S.O. Moratti.
Partita: 5’Amatruda, 16’ Cherciu, 28’ Zurlini, 36’ Zurlini, 42’ Zurlini, 45’ Bianco, 47’ Moratti (assist Favali), 50’ Ibrahim
Michael Night (arbitro) alle ore 19:57 decide che si può anche cominciare.
La formula è di quelle complicate ma spettacolari, si parte con 5 shootout per squadra, che in italiano si potrebbe tradurre “hai 8 secondi partendo da metà campo per fare gol da solo”, ma shootout fa più figo.
Il campo non è nelle condizioni migliori e se il buon giorno si vede dal mattino Zurlini, che sulla carta avrebbe dovuto spiegare agli altri come fare, rimedia la classica figura del cucchiaio in mano al portiere immobile. Buldrighini ipnotizza Ibra che calcia a lato, tocca a Moratti che se lo fa parare ma la palla entra lentamente in rete. 1-0. Alberoni piazza ma Buldrighini si esalta. Parte Favali con la stessa eleganza di Casiraghi fa tutto bene ma centra il palo. Baldi non ne approfitta con un innocuo tiro centrale su Buldrighini a tempo quasi scaduto. Castagnoli inspiegabilmente prende una via laterale e Dodo para. Del Monte Pietro in segno di sportività ricambia il favore appoggiandola esile su Buldrighini. Non è un bello spot per questo sport fino adesso, ma sicuramente gli ultimi due tiratori rimedieranno. Farinelli parte convinto, anche perché peggio degli altri non può fare ma Dodo che non è un portiere ma un basket player sa come si difende a zona e para anche l’ultima occasione. Pedroni ha l’occasione per pareggiare ma il suo tiro finisce miseramente a lato.
Si riparte immediatamente dunque sull’1-0 per il Cerro. Immediatamente perché qualcuno, tra cui me, avrebbe preferito non aver visto questo scempio calcistico. Il dubbio che sorge ai tifosi prima del fischio è quindi “..ah ma si chiama trofeo del vino perché lo giocano da ubriachi..?”. Neanche il tempo di sedermi in tribuna vip, e Amatruda da fuori area la schiaffa sotto la traversa. Sembra l’inizio di una goleada invece il Rodano inizia a dominare. Il pedroncino non sfrutta uno svarione difensivo di DuMont. E’ la cosa più interessante dei primi 15 minuti dopo l’arrivo di Briselli sulla panchina del Rodano. Mister Vezzosi non può molto, Rodano è in inferiorità numerica (9 vs 10) e sta già facendo i miracoli per non farlo capire agli avversari. Al 16° però la svolta, Ibrahim da fuori area lascia partire uno spiovente che supera Buldrighini e colpisce la traversa e rimbalza sulla riga. Palla dentro o fuori non lo sapremo mai, ma rimbalza in area piccola dove Chraciun detto “il pirata” non fallisce il tap-in di calza-scarpa-ginocchio. Rodano è in forcing per il pareggio, magia di Alberoni fuori di poco. Replica al 25° Schillaci, con una punizione “three finger” che Jako para magistralmente. Su uno sporadico cambio di fronte capitan Zurlini salta 3 volte lo stesso difensore e insacca per un rassicurante 3-1 che manda tutti negli spogliatoi.
Al rientro la musica è cambiata. Qualcuno del Cerro si è accorto della superiorità numerica ed ecco che cambia atteggiamento tattico. Incomincia un assedio vero e proprio. Moratti di tacco, due gran gol di Zurlini, Bianco con i suoi tiri da fuori di cui uno a segno e Moratti che concretizza una bella palla di Favali. Il Cerro sul 7-1 tira i remi in barca e Ibrahim punisce per l’ultima volta Buldrighini. Sono le 21:00 e l’arbitro decide di mandare tutti a vedere la Grissin Bon proprio mentre Bianco sta infilzando il portiere avversario. Gol non valido, ma il vino rimane, eccome e meritato. Per il Cerro c’era da vendicare uno storico 10-1 nel trofeo del vino del 2004, 11 anni dopo, missione compiuta, perché le vendette vanno servite fredde.
Il Cerro che finalmente infila questo torneo nella sua bacheca, a questo punto rimane solo la Fola a non averlo mai vinto.
Per la cronaca mister Vezzosi fino alla fine in panca a incitare in suoi col supporto tecnico/tattico di Rinaldi, i due non mollano fino alla fine, e non solo la birra e le patatine, quindi giusto ricordare il loro entusiasmo.
IL CERRO
Buldrighini In versione Gigi Nazionale sugli shoot out e i primi tiri. Poi tanto talento sprecato convertito in noia. 7+.
Fontanelli. Dietro sembra più sciolto del solito. Tiene a bada le loro punte, si esibisce anche in gesta leziose, tra cui uno spazzo con colpo di tacco. 7+.
Castagnoli. Attacca dove c’è da attaccare sulla fascia sinistra. Lo fa bene anche se sembra più difensivista del solito. 6/7.
Farinelli. Spinge dalla fascia destra dove vince il duello con Rabotti. Stavolta poco preciso sulle sue conclusioni, per il resto non si discute. 7,5
Del Monte. Imbrigliare Pedroni e Ibra? Con nonchalance ce la fa. Si lascia un po’ andare sull’entusiasmo del risultato, è comprensibile, l’arrivo al milan del suo idolo Kondogbia l’ha messo di buon umore. 7+
Zurlini. Parte sottotono ma forse visto l’orario sta ancora digerendo il fruttolo di merenda, poi ad un certo punto decide di cambiare marcia e non ce n’è per nessuno. 3 gran gol, e un’azione degna di nota dove da centrocampo arriva al tiro in area piccola saltando almeno metà Rodano. 8
Bianco. E’ la sua serata, ce lo ritroviamo spesso dietro le punte e anche lui colpisce e fa male alla difesa del Rodano. Grande gara e grande cuore a fine partita condivide il vino e non solo col triste Ibrahim. 7,5
Favali. Abbiamo visto cose buone oggi, tra cui assist e qualche occasione. A salvarano c’è una luce nuova e lui ne è l’esempio. 7
Amatruda. Dopo il gol, cioè i primi 5 minuti, cala di intensità. Spesso utilizzato come boa offensiva, ma per intenderci non per stritolare. Chiude il torneo migliorando il 2014. 7
Moratti. Conferma l’ottimo esordio a questa coppa chiudendo col gol, esattamente come aveva iniziato. Sempre presente, sempre di buon umore e non solo con le ragazze del bar. Almeno per i gol non ha fatto rimpiangere Cullu. 7/8.
Fontanili. Assente ma forse visto l’andazzo ci saremmo stancati dei suoi monologhi. Arduini. Assente. Peccato ci sperava nella boccia di vino. Conti. Assente causa stakanovismo lavorativo. Perdonato. Depone, assente dichiarato, manca probabilmente all’unico successo che poteva sperare nella sua carriera alla Coppa.
RODANO
Ghidoni. C’è su tutti e 5 gli shootout e questo fa più male al Cerro che un MVP a Iguodala. Colpevole solo su un gol di Zurlini sul quale rifiuta di tuffarsi nella fangaglia dell’area. 6+
Pedroni. Davanti a noi Lele lotta, soffre e spera come una terra che nell’arsura chiede acqua ad un cielo senza nuvole, ma che sempre le può dare il gol. Resta qui con noi Lele. 6,5
Baldi. Costretto a mediano difensivo, leggi talento sprecato. Esattamente come il Rodano che incarna, per quest’anno.. mai una gioia. 6+
Delmonte. si nasconde visivamente e non si fa molto sentire. Decisamente fuori ritmo, visto il fratello in modalità operatore ecologico nell’altra difesa, giustamente ha preferito girargli al largo. 6
Marian. Terzino ricavato con la propensione allo sganciamento. Ottima prova, non senza errori ma comunque generosa e con tanto di gol. 6+
Ibrahim. Conferma quanto di buono ci aveva fatto intuire anche se a Rodano non basta per portarlo nella parte alta della classifica. Ci riproverà il prossimo anno. 6.5
Rabotti. In ruolo terzino difensivo Rabotti soffre palesemente le incursioni del Cerro. Però la voglia c’è e si fa sentire. 6
Alberoni. Purtroppo costretto ad un ruolo più arretrato. Purtroppo perché il ragazzo gioca davvero bene. 6,5
Schillaci. Chi e’ quel giovanotto indisponente con quel tiro scoppiettante che disturba la mia pubblica quiete? Centrale difensivo, condivide equamente le colpe coi compagni, perché per il resto il suo calcio e è coinvolgente, così come il suo carattere. Il migliore, almeno per lo spirito. 6/7.
Bigliardi: Assente. Alcuni dicono che fosse a pochi metri dal campo ad aiutare le tate dell’asilo. Essendo astemio, il vino non interessava. Gaddi. Assente infortunato/sfortunato. Prandi, assente dichiarato. Fontanili. Non c’è e non lo comunica. Anzi arriva sul secondo tempo bello come il.. Anzi, arriva. Arcagnati assente e si sente.
Michael Night: Direzione impeccabile, sicurezza magistrale, la partita non è impegnativa ma lui non sbaglia niente. 7+