Rodano – La Buca 1-2
(2’ s.t. M. Carletti (B); 15’ s.t. Leone (B); 19’ s.t. Pedroni (R) )
Assist: Filippi (R)
Ammonito: Filippi (R)
PAGELLE
Rodano
Gualandri 6,5: probabilmente il portiere più talentuoso del torneo. batterlo è veramente un'impresa ed è anche merito suo se il passivo della sua squadra non è più pesante. Dice di no agli attaccanti avversari rendendosi protagonista di diversi ottimi interventi arrivando anche a toccare l'angolatissimo tiro a rete di M. Carletti. Unica pecca, che gli costa mezzo punto, quel suo stare zitto sull'uscita alta in cui si scontra col difensore, perdendo la palla..per sua fortuna Boschini spreca clamorosamente.
Sibillo 7,5: vederlo giocare questa sera fa tornare indietro con la mente di qualche anno, quando un talentuoso difensore di 14 anni lasciava la Virtus Montecavolo per approdare al blasonato Sporting Chiozza…preciso e puntuale sulle chiusure, non molla mai, nemmeno quando si scontra pericolosamente con la scaletta della postazione del cameraman. Un gradito ritorno ai suoi livelli di un centrale che sa come si sta in campo.
Nasi 6: in difesa non è certo uno che si tira indietro. Lotta, litiga e fa soffrire gli avversari con un pressing asfissiante al limite dell'irritabilità. Esattamente quel che serve per controllare i talentuosi ma instabili esterni de La Buca. Perde il + solo per qualche errorino palla al piede, ma la sua è una delle prestazioni più solide dei suoi.
Bittesnich 6: come corsa, impegno e spirito di squadra ci siamo. Deve affinare un po la fase di impostazione, ma dalla sua parte tiene, lotta e suda sette camicie, dimostrandosi uno di quei classici gregari che in una squadra si vedono meno, ma sono fondamentali per limitare i danni degli avversari.
Melioli 5,5: stesso discorso che vale per Saul, solo un po' più impreciso nei disimpegni. D'altro canto paga, forse eccessivamente, una partita un po' in ombra della sua squadra che regge in difesa ma soffre davvero tanto gli avversari e fatica a ripartire. La sua rapidità e grinta potranno essere meglio impiegate nel ritorno, se la squadra saprà ripartire sfruttando i lati.
Ferrari 6- : non ce ne voglia, ma l'assenza di Bonaccini mette lui sotto il riflettore e, onestamente, ci si attendeva qualcosa in più. La partita non è malvagia, sia chiaro; ma si lascia imbrigliare dagli avversari a metà campo, limitandosi a recuperi e ripartenze e azioni sporadiche. Tiene colpevolmente a freno il potentissimo mancino di cui è dotato e che avrebbe fatto comodo per spaventare il portiere avversario. Consigliamo a lui di battere le punizioni al ritorno, almeno quelle dalla destra.
Andreoli 5,5: la voglia e la determinazione del rapatissimo di Rodano non si mettono in discussione. Piuttosto paga, come tutti gli esterni della sua squadra, la difficoltà a ripartire, la poca precisione palla al piede e la troppa confusione. In copertura tiene discretamente, ma per vincere una semifinale, coprirsi non è sufficiente.
Baldi 5+: guadagna un più per quel tiro a giro che costringe Strozzi ad una parata volante molto d'effetto. Nel resto della partita si perde in mezzo al campo e si dimostra troppo confusionario e impreciso, proprio la in mezzo dove le ripartenze di Rodano avrebbero richiesto un po' di geometria. Le almeno due punizioni gettate debolmente in braccio al portiere avversario sono la dimostrazione di una serata no del 10 azzurro a cui, forse, è mancato un pizzico di determinazione in più.
Filippi 6: luci ed ombre. La sufficienza se la guadagna e merita per l'ottimo assist con cui permette a Pedroni di segnare. Quando gioca sull'esterno è uno dei più pericolosi della sua squadra. Nel finale si spinge in avanti ma non riceve palloni giocabili. Si lascia innervosire, litigando col mondo e con il pallone in certe situazioni. Un'ammonizione per proteste evitabile, considerato anche il tenore della competizione, macchia una delle prestazioni migliori della sua squadra.
Vecchi 5,5: si vede poco poco poco. Gioca meno di altri per la rotazione di uomini della squadra, e quando è in campo si lascia sovrastare spesso e (mal) volentieri dal miglior controllo di palla del centrocampo avversario. Gioca nella zona del campo che più soffre gli avversari, e questo lo penalizza oltre i suoi demeriti, ma con un pizzico in più di grinta potrebbe far vedere le sue buone qualità di palleggio.
Morini 6,5: tenace e combattivo, pressa sugli avversari con caparbietà e voglia incredibili, portando via anche qualche pallone che sembrava perso. Non molla mai e riesce anche a rendersi relativamente pericoloso in avanti. Quello che tutti indicavano come il regista dai piedi buoni questa sera si è dimostrato capace anche di correre e sacrificarsi. Considerato la poca consistenza del reparto offensivo di Rodano di questa sera, non gli si poteva proprio chiedere di più.
Pedroni 6,5: un gol che lo vede al posto giusto nel momento giusto, una serie di azioni pericolose e un gran lavoro di fisico e testa gli valgono un buon voto. A volte tende a portare troppo palla, ritardando il lancio di quel poco che basta per perdere l'attimo. Ma è sempre un osso duro quando si invola palla al piede verso l'area avversaria, sfruttando le sue grandi doti atletiche e una resistenza fisica fuori dal comune. Se giocasse un po' più a testa alta….
La Buca:
Strozzi 6: rispetto al suo dirimpettaio ha la vita relativamente più facile. Ottimo l'intervento sul tiro lento ma angolato di Baldi, il resto è praticamente ordinaria amministrazione. Si dimostra comunque preciso e sicuro, anche se in un paio di occasioni si avventura in uscite avventurose sugli esterni dell'area.
Lasagni 6,5: gioca solo un tempo ma di ottima qualità. Contiene ottimamente sulla destra di difesa, dimostrandosi ancora una volta difensore molto solido e difficile da superare. Qualche piccola imprecisione in fase di disimpegno non intaccano quella che è una prestazione impeccabile in fase di contenimento. Nel secondo tempo la retroguardia de La Buca vacilla già di più, a dimostrazione ulteriore di quanto sia importante per gli equilibri difensivi della sua squadra.
Grasselli 6: meno preciso di altre occasioni ma non per questo meno importante. Rispetto ad altre partite, il piccolo de La Buca compie qualche imprecisione in più, ritardando a volte troppo il disimpegno e mettendosi da solo in difficoltà. Nel complesso, comunque, si produce in una nuova prestazione solida, coprendo bene nella zona forse meno impegnativa del campo. Intelligente e quasi mai disattento.E non ha ancora 17 anni….
Cattini 6: nel secondo tempo parte dietro dovendosi inserire in un reparto orfano di Lasagni. Patisce un po' nei primi minuti dove tentenna un po' troppo palla al piede, lasciandosela rubare in un paio di occasioni. Si riscatta prontamente, però, acquistando sempre maggiore sicurezza nel corso della partita e arrivando a compiere delle chiusure importanti dalla parte dove gli avversari si affacciavano più volentieri. Se giocasse con un po' più di sicurezza, farebbe ancora meglio.
Leone 8: ormai gli aggettivi si sprecano per lui. Recupera un'infinità di palloni saltando come una cavalletta e non mollando mai fino all'ultimo. Per gli attaccanti è un'ombra impossibile da scrollarsi di dosso e le sue scorribande offensive sono pericolose quanto quelle degli attaccanti. Nell'unica partita in cui si rivela meno preciso nei disimpegni, pensa bene di fugare ogni dubbio su chi sia il vero trascinatore della squadra inventandosi un gol frutto della sua proverbiale caparbietà e intelligenza. Merce rara.
S. Albertini 5,5: nella rotazione della squadra si accomoda spesso in panchina. In una partita in cui il fattore corsa è contato meno del solito, il suo contributo è stato meno buono delle scorse volte. Tenace e combattivo come se ne vedono pochi, purtroppo sbaglia spesso quando ha la palla tra i piedi dimostrando qualche pecca nei fondamentali che non riesce a colmare, questa volta, con l'energia che ha dentro. Il campo non gli da certo una mano, ma è altrettanto vero che lo abbiamo visto fare meglio di così.
Lupo 6: partita buona, giocata sulla fascia. Anche lui si accomoda spesso in panchina, dimostrando spirito di sacrificio e la volontà di mettersi a disposizione della squadra senza polemica. In campo corre e spinge sulla destra con molta volontà. Pecca ancora di un po' di troppa frenesia quando ha la palla tra i piedi, e questo lo porta qualche volta a sbagliare cose facili. In ogni caso copre con tenacia e si porta in avanti pericolosamente in qualche occasione, quanto basta per promuoverlo.
Sezzi 6-: il discorso è sempre lo stesso. Qualità indubbie, geometrie buone, ma spesso si perde in mezzo al campo portando troppo palla o disimpegnando in malo modo per eccessiva sicurezza. In cabina di regia ha fatto vedere si saper fare buone cose, ma spesso si limita al compitino senza far vedere quello che è in grado di fare fino in fondo. Speriamo di vederlo giocare tranquillo e concentrato nel ritorno e, soprattutto, lo spera La Buca, perchè un Sezzi in palla è uno dei migliori centrocampisti della competizione.
Tirelli 6: un'altro giocatore capace di fare la differenza a centrocampo che, però, si nasconde dietro un dito. Quando è in partita fa vedere tutta la sua classe con cambi di gioco e geometrie difficili da vedere alla Coppa. Gioca buona parte della partita sulle gambe, lasciando agli altri il compito di creare gioco e facendo mancare la sua luce per lunghi tratti. Quando poi prende coraggio si mostra per ciò che è veramente, un centrocampista intelligente e dal piede vellutato. Per passare il turno, però, ci vorranno in campo 60 minuti del miglior Tirelli.
M. Carletti 7: capitano mai domo. A centrocampo lotta e "scanchera" come pochi. Il gol nasce da una sua azione insistita ad ennesima dimostrazione che, quando c'è da tirare fuori le motivazioni, lui è il primo della lista. Per il resto della partita si comporta bene, si in fase di contenimento, dove recupera un sacco di palloni, che in fase offensiva, dove arriva pericolosamente al tiro più volte. Per buona parte della partita, poi, richiama tutti i compagni, in confusione, ad una maggiore tranquillità di manovra, proprio come un vero capitano dovrebbe fare.
F. Carletti 6-: è apparso un po' opaco, meno incisivo del solito. Dalla sua parte fa più fatica del solito a venire giù, facendo mancare al reparto offensivo quella continuità di cross e passaggi interessanti che ha prodotto nelle scorse partite. Va un po' in confusione, assieme a tutta la squadra, nel secondo tempo, dove viene richiamato più volte dal fratello ad una maggiore concretezza e precisione nei passaggi. La marcatura asfissiante della retroguardia del Rodano, poi, non lo ha certo aiutato a ritagliarsi gli spazi. La sensazione è che sia stata solo una partita in penombra per lui.
D. Albertini 6-: meno presente e fantasioso del solito. Le sue scorribande offensive, spesso letali, sono rese sterili per buona parte dell'incontro dalla marcatura perfetta di Nasi che lo fa innervosire e sparire dalla partita per un po'. Il tacco per il gol annullato di Boschini è qualcosa di bello, ed è quanto di più vicino alle sue reali capacità, stasera spesso nascoste dietro al nervosismo e alle difficoltà degli attaccanti arancioni di trovare spazi nella difesa avversaria. Penalizzato dalla poca lucidità del centrocampo de La Buca, non riesce a crearsi gli spazi che lo rendono un attaccante pericoloso è imprevedibile.
Boschini 7: il nobile gesto riscatta pienamente una prestazione nel complesso abbastanza deludente. Sbaglia l'insbagliabile mettendo la palla in fallo laterale dall'area piccola a porta vuota e non è brillante come lo è stato per quasi tutto il torneo. Ha il pregio di essere uno dei pochi della sua squadra a giocare palla a terra, anche se lo compensa col vizietto di tener palla un po' troppo per se certe volte. Penalizzato dalla buonissima serata di Sibillo che gli chiude la porta in faccia più volte, rimane comunque combattivo e non molla mai…E ci vuole del pelo sullo stomaco per ammettere di aver fatto un gol di mano che avrebbe tagliato le gambe agli avversari!
Prandi 5,5: uno degli arbitri più affidabili e rispettati della Coppa. Amministra saggiamente l'incontro, evitando polemiche e tensioni in campo. E' sempre vicino all'azione ed è quasi impeccabile in ogni occasione, compresa l'ammonizione sacrosanta comminata a Filippi. Purtroppo l'errore sull'evidente gol di mani di Boschini lo penalizza (per sua stessa ammissione aveva visto si, un mani, ma di Rodano.. ndr). Per fortuna l'onestà dell'attaccante gli ha dato una mano ad evitare il rimorso dell'errore. Nonostante questo errore di valutazione, rimane assolutamente uno degli arbitri più meritevoli della Coppa.