Sempre nella logica di mantenere un colore storico per Cantone, di seguito elenchiamo sia i colori tradizionali che i colori delle divise in dotazione alle varie squadre nella edizione 2006 della Coppa dei Cantoni.

* non previsto, poichè questi cantoni non corrono il Palio dal Puteli.

ROAD TO MUNTKEVEL…

I numeri sulle maglie, quest’anno la numerazione è particolare, ovvero la seguente:

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 13 14

Il 12 è sparito lasciando posto allo 0. Che negli scorsi anni non ha riscontrato un grosso successo.

Quando ve le diamo: Il giorno delle amichevoli o quello della vs. partita, per chi non ha problemi, per gli altri leggere qua sotto.

Per la scelta dei numeri: dall’uscita delle squadre si potrà scegliere il numero, comunicandolo all’e-mail [email protected], opure ad un responsabile che verrà stabilito successivamente.

Per i nomi: le maglie si possono ritirare su richiesta, qualche giorno dopo l’uscita delle squadre (23 maggio), se ci sono molte richieste fisseremo un giorno. La scelta del nome è vostra, noi la maglia ve la consegnamo con il numero ma senza nome.

In ben 10 giorni le iscrizioni sono già arrivate a 50 giocatori, solo 3 settimane e poi chiuderemo tutto, quindi l’invito è quello di darsi da fare e iscriversi in fretta, poichè restano una trentina di posti.

Tanti i volti nuovi, in particolare i ragazzi delle annate ’90 e ’91, un torneo che si rinverdisce e promette maggiore competitività. Ma anche alcuni graditi ritorni. La creme del calcio montecavolese sa che la Coppa dei Cantoni è un appuntamento che non può mancare.

Ogni squadra è connotata da alcune particolari caratteristiche, che negli anni si sono più o meno consolidate… leggi luoghi comuni:

• Cantone: le furie rosse, ogni inizio torneo vengono considerate la squadra da battere, in effetti come dare torto a queste voci? Potenti e terribilmente efficaci, peccato che manchino sempre gli appuntamneti fondamentali, che quest’anno sia quello giusto?
• Scampate: odiati da molti, temuti da tutti. Purtroppo non hanno molto tifo a favore, a causa della lontananza del campo di gioco dalle loro terre d’origine, si sono sempre fatti valere per la passione e la grinta. Belli non lo sono ma tenaci sì.
• Tripoli: verdi come le giovani promesse che da tre anni stanno coltivando. Molto legati alla figura del capitano, quest’anno si presentano con i ragazzi un po’ cresciuti e protagonisti in positivo nelle rispettive squadre di club.
• La Buca: strana squadra, cerca la finale da anni ma poi per un motivo o per l’altro non riesce a qualificarsi. Squadra di peso con ottime individualità, manca di costanza e di un portiere sicuro.
• Il Cerro: croce e delizia della Coppa dei Cantoni. Ogni anno si presenta con l’organico più competitivo ma poi o vince tutto oppure arriva ultima. Troppe teste calde oppure troppi geni incompresi?
• Rodano: figli del Modolena e fino all’anno scorso sempre considerati le vittime predestinate. Una volta cresciuti i giovani talenti, s’è laureata campione con una serie impressioannte di reti segnate e adesso guarda tutti dall’alto.