Marcatori: 36′ Da. Prandi (T); 53′ Zurlini (C)
COMMENTO
Partita fondamentale l’ultima della fase a gironi. A contendersi l’ultimo posto libero per la fase finale sono, Il Cerro, al quale basta un pareggio per passare come terza classificata, e Tripoli, che manca dalle semifinali da ben quattro edizioni. Ai verdi serve solo una vittoria per qualificarsi. La partita, data la posta in gioco, inizia con le squadre un po’ compassate.
La prima azione significativa dell’incontro arriva al 5′ ed è un fulmine a ciel sereno. Mano di un difensore del Cerro appena entrato in area e per Tripoli è rigore. Tra le proteste dei gialli, sul dischetto si presenta M. Mroz che, però, non ha la freddezza necessaria e spara altissimo.
Nonostante l’occasione sprecata i verdi non si scoraggiano e continuando ad attaccare a testa bassa nel tentativo di sfruttare il momento di sbandamento della difesa avversaria. Al 6′ è Buldrighini (C) a salvare i suoi deviando in angolo un pallone pericoloso in area.
Nei minuti successivi è Il Cerro a farsi più coraggioso in avanti e a far valere la sua maggior classe a centrocampo. Tripoli si schiaccia bene in difesa, e, nonostante un possesso palla significativamente inferiore in questa fase, la squadra di capitan Bobo riesce a limitare le incursioni offensive del Cerro e a non capitolare. Al 16′ è Schieppati (C) a rendersi pericoloso due volte in meno di un minuto sfruttando le sue lunghe leve su calcio d’angolo. I suoi colpi di testa sono insidiosi, ma non abbastanza da impensierire un attento Cimorelli. Tripoli, dal canto suo, si affida soprattutto ai fratelli Prandi e arriva a sfiorare il vantaggio con Denis, il quale al 20′ si libera bene dalla marcatura avversaria appena fuori dall’area e lascia partire una conclusione che va alta di poco. Al 21′ è il neoentrato Prati (T) a rendersi pericoloso per i suoi lasciando partire dalla trequarti un destro violentissimo di controbalzo che si spegne fuori alla sinistra del portiere. Al 25′ si rivede Il Cerro, meno brillante in questa fase. Olivi si trova libero al limite ma calcia fuori sprecando una buona occasione. Gli ultimi minuti sono tutti ad appannaggio di Tripoli, con un tiro troppo alto di Prati al 27′ e una grande azione sulla sponda Prati – De. Prandi al 30′ che finisce con un bel tiro di quest’ultimo leggermente alto. Fine primo tempo e zero a zero fin qui meritato. Da una parte Il Cerro dimostra superiorità nel possesso palla ma non riesce a concludere a rete, dall’altro, un Tripoli che non demorde e arriva più volte a sfiorare la rete del vantaggio, grazie ad un sapiente lavoro di ripartente.
Il secondo tempo inizia come era iniziato il primo tempo. Al 33′ è di nuovo M. Mroz (T), servito alla perfezione nell’area piccola, a mancare il controllo a tu per tu col portiere e a sprecare un’altra opportunità clamorosa per portare in vantaggio i suoi. Tripoli ci crede, Il Cerro sbanda e al 36′ è il capitano, Da. Prandi (T) a portare in vantaggio i suoi con una perfetta girata dal dischetto del rigore, dopo una sponda perfetta del fratello. 1 a 0 per Tripoli e, al momento, verdi in semifinale e gialli eliminati. Dopo il gol gli animi si scaldano. Gli interventi si fanno più aggressivi ed è compito dell’arbitro intervenire per calmare i contendenti. Al 40′ Il Cerro si riaffaccia in avanti con Cullurà che da distanza ravvicinata spara addosso al portiere che devia in angolo. Proprio sull’angolo nasce una delle occasioni migliori per i gialli. La palla, infatti, carambola in area tra una selva di gambe fino ad arrivare sui piedi di Amatruda, il quale se la trova tra i piedi in maniera inaspettata e decide di provare a sorprendere il portiere con una zampata. La palombella sembra perfetta ma si infrange beffarda sulla traversa, prima che il pallone sia allontanato dalla difesa. Il Cerro è ancora vivo e, complice lo svantaggio, inizia a farsi vedere in avanti con maggiore decisione. Al 41′, però, è Tripoli ad avere una grande occasione di raddoppiare. Su un lancio lungo apparentemente senza pretese Del Monte (C) liscia clamorosamente e De. Prandi (T) ne approfitta per lanciarsi a rete. Per fortuna dei gialli in porta c’è Buldrighini che, in uscita, impedisce all’attaccante avversario di tirare salvando i suoi. Nei minuti che seguono le azioni si fanno sempre più confuse, complice il nervosismo che monta da entrambe le parti. Al 44′ è Olivi ad avere una buona opportunità di pareggiare ma il suo tiro al volo dalla trequarti è troppo centrale e per Cimorelli è uno scherzo controllarlo. Più il tempo passa e più le possibilità di pareggiare del Cerro si affievoliscono, complice anche la sterilità offensiva dei suoi attaccanti, troppo fermi la davanti. Al 49′ è il solito Zurlini (C) a regalare un brivido a tutti gli spettatori. In un’azione confusa al vertice destro dell’area, il fantasista dei gialli, partire senza pensarci due volte, lascia partire un missile in girata che si stampa sull’incrocio dei pali alla destra di Cimorelli, rimasto immobile. Un minuto più tardi è sempre lui ad avvicinarsi al pareggio, colpendo il palo esterno dal vertice basso dell’area. Tripoli soffre e non riesce più a creare pericoli per gli avversari. Al 52′ Cullurà (C) si mangia clamorosamente il gol del pareggio facendosi ipnotizzare dal portiere avversario. La sensazione che aleggia è che l’unica possibilità del Cerro per proseguire la sua avventura alla coppa sia tra i piedi di Zurlini. Ed è così. Al 53′ viene fischiato un fallo su Fontanili al limite dell’area destro di Tripoli. La zolla è la sua e Zurlini non perdona. Palombella precisa e imparabile che si insacca impietosamente alle spalle del portiere e pareggio del Cerro.
I minuti finali dell’incontro non regalano particolari emozioni, con Tripoli troppo stanco per reagire e Il Cerro che addirittura si avvicina al raddoppio. Il fischio finale regala le semifinali al gialli del Cerro. Per Tripoli l’onore delle armi e la sensazione che, quest’anno, le semifinali fossero davvero a portata di mano.
PAGELLE
IL CERRO
Buldrighini: 6,5. Fa buona guardia alla sua porta per tutta la gara. In un paio di occasioni si rende anche protagonista, negando a De. Prandi la gioia del gol. I suoi gli devono molto questa sera. MURAGLIA.
Del Monte: 5,5. Le sue doti difensive non ci sono sconosciute e già in passato alla Coppa ha regalato prestazioni di ottima fattura. Non questa sera. Gioca una partita di ordinaria amministrazione e da il suo contributo a reggere la pressione avversaria, ma si concede delle sbavature che, da uno come lui, non ci si aspetta. RIMANDATO.
Castagnoli: 6,5. Piccolo ma incisivo. Il suo atteggiamento è quello giusto. Non si spaventa di fronte agli avversari e fornisce una prestazione generosa. Ben posizionato in fascia si limita un po’ troppo alla fase difensiva, evitando di sganciarsi anche quando le circostanze glielo permetterebbero. Peccato. TRATTENUTO
Schieppati: 6,5. È lui il vero uomo in più della difesa di questa sera. Il Suo apporto alla partita è determinante sia in fase offensiva, dove si rende pericoloso in un paio di occasioni, sia in fase difensiva, dove salva letteralmente la sua squadra almeno in due circostanze. ROCCIOSO.
Conti: 6. Prestazione discreta la sua. Risente della pressione avversaria e non sbanda quasi mai, aiutando i suoi sia a coprire che a ripartire. Palla al piede non si concede molto, chiudendo la sua fase a gironi con una prestazione difensiva apprezzabile. MORIGERATO
Andreoli: 6 politico. Gioca si e no 10 minuti in totale. Chiamato a sostituire Persona dopo l’infortunio del regista del Cerro, il suo ruolo è più quello dell’assistente al commento tecnico del pagellatore. Ciononostante quando entra in campo da tutto quello che può e non fa storie quando i suoi compagni si rifiutano di uscire. SOTTOSTIMATO
Fontanili: 5,5. Tecnicamente c’è tutto e lo sappiamo. Quello che manca ancora è la tenuta mentale e l’umiltà di lasciar andare via il pallone quando serve. Alterna giocate ottime a momenti di black-out in cui si segnala solo per le continue e reiterate proteste nei confronti dell’arbitro. FUMANTINO.
Olivi: 5,5. Prestazione sottotono anche per lui questa sera. Uno dei punti cardine del centrocampo del Cerro soffre gli avversari e si vede. Nei contrasti non è il solito mastino e anche in fase di impostazione compie qualche imperfezione di troppo. Si riscatta parzialmente quando si spinge in avanti ma le sue conclusioni non sono perfetto. SPOMPO
Zurlini: 7,5. In una serata non brillante per tutta la sua formazione, l’uomo che salva la baracca è ancora una volta lui. Dal punto di vista dell’impostazione, il suo gioco non è il più brillante mai espresso, però ha il merito di non arrendersi mai, di correre per due, e di provarci fino all’ultimo. E poi il gol, una pennellata. ARTISTA
Depone: 5. Nel primo tempo si difende. Piazzato la davanti corre dietro ai pochi palloni disponibili e si fa trovare presente quando serve. Poi a fine primo tempo si siede in panchina, si accende una sigaretta e scarica la tensione lasciandosi andare a rumori inequivocabili. Il suo secondo tempo è più degno di una statua di sale che di un calciatore. Si isola dal gioco per non rientrarvi mai più. IMMOBILE (E NON QUELLO DELLA NAZIONALE)
Cullurà: 5,5. La pezza con cui esce dal campo a fine partita testimonia l’impegno profuso. Purtroppo, però, questa sera il bomber del Cerro è lento ed impacciato e non riesce a produrre molto, arrivando anche a sprecare diverse occasioni da gol. SUDADE.
Amatruda: 6. Il buon Beppe c’è sempre. Si alterna a Depone la davanti dando grinta e fisicità all’attacco, laddove manca un po’ di velocità. Sfiora anche il gol con una zampata da rapinatore d’area che, però, si stampa sulla traversa. INDOMITO.
TRIPOLI
Cimorelli: 6,5. Bella prestazione la sua. In porta è sempre sicuro nelle uscite e si produce in alcune parate di ottima fattura, andando letteralmente ad irretire Cullurà in un paio di occasioni. IPNOTISTA
Scarati: 6. Difensore di una volta. Fisicità, contrasto e pochi fronzoli col pallone tra i piedi. Dalle sue parti per passare occorre faticare, anche se talvolta si fa prendere un po’ troppo dalla foga. ESSENZIALE.
Martino: 6. Veramente poco da dire sul suo conto. Quando è chiamato in causa è presente, nei disimpegni se la cava adeguatamente anche grazie alla scarsa vena degli avanti avversari. Tutto sommato buona prestazione, anche se il vero banco di prova è quello delle semiifinali. ONESTO.
G. Carano: 5,5. Un po’ lento e non proprio a suo agio con la palla tra i piedi, si piazza in una posizione del campo difficile, venendo penalizzato dalla maggiore velocità e prontezza degli avversari che, puntualmente, gli soffiano il pallone sotto il naso. Come smuove lui le folle però non ce n’è. PEPP IL DIVO.
Barozzi: 6. L’esperto Fabio prima copre bene in difesa, poi col proseguire della partita si spinge in avanti prendendo il pallino del centrocampo e arrivando anche al tiro in un’occasione. Nel tracollo fisico dei suoi nel secondo tempo è uno dei pochi a mantenere la lucidità necessaria a provarci fino in fondo. GUERRIERO
M. Mroz: 5. La grinta e l’impegno non si discutono e, dalla sua parte, macina un sacco di strada. Il fatto è che non sempre correre tanto significa correre bene. Il rigore è incommentabile e nel corso della partita spreca anche un’altra nitida occasione, sfogandosi poi con l’arbitro che, nel secondo tempo, è vittima della sue reiterate proteste. NERVOSETTO
A. Mroz: 6. Decisamente meglio del fratello. Lui il suo lo fa, correndo molto e aiutando anche la sua squadra a resistere all’avanzata del centrocampo del Cerro. Un po’ impreciso a causa della foga e del nervosismo ma comunque prestazione discreta. VULCANICO
Vecchi: 5,5. Lo si vede poco, pochissimo. Al nervosismo dei suoi contrappone una calma olimpica ma la sua prestazione è abbastanza incolore per il resto. Finisce sul referto di gara per una buona spazzata difensiva. Un po’ pochino. ANONIMO
Sezzi: 5,5. Il metronomo di Tripoli questa sera è decisamente in serata no. Sbaglia l’insbagliabile e a centrocampo si fa sovrastare sia tecnicamente che atleticamente dagli avversari. Le sue geometrie sono fondamentali per i suoi ma questa sera, non rende al meglio. SPUNTATO
DA. PRANDI: 7,5. Il trascinatore dei suoi è lui. Attento a centrocampo, indispensabile per recuperare palloni e per far ripartire le azioni della sua squadra. Segna la rete del vantaggio momentaneo e si fa in quattro per i suoi. CAPITANO MIO CAPITANO
Prati: 6,5. Il suo percorso di integrazione nel modulo di Tripoli pare essersi concluso felicemente. È uno dei migliori dei suoi in fase propositiva, sfornando passaggio di ottima fattura e rendendosi pericoloso al tiro in diverse occasioni. Le premesse per fare di lui un elemento in più nelle prossime edizioni ci sono, ora starà a lui fare il resto. ROOKIE.
M. Carano: 6,5. Il più giovane dei fratelli Carano è uno degli elementi più pericolosi dei suoi. Da buon giocatore di velocità e fantasia, si piazza nel lato sinistro per accentrarsi verso la porta quando può. Buone alcune sue incursioni offensive, che mettono in seria difficoltà gli avversari. Purtoppo, però, il suo impegno non è ripagato da un adeguato supporto da parte dei compagni. SUPER MARIO.
De. Prandi: 7. Prestazione ottima per un attaccante abituato a stare la davanti, solo contro tutti. Le occasioni migliori se le crea da solo, non sempre supportato benissimo dai compagni. Oltre ad essere una spina nel fianco per Del Monte e compagni si rivela un ottimo assist-man fornendo al fratello la sponda perfetta per la rete dell’uno a zero. PEPITA.
ARBITRO
FARIOLI: 5,5. A lui l’ingrato compito di arbitrare una partita tesa e fondamentale. Nel primo tempo fischia un rigore che, alla prova moviola, lascia ancora qualche dubbio. Nel secondo si lascia sfuggire un po’ di mano la situazione a causa del nervosismo in campo che riesce a domare solo in parte a causa della sua scarsa decisione. Per un non professionista del settore, però, poteva andare peggio. LEGGERO.