Categoria: 2016

Pronti per l’ultima?

Ultima giornata di girone.
Ancora tutto o molto da decidere.
Siete di quelli che #machissene e volete vincere ad ogni costo?
Oppure sadici calcolatori…pronti a perdere pur di lasciare fuori dalle semifinali i vostri peggiori nemici?

In ogni caso abbiamo provato a riassumere la situazione alla vigilia dell’ultima giornata.
Come potete vedere, il regolamento coppa è un po’ particolare, premia le presenze più che altre statistiche, anche perché comunque gli scontri diretti con alcune squadre mancano.

Ecco dunque la situazione.
Per adesso sicure solo Fola di passare il turno, solo il Cerro di finire al TdV e solo il Rodano di aver chiuso qua con il torneo.
Tutte le altre verranno decise dagli ultimi 120 minuti:

Cantone deve vincere, presentarsi nel maggior numero possibile e sperare che la Buca non vinca ai rigori.
La Buca deve vincere per continuare a sperare..ma comunque potrebbe bastare anche il pareggio.. e addirittura anche la sconfitta a seconda di come finirà la prima partita.
Tripoli quasi certamente passata, l’unico rischio sarebbe presentarsi in 9 e rischiare con la sconfitta di non passare per le presenze. In più, giocando da seconda, potrebbe anche fare calcoli su chi potrebbe essere meglio incontrare.
Scampate rimane a guardare..sperando che non si avverino quelle 2/16 combinazioni che saprebbero di  m…aledizione.

Classificdc

IL COMMENTO La Fola – Scampate 7 – 1

Tabellino: 5’ Natoli, 12’ Albertini, 20’ Golinelli, 25’ Strozzi (Tirelli), 35’ Tarek, 45’ Lupo, 50’ Govi, 55’ Lupo (Tirelli)

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Serata frescolina al Parroquial di Montecavolo, dove il secondo match della serata prevede lo scontro titanico della Coppa dei Cantoni: i total white, contro gli all blacks. Già le divise parlano chiaro: sono opposti in tutto. Da una parte gli all blacks (La Fola ndr) che prediligono il calcio spettacolo, le giocate leziose e il talento puro di molti giovani (forse la squadra con la media età più bassa del torneo), dall’altra parte i blancos (Scampate) rispondono con grinta, fisico e classe di chi sa che ce la può fare.

Nello specifico dell’incontro di stasera, tuttavia, la compagine di Scampate parte subito con l’handicap, che non è Bezzi tra i pali al posto dell’assente portiere titolare Davoli (anche se potrebbe essere), ma bensì l’assenza di diversi membri più o meno importanti, come lo stesso Davoli, Crivaro, Braglia D., Mazzieri e Valentini. Se avete fatto bene i conti noterete che, sì: Scampate parte con l’uomo in meno.

La Fola, d’altro canto, si presenta compatta e con in panchina un allenatore fresco di campo: Golinelli L. Il loro organico è quasi al completo. Detto ciò si comincia.

Come prevedibile, Scampate cerca di aggredire i portatori di palla Natoli, Tirelli e Golinelli, ma senza successo, data appunto l’assenza di un uomo come Mazzieri che a centrocampo blancos la faceva da padrone. Bertolini e compagni sono sempre un metro indietro ed in affanno, infatti arrivano in rapida successione 3 goals: Natoli (punizione), Albertini e Golinelli. A concludere in sicurezza il primo tempo ci pensa Strozzi, che piazza il poker nei primi 30 minuti.

Scampate rischia tutto al rientro in campo, Ferri sprona i ragazzi a non mollare per evitare di prendere l’imbarcata, ma Bertolini M. ha l’idea (più brutta) del secolo: “ci chiudiamo in difesa, spariamo su e ci buttiamo in avanti, rientriamo con il 3-1-4”. Cala il gelo in panchina Scampate, il Briso rischia l’infarto, ma si contiene da gentiluomo qual è. La struttura priva di spina dorsale dei piazzaioli della CDC sembra reggere nei primi minuti della ripresa, poi però i folisti riprendono in mano in match e lo chiudono segnando con Tarek e Lupo altri due goal. Govi segna il goal della bandiera e sempre Lupo ricorda ai contadini che forse, per stasera, è meglio tornare a zappare i campi.

Pagelle: premessa, ho chiesto al Briso di esprimere un suo giudizio personale, che riporterò ed includerò nelle pagelle, il suo voto lo troverete in corsivo, appena prima del mio.

SCAMPATE:

Bezzi: 5 – 4.5: Il portiere è un ruolo infame, soprattutto per chi non lo fa di mestiere, Tuttavia un po’ di sicurezza in più coi piedi, almeno, ce la si sarebbe dovuta aspettare. Sacrificato in porta, immolato come capro espiatorio. Agnello.

Braglia P: 5.5 – 5.5: Il suo lo fa, tanto spirito di scarificio, testa bassae far lavorare le gambe è il suo motto. Le prova tutte, ma sul finale, sconsolato, lascia passare un po’ troppi palloni. Imbrigliato.

Bertolini F: 6 – 6: Le prova tutte, gioca in ogni ruolo possibile ed immaginabile, ma il centorcampo della Fola è troppo superiore, stasera c’era poco da fare. Il Buono.

Bertolini G: 6 – 5.5: Corre parecchio sulle due fasce, ma inutilmente e molto spesso a vuoto. La voglia e la grinta c’è, ma spesso contro il talento non bastano. Il Cattivo.

Bertolini M: 5.5 – 5: prestazione parecchio giù di tono, sia fisicamente che tecnicamente. Si sa, i piedi sono quelli che sono, l’idea dello schieramento ad inizio secondo tempo vale la fascia di capitano, niente da dire. Il Brutto.

Govi: 5.5 – 5.5: non basta il goal per incantare il severo voto del Briso. Diciamo che è un po’ come cercare di costruire una diga con la sabbia. Il goal è frutto di credenza, fortuna ed astri favorevoli. Lucky Boy.

Giovannelli: 5.5 – 5: Zitto zitto corre corre, ma è spaesato e, non trovando Mazzieri a cuiappoggiare la palla, scegli spesso la via del rinvio lungo. Efficace, ma non sul 5-0 per gli altri. Dove Sono?

Ferri: 6 – 5.5: Per il Briso è il faro nella notte. Prova a fare reparto da solo, si vede e si percepisce che vorrebbe le gambe di Braglia per poter far vedere a Farioli chi è che comanda, tuttavia stasera è demotivato e scarico; la sua leggendaria classe non basta a sopperire alle mancanze di Scampate. Forever Alone.

Baroncini: 6 – 6: si merita la sufficienza anche solo per il cuore che butta e vomita in campo ogni volta che gioca, al pari di Bertolini f. è l’unico a crederci un briciolo, e questo si sente in panchina. Stimolo.

LA FOLA:

Agnesini:  6 – 6: S.V. non si può dare? Non ha fatto nulla, incolpevole sul goal di Govi, ma sempre pronto e pulito in tutto il resto. Meh.

Farioli: 7 – 7: è il difensore più versatile, e veloce. Spazia anche in fascia, tentando una qualche sgroppata per andare a salutare l’amico Braglia, dall’altra parte del campo. Speedy Gonzales.

Leone: 6.5 – 6.5: Pulito, elegante, sobrio sono alcuni degli aggettivi che gli attibuirei. Uno dei migliori difensori della coppa. Stasera non ha un gran da fare. Ma lui c’è. Statebboni.

Monticelli: 6.5 – 7-: Difensivamente parlando la rivelazione della Fola. Stasera tenta anche di smistare un qualche pallone da dietro le linee. Memo: ricordarsi che la scarpa sinistra va nel piede Sinistro. Rinvio.

Golinelli: 7 – 7: Segna un bel goal e amministra il centrocampo come Pepo gestisce le ragazze del bar: tranquillo, preciso e puntuale. Talento.

Tirelli: 7 – 8: Finalmente. Per la prima volta ho visto telespalla Bob Tirelli prendersi sulle spalle tutta la squadra, facendo da filo conduttore tra difesa ed attacco, oltre che ad essere il primo in interdizione. Esci dal compitino di CC un po’ più spesso, le qualità ci sono. Spina Dorsale.

Chierciu: 6.5 – 6: Anonimo terzino/fascia. Sempre puntuale all’incontro col pallone, preciso negli interventi e non butta mai via il pallone. Tu mi dici quello che devo fare…

Albertini: 7.5 (M.V.P) – 8: Indeciso tra lui e Tirelli sull’MVP ho deciso che troppe volte viene premiato solo chi segna. Allora ho deciso che in una partita con così tanti goal, uno in più od uno in meno non avrebbero fatto la differenza. Lui c’è sempre e dalla metà campo in poi è una bomba ad orologeria: prima o poi esplode, si sa. Nell’area di Scampate, comanda lui. Bomber di razza.

Strozzi: 6.5 – 6+: C’è e fa sentire il fisico e la presenza con il goal del poker, tuttavia è molto statico e non riesce ad essere così d’aiuto come in altre partite. Statico.

Lupo: 7 – 7.5: Ne segna due, e nemmeno brutti. Decisivo il suo apporto. Si sacrifica in copertura un po’ troppo poco per meritarsi l’MVP. Correte voi, che io arrivo.

Tarek: 6.5 – 6+: Se la cava bene e si vede che sa quello che fa. Tuttavia lo fa sempre un po’ troppo lentamente. Velocizzasse i movimenti sarebbe uno degli attaccanti più temibili alla Coppa. Moviola.

Natoli: 6.5 – 7-: Sempre col sorriso, gentile e disponibile. Bravo anche coi piedi, niente da dire. Verrebbe quasi da dire che Golinelli L. abbia fatto bene a ritirarsi.

Allenatore FOLA → Golinelli L.: 6: Troppo semplice allenare così, fa rotazioni intelligenti per permettere a tutti di giocare.

Arbitro: Tanchis: 8: Non sbaglia niente. Non c’è nulla da sbagliare eh, però incarna alla perfezione lo spirito coppa e capisce ogni situazione fischiando (o non fischiando) mantenendo un clima di gioco perfetto ed ideale. Collina.

IL COMMENTO Rodano – La Buca 2 – 5

[Schillaci (assist Pietro Del Monte), Ibrahim, Piermattei (5 gol)]

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La partita è importante per entrambe le squadre. Il Rodano si gioca un potenziale accesso al Trofeo del Vino. La Buca deve portare a casa punti preziosi per evitare di essere condannata a battere il Tripoli nell’ultimo match dei gironi. La spunteranno purtroppo gli Orange con buona pace di chi, come il sottoscritto, sperava che una loro eventuale sconfitta potesse lasciare una speranza al proprio cantone di staccare il pass per le semifinali. Ma questa è un’altra storia.

Veniamo al calcio giocato. Beh si “calcio”… “giocato”… I primi 10 minuti della contesa non rendono omaggio a questo sport. Due tiracci bruttissimi sparati alti dai giocatori dei pijamas e una supremazia territoriale della Buca che però nei primi 10 giri d’orologio conduce a ben 0 tiri in porta. La partita continua e fin dall’inizio “El Diez” Morini incita i giovani della sua squadra a non aver paura a giocare la palla. Da questo momento però, La Buca inizia a cercare più insistentemente la via del gol, non disdegnando un paio di conclusioni da fuori che però non possono impensierire Olmi. Al 20esimo, ecco la giocata che non ti aspetti: angolo per Rodano, Delmonte la mette in mezzo e Schillaci segna. Ci piace descrivervela con le parole di Mister Vezzosi dalla panchina: “Oh incredibile. Eravamo in due nostri contro otto di loro. Schillaci come l’Aldo Baglio dei tempi d’oro in Tre Uomini e Una Gamba”. Difficile stabilire dove inizino i meriti del Rodano e dove inizino i demeriti della difesa Orange. Ma il tabellone parla chiaro: Rodano 1 Buca 0. Nel minuto successivo al gol, uno Schillaci galvanizzato ci regala anche una gran giocata di tacco, ma per riportare tutto alla normalità pochi secondi dopo spara una cannonata sugli spalti come solo lui sa fare. Viene fuori però La Buca, che col suo uomo immagine, riacciuffa agilmente il pareggio. Piermattei se la sposta sul destro e trafigge Olmi con un gran diagonale sul palo lontano. E’ 1-1. Il Rodano accusa un po’ il colpo e il lodevole spunto di Rinaldi, che sale in occasione di un calcio piazzato a favore per far vedere che comunque occorre provarci, sembra non infondere coraggio nei cuori dei Pijamas. Prima di fine primo tempo ci provano anche Carletti M. e Masciulli con tiri da lontano, ma la mira è da aggiustare. Si va a riposo sull’ 1 – 1 .
A fine primo tempo in panchina Rodano il tema caldo è sullo stile di battuta delle punizioni della Buca su ispirazione di Gualandri (punizione battuta con tocco che annullerebbe la regola del fuorigioco). Ci preme riportare che pare che il ragazzo abbia trovato un bug nel sistema coppa. Invitiamo l’organisazion a fornire delucidazioni a riguardo.
Il secondo tempo inizia dal risultato di parità che lascia la possibilità ancora a qualsiasi epilogo.
Nemmeno il tempo di iniziare, però, che Ibrahim prima batte una punizione troppo lenta che viene intercettata dall’attento Bolognesi, poi risolve una situazione intricata con una gran botta da fuori. E’ 2 – 1 Rodano. Orgoglio Pijamas. Tutta la squadra, Mister compreso, a fine esultanza sentenzia all’unanimità: “Raga, ora catenaccio”. Vezzosi addirittura lancia un “Facciamo sparire i palloni”. Da queste affermazioni deduciamo però che i ragazzi con la divisa blu sanno che il vantaggio difficilmente potrà reggere fino a fine match e dopo aver sprecato un buon contropiede, abbassano sensibilmente il loro baricentro e da qui Piermattei ha vita facile. In una delle tante iniziative della Buca ne salta un paio, conclude su Delmonte che salva, si ritrova il pallone tra i piedi, conclude di nuovo e segna. 2-2 e al 6’ la situazione di parità è già ristabilita. Da questo momento in poi il Rodano scompare dal campo e gli Orange dilagano. Al 10’ da un contropiede magistrale della Buca scaturisce l’azione del 3 – 2 , con Piermattei a finalizzare facile segnando con un tiro sul palo che teoricamente dovrebbe essere di competenza di Olmi. Diciamo teoricamente perché in realtà Piermattei deve solo appoggiare la palla in un’ autostrada che gli viene presentata davanti dall’estremo difensore avversario. Passano cinque o sei minuti e dopo un paio di sparate altissime di Schillaci (che ormai ci sembra di capire siano il piatto forte della casa), Piermattei cala il poker dopo esser stato lasciato tutto solo da Ghidoni a girovagare nell’area dei ragazzi del modolena. 4 – 2 Buca. Al 18esimo capiamo che è davvero finita. Dolore muscolare per “El Diez” Morini e uno dei fedelissimi di Vezzosi è costretto ad abbandonare la nave. Rimane giusto il tempo per la manita firmata dal solito Piermattei che, dopo una cavalcata di 50 metri che De Stefano non sa proprio come fermare, deve semplicemente depositare in rete la sfera. E’ 5 – 2. Nel finale anche Masciulli cerca la gioia del gol ma questa sera tocca solo al ragazzo con la 10 sulle spalle.
La partita si chiude così. Rodano all’inferno e settima in classifica. La Buca invece si avvicina all’obiettivo semifinali.

LE PAGELLE – RODANO

OLMI: Partita brutta la sua. Stasera Piermattei davanti a lui fa ciò che vuole. Se tira nello specchio, segna. Colpa soprattutto di un piazzamento spezzo rivedibile del portiere del Rodano. Mister Vezzosi ci fa anche notare che rispetto alle prime apparizioni il ragazzo sembra spento e meno attento a richiamare i compagni della difesa quando serve. Peccato, ma nelle difficoltà non bisogna mai mollare. Prima edizione giocata non benissimo, vedremo se in futuro saprà riscattarsi. Voto 4.5

DE STEFANO: Il ragazzo stava per portare a casa una sufficienza piena fino a 5 minuti dalla fine, perché comunque il suo sembrava sempre farlo con discreta attenzione. Ma poi, per l’amor del cielo, come si fa a fare 50 metri incollato al numero 10 degli avversari (che ti ha già segnato 4 gol) e non pensare di fermarlo in qualche modo? In generale le qualità ci sono, sinceramente anche più del previsto, ma certi errori grossolani non vanno commessi, in particolare con clienti scomodi come Piermattei. Voto 5.5

RINALDI: Nel valutare la sua prestazione vogliamo mettere in risalto l’episodio descritto nella cronaca, in cui subito dopo aver subìto il gol dell’ 1 – 1 cerca di far capire la squadra che bisogna tornare immediatamente a provarci. Sicuramente un esempio carismatico e di condotta eccellente da seguire per i suoi. Stasera balla abbastanza come tutta la difesa dei Pijamas, ma gli concediamo una sufficienza come premio alla carriera (sperando che chiaramente questa possa ancora continuare). Voto 6

GHIDONI: Nota dolente della serata nella retroguardia a 3 del Rodano. Spesso fuori posizione, sul quarto gol butta un occhio a Piermattei e vedendolo a 3 metri di distanza sceglie di non avvicinarsi al 10 degli Orange ma di tenerlo controllato dalla distanza. Risultato: Piermattei scappa via, riceve palla e segna. In generale non cerca quasi mai il fraseggio e abusa della sparecchiata da difensore consumato. Serata no per lui. Voto 4,5

PRANDI Nel centrocampo del Rodano stasera anche lui ci capisce poco. Prova a fare un po’ di “legna” e a recuperare qualche pallone in più per i suoi. Purtroppo per lui, però, stasera mettere insieme 3 passaggi di fila per i suoi compagni sembra essere troppo complicato e anche lui ne risente, trovandosi a dover continuamente rincorrere la sfera tra i piedi degli avversari. Partita comunque senza infamia e senza lode, anche se qualcosa a livello di grinta è mancato. Voto 5,5

MORINI: “El Diez” stasera gioca male. C’è poco da dire. Zero lanci lunghi ad ispirare le sue punte, zero spunti effettivamente degni di nota per provare a dare un po’ di brio alla manovra dei Pijamas. Zero conclusioni da fuori. Non è stato l’impegno a mancare, ma tutto il contorno: la lucidità, l’intuito, il tocco di classe… Lascia il campo per problemi fisici a 10’ dalla fine ma, tristemente, in pochi se ne accorgono. Serata storta per uno dei pilastri di Rodano che quest’anno non è riuscito a lasciare il segno. Voto 4.5

SCHILLACI: Il ragazzo porta il suo contributo alla causa segnando anche un gol per cui dovrebbe ringraziare uno a uno gli avversari presenti in area che, immobili, gli facilitano il compito. Apprezziamo l’impegno e la voglia di provarci, infatti è l’unico di Rodano a tirare con una certa frequenza. Tantissime botte da fuori su cui, però, è doveroso intervenire: non si può sparare sempre il pallone sugli alberi della curva nord, qualche volta lo specchio della porta va inquadrato, eddai. Voto 6

IBRAHIM: Il ragazzo ha delle qualità tecniche indiscusse. Probabilmente gli manca un po’ la capacità di trasformare la sua leadership tecnica in una leadership carismatica capace di coinvolgere i suoi compagni. Ci è sembrato infatti a volte concentrarsi più sul gesto tecnico che sull’utilità della giocata per la squadra. La sua partita comunque è buona e il siluro da fuori con cui porta sul 2 – 1 la sua squadra è di pregevole fattura, così come il “sombrero” sulla sua trequarti a metà secondo tempo. Quest’anno ha predicato un po’ nel deserto, se il prossimo avrà compagni più ispirati saprà essere ancora più decisivo. Voto 6,5

DELMONTE: Inizia la partita in avanti, ma nel secondo tempo lo troviamo nelle retrovie a difendere e a provare ad arginare un Piermattei imbizzarrito. Fa quello che può e salva anche un tiro sulla riga, che però poi lo stesso numero 10 ribadirà in rete. Comunque, il suo compito non deve essere quello di marcare a uomo un avversario e si è visto. Vogliamo vederlo correre per i lanci dei compagni come abbiamo visto ad inizio primo tempo, cosa che gli riesce sicuramente meglio. Prevediamo ancora ampissimi margini di crescita per lui, certi che il Rodano del futuro potrà contare su una nuova stella. Voto 6

PETRI: Sicuramente non la serata ideale per esordire nel nostro torneo. Prova a piazzarsi davanti e a tenere su qualche pallone. Difficilmente ci riesce, ma comunque non gli manca qualche occasione buona che non viene sfruttata a dovere. Gli manca la freddezza sottoporta tipica del bomber di razza, e si vede. Voto 5

PRIMAVORI: Nella prima parte di match ne azzecca davvero poche e raramente combina qualcosa di buono con la palla tra i piedi. Nella seconda frazione, invece, riesce a ricevere più palloni e a gestirli con maggiore intelligenza. Sul finale si crea anche una buona occasione con bel un tiro che però finisce alto. Voto 5,5

MISTER VEZZOSI: Sembra quasi essere il primo a non credere ad una possibile vittoria dei suoi. Arriva con leggero ritardo e appena si siede in panchina sfodera due o tre consigli tattici per mettere ordine nello schieramento dei suoi. Servirebbe però un’altra grinta, più mordente, una differente voglia di vincere da trasmettere ai suoi. E stasera non abbiamo visto niente di tutto ciò. Una squadra ha sempre bisogno del suo grande condottiero. Non dimenticarlo. Voto 5

LE PAGELLE – LA BUCA

VALERIANI: Il portiere della Buca stasera compie un paio di buoni interventi e non ha responsabilità particolari sui due gol. La botta di Ibrahim era imprendibile e sul colpo di testa di Schillaci si poteva fare poco, se non guidare meglio le marcature dei propri difensori. Proprio su questo aspetto invitiamo a migliorare: quando inizieremo a sentirlo parlare e dirigere i suoi con autorità e con una certa frequenza nell’arco del match, parleremo di un portiere di livello superiore. Voto 6

GUALANDRI: Le sue qualità calcistiche le conosciamo bene e non le discutiamo. Anche stasera tiene in ordine la manovra dei suoi e svolge il suo compito diligentemente. Deve però smettere di far battere così ai suoi compagni quelle punizioni. 1) Non hanno ancora portato ad un gol. 2) L’organisazion non apprezza. Ci sono abbastanza motivi validi per smettere. O almeno non protesti se poi gli arbitri prendono decisioni discutibili. Voto 6

BOLOGNESI: Riscoprire Bolognesi nel ruolo di libero vecchio stampo alla veneranda età di 24 anni e prossimo ormai al matrimonio non può che farci sorridere. Ma si sa, le vie del signore sono infinite. E lui ci sta dimostrando di saperci stare la dietro. Deciso e sbrigativo quando serve, più elegante ed impegnato a impostare da dietro se ne ha la possibilità. Brutta barba. Bella storia. Voto 6,5

CARLETTI M.: Quest’anno il capitano dirige l’orchestra da una posizione più arretrata del solito. In generale, si dedica di più al lavoro sporco e lascia la scena ad altri. Con Piermattei là davanti, la Buca è in buone mani e lui umilmente mette a disposizione della squadra la sua esperienza dove ce n’è più bisogno. Voto 6+

ANDREOLI: Fa il suo ingresso sul terreno del Parroquial nel secondo tempo e fa subito valere la sua freschezza e le sue doti atletiche. A volte insegue un po’ troppo il pallone ma lui ha cinque polmoni quindi è giusto anche lasciarlo fare. Baggio diceva che è meglio far correre la palla perché lei non suda. Nemmeno Andreol. Voto 6

RODRIGUEZ: L’instancabile motorino di centrocampo della Buca non molla un centimetro. Giocatore capace di abbinare qualità e quantità in modo eccelso. Un attimo prima lo trovi a rincorrere e recuperare palloni, e subito dopo ti infila una serpentina tra due avversari e prova ad innescare le punte. Non stiamo parlando di uno dei fuoriclasse del torneo, ma comunque è un elemento importante per ogni squadra in cui gioca. Voto 6,5

FILIPPI: Elemento che farebbe comodo probabilmente agli avversari. Gioca sempre indemoniato e con la grinta di chi vuole fare suo ogni singolo pallone. I giocatori del Rodano prendano esempio vedendo le sgroppate sulla fascia del biondino degli Orange. È così che si dimostra voglia di vincere. Voto 6

SALETTI: Perfetto soldatino della compagine capitanata da Carletti. Fa il suo senza farsi troppo notare, ma quando deve metterci il piede ce lo mette e quando ha l’occasione prova anche ad andare alla conclusione. In generale, non cerca giocate complicate e alla fine si sa, il calcio è un gioco semplice… Voto 6

CARLETTI F.: Stasera non in grandissimo spolvero. Capiamoci: corre, prova a farsi vedere ed è comunque sempre a creare confusione nell’area avversaria sulle azioni dei gol dei suoi, ma dai suoi piedi passano pochi palloni davvero invitanti che gli diano quantomeno la possibilità di cercare la via della rete. Serata di sacrificio e altruismo, le gioie arriveranno. Voto 5,5

FRIGGERI: Anche lui come il collega sopra non ha grandi occasioni per provare ad andare in gol. Avere un compagno “scomodo” come Piermattei chiaramente può oscurare un po’ le prestazioni dei colleghi di reparto, ma Friggeri in passato ci ha fatto vedere che può comunque fare di più. Voto 5,5

MASCIULLI: Stasera è il più propositivo degli attaccanti della Buca dopo Piermattei. Nei minuti spesi in campo ci mette corsa, grinta, e anche un pizzico di qualità, come nell’ultima occasione del match dove dopo essersi “bevuto” un avversario prova un buon tiro di poco alto. Conferma comunque di saper essere una buona spalla per Piermattei e di sapersi sempre mettere in condizione di poter segnare. Voto 6+

PIERMATTEI: Premesso che ad un giocatore che segna 5 gol in una partita si possa dire ben poco, noi non soddisfatti gli chiediamo di mostrarci ancora di più perché sappiamo che ha le capacità per farlo. Stasera segna in ogni occasione in cui ne ha la possibilità e la sua cavalcata trionfale sul quinto gol è il modo migliore per mettere il sigillo ad una prestazione maiuscola. La sensazione però è che i migliori numeri di alta scuola li stia tenendo per le eventuali semifinali e lì sì che allora ne vedremo delle belle. Resta comunque, ad ora, il giocatore più decisivo del torneo. Chapeau. #ilmegliodeveancoravenire. Voto 9

ARBITRO Sig. BRINDANI: Nel pre-partita ammette di dirigere gare non per passione, ma per godere dei benefit aziendali forniti dall’organisazion (vedere alla voce: panino gratis). Per nostra fortuna l’arbitro lo sa fare e, anche se non si trova a dover dirigere la più difficile delle partite, ha comunque degli indiscussi meriti per il fatto che il clima in campo rimanga sempre leale e corretto. Voto 6,5

La metà della Coppa

albertorimedioIl commento di Alberto Rimedio.

Le finali di Basket, serie B e NBA non vi hanno ancora emozionato abbastanza?
Se stasera siete ancora indecisi se guardare un Francia – Romania partita dal sapore “penne alla vodka anni 80” o recarvi a “el Parroquial”, dove in un colpo unico potete ritrovare amici, birra artigianale, ex, gossip, ignoranza, hamburger, motorini rubati, amiche della amica, vostro nonno ..ah già e anche due partite di calcio decisive, potremmo avervi appena convinto.

La penultima giornata di torneo ha il sapore delle grandi sfide, fon-da-men-ta-li per l’accesso alle semifinali. Nessuna è ancora sicura al 100%, alcune però sono più sicure di altre. E alcune moooolto più sicure.
Partiamo da la Fola. I ragazzi balilla (..non per il calcio ma per la divisa..) con buoni piedi ma poca organizzazione stanno già festeggiando in via Piave.. ma forse per la nuova riasfaltatura, perché la certezza dell’accesso diretto incredibilmente ancora non c’è.
E 13 edizioni di Coppa insegnano che non puoi lasciare agli altri la decisione per il tuo cammino.
Inoltre perdere stasera significherebbe quasi sicuramente ritrovarsi Scampate nelle semifinali… e quindi conosco modi migliori per fare harakiri.
Scampate, con la vittoria della scorsa ha praticamente staccato il pass per le semifinali (non è ancora 100%), ma ci vuole arrivare da campione, imbattuta fiera e indomabile trascinata dal recupero del leader carismatico di “el cinghialon”.
I pizzaioli, partita dopo partita cominciano a crederci sempre più, per adesso sono gli unici da “tenetevi liberi il 23 sera”.
Rodano non ha grandi stimoli, i playoff sono matematicamente svaniti e l’unica rimane provare ad agguantare un trofeo del Vino. Quest’anno è andata veramente storta, tra infortuni e assenze.. e almeno chiudere in bellezza significherebbe riacquistare parte di quella credibilità che da sempre contraddistingue i “più titolati” della Coppa Cantoni.
La Buca è chiamata ad un forcing finale non indifferente. Due vittorie su due o chissà. Una vittoria potrebbe non bastare e come per la Fola meglio non fare troppi conti.
Da stasera dipendono dunque le sorti anche delle altre squadre: Il Cerro per continuare a sperare deve gufare gli Oranges (per loro accesso solo in caso di doppia débâcle de La Buca) e ovviamente vincere l’ultima partita.
Cantone invece sa già che dovrà giocarsi tutto l’ultima giornata.. per i campioni in carica, tutto dipende dai loro piedi.
Tripoli ha un calendario più agevole perché si giocherà tutto la prossima partita, quando molte cose saranno più chiare, e potrà anche permettersi di fare calcoli. Con Prandi speriamo.
Se invece volete la mia giocata da 3€ al Royal, vedo un semifinali Tripoli-Cantone, e Fola-Scampate. Con le prime due a giocarsi la finale.
Ma oggi, l’unica cosa sicura, è che siamo a metà della Coppa 2016, e come diceva qualcuno.. “il meglio deve ancora venire”.

Qui studio, a voi campo.

 

IL COMMENTO Tripoli-Fola 5-3 (d.c.r.)

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Nella partita delle 20:15, al “Parroquial”, si incontrano Fola e Tripoli. Partita attesissima perché sono queste le favorite alla vittoria finale. Assenze importanti per Tripoli: Macca presente in panchina come mister, ma assente in campo (il giorno dopo infatti la sua squadra giocherà la finale del Cavazzoli).

Andiamo alla partita. Comincia il primo tempo con le squadre che si studiano e tendono più a difendere che a sbilanciarsi in attacco. Siamo infatti al 20’ quando si presenta la prima azione pericolosa con un bel 1-2 tra Federico Bonacini e D. Albertini che si conclude con il tiro di Albertini parato dall’agile Gazzotti. Tocca quindi alla Fola provarci con un bel tiro al volo di Golinelli, fuori di poco.

Finisce il primo tempo e il secondo inizia subito con il Fola che alza il ritmo e tira due volte con Lupo senza trovare la porta in nessuna delle due occasioni. Al 10’ da evidenziare l’occasione del Fola con Leone che, dopo una punizione ravvicinata e murata dalla barriera, e un batti e ribatti in area non conclude. Rischio autogol del capitano del Tripoli al 20’, ma Gazzotti, ancora una volta, si fa trovare pronto. Finisce il secondo tempo e, per l’ennesima volta di questa edizione della CDC, si va ai calci di rigori.

SEQUENZA DEI RIGORI : G. Cerrelli (T) segna, F. Bonacini (F) segna, F. Cerrelli (T) segna, M. Cherciu (F) sbaglia, M. Mroz (T) segna, A. Tirelli (F) segna, S. Ayadi (T) segna, D. Albertini (F) segna, A. Mroz (T) segna.

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-Le pagelle

 Tripoli

 

Alessandro Gazzotti: Per 60’ non fa passare nulla. Esce con decisione e sicurezza, para tutto (su tiri non difficilissimi) ed evita miracolosamente l’autogol di capitan Bortolazzi. Il migliore. 7

Sami Ayadi: Non male, sicuramente meglio della scorsa partita. Corre e partecipa alle azioni offensive senza entrare totalmente in partita. Non sbaglia il rigore. 6

Federico Bondì: Un altro giocatore in crescita. Corre di più delle scorse partite, in difesa efficace, mentre in attacco può fare di meglio. 5/6

Enrico Bortolazzi: Il capitano rischia di fare crollare il Tripoli con un clamoroso autogol, ma viene “salvato” da Gazzotti. A parte questo episodio, la sua partita è ottima, in difesa non passa niente. 6-

Luca Casini: Bravo in difesa, anche perché sono stati pochi gli attacchi pericolosi della Fola. 5,5

Cerrelli G.: Il 10 del Tripoli costruisce e guadagna palla. Su punizione ravvicinata tira, ma senza impensierire Agnesini, sprecando un occasione. Con le sue capacità può fare di più. Ai rigori non sbaglia. 6

Cerrelli: Il numero 14 del Tripoli non si vede, quasi come se fosse altrove. Non costruisce, ma almeno non sbaglia il rigore. 5+

Salvatore Crivaro: Si fa perdonare dell’espulsione della scorsa partita e sbaglia pochissimo. In difesa, con lui e Bortolazzi, la Fola non affonda mai. 6+

Salvatore Martino: Fa parte del terzetto difensivo. Insieme ai difensori blocca gli attacchi che la Fola prova ad infliggere con Golinelli, Lupo e Albertini. 6

Mroz M.: Ci sono i presupposti per definirlo “evanescente”, infatti crea pochissimo, non corre molto, non tira. Unico episodio positivo: non sbaglia il rigore. 5+

Mroz A.: Grande partita di Adrian che costruisce con passaggi e aperture di gioco e tira mettendo in pericolo la porta difesa da Agnesini. Ottimo anche in difesa dove “mura” più di una volta Lupo e conclude la prestazione segnando ai rigori. 6/7

Davide Prandi: Pessima partita. Perde palloni, tira due volte in maniera quasi imbarazzante. 5

Denis Prandi: Si crea una grande azione ma non conclude; per il resto non partecipa in modo efficace alla partita. 6

 

Fola

Alessandro Agnesini: Non si deve impegnare più di tanto, Tripoli tira poco e quando tira lo fa male. Comunque sufficiente la sua partita. 6+

Andrea Tirelli: In fase di costruzione è il migliore in campo, il centrocampo lo gestisce lui; peccato per i tiri dove può fare meglio. Segna ai rigori. 6,5

Michele Farioli: Perde due palloni, uno dei quali “uno pericoloso”. Corre generosamente e in difesa non concede niente. 6

Filippo Lupo: Brutta partita, non riesce mai a produrre qualcosa di interessante. 5,5

Andrea Golinelli: il protagonista di questa partita non è lui, ma rimane l’unico che mette in pericolo la porta di Gazzotti con un bel tiro. 6+

Lorenzo Leone: il migliore in campo della Fola. Non sbaglia niente, di testa sono tutte sue, in difesa non passa nessuno. E addirittura si concede un’apertura di gioco spettacolare. 7+

Davide Albertini: Di lui c’è poco da scrivere. Segna il rigore che, però, non dà la vittoria a Fola. 5

Davide Grasselli: Ogni tanto regala qualche svarione, però corre e si impegna. 5,5

Matteo Strozzi: L’11 del Fola in attacco tira poco e, quando lo fa, tira male. Può dare di più. 5+

Federico Bonacini: Gioca male, non corre. Non incide particolarmente sulla partita. L’unica azione positiva è il rigore che segna. 5

Cherciu Marian: Corre tanto, ma la tecnica è quella. Sbaglia il rigore che dà la vittoria a Tripoli. 5-

Tarek Saber: Alcuni dicono che si sia visto in campo, io dico di no. Avrà toccato, letteralmente, due palloni. 5

Luca Monticelli: ottima la sua difesa che non permette la penetrazione degli attaccanti del Tripoli e che, quindi, hanno vita dura. 6+

Andrea Natoli: partita che alterna recuperi di palla e palloni persi. Discreto un suo tiro, che non influisce troppo sulle sorti del match. 6

IL COMMENTO Rodano-Cantone (1-3)

Marcatori: 7’ pt. Zorra (C); 5’ e 25’ st. Ferrari M. (C); 29’ st. Ibrahim su rig. (R)

Assist: Mercati

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A poco meno di una settimana dalla scomparsa del più grande pugile di sempre Cassius Clay, meglio conosciuto come Muhammad Alì, si gioca Rodano-Cantone e forse, anche, in memoria di quel grandissimo campione, le due compagini se le danno di santa ragione non risparmiando colpi. Partita importante per le sorti di ambedue le squadre: Cantone per il riscatto, Rodano per ripartire; due motivazioni diverse uno stesso fine: vincere. Parte subito forte Rodano che sorprende l’avversario facendo la partita con tiri da fuori di Morini e compagni.

Ma al 10’ Cantone si sveglia e Puppi penetra in area tira e viene fermato bene da Olmi….Angolo…. da qui nasce il goal di Zorra: Corner ben battuto da Mercati che viene deviato in rete dal difensore di Cantone: 1-0 Cantone. Ecco che allora Rodano, preso lo sberlone, si risveglia e riparte a fare la partita, ma Cantone è bravo, è cinico, sfrutta ogni singola leggerezza e riparte in contropiede. Questo sarà il copione del match. Infatti ci proveranno in sequenza: Schillaci su punizione, Sforzato che non finalizzerà un buon contropiede di Cantone e ancora Ibrahim su punizione. Finisce il primo tempo, squadre negli spogliatoi, thè caldo( magari).

Si riparte, pronti -via Cantone raddoppia con Ferrari M. che in diagonale punisce un Olmi che sicuramente perfetto non è stato. 2-0 Cantone. Allora ancora Rodano che dopo i goal accenna sempre una sorta di reazione; questa volta con Delmonte che stoppa, tira ma trova un attento Bonomi. Si alterneranno da qui in poi contropiedi di Cantone e tiri di Delmonte non però sempre efficaci intervallati da un rinvio/tiro di Ghidoni che stava per fare il goal dell’anno. Rodano si sbilancia e Cantone ancora con Ferrari M punisce: piazzato da fuori e 3-0 Cantone. Rodano tenterà di accorciare le distanze con un rigore per fallo di mano di Pinetti. Dal dischetto va Ibra e segna 1-3 Cantone, ma ormai è tardi, manca poco, il sign. Michael Night fischia la fine del match. Cantone vince e convince, Rodano sprofonda in un baratro nero…sarà trofeo del vino anche quest’anno!!?

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Pagelle:

Rodano

Olmi: Anche stasera incassa qualche goal di troppo. Alterna buone uscite a cose inspiegabili. Non sempre pulito negli interventi ( in particolare nel secondo goal di Cantone). Può e deve migliorare, ma come si dice meglio tardi che mai…..5-

Ghidoni: Sufficiente la sua prestazione. Non sempre convincente in fase offensiva, anche se sfiora l’euro-goal direttamente da casa sua con un sinistro da dietro il centrocampo ben respinto da Bonomi. Coraggioso. 6

Morini: “El Diez” non illumina Rodano come altre sere. Cerca comunque di creare gioco con lanci profondi e smistando palloni qua, là, su, giù. Uno dei pochi “azzurri”, avendone la potenzialità, che prova le conclusioni da lontano. Macchinoso. 6+

Delmonte P: Sgroppate lungo la fascia, dribbling, tiri…. sono alcune delle cose fatte vedere dal ragazzo . Non male la sua prestazione dal punto di vista tecnico, peccando però nell’ultimo passaggio, quello fondamentale. Cerca di caricarsi la squadra sulle spalle in assenza di Capitan Lele, ma non ottiene molto. Alì direbbe”Vola come una farfalla, pungi come un’ape; combatti ragazzo, combatti”. Buon auspicio. 6,5

Rinaldi: Fa il suo, prende quello che c’è da prendere, calcia quello che c’è da calciare. Bene e puntuale nelle coperture. 6+

Arcagnati: Opaca la sua prestazione. Si vede poco se non per qualche controllo o colpo di testa sbagliato, c’è da dire che rimarranno epiche le sfide di “ velocitá” lungo la fascia con Bezzi L, dal quale riceve anche qualche calcione. 5+

Prandi A: Come per il compagno sopra, prestazione pallida, opaca. Poco tempo a disposizione e da ciò è penalizzato. Di palloni ne tocca pochi, davvero pochi.Evanescente 4/5

Petri: All’esordio in questa coppa dei Cantoni, non gioca malissimo anche se meglio si poteva fare. Qualcosina di troppo lo sbaglia ma lotta… Bene ma non benissimo. 5,5

Ibrahim: In una serata segnata per Rodano dalle grandi assenze, lui risponde presente, giocando con tranquillità da veterano e cercando, per quanto gli sia possibile, di far girare la palla. Segna su rigore calciando bene e impedendo l’intervento di Bonomi. The GREATEST . Il migliore dei suoi.7

 

Schillaci: Prima dell’ inizio della partita il difensore di Rodano rivela quale sarà verosimilmente il gioco della

propria squadra: barricarsi in difesa e pedalare. Detto- Fatto, lui ne è l’esempio, infatti, spesso, molto spesso lancia la palla lunga per le punte ma con la stessa frequenza non le trova finendo cosí per perdere il possesso. Comunque in difesa non fa grandi cose ma neanche grandi errori. LANCIO IO. 6

Primavori: Partita alquanto anonima la sua…….Emozione? Nah, Limiti Tecnici? Nah, forse bisognerebbe chiederlo a lui, fatto sta che in campo si nota poco. 5+

 Grassi: Terzino di spinta, sale sempre ad ampie falcate non trovando lo specchio della porta anche dopo numerose incursioni centrali e altrettanti tiri/ colpi di testa. Corri-Corri. 6+

Allenatore

Vezzosi: Parte bene cercando di raddrizzare una partita a tratti difficile per Rodano, ma i cambi non danno il giusto apporto alla squadra. Comunque lui ci prova( seguendo anche i consigli del Briso) e questo gli fa onore….poi forse rattristato dalla prestazione dei suoi preferisce colloquiare con capitan Pedroni ricordando gli anni d’oro quando ,ancora, si vinceva facile…. 6/7

Cantone

Bonomi: Sul rigore, ben calciato, non può nulla. Attento sul tiro da lontano di Ghidoni e migliorato nei rinvii dal fondo. Prestazione convicente rispetto alla precedente. In crescita. 6,5

Ferrari F: Giocatore importantissimo per Cantone: fondamentale in copertura ma assai efficace nelle ripartenze. Grande apporto alla squadra nei momenti di difficoltà e impressiona ancora per la facilità di corsa. Bravo. 6/7

Iattarelli: Non si vede moltissimo, e quando ne ha la possibilità sbaglia, come in occasione del palo colpito a seguito di un contropiede magistrale di Cantone. Per il resto poca roba. 5,5

Mezzadri: Anche lui come il compagno di sopra non si mette bene in mostra non ripartendo in progressione com’ è solito fare. Fa comunque il suo da buon terzino qual’è lottando e non mollando. 6-

Ferrari M: Due goal, tante palle recuperate e così offre un’altra solida, concreta e luccicante prestazione. Cinico nei due goal ma dimostrando di avere discreti piedi con due bei tiri da fuori. Guida la squadra verso il successo. Leader. 7,5

 

Codeluppi: Attaccante di razza anche se non segna, ma lavora tanto: sponde per gli inserimenti dei compagni, fa salire la squadra e dai suoi piedi partono i contropiedi di Cantone. Incoraggia i compagni e li sprona a far meglio.

#Daicandom. 6/7

Bezzi L: Partita di sostanza la sua, ma di poca qualità. Si vede anche lui poco. Si da battaglia con Arcagnati e spesso ne esce vincente, non è però abbastanza. Per poco. 5,5

Bezzi A: Parte titolare in campo, ma nonostante questo atto di fiducia non fa grandi cose. Corre e si impegna ma tocca poche palle e poche sono le sue cose positive. Ampi margini di miglioramento. 5+

Mercati: Se la partita scorsa l’avevo paragonato a Thiago Motta, questa volta si mostra davvero per quello che è. Tutte le palle passano da lui che apre e smista a chi di dovere. Buona prestazione arricchita anche da un assist su corner ben calciato per Zorra. Discreto anche in fase difensiva con chiusure efficaci. Adesso ricorda più Marchisio… il Principino. 6/7

Zorra: Segna con il piattone un bel goal su corner di Mercati, poi stoppa diverse azioni del Rodano tenendo al sicuro Bonomi. Tra lui e Ferrari la difesa di Cantone è in buone mani.. Angelo custode. 7

Pinetti: Non il migliore “Pinna” di sempre, questo è poco ma sicuro. Causa un rigore con un fallo di mano dubbio, dopo di che sparisce dalla partita giocando qualche pallone nel corso del match. Ciao ciao. 5,5

Sforzato: Il giovane di Puianello non gioca moltissimo ma riesce a raccogliere i “Bravo” di Puppi, e anche se gioca poche palle si sacrifica combattendo ma in modo intelligente. Spirito Coppa. 6

 

Arbitro

Michael “Night”: Arbitraggio all’inglese, lascia correre quando si deve, lascia il vantaggio sui falli e così nessuno si lamenta. Tiene, pertanto, la partita saldamente in controllo. Fischia un rigore giusto per fallo di mano. Si vocifera già che Collina stia pensando a lui per la prossima Champions League.Il nuovo Rizzoli. 7,5

 

IL COMMENTO Il Cerro – Tripoli 0 – 1

Marcatori: Denis Prandi
Ammoniti: G. Cerrelli (T); V. Semeraro (C)
Espulso: S. Crivaro (T)

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Cerro – Tripoli, sfida importante per tutte e due le squadre a “El Parroquial” di Montecavolo dove le due compagini, entrambe a 2 punti, si contendono un posto per le semifinali.

Veniamo dunque alla partita, dove subito al 4’ Cerrelli detto “Cerro” su punizione, sfiorando il gol, prende il palo con il portiere dei gialli immobile. Partita abbastanza addormentata con poche azioni degne di nota. Un’ottima chance per passare in vantaggio viene impostata dal Tripoli al quarto d’ora, trovando un attento Buldrighini che salva con una grande parata. L’ultima azione pericolosa è il gol divorato da Bennajib che in un batti e ribatti in area del Tripoli non riesce a concretizzare. Fine primo tempo e tutti da mister Pino per il Tripoli e mister Zurlini per il Cerro.

Ricomincia il secondo tempo con un cartellino giallo per Semeraro. Ed eccoci al gol, al 37’ tap-in di Denis Prandi che da posizione ravvicinata segna in un azione molto confusionaria: Cerro G. passa a Cerro F. che becca il palo, Mroz prende palla e sbaglia il tiro, Prandi intercetta il tiro e segna. Delirio degli “hooligans” del Tripoli, come sempre numerosissimi, al Parroquial.

Poco dopo ci prova Castagnoli ma il tiro viene parato, poi è la volta di Schieppati che incorna di testa ma niente da fare. Cerro pessimo in fase offensiva; in attacco trova un Tripoli, nonostante l’assenza importantissima di Macca, solido. Siamo al 51’ quando la partita per Tripoli prende una brutta svolta: espulso per fallo a palla lontana Salvatore Crivaro.

Nonostante questo il Cerro non crea, non tira. Al 57’ Sami sbaglia un gol a tu per  tu con il portiere; mister Pino dopo questo gol divorato vorrebbe quasi entrare in campo. Finisce così una partita non molto emozionante ma importantissima per Tripoli che sale a 5 punti e deludente per Cerro che rimane a quota 2.

Pagelle

-Cerro

 Marco Buldrighini: Rimane immobile davanti alla grande punizione di Cerro, da lì in poi para di tutto compiendo grandi miracoli salvando la squadra più volte. A tutto però c’è un limite e la sua grande prestazione si macchia solo a causa del gol subito, dove però poteva fare poco. Il migliore del Cerro. 7

Abdennaser Bennajib: Corre tanto, ma non riesce a contenere il 10 del Tripoli che fa faville. Altra pecca della sua prestazione un gol mangiato al 22′ del primo tempo. 5+

Matteo Castagnoli: Guadagna due palloni e fa un tiro discreto che però non impensierisce troppo Fontanili. Sono queste le cose positive che ha fatto mentre gli errori sarebbero troppi da scrivere. 5+

Matteo Conti: Non combina niente di pessimo ma neanche di buono. Difende bene, ma evanescente. 6

Mattia Delmonte: Ci mette la voglia, difende bene ma è meglio che la costruzione la lasci in mano anzi, in piede di qualcun altro. Prestazione comunque sufficiente. 6+

Erik Favali: Non un granché la sua partita. Qualche bel passaggio in attacco ma per il resto fa veramente poco. 5+

Riccardo Fontanelli: Nel terzetto difensivo è uno dei migliori. Sbaglia veramente poco, si prende dei gran pannetti tra cui quello che costa l’espulsione a Crivaro. 6,5

Tommaso Moratti: Vorrei scrivere qualcosa ma, non avendo toccato un pallone in attacco in più di 40 minuti di gioco, è difficile trovare le parole giuste. Il peggiore. 4,5

Michele Schieppati: Ottimo sia in fase difensiva e in fase di costruzione. A centrocampo di testa le prende tutte lui e partecipa anche a qualche azione pericolosa. 6/7

Vittorio Semeraro: Corre, imposta, gli manca solo il gol. Ottima l’intesa con Zobbi. La sua pecca è il tiro infatti conclude un po’ male, addirittura una volta sopra la rete del campo. 6+

Alex Zobbi: Non bella la sua prestazione. Non entra mai veramente in partita, tira ma non mette mai in difficoltà Gazzotti. 5+

-Tripoli

Alessandro Gazzotti: Non è molto intensa la sua partita perché sono pochi i tiri pericolosi che arrivano. 6

Sami Ayadi: Si divora un gol facilissimo. Pino lo avrebbe voluto prendere a sprangate ma si contiene forse ricordandosi cosa successe tra Ljajic e Delio Rossi nel 2012. 5

Federico Bondì: In difesa non è male mentre in attacco non spinge granché. Non tanto fiato e non influisce particolarmente nella partita. 5,5

Enrico Bortolazzi: il capitano del Tripoli non fa passare niente. Il Cerro non riesce mai a colpire con lui in difesa. 6,5

Luca Casini: presente in campo ma spesso assente nel gioco. Tenta con una rovesciata alla Pinilla ma il risultato è pessimo. 5+

Giuseppe Cerrelli: Fa vedere che si merita il 10 incollato sulla sua maglia e non fa rimpiangere di essere senza Macca. Prende palo su una sua grande punizione, corre, dribbla. Senza dubbi il migliore. 7

Francesco Cerrelli: Difende così così ma quando prende la palla sa cosa fa e infatti imposta bene. Prende il palo che precede il gol del Tripoli. 6,5

Salvatore Crivaro: entra con determinazione su tutti i palloni. Poi però rischia di rovinare la partita del Tripoli facendosi espellere per un fallo le cui dinamiche non sono ancora del tutto chiare, probabilmente per un calcio a palla lontana. 5

Salvatore Martino: Di fianco a capitan Bortolazzi non si affatica più di tanto. Si limita a intervenire su quelle poche azioni offensive del Cerro.6+

Mateusz Mroz: Corre tanto, spesso a vuoto. Troppo nervoso, non influisce sulla partita né con errori ma neanche con grandi azioni. 5,5

Davide Prandi: Il 5 del Tripoli le prende tutte a centrocampo sbagliando poco e impostando bene. 6,5

Denis Prandi: Diciamo che se non avesse segnato non sarebbe stata granché la sua partita. Però segna, che non è poco, e regala i tre punti al Tripoli. 7

IL COMMENTO La Buca – Scampate: 0 – 5

 

La Buca – Scampate: 0 – 5
Crivaro 3; Ferri 2
Assist: Baroncini, Ferri 2, Crivaro
Ammonito: A. Filippi (B); A. Mazzieri (S); M. Carletti (B)

imageLa Buca – Scampate, per provare la temperature a due squadre che ancora non avevano rivelato il loro volto. Ma dopo questa gara non ci sono molti dubbi.
Si inizia subito con squadre molto attente, il pallino del gioco ce l’hanno gli arancioni, che a centrocampo fanno la voce grossa con un Piermattei lezioso ma pericoloso. Sasha sulla fascia è indemoniato e ogni affondo fa male. Sembra il momento dei goal per i cow boys, ma in un ribaltamento di fronte la coppia Ferri – Crivaro al primo errore di disimpegno nell’area piccola ne approfitta, uno – due impeccabile e il golden boy segna.
Reazione della Buca, ma 7 minuti dopo, gran lancio di Baroncini sui piedi di Ferri, che in area non sbaglia, 2 a 0.
Piermattei prova a prendere la squadra sulle spalle, con il Cerro ce l’aveva fatta, stasera non è serata e i suoi tiri sono fuori bersaglio. Più preciso Bollo ma Bezzi in porta si fa trovare pronto e blocca. Finisce il primo tempo.
La Buca controlla il gioco, ma nelle uniche due occasioni in cui ha sbagliato in difesa, è stata punita dagli avanti di Scampate.
Il secondo tempo, si apre come si era chiuso, con la difesa di Scampate che deve chiudere le incursioni degli arancioni, che però peccano ancora di imprecisione sotto porta. Scampate è in affanno, Mazzieri, fino a quel momento incredibilmente corretto, si fa ammonire e Francesco Bertolini salva un goal già fatto. Copione già visto, nel migliore momento della Buca, Scampate segna, sempre sull’asse Crivaro – Ferri.
La partita però non va in archivio, le ali della Buca si spengono ma le incursioni arrivano tutte dal centro. I cowboys schiacciano i tori, ma la mira è imprecisa e sull’ennesimo ribaltamento di fronte la strana coppia fa poker, 4 a 0.
Bezzi fa un paio di salvataggi importanti, Scampate controlla e gioca sul velluto. Ultime azioni e all’ultimo minuto di recupero Crivaro, scarta Saletti a centrocampo e si invola verso al porta, per Valeriani sull’ennesimo vis a vis con gli vanta bianchi non può nulla: 5 a 0.
La Buca ferma a 3 punti, può prendersela sia con i suoi avanti davvero poco precisi e con una difesa che ha finito per pagare poche ma fondamentali leggerezze. Scampate, con 1 piede e 3/4 alle semifinali,  sa che soffre e soffrirà a centrocampo, ma agli estremi (difesa e attacco) ha solide delle certezze.

 

PAGELLE

LA BUCA

Valeriani: non fa miracoli ma sui goal non ha colpe, per 4 volte si trova solo contro gli avanti dei tutti bianchi, non ce la sentiamo di infierire, l’impegno c’è. 5,5
Andreoli: il suo primo tempo è stato questo: entra con le scrape rotte ed esce tre minuti dopo con le scarpe rotte. Nel secondo tempo viene schierato in difesa come terzino, non corre pericoli ma aggiunge poco alla gara. 5
A. Filippi (Sasha): nel primo tempo è indemoniato, sulla sua fascia annichilisce il giovane G. Bertolini che va sempre in affanno, se la partita finisse qua sarebbe il migliore in campo. Nel secondo tempo finisce la benzina, si innervosisce e combina poco. 6 (migliore giocatore Buca)
Rodriguez: Omar viene schiacciato dal centrocampo di Scampate, peccato perché essere messi sotto dal punto debole dei cowboys non è un pregio. Serata decisamente no. 5
Gualandri: avevamo detto che la sfida si sarebbe decisa nello scontro Ferri – Gualla, ma stasera il portiere prestato alla difesa, tolti i primi 20 minuti va in apnea. A suo favore il fatto che non ha un compagno di reparto affidabile, affonda con tutta la barca. 5
Bollo: sempre troppo polemico, però in difesa fa il suo, sul 2 a 0, si sposta in avanti, ma i futuri cognati lo annullano. Gli unici due tiri in porta, gli vengono miracolosamente fermati da Bezzi. Giocare contro 3 cognati e due cugini è una sensazione strana, ma se le prestazioni sono queste dovrà abituarsi, perché difficilmente i parenti lo reclameranno tra le file di Scampate. 5,5
Fabio Carletti, in fascia non è il suo, apprezziamo il fatto che limiti le sua famose proteste, ma il suo utilizzo così non è proficuo. Il fratello dovrebbe trovargli un posto più decisivo. 5
Marco Carletti: per la seconda volta si guarda intorno e non vede Boschini (in USA in luna di miele), forse si spaventa e non riesce a dare una direzione ai suoi uomini. Un po’ mediano, poi difensore, l’ultimo a cedere ma l’ago della bilancia segna rosso. La Buca ha un problema di sovrabbondanza di esterni offensivi, e se ne accorge anche Marco quando urla “Siamo in 4 là davanti e in 2 a difendere…”: 5,5
Daniele Masciulli: tanta corsa, poca sostanza, il veterano della coppa, seppur possa contare sulla giovane età (23) non riesce ad incidere nella partita. O cambia ruolo o così non va. 5,5
Ben Rondahme: ex della partita, un paio di buoni disimpegni, ma quando lo pressano va in difficoltà. Consigliamo di continuare così e non demordere, più grinta e cose semplici, un sei lo può strappare già nella prossima partita. 5
Piermattei: altro ex della partita, stasera però il suo famoso “piazzato” è tarato fuori dai pali di Scampate. Omar gli porta via il lavoro sporco, lui ha tante occasioni ma non è lucido, lotta fino alla fine, ma senza risultati. 5,5
Saletti: anche per lui, tanta corsa, ma poca costruzione, La Buca sembra un squadra di mezzo fondisti ma peccato che si stia giocando a calcio, dovrebbe trovare un ruolo più adatto alle sue caratteristiche come 2/3 della sua squadra. 5
Luca Friggeri: il gigante prestato dal basket, stasera di palloni ne vede pochi, la difesa di Scampate è a 4 e là davanti è roba per professionisti. 5

SCAMPATE
Bezzi: stasera tutti lo avevano già dato per spacciato, ma a lui quelle voci provenire dall’altra panchina “tirate in porta che non hanno il portiere” gli entrano in corpo e diventano benzina, un paio di interventi leggeri per scaldarsi, poi diventa insuperabile, esce anche con i pugni su un corner avversario. 8 (miglior giocatore dell’incontro)
F. Bertolini: entra a fine primo tempo, stasera la sua prestazione, comunque buona, viene messa in secondo piano da una performance dell’intero reparto quasi perfetta. 6,5
M. Baroncini: come Bobby Carlton, capisce che a 37 anni è meglio ritagliarsi una posizione in campo più consona all’esperienza, così si riscopre libero. Ruolo che non si vedeva sui campi di gioco, dall’addio al calcio di Baresi. Mossa decisiva, è la doppia mandata che da sicurezza a tutta la squadra. 7
P. Braglia: all’inizio si vede che gli manca Francesco, e sotto sotto non si fida del Baro, però tolti i timori iniziali, si trasforma nel classico difensore moderno che chiude senza buttar via i palloni. 7
M. Bertolini: nonostante la lunga inattività e l’avvicinamento ai 90 kg. Stasera Matteo ha fatto la differenza, sono già due partite che gioca così, recupera palloni e imposta il gioco, i piedi non sono quelli di Pirlo ma la sostanza è quella di Gattuso. Dal primo minuto del secondo tempo al 25’ si spegne, per poi svegliarsi gli ultimi minuti e propiziare l’azione da goal. 7,5
G. Bertolini: i primi 10’ minuti è il solito Giovi formato Coppa, intimorito da compagni e avversari, poi si sveglia, inizia a credere in se stesso e finisce per contenere alla grande Filippi, con il quale da vita ad un duello di rusticana memoria. 6,5
Valentini: fuori luogo e irritante. 3 interventi di sola cattiveria, poca voglia, così non si può giocare alla Coppa, per sua fortuna il mister lo sostituisce e può uscire dal campo con le sue gambe, perché Gualnadri gliele aveva già promesse. 5—-
D. Braglia: il nostro southpaw nella prima parte dell’incontro è in confusione, sbaglia appoggi e passaggi. Scende e tira il fiato. Secondo tempo molto meglio. Dovrebbe capire che palla al piede, il primo uomo lo salta quasi sempre, il secondo mai. Su un gran recupero in fascia si infortuna per l’ennesima volta alla Coppa. 6
G. Govi: primo tempo di lotta, secondo tempo di astuzia. Ormai Gino si sa gestire, sa quali sono i suoi limiti e i suoi punti di forza. Nel secondo tempo si divora un paio di occasioni molto invitanti, però oggi da dimostrazione di grande maturità. 6,5
L. Giovannelli: altro tassello di sostanza che va ad inserirsi in una difesa che stasera funziona a meraviglia, Scampate può contare su di lui, però deve giocare sempre al massimo, perché ogni tanto qualche leggerezza può costare cara. 6,5
L. Mazzieri: arriva in ritardo perché ha forato in auto, quindi sale verso la fine del primo tempo. Palla tra i piedi è uno spettacolo, in una squadra dove la finezza resta negli spogliatoi, uno così è acqua nel deserto, si limita anche nelle sua inutili abbaiate con l’arbitro. Forse ci siamo. 6,5
P. Ferri: dite ai bambini e ai giovani che per seguire le gesta di signori giocatori non c’è bisogno di guardare la serie A e i campionati professionisti. Da domani alla Coppa stampiamo le maglie di Ferri e le regaliamo ai bambini. 8
S. Crivaro: il golden boy ci mette 3 partite e finalmente è farfalla, intesa piena con Ferri. Bomber ed assist man. Sa dove stare e cosa può fare. Se sono rose fioriranno ma occhio perché una rondine non fa primavera. 8

D. Rosselli (allenatore): dopo l’esordio, capisce come possono giocare i suoi, trova la quadra con il sostegno dei senatori, se solo risolve il mistero Valentini può diventare il nuovo Allegri. 6,5

Tirelli (arbitro): dirige una partita potenzialmente esplosiva con piglio deciso, senza lasciare adito a polemiche. Il calcio lo conosce, la corsa non manca. Tenere a bada certi torelli non era facile, lui lo fa è bene. 7

 

Viste dalla porta

imageStasera in campo nella prima partita La Buca vs. Scampate. Derby delle due valli parallele che portano verso nord. Cow boys contro tori.

La Buca per confermarsi la squadra da battere, Scampate per il primo match point alle semifinali. Ferri contro Gualandri, 2 anni dopo, nel 2014 infatti Scampate sembrava lanciata verso il successo, ma perse incredibilmente la finale, grazie proprio alla difesa guidata da Nicola, che annullò Ferri e Crivaro. Oggi gli arancioni sembrano i favoriti, hanno in Piermattei una delle bocche di fuoco più letali della Coppa. I problemi più evidenti però arrivano proprio dalla difesa, quest’anno hanno subito ben 5 goal in una sola gara dal Cerro. A centrocampo invece i fratelli Carletti dovrebbero avere la meglio sui bianconeri. Che vedono rientrare Baroncini e D. Braglia, non proprio dei piedi raffinati. La perdita più importante per Scampate è quella del portiere, che per sostenere gli esami di stato sarà assente fino al 10/6. Dovrebbe sostituirlo Bezzi… Non vorremmo essere al suo posto.

Tra Tripoli e Cerro, sarà gara vera. I figli del modolena devono dirci se sono crisalide o farfalla, eterni incompiuti o pronti per ritornare campioni. I Verdi dovrebbero recuperare Casini, sulla carta uno dei top 5 della Coppa, e Denis Prandi, vecchia volpe dell’area di rigore. Che ad ogni edizione lascia sempre il segno. Per il resto palla al vecchio e il bambino, rispettivamente Bobo e Macca. O si vince o si ritorna nel limbo. Il Cerro, perde il portiere Jakopo, ma rialza le barricate e torna con la difesa titolare, se Moratti si conferma ai livelli dell’ultima gara, la compagine di Zurlini, dovrà solo preoccuparsi di non lasciare troppe palle agli avanti tripolitani. Si gioca per la vittoria, poiché un pareggio lascerebbe le cose praticamente invariate, è ora di strappare quei 3 punti e diventare grandi.

Sostituzioni pt. 3

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Ecco un paio di sostituzioni, per infortunio:

Alex Morelli sostituisce Emanuele Pedroni, in foto, (Rodano)

Salvatore Iattarelli sostituisce Francesco Mosca (Cantone)