Manca poco, pochissimo alla finale della Coppa dei Cantoni XV. Due squadre che incarnano la storia della competizione, com’è giusto che sia in questa storica edizione. Da una parte Scampate. La più forte, la favorita, la più attrezzata, l’unica col bomber. Dall’altra il Cerro, l’outsider dal passato glorioso, forse un po’ sbiadito nel tempo, ma pronto a dire la sua. Nessuno ci credeva, nemmeno alcuni giocatori di mister Persona, che si vocifera siano già partiti in vacanza. Chissà che non se ne possano pentire.
Due Coppe a testa, un solo precedente in finale. Correva l’anno 2012, vinse la Scampate del trio delle meraviglie Ke-Pa-Ro (Kevin, Patrick, Rosselli) con una roboante vittoria. Il Cerro ha perso due finali su quattro (50%), Scampate addirittura tre su cinque (60%). Ma stasera la Storia conta quanto un commento del Briso. Stasera conta il campo.
Appunto, il campo. In porta vedo leggermente meglio i blues. Buldrighini è sul pezzo, in forma, uomo vero. La micia c’è già scappata, se vale il “una a torneo” Persona è più tranquillo. Davoli è una garanzia, giovane (99’) e reattivo, ma potrebbe essere distratto dalla presenza ingombrante del suo procuratore. Si parla di Cantone, l’anno prossimo. Vedremo. Portieri: vince Cerro.
Gol subiti Cerro: 14. Gol subiti Scampate: 7. La metà. In sostanza, non si passa. Braglia e Bertolini ad oggi insuperabili, della serie “colpite tutto ciò che si muove a pelo d’erba, se è il pallone meglio”. Sulla carta, un gradino in più di Fontanelli e Conti. Difesa: vince Scampate.
In mezzo al campo la lotta si fa dura. Molto dipenderà dalle assenze, alcune già annunciate. Olivi non dovrebbe esserci. Morelli, Semeraro e Zurlini vs Bertolini e Mazzieri. Qualità contro quantità. Mozart contro Salieri. Guardiola contro Mourinho. La partita si vince sulla mediana. Centrocampo: parità.
Gol segnati Cerro: 12. Gol segnati Scampate: 23. I numeri non sono tutto, ma dicono tante cose. Dicono che in questo momento Bolognesi e Crivaro buttano dentro ogni cosa che toccano. Gli attaccanti del Cerro no. Ah, ma il Cerro ha anche degli attaccanti? Attacco: vince Scampate.
In panchina mister Persona sembra sia riuscito a far quadrare il cerchio. Il falso nueve è per ora accantonato. Meglio un sano catenaccio e contropiede. È così che si vincono le partite. A Scampate mister Rosselli c’è, ma non si vede. Spirito Santo. Entrambi hanno vinto tutto e sanno come si fa. Ma, nel secondo caso, potrebbero emergere problemi comunicativi con gli uomini in campo. Chiedete a Bezzi di una sovrapposizione, e poi ditemi. La soluzione: una lavagnetta. Per Scampate meglio i disegni delle parole. Allenatore: vince Cerro.
Che finale sarà, lo sapremo solo vivendo. Ma come dice MB, che vinca lo sport.