Marcatori: Govi (2); Alberoni (C); M. Bertolini (2); Crivaro; Baroncini
Assist: Baroncini, F. Bertolini, Ibrahim (C), Ahmed
Va in scena la replica della finale del 2013, o se vogliamo la prima partita dell’ultima edizione: Rodano – Scampate quando gli opposti si incontrano. Nel passato questa sfida aveva quasi sempre un senso unico: Rodano vincitore e spesso con goleada. Da un paio di anni le cose sono cambiate. Il motivo forse lo possiamo andare a trovare tra le formazioni, rispetto alla finale 2013, vinta dal Rodano ai rigori. Scampate ha mantenuto in campo 9/14 dei giocatori; Rodano 3/14. Capite bene che già qua qualche differenza si nota.
Veniamo all’incontro, per i primi 20′ la partita resta abbastanza equilibrata, con Alberoni che fa il bello e il cattivo tempo dalla 3/4 in giù. Tanto volume ma poca precisione, Scampate sembra in confusione e assolutamente poco precisa. Un po’ come Gino che riceve palla sui piedi nell’area piccola, spalle alla porta non riesce a girarsi e sfuma un buona occasione. Seguono alcune azioni personali di Mazzieri A. e Pedroni che però portano a nulla di fatto. Mancano 10 minuti, quando G. Bertolini dalla fascia la mette in mezzo per Baroncini che la spizzica e trova Govi pronto insaccare. Il Rodano non si fa attendere e una buona azione Marian – Alberoni viene bloccata al limite dell’area avversaria. Ahmed si mangia un rigore in movimento solo davanti a Bigliardi, per fortuna che 1 minuto più tardi M. Bertolini, direttamente da calcio d’angolo s’inventa un goal rocambolesco. 2 a 0 fine primo tempo.
Secondo tempo è monologo Scampate, il Rodano è rimasto negli spogliatoi e così si è costretti alle maniere forti per fermare i bianconerirossi, Crivaro s’incarica di battere una punizione dal limite sx dell’area di rigore, dalla successiva battuta, la palla si infila sotto al sette e il portiere non può davvero nulla. 3 a 0. Orgoglio Rodano che dopo una serie di batti e ribatti in area, vede arrivare Marian leggermente in ritardo e anticipato da F. Bertolini. in maniera provvidenziale. Stavolta è l’ex di turno Ibrahim (vestì la maglia degli agricoli nel 2007) ad impegnare Margini che non si fa sorprendere e respinge al volo, subito dopo Marian vede negarsi con una gran parata, quello che poteva essere uno dei più bei goal della coppa, sempre da Margini. Il momento migliore per Rodano si conclude con una traversa del neo acquisto Schillaci su punizione dai 20 metri. Mette invece il sigillo sulla partita Franci B. che serve libero in area il fratello gemello, che dopo un dribbling sul difensore porta a 4 le reti per Scampate. Riaccende le speranze di Rodano un mai domo Alberoni che segna il primo goal per Rodano. Che ritorna in partita, ma Ahmed chiude subito il ritorno di fiamma, con un assist al bacio sulla testa di Gino che sul dischetto deve solo metterla dentro, pokerissimo. Chiude il set Baroncini che da centrocampo fa partire un pallonetto che trova Bigliardi fuori dai pali. 6 – 1.
Rodano al Trofeo del Vino, Scampate alle semifinali. Il problema principale di Rodano è sembrato, a parte alcune lacune tecniche e i due nuovi innesti che hanno ulteriormente cambiato fisionomia alla squadra, soprattutto la disposizione in campo. Scampate solida, ma senza L. Mazzieri là davanti con una difesa un po’ più organizzata sarà dura.
SCAMPATE
Margini: si doveva rifare dall’esordio shock della scorsa volta: eccolo. Vola dappertutto e prende praticamente ogni cosa, incolpevole sul goal, solo non impeccabile nelle uscite. 6,5
Bezzi: l’erede di F. Bertolini chiude bene ma a confronto del suo predecessore non riesce ad organizzare la difesa, fino quando non entra Franci lì dietro la barca balla. 6
P. Braglia: difficile da superare o anticipare, quest’anno però lo vediamo un po’ più limitato al ruolo di mero marcatore. 6,5
F. Bertolini: impeccabile, salva con un grande anticipo un goal già fatto. Guida la difesa, il suo ingresso aiuta tutta la squadra, oggi è anche uomo assist. 7
M. Bertolini: per i primi 20′ minuti sembrava in una di quelle giornate in cui scorrazza per il campo senza cavare un ragno dal buco, poi vista la penuria di punte della su squadra s’inventa bomber, due goal: il primo rocambolesco e il secondo da attaccante di razza. 7,5
G. Bertolini: copre bene la sua fascia, ha una buona intuizione sul primo goal, “più coraggio nano“, e vedrai che avrai più soddisfazioni. 6
Giovannelli: oggi più che altro hanno fatto parlare i suoi capelli… scomparsi. Sembra che dopo la finale di Champions avesse scommesso che in caso di vittoria della Juve se li sarebbe fatti rasta, in caso di vittoria del Barça si sarebbe rasato. A differenza dai Sansone in campo perde i capelli ma non la forza. Difensore che non imposta ma buon marcatore, di quelli “Made in Scampate”. 6,5
A. Mazzieri: a Scampate c’è solo uno che sa dare del”tu” al pallone. Eccolo. Palla al Mazz ed è palla in cassaforte, non ha molto fiato, ma è illuminante, recupera palloni e imposta, gran bel giocatore, oggi, incredibilmente, nemmeno polemico. 7
Govi: stravince la sfida dei fedelissimi factotum con Baldi, entrambi UNICI membri del ristrettissimo club: 3 coppe vinte a testa (gli unici insieme a E. Pedroni che però di edizioni ne ha 11/13 ma 2 non ha potuto giocarle per limiti d’età) e 13 edizioni su 13 giocate (gli unici insieme a Jacopo Buldrighini che però ne ha vinte “solo” 2). Storica doppietta di Gino, due goal da giocatore di calcetto, contro tutte le malelingue: Gino c’è. 8
Ahmed: si mangia un goal ma poi si rifà servendo un assist perfetto per Gino, sul tabellino segnato anche dribbling più tiro alto. In crescita. 6
Crivaro: il golden boy fa sentire il suo talento, con un goal su punizione da grandi. Sul finale si intestardisce in un paio di dribbling di troppo, ma per il resto è una risorsa preziosissima per Scampate. 7
Baroncini: l’altra metà della centrocampodi Scampate, garantisce solidità alla squadra e sa impostare il gioco come pochi. Non aspettatevi il dribbling ma per quello c’è il Mazz, Baroncini segna e fa segnare, inoltre organizza il gioco, che altro? 7
RODANO
Bigliardi: oggi il nostro può poco, bombardato dall’inizio alla fine, fa quello che può ma sui goal non lo vediamo così responsabile. 5,5
Prandi: notte fonda per “Long Tony”, messo terzino viene sistematicamente scavalcato dagli avversari, il terreno di gioco non l’aiuta nel controllo della palla che a volte si rivela davvero improbo. 5
Ghidoni: si danna l’anima, copre per quello che può ma Scampate è straripante così diventa difficile bloccare un fiume in piena con due sacchi di sabbia. 5,5
Baldi: forse nella mente gli scorrevano i ricordi delle gloriose stagioni del Rodano, stasera risponde assente all’ultima prova di appello per le semifinali, non è un difensore laterale eppure ci prova, ma non è giornata. 5
Gaddi: se la coppa lo aiuta a recuperare il calciatore che fu, il suo obbiettivo l’avrà e l’avremo già raggiunto. I fondamentali non si disimparano, e se anche del promettente terzino, che pochi anni fa esordiva in Promozione, oggi resta un ciuffo biondo e una barba hypster, noi lo rivogliamo al 100%. 5,5
Delmonte P.: un’altra delle giovani canaglie messo sull’altare sacrificale di un Rodano che oggi non c’è, se avrà la costanza di continuare ad essere il presente e il futuro del Rodano, tra qualche anno potrebbe essere l’artefice di un nuovo ciclo dei pigiamas. 5,5
Ibrahim: l’ex di ritorno, fa intravedere un buon potenziale, uno dei pochi che impensierisce davvero Scampate, ma poi non viene assistito, a differenza dei suoi compagni lui invece gli assiste, anche Ibra meriterebbe un altro Rodano. 6
Alberoni: i primi 15 minuti sono tutti per lui.Però la poca precisione e concretezza sotto porta, portano pochi risultati e tanta fatica. Così si riaccende solo sul 4 a 0, con un gran goal ma non basta. Gioca da centrocampista avanzato, ce lo ricordavamo punta. 6
Lele: non è che gioca male, anzi fa un po’ di tutto, ma gioca fuori posizione, l’ultima volta era in attacco, adesso a centrocampo. Non ce ne voglia il mister, ma come può uno che non gioca a calcio da quando aveva 15 anni (oggi ne ha 26), seppur dotato di un talento straordinario essere la matrice del gioco della squadra? Torna a dettare legge sulla fascia bomber. 5,5
Arcagnati: Rodano deve partire da quelli come lui, bel tocco di palla e spesso velenoso, solo nel deserto non si arrende mai. Un altro bel giocatore che però non trova un ruolo efficace a causa della disorganizzazione di Rodano. 5,5
Marian: un giocatore da Coppa, ci crede e in campo si impegna. Non vuole strafare ma difficilmente butta via un pallone. Non chiedetegli di fare la differenza, perché il dribbling non è il suo mestiere, ma contate su di lui per smistare palloni. 6
Rabotti: a differenza di 10 anni fa, il fisico c’è, ma manca tutto il resto, una volta era un giocatore duttile oggi anche lui annega nel miscuglio (non) prodotto dal Rodano. Deve riprender confidenza con il campo da calcio 28 anni sono il top per un giocatore. Maurizo!!! 5
Schillaci: ci ricordiamo di lui grazie ad una punizione che si va a schiantare sulla traversa. Per il resto non pervenuto. Eppure gioca per 40 minuti. Esordio alla coppa in sordina 5
Vezzosi: l’allenatore nel pallone, ha una gran voglia di giocare. Vezzo è vero, almeno ci hai provato a fare l’allenatore, ma andare via sul 4 a 1 non ti fa onore.
Rinaldi: per un infortunio durante la coppa diventa allenatore in seconda, si siede in panchina, scherza con l’arbitro e incoraggia i suoi, vorrebbe stare lì anche dopo il fischio finale… stoico.