. Piccolo trucco d’esperienza, per la serie “le magliette della coppa non si buttano mai”. Voto 6,5. Il baro
BERTOLINI G: E’ il primo della cavalleria a gettarsi nella mischia per ristabilire la parità numerica. Dopo un paio di minuti di smarrimento iniziale corre e si dà da fare per i compagni. Sul finale manda all’aria un paio di contropiedi, il tutto senza mai perdere l’inconfondibile stile del fratello Matteo. U-G-U-A-L-I. Voto 6. Il clone
BERTOLINI F: E’ il più tonico della famiglia, e si vede. Appena entrato beffa Schieppati e serve un gran pallone a Ferri, che deve soltanto appoggiare in rete. Poi macina chilometri e smista palloni sulla fascia di competenza e al 25esimo del secondo tempo, sul 5-1, ha ancora voglia di arrabbiarsi coi compagni perché sbagliano a liberare l’area. Voto 7. Tanto cuore
BERTOLINI M: Appena arriva si informa sul risultato ed una volta scoperto che i suoi ce la fanno anche senza di lui se la prende comoda in spogliatoio. Dopo un quarto d’ora abbondante esce e va direttamente in panchina, per predicare buon calcio come solo il miglior Serse Cosmi saprebbe fare. Gestisce tutto e tutti nel primo tempo, nel secondo entra per mettere minuti nelle gambe e per servire un assist al bacio per Govi, che ringrazia. Voto 7. Altruista
BARONCINI: Corre, recupera palloni, li smista e detta i tempi di gioco a tutta la squadra. Segna un gol da opportunista, ma soprattutto si fionda sul pallone messo dentro da Ferri (che sarà poi spedito nella propria porta dal malcapitato Del Monte) che da il via alla goleada bianconera. Con estrema correttezza, si presenta in panchina ed informa il sottoscritto che non si tratta di una sua marcatura, ma di un autogol. Probabilmente a caldo non si è reso conto di essersi giocato il panino, peccato. Voto 8. Onnipresente
MAZZIERI A: Stasera è indiscutibilmente l’elemento con maggior qualità tecnica del centrocampo di scampate, vista l’assenza del fratello. Il che non gli pesa. Compie tante buone giocate con la palla tra i piedi senza mai dimenticarsi che comunque gioca a Scampate e così, ogni tanto, qualche “pannetto” qua e la lo rifila. In amicizia, sia chiaro. Voto 6,5. Double-face
CRIVARO: Che partita signori. A Scampate hanno scoperto un talento: ha la spavalderia tipica della sua giovane età ma anche una tecnica, un tiro ed una velocità veramente devastanti. Oggi segna pure e comunque fino ad ora al torneo ha mostrato anche una grande continuità di rendimento. Se prima di stasera qualcuno era ancora scettico, da oggi faccia silenzio. Voto 8. Talento
GOVI: La vecchia scuola, dicevamo prima nel commento. Vecchia o no, il fiuto del gol è sempre quello. Tu dagliela bene e lui te la butta dentro. E’ sempre utile alla causa, sempre pronto a motivare i suoi e gli scappano anche un paio di sfottò ad indirizzo dei malcapitati del cerro. Ma stasera può permetterselo. Voto 7. Opportunista
ESPOSITO: Il giovane attaccante di Scampate ancora non riesce a buttarla dentro. Peccato, perché stasera ha avuto più minuti del solito a disposizione. Comunque è doveroso dire che lui c’è e il gol lo sta cercando (in un paio di occasioni si è anche smarcato bene ma non è stato ben servito dai compagni). C’è chi inizia a dire che stia tenendo i suoi gioielli migliori per la fase finale, staremo a vedere. Voto 6. Segnalo per noi
FERRI: Che dire?… mah. È ormai risaputo da tutti che l’età non è più quella di una volta, il fisico nemmeno ma i piedi, quelli sì. Prima batte la punizione da cui nasce la prima rete di Scampate, poi con astuzia batte veloce una rimessa laterale che sembra dire “Vai Sasà, prendi e segna” ed infine si toglie anche la soddisfazione del gol. Un giocatore esemplare, non solo per la qualità di gioco, ma anche per la classe con cui si pone ogni volta. Esempio da seguire per i più giovani e, ormai possiamo dirlo, attaccato alla maglia come nessuno mai. Voto 8. E non ti lasceremo mai…

PAGELLE – IL CERRO

BULDRIGHINI: Un portiere che prende 5 gol, per arrivare alla sufficienza, deve sudare parecchio. Non ha colpe in generale sui gol, anche se lui stesso ammette che sul tiro ravvicinato di Govi “coi riflessi di un tempo ci sarebbe arrivato”. Ora, con un figlio in più sul groppone, questo è quello che passa il convento. Anche nella scivolata omicida su Crivaro non ha avuto la compostezza dei tempi d’oro, ma occorre anche dire che risolve molti contropiedi nel finale con uscite tempestive e un paio di parate d’istinto. Voto 5,5. C’era una volta…
ARDUINI: Va senz’altro ricordato il dribbling con cui salta un paio di giocatori al 6’ prima di servire capitan Zurlini, ma occorre anche ricordare che ha giocato in una difesa che stasera ha preso 5 gol, quindi non può essere esente da colpe. Nel secondo tempo, a seguito dell’infortunio di Persona tutti guardano in panchina per cercare il suo volto e chiamare il cambio ma lui, inspiegabilmente, non c’è. Voto 5. Desaparecidos
SCHIEPPATI: Dispiace dirlo, ma stasera è quasi un disastro. Nel primo tempo fa acqua da tutte le parti e anzi che guidare la retroguardia dei gialloblu, partecipa alla debacle collettiva dei suoi. Sul terzo gol stende inspiegabilmente un tappeto rosso a Bertolini F, che ringrazia calorosamente. Non bastano un paio di colpi di testa insidiosi su calcio d’ angolo ed il gran tiro che si stampa sulla traversa nel primo tempo a salvarlo. Un difensore deve proteggere la propria porta e lui, stasera, non lo fa. Voto 4,5. Serata “no”
DEL MONTE: Se è vero che Schieppati di fianco a lui non fa nulla per guidarlo, è anche vero che lui potrebbe provare ad arrangiarsi un po’ più da solo. Tutta la difesa del Cerro stasera balla ma, francamente, lui non è tra i peggiori. Si sa però, che se difendi 1 contro 4 ci puoi fare ben poco. Rimane comunque un elemento che negli anni porterà grandi soddisfazioni ai gialloblu, ne siamo certi. Voto 5. Ritenta, sarai più fortunato
FONTANELLI: Il mio primo appunto sul taccuino dice testualmente: “Fontanelli – tonico”. E’ infatti sua la prima grande sgroppata sulla fascia del match. Poi tutte le altre sono di quelli di Scampate. È comunque un’ottima base su cui lavorare, ha fisico e tecnica per il ruolo ed un grande futuro davanti. Stasera è stata comunque una buona infusione di esperienza. Voto 5,5. Cadetto
CASTAGNOLI: Come per il collega qui sopra, stasera è stata tutta esperienza. Lui è più giovane e ha una fisionomia diversa, ed infatti corre come se non ci fosse un domani. Da apprezzare l’impegno e la dedizione, che lo portano ad inseguire qualsiasi avversario fino all’ultimo minuto a partita ormai chiusa da un bel po’. Stasera ha avuto poche occasioni per mettersi ben in mostra, ma lo farà presto. Voto 5,5. Prova a prendermi
OLIVI: Stasera l’esperto centrocampista del Cerro non sa davvero “che pesci pigliare”. Il centrocampo di Scampate domina in lungo ed in largo e lui non riesce a fare quasi nulla per contrastarlo. Come per il resto dei compagni, ogni abbozzo di azione pericolosa sfuma poi con un tocco impreciso o un recupero degli avversari. Voto 5. Sottotono
ZURLINI: E’ raro vedere che il miglior giocatore di una squadra non arriva alla sufficienza, ma quest’oggi per Il Cerro va così. Da lui ci si aspettano giocate di ben altro tenore, ma oggi riesce a piazzare soltanto un paio di tiri alti dalla distanza e la punizione tutt’altro che irresistibile che vale il gol della bandiera per i suoi. Si innervosisce anche con il pubblico ma, almeno, riesce a zittirli a modo suo, dalla sua mattonella. Voto 5,5. Comunque il migliore
PERSONA: Nel primo tempo non riesce a capacitarsi della sconfitta e fa qualsiasi cosa in suo potere per spronare i suoi, senza comunque troppo successo. Si infortuna ad inizio secondo tempo e dopo un quarto d’ora di agonia e preoccupazione passato in panchina lascia i suoi ormai allo sbando più totale già da un po’. La diagnosi la trovate nel commento, a noi non resta che fare gli auguri ad uno dei professionisti più alti del nostro calcio. Voto 6 politico. Torna presto
AMATRUDA: Dopo solo 9 minuti chiede il cambio perché il menisco rotto fa i dispetti ed avverte Depo che dovrà giocarla tutta lui. Il ragazzo, come potete immaginare, non la prende bene. Sul campo stasera ha dato poco o nulla, ma in panchina si è improvvisato prima opinionista, poi  dottore e fisioterapista, raggiungendo in tutti i campi ottimi risultati. Voto SV. Tuttofare
DEPONE: Dopo 9 minuti subentra a Beppe e promette di far faville. Cala alla distanza ma bisogna sottolineare che nel secondo tempo le due palle gol più pericolose del Cerro capitano sui suoi piedi. Serve però maggior freddezza davanti al portiere e purtroppo per lui, deve rimandare l’appuntamento col gol. Voto 5,5. Utile alla causa
CULLURA’: Ci aveva abituato bene in questo inizio di Coppa, ma oggi vediamo solo un lontano parente del bomber che conosciamo. Sul finale si indispettisce anche con l’arbitro, ma poi si rende conto che la serata buia non è certo dovuta al fischietto del signor Farioli e, con molta intelligenza, la smette subito. Oggi non riesce a tenere palloni e a far salire la squadra. Non riesce a smarcarsi per i compagni. Non riesce a concludere verso la porta. Insomma non riesce a segnare, che è quello che gli viene chiesto. E se al Cerro non segna lui, è notte fonda. Voto 5. Non mollare

ARBITRO

FARIOLI: Lo svarione iniziale, in cui fischia un fallo in area che probabilmente non c’è ed assegna non il rigore ma la punizione, è di quelli che si fanno notare. Ma per il resto della sfida, come analizza saggiamente Olivi a fine partita, fischia assolutamente con imparzialità per entrambe le squadre. Forse fischia poco, ma comunque è poco per tutti. Voto 5,5. Pari e patta.