La Buca – Scampate: 0 – 5
Crivaro 3; Ferri 2
Assist: Baroncini, Ferri 2, Crivaro
Ammonito: A. Filippi (B); A. Mazzieri (S); M. Carletti (B)
La Buca – Scampate, per provare la temperature a due squadre che ancora non avevano rivelato il loro volto. Ma dopo questa gara non ci sono molti dubbi.
Si inizia subito con squadre molto attente, il pallino del gioco ce l’hanno gli arancioni, che a centrocampo fanno la voce grossa con un Piermattei lezioso ma pericoloso. Sasha sulla fascia è indemoniato e ogni affondo fa male. Sembra il momento dei goal per i cow boys, ma in un ribaltamento di fronte la coppia Ferri – Crivaro al primo errore di disimpegno nell’area piccola ne approfitta, uno – due impeccabile e il golden boy segna.
Reazione della Buca, ma 7 minuti dopo, gran lancio di Baroncini sui piedi di Ferri, che in area non sbaglia, 2 a 0.
Piermattei prova a prendere la squadra sulle spalle, con il Cerro ce l’aveva fatta, stasera non è serata e i suoi tiri sono fuori bersaglio. Più preciso Bollo ma Bezzi in porta si fa trovare pronto e blocca. Finisce il primo tempo.
La Buca controlla il gioco, ma nelle uniche due occasioni in cui ha sbagliato in difesa, è stata punita dagli avanti di Scampate.
Il secondo tempo, si apre come si era chiuso, con la difesa di Scampate che deve chiudere le incursioni degli arancioni, che però peccano ancora di imprecisione sotto porta. Scampate è in affanno, Mazzieri, fino a quel momento incredibilmente corretto, si fa ammonire e Francesco Bertolini salva un goal già fatto. Copione già visto, nel migliore momento della Buca, Scampate segna, sempre sull’asse Crivaro – Ferri.
La partita però non va in archivio, le ali della Buca si spengono ma le incursioni arrivano tutte dal centro. I cowboys schiacciano i tori, ma la mira è imprecisa e sull’ennesimo ribaltamento di fronte la strana coppia fa poker, 4 a 0.
Bezzi fa un paio di salvataggi importanti, Scampate controlla e gioca sul velluto. Ultime azioni e all’ultimo minuto di recupero Crivaro, scarta Saletti a centrocampo e si invola verso al porta, per Valeriani sull’ennesimo vis a vis con gli vanta bianchi non può nulla: 5 a 0.
La Buca ferma a 3 punti, può prendersela sia con i suoi avanti davvero poco precisi e con una difesa che ha finito per pagare poche ma fondamentali leggerezze. Scampate, con 1 piede e 3/4 alle semifinali, sa che soffre e soffrirà a centrocampo, ma agli estremi (difesa e attacco) ha solide delle certezze.
PAGELLE
LA BUCA
Valeriani: non fa miracoli ma sui goal non ha colpe, per 4 volte si trova solo contro gli avanti dei tutti bianchi, non ce la sentiamo di infierire, l’impegno c’è. 5,5
Andreoli: il suo primo tempo è stato questo: entra con le scrape rotte ed esce tre minuti dopo con le scarpe rotte. Nel secondo tempo viene schierato in difesa come terzino, non corre pericoli ma aggiunge poco alla gara. 5
A. Filippi (Sasha): nel primo tempo è indemoniato, sulla sua fascia annichilisce il giovane G. Bertolini che va sempre in affanno, se la partita finisse qua sarebbe il migliore in campo. Nel secondo tempo finisce la benzina, si innervosisce e combina poco. 6 (migliore giocatore Buca)
Rodriguez: Omar viene schiacciato dal centrocampo di Scampate, peccato perché essere messi sotto dal punto debole dei cowboys non è un pregio. Serata decisamente no. 5
Gualandri: avevamo detto che la sfida si sarebbe decisa nello scontro Ferri – Gualla, ma stasera il portiere prestato alla difesa, tolti i primi 20 minuti va in apnea. A suo favore il fatto che non ha un compagno di reparto affidabile, affonda con tutta la barca. 5
Bollo: sempre troppo polemico, però in difesa fa il suo, sul 2 a 0, si sposta in avanti, ma i futuri cognati lo annullano. Gli unici due tiri in porta, gli vengono miracolosamente fermati da Bezzi. Giocare contro 3 cognati e due cugini è una sensazione strana, ma se le prestazioni sono queste dovrà abituarsi, perché difficilmente i parenti lo reclameranno tra le file di Scampate. 5,5
Fabio Carletti, in fascia non è il suo, apprezziamo il fatto che limiti le sua famose proteste, ma il suo utilizzo così non è proficuo. Il fratello dovrebbe trovargli un posto più decisivo. 5
Marco Carletti: per la seconda volta si guarda intorno e non vede Boschini (in USA in luna di miele), forse si spaventa e non riesce a dare una direzione ai suoi uomini. Un po’ mediano, poi difensore, l’ultimo a cedere ma l’ago della bilancia segna rosso. La Buca ha un problema di sovrabbondanza di esterni offensivi, e se ne accorge anche Marco quando urla “Siamo in 4 là davanti e in 2 a difendere…”: 5,5
Daniele Masciulli: tanta corsa, poca sostanza, il veterano della coppa, seppur possa contare sulla giovane età (23) non riesce ad incidere nella partita. O cambia ruolo o così non va. 5,5
Ben Rondahme: ex della partita, un paio di buoni disimpegni, ma quando lo pressano va in difficoltà. Consigliamo di continuare così e non demordere, più grinta e cose semplici, un sei lo può strappare già nella prossima partita. 5
Piermattei: altro ex della partita, stasera però il suo famoso “piazzato” è tarato fuori dai pali di Scampate. Omar gli porta via il lavoro sporco, lui ha tante occasioni ma non è lucido, lotta fino alla fine, ma senza risultati. 5,5
Saletti: anche per lui, tanta corsa, ma poca costruzione, La Buca sembra un squadra di mezzo fondisti ma peccato che si stia giocando a calcio, dovrebbe trovare un ruolo più adatto alle sue caratteristiche come 2/3 della sua squadra. 5
Luca Friggeri: il gigante prestato dal basket, stasera di palloni ne vede pochi, la difesa di Scampate è a 4 e là davanti è roba per professionisti. 5
SCAMPATE
Bezzi: stasera tutti lo avevano già dato per spacciato, ma a lui quelle voci provenire dall’altra panchina “tirate in porta che non hanno il portiere” gli entrano in corpo e diventano benzina, un paio di interventi leggeri per scaldarsi, poi diventa insuperabile, esce anche con i pugni su un corner avversario. 8 (miglior giocatore dell’incontro)
F. Bertolini: entra a fine primo tempo, stasera la sua prestazione, comunque buona, viene messa in secondo piano da una performance dell’intero reparto quasi perfetta. 6,5
M. Baroncini: come Bobby Carlton, capisce che a 37 anni è meglio ritagliarsi una posizione in campo più consona all’esperienza, così si riscopre libero. Ruolo che non si vedeva sui campi di gioco, dall’addio al calcio di Baresi. Mossa decisiva, è la doppia mandata che da sicurezza a tutta la squadra. 7
P. Braglia: all’inizio si vede che gli manca Francesco, e sotto sotto non si fida del Baro, però tolti i timori iniziali, si trasforma nel classico difensore moderno che chiude senza buttar via i palloni. 7
M. Bertolini: nonostante la lunga inattività e l’avvicinamento ai 90 kg. Stasera Matteo ha fatto la differenza, sono già due partite che gioca così, recupera palloni e imposta il gioco, i piedi non sono quelli di Pirlo ma la sostanza è quella di Gattuso. Dal primo minuto del secondo tempo al 25’ si spegne, per poi svegliarsi gli ultimi minuti e propiziare l’azione da goal. 7,5
G. Bertolini: i primi 10’ minuti è il solito Giovi formato Coppa, intimorito da compagni e avversari, poi si sveglia, inizia a credere in se stesso e finisce per contenere alla grande Filippi, con il quale da vita ad un duello di rusticana memoria. 6,5
Valentini: fuori luogo e irritante. 3 interventi di sola cattiveria, poca voglia, così non si può giocare alla Coppa, per sua fortuna il mister lo sostituisce e può uscire dal campo con le sue gambe, perché Gualnadri gliele aveva già promesse. 5—-
D. Braglia: il nostro southpaw nella prima parte dell’incontro è in confusione, sbaglia appoggi e passaggi. Scende e tira il fiato. Secondo tempo molto meglio. Dovrebbe capire che palla al piede, il primo uomo lo salta quasi sempre, il secondo mai. Su un gran recupero in fascia si infortuna per l’ennesima volta alla Coppa. 6
G. Govi: primo tempo di lotta, secondo tempo di astuzia. Ormai Gino si sa gestire, sa quali sono i suoi limiti e i suoi punti di forza. Nel secondo tempo si divora un paio di occasioni molto invitanti, però oggi da dimostrazione di grande maturità. 6,5
L. Giovannelli: altro tassello di sostanza che va ad inserirsi in una difesa che stasera funziona a meraviglia, Scampate può contare su di lui, però deve giocare sempre al massimo, perché ogni tanto qualche leggerezza può costare cara. 6,5
L. Mazzieri: arriva in ritardo perché ha forato in auto, quindi sale verso la fine del primo tempo. Palla tra i piedi è uno spettacolo, in una squadra dove la finezza resta negli spogliatoi, uno così è acqua nel deserto, si limita anche nelle sua inutili abbaiate con l’arbitro. Forse ci siamo. 6,5
P. Ferri: dite ai bambini e ai giovani che per seguire le gesta di signori giocatori non c’è bisogno di guardare la serie A e i campionati professionisti. Da domani alla Coppa stampiamo le maglie di Ferri e le regaliamo ai bambini. 8
S. Crivaro: il golden boy ci mette 3 partite e finalmente è farfalla, intesa piena con Ferri. Bomber ed assist man. Sa dove stare e cosa può fare. Se sono rose fioriranno ma occhio perché una rondine non fa primavera. 8
D. Rosselli (allenatore): dopo l’esordio, capisce come possono giocare i suoi, trova la quadra con il sostegno dei senatori, se solo risolve il mistero Valentini può diventare il nuovo Allegri. 6,5
Tirelli (arbitro): dirige una partita potenzialmente esplosiva con piglio deciso, senza lasciare adito a polemiche. Il calcio lo conosce, la corsa non manca. Tenere a bada certi torelli non era facile, lui lo fa è bene. 7