Reti: 5’ Pluchino (T), 9’ Bimbi A. (C), 13’ Rocchetta (T), 16’ Bimbi G. (C), 19’ Pluchino (T), 27’ Torri L. (T), 35’ Torri L. (T), 41’ Geraci (T), 44’ Bimbi G. (C), 61’ Covi (T)

Assist: Covi (T), Pluchino (T)

CRONACA

Partita decisiva per il proseguo del Torneo: Cantone supera tutti nei match disputati (i campioni anno prima… soffrono di più anno dopo as usual), per Tripoli la grande prova: sarà stato un caso la prima vittoria o sono davvero quelli da battere?
I giocatori fanno in tempo ad osservare la grande performance tra Scampate e Il Cerro, ma 5 pareggi su 6 partite sarebbe troppo, quindi fin dall’inizio i capitani si accordano per non terminare comunque in pareggio.
Il confronto diretto manca dal 2022, quando le furie rosse si imposero nel girone, soccombendo poi nello scontro diretto in semifinale.

Clima ottimo, campo perfetto, Zurlini dice che anche se in ritardo si può iniziare.
Ma colpo di scena.. vediamo sedersi in panchina uno che farebbe comodo parecchio, ovvero il pluribomber Golinelli. Sfortunatamente per quelli di Cantone… è in veste di padre/tifoso e non di puntero.
Sono convinto di non vedere Tripoli nell’assetto della prima partita, l’assenza di Giorgini ha spinto a delle contromosse iniziali: Modifiche alle ali. Una inedita coppia di centrali. Luongo a protezione dei gioielli. Pluchino delegato a ricoprire 4/5 ruoli… vediamo!

Pronti via, quelli vestiti in pandan con l’erba del campo partono all’attacco. Covi fa valere le sue lunghe leve e spara in porta regalando a Ferretti una parata gloriosa.
Neanche il tempo di pensare a quello che è accaduto che Covi rispara in porta, stavolta deviato dalla difesa. Forcing del Tripoli, e un fallo sulla 3/4 apparentemente inutile si trasforma in una ghiottisima occasione per Pluchino. Il bomber dal capello invidiato perfino da Pantene spara ‘o tir aggir che anche Pino dei Palazzi sul divano di casa sua ha un sussulto. Ferretti non può nulla, punizione magistrale, Ferretti vola ma inutilmente. 1-0 Tripoli dopo 5 minuti.

Un minuto dopo ci riprova Luongo ma la conclusione è da rivedere. Nel mentre Franchi si fa male pensando alle ultime verifiche a scuola, ma almeno abbiamo imparato che: una volta se non ti scaldavi prima di giocare eri matematicamente rotto. Oggi invece, l’Arnica e il WD40 risolvono l’85% dei problemi maschili nella vita.
Una chiave tecnico tattica che salta subito all’occhio è la posizione molto avanzata di Geraci: sarà decisiva in certe fasi della gara. Al ‘9 minuto Pederini atterra pericolosamente un giocatore. SI avvicina Bimbi A. che batte la punizione che, deviata, supera l’incolpevole Portioli. 1-1.

Tripoli non ci sta, Pluchino impensierisce Ferretti. Passano 3 minuti e una palla lunghissima captata da Covi al volo trova a centro area il superpronto Rocchetta che spedisce in rete sotto la curva dei suoi tifosi, pardon delle sue tifose. 2-1.
Pluchino decide di diventare il peggior incubo di Ferretti. Inspiegabilmente  quando la partita sembra segnata, Bimbi A. trova il pareggio su punzione. Siamo al 16’ e siamo in parità, 2-2.
Neanche il tempo di rifiatare e la terza punzione decisiva tocca ancora a Pluchino. Stavolta il tiro è basso, forse la barriera non è nella giusta posizione. 3-2 Tripoli. 
Nel finale di primo tempo Cantone prova disperatamente a pareggiare, si avvicina Filippi, ma sul più bello, a 3 minuti dal fischio finale, Torri si invola indisturbato, e sgancia una bordata sotto l’incrocio dei pali. 4-2 Tripoli al riposo.

Durante l’intervallo mi siedo sul divano di “The club” in cerca di stimoli che non trovo nella Moretti ghiacciata dal Ferio. Ripensandoci: sono estremamente colpito da questo Tripoli. Il mantra dei via IV novembre è sempre stato quello che Ivan Lendl diceva rispetto al tennis: “se desideri farti un amico, comprati un cane”. Tripoli 2024 sembra invece diventato un affiatato gruppo viaggi avventura. 

Zurlini richiama rapidamente in campo. 
Noto subito che il modulo Cantoniano è cambiato: Cantone sposta Rossi davanti. Arretrando Bimbi A. Sarà la mossa giusta? Tripoli senza Giorgini mostra alcune difficoltà dietro. Cantone imposta il gioco, ma ottiene solo un tiro a lato di Catellani.
Gol mancato, gol subito: ripartenza di un fulmineo Pluchino assist favoloso per Torri che fulmina nell’angolino Ferretti. 5-2 proprio nel momento più positivo per Cantone.
Al 10’ Rossi salta l’uomo, si invola ma si scorda di tirare, invocando un rigore che francamente… cioè dai tira prima!
In mezzo al nervosismo generale, Tripoli cinica e spietata, altro contropiede, e Geraci segna senza un briciolo di pietà. 6-2. Cantone in bambola, assedio tripoli che trova una traversa deviata di Luongo.
Bimbi G. a metà primo tempo lascia partire una preghiera che si insacca direttamente in rete. 6-3. 
Cantone mette a refereto un tiro di Gattamelati, un bel tiro di Bimbi con gran parata di Portioli, che infine replica miracolosamente su un gran tiro di Romagnani servito da Ficarelli. 
Nel recupero ultima incursione di tripoli, parata di Ferretti, Covi si fa trovare nel posto giusto al momento giusto e insacca per il 7-3 finale.

Tripoli 3 punti meritati, forse il divario un po’ troppo ampio rispetto ai valori in campo.
Il problema di Cantone sono state quindi le palle inattive? Sì, ma probabilmente quelle dei suoi giocatori… citando un epico Serse Cosmi. Zero corsa, zero garra, 3 contropiedi con 6 giocatori rimasti in area avversaria. Così non va, ritmi amatoriali.
Concludo come nelle migliori bastone/carota, con un plauso a Cantone: tutti presenti, che spettacolo!
Contrariamente a quanto accennato dallo speaker a fine partita, ricordiamo che Tripoli non è matematicamente già passata. Abbiamo smosso il CERN per i calcoli. Spiace, ma i figli della giunta delle acque dovranno ancora darsi da fare.

PAGELLE

TRIPOLI

# 1 Tommaso Portioli. Sfortunato sulle punizioni, sulla palombella da centrocampo.. non era facile, specie se di lavoro non fai il wide receiver. Nel finale di partita si esprime anche con due interventi decisivi e non banali. 7

#2 Christian Geraci. Sembra abbiano visto lunedì sera Carvajal.. non a Valdebebas, ma lungo la fascia sinistra de El Parroquial, in maglia Tripoli. E’ lui o non è lui? 7,5

#3 Daniele Cossentino. Coraggioso, determinato, incarna alla perfezione l’anima di Tripoli. Efficace sia in fase difensiva che in quella offensiva. 6,5 

#4 Alberto Pederini. Ci sono persone che seguono soltanto la propria incoscienza. L’ho visto così io in campo: giovane e speranzoso. 6

#5 Samuel Luongo. Alla riunione squadre quando l’abbiamo letto per la prima volta nella lista qualcuno aveva la bocca secca di parole: “E adesso questo come facciamo a descriverlo?”. Dopo averlo visto in campo il commento è piuttosto chiaro a tutti: “You are the best, Samuel, sei il migliore”. Come ritrovarsi un Casini Luca e quasi un Prandi messi insieme. Un meno per il gesto di buttare via la palla, ci teniamo allo stile. 8+

#6 Massimiliano Mainini. Esordire alla Coppa insieme a questa banda di smarmittati non è semplice. Ma il calcio attrae e combina gli opposti. 6,5

#7 Lorenzo Torri – Capitan Giorgini ieri sera gli ha scritto un WA con queste parole: “Guarda, tra loro c’è un difensore che per me è il più forte della Coppa” riferendosi a Leone, “..e c’è una cosa più bella di giocare contro il più forte della Coppa? No, non c’è”. Aveva solo bisogno di stimoli. Discese libere senza frenare. 7,5

#8 Delmonte. Non particolarmente appariscente oggi, dopo la prima buona uscita contro La Buca. Qualche errore non previsto. Ma l’amore per il Tripoli, da solo buoni frutti. 6

#10 Federico Pluchino. Pronti via. Due punizioni pennellate su due in 20 minuti. A fine partita ne avrà tirate tante altre, ma noi ci ricorderemo solo quelle a segno. Mezzo punto in meno perché ogni fallo urla, poi si rotola per terra. Va bene anche meno. È così caldo che a pronunciarlo innalza la temperatura del Modolena. 8-

#17 Geremia Covi. Dopo averlo visto in campo: “il profeta”. Pratica qualsiasi sport con stile e audacia. Riesce a fare bene anche il post partita, rimanendo in chiacchiere in zona bar. 7+

#20 Filippo Catellani. Nei panni del vice Giorgini, viene graziato, ma solo perché contro c’è l’attacco più sterile della Coppa. Io non so come era messo da bambino con videogiochi o filpper, ma centrare con un spazzo il balcone delle suore…non pensavamo fosse neanche possibile. 6

#46 Alessandro Rocchetta. Meme “Posso averne ancora?”.  7

#80 Tommaso Tedeschi – il TIR di tripoli che non viene messo davanti alla porta, ma in mezzo al campo. Lotta vinci insieme a noi, non ti lasceremo maaaai. Non bellissimo ma estremamente efficace. 6/7

Assenti Masciulli, Giorgini.

CANTONE

#1 Matteo Ferretti. Mi prendo la responsabilità di dichiarare la sua quasi totale incolpevolezza sui 7 gol, al massimo sul piazzamento degli uomini in barriera sulle punizioni. Parlando di cose positive, veramente uno in più quando imposta coi piedi. 6

#2 Lorenzo Leone. Leone non si valuta, si stappa, si versa, si agita, si annusa, si assaggia. 6,5

#3 Nicola Filippi. È tutto vero, esiste, è qui tra noi. Siete un po’ frastornati, lo capiamo, non l’avreste mai detto… dovete stare tranquilli, e soprattutto tranquillizzate tutta via F.lli Cervi che almeno uno forte e giovanissimo nel Cantone c’è. Escludendo i gol, il migliore. 7+

#4 Nicolò Bezzi. Diverse imperfezioni, ad ogni contropiede del Tripoli la sensazione è quella di un gatto in lavatrice in modalità centrifuga. La prima attività finita la partita non può essere andare a protestare con l’arbitro, alla tua età. 5,5

#5 Nicolò Zacchini. Sempre pronto quando chiamato in causa. Ha uno spirito positivo. Nella sua semplicità calcistica, è stato notato. 6+

#6 Lorenzo Romagnani. A lui l’arduo compito di caricarsi l’attacco di Cantone. Ma si sa che la solitudine o ci fa ritrovare o perdere noi stessi. Nel finale manca il gol solo grazie ad un miracolo di Portioli. 6+

#7 Andrea Bezzi. Prova ad uccidere con un colpo di karate Catellani. A Cantone serve una guida e lui secondo me deve insistere in questa direzione. 6 

#8 Alessandro Bimbi. Trova un bel gol su punizione, grazie anche ad una deviazione spiazza portiere. Bene coi piedi, molto bene. Tirata di orecchie sulle ripartenze di Tripoli, rientrare in difesa non è il suo sport preferito. 6,5

#9 Edoardo Franchi. Qualche bella giocata, qualche disguido fisico. E’ come un lunedì mattina, ma di sera. 5,5.

#10 Gabriele Bimbi. Lotta si arrabbia, commette falli gratuiti, ne riceve tanti e anche assurdi. Segna su punizione e anche il gollonzo della coppa, con un tiro che non gli uscirà più nella storia. 6/7

#11 Federico Gattamelati. “La follia – diceva uno che se ne intendeva – è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati differenti”. Il suo stile di gioco viene capito abbastanza rapidamente dai difensori in verde. Risultato, grande difficoltà nel trovare spazi. 6-

#17 Luca Vezzosi. Utilizzato con discontinuità, assicura un ricambio fresco in un momento non facile del match, come ad esempio l’inizio del secondo tempo. 6

#20 Manuel Benso. L’intervista dove ha dichiarato “non patiremo l’assenza di mio fratello” si è trasformata in una querela dei restanti 14 giocatori. Uno dei pochi però a non perdere la posizione e rimanere sempre nei ranghi, 6.5

#46 Simone Rossi. Spero abbia dormito…nonostante quel gol che forse avrebbe potuto riaprire la partita nel secondo tempo. La scelta di spostarlo in avanti nella ripresa è coraggiosa ma potrebbe anche aprire prospettive future interessanti. Geniale sulla punizione di Bimbi, quando decide di aprire le gambe un secondo prima della castrazione e un secondo e 30 decimi prima del gol. 6+

#80 Leonardo Ficarelli. Non molto servito, non molto a servizio. “Nella vita a volte si può fare del bene anche senza comparire” diceva un Bosco, ma quello famoso non quello de La Buca. Nel calcio…un pò meno, ma la Coppa in fondo, non è solo calcio. 6-

#Arbitro Zurlini. I giocatori si lamentano un pò troppo, Zurlini mantiene il suo metro arbitrale minimalista, gioca e fai giocare. Rigore non c’era, forse qualche fallo in più non farebbe male ma è comunque imparziale. 6,5