Manfredi al  51’ minuto( assist Kodraliu)

Cronaca:

LA sfida nella prima semifinale

Prima semifinale dell’edizione 2013. Alla griglia di partenza pesanti assenze per le due formazioni, Mosca Andrea per Cantone e Binini, Nasi e Fattori per Rodano. Primo tempo non esaltante con le squadre che in pratica si annullano a centrocampo; poche emozioni, nessun goal. Rodano pericoloso con Morini che prova un’incursione palla al piede in area al 15’ minuto e con Kodraliu che dal limite dell’area non centra la porta con il destro;  per Cantone occasioni per Schieppati con un sinistro a lato e Alberoni con una botta di destro parata da Zagni. Secondo tempo partita vera.  Mafredi scalda il piede fatato con un tiro a giro che termina sui guanti di Casini, risponde Rodano con un colpo di testa di Pedroni su cross di Bonacini. Al 51’ minuto ecco l’occasione che sblocca la partita, assist di Kodraliu per Manfredi ( fino a quel momento annullato dall’ottimo Casini Luca) che stoppa e in un fazzoletto si gira e tira di sinistro nell’angolino imparabile per Casini Andrea. 1 a o per Rodano. Da quel momento arrembaggio di Cantone senza mai però arrivare seriamente ad impensierire  Zagni. Da apprezzare le scorribande offensive del difensore Casini e il solito capitano Ferrari sempre ultimo ad arrendersi. Su colpo di testa a lato di Schieppati finisce la partita e il sogno della finale per Cantone.

Durante la partita si sono visti episodi molto sgradevoli di offese tra giocatori e all’arbitro che non riportiamo in cronaca perché fuori contesto con lo spirito e i valori del torneo. Sottolineiamo invece il far play di certi giocatori in campo come ad esempio Luca Casini che finita la partita, nonostante la sconfitta, è andato a dare la mano a tutti gli avversari uno ad uno.

RODANO

ZAGNI 6: compie una parata degna di chiamarsi parata in tutta la partita quindi senza infamia senza lode, ne cane ne pesce, zuppa o panpagnato, bianco o nero, assiste da spettatore non pagante alla partita. Zagni in finale, Puianello festeggia, Don Amedeo in lacrime.

Baldi 6,5: ormai schierato fisso in difesa, fa il suo compitino e questo fa arrabbiare il mister Vezzosi che da lui pretende qualcosa in più. Non sbaglia niente. Rimane tutta la seconda semifinale ad osservare i futuri rivali, vero osservatore della coppa. Guardone.

Bonaccini 7: fa girare la squadra regalando assist e cross al bacio Perugina, quando c’è bisogno lotta e si trasforma in incontrista, tenace. Non è un duro ma anche gli angeli mangiano fagioli.

Ghidoni 6,5: Dodo per gli amici Ghidoni gioca la sua miglior partita in difesa remando contro gli attaccanti avversari, per essere un giocatore di Basket e un discreto golfista ( fonte Kenzo) ci stupiamo di come, il giovane ragazzo, non abbia mai intrapreso la carriera calcistica.

Gualandri 7: bella Guallo, difensore centrale impeccabile, gli piace andare a saltare sui calci d’angolo, ogni tanto la prende anche di testa, il ragazzo è un portiere di nascita e un difensore di crescita, probabilmente in pensione andrà a giocare in attacco. GUalandri trasformista, sentiremo parlare di lui, futuro partecipante al Grande Fratello.

Kodraliu 6,5: il bomber della via Gluk si presenta con una pettinata lievemente eccentrica e figlia del post modernismo europeo, fa a sportellate la davanti e ha il grande merito di fornire l’assist per il goal del Mafred. Utile come una pila quando c’è buoi.

Manfredi 6,5: il ragazzo è marcato dal difensore per eccellenza Casini Luca quindi ha vita dura per tutta la partita eppure come nelle migliori fiabe di Andersen trova il colpo che fa spettacolo, il goal del 1 a 0 che manda Rodano in finale e Cantone in fila sulla A14 direzione mare.

Morini 7+: gioca un primo tempo da paura per grinta ed impegno. Nel secondo tempo cala vistosamente come il seno di una donna dopo i 45 anni. Piedi buoni, testa veloce, nel complesso non eccelle in nessun fondamentale ma compensa tutto con una grinta e una voglia di vincere che non vediamo dai tempi di Stallone nel film Over The Top. IL MIGLIORE DEI SUOI

Pedroni 6,5: capitano oggi meno al centro del gioco rispetto le altre volte, lui non ha un ruolo perché con la sua corsa sta un pò dappertutto, molto bella la scena prima della partita con lui che parla e tutti i compagni attorno, non è un calciatore ma è rispettato come se lo fosse. Carisma senza risma.

Prandi 6: Prandi porta pubblico e visto che i suoi compagni non se li fila nessuno solo per questo la sufficienza è d’obbligo, si fa male a inizio secondo tempo ma in realtà è un scusa per stare in panchina a prendere lezioni di vita e “carma” da Briselli.

Rinaldi 6/7: gioca tutta la partita in difesa, lotta come un ragazzino e si prende i calci come un ragazzino. Finita la partita frega 2 euro al bar come un ragazzino per comprarsi le Goleador come un ragazzino. A parte gli scherzi esempio per i più giovanotti. Bravo e Grazie.

Vezzosi 5: allenatore si presenta con un birrozzo dopo 4 minuti di partita, passa il primo tempo a chiacchierare con il giornalista ( un gran figo dicono) sulla sera prima, passa il secondo tempo a lamentarsi della birra calda, finisce la partita, scopre del risultato e della finale raggiunta e va a festeggiare a casa della morosa. Ora qui non abbiamo notizie certe ma sul sito potete trovare una sezione dedicata con foto e …

 

CANTONE

Casini Andrea 6,5: paratone su un tiro di Manfredi, incolpevole sul goal dello stesso Manfredi, tiene calmi gli animi come il fratello capendo lo spirito del torneo.

Aguilar 5: fuori dal gioco e fuori dal tunnel del divertimento, gioca poco e appare meno brillante rispetto gli anni passati.

Alberoni 5,5: la convocazione al Montagna si fa sentire, lento e poco presente in campo, prova qualche conclusione senza fortuna ma dicono si sia tenuto i goal per il torneo più amato dai montanari quindi in bocca al lupo e che Caselli te la mandi buona.

Arrighi 5: arrighi detto salsiccia e coca cola ovvero l’uomo che sta mandando avanti il bar e soprattutto l’uomo con più gas in corpo dai tempi dell’inventore della Red Bull. E’ un miracolo che si regga in piedi e non prenda il volo verso il cielo con tutte le bollicine in corpo. Però il ragazzo è un gran cameramen e dicono un ottimo giocatore di 7,5.

Bezzi 5: refrigerazioni Bezzi gioca poco, molto poco ed abbastanza male, a metà secondo tempo va a fare la doccia abbastanza arrabbiato col mondo senza un motivo apparente.

Ben Ramzi 5/6: difensore con qualche sbavatura in più del solito, prova un colpo di tacco da ultimo uomo che ovviamente liscia rischiando di mandare in porta Manfredi ma visto che noi siamo gente di festa ed apprezziamo i “numeri” bravo Ben, Ben fatto.

Casini Luca 7,5: il migliore della partita, un bel difensore, ottimo senso della posizione e testa che gira sia su aspetti calcistici sia nel capire gli umori del compagni un po’ troppo caldi. Esempio. IL MIGLIORE DEI SUOI.

Ferrari 7: capitano, ci ripetiamo ma è sempre il più combattivo e tenace dei suoi, prova anche il tiro in porta senza fortuna, gestisce i cambi mentre gioca, non facile. Intelligente.

Mosca Francesco 5: nervoso e non esente da colpe sul goal, provoca Manfredi ma non abbiamo la certezza della cosa, in ogni caso il suo contributo risulta dannoso per i compagni. 

Pinetti 5,5: lui la gamba non la toglie mai, tira due punizioni ma senza trovare la gioaia del goal, appare più lento rispetto le precedenti partite.

Rodriguez 6: centrocampista con piedi discreti, tenta qualche incursione e qualche apertura degna del buon Pirlo ma senza fortuna.

Schieppati 6: gioca praticamente in attacco, non se la cava male ma si capisce che no è il suo ruolo. Sfiora il goal con un colpo di testa e un tiro di sinistro. I ragazzo ha la maturità, in bocca al lupo.

 

ARBITRO

RAbotti 6: è una media tra 8 come direzione, molto puntuale e decisa nel fare giocare e 4 come abbigliamento che ora andiamo ad elencare: calza grigia presa al mercato sotto banco, braga giallo hot taglia xxl, maglietta bianca da fornaio poco stirata. Rabotti uno di noi, uno di noi. La bellezza è negli occhi di chi guarda.

SPECIA GUEST

Briselli 9: il briso è il vero RE della coppa, si siede in panchina ( e non potrebbe), snocciola consigli sulla vita, sui figli, sul lavoro, si rammarica per il livello basso dei giocatori, si schifa delle pettinature dei giovani di oggi, esulta sui goal, rimprovera lo staff per le mancanze organizzative, predica, educa. Il mondo è fatto di due categorie di persone: chi vive per arrivare a sera e chi vive per fare notare agli altri che stanno arrivando a sera. Briselli vero maestro di vita. Grazie.