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Cantone – Rodano 1 – 1

Marcatori: 12′ Torri (R), 13′ Romagnani (C)

Assist: Melioli (R)

CRONACA

L’attesa di un nuovo inizio.
Scriveva Jules Renard: “Se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d’attesa”.
Chissà se il buon Jules giocava a calcio, sicuramente non conosceva la Coppa Cantoni, a fine 800, a Parigi, non andava di moda.
La sala d’attesa comincia il 27 dicembre di ogni anno, serata staff, finito il calcetto, imbarazzante per livello tecnico, comincia la birreria, notevole per gli appetiti, dove si plasma l’edizione futura con ancora l’odore spirituale di quella terminata.
Poi passano i mesi, cominciano i messaggi WA, prime riunioni, maglie, campo, nuovi componenti staff, ricordi, playlist, squadre, stelline, piastra, bar, semina, video, Instagram, era meglio quando giocava Pino, calendario, arbitri, spesa, articoli…e arriva il fischio d’inizio. Fine della magia, parte la routine, per 23 giorni, e si sa, il 23 a Montecavolo non è un numero banale.
Con il fischio di inizio della prima partita, l’attesa saluta, ringrazia e se ne va, portandosi con sé quel velo di malinconia perché ciò che accadrà non sarà mai speciale come ciò che era, tanto, atteso.

Avete presente la trama del film/romanzo “La morte a Venezia” di Thomas Mann?
Ecco la cronaca della partita. Ciao!

Va beh, giusto perché mi danno 70 euro, aggiungo due note tecniche.
Rodano si dimostra più tecnica e propositiva, infatti passa in vantaggio con colpo di testa di Torri.
Dopo 4 secondi pareggia Cantone con altro colpo di testa, del buon Romagnani. Prima di ciò il nulla.
Nel secondo tempo ci ricordiamo un tiro di Iori parato, una punizione di Gabri Bimbi sulla barriera e un tipo che è passato con il monopattino a bordo campo urlando “forza Tripoli”…
Cantone più squadra ma dal gioco allegriano.
Rodano sembra abbia due del Carpi e uno del Milan prima squadra presenti dalla prossima partita.
Aspettiamo fiduciosi anche se, in questi anni, di fenomeni abbiamo visto solo Ferri Patrik, gli altri tutti molto simpatici.
1 a 1 e che la Coppa continui sotto la luce del Carpi.

PAGELLE

CANTONE

FERRETTI 7: ordinaria amministrazione, sul goal di Torri forse poteva uscire, ma fondamentalmente va anche bene cosi, la terra gira intorno al sole lo stesso.

LEONE 9: il migliore dei suoi. Se il più buono in campo non gioca a calcio ma lancia una bandiera in cielo come passatempo, si ragazzi, facciamoci delle domande sul movimento calcistico italiano post Sacchi. Aggiungiamo che Retegui è il centravanti della nazionale cosi ci facciamo ancora più male, insieme.

BIMBI G. 6: capitano e numero 10 insieme entra nel club esclusivo di Totti, Del Piero ed Oliver Hutton. La prestazione è ordinata senza lampi, diciamo una geometria da ultima ora il sabato mattina alle superiori.

ROSSI 6,5: se ho capito chi è apprezzabile, mi è parso anche con buone doti tecniche ma forse lo confondo con altro quindi profilo basso senza lasciarsi andare a troppe dichiarazioni precise.

FILIPPI 6/7: un terzino vecchio stampo con tanta corsa e un polsino sul braccio sinistro che non si è capito bene perché ma probabilmente era in tinta con il calzino quindi premio Max Mara 2024.

ROMAGNANI 7: di lui ci ricordiamo solo il goal, ma anche di Fabio Grosso ci ricordiamo solo un goal. A volte basta poco per passare alla storia. Se, come ha detto Marco Buldrighini, Cantone vincerà la ventesima edizione allora il suo goal odierno assumerà un’importanza capitale, altrimenti, è stato un sasso lanciato in un dirupo senza fine.

BIMBI A. 6,5: lottatore dai piedi buoni, le prende e le dà senza lamentarsi dimostrando attaccamento ai sani principi del Fight Club.

BENSO 6,5: sgasa che gasa da quanto gas ci mette per sgasare sul campo

FRANCHI 6/7: sarà l’età di chi scrive ma io non ricordo un’azione degna di entrare nel libro “Vent’anni di Coppa Cantoni, da Ferri a Magrì” che tra l’altro si può già prenotare a questo indirizzo www.amazon.it sezione alimentari e cura della casa.

BEZZI 6: come da tradizione un Bezzi alla coppa è sempre presente, probabilmente è la stessa persone che si presenta con movenze e somiglianze diverse ogni anno da almeno 18 anni.

FICARELLI 6,5: prestazione che passerà alla storia della cdc, solidità fisica e apprezzabile tocco di palla; a Luglio avrà il provino per il Bologna calcio, l’organizzazione gli manda un grosso in bocca al lupo.

GATTAMELATI 6,5: Mister “100 presenze” è riassumibile così: unico, irriverente, implacabile. Ha comandato la difesa sempre con il sorriso sulle labbra, anche quando il gioco si è fatto duro e difficile contro la Francia. In assoluto il migliore del Mondiale; da Pallone d’Oro e oltre. Ma è un difensore, un operaio con il frac. Come per Paolo Maldini resterà un sogno. Cit.

ZACCHINI 6: prestazione in linea con l’attuale governo Meloni.

VEZZOSI 7: caparbio e determinato, prova a combattere la noia con qualche scorribanda elevata a condizione di arrembaggio; inevitabilmente il concerto degli ACDC lo ha debilitato ma in lui non demorde mai, il fuoco del coraggio.

BEZZI…già commentato, cambia cognome.

RODANO

BRAGLIA 7: al sedicesimo minuto si addormenta letteralmente in campo, lo svegliano all’intervallo per fare pipì, ritorna in postazione e combatte la noia guardando gli highlights di Frosinone – Monza sul telefonino.

FONTANELLI 7: difensore di una volta, pochi fronzoli e molta concretezza, apprezzabile anche il tentativo di alzare la testa andando contro alla scuola italiana.

RINALDI 7,5: il migliore dei suoi. al primo tocco di palla si evince come sappia usare il mezzo in questione, non disdegna la lotta, finisce la partita in attacco ma neanche lui riesce nel miracolo di svegliare gli spettatori.

IORI 6,5: mezza punta, trequartista, falso nove, fantasista, libero di svariare…ha ragione Massimiliano Allegri, con 8 milioni di euro all’anno si vive meglio

TORRI 7: ha il merito del goal con un colpo di testa che ricorda il primo Gilardino, quando ancora non aveva scoperto quella cosa che fa rima con no.

DI GIORGIO 6: Giorgio VI del Regno Unito (nato Albert Frederick Arthur George; Sandringham, 14 dicembre 1895 – Sandringham, 6 febbraio 1952) è stato re del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth dall’11 dicembre 1936 fino al 6 febbraio 1952, giorno della sua morte.
Fu l’ultimo Imperatore d’India fino al 15 agosto 1947, pur mantenendo il titolo fino al 22 giugno 1948. Fu anche l’ultimo sovrano britannico a essere re di tutta l’Irlanda; infatti, sebbene l’Irlanda fosse divenuta completamente indipendente nel 1937, il sovrano mantenne comunque il controllo fino al 1949 e il titolo fino alla morte. Era il padre della regina Elisabetta II e di sua sorella Margaret ed il nonno materno del re Carlo III. Nacque dall’unione tra il Duca di York, in seguito divenuto re Giorgio V, e la principessa Maria di Teck, secondogenito dopo il fratello Edoardo.
Nel 1920 fu nominato dal padre duca di York e Conte di Inverness. Nel 1923 sposò nell’abbazia di Westminster lady Elizabeth Bowes-Lyon, dalla quale ebbe le due figlie, Elisabetta e Margaret. L’11 dicembre 1936, in seguito all’abdicazione del fratello Edoardo VIII, salì al trono prendendo il nome di Giorgio VI, poiché il suo primo nome Albert suonava troppo tedesco ed era stato già rifiutato dal nonno Edoardo VII. Fu incoronato il 12 maggio 1937 nell’abbazia di Westminster insieme alla moglie, la regina Elizabeth Bowes-Lyon; questa fu la prima incoronazione trasmessa dalla radio e registrata per la riproduzione privata dalla BBC.
Evento centrale del suo regno fu la seconda guerra mondiale, combattuta dal Regno Unito, alleato della Francia e poi anche degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica, contro le Potenze dell’Asse. Durante tutta la guerra, e in modo particolare durante il difficile periodo dei bombardamenti su Londra, seppe conquistare la stima e l’affetto dei suoi sudditi, rimanendo sempre saldamente in patria, rifiutando ogni fuga e contribuendo anzi, con i suoi discorsi radiofonici, a tenere alto il morale del paese durante la resistenza all’attacco subito dalla Germania nazista.[4]
Nel dopoguerra fu tra i principali promotori della ripresa economica e sociale del Regno Unito.

CORRADINI 7: nonostante sembri il cantante di una boy band anni 90, in campo è tignoso, caparbio e tecnicamente niente male. Bravo.

MAIANI 6: il più seguito dai follower della coppa, Giovedi sera dalle 21:30 alle 22:15 lo potete trovare al bar della coppa per firma autografi, selfie, brevi video per TikTok…

KODANKCIU 7: la potenza è nulla senza controllo, recitava una famosa pubblicità degli anni 2000. Lui possiede entrambe le cose. Il mondo è tuo, vai e diventa ciò che sei.

VECCHI 6/9/10: il voto si triplica come nei tuffi alle olimpiadi. Sei per la prestazione in campo, timida ma rispettosa verso l’importanza di un gioco, il calcio, nato in una terra di nobili e brexit. Nove per la gestione della squadra, dei cambi e dello stress. Dieci per la maglietta che scende dall’alto verso il basso senza trovare ostacoli degni di nota, la pancetta c’è ma è ben nascosta.

SPITALERI 10: la coppa non è solo goal e colpi di tacco. La coppa si organizza anche, e, soprattutto per ragazzi come Spita che, consapevoli di provenire da un altro sport, si siede in panchina con l’umiltà di chi conosce se stesso e quando entra in campo da tutto. Perché il più grande non è il più vincente.

Melioli 7: l’assist più bello mai visto alla storia della coppa cantoni. Lo potrà raccontare al suo commercialista.

ARBITRO

Zurlini 10: corre talmente poco che decide, finito il match, di andare a Riccione a mangiare un crescione. Di corsa.

FINALE 2011

IL CERRO-LA BUCA 2-0
2’s.t. Zurlini
5’s.t. Amatruda (Ass. Zurlini)

LA BUCA

STROZZI 5: Non sempre mettere un portiere di grandi potenzialità in un gruppo tutto nuovo possa giovare. L’affiatamento arriverà ma intanto questa mancanza la paga pesantemente. Dopo il 1°gol subito (in modo inspiegabile)è andato un po’ in bambola e non è riuscito a riprendersi. Il prossimo anno avrà imparato la lezione e ne sentiremo parlar un gran bene.
ALBERTINI S. 5,5: La pioggia incessante lo affatica e non riesce ad entrare nel gioco. I giocatori che entrano dalla panchina dovrebbero fare di piu’ ma probabilmente le avversità meteorologiche non hanno aiutato.
FARIOLI 6,5: Parte in sordina e nel primo tempo subisce parecchio le scorribande avversarie. Nel secondo tempo quando La Buca deve dare il tutto, fornisce una prova autoritaria sulla fascia. Il ragazzino si farà ne siamo sicuri.
CATTINI 5,5: Stesso discorso che vale per Albertini S. Doveva e poteva dare di piu’ quando è stato chiamato dalla panchina.
CARLETTI F. 6: Sa che la maggior parte dei palloni partiranno da lui ma spesso incrocia un centrocampo avversario difficile da surclassare e ciò lo mette in grande difficoltà. Caparbio sì ma la pressione non lo ha aiutato. Gli diamo il 6 perchè il giorno dopo cioè oggi, aveva l’orale della maturità, in bocca al lupo!
CARLETTI M. 6: Avrebbe la palla che potrebbe riaprire il match ma la gioca con superficialità.
Agitato invece e volenteroso. Vorrebbe radere al suolo gli avversari ma ciò non gli riesce. Però da grande capitano è l’ultimo a mollare e questo è un bel segnale per tutti.
ALBERTINI D. 5: “Nella morsa del ragno” verrebbe da dire. Il Cerro non gli da spazi e quei pochi che si crea non riesce a graffiare. Molto impreciso. Vince a testa bassa la classifica capocannoniere ma è poca gloria visto l’esito finale.
TIRELLI 5,5: Ha giocato un torneo poco piu’ che sufficiente, questa sera con le sue giocate doveva creare. Il centrocampo del Cerro gli ha negato tutto. Soffocato non è riuscito a respirare e non ha inventato il gioco che serviva ai suoi compagni.
BOSCHINI 5: A.A.A. Cercasi il grande Bosco che ha illuminato l’attacco della Buca nelle partite precedenti. Pare nascosto e pare non si sia capito quale fosse il suo ruolo questa sera. Una pedina come lui doveva lasciare il segno e questo è uno dei vari motivi della sconfitta.
SEZZI 6,5: Alcuni brontoleranno per questo voto ma se fate bene i conti ogni azione degna di cronaca degli attacchi della Buca parte dai suoi piedi. E’ anche vero che molti palloni e contrasti li perde ma è anche vero che è l’unico che si prende interamente la responsabilità di far giocare la squadra. Perde un po’ i nervi dopo essere stato toccato in modo sleale da Morelli e sucessivamente si fa ammunire.
LEONE 6,5: Difensore a tutti gli effetti non fa passare nulla e quando spinge è una spina nel fianco. A forza di vederlo siamo diventati pretenziosi e infatti siamo qua a mettere i puntini sulle i dicendo che nell’occasione a tu per tu col portiere Leone poteva fare di più. Se avesse segnato la partita chissà coem sarebbe finita. Che rimorso…
LASAGNI 7 IL MIGLIORE: Perché il migliore quando ha perso il pallone decisivo dell’azione del 2°goal? Perché errare e umano ma perseverare è diabolico! Gioca una partita ottima, sbaglia un passaggio e continua a giocare la sua ottima partita. Noi gli concediamo l’errore perché non si è pianto addosso ma ha decisamente alzato la china e ha continuato a giocare un match superlativo creando perfino scompiglio in avanti. Continuiamo a dirlo,un esempio per tutti.

IL CERRO

BULDRIGHINI 7,5: Para tutto quello che gli arriva e lo fa nel momento giusto. Ora Il Cerro ha un portiere che tutti i Cantoni invidiano. Zero errori in tutto il torneo. Chapeau.
CERVI 6,5: Gregario ma mai domo. Presente sia sul campo che fuori. Ora può gioire per questa Coppa tanto attesa. L’unico anno che non appare sui tabellini dei marcatori, il suo team vince. Un caso?
BUFFAGNI 7,5: Guardate i voti degli attaccanti della Buca e poi ragionateci un attimo. Guardate quando Buffagni è stato presente e guardate quanti gol ha preso la sua squadra. Ebbene zero! Complimenti davvero!
OLIVI F. 7: Pilota di una difesa invidiabile. In questa partita sono piu’ gli avversari a sbagliare che i difensori a difendere ma di certo mettere il fiato sul collo a quelli della Buca non è roba da poco e non è solo questo che gli si invidia. Poderoso!
MORELLI 7,5: Questa era la partita che tanto desiderava. Agonismo, tempo avverso e finale. Il Tazmania del Cerro è onnipresente. Incontenibile. Da domani un nuovo dizionario dei sinonimi da trovare per inserire nuovi aggettivi a questo giocatore. Pesa quel fallo inutile su Sezzi.
AMATRUDA 8: Due tiri, un gol. Nel primo trova un ottimo Strozzi nel secondo un gol da attaccante puro. Sempre poco acclamato dalla stampa fa vedere che se Il Cerro è campione è anche per merito suo. Affamato ma ora sazio!
COSTETTI 6,5: Ha una buona occasione per segnare ma viene stoppato. Si fa vedere molto nelle scorribande ma non sempre concluse degnamente. Gioca un bel torneo ma in finale si contiene. Furetto.
MIGLIARI 6,5: Copre, si danna, scivola, scanchera,etc etc. Insomma vuole farsi sentire anche lui e lo fa senza mai sbagliare. Gioventu’ non bruciata!
PERSONA 7: Nel primo tempo gioca lontano dalla porta perchè deve impaurire il centrocampo della Buca. Nel secondo tempo sale in cattedra e aiuta i compagni a far salire la squadra portandola pericolosamente davanti alla difesa avversaria. Un bel premio per il capitano che pensava di non riuscire a giocare questa finale. Soddisfatto!

FONTANILI 6: Unica nota un po’ incolore. Sbaglia molto ma ha dalla sua che si fa sempre trovare. Da correggere alcune basi del calcio e poi l’omino crescerà.
OLIVI G. 6,5: Si mette in mezzo al gioco del Cerro e aiuta a far crescere la squadra minuto dopo minuto. Magari non si danna ma la calma, in certi momenti, è la virtu’ dei forti.
ZURLINI 8,5 IL MIGLIORE: Chiunque lo dava in grande calo rispetto all’anno precedente. Alla fine ha zittito tutti facendo vedere che non conta giocare sempre ad alti livelli ma conta centrare l’obiettivo nei momenti decisivi. Gol fortunoso e assist al bacio. I 2 gol nascono dai suoi piedi.
CULLURA’ 6,5: Lascia piu’ spazio del solito ad Amatruda e ben fa. Un attestato di stima che gli vale un bel BRAVO. Però c’è da dire che quando è in campo, La Buca sembra impaurita pensando che in qualche momento possa tirar fuori qualche coniglio dal cilindro. Il Cullu sa il fatto suo.
ZIZZO 6: Uno dei giocatori che soffre di piu’ questo temporale. Il ragazzino fa fatica ma la voglia non manca. Cerca di incidere in ogni momento ma non riesce a sprigionare qualche giocata tanto attesa. Conscio del risultato finale di certo ne uscirà a testa alta da questo torneo.

Il Cerro – Cantone : 1 – 1
Alberoni (Ca) – Persona (Ce)

Assist: Curione (Ca)

IL CERRO:

Buldrighini 6,5: sul goal di Alberoni non si fa trovare prontissimo ma dopo chiude la porta a tutti gli attacchi di Cantone. Sicuro tra i pali, da rivedere nelle uscite.
Fontanili 5,5: prova a giocare in attacco e sfiora il goal di testa ma non incide più di tanto. Meglio come centrocampista o difensore.
Cervi 5/6: resta in panchina per scelta ( sua o di capitan Persona non si sa) facendo giocare i più tonici per la partita decisiva. Quando entra esegue gli ordini con diligenza.
Olivi Giovanni 6,5: il classico giocatore che fa legna. Piedi non eccelsi ma tanta grinta e volontà. Gioca in mezzo al campo e il paragone con Gattuso è fin troppo facile.
Olivi Francesco 7: si conferma uno dei centrali difensivi più forti del torneo. Lotta con Alberoni e lo perde solo sul goal. Per il resto impeccabile.
Amatruda 5,5: il bomber fa sponda per i compagni ma sotto porta non trova la via del goal. Occasione ghiotta a inizio partita ma spara sul portiere senza angolare il tiro.
Persona 6/7: è l’uomo del match con il goal su punizione fortunoso più che cercato. Colpisce anche una traversa con un bel tiro ma si merita un voto in meno per l’eccessivo nervosismo mostrato nel primo tempo dove rischia il cartellino in tre occasioni.
Costetti 6/7: l’ala più forte della Coppa Cantoni forse. Corsa, fisico e personalità. Sfiora il goal con un bel colpo di testa. Spina nel fianco di Cantone per tutta la partita.
Zurlini 6,5: finalmente più nel vivo del gioco, diversi suoi assist finiscono in area a servizio dei compagni poco precisi. Un passo in avanti ma per la finale tutti si aspettano ancora di più.
Morelli 7,5: nessuno ha capito il suo ruolo. L’uomo ovunque, in difesa a fare a sportellate, a centrocampo a dialogare con i compagni , in attacco a cercare il goal. Si procura 2/3 punizioni e trascina i suoi alla finale. Il migliore del Cerro in questa partita.
Migliari 5,5: gioca in fascia tra difesa e centrocampo ma troppo timoroso non sfonda mai. Tiene la posizione.
Buffagni 6: si è guadagnato il posto da titolare in difesa disputando un torneo lontano dai riflettori, con eleganza senza mai alzar la voce. Non è il giocatore che cambia una squadra ma è uno utile.

CANTONE:

Casini 5: senza dubbio il portiere più bravo del torneo perchè quello che sbaglia meno commette l’errore nella partita più importante dei suoi. Valuta male la punizione di Persona che lo scavalca e si insacca in porta.
Diana 5,5: non è un giocatore di calcio e per questo si fa apprezzare per grinta e volontà. Perde l’uomo più volte ma vince diversi contrasti.
Alberoni 6,5: realizza il goal speranza dopo pochi minuti ma dopo spreca almeno 2 occasioni importanti. Il bomber di Cantone termina un buon torneo personale; rimane l’unico difetto del passarla poco. Mister Bezzi dovrà lavorarci
Pinetti 7: un muro. Non sbaglia niente per tutta la partita e sfiora anche il goal di testa. Difensore perno di Cantone, una delle rivelazioni del torneo. Il Migliore dei suoi
Ferrari 6,5: guida la difesa senza particolari sbavature. Mezzo voto in più perché nel finale sembra
l’unico a crederci di Cantone. Esempio da capitano.
Cattani 5: la delusione della serata. In ombra per tutta la partita, senza Macca era incaricato di
prendersi in mano il centrocampo ma non riesce. Con i suoi piedi troppo poco.
Mosca Andrea 5: l’altro giocatore di talento per Cantone con Cattani ma come il compagna non
trova la serata e sbaglia tanto creando poco.
Mosca Francesco 5,5: incomincia in panchina per poi lottare in attacco. Sbaglia un goal, fatica a
tenere palla ma lotta tanto e bene. Energico
Schieppati 6: difensore giovane ed elegante, prova qualche lancio per gli attaccanti ma nel
complesso fa il suo.
Montanari 6,5: il piccoletto della squadra gioca l sua miglior partita del torneo. Serve due ottimi
assist per Alberoni e Mosca e corre tanto tanto tanto.
Curione 6,5: il voto è quasi tutto per lo stupendo assist con cui manda in porta Alberoni. Un tocco
di classe notevole. Il resto posizione e corsa, le sue qualità migliori.

La Buca – Rodano: 3 – 0
5' Leone, 15' e 42' D. Albertini

In grassetto i migliori in campo.

LA BUCA
STROZZI s.v. Partita senza grandi emozioni per lui, le poche occasioni che arrivano dalle sue parti sono traversoni innocenti o tiri con nessuna pretesa. Ci mancava solo che si addormentasse…
CATTINI 5/6 Gran fisico, ma poca testa. Troppo impulsivo, non riesce a ragionare. Segue spesso il pallone perdendo la posizione; qualche lezione di tattica non guasterebbe.
CARLETTI M. 6,5 Sale molte volte e prova anche a gestire qualche pallone a centrocampo. E’ vero che i giocatori del Rodano glielo permettono, ma spicca soprattutto per la personalità. Riesce anche a trovare un semplice assist per Albertini D.
LEONE 7 Fermato solamente da un infortunio verso la fine. Chiude tempestivamente su ogni contrasto, sempre al posto giusto nel momento giusto. Lavora di fisico e di testa. Sblocca il risultato con una capocciata che si insacca spiazzando Gualandri.
FARIOLI 6+ Terzino attivo, aggressivo. Si presenta numerose volte lungo la fascia, duettando con il centrocampista di turno. Sbaglia alcuni stop che diventano ad (in)seguire.
CARLETTI F. 6 Gioca solo un tempo e non pecca. Coraggioso all’inizio, si contiene poco dopo. Diligente tatticamente.
TIRELLI 6 Poca roba rispetto a quello a cui ci aveva abituato. Non entra molto nel vivo dell’incontro e sembra volersi nascondere. Sbaglia quando deve ripartire, si rifà mettendo qualche toppa in copertura.
ALBERTINI S. 5,5 Male nei controlli, peggio nei rilanci. Si danna l’anima ma tocca male i pochi palloni che gli vengono offerti.
SEZZI 6,5 Presente dappertutto, ci prova più volte anche dalla distanza o su punizione. Attivo e grintoso, offre anche un assist a Leone.
LUPO 5,5 Svagato e con poco mordente. Arginato sulle fasce, si isola con lo scorrere dei minuti.
Solitario e senza idee.
BOSCHINI 6,5 Non segna ma per la squadra rappresenta una solida colonna. Imposta, chiede palla, si muove dappertutto. Presenza che si fa sentire.
ALBERTINI D. 7+ Sempre più solo nella classifica capocannonieri, porta a 8 il suo bottino personale di reti segnate nella Coppa. Un falco che si avventa su ogni pallone, ogni tiro che fa è gol. A tratti egoista, sa il fatto suo. Uomo d’area.

RODANO
GUALANDRI 5,5 Pochi errori sui primi due gol, dove funge da spettatore, molte colpe sul terzo.
Bisogna ammettere che il terreno non è in perfette condizioni ma si fa sorprendere da Albertini D. su un’uscita in netto anticipo.
NASI 6 Copre bene tutta la partenza, non soffre il duello fisico con Boschini. Dove non arriva a causa dell’altezza, fa valere la sua rapidità.- Sveglio e attento anche con la difesa a due del secondo tempo.
SIBILLO 5,5 Si scopre troppo e dimentica l’uomo. Un giocatore del suo calibro dovrebbe caricarsi la squadra sulle spalle e portarla alla riscossa. Cosa che non fa.
ANDREOLI 5/6 Cerca di attaccare usando un po’ i piedi, e non è il massimo. Sbaglia passaggi elementari ma nel complesso ne esce meglio di molti altri.
MELIOLI 5,5 Buona prestazione all’avvio, crolla dopo il quarto d’ora. Salva il salvabile, comincia a capirci qualcosa quando Nasi viene in suo aiuto.
BITTESNICH 5 Falcia come un tosaerba, quasi mai il pallone (e quello andrebbe anche bene), spesso e volentieri le caviglie degli avversari. Inesperto e pericoloso sui contrasti.
FERRARI 6 Uno degli ultimi a mollare, non si arrende. Impegna Strozzi su punizione o con degli acuti. Però non è cinico sotto porta e mancano la lucidità e la personalità che lo avevano contraddistinto.
VECCHI 4,5 Tutti i passaggi che riceve finiscono fuori o nelle retrovie avversarie. Sbaglia tutto quello che può sbagliare. Disastroso.
BALDI 5 Il duello con Boschini lo attiva un po’ più del solito, ma il suo torneo è già finito e deve ancora cominciare. Nessuna reazione da capitano, si rifarà al massimo nella decima edizione.
PEDRONI 6+ Qualche spunto degno di nota, tra i più attivi. Esce per infortunio, si spreca e corre per due. L’anima di un Rodano sofferente.
FILIPPI 5,5 In una posizione che non è la sua, fa quel che può. Litiga con il pallone e fa a spallate con i centrali. Generoso.

Rodano – La Buca 1-2
(2’ s.t. M. Carletti (B); 15’ s.t. Leone (B); 19’ s.t. Pedroni (R) )
Assist: Filippi (R)
Ammonito: Filippi (R)
 
PAGELLE
 
Rodano
Gualandri 6,5: probabilmente il portiere più talentuoso del torneo. batterlo è veramente un'impresa ed è anche merito suo se il passivo della sua squadra non è più pesante. Dice di no agli attaccanti avversari rendendosi protagonista di diversi ottimi interventi arrivando anche a toccare l'angolatissimo tiro a rete di M. Carletti. Unica pecca, che gli costa mezzo punto, quel suo stare zitto sull'uscita alta in cui si scontra col difensore, perdendo la palla..per sua fortuna Boschini spreca clamorosamente.
Sibillo 7,5: vederlo giocare questa sera fa tornare indietro con la mente di qualche anno, quando un talentuoso difensore di 14 anni lasciava la Virtus Montecavolo per approdare al blasonato Sporting Chiozza…preciso e puntuale sulle chiusure, non molla mai, nemmeno quando si scontra pericolosamente con la scaletta della postazione del cameraman. Un gradito ritorno ai suoi livelli di un centrale che sa come si sta in campo.
Nasi 6: in difesa non è certo uno che si tira indietro. Lotta, litiga e fa soffrire gli avversari con un pressing asfissiante al limite dell'irritabilità. Esattamente quel che serve per controllare i talentuosi ma instabili esterni de La Buca. Perde il + solo per qualche errorino palla al piede, ma la sua è una delle prestazioni più solide dei suoi.
Bittesnich 6: come corsa, impegno e spirito di squadra ci siamo. Deve affinare un po la fase di impostazione, ma dalla sua parte tiene, lotta e suda sette camicie, dimostrandosi uno di quei classici gregari che in una squadra si vedono meno, ma sono fondamentali per limitare i danni degli avversari.
Melioli 5,5: stesso discorso che vale per Saul, solo un po' più impreciso nei disimpegni. D'altro canto paga, forse eccessivamente, una partita un po' in ombra della sua squadra che regge in difesa ma soffre davvero tanto gli avversari e fatica a ripartire. La sua rapidità e grinta potranno essere meglio impiegate nel ritorno, se la squadra saprà ripartire sfruttando i lati.
Ferrari 6- : non ce ne voglia, ma l'assenza di Bonaccini mette lui sotto il riflettore e, onestamente, ci si attendeva qualcosa in più. La partita non è malvagia, sia chiaro; ma si lascia imbrigliare dagli avversari a metà campo, limitandosi a recuperi e ripartenze e azioni sporadiche. Tiene colpevolmente a freno il potentissimo mancino di cui è dotato e che avrebbe fatto comodo per spaventare il portiere avversario. Consigliamo a lui di battere le punizioni al ritorno, almeno quelle dalla destra.
Andreoli 5,5: la voglia e la determinazione del rapatissimo di Rodano non si mettono in discussione. Piuttosto paga, come tutti gli esterni della sua squadra, la difficoltà a ripartire,  la poca precisione palla al piede e la troppa confusione. In copertura tiene discretamente, ma per vincere una semifinale, coprirsi non è sufficiente.
Baldi 5+: guadagna un più per quel tiro a giro che costringe Strozzi ad una parata volante molto d'effetto. Nel resto della partita si perde in mezzo al campo e si dimostra troppo confusionario e impreciso, proprio la in mezzo dove le ripartenze di Rodano avrebbero richiesto un po' di geometria. Le almeno due punizioni gettate debolmente in braccio al portiere avversario sono la dimostrazione di una serata no del 10 azzurro a cui, forse, è mancato un pizzico di determinazione in più.
Filippi 6: luci ed ombre. La sufficienza se la guadagna e merita per l'ottimo assist con cui permette a Pedroni di segnare. Quando gioca sull'esterno è uno dei più pericolosi della sua squadra. Nel finale si spinge in avanti ma non riceve palloni giocabili. Si lascia innervosire, litigando col mondo e con il pallone in certe situazioni. Un'ammonizione per proteste evitabile, considerato anche il tenore della competizione, macchia una delle prestazioni migliori della sua squadra.
Vecchi 5,5: si vede poco poco poco. Gioca meno di altri per la rotazione di uomini della squadra, e quando è in campo si lascia sovrastare spesso e (mal) volentieri dal miglior controllo di palla del centrocampo avversario. Gioca nella zona del campo che più soffre gli avversari, e questo lo penalizza oltre i suoi demeriti, ma con un pizzico in più di grinta potrebbe far vedere le sue buone qualità di palleggio.
Morini 6,5: tenace e combattivo, pressa sugli avversari con caparbietà e voglia incredibili, portando via anche qualche pallone che sembrava perso. Non molla mai e riesce anche a rendersi relativamente pericoloso in avanti. Quello che tutti indicavano come il regista dai piedi buoni questa sera si è dimostrato capace anche di correre e sacrificarsi. Considerato la poca consistenza del reparto offensivo di Rodano di questa sera, non gli si poteva proprio chiedere di più.
Pedroni 6,5: un gol che lo vede al posto giusto nel momento giusto, una serie di azioni pericolose e un gran lavoro di fisico e testa gli valgono un buon voto. A volte tende a portare troppo palla, ritardando il lancio di quel poco che basta per perdere l'attimo. Ma è sempre un osso duro quando si invola palla al piede verso l'area avversaria, sfruttando le sue grandi doti atletiche e una resistenza fisica fuori dal comune. Se giocasse un po' più a testa alta….
 
La Buca:
Strozzi 6: rispetto al suo dirimpettaio ha la vita relativamente più facile. Ottimo l'intervento sul tiro lento ma angolato di Baldi, il resto è praticamente ordinaria amministrazione. Si dimostra comunque preciso e sicuro, anche se in un paio di occasioni si avventura in uscite avventurose sugli esterni dell'area.
Lasagni 6,5: gioca solo un tempo ma di ottima qualità. Contiene ottimamente sulla destra di difesa, dimostrandosi ancora una volta difensore molto solido e difficile da superare. Qualche piccola imprecisione in fase di disimpegno non intaccano quella che è una prestazione impeccabile in fase di contenimento. Nel secondo tempo la retroguardia de La Buca vacilla già di più, a dimostrazione ulteriore di quanto sia importante per gli equilibri difensivi della sua squadra.
Grasselli 6: meno preciso di altre occasioni ma non per questo meno importante. Rispetto ad altre partite, il piccolo de La Buca compie qualche imprecisione in più, ritardando a volte troppo il disimpegno e mettendosi da solo in difficoltà. Nel complesso, comunque, si produce in una nuova prestazione solida, coprendo bene nella zona forse meno impegnativa del campo. Intelligente e quasi mai disattento.E non ha ancora 17 anni….
Cattini 6: nel secondo tempo parte dietro dovendosi inserire in un reparto orfano di Lasagni. Patisce un po' nei primi minuti dove tentenna un po' troppo palla al piede, lasciandosela rubare in un paio di occasioni. Si riscatta prontamente, però, acquistando sempre maggiore sicurezza nel corso della partita e arrivando a compiere delle chiusure importanti dalla parte dove gli avversari si affacciavano più volentieri. Se giocasse con un po' più di sicurezza, farebbe ancora meglio.
Leone 8: ormai gli aggettivi si sprecano per lui. Recupera un'infinità di palloni saltando come una cavalletta e non mollando mai fino all'ultimo. Per gli attaccanti è un'ombra impossibile da scrollarsi di dosso e le sue scorribande offensive sono pericolose quanto quelle degli attaccanti. Nell'unica partita in cui si rivela meno preciso nei disimpegni, pensa bene di fugare ogni dubbio su chi sia il vero trascinatore della squadra inventandosi un gol frutto della sua proverbiale caparbietà e intelligenza. Merce rara.
S. Albertini 5,5: nella rotazione della squadra si accomoda spesso in panchina. In una partita in cui il fattore corsa è contato meno del solito, il suo contributo è stato meno buono delle scorse volte. Tenace e combattivo come se ne vedono pochi, purtroppo sbaglia spesso quando ha la palla tra i piedi dimostrando qualche pecca nei fondamentali che non riesce a colmare, questa volta, con l'energia che ha dentro. Il campo non gli da certo una mano, ma è altrettanto vero che lo abbiamo visto fare meglio di così.
Lupo 6: partita buona, giocata sulla fascia. Anche lui si accomoda spesso in panchina, dimostrando spirito di sacrificio e la volontà di mettersi a disposizione della squadra senza polemica. In campo corre e spinge sulla destra con molta volontà. Pecca ancora di un po' di troppa frenesia quando ha la palla tra i piedi, e questo lo porta qualche volta a sbagliare cose facili. In ogni caso copre con tenacia e si porta in avanti pericolosamente in qualche occasione, quanto basta per promuoverlo.
Sezzi 6-: il discorso è sempre lo stesso. Qualità indubbie, geometrie buone, ma spesso si perde in mezzo al campo portando troppo palla o disimpegnando in malo modo per eccessiva sicurezza. In cabina di regia ha fatto vedere si saper fare buone cose, ma spesso si limita al compitino senza far vedere quello che è in grado di fare fino in fondo. Speriamo di vederlo giocare tranquillo e concentrato nel ritorno e, soprattutto, lo spera La Buca, perchè un Sezzi in palla è uno dei migliori centrocampisti della competizione.
Tirelli 6: un'altro giocatore capace di fare la differenza a centrocampo che, però, si nasconde dietro un dito. Quando è in partita fa vedere tutta la sua classe con cambi di gioco e geometrie difficili da vedere alla Coppa. Gioca buona parte della partita sulle gambe, lasciando agli altri il compito di creare gioco e facendo mancare la sua luce per lunghi tratti. Quando poi prende coraggio si mostra per ciò che è veramente, un centrocampista intelligente e dal piede vellutato. Per passare il turno, però, ci vorranno in campo 60 minuti del miglior Tirelli.
M. Carletti 7: capitano mai domo. A centrocampo lotta e "scanchera" come pochi. Il gol nasce da una sua azione insistita ad ennesima dimostrazione che, quando c'è da tirare fuori le motivazioni, lui è il primo della lista. Per il resto della partita si comporta bene, si in fase di contenimento, dove recupera un sacco di palloni, che in fase offensiva, dove arriva pericolosamente al tiro più volte. Per buona parte della partita, poi, richiama tutti i compagni, in confusione, ad una maggiore tranquillità di manovra, proprio come un vero capitano dovrebbe fare.
F. Carletti 6-: è apparso un po' opaco, meno incisivo del solito. Dalla sua parte fa più fatica del solito a venire giù, facendo mancare al reparto offensivo quella continuità di cross e passaggi interessanti che ha prodotto nelle scorse partite. Va un po' in confusione, assieme a tutta la squadra, nel secondo tempo, dove viene richiamato più volte dal fratello ad una maggiore concretezza e precisione nei passaggi. La marcatura asfissiante della retroguardia del Rodano, poi, non lo ha certo aiutato a ritagliarsi gli spazi. La sensazione è che sia stata solo una partita in penombra per lui.
D. Albertini 6-: meno presente e fantasioso del solito. Le sue scorribande offensive, spesso letali, sono rese sterili per buona parte dell'incontro dalla marcatura perfetta di Nasi che lo fa innervosire e sparire dalla partita per un po'. Il tacco per il gol annullato di Boschini è qualcosa di bello, ed è quanto di più vicino alle sue reali capacità, stasera spesso nascoste dietro al nervosismo e alle difficoltà degli attaccanti arancioni di trovare spazi nella difesa avversaria. Penalizzato dalla poca lucidità del centrocampo de La Buca, non riesce a crearsi gli spazi che lo rendono un attaccante pericoloso è imprevedibile.
Boschini 7: il nobile gesto riscatta pienamente una prestazione nel complesso abbastanza deludente. Sbaglia l'insbagliabile mettendo la palla in fallo laterale dall'area piccola a porta vuota e non è brillante come lo è stato per quasi tutto il torneo. Ha il pregio di essere uno dei pochi della sua squadra a giocare palla a terra, anche se lo compensa col vizietto di tener palla un po' troppo per se certe volte. Penalizzato dalla buonissima serata di Sibillo che gli chiude la porta in faccia più volte, rimane comunque combattivo e non molla mai…E ci vuole del pelo sullo stomaco per ammettere di aver fatto un gol di mano che avrebbe tagliato le gambe agli avversari!
 
Prandi 5,5: uno degli arbitri più affidabili e rispettati della Coppa. Amministra saggiamente l'incontro, evitando polemiche e tensioni in campo. E' sempre vicino all'azione ed è quasi impeccabile in ogni occasione, compresa l'ammonizione sacrosanta comminata a Filippi. Purtroppo l'errore sull'evidente gol di mani di Boschini lo penalizza (per sua stessa ammissione aveva visto si, un mani, ma di Rodano.. ndr). Per fortuna l'onestà dell'attaccante gli ha dato una mano ad evitare il rimorso dell'errore. Nonostante questo errore di valutazione, rimane assolutamente uno degli arbitri più meritevoli della Coppa.

La Buca – Fola: 8 – 4

Sezzi, 2 D. Albertini, Leone, D. Grasselli, L. Cervi (autogoal), D. Boschini, F. Carletti (B);

Aguilar, Golinelli, 2 Masciulli (F)

LA BUCA

Strozzi: 5,5 i suoi lunghi rinvii che avevano spezzato le gambe a Scampate non gli utilizza nemmeno più di tanto e quando lo fa sono per lo più imprecisi, ci pare insicuro e sul 4° goal del Fola ha grosse responsabilità.

Cattini: 6 un po' apatico, sicuramente meno fashion che fuori dal campo, svirgola un paio di palloni ma nel complesso tiene la posizione e non demerita.

Leone: 7 clonatelo, ormai non abbiamo più aggettivi per il Baresi di Via Piave, ha preso il testimone da Boschini Andrea ed ora nessuno rimpiange più lo storico capitano, lì dietro non si passa.

Lasagni: 6 pallone o caviglia, il pilota gioca duro e dalla sua parte gli avversari preferiscono non transitare, uno dei pochi che gioca tutti i 60 minuti.

Sezzi: 6,5 disegna le punizioni in maniera letale, già l'anno scorso in semifinale ne aveva data una dimostrazione cristallina, per il resto contiene gli avversari a centrocampo e fa ripartire la squadra.

M. Carletti: 6,5 gioca e dirige la squadra diligentemente, i problemi più grossi ce li ha quando deve far capire le cose al fratello, ma si sa i panni sporchi si lavano in casa. In difesa chiude bene e quando si sgancia spesso i suoi affondi diventano insidiosi.

F. Carletti: 6 sarebbe un 6,5 pieno, quasi sette, ma quanto si lamenta il ragazzo! Vizio che tra l'altro non ha mai perso da quando gioca alla Coppa. Peccato perchè ieri sera ha giocato bene ed ha anche segnato un eurogoal.

Grasselli: 7,5 non è un giocatore che si nota particolarmente, però gioca un calcio di quelli da manuale, il ragazzo è leggero ma quando parte la palla resta ben ancorata ai suoi piedi, il goal è un po' la sintesi della sua prestazione, va via a 2 difensori che provano ad abbatterlo con tutti i mezzi e poi segna con un pallonetto di fronte al portiere chapeaux!

S. Albertini: 5,5 si isola sull'ala destra ma da là il suo contributo non riesce a darlo, s'impegna e corre, ma è un po' pochino soprattutto in vista della semifinali

Tirelli: 6 dobbiamo dire la verità sarebbe un 5,5 perchè ieri sera ha giocato con il freno a mano tirato, le capacità ci sono quindi anche in modalità slow, la sufficienza la strappa… però che strazio.

D. Boschini: 7 un altro tassello importante per La Buca, finalmente quest'anno segna e si fa sentire, sia come carattere che come qualità e quantità di gioco, probabilmente il fatto che i senatori se ne siano andati lo ha portato ad assumersi il peso di queste giovani canaglie.

D. Albertini: 7 non abbiamo capito se è lui o non è lui Mr. Rocco, ad ogni modo in campo da' il meglio di se con quell'atteggiamento sornione, ma da quello che da prima o poi la mette dentro, infatti ne fa 2: il primo gran punizione, il secondo nel modo che gli piace di più ovvero da rapace d'area.

Lupo: 6 un po' scostante, ma il suo lavoro lo fa, difende palla e ogni tanto arriva la tiro, poi alcune giocate tipo colpi di tacco a vuoto fanno un po' arrabbiare i compagni, ma l'esordiente sa il fatto suo.

 

FOLA

Ficarelli: 5,5 premesso che è un portiere da calcio a 5, premesso che ieri la sua porta è stata letteralmente bombardata da ogni posizione e distanza, premesso che su almeno 5 goal era incolpevole, qualcosa in più poteva comunque fare, 8 reti subite sono tante.

L. Cervi: 5,5 quei ragazzini terribili de La Buca vanno via da ogni parte tranne che dall'alto, chiude come può ma poi la barca incomincia a imbracare acqua, del resto il tappo a centrocampo era saltato dopo i primi 10 minuti.

Davoli: 6 con il passare del torneo si è un po' involuto, gioca bene ma non riesce a dare un po' di più alla sua squadra che invece ne avrebbe davvero bisogno. Inoltre non si è capito come e dove è stato utilizzato.

Masciulli: 7 che partita quella di ieri, il goal sul palonetto è davvero pregevole, ma non si arrende mai combatte gioca a testa alta buono anche in fase difensiva.

Caruso: 5 il voto era anche più alto (5,5), ma gli si chiude la vena e quella scenata all'arbitro poteva davvero evitarsela. Soprattutto essendo uno dei più grandi in campo.

Aguilar. 6 la sufficienza la raggiunge per il goal, per il resto è una corsa palla al piede che spesso non arriva a saltare nemmeno l'uomo.

Rodriguez: 6,5 ieri sera dopo tanto tempo abbiamo potuto apprezzare l'Omar che 2 anni fa portò alla vittoria il Fola, gioca bene e inventa tanti passaggi ai compagni, avesse giocato sempre così, magari la Fola avrebbe un paio di punti in più.

Govi: 5,5 da il meglio di se nei brevi momenti in cui difende, là davanti viene chiuso costantemente dai terzini avversari, segui il consiglio di Cervi.

Bonacini: 6,5 di lotta e di cuore, la sua partita è stata più che onorata arrivandio anche in più occasioni al tiro, è mancata solo la gioia del goal

M. Morelli: 5,5 Canaja perchè non giochi punta o mezza punta? Così non ti si riconosce più, impegno tanto, corsa tanta, qualità tante… ma ti sei perso anche tu nel "non so dove gioco" del Fola.

Golinelli: 5,5 saluta così la coppa il capitano coraggioso, la saluta con un goal ma sarà ricordato per quel lamentarsi non stop andato in onda per più di 60 minuti, insopportabile specie se come capitano deve essere lui a dare l'esempio. Ammesso e non concesso che avesse le sue ragioni, ci pare ad ogni modo che le continue proteste non giovino a nessuno.

Saletti: 5,5 lo provano anche in fase difensiva, ma non è la sua allora meglio là davanti a dare man forte con le sue sfuriate, soffre del problema più grande della sua squadra “chi fa cosa?”

Prandi: 5,5 era un buon portatore di palla e un corridore instancabile, negli anni nonostante sia ancora giovanissimo si è un po' perso, anche lui è sembrato non trovare una posizione in campo.

Il CERRO TRIPOLI 5 – 0
11 ° Costetti, 37° Cullurà (assist Amatruda) , 45° A. Morelli, 51° G. Olivi, 60° A. Morelli

Pagelle Cerro:

J. Buldrighini: due ottime parate su Belli e Cerrelli. Per il resto quasi ordinaria amministrazione. Il derby dei portieri lo stravince. Gatto. Voto: 7

Buffagni: buona prova difensiva, autore di un paio di eccellenti recuperi. In assenza di F. Olivi è lui che guida la difesa. Avvocato difensore. Voto: 6,5

Amatruda: Si conferma giocatore d’esperienza, dal tocco di palla sapiente. Assist delizioso per il gol di Cullura. Ama..uri. Voto: 6,5

G. Olivi: detta i tempi a centrocampo al posto di Persona, bravo nel cercare sempre il compagno smarcato. Segna anche di rapina da dentro l’area piccola, ma aveva gia sfiorato la gioia personale sia su azione che su punizione. Il Pek (Pizarro). Voto: 7,5

Zizzo: punta di movimento, nel secondo tempo alza sulla traversa un cross di Morelli che era solo da spingere dentro a porta sguarnita. Poco convinto. Voto: 5+

A. Morelli: si presenta a giocare dopo un turno di circa 14 ore al bar. Solo per questo un signore. Poi in campo difende, galoppa sulla fascia (assist splendido per Zizzo) e realizza una doppietta ( tiro telefonato da 25 metri e azione caparbia dalla fascia). Momama che giocatore! Voto: 8,5

Zurlini: maggior verve rispetto alle uscite precedenti, qualche bella giocata ma non trova ancora la giocata risolutrice. Un po’ troppo polemico con l’arbitro. In crescita. Voto: 6+

Cullurà: gli amici che giocano in categoria gli telefonano arrabbiati perché gioca un torneo all’anno e finisce puntualmente con la sua faccia su tutti i giornali. Rischia di ripetersi, segna un gol da vero rapace d’area. Pazzo Pazzini. Voto: 6,5

Fontanili: fa il suo compitino in difesa. Soldato utile alla causa. Voto: 6

Migliari: bella corsa sulla fascia ma ha poche occasioni per mettersi in mostra. Puledro. Voto: 6+

A. Cervi: nel primo tempo sfodera un paio di spunti da attaccante consumato e sfiora il gol in due occasioni. Cala un po’ nella ripresa. Sorpresa. Voto: 6,5

Costetti: ha il merito di sbloccare la partita, ma nella ripresa sbaglia due buone occasioni (sulla prima insacca Olivi dopo un suo liscio clamoroso). Altalenante. Voto: 6

Pagelle Tripoli:

M. Buldrighini: alcuni buoni interventi, ma i due errori sui gol di Morelli sono grossolani. Rimandato. Voto: 5

Prandi: purtroppo in questa edizione verrà ricorda solamente per l’esultanza alla Tardelli sui manifesti. Partita tutto cuore ma predica (quasi) nel deserto. Sfiora il gol con un paio di percussioni delle sue. Javier Zanetti. Voto: 6,5

Cerrelli: se c’è una speranza per tripoli di tornare grande è lui. N° 10 vero, talento tascabile sembra guizzare per il campo come Miccoli o Giovinco, ma soccombe contro i raddoppi dei forti difensori del Cerro. Solo un miracolo di Buldrighini gli toglie la soddisfazione del gol. Campioncino. Voto: 6,5

Campanale : libero vecchio stampo alla Bergomi, stavolta non impressiona come nelle prime uscite. Sottotono. Voto: 5,5

Belli: purtroppo è un giocatore da calcetto e si vede. Non riesce a stoppare una biglia. Effettua due tiri, sul primo bravo Buldrighini, sul secondo sbaglia tutto. Poi più nulla. Senza fondamentali. Voto: 5

Farinelli: il più positivo della difesa di tripoli, compie un paio di belle chiusure. Voto: 5/6

A. Mroz: stantuffo sulla fascia, spesso impreciso nel momento in cui deve servire i compagni. Fiato da vendere. Voto: 5,5

Cammellini: da tutto, davvero, ma non riesce a lasciare il segno, inghiottito dai difensori del Cerro. Voto: 5+.
(Porta pazienza Camme, quando torna Gibbo ti metti sulla linea di porta e fai gol a
grappoli).

Lanza: lui ci mette il fisico, ma i dirimpettai sono Zurlini e Olivi, gente di categoria.Generoso. Voto: 5,5

Albertini: osa poco. Timido. Voto: 5+

Gualerzi: gioca sulla fascia, ma si nota solamente quando scheggia l'incrocio dei pali calibrando male un cross. In ombra. Voto: 5,5

SCAMPATE – CANTONE: 1 – 6
(C) 2 Alberoni, 2 Andrea Mosca, Macca, Curione
(S) Ferri

Pagelle:

Cantone:

Schieppati 6,5: ormai titolare di Cantone gioca con sicurezza in difesa nonostante la giovane età.
Macca 8,5: impressionante. Corsa, tiro, visione di gioco, piedi buoni e carattere. Segna un goal di testa, prende un palo da 20 metri, sforna assist ai compagni. La rivelazione del torneo.
Alberoni 7,5: due goal, molto bello il secondo con stop e tiro piazzato in area. Centravanti inamovibile di Cantone. L’unico difetto è sempre il vizzietto di passarla poco.
Mosca Andrea 6,5: anche per lui due goal, il primo fortunoso su un tentativo di cross divenuto tiro in porta. Un voto in meno per l’atteggiamento in campo molto nervoso inspiegabile visto le qualità sue, della squadra e l’andamento della partita.
Curione 7: terzino diligente si trasforma per 10 secondi in Zambrotta con una discesa palla al piede terminata con goal.
Montanari 6: meglio rispetto le prime partite, più nel vivo del gioco e più combattivo con avversari più grandi e più forti fisicamente rispetto a lui.
Diana 5,5: un passo indietro invece per lui. Appare lento, gioca in difesa e si lascia scappare i suoi avversari in alcune occasioni. Arrendevole
Ferrari 6,5: guida la difesa con ordine, bello il duello con bomber Ferri dove prova spesso l’anticipo. Poco sbavature.
Casini Andrea 7: imparabile il goal di Ferri, compie un vero miracolo sulla conclusione a botta sicura di Furini. Per il resto ordinaria amministrazione.
Mosca Francesco 6: non trova la via del goal ma confeziona un bel assist per il Fratello Andrea. Utile nel disturbare i difensori di Scampate nell’impostazione del gioco,
PInetti 6,5: gioca in difesa ma dalla sua parte Scampate attacca davvero poco. Mantiene la posizione senza fronzoli.
Cattani 6: meno appariscente ed incisivo rispetto alle prime partite, arriva vicino al goal in una sola occasione ma perde l’attimo giusto. Pronto e riposato per le semifinali
Magnani 6,5: suo il merito di indirizzare subito la partita con il bel assist per il primo goal di Alberoni. Punto fermo per Cantone.

Scampate:

Chianese 5: bomber Chiano stecca la partita più importante. Bravo nel tener palla e servire i centrocampisti ma per due volte spreca l’occasione del goal da buona posizione
Braglia Pietro 6,5: uno dei migliori dei suoi, il Braglia più attivo e dinamico dei tre, tanta corsa e determinazione. Il futuro di Scampate è lui
Braglia Davide 5: sottotono ma con la scusante dell’infortunio al ginocchio che lo limiti di molto nei movimenti. Si muove tra centrocampo e difesa con poco successo.
Bezzi Alex 5,5: Centrale difensivo alla vecchia maniera, ricorda il mitico Porrini della Juve. Sbava e cade come tutto Scampate contro gli attaccanti di Cantone
Bezzi Roberto 5: sui goal qualche colpa c’è l’ha purtroppo ma si riscatta in parte con belle partate nel secondo tempo su Alberoni.
Bertolini Francesco 5,5: l’anima di Scampate più disordinato rispetto alle scorse partite, prova a giocare a tutto campo ma contro questo Cantone è servito a poco
Braglia Lorenzo 5,5: difensore pane al pane e vino al vino contro avversari più veloci e più abituati al calcio soffre ma compensa con il carattere e la determinazione.
Furini 5,5: peccato davvero. Troppe aspettative lo hanno riempito di responsabilità. Gioca abbastanza bene ma non riesca ad incidere con i goal, il suo mestiere principale. Serve qualche buon pallone a Ferri e Chianese ma non basta.
Castiglioni 4,5: impegno e grinta da 7, atteggiamento in campo da voto molto basso. Dialogo continuo con l’arbitro per ogni cosa di campo. Come diceva Leedom ai suoi giocatori “ voi correte che a parlare con l’arbitro ci penso io quando serve”
Montanari Mattia 5: spento e svogliato. Attaccante senza pungente, richiamato spesso dai suoi compagni per maggior grinta.
Ferri 7: ancora una volta il migliore dei suoi. Dialoga con i compagni, segna un gran goal ma soprattutto subisce un dubbio rigore in area e non protesta dimostrando quanto si può essere signori e leader in un campo da calcio senza mai alzare la voce. Esempio.

FOLA

Saletti. La corsa è nulla senza controllo. L’impegno profuso è tanto, manca di concretezza e talvolta di lucidità. Impulsivo. 6

Golinelli A. Siamo sincero, i rumors a inizio torneo avevano creato troppe aspettative su di lui. Invece in 3 partite abbiamo visto un giocatore con capacità ma raramente dimostrate. Forse che senta il timore reverenziale di gente più adulta? Il prossimo anno ci aspettiamo di più, perché i Golinelli stanno al Fola come la frizza al pusher. Dai nano. 5,5

Masciulli. Questo giocatore cresce di anno in anno e sicuramente adesso come adesso rappresenta una pedina importante in questa squadra. Se trovasse più grinta ce lo troveremmo con la foto sul giornale. Timido. 6+

Bonacini. La sua partita è da incorniciare, almeno per chi come me valuta l’impegno e la serietà dei partecipanti. Corre, arriva al tiro, passa, scarta, in dialetto “briga”. Ne esce con una prestazione degna di questo torneo. Generoso. 6,5

Cervi. Li dietro tira una brutta aria, specie se dall’alto dei suoi 2 mt vedi sfrecciare dei ragazzini 10 anni più freschi e 30 cm più bassi. Quando è in campo è comunque una presenza importante, da rookie deve ancora capire alcune dinamiche del torneo. Nuovo. 6.

Govi. Nel secondo tempo si relega a libero con risultati comunque molto positivi. Infatti nel secondo tempo il Rodano segna ma solo da oltre 20 mt. Gli consigliamo di valutare seriamente la nuova posizione. Reinventato. 6+

Golinelli L. Per l’impegno avremmo dovuto dargli un bel 7, ma vista la situazione della sua squadra, viste le occasioni sprecate, viste le circostanze e le responsabilità gli diciamo “bravo!” ma il capitano si sa, deve affondare con la sua nave. Mezzo punto in meno per l’ammonizione. Paperoga. 5.

Morelli. Potrebbe fare la differenza ma non se ne rende conto. A volte quasi rinunciatario, poi quando si ricorda dei fasti di un tempo trova un gol insistito alla sua maniera. Non molla mai. Canaglia. 6/7.

Davoli. Ordinato come al solito, si fa vedere a sprazzi ma quando carica il tiro è sempre pericoloso. Serve più continuità e che qualcuno gli dica che non è vecchio. Pacca sulla spalla. 6+.

Caruso. Vedi Cervi, con più grinta. Un esordio al torneo con passione e un talento che merita comunque rispetto. La continuità negli anni lo porterà alle gioie personali. Lavoratore. 6,5.

Prandi. Fatica un po’ sulla fascia avendo a che fare con avversari di spessore. Segue l’andamento del suo Cognonimo, quest’anno va così e va male. Serio. 6.

Rodriguez. Non lascia il segno in campo, peccato perché comunque i talenti glieli abbiamo visti usare in tante altre occasioni. I piedi buoni sono sempre merce rara. Rimandato. 5,5.

Aguilmar. Come il socio Rodriguez sembra molto più impacciato degli anni scorsi. Solo la sua fantasia potrà salvare la Fola. Estraneo. 5,5.

Ficarelli. Un errore ma lo paga molto caro, su tutti gli altri gol di certo non puntiamo il dito su di lui. 5 gol subiti non cambiano il giudizio sulle sue qualità. Serata no. 6.

 

RODANO

Filippi: Si siede in panchina ma i problemi muscolari lo tradiscono, e quindi non entra nemmeno, però mantiene alto l’umore nella zona a sedere coinvolgendo tutti con i suoi discorsi. In caso di semifinale per rientrare ricorrerà alla chimica. Comunque presente. 7.

Andreoli: Ci sia aspetta ancora di più dal boxeur nostrano, che riserva nel cilindro sempre la giocata più insolita. Lo preferiamo quando molla le briglie e si divincola dai “rigidi” schemi imposti dal capitano. Legato. 6.

Vecchi: Parte in sordina poi si scioglie. Nel secondo tempo sposta sulla fascia sinistra i suoi carro armati e la conquista garantendo azioni e ottimi cross. L’uomo dalle scarpe gialle sta lentamente entrando nel torneo. Lucido. 6,5.

Pedroni. Convinto di Giocare nel Real Madrid la partita scorsa lascia la maglia nello spogliatoio credendo che qualcuno gliela faccia trovare lavata e stirata. Se la ritrova nello stesso punto bella croccante e puzzolente. Sarà per questo che all’inizio sfugge a tutti. Nessuno ha ancora capito il suo ruolo ma sarà per questo che è difficile da contenere. Il suo gol è preciso come infilare la n°8 in buca centrale. Bravo. 7+.

Morini. L’uomo che detiene il record di gol segnati nel torneo dei piccoli gioca bene, specie quando nel secondo tempo quando gli viene lasciato più spazio intorno a lui. Trova la gioia personale con un gol molto difficile da realizzare. I piedi sono sempre velluto, ma con la nuova pettinatura è meno Nerd e più Hamsik. Prezioso. 7,5.

Bonaccini. Se non si fosse capito è il Re della scacchiera di questa squadra, e spostato là davanti continua a dare gioie nonostante non sia il suo ruolo. Ha timbrato in 3 su 3. Cecchino. 8.

Melioli. Il terzino ha l’occasione per imparare tanto dai suoi colleghi di reparto. Svolge il suo lavoro in modo dignitoso, per caso o per colpa, dalla sua parte arrivano gli attacchi più pericolosi. Peccato per il taglio di capelli. Meglio. 6.

Ferrari. A lui spetta il non facile compito di contenere Golinelli. Ne esce pulito e vincitore, ma troppe volte per demeriti dell’attaccante. La sua punizione è una ciliegina sulla torta. La prossima partita fatecelo vedere in fascia. Le ragazze della Sud lo acclamano ma lui non concede mezzi busti. Big 7.

Baldi. Ci spiace constatarlo ma è in atto un lento processo di involuzione (fisica) rispetto alle uscite degli anni scorsi, perché ci ricordiamo tutti ancora come con la grinta trascinò il Rodano ai due titoli. Deve ri-nventrasi il ruolo, come Pirlo sta facendo a 32 anni suonati. Finisce sul tabellino per l’assist a Pepo, le basi non si cancellano. Stand-by. 6.

Sibillo. C’è ma non te ne accorgi. Ma ti accorgi eccome quando non c’è. Presenza fondamentale, con lui Rodano dorme sonni tranquilli. Anche lui a volte sembra addormentarsi, starà sognando Scampate? Retrò .6,5.

Gualandri. Si riscatta dalla scorsa partita quando fece vedere il peggio di sé. E’ un ottimo giocatore, si vede, a volte va in black out ma.. sò ragazzi. Sicuro. 7.

Bittesnich. In versione terzino la controfigura di Bonaccini fa il suo lavoro e comunque migliora di anno in anno. Non si concede azioni oltre la maetà campo, credo che qualche eccesso e un briciolo di sana incoscienza alla sua età farebbe bene. Soldatino. 6,5.

 

ARBITRO Boschini. La rivelazione del Torneo per quanto riguarda le casacche nere. Sicuro sa farsi rispettare e fischia correttamente le azioni più complicate. Preciso. 7.

TRIPOLI 1
16’ Pinto (ass.Barozzi)

CANTONE 4
21’ Alberoni
27’ Aut.Albertini
31’s.t. Magnani (ass. Macca)
60’s.t. Cattani

PAGELLE

TRIPOLI

BULDRIGHINI 7 IL MIGLIORE: Cosa dire ad un portiere che para molto bene? Dire bravo
ci sembra riduttivo. Le parate del match sono tutte impegnative si merita un applauso dai
compagni,Tripoli non affonda grazie a lui.

PRANDI 6: Sappiamo tutti che il 90% del gioco di Tripoli passa dai suoi piedi. La sua tecnica è oro
ma è un peccato vederlo uscire rammaricato senza i risultati in tasca. Deve essere lui l’arma della
riscossa!
FARINELLI 6: Copre la posizione come mister gli dice. Fa quello che può e forse può anche di
piu’. In questo match non è lui che deve emergere ma intanto fa vedere che è sempre a disposizione.
CAMPANALE 6: Sembra essere emerso dal Bari di Fascetti giocando in un ruolo che a volte
sembra il Libero alla De Rosa. Sa che deve difendere e lo fa senza pensarci troppo. Non sarà bello
da vedere ma è molto concreto. Nell’occasione del pareggio non si capisce col compagno, forse
l’unico errore del match pagato caro.
BAROZZI 6,5: Parte con la coda tra le gambe forse reputando che gli avversari non siano così tosti.
Quando capisce che deve osare di piu’ sforna dal cilindro molte giocate concrete. Vince parecchi
contrasti e propone le risalite di Tripoli. Si porta perfino in attacco sperando di essere un buon
finalizzatore. Non gli arrivano palloni purtroppo. Ottimo l’assist (volontario?)nella rete di Tripoli.
MROZ A. 5,5: Un peperino come il fratello ma troppo discontinuo. I lampi e la testardaggine a
volte fanno piu’ male che bene alla propria squadra. Con un attimo di calma in piu’ potrebbe fare la
differenza.
GUALERZI 5,5: Ci è sembrato spaesato e fuori dal match. Non si è trovato a suo agio con il ruolo
assegnato. Hai dei buoni piedi ma stasera non ha osato. Rimandato.
BELLI 6: Gioca poco piu’ di 10 minuti e solo nel primo tempo poi pensa piu’ a dare consigli dalla
panchina. Il 6 è per la scelta perché nel match per ovvi motivi non ci ha lasciato impronte.
CAMELLINI 5,5: Gioca troppo lontano dalla porta e spesso deve fare sponde invece di infilarsi
negli spazi lasciati liberi dalle maglie nemiche. Deve essere Inzaghi non Ibrahimovic.
CERELLI 5,5: Ha molta carica in corpo e probabilmente è dovuta dal bellissimo gol segnato nel
match scorso. Purtroppo questa carica si scontra spesso sul muro Cantone.
MROZ M. 5,5: Come il fratello ha davvero tanto carattere ma spesso lo utilizza per intemperanze
invece di metterlo solo sul pallone. Dopo una bel mea-culpa siamo sicuri che i fratelli Mroz
torneranno sugli scudi.
ALBERTINI 5: L’autogol è stato davvero inconcepibile. Ci dispiace ma questo “infortunio” lo ha
segnato per tutto il match e purtroppo anche nel risultato finale. Giornata storta, ora voltare pagina e
affrontare l’ultimo match con il dente avvelenato!
PINTO 6,5: Gioca in modo tranquillo e quando lo fa gli viene tutto, anche il gol. Quando si trova in
difesa lo si vede un po’ impacciato. Nell’occasione del pareggio dovrebbe metterci piu’ cattiveria e
invece ci arriva un po’ “molle” creando confusione al compagno. Diciamo che dalla metà campo in
su ci sa fare,dalla metà campo in giu’….da rivedere!
LANZA 6: Alcune ottime chiusure,alcuni interventi intelligenti e poche sbavature ma contro
Cantone fatica pure lui.

CANTONE

PINETTI 6: Portiere per emergenza non ha molto lavoro per sua fortuna.
FERRARI 6,5: Dirige alla grande il suo reparto e la sua squadra. Ogni partita cresce sempre di piu’
il suo dinamismo
MONTANARI 6: Gioca 2 “mezzi” tempi e in mezzo a questo ben di Dio si adagia senza esagerare
troppo. Calmo e sereno porta a casa la pagnotta.
CURIONE 6: Come Montanari gioca lo stesso minutaggio ma a differenza, lui si fa notare per
qualche rude intervento efficace e non.
MAGNANI 6,5: Il gol incorona una buona prestazione anche se ogni tanto si “nasconde” ma solo
perché lascia lo spazio ad altri suoi compagni. Generoso.
MOSCA A. 7: Primo tempo un po’ troppo altezzoso poi capisce che continuando così può solo
rimetterci la sua squadra. Secondo tempo imperiale con azioni personali a cui manca la rete solo
perché contro ha trovato un portiere all’altezza.
ALBERONI 6,5: Un gol fortunoso anche se cercato e poi troppi tiri imprecisi. Quando gioca con i
compagni lo fa davvero bene ma a volte si intestardisce per tentare la conclusione dalla distanza e
dimentica che può essere anche un ottimo assist-man
MOSCA F. 6: Ha una buona occasione sul finire del match e niente piu’. Il bomber Mosca si placa
per questo match. Forse riserva il tutto per il futuro?
SCHIEPPATI 7,5:IL MIGLIORE Una difesa e fascia da far paura. Gioca anche a testa alta quando
a volte si trova il pallone tra i piedi. Un difensore moderno, e a Cantone si stanno già sfregando le
mani.

CATTANI 6,5: Duello Montecavolese davvero sopraffino. Prandi-Cattani fanno gioire gli allenatori
a bordo campo. Non ci piace dire se vince uno o l’altro,diciamo che ognuno ha fatto valere i propri
mezzi quando li ha potuti tirare fuori. Il Nr.18 del Cantone segna pure il quarto gol dopo aver
cominciato l’azione in modo superlativo.
MACCA 7: Il vero gioiello del Cantone? Dai suoi piedi comincia tutto! Ferma,stoppa e inizia. Le 3
fasi fondamentali del centrocampo le mette in atto anche in questo match. Fermarlo sarà dura! Nel
terzo goal ci mette pure il sigillo come assist-man calciando l’angolo.
DIANA 6: Senza grossi grattacapi ottiene buoni risultati. Serata tranquilla visto che Tripoli non ha
attaccato in modo persistente.