Marcatori: 17’ Davoli (S), 25’ Anigoni (S), 29’, 50’ Grossi M. (C), 43’ Nagy (S), 51’ Castagnoli F.

Assist: Davoli (S)

CRONACA

Un grande classico apre le danze del terzo turno della Coppa edizione XX. Al Parroquial si sfidano due nobili del calcio montecavolesi, Scampate e Cerro. Organici al gran completo, si segnalano solo le assenze di Magrì per i gialloblu e di Cattolico per i gialloneri (voci di corridoio lo segnalano accampato a Capodichino in attesa dell’arrivo di Conte).

In avvio prevale lo studio tra le due formazioni, anche se parlare di studio quando da una parte ci sono i Bertolini e Davoli e dall’altra Attolini e i Martini è quantomeno ardito. È quindi un episodio a interrompere gli estremismi tattici: mani di Farinelli Andrea, Davoli dal dischetto non perdona. Nemmeno dieci minuti e Anigoni scaraventa un rimpallo sotto la traversa con un bel tiro da venticinque metri, scavalcando Fioravanti. La reazione del Cerro è affidata a Grossi Mattia, che slalomeggia in area e viene atterrato: rigore e gol della speranza.

Nella ripresa Nagy Khamis sembra chiudere i conti con una bella incornata su angolo di Davoli. Ma Il Cerro trova le forze quando meno te lo aspetti e prima Grossi Mattia semina il panico in area infilando Rossi con un pregevole piazzato e dopo Castagnoli Francesco scherza Camuncoli con un sombrero e pareggia il match, complice anche una deviazione.

Negli ultimi minuti si segnala un bacio al palo di Martini Alex e poco altro. 3 a 3 e tutti contenti. O forse, nessuno.

PAGELLE

SCAMPATE

ROSSI 6,5: Incolpevole sui vari gol del Cerro, si distingue per qualche uscita coraggiosa e per l’autorevolezza nel comandare il reparto difensivo. Vecchia volpe, un veterano che serviva a questa squadra piena di nuove leve. Zeliko Kalac.

BRAGLIA P. 6,5: Finché c’è lui in difesa non si passa. Un salvataggio sulla linea, più di un anticipo decisivo e testa alta dall’inizio alla fine. Evergreen. Nacho Fernandez.

BERTOLINI G. 6,5: Anima di Scampate, regge il reparto finchè può. Paga qualche scelta confusionaria sui cambi nel secondo tempo ma non gli si può rimproverare nulla, d’altronde non è un allenatore. Giorgio Scalvini.

GIOVANNELLI 6: Ordinato, senza infamia e senza lode. Puntuale sulle chiusure e preciso nelle marcature, perde un po’ di smalto nella parte finale della partita. Nel complesso, discreto. Daniele Rugani.

BERTOLINI F. 6,5: Trottolino scatenato, non sente il peso degli anni (o forse sì, vedremo in stalla oggi) e trascina i suoi a destra e manca. Lucido anche nei momenti più concitati, passano le stagioni ma rimane una certezza. Daniel Carvajal.

BRAGLIA S. 5,5: Si becca più di un rimprovero da capitan Bertolini per qualche disattenzione di troppo. Non è male l’avvio, ma sotto l’avanzata del Cerro cala di rendimento. Danilo.

NAGY KHAMIS 7: Spicca per il dominio fisico che impone sugli avversari, meno per le letture tattiche. Ma si sa, alla Coppa vince il più forte, non il più bravo. Una poderosa incornata su corner regala il 3-1, poi scende in panchina e il Cerro pareggia. Coincidenze? Youssef El Nesyri.

CAMUNCOLI 6: Mezzo voto in meno per il sombrero subito da Castagnoli che costa il pareggio finale. Però, per il resto, partita di sacrificio sulla mediana. Trattorino inesauribile. Gary Medel.

AYOUB TRAD 6: Un motorino che sgasa su tutta la metà campo, a volte anche troppo, col rischio di ingolfarsi. Con un po’ più di tattica risparmierebbe sicuramente ossigeno ma, alla fine dei conti, si distingue per generosità. Sofyan Amrabat.

PANCIROLI 5,5: Piazzato davanti alla difesa, non sa nemmeno lui se è il ruolo giusto. La vogli c’è, la simpatia anche, la fortuna no. Si può rivedere. Leandro Paredes.

MARGINI 5,5: Parte bene, con personalità e senza nascondersi. Poi però accusa la fisicità del Cerro e inizia a retrocedere, perdendo i vari duelli in mezzo al campo. Si muove ma con poca incisività. Bojan Krkic.

CHIANESE 5: Con la testa già in Liguria per la prossima battuta di pesca, si vede subito che non è serata. Scarso il feeling con i compagni di reparto, ancora meno evidente l’apporto nelle fasi conclusive delle azioni. Meglio in barca che sulla terraferma. Luka Jovic.

DAVOLI 5,5: Ancora appesantito dal matrimonio di Davide Braglia, si accende e spegne a intermittenza. O meglio, si spegne col passare dei minuti. Senza di lui l’attacco è poca roba. Poco concentrato, rimandato a settembre. Dario Hubner.

ANIGONI 7: Sicuramente uno dei giocatori di maggior qualità tra i gialloneri, tende a nascondersi ma quando ha il pallone tenta sempre la giocata di classe. Il gol ne è uno splendido esempio: un gioiello che si infila alle spalle del portiere avversario. Alvaro Morata.

IL CERRO

FIORAVANTI 6: Può ben poco sul rigore e sul terzo gol, forse poteva fare qualcosa di più sul lob di Anigoni. Qualche metro indietro e avrebbe comodamente respinto il tiro. Comunque buona prestazione. Christian Abbiati.

FARINELLI AN. 5,5: Arranca eccessivamente sotto le ondate avversarie, perdendo qualche marcatura di troppo. Cala alla distanza, si salva con alcuni tackle in extremis. Suo il tocco di braccio che causa il primo rigore. Federico Fazio.

CERVI 6,5: Propositivo e scattante, controlla senza troppe ansie le sgroppate sulle fasce. Diligente, anche troppo dal punto di vista tattico, potrebbe osare anche di più in fase offensiva. Davide Calabria.

FONTANELLI E. 6: Grande cuore e caparbietà, compensa alle esigue doti tecniche con una prestazione di sostanza che fa scendere più di una lacrimuccia agli aficionados in tribuna. Cristiano Biraghi.

MACRILLO’ 6: Jolly a tuttocampo, che spazia dalla difesa al centrocampo. Dove lo metti, sta. Meglio nella prima partita, soffre i centimetri degli avversari. Amato Ciciretti.

ATTOLINI 6: Tenta di corrompere il giornalista offrendo il TFR del fratello maggiore e una sorella in dote, ma senza successo. Allora sfodera una buona prestazione, soprattutto nella ripresa dove parte all’arrembaggio. Marcatura asfissiante su Davoli, meno preciso nelle impostazioni. Leonardo Bonucci.

CASTAGNOLI F. 6,5: Parte in sordina, poi sfodera alcuni cross che andrebbero solo spinti in rete ma non è assistito dai compagni di squadra. Nella ripresa è suo il gol del pareggio, dopo una giocata di prestigio e uno slalom stretto in area. Riccardo Orsolini.

GROSSI F. 6 Match di sostanza il suo, con luci e ombre. Non si risparmia di certo, subisce qualche colpo di troppo ma si difende con le unghie e coi denti. Pecca un po’ nella fase di costruzione. Fabio Miretti.

CASTAGNOLI S. 6,5: Si presenta a centrocampo con personalità, orchestra il pallone quando vede aprirsi gli spazi e si muove in maniera intelligente. Bene così. Nicolò Barella.

GROSSI M. 7,5: Migliore in campo, trascina i suoi a un pareggio meritato. Si procura il rigore dopo una serpentina ubriacante ad alta velocità e lo trasforma subito dopo. Nella ripresa lancia il Cerro alla rimonta con una bella azione personale conclusa con un piazzato alle spalle di Rossi. Teun Koopmeiners.

FARINELLI AL. 5,5: Si capisce fin da subito che non è giornata. Prima si divora un gol a un metro dalla porta alzando il pallone sopra la traversa, poi sbaglia un gol ancora più clamoroso a portiere battuto. Meglio altre volte, tanta corsa. Ezequiel Schelotto.

MARTINI AN. 5: Ciondola sulla fascia senza mai incidere, non è il suo ruolo probabilmente. Una partita da dimenticare, dovrebbe sfruttare meglio le qualità fisiche. Peter Crouch.

MARTINI AL. 5: Come il fratello non è al meglio, prova a muoversi davanti ai difensori di Scampate ma non è serata. Inconcludente e mai pericoloso, bocciato. Simy.

BULDRIGHINI 5: Anche per lui forse sarebbe stato meglio fermarsi al bar piuttosto che proseguire verso gli spogliatoi, ma tant’è. Qualche sponda senza troppe fortune, per il resto non si vede mai. Andrea Pinamonti.

ARBITRO

FONTANELLI 7: Controlla il match lasciando correre il giusto, chiamate corrette su entrambi i rigori (forse qualche dubbio sul secondo ma ci può stare). Daniele Orsato.