Marcatori: De Moura 35’ (B), 41′, 60′ Davoli D. (S)
Assist: Boschini Gia. (B)
CRONACA
Al Parroquial è tutto pronto per l’ultima partita della seconda settimana di Coppa. Vecchi ha fatto tagliare il campo, ha rifatto le righe… sembra davvero tutto preparato alla perfezione per vedere un po’ di bel calcio. Nei primi 30 minuti, però, io e i miei soci in panchina assistiamo ad uno spettacolo che di bello ha ben poco. Non parlerei poi del tema “calcio”…
Cattiverie a parte, il primo tempo (che, spoiler, si chiuderà sullo 0-0), racconta di una partita molto bloccata, molto “tattica” come l’ha definita il buon Billy, in cui le due squadre si studiano un po’ e non riescono a creare nessuna azione pericolosa degna di nota. Quando sempre il succitato Billy fa notare che dopo 14 minuti di gioco io non abbia ancora preso un appunto sulla cronaca della partita, in panchina non possiamo fare altro che prenderne atto e sperare che la situazione si smuova un po’.
Al 20’, il primo acuto che ci regala il match: De Moura torna in panchina, visibilmente affaticato. Mr. Tirelli, senza peli sulla lingua, si accende e chiede “com’è possibile che tu sia stanco dopo solo 7 minuti di partita?”. “Mister, sono in Italia da pochi mesi, è normale…”. In panchina ci si guarda tutti un po’ confusi. Mr Tirelli non molla la presa e puntualizza “ho capito, ma in brasile non correvi?”. Il giovane puntero della Buca continua spiegando che la condizione arriverà atletica arriverà, ma non oggi. Questo scambio di opinioni comunque entra nel podio (allargato) della serata per l’organizzazione, e quindi vale già molto così.
Del primo tempo, oltre a questo momento sulla panchina della Buca, ricordiamo di un paio di azioni che ho definito “golose” e “corali” nei miei appunti, finite con un nulla di fatto negli ultimi 16 metri. Un paio di tiri di Margini e Pascarella, che sono sembrati più i classici “tiri dello 0-0” che altro. Un contropiede al 23’, gestito malamente da Nagy Khamis che poteva sicuramente portare a qualcosa di più interessante. Un tiraccio velleitario di Giacomo Boschini.
Insomma, le due squadre si equivalgono nel non riuscir a costruire un pericolo che sia effettivamente degno di nota.
Al 26’, Mr Tirelli chiede a PDM (aka Phelipe De Moura) se sente di avere 3 minuti nelle gambe. La risposta è affermativa, alla fine la gamba va pur fatta in qualche modo..
Circa un minuto dopo, Bertolini G in uno dei suoi numerosissimi colpi mal calibrati rischia l’autogol (in panchina in molti fanno notare come stasera, in particolare, qualsiasi pallone toccato dal capitano di scampate non si sa mai bene dove possa andare a finire). Sul ribaltamento di fronte post-calcio d’angolo scaturito da questo episodio, gli attaccanti giallo-neri sprecano malamente e non riescono ad arrivare ad una conclusione pulita.
Il primo tempo si chiude con Billy in panca che elogia deciso Franci Berto del tipo “guardalo lì, ha 36 anni e ancora corre da area ad area per un contropiede…”. Ora, tralasciando che il contropiede mal gestito da Scampate ha fatto si che il buon Franci allungasse per non più di 40 metri massimo, la perla ce la regala il bomber della scorsa edizione che si è seduto in panchina con noi per l’occasione. “Pensa, io mi sono messo a giocare in porta apposta per non correre… ed ho 20 anni”. Sorrisi in panchina. L’arbitro Castagnoli sente probabilmente con la coda dell’orecchio e decide che il primo tempo si può chiudere così, sullo 0-0. Duplice fischio e tutti a rinfrescarsi alla fontanella.
Le speranze per il secondo tempo sono di vedere ben altro piglio, ben altro calcio. Ebbene, qualcosa si smuove. Nei primi 3 minuti ho appuntato un “Giovi Bosco ci riprova, forte ma centrale” e un “Giovi Berto ancora sbananato”. Ci ho messo un po’, a capire cosa avevo scritto. Lo ammetto.
Ma ecco, quando tutto sembrava continuare sulla falsariga del primo tempo, l’episodio che non ti aspetti. Mr Tirelli come il miglior Davide Ancellotti ha l’intuizione dei grandi, e tiene PDM in campo ad inizio secondo tempo. Al 35’, decisamente coperto dai membri della panchina della Buca + gli amici dello staff, sento un boato fragoroso. È proprio l’attaccante brasiliano a sbloccare il match con una conclusione potente e precisa al volo. È tripudio Buca. Il loro torneo, ora, sembra avere un sapore del tutto diverso.
Subito dopo, occasionissima al 36’ sui piedi di Chianese che effettua un pregevole aggancio al volo che però poi si conclude in un nulla di fatto a tu per tu con Salvini, che esce prontamente e sventa una possibile occasione gestita non al meglio dal puntero giallo-nero. All’41’, altro episodio chiave del match. Pallone in direzione area della Buca, interviene Boschini D che probabilmente anche beffato da un rimbalzo da “Parroquial” tocca il pallone prima col piede e poi, dopo la sua impennata, con il braccio largo. Per il direttore Castagnoli non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Lo era anche per chi scrive, e per tutte le persone in panchina in quel momento. Poco importa che il capitano degli orange si presenti a fine partita con il regolamento sottomano per cui, se il pallone tocca prima un’altra parte del corpo e poi del braccio, non è rigore. Non lo so Rick. Io sto con Casta.
Dal dischetto va con sicurezza “The Menace” Davoli e con un’esecuzione perfetta riporta in parità la partita. 1-1 e palla al centro. Billy in panca che se ne esce con un “ragazzi, io sono stato il suo primo allenatore, comunque, non dimentichiamolo”. Quando gli ricordiamo che è stato il primo allenatore anche di Giovi Berto la discussione finisce nel dimenticatoio alla svelta.
Da qui in poi, succede di tutto. Ed è quello che aspettavamo da tutta la sera.
Ci prova prima La Buca, con una punizione di J Boschini, a tornare in vantaggio. Poi Scampate su un’azione in cui Ayoub Trad non riesce ad essere decisivo come vorrebbe.
Al 50’ occasione un po’ più nitida per Pascarella per riportare gli orange avanti, ma spara alto da buona posizione. Due minuti dopo, è ancora la Buca ad avere la palla del possibile 2-1. Mosca mette un gran pallone in mezzo per l’accorrente Ruozzi che arriva davvero come un treno ma colpisce non pulitissimo, usando parte dello stinco, e conclude fuori da ottima posizione.
Al 55’ episodio più che controverso. Pascarella subisce fallo sullo spigolo dell’area di Scampate. Per l’arbitro è rigore netto. Seguono un po’ di polemiche sulla decisione ma poco importa perché Jack Boschini decide di mettere tutti d’accordo sparando un brutto mancino alto sopra la traversa. Era l’occasione della vita degli orange per svoltare questa edizione, probabilmente. E fa male, si vede.
Tanto male che, nonostante al 57’ Ruozzi per poco non riesca comunque a portare in vantaggio i suoi, al minuto 59 e 51 secondi Davoli D approfitta di uno svarione difensivo della Buca, concluso con una scivolata di Caselli per niente composta ed efficace, ed insacca alle spalle di Salvini.
È 2-1 Scampate. Come tori a Pamplona.
La Buca a quel punto si butta all’arrembaggio verso l’area giallo-nera e in pieno recupero si registra un rosso a Caselli per un brutto battibecco con Bertolini G nell’attesa di battere un corner per gli orange oltre alla grande occasione per Pascarella di testa su cross di Salvini, sempre sugli sviluppi del corner stesso.
Il calcio è strano, Beppe. Vince Scampate, che migliora nettamente la sua classifica, e perde La Buca, dopo aver giocato la sua prima partita quadrata del torneo. Buca che, comunque, ha giocato le prime due partite contro quelle che sembrano le compagini più in forma del torneo. Fino a prova contraria, se vincono le prossime due, in semifinale ci vanno loro. Tutto è ancora aperto, tutto è ancora da scrivere. Solo i posteri ci diranno se quel rigore sparato alto da una delle colonne portanti della squadra sarà decisivo o meno per le sorti degli orange.
PAGELLE
SCAMPATE
ROSSI 6: Il portiere di Scampate fa la sua ormai ordinaria prestazione solida e si dimostra sicuro sia al rinvio che in uscita. Si lamenta per un’uscita alta su una punizione in cui però sono i suoi giocatori a fargli la “carica”, non gli avversari. Nel mezzo anche un paio di buone parate, seppur non di difficoltà estrema, sui tiri da fermo dei giocatori della Buca.
MARGINI 6: Il giovane di scampate si sta lentamente scrollando di dosso i timori riverenziali delle prime edizioni. Oggi prova un paio di conclusioni da fuori, decise seppur non particolarmente pericolose. Piano piano potrebbe ritagliarsi più spazio di quello che ha avuto fino ad oggi.
PANCIROLI 5,5: Minutaggio non molto abbondante per “il Pancio” (lo chiameranno sicuramente così gli amici, no?). C’è ancora molto da scoprire di questo ragazzo, ma non è stato venerdì 7 il giorno giusto per farlo, probabilmente. Rimandato alla prossima, resta la curiosità
BERTOLINI F 6,5: Solita partita pulita del centrale di Scampate, che non lascia passare granché dalle sue parti, anche perché abituato a marcare giocatori di un calibro ben più elevato di quelli che deve gestire stasera (con tutto il rispetto per l’attacco avversario). Prova anche a lanciarsi in attacco in un contropiede mal orchestrato dai compagni che lo manda su tutte le furie per l’occasione sprecata.
BERTOLINI G 5,5: Partita strana del capitano di Scampate. Nel primo tempo non si riusciva a non notare come nessun colpo uscisse pulito dai suoi piedi, dalla sua testa…si cercava una spiegazione… nervosismo? stanchezza? Non sappiamo, né sapremo mai. Nel finale momento di nervosismo col collega Caselli che non fa onore a nessuno dei due contendenti (anche se, si sa, quando gli animi si scaldano è dura tenersi sempre a freno..). Detto questo, credo che il diretto interessato concorderà con me quando dico che non è stata la sua partita più memorabile.
CAMUNCOLI 6,5: Oh raga, vedete voi ma io ho scritto sui miei appunti che “mi piace”. Sul pallone va sempre deciso e anche in contrasto con gli avversari. Non sarà Toni Kroos, ma è “stagno” e alla coppa questo vale più di mille altre cose. In campo quando c’è si sente. Bravo.
KHAMIS 5: Potrò sembrare cattivo, potrà sembrare che mi sia rimasto sul groppone il gol che ci ha segnato su corner non più di qualche giorno fa. In realtà, ri-analizzando i ricordi e gli appunti, realizzo che per ben 3 volte dei contropiedi che potevano essere interessanti per scampate vengono “neutralizzati” da sue scelte sbagliate. Occasioni sprecate che, a conti fatti, non hanno pesato sul risultato finale ma sarebbero potute costare care. Anche lui come il suo capitano ha avuto serate decisamente migliori.
ANIGONI 5,5: Per me resta l’uomo più vivo dell’attacco di Scampate, e infatti prova la conclusione più volte. Vero è anche, però, che le sue conclusioni oggi non fanno tremare più di tanto la difesa della Buca. Se non ti viene l’eurogol come col Cerro, in effetti, poi devi cercare di costruire qualcosa di diverso. Ha grandi potenzialità, giusto evidenziare quando non vengono espresse appieno. Comunque tornerà e sentiremo ancora parlare di lui, ne sono sicuro.
AYOUB TRAD 6: Il ragazzo palla al piede ci sa fare e si vede. A volte un po’ leggerino, a volte un po’ lezioso sulle scelte di passaggio finale. Il tocco sul pallone, però, non mente. Potenzialità significative, vedremo nelle prossime partite se riuscirà a rendere come potrebbe. Stasera comunque non sfigura e fa il suo, in un match non stellare dal punto di vista della qualità.
DAVOLI 8: Ebbene sì, 8. Sapete perché? Perché Billy per tutto il primo tempo va avanti a dire che non deve giocare in mezzo al campo. Perché lo stesso Billy ad inizio secondo tempo, su un tacco pregevole a centrocampo dice “beh va be raga, quando fa queste cose…”. Perché nonostante Billy sia stato il suo primo allenatore, lui mette il rigore con un tiro perfetto e nel secondo tempo alla prima occasione buona la ri-sbatte dentro. 2-1 Scampate, doppietta Davoli, e tutti muti. E mentre il suo capitano si fa i gin tonic al pompelmo di Toano nel post serata, Davo prende e attacca con il turno di notte al forno di famiglia (così si dice, restano comunque aperte tante teorie). Decisivo.
BRAGLIA S 6: migliora nel minutaggio, migliora nel limare gli errori. Sta prendendo un po più confidenza col campo e, seppur sempre nei limiti delle proprie capacità, non fa mai mancare l’apporto alla squadra. Sempre utile alla causa.
CHIANESE 5: L’ha chiesto lui, il voto, eh. Io ero indeciso fra 5 e 5 e mezzo. Ma in effetti, sommando la sua partita, si ricordano due occasioni mancate (una abbastanza grossa, va detto). A parte un pregevole stop, poi poco altro. Non riesce a fare la boa come suo solito e come dovrebbe, e da dietro qualcuno glielo fa anche presente un paio di volte. Di tutte le sue uscite quest’anno, a naso questa è stata quella più “no”. Molto bene al post serata con il pulled pork, dove prende appunti a destra e a manca per replicare nei prossimi giorni.
LA BUCA
SALVINI 6: Me lo trovo al Club nel post serata per chiedere un voto fatto bene e alcune menzioni particolari. Da questi dettagli scopro che sta bene ed è lo stesso Salvo di sempre, e son contento. La sua partita non richiede alcun intervento particolarmente complicato fra i pali, di sicuro non può nulla sui due gol. Sicuro ed efficace sui rinvii e sulle giocate coi piedi (all’ultimo minuto serve sulla testa di Pascarella la palla del potenziale 2-2). Un filo meno su un paio di uscite, ma controllate comunque dalla sua difesa che lo aiuta. Salvo c’è e fa il suo.
RUOZZI 6: Si vede che la pasta c’è, e che se si accende, può creare molta confusione. Purtroppo sbaglia un’occasione golosa al volo per il 2-1, ed in generale sembra meno “pulito” nelle giocate di quello che potrebbe essere. Ma per metà di uno dei suoi polmoni io darei parecchio, va detto. E’ uno dei più pericolosi e vivaci dei suoi.
CASELLI 5: Non me ne voglia il diretto interessato, ma nell’ultimo quarto d’ora di partita succede un po’ di tutto (in negativo). Un intervento non ben identificato in scivolata per cercare di non far arrivare il pallone a Davoli, cosa che poi accade e porta al 2-1 di Scampate. E un po’ troppa fumosità in area giallo-nera in un “colloquio ravvicinato” con il capitano avversario, che porta alla sua espulsione. Non la serata più memorabile alla coppa per l’esperto difensore degli orange. Ma si rifarà, e sicuramente saprà che nelle prossime 2 partite la sua squadra si gioca il tutto per tutto e quindi serve al 100%.
LORENZO 6: Partita di sostanza la sua senza picchi di alto livello, ma comunque quadrata e a supporto delle idee della squadra. Non lascia ricordi memorabili ma nemmeno dubbi sulla sua affidabilità.
DE MOURA 7: Gioca poco, non riesce ad incidere in modo particolare, ma ad un certo punto… bam. La botta che apre il match è la sua. E per smuovere quello 0-0 inchiodato, fidatevi ci voleva qualcosa di valido. Deve migliorare la sua forma atletica, come lui stesso ammette, ma se riuscisse a pescare 1 jolly così a partita, probabilmente a Mr Tirelli andrebbe anche benissimo così.
MOSCATELLI 6,5: Moscatelli ragazzi alla coppa funziona. Scanchera, smanovra, fa qualche bel cross al bacio per i compagni, che non sfruttano. Lotta per la palla. In panchina è silenzioso ma solo perché sta ricaricando le pile, si dice in giro. Mi è piaciuto, fossi in mister Tirelli non me ne priverei.
BOSCHINI D 6: La sua posizione è stata la più controversa e la più analizzata di tutta la Coppa 2024 a livello tattico. Tutta Montecavolo, però, concorda che arretrando il suo raggio d’azione lui abbia molto più il controllo sulla squadra e riesca ad essere, in modo magari diverso dal solito, decisivo. Menzione speciale per la conoscenza a menadito del regolamento FIGC. Al Parroquial però si va di UISP. E lì è un’altra storia…
BOSCHINI G 6: E’ vispo, è attivo, io da anni ormai penso che della Buca sia lui la persona da temere. Se può provare il tiro, lo fa sempre. Se deve prendere la porta, la prende. Questa non è stata la sua serata d’oro, ma si è comunque distinto fra le maglie arancioni. Pregevole uno stop in cui la mette giù col collo alla Ronaldinho in allenamento.
BOSCHINI J 5,5: Io volevo dargli l’MVP Buca, fino al 55’. Aveva fatto comunque molto per la squadra, aveva battuto bene un paio di calci di punizione. Quel rigore sparato alto, però, grida vendetta e rischia di pesare come un macigno per la sua squadra, che proprio in quel momento poteva tornare prepotentemente in corsa nel torneo lasciando alle spalle i rivali giallo-neri. Non è comunque tutto perduto, ha ancora due partite per farci ricredere. Probabilmente le fatiche di un’annata sotto la guida di Denis Ghidoni si sono fatte sentire tutte in una sera… peccato. Comunque i rigori li sbaglia solo chi li tira, sapevatelo.
PASCARELLA 5,5: L’uomo più lucido della storia della Coppa, stasera. Si procura un rigore fondamentale sull’1-1 a 5’ dalla fine e subito cerca qualcuno a cui cedere il pallone. Della serie “io il mio l’ho fatto, e mo’ so caaaa…voli vostri”. Ha detto che non tira nessun rigore se non sul risultato di 3-0 a favore, e comunque come biasimarlo, visto l’esito… per il resto, non ha fatto una partita memorabile e probabilmente all’ultimo secondo poteva fare qualcosina di meglio sul cross di Salvini ed almeno inquadrare la porta (segnare, va detto, era molto molto difficile). Gran prova anche la sua nel post partita, districandosi fra moglie-figlia-pulled pork.
CATTINI 5,5: nel grigiore della partita, il Catto non riesce a distinguersi come tanti di noi spererebbero. Sono sicuro però che se c’è una cosa a cui si devono aggrappare gli orange, il morale del Catto è al primissimo posto. Conosce la maglia della Buca come pochi altri, e sa bene che in mezzo a tante insoddisfazioni, ci vuole davvero poco per far partire qualcosa di grande. Non abbandonare i tuoi ragazzi e loro non abbandoneranno te. Alé alé.
ARBITRO
CASTAGNOLI 7: personalità da vendere alla prima in veste di direttore di gara per il Casta. Chiama due rigori apparentemente sacrosanti (la finezza del regolamento sul primo gol era oggettivamente cosa di nicchia, anche la settimana prima contro il Cerro è stato infatti fischiato un rigore identico senza che nessuno dicesse nulla). Non ha paura di mostrare un Rosso al ben più esperto Caselli nel finale, a seguito di una situazione che stava diventando più che fumosa e ben gestita dal Casta, che ha accompagnato fuori per metà del percorso il centrale degli orange spiegando il suo punto di vista. Nel mezzo, tante buone chiamate fra le quali in panchina viene sottolineata quella su un’uscita del portiere di Scampate che chiede un fallo per carica sul portiere quando lo scontro avviene con due giocatori in maglia giallo-nera, e quindi giusto lasciar correre. Grande direzione. Voto 7