Categoria: 2013

LA SUPERCOPPA RESTA A MONTECAVOLO

La Vecchia Guardia montecavolese di nuovo in campo non delude

QUATTRO CASTELLA – Come da 5 anni a questa parte, si è svolto uno degli appuntamenti più attesi dell’estate matildica: la partita di calcio tra il Monteka Team (selezione dei migliori giocatori del torneo di calcio estivo montecavolese Coppa dei Cantoni) e il Pava (selezione dei migliori giocatori del torneo di calcio a 5 estivo casetllese Pavaglione). Nel tardo pomeriggio la partita inizia subito in salita per il Monteka Team, già sotto di 2 reti nei primi 20 minuti grazie ad una doppietta di Romagnani. Il primo gol avviene su retro passaggio sbagliato di Casini Luca per il fratello, che permette l’inserimento della punta avversaria che finalizza in rete. Mentre il secondo gol viene segnato di testa, su azione iniziata sulla destra. Gli ospiti però hanno il merito di svegliarsi e iniziano far girare la palla a dovere fino a quando Boschini con un bel diagonale palo-goal accorcia le distanze sul finire del primo tempo. Ripresa nel segno della “Remuntada” agevolata da un goal dopo soli 40 secondi di Mosca, che riporta in partirà le squadre. Tutto da rifare per il Pava team, fino ad allora sospinto anche dal numeroso pubblico presente.

Monteka Team 2013

Monteka più forte del fattore casa e dopo 5 minuti ecco che arriva il vantaggio con Albertini che di testa insacca giusto sotto l’ incrocio. Vento in poppa per gli ospiti che si limitano a controllare il gioco e a ripartire mancando clamorosamente un paio di goal sia con Golinelli Andrea e con Boschini lanciato solo in area a tu per tu con il portiere. Da segnalare un goal annullato a Leone. La compagine castellese, però non ci sta e di fronte al proprio pubblico vuole ben figurare e così è Barbieri con un bel piatto al volo, su cross dalla sinistra, a portare in parità la sfida. Sembra una sfida destinata a finire ai calci di rigore, ma non la pensa così il difensore che atterra Golinelli in area, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si presente Zurlini, il più castellese dei Montecavolesi (per i suoi lunghi trascorsi tra le file del Quattro Castella) che come 3 anni prima mette a segno e riporta in vantaggio la selezione della Coppa dei Cantoni. Negli ultimi minuti è assedio castellese ma Andrea Casini difende egregiamente la porta e la Supercoppa resta a Montecavolo. Per un totale di 4 edizioni vinte sulle 5 disponibili.

Ringraziamo il mister Luca Bezzi e i ragazzi del Pavaglione per l’organizzazione dell’evento.
PAVA TEAM – MONTEK TEAM: 3 a 4 2x Romagnani ℗, 2x Boschini (M), Albertini (M), Barbieri ℗, Zurlini rig. (M)
MONTEKA TEAM 2013: Casini A., Bertolini F., Leone, Casini L., Pinetti, Zurlini, Bonaccini, Mosca A., Albertini, Boschini, Golinelli L. Subentrati dalla panchina: Mroz A., Mroz M., Olivi G., Golinelli A.

ALBO D’ORO

2009 MONTEKA TEAM

2010 MONTEKA TEAM

2011 PAVA TEAM

2012 MONTEKA TEAM

2013 MONTEKA TEAM

IL COMMENTO Finale TdV Tripoli – Cantone

Come sempre il Trofeo del Vino è in realtà la partita più entusiasmante e la finale più attesa. Ben 12 gol in 1 ora di gioco. Data l’elevata mole di azioni da riportare farò una descrizione molto schematica. La Buca si porta avanti sin dai primi minuti e già al 6’ Boschini si trova da solo davanti al portiere ed caccia il pallone in rete dopo un assist perfettamente calibrato di Golinelli Luca. Al 10’ un altro gol della formazione in maglia arancione, l’assist è sempre di Golinelli L., ma questa volta il gol è del fratello minore che con un gran tiro da fuori area colpisce la traversa prima di segnare. Dopo 2 minuti il Tripoli risponde con una rete di Gibertoni su un’azione.

ARBITRI

DODO: arbitro occasionale si butta dentro all’ultimo ma per fortuna non ha dovuto gestire una partita complicata.

SETTI: anche con lui la partita fila liscia come l’olio senza alcuno screzio. Ovviamente è un arbitro più formale e ufficiale di Dodo quindi fa più bella figura.

LA BUCA

VALERIANI: 5/6 non gioca una gran partita se non per una bella parata sul finale

DAVIDE ALBERTINI: 6 mette spesso scompiglio nella difesa avversaria ma si mangia dei gol clamorosi.

BOSCHINI: 8 crea un bel gioco nella trequarti avversaria e grazie ai suoi inserimenti trova pure 2 gol.

CARLETTI Sr.: 7 scende spesso in velocità lungo la fascia e segna un bel gol d afuori area.

CARLETTI Jr: 7 gol in rovesciata per lui, che si inventa di punto in bianco da solo in area. Del resto una buona partita sulla fascia offensiva servendo vari cross in area.

FARIOLI: 7 si muove bene in difesa e ferma parecchie volte l’attacco verde nero.

GOLINELLI Sr.: 8 gioca un’ottima partita servendo ben 2 assist ( uno a Boschini e uno al fratello) e segnando pure una rete su calcio piazzato. Gran costruttore del gioco offensivo della Buca.

GOLINELLI Jr.: 7/8 per lui addirittura 2 gol e ottimi movimenti in fase offensiva che creano più e più volte scompiglio per il Tripoli.

FAINA: 6 entra ma si nota a macchie durante il match senza fare grandi cose ma senza nemmeno mettere a rischio la squadra.

LEONE: 6,5 come sempre un ottima partita in difesa a spazzare via e fermare Gibbo & Co. più e più volte

LUPO: 7,5 doppietta per lui (uno su rigore e il primo un gran gol con un tiro da lontano), si inserisce alla grande nel gioco dinamico di questa squadra.

TIRELLI: 6,5 il suo è un lavoro poco visibile ma fondamentale nella squadra ed a centrocampo smista e filtra i palloni con facilità per tutta la squadra.

TRIPOLI

BILLY: 5,5 il suo gioco ricorda un po’ quello di Giaccherini (cit. Setti)

BONACCINI: 5+ in campo è inconcludente nel settore avanzato e non si dimostra una punta efficace per la squadra ma il Trofeo del Vino è soprattutto simpatia quindi si merita un +

CARANO: 5 nel settore difensivo sbaglia spesso e si fa saltare più e più volte sia da Lupo che da Careltti

CERELLI: 6- a sprazzi si fa vedere durante la partita ma poi scompare nel centrocampo.

GIBERTONI:7 veloce e efficace davanti uno dei pochi che ha cercato di risollevare la squadra con le sue giocate che gli hanno fruttato anche un gol.

MACCA:7 oltre a segnare una gran punizione e fornire un assist per Gibertoni, ha fatto un durissimo lavoro in difesa e centrocampo per zappare e filtrare gli avversari  non mollando mai fino all’ultimo nonostante la sconfitta. IL MIGLIORE

MASCIULLI: 5,5 anche lui a livello offensivo non riesce ad eccellere né a inserirsi in modo effficace nell’area avversaria.

MROZ: 5 bisogna ammettere che è stato il miglior portiere in campo con una parata strepitosa ha cercato di salvare la squadra peccato che non avesse i guantoni e non giocasse in porta e dunque ha causato un rigore.

PINTO: 4,5 purtroppo non era proprio in giornata e in particolare i suoi rinvii sono stati abbastanza fallimentari oltre ai 9 gol subiti.

DENIS PRANDI: 6 Insieme a Macca e Gibertoni è l’unico in questa squadra che riesce a buttare la palla in rete e da bravo uomo d’area si inserisce in un’azione fitta di rimpalli segnando.

VECCHI: 5,5 vaga un po’ per la difesa durante tutta la partita ma non ferma spesso gli avversari quando scendono.

PREMIAZIONI 2013

 

 

 

 

 

 

Nella serata del 20 giugno sono anche stati assegnati i riconoscimento per il torneo.

Si riportano nominations e vincitore:

 

1) Giovane Promessa (’95 – ’96)

Montanari Mattia

Cerelli G.

Golinelli A.

 

2) Miglior PrimaVolta

Kodraliu Adrian

Piermattei Fabio

Zagni Gabriele

 

3) Miglior “3/4″ n°10

Mazzieri Luca

Zurlini Simone

Morini Enrico

 

4) Miglior Allenatore

Vezzosi Antonio

Morelli G.

 

5) Goal più bello

Casini Luca

Belli Marco

Depone Michael

 

6) Miglior Giocatore

Manfredi Fabio

Piermattei Fabio

Macca Christian

 

7) Miglior Portiere

Zagni Gabriele

Rossi Andrea

Buldrighini Jacopo

 

8) Miglior Difensore

Bertolini Francesco

Casini Luca

Farioli Michele

 

9) Miglior Centrocampista

Macca Christian

Ferrari Federico

Semeraro Vittorio

 

10) Miglior Fuoriquota

Prandi Denis

piergiorgio rinaldi

giuseppe amatruda

 

11) Premio lergh ai szoven

Depone Michael

Carano Giuseppe

Bezzi Luca

 

 

IL COMMENTO Rodano – Scampate 4-2 d.c.r. “THE FINAL”

Rodano CAMPIONE 2013

Marcatori: 41° aut. Rinaldi (R); 50° Manfredi (R)

COMMENTO

È arrivata la sera della grande finale dell’undicesima edizione della Coppa dei Cantoni di Montecavolo.

Da una parte Scampate, vincitrice della scorsa edizione che con la grinta e la perseveranza dei suoi uomini si è conquistata anche quest’anno un posto in finale nonostante i numerosi rimaneggiamenti alla formazione. Dall’altra parte Rodano, la squadra di bomber Manfredi, capace di arrivare fin qui grazie ai gol del suo miglior giocatore e alla qualità indiscussa del gioco espresso fin qui.

Dopo l’Inno di Mameli è il momento del calcio di avvio di questa emozionantissima finale.

Sin da subito entrambe le squadre si dimostrano combattive e determinate nel portare a casa il trofeo più ambito. La prima occasione dell’incontro capita sui piedi di L. Mazzieri (S) che dopo tre minuti dal fischio di inizio spedisce un bel calcio di punizione di poco alto.

Le due squadre sono ben schierate in campo e nei primi minuti le occasioni non sono numerose, ma il gioco fluido e piacevole da entrambe le parti.

All’8° è il solito Manfredi (R) ad andare vicino al vantaggio, involandosi verso la porta avversaria dopo un errore difensivo e calciando di poco alto sull’uscita del portiere.

Al 10° è di nuovo il turno di L. Mazzieri (S), molto propositivo nei primi minuti, ad andare al tiro dal limite in girata, ma la sua conclusione è debole e viene facilmente controllata dal portiere. Pochi minuti più tardi è di nuovo lui il più pericoloso, con un mancino che si spegne a largo da buona posizione.

Scampate vice-campione 2013

La reazione del Rodano arriva al 18° con Kodraliu che anticipa tutti su calcio d’angolo ma la sua spizzata fa la barba al palo ed esce.

Al 20° arriva un gol fantasma per Scampate. Sull’uscita avventurosa di Zagni (R), è il solito L. Mazzieri a provare il pallonetto dal limite. La palla supera il portiere e viene deviata sul limite dagli avversari, dando la sensazione del gol anche a causa di un rimbalzo strano della sfera. L’arbitro, ben piazzato, fa cenno di proseguire.

L’ultima azione degna di nota della prima frazione di gioco porta la firma di Rodano, con F. Bertolini (S) grande protagonista nel sottrarre per ben due volte consecutive il pallone dai piedi dell’avversario.

Il primo tempo si chiude quindi sullo 0-0. Squadre ben messe in campo, bel gioco da entrambe le fazioni e difese concentrate che, per il momento, reggono ai repentini cambiamenti di fronte.

Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo. Il ritmo di gioco è molto elevato sin dai primi minuti ed entrambe le squadre danno il meglio di sé. Al 33° è il neo entrato Govi (S) a servire il compagno Piermattei (S), il quale non ci pensa due volte e colpisce potentemente di sinistro un pallone insidioso che viene ottimamente respinto da Zagni (R).

Al 37° è il turno di Rossi (S) mettersi in mostra andando a deviare in angolo con un bel tuffo una punizione di Bonaccini (R).

All’41° arriva il meritato vantaggio per Scampate. Su calcio d’angolo la palla carambola nella mischia tra una selva di gambe e viene inavvertitamente colpita da Rinaldi (R) che, colto di sorpresa, non riesce ad evitare l’impatto e devia il pallone dentro la propria porta. 1-0 e Scampate che accarezza il sogno della seconda vittoria consecutiva.

Dopo il gol subito la reazione del Rodano non si fa attendere troppo e gli uomini in azzurro si spingono rabbiosamente in avanti alla ricerca del pareggio. Al 43° è Bonaccini che trova un bel corridoio per il solito Manfredi, il cui sinistro immediato viene però deviato in angolo dalla barriera.

Al 45° un autentico miracolo di Zagni (R), prima l’ottimo A. Mazzieri (S), della gioia del gol, volando alla propria destra sul potente mancino del centrocampista di Scampate. Due minuti più tardi è ancora Zagni (R) ad essere determinante deviando di nuovo una conclusione di A. Mazzieri (S).

Al 50° arriva la svolta dell’incontro. Una bella azione di contropiede portata avanti da Kodraliu (R), viene sfruttata nel migliore dei modi dal bomber Manfredi (R), che con un tocco al volo di sinistro batte il portiere su preciso assist del compagno. Pareggio per il Rodano e tutto da rifare per i campioni in carica di Scampate, calati per intensità negli ultimi minuti del secondo tempo.

A due minuti dalla fine dei tempi regolamentari è ancora una volta Zagni (R) a rendersi protagonista controllando un potente tiro dalla distanza di F. Bertolini (S).

I tempi regolamentari finiscono sull’1-1. Risultato giusto quello maturato nel corso dei 60’ di gioco. Scampate più brillante degli avversari sia sul piano fisico che su quello delle occasioni da rete, paga l’unica vera disattenzione subendo gol da un Rodano apparso fin qui meno lucido delle uscite precedenti, ma cinico a sufficienza per recuperare la partita alla prima occasione.

Il tempo supplementare si conclude con pochi acuti, complice anche la stanchezza di due squadre che hanno dato davvero tutto per i 70 minuti dell’incontro.

Si va quindi alla lotteria dei rigori, dove Rodano ha la meglio grazie, ancora una volta, al suo portiere Zagni (R) in grado di respingere un rigore di A. Mazzieri (S).

Terza vittoria alla Coppa dei Cantoni per un Rodano apparso sin dalla prima partita come una delle squadre più ben organizzate del torneo. Grande merito di questa vittoria va al Miglior giocatore del torneo, Manfredi, che coi suoi 10 gol ha trascinato la squadra alla conquista del torneo, dopo 6 anni di digiuno.

A Scampate va il riconoscimento di aver giocato meglio degli avversari durante la finale e di aver condotto un torneo che non li vedeva favoriti con grinta e determinazione.

SEQUENZA DEI RIGORI

L. Mazzieri (S) gol

Morini (R) gol

Giovannelli (S) gol

Zagni (R) gol

F. Bertolini (S) fuori

Ghidoni (R) gol

A. Mazzieri (S) parato

Manfredi (R) gol

Dalla Coppa dei Cantoni 2013 è tutto. Vi diamo l’appuntamento per l’edizione 2014!

SCAMPATE

ROSSI: Ha tenuto fede alla sua fama di buon portiere conducendo un torneo senza grandi sbavature. Nella finale viene chiamato in causa relativamente poco ma quando lo fa sfodera un volo plastico per i fotografi di quelli che dalle nostre parti che non si vedevano dai tempi di Raffaele Nuzzo alla Reggiana. VOTO: 6,5

F. BERTOLINI: Conclude un torneo giocato da miglior difensore come solo un miglior difensore può fare. Si prende il compito di fermare Manfredi e per 59’ ci riesce alla grandissima, mettendolo in difficoltà sempre e facendogli subito capire che di li non si passa. Sempre preciso negli interventi sfiora addirittura il gol dell’apoteosi allo scadere. Unico neo della sua partita il rigore calciato fuori dallo specchio che lascia l’amaro in bocca ma non ne offusca comunque una prestazione monumentale. VOTO: 8,5

D. BRAGLIA: Schierato sulla linea difensiva si fa apprezzare per la sua dote principale: la tenacia. Non molla mai su nessun pallone. A volte è un po’ scoordinato negli interventi ma è davvero efficace. Quando si spinge sulla mediana, poi, da forza fisica e corsa al reparto centrale, costringendo gli uomini di Rodano a provare altre strade per entrare in area. VOTO: 6,5.

BEZZI: Da esterno ci mette del suo per contenere le avanzate avversarie. Copre con grinta e precisione e si spinge avanti in qualche occasione. Un po’ bloccato in fase di costruzione ma porta a termine il torneo con una prestazione difensiva più che sufficiente. VOTO: 6

P. BRAGLIA: In mezzo al campo i suoi progressi si vedono di partita in partita durante la Coppa. Prende sempre più confidenza col ruolo e va a tappare con gran senso tattico i buchi dei compagni. Palla al piede ragiona, e la forza e la velocità fanno di lui uno degli uomini migliori della squadra di quest’anno, collante perfetto tra la difesa e il centrocampo. VOTO: 7

D. ALBERTINI: Più deciso degli altri incontri, affronta la finale con la giusta cattiveria. Non gioca molti minuti ma quelli che fa sono ad un buon livello, con giocate essenziali ma efficaci e coperture precise sugli avversari. VOTO: 6

M. BERTOLINI: Il capitano da tutto in campo al punto di doversi sostituire ad inizio secondo tempo per essere più fresco nei minuti finali, quando serve. La grinta è la tenacia sono le sue armi migliori, con le quali molte volte sopperiscono alle lacune tecniche. Conclude la Coppa giocando una partita attenta e di grande sostanza col solo neo di ritrovarsi alle volte a non sapere che fare con la palla tra i piedi. VOTO: 6,5

GIOVANNELLI: Il ciuffo più bello della Coppa è anche per meriti calcistici una delle sorprese migliori di quest’anno. Sulla sua fascia non si va via una volta. In copertura è impeccabile e quando decide di partire palla al piede si dimostra spesso pericoloso. Pecca un po’ di fretta lasciando partire troppo spesso conclusioni impossibili da distanze siderali, ma le sue prestazioni sono sempre all’altezza. VOTO: 7,5

A. MAZZIERI: Il consiglio dato dopo la partita precedente evidentemente funziona e alla grande. Entra in campo tranquillo e sfodera un’ottima prestazione da incontrista. Commette si qualche fallo, ma frutto della sana cattiveria agonistica che gli permette, questa volta, di recuperare molti palloni e di rendersi davvero prezioso per la sua squadra in fase di costruzione. Peccato per il rigore ben parato da Zagni, ma siamo sicuri che l’anno prossimo si ripresenterà ai blocchi di partenza per prendersi la sua rivincita. VOTO: 7

L. MAZZIERI: Il ragazzo è bravo. Non passa mai il pallone ma è bravo. Nel primo tempo è l’uomo più pericoloso dei suoi arrivando spesso e volentieri al tiro. Grazie alle sue doti di velocità e dribbling riesce a mettere spesso in difficoltà la difesa avversaria, avventurandosi spesso da solo in mezzo alle maglie azzurre. Sfiora anche un gran gol su pallonetto nel primo tempo, ma la palla rimbalza sulla riga ed esce. VOTO: 7,5

AQUILINI: La sua è poco più di una comparsata. Entra a meno di dieci minuti dalla fine della partita e fa in tempo a malapena a sfiorare qualche pallone prima di uscire di nuovo infortunato. N.V.

PIERMATTEI: Detto anche “se te la senti tira”. Il secondo miglior marcatore del torneo gioca un po’ sottotono durante la finale. Complice anche la marcatura stretta ed attenta dei difensori non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, arrivando in alcuni frangenti a provare la conclusione appena la palla entra nel suo raggio di azione da qualunque posizione e in qualunque maniera. VOTO: 6

GOVI: Entra nel secondo tempo come da tradizione e si comporta bene. Lotta su tutti i palloni disponibili e regala, più o meno volontariamente, qualche pallone davvero invitante ai compagni con tocchi al volo. Rapace, si fa rubare la gioia del gol dalla deviazione di Rinaldi, ma il buon Jin era li pronto a colpire. VOTO: 6,5

RODANO

ZAGNI: A dispetto della statura, il portiere di Rodano in questa finale si è dimostrato un vero gigante. Nei minuti regolamentari compie almeno tre parate fondamentali che permettono alla sua squadra di non uscire sconfitta da questo incontro. Non contento durante i calci di rigore segna con freddezza e para un rigore ad A. Mazzieri volando sulla sua destra. VOTO: 9

GUALANDRI: Il portiere che non voleva giocare in porta rende bene anche da difensore. In particolare durante la finale è il più preciso, richiamando spesso i compagni a rispettare le posizioni e compiendo alcuni interventi di pregevolissima fattura. Se Piermattei resta a bocca asciutta questa sera è soprattutto merito suo. VOTO: 7,5

NASI: Sgusciante e rapido terzino di quelli di una volta. In fase difensiva a volte compie qualche leggerezza ma è quando corre palla al piede che si fa apprezzare di più spingendosi spesso in mezzo alle maglie avversarie con grinta e determinazione. Partita pulita e buon torneo per lui. VOTO: 6,5

RINALDI: Fatica più di Gualandri a mantenere la posizione e anche in fase di copertura non è altrettanto preciso. Si comporta comunque bene, fermando più volte gli avversari con astuzia e con degli interventi difensivi non belli ma efficaci. Peccato per il tocco sull’autogol assolutamente involontario e assolutamente ininfluente sulla sua prestazione. VOTO: 6,5

PRANDI: Prende coraggio col proseguire del torneo ed è proprio in finale che sfodera una prestazione solida senza grandi sbavature. Calcia senza troppi fronzoli quando deve e in difesa non si vedono più quelle leggerezze che ne hanno penalizzato le prestazioni nelle prime partite. Di questo passo potrà sicuramente diventare un punto fermo della difesa dei prossimi anni. VOTO: 6

BALDI: L’uomo che più attendeva questa vittoria. In campo si vede molto più e molto meglio degli scorsi anni, segno che il nuovo ruolo giova alle sue caratteristiche. Copre bene sugli avversari e quando è necessario calcia via il pallone senza fronzoli. A fine partita neanche il tempo di fare la doccia che già pubblica su facebook uno status esultante per questa vittoria meritata e tanto attesa. VOTO: 6,5

MORINI: Secondo solo a Baldi per attaccamento alla maglia, gioca un torneo di sostanza correndo molto e mettendo in campo tutte le proprie energie. Il suo piede fino si fa vedere meno spesso del solito durante la finale, complice anche la maggiore tenuta atletica degli avversari. Ma li a centrocampo è uomo prezioso per le geometrie e la sostanza con cui corre dietro ad ogni avversario. VOTO: 7

BONACCINI: Lo spice boy di Rodano gioca una finale non proprio adatta alle sue caratteristiche di centrocampista coi piedi buoni. Fatica sull’intensità e l’aggressività degli avversari ma quando esce palla al piede regala grandi palle ai compagni. Si fa apprezzare anche per il suo gioco difensivo, dando una mano alla squadra a reggere l’urto avversario nel momento di maggiore difficoltà dei suoi. VOTO: 7

GHIDONI: Quando vedete un pallone a campanile solcare i cieli di Montecavolo state sicuri che è partito dai suoi piedi. La tecnica e la coordinazione non sono delle migliori, eppure i suoi interventi senza fronzoli sono spesso e volentieri molto efficaci. Si fa apprezzare anche per l’intensità con cui affronta una gara molto fisica, non uscendone affatto male. Inoltre tira quello che (a detta sua) è il miglior rigore della serie. VOTO: 6,5

KODRALIU: Sottotono per buona parte della gara, fatica a entrare in partita e a mostrarci le sue indiscutibili doti tecniche. Si riscatta nel secondo tempo quando regala un assist meraviglioso a Manfredi su azione di contropiede, dando dimostrazione che, anche nelle serate peggiori, i suoi tocchi possono essere fondamentali. VOTO: 6.

PEDRONI: Il tuttofare dell’attacco del Rodano non è nella sua forma migliore questa sera. La grinta e la facilità di dribbling sono quelle solite, come anche la generosità che dimostra andando a prendere palla al limite della propria area. Pesano sulla sua prestazione alcuni errori in fase di ripartenza e la difficoltà con cui fatica a ripartire con le sue consuete sgroppate. VOTO: 6

MANFREDI: Il miglior giocatore del torneo si presenta in finale carico delle aspettative di molti. Per contrastarlo Scampate non risparmia i raddoppi su di lui, riuscendo nell’intento di metterlo spesso in difficoltà. Sfrutta quella che è forse la sola vera occasione che gli viene concessa dagli avversari liberandosi con un bel movimento a tagliare verso l’area e insaccando la rete del pareggio che vale i supplementari. Mette la ciliegina sulla torta di una Coppa che lo ha visto assoluto protagonista segnando il rigore decisivo per la vittoria dei suoi. VOTO: 7,5

STEFANO: Dirige la partita con piglio deciso. Il gioco è molto corretto e le occasioni in cui è chiamato a prendere decisioni difficili sono poche. Sul gol fantasma a nostro avviso prende la decisione giusta decidendo di far continuare il gioco. VOTO: 8

RODANO CAMPIONE 2013

Il cielo è azzurro sopra Montecavolo.

Rodano interrompe il digiuno dopo 6 anni e lo fa per aggiungere per primo le 3 stelle alla sua aquila nel petto. Volano i modolena boys, e lo fanno in una caldissima serata.

Il destino, le stelle.. si mormorava. I gol invece.. giunti solo al termine di una finale molto tirata, sofferta.. conclusasi solo con la lotteria dei calci di rigore.

Onore agli sconfitti e alle altre 4 formazioni che quest’anno hanno regalato forse uno dei più combattuti tornei degli ultimi anni.

IL COMMENTO Rodano-Cantone 1-0

Manfredi al  51’ minuto( assist Kodraliu)

Cronaca:

LA sfida nella prima semifinale

Prima semifinale dell’edizione 2013. Alla griglia di partenza pesanti assenze per le due formazioni, Mosca Andrea per Cantone e Binini, Nasi e Fattori per Rodano. Primo tempo non esaltante con le squadre che in pratica si annullano a centrocampo; poche emozioni, nessun goal. Rodano pericoloso con Morini che prova un’incursione palla al piede in area al 15’ minuto e con Kodraliu che dal limite dell’area non centra la porta con il destro;  per Cantone occasioni per Schieppati con un sinistro a lato e Alberoni con una botta di destro parata da Zagni. Secondo tempo partita vera.  Mafredi scalda il piede fatato con un tiro a giro che termina sui guanti di Casini, risponde Rodano con un colpo di testa di Pedroni su cross di Bonacini. Al 51’ minuto ecco l’occasione che sblocca la partita, assist di Kodraliu per Manfredi ( fino a quel momento annullato dall’ottimo Casini Luca) che stoppa e in un fazzoletto si gira e tira di sinistro nell’angolino imparabile per Casini Andrea. 1 a o per Rodano. Da quel momento arrembaggio di Cantone senza mai però arrivare seriamente ad impensierire  Zagni. Da apprezzare le scorribande offensive del difensore Casini e il solito capitano Ferrari sempre ultimo ad arrendersi. Su colpo di testa a lato di Schieppati finisce la partita e il sogno della finale per Cantone.

Durante la partita si sono visti episodi molto sgradevoli di offese tra giocatori e all’arbitro che non riportiamo in cronaca perché fuori contesto con lo spirito e i valori del torneo. Sottolineiamo invece il far play di certi giocatori in campo come ad esempio Luca Casini che finita la partita, nonostante la sconfitta, è andato a dare la mano a tutti gli avversari uno ad uno.

RODANO

ZAGNI 6: compie una parata degna di chiamarsi parata in tutta la partita quindi senza infamia senza lode, ne cane ne pesce, zuppa o panpagnato, bianco o nero, assiste da spettatore non pagante alla partita. Zagni in finale, Puianello festeggia, Don Amedeo in lacrime.

Baldi 6,5: ormai schierato fisso in difesa, fa il suo compitino e questo fa arrabbiare il mister Vezzosi che da lui pretende qualcosa in più. Non sbaglia niente. Rimane tutta la seconda semifinale ad osservare i futuri rivali, vero osservatore della coppa. Guardone.

Bonaccini 7: fa girare la squadra regalando assist e cross al bacio Perugina, quando c’è bisogno lotta e si trasforma in incontrista, tenace. Non è un duro ma anche gli angeli mangiano fagioli.

Ghidoni 6,5: Dodo per gli amici Ghidoni gioca la sua miglior partita in difesa remando contro gli attaccanti avversari, per essere un giocatore di Basket e un discreto golfista ( fonte Kenzo) ci stupiamo di come, il giovane ragazzo, non abbia mai intrapreso la carriera calcistica.

Gualandri 7: bella Guallo, difensore centrale impeccabile, gli piace andare a saltare sui calci d’angolo, ogni tanto la prende anche di testa, il ragazzo è un portiere di nascita e un difensore di crescita, probabilmente in pensione andrà a giocare in attacco. GUalandri trasformista, sentiremo parlare di lui, futuro partecipante al Grande Fratello.

Kodraliu 6,5: il bomber della via Gluk si presenta con una pettinata lievemente eccentrica e figlia del post modernismo europeo, fa a sportellate la davanti e ha il grande merito di fornire l’assist per il goal del Mafred. Utile come una pila quando c’è buoi.

Manfredi 6,5: il ragazzo è marcato dal difensore per eccellenza Casini Luca quindi ha vita dura per tutta la partita eppure come nelle migliori fiabe di Andersen trova il colpo che fa spettacolo, il goal del 1 a 0 che manda Rodano in finale e Cantone in fila sulla A14 direzione mare.

Morini 7+: gioca un primo tempo da paura per grinta ed impegno. Nel secondo tempo cala vistosamente come il seno di una donna dopo i 45 anni. Piedi buoni, testa veloce, nel complesso non eccelle in nessun fondamentale ma compensa tutto con una grinta e una voglia di vincere che non vediamo dai tempi di Stallone nel film Over The Top. IL MIGLIORE DEI SUOI

Pedroni 6,5: capitano oggi meno al centro del gioco rispetto le altre volte, lui non ha un ruolo perché con la sua corsa sta un pò dappertutto, molto bella la scena prima della partita con lui che parla e tutti i compagni attorno, non è un calciatore ma è rispettato come se lo fosse. Carisma senza risma.

Prandi 6: Prandi porta pubblico e visto che i suoi compagni non se li fila nessuno solo per questo la sufficienza è d’obbligo, si fa male a inizio secondo tempo ma in realtà è un scusa per stare in panchina a prendere lezioni di vita e “carma” da Briselli.

Rinaldi 6/7: gioca tutta la partita in difesa, lotta come un ragazzino e si prende i calci come un ragazzino. Finita la partita frega 2 euro al bar come un ragazzino per comprarsi le Goleador come un ragazzino. A parte gli scherzi esempio per i più giovanotti. Bravo e Grazie.

Vezzosi 5: allenatore si presenta con un birrozzo dopo 4 minuti di partita, passa il primo tempo a chiacchierare con il giornalista ( un gran figo dicono) sulla sera prima, passa il secondo tempo a lamentarsi della birra calda, finisce la partita, scopre del risultato e della finale raggiunta e va a festeggiare a casa della morosa. Ora qui non abbiamo notizie certe ma sul sito potete trovare una sezione dedicata con foto e …

 

CANTONE

Casini Andrea 6,5: paratone su un tiro di Manfredi, incolpevole sul goal dello stesso Manfredi, tiene calmi gli animi come il fratello capendo lo spirito del torneo.

Aguilar 5: fuori dal gioco e fuori dal tunnel del divertimento, gioca poco e appare meno brillante rispetto gli anni passati.

Alberoni 5,5: la convocazione al Montagna si fa sentire, lento e poco presente in campo, prova qualche conclusione senza fortuna ma dicono si sia tenuto i goal per il torneo più amato dai montanari quindi in bocca al lupo e che Caselli te la mandi buona.

Arrighi 5: arrighi detto salsiccia e coca cola ovvero l’uomo che sta mandando avanti il bar e soprattutto l’uomo con più gas in corpo dai tempi dell’inventore della Red Bull. E’ un miracolo che si regga in piedi e non prenda il volo verso il cielo con tutte le bollicine in corpo. Però il ragazzo è un gran cameramen e dicono un ottimo giocatore di 7,5.

Bezzi 5: refrigerazioni Bezzi gioca poco, molto poco ed abbastanza male, a metà secondo tempo va a fare la doccia abbastanza arrabbiato col mondo senza un motivo apparente.

Ben Ramzi 5/6: difensore con qualche sbavatura in più del solito, prova un colpo di tacco da ultimo uomo che ovviamente liscia rischiando di mandare in porta Manfredi ma visto che noi siamo gente di festa ed apprezziamo i “numeri” bravo Ben, Ben fatto.

Casini Luca 7,5: il migliore della partita, un bel difensore, ottimo senso della posizione e testa che gira sia su aspetti calcistici sia nel capire gli umori del compagni un po’ troppo caldi. Esempio. IL MIGLIORE DEI SUOI.

Ferrari 7: capitano, ci ripetiamo ma è sempre il più combattivo e tenace dei suoi, prova anche il tiro in porta senza fortuna, gestisce i cambi mentre gioca, non facile. Intelligente.

Mosca Francesco 5: nervoso e non esente da colpe sul goal, provoca Manfredi ma non abbiamo la certezza della cosa, in ogni caso il suo contributo risulta dannoso per i compagni. 

Pinetti 5,5: lui la gamba non la toglie mai, tira due punizioni ma senza trovare la gioaia del goal, appare più lento rispetto le precedenti partite.

Rodriguez 6: centrocampista con piedi discreti, tenta qualche incursione e qualche apertura degna del buon Pirlo ma senza fortuna.

Schieppati 6: gioca praticamente in attacco, non se la cava male ma si capisce che no è il suo ruolo. Sfiora il goal con un colpo di testa e un tiro di sinistro. I ragazzo ha la maturità, in bocca al lupo.

 

ARBITRO

RAbotti 6: è una media tra 8 come direzione, molto puntuale e decisa nel fare giocare e 4 come abbigliamento che ora andiamo ad elencare: calza grigia presa al mercato sotto banco, braga giallo hot taglia xxl, maglietta bianca da fornaio poco stirata. Rabotti uno di noi, uno di noi. La bellezza è negli occhi di chi guarda.

SPECIA GUEST

Briselli 9: il briso è il vero RE della coppa, si siede in panchina ( e non potrebbe), snocciola consigli sulla vita, sui figli, sul lavoro, si rammarica per il livello basso dei giocatori, si schifa delle pettinature dei giovani di oggi, esulta sui goal, rimprovera lo staff per le mancanze organizzative, predica, educa. Il mondo è fatto di due categorie di persone: chi vive per arrivare a sera e chi vive per fare notare agli altri che stanno arrivando a sera. Briselli vero maestro di vita. Grazie.

IL COMMENTO Scampate – Il Cerro 1-0

 36° Piermattei

Ammoniti: M. Bertolini, Espulsi: A. Mazzieri (S); An. Filippi (C).

La seconda semifinale di Coppa Cantoni di questa sera vede la sorprendente Scampate, prima per differenza reti nel girone nonostante i pronostici tutt’altro che esaltanti, pronta a provarle tutte per agguantare uno storico bis dopo l’edizione vinta dello scorso anno. Dall’altra parte Il Cerro, quarto nel girone e con tanti punti di domanda a causa delle pesanti assenze di Semeraro e Zizzo.

Scampate centra per il secondo anno consecutivo la finale

La partita inizia su ritmi piuttosto blandi. Nei primi minuti le squadre sembrano poco organizzate e timorose e faticano a costruire gioco. La tensione della semifinale si fa sentire sin dai primi minuti, infatti non mancano errori palesi ed entratacce dovute all’eccesso di foga. Ad interrompere la noia iniziale ci pensa Scampate che, al 7° va vicino al gol con A. Mazzieri. Su un rilancio senza troppe pretese degli uomini in maglia bianca, la difesa del Cerro si fa trovare impreparata. Al. Filippi ruba il tempo a Buldrighini in uscita e spazza proprio sui piedi di Mazzieri che al volo tenta di sfruttare la porta sguarnita, facendo la barba al palo. Dopo questa occasione le squadre si chiudono ulteriormente. Gli uomini di Scampate faticano a mantenere una posizione fissa in campo, mentre per Il Cerro i problemi più grossi sembrano essere in attacco, dove nessuno sembra in grado di impensierire Rossi. All’11° è M. Bertolini (S) ad andare vicino al gol, sfiorando soltanto il pallone da solo davanti al portiere.

Col passare dei minuti la partita si incattivisce, complici gli animi accesi di alcuni giocatori in campo e di alcuni fischi arbitrali mancati reclamati da ambo le parti che fomentano maggiormente i soggetti più caldi. Al 17° arriva la prima occasione per Il Cerro. Incursione sulla destra della squadra in maglia gialla e palla nella mischia al limite che Montanari non ci pensa due volte a scagliare con forza verso la porta. Il tiro, potenzialmente molto pericoloso, viene però deviato in angolo dalla difesa.

Da qui alla mezzora il campo diventa un vero e proprio teatro di guerra con entrate al limite, urla e lamentele da parte di entrambe le squadre. Non si segnalano, invece, azioni degne di nota fino all’intervallo, nonostante il grande agonismo visto in campo finora.

Il secondo tempo inizia con una brutta tegola per il Cerro. Durante i primi minuti, infatti, si infortuna di Del Monte. Il suo posto, in difesa, viene preso da Cullurà, con conseguente cambiamento di ruoli nel reparto avanzato.

L’assenza di un vero marcatore in difesa si fa sentire e infatti pochi minuti dopo Il Cerro capitola. Al 36° Piermattei (S) controlla al limite dell’area un fallo laterale, aggira Persona portandosi la palla sul sinistro e lascia partire un bolide imparabile che si va ad insaccare appena sotto la traversa. 1-0 per Scampate grazie al suo bomber.

Dopo il vantaggio dei campioni in carica, la partita riprende con lo stesso copione della prima parte. Tanto agonismo ma anche tanti errori e una sostanziale difficoltà da parte di entrambe le squadre di imbastire una manovra d’attacco. Al 41° è Cullurà, sceso sulla fascia destra, a tentare il tiro dalla distanza. Buon tentativo il suo, ma la palla sorvola la traversa e si perde contro la recinzione del campo.

Un minuto più tardi è ancora Il Cerro, stavolta con Amatruda, a compiere un’azione degna di nota. Lo statuario attaccante dei gialli, infatti, si libera bene di due difensori al limite dell’area ma, al momento di tirare, lascia partire una debole conclusione che Rossi non si lascia sfuggire.

Nella parte centrale del secondo tempo saltano gli schemi, le squadre si allungano e le praterie si aprono davanti ai giocatori più veloci di entrambe le squadre. In questa fase, al 48°, arriva il primo vero tiro di Zurlini (C), che da distanza notevole lascia partire un destro dei suoi che viene deviato da un difensore di Scampate e si spegne a pochi centimetri dal palo più lontano a portiere battuto.

Gli ultimi dieci minuti vengono caratterizzati più dagli episodi di nervosismo che da azioni di gioco degne di nota. Al 22° è M. Bertolini (S) a vedersi sventolare in faccia il giallo per un’entrata scomposta su un avversario e un minuto più tardi è la volta di A. Mazzieri (S) che dopo un’entrataccia insulta l’arbitro e si fa cacciare, lasciando la sua squadra in 9 uomini. Nonostante l’inferiorità numerica è comunque Scampate la più pericolosa. Un minuto dopo l’espulsione del fratello è L. Mazzieri (S) ad involarsi in contropiede sulla destra. La sua azione è pregevole, peccato per l’ultimo passaggio che finisce appena lungo per l’accorrente Piermattei, che non riesce ad arrivarci a tu per tu con il portiere.

Al 26° arriva l’occasione migliore del pari per Il Cerro. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, infatti, è provvidenziale il controllo a terra di Rossi (S) che compie una gran parata vedendo all’ultimo il pallone e gettandocisi sopra con un movimento rapidissimo.

Al 29° arriva anche la seconda espulsione dell’incontro. An. Filippi (C) si fa prendere dal nervosismo dopo un fallo non fischiato dall’arbitro e si fa sfuggire qualche parola di troppo, meritandosi la doccia anticipata. L’arrembaggio del Cerro non sortisce alcun effetto e alla fine dell’incontro è ancora una volta Scampate ad avere la meglio su un Cerro spuntato e inconcludente, conquistandosi la seconda finale consecutiva.

SCAMPATE

Rossi: Viene chiamato in causa poco o niente dagli avversari. Il rinvio dritto ancora manca come all’inizio della ripresa si fa trovare un po’incerto su un pallone apparentemente innocuo che colpisce la traversa. In compenso compie una gran parata negli ultimi minuti del secondo tempo che vale la qualificazione. VOTO: 6,5

F. Bertolini: L’unico che mantiene la posizione nella sua squadra. Quando lo cerchi lo trovi sempre li a dirigere una difesa messa poco alle strette dall’attacco spuntato del Cerro. Ordinaria amministrazione la sua. VOTO: 6

D. Braglia: Si piazza dietro e gioca semplice. Picchia quando deve, non cincischia molto con la palla e ci mette tutta l’energia di cui dispone. Certo, la tecnica e il senso della posizione non sono proprio dalla sua parte, ma tutto sommato se la cava. VOTO: 6

P. Braglia: Tecnicamente più dotato del fratello sfrutta il fatto di essere uno dei pochi con qualche idea di come si gioca a calcio e svaria su tutto il fronte offensivo. Quando si addormenta in avanti Il Cerro diventa pericoloso. Cuore e muscoli per la maglia. VOTO: 6

Giovannelli: Nel primo tempo si piazza sul fianco sinistro della difesa e lo si nota più per la pettinatura fashion che per le volte che viene chiamato in causa. Nel secondo tempo lo si vede di più e si può apprezzare il suo lavoro soprattutto in fase difensiva. Non perde la pazienza e copre bene la posizione rendendo difficile andargli via da quella parte. VOTO: 7

M. Bertolini: L’anima di Scampate fatica un po’ a gestire tutti i compiti a lui riservati. Si piazza a centrocampo e qualcosa la fa soprattutto in copertura anche se pasticcia molto. Poi inspiegabilmente si spinge in attacco e per la difesa del Cerro è una boccata d’aria fresca. Il cuore c’è tutto, e forse anche troppo. Sacrosanta l’ammonizione per eccesso di foga. VOTO: 5,5

D. Albertini: Schierato a destra fa quello che può in una partita nervosa non certo adatta alle sue caratteristiche di ragazzo tranquillo. Fisicamente soffre molto gli avversari e neanche la tecnica è delle migliori. Ma si impegna a fondo e di questo ne va tenuto conto. VOTO: 6 –

L. Mazzieri: Si piazza a far da collante tra il centrocampo e l’attacco. Quando si spinge in avanti è uno dei più pericolosi. A volte un po’egoista palla al piede, spicca in ogni caso per le sue doti tecniche che lo rendono una delle armi migliori della squadra. VOTO: 6,5

Govi: Nel primo tempo resta comodamente seduto in panchina, complice, a nostro avviso, la cattiva gestione dei cambi da parte del suo capitano. All’inizio del secondo tempo lo si vede finalmente in campo. Un’apparizione durata quanto un’eclissi solare in cui non riceve palloni giocabili, anche se fa ben poco per andarseli a prendere. VOTO: 6 politico

A Mazzieri: Per buona parte della partita si segnala solo per i calcioni distribuiti agli avversari e le continue lamentele per l’arbitraggio. Non contento si fa pure espellere per un insulto all’arbitro dopo un’ammonizione sacrosanta. Avrà anche le doti, ma questa sera ha più che altro parlato. Si consiglia camomilla doppia prima della finale. VOTO: 0

Piermattei: In attacco fatica moltissimo a crearsi spazi a causa della difficoltà dei suoi a costruire azioni interessanti. Stanco di aspettare il passaggio buono decide di fare tutto da solo. Controllo smarcante e bolide che vale la finale. PREZIOSO VOTO: 7

IL CERRO

Buldrighini: Non viene praticamente mai chiamato in causa per tutta la partita. Qualche uscita, qualche rinvio, qualche buon controllo. Sul gol non può nulla. VOTO: 6

Del Monte: Nel primo tempo la dietro gioca come sa. Lotta tra gli avversari e si fa valere. Poi sul più bello il muscolo fa crack. E per la difesa del Cerro cala il buio. VOTO: 6

Al. Filippi: Nell’assoluta desolazione del primo tempo lui è l’unico a farsi notare con le sue lunghe sgroppate in solitaria e la facilità con cui calcia il pallone. Lotta e corre con tutte le forze su tutti i palloni e buona parte delle azioni pericolose del Cerro arrivano dalla sua determinazione. Dinamite. VOTO: 7

An. Filippi: Sente l’incontro, forse anche troppo. Molto nervoso, spreca molto tempo ed energie a lamentarsi. In campo non fa vedere brutte cose anche se è molto in confusione e il suo gioco è poco incisivo. Poi il colpo di testa che lo fa espellere per una bestemmia plateale. Camomilla anche per lui grazie. VOTO: 4,5

Persona: Il capitano mai domo è l’ultimo ad abbandonare la nave. Piazzato dietro come di consueto cerca di costruire qualcosa non buttando mai via il pallone. Ha il pregio di richiamare i suoi alla calma nei momenti più agitati. Lascia la Coppa a testa alta sperando che l’anno prossimo, dopo le nozze, ritornerà a mettere in campo quella cattiveria sana a cui ci ha abituato in questi anni. VOTO: 6,5

Reverberi: La mole lo aiuta in una partita caratterizzata più dalle mischie che dal buon gioco. Graziato più volte su alcuni interventi pericolosi, porta a termine una partita francamente di poca sostanza, con numerosi errori e colpi proibiti. VOTO: 5

Zurlini: Il metronomo del Cerro soffre molto l’assenza di Semeraro, con cui ha dimostrato di intendersi a meraviglia nelle scorse uscite. Ha il pregio di cercare di costruire un po’ gioco, ma senza il supporto dei compagni anche lui si perde nei meandri della partita e si segnala solo per qualche tiro dei suoi, sempre pericoloso. VOTO: 6

Montanari: La sua posizione in campo resta un mistero. Svaria un po’ su tutto il fronte d’attacco seguendo il pallone come le zanzare seguono la luce. Questo gli fa sprecare un sacco di energie che potrebbe utilizzare meglio in avanti. È comunque uno degli uomini più pericolosi dei suoi e il suo tiro dal limite, senza la deviazione della difesa, avrebbe potuto creare grossi guai a Rossi. VOTO: 6

Cullurà: Inizia tra centrocampo e attacca, ruolo che a lui è più congeniale, e non se la cava malissimo. Soffre la maggiore velocità degli avversari ma fa vedere anche bei gesti tecnici. Poi con l’uscita di Del Monte si sposta sulla linea difensiva e patisce le difficoltà evidenti di un ruolo che non gli compete. VOTO: 5,5

Olivi: Meno brillante del solito anche lui. A centrocampo si limita al compitino facendo comunque sentire la sua presenza difensiva agli avversari. Una volta in svantaggio si spinge in avanti alla disperata ricerca del pareggio, scomparendo un po’ dalla manovra e, di fatto, lasciando scoperta la parte centrale del campo. VOTO: 5,5

Depone: Il suo compito non è semplice. Competere da solo contro la difesa rapida e forte fisicamente di Scampate non è semplice e infatti per lui i problemi sono diversi. Nel secondo tempo gioca praticamente solo di prima, segnalandosi anche per un tiro al volo di destro pregevole per la coordinazione ma sballato per la mira. Mai nervoso, esce dalla coppa a testa alta dopo aver dato tutto in campo VOTO: 6 di stima

Amatruda: Il discorso è un po’ lo stesso fatto per Depone. Giocare da solo in mezzo agli uomini in bianco non è semplice, soprattutto in una serata in cui si vedono ben pochi palloni giocabili. Si segnala per una buona azione palla al piede in una delle rarissime occasioni giocabili che gli capitano. VOTO: 6 –

Maurizio: arbitra con polso una partita dura sin dalle prime battute. Fischia quasi sempre bene anche se si lascia sfuggire qualche fallo. Bravo ad interpretare la situazione, grazia più volte alcuni giocatori più propensi all’entrata scomposta. Ineccepibile sulle espulsioni anche se qualcuno si lamentarà per l’eccessivo zelo nel comminarle. VOTO: 7

FINALI

Alla luce dei risultati delle semifinali di lunedì 17 giugno

ore 20:15   Cantone – Rodano 0-1

ore 21:30   Scampate – Il Cerro 1-0

si delinea il giorno delle finali:

Giovedì 20 giugno 2013

ore 20:15   “Trofeo Fattoria Rossi”

Tripoli – La Buca

ore 21:30  “Finale 11° Coppa dei Cantoni”

Scampate – Rodano

IL COMMENTO Tripoli – Cantone 5-3

Marcatori: Prandi D. 7° (no assit), Alberoni 22° (no assist), Schieppati 25° (no assist), Ferrari 27° (assist Bezzi), Cerrelli 37° (no assist), Gibertoni 45° (R), aut. Casini L. 51° (no assist), Carano 59° (assist Mroz M.)

Cronaca:

Tripoli-Cantone è una partita senza tensione, visto che per le due squadre si è già deciso tutto con una giornata di anticipo:semifinale per Cantone,trofeo del vino per Tripoli. Ne scaturisce una partita interessante e dall’esito niente affatto scontato.

Nel primo quarto d’ora meglio Tripoli, che si porta in vantaggio con Prandi D. che ribatte in rete una corta respinta su tiro di Gibertoni. Lo stesso Gibertoni colpisce una traversa poco dopo su gran tiro dalla distanza e anche Mroz e Prandi hanno delle occasioni, ma Arrighi fa buona guardia. Poi un episodio gira l’inerzia della partita: dopo un batti e ribatti aereo in area Tripoli è Alberoni a trovare lo spiraglio giusto per il pareggio, infilando di testa la porta dei verdi. Quindi si scatena Bezzi: prima da un suo tiro deviato su azione d’angolo arriva il tap-in di Schieppati per il 2 a 1 Cantone, poi un suo cross pennellato trova in mezzo all’area Ferrari che al volo mette alle spalle di Bonacini.3 a 1 Cantone

Sul finire del tempo un rigore per Tripoli potrebbe riaprire tutto, e sul dischetto si presenta il portiere Bonacini. Opta per una conclusione ai 3 Km/h a fil di palo, anzi finisce proprio per centrare il palo ad Arrighi battuto. Tripoli sembra in ginocchio, si conclude così il primo tempo. Peccato che Cantone decida “metaforicamente” di non rientrare più in campo, sparendo dalla partita con quasi tutti i suoi effettivi.

La ripresa è un monologo verde: dopo soli 5 minuti Cerrelli sfrutta al massimo un punizione dal lato corto dell’area di rigore, pennellando sopra la barriera alle spalle dell’incolpevole Arrighi.

Poi Gibertoni si conquista un rigore di furbizia cadendo in area per una minimo contatto con Casini L. Lo stesso Gibertoni realizza il pareggio spiazzando Arrighi con freddezza. Tre Pari.

Poco dopo Prandi D. sbaglia un gol colossale a porta vuota su buon assist dalla fascia di Macca.

Per Cantone elettrocardiogramma quasi piatto, i neri non arrivano mai nell’area avversaria con pericolosità.

Logica conseguenza il gol del vantaggio Tripoli: Casini L. va di testa per anticipare Prandi D. su una rimessa laterale. Per la troppa foga ed in precario equilibrio trova si la palla, ma la fa carambolare all’indietro nella propria porta,alle spalle di Arrighi. 4 a 3 per Tripoli.

Il suggello alla partita lo mette un nome nuovo tra i marcatori della coppa, il portatore d’acqua Carano: suo il gol dopo una perfetta combinazione sulla fascia destra Cerrelli- Mroz M. E’ l’apoteosi dentro e fuori dal campo, per festeggiare il popolarissimo calciatore de Tripoli. Finisce 5 a 3, Cantone deve riflettere sulla scialba prestazione. Ok mancavano nomi importanti come Mosca A. e Casini L., ma la poca voglia di reazione esibita nel secondo tempo è preoccupante. Per Tripoli iniezione si fiducia sulla strada per il trofeo del vino

TRIPOLI

MROZ A.-E’ lui il leader della difesa, ed è senz’altro lui il più bravo a disinnescare gli avanti del Cantone. Peccato per i rinvii spesso sbagliati, consigliamo un po’ di muretto per migliorare la tecnica. Baluardo (della cittadella). Voto: 6,5

BULDRIGHINI M– Non va in porta..E spera almeno stavolta nella prestazione dignitosa..Non fa cose eccezionali, ma sui gol non ha particolari colpe. Forse Ferrari era un po’ troppo solo in mezzo all’area, ma si inseriva da dietro ed era difficile da prendere. Rinfrancato. Voto:6

VECCHI – Prestazione di sostanza sui possenti avanti del Cantone, Alberoni e Schieppati. Se la barca non va a picco è anche merito suo. Da apprezzare in particolare la capacità di rinviare quasi sempre tenendo la palla in campo dopo i recuperi a cavallo della linea laterale, segno di piedi educati e senso della posizione.Tom Tom. Voto:6,5

MASCIULLI- Si danna parecchio, lotta e da una mano a centrocampo.Buon tappabuchi.Polemico per la gestione dei cambi, che a suo dire lo prendeva di mira..Nervoso.Voto: 6

MACCA: niente da dire mezzi fisici impressionanti, ma per una volta non gioca a livelli stratosferici come ci ha abituati. Tanta lotta in mezzo al campo e un paio di buone accelerazioni. Gladiatore. Voto: 6,5

MROZ M.- Centrocampista con licenza di offendere, parte male con un tiro fiacco in un tu per tu con Arrighi, poi si riprende con alcune buone sgroppate, fino al delizioso assist gol per Carano. Stantuffo. Voto: 6,5

CARANO –Ha proprio studiato bene i movimenti di Marco Belli Billy, fino a carpirne i segreti che lo hanno reso plurimarcatore alla coppa: segna con il marchio di fabbrica dell’assente di serata, ovvero il tap-in sulla riga a porta vuota. Che, come direbbe il buon Billy, conta tanto quanto un gol in rovesciata da centrocampo. Poi è l’apoteosi più totale, dentro e fuori dal campo non si aveva ancora assistito a tanti e tali festeggiamenti. PEPita. Voto: 6.5

BONACINI- Si posiziona in porta, e si esibisce in alcuni interventi discreti ma anche in un’uscita aerea in ritardo in occasione del gol di Alberoni. Poi non vuole essere da meno di A.Casini e nella ripresa si prende l’onere di calciare il rigore. Sceglie la precisione, ma è fin troppo preciso: palo interno e poi la sfera torna in campo. Forse demoralizzato dall’esito, nella ripresa lascia i guantoni a Pinto.E’ fortunato perché alla fine i suoi errori non pregiudicano la vittoria e un giudizio ancora più severo. Millimetrico . Voto: 5

PRANDI D.- Sfatiamo il buonismo secondo il quale a una punta basta il gol per portare a casa la pagnotta. Segna in apertura una rete facile facile, ma poi nel secondo tempo ne sbaglia almeno due clamorosi (incredibile il tiro a lato dopo discesa di Macca) che potevano chiudere molto prima il match. In generale, non spalleggia Gibertoni come sa e può fare. Sottotono. Voto: 5,5

PINTO – Da una mano ai compagni come può, e nel complesso se la cava. Passato in porta, non deve compiere grossi interventi ma da tranquillità, specialmente con i rinvii a lunga gittata. Joao (Pinto). Voto: 6

CERRELLI- la sorpresa verde della serata. Gioca con una personalità incredibile per la sua età, dispensa parole a tutti spesso nella maniera giusta. Organizza il gioco della squadra con grande tecnica, come dimostra nel gol su punizione: davvero un tocco magistrale. Piede Fatato. Voto: 7

GIBERTONI – si dice che sia l’unico giocatore in grado di poter vincere la coppa da solo, se ne avesse voglia…Il gol dell’1 a 0 nasce da una respinta su un suo tiro. Poi colpisce una traversa con un tiro di violenza inaudita. Impegna Arrighi in almeno 5 occasioni. Si conquista da faina il rigore del 3 pari e lo realizza. Può bastare?Esce prima del tempo per noie muscolari. Simply the best. Voto: 8

IL CANTONE

ARRIGHI: alla fine sono 5 sul groppone, ma non ha particolari colpe sui gol..Nel primo tempo si esibisce in alcune belle parate, in particolare su Gibertoni. Impossibile comunque arrivare alla sufficienza. Affossato. Voto: 5,5

RAMZI: incredibile ma vero, anche se da una incomprensione tra lui e Mosca F. nasce l’azione del primo gol di Tripoli, alla fine il meno peggio del pacchetto arretrato di Cantone ci è sembrato lui. Su tutti i palloni vaganti. L’ultimo a mollare. Voto: 6

CASINI L.: per una volta big Casini dietro la lavagna. Perde il duello con Gibertoni.Troppo irruento in occasione del secondo rigore, causa anche l’autogol del 4-3. E nonostante le molte punizioni procurate da Cantone, nessuna delle sue proverbiali acrobazie in area di rigore. Rimandato.Voto:5

MOSCA F.: Anche lui non riesce a contenere lo straripante Gibertoni, e rispetto a Ramzi è meno presente sulle palle alte. Si nota poco.Sovrastato. Voto: 5,5

BEZZI: se lo dovessimo valutare per i 5 minuti in cui crea i presupposti per il 2-1 e scodella il cross per il 3-1 sarebbe da 7,5 ma prima e dopo si spegne la luce. Nel finale limitato anche da guai fisici. Capitan Ferrari lo rimprovera per portare troppo la palla, ma spesso i compagni non lo supportano come dovrebbero per dargli uno scarico facile del pallone. Genio e sregolatezza. Voto: 6

FERRARI: una spanna, forse qualcosa in più rispetto tutti i compagni. A centrocampo, ruolo che non è abituato a ricoprire, arriva per primo su quasi tutti i palloni con un ardore agonistico veramente impressionante. Segna un gol da centravanti navigato. Nella ripresa è l’ultimo a mollare. Indovinate di chi è l’unica conclusione degna di nota? E’ sua, con un colpo di testa su angolo alto di poco. Pronto per la nuova sfida calcistica che lo attende la prossima stagione. Indomabile. Voto: 7,5

RODRIGUEZ: meno motorino rispetto alle passate edizioni della coppa, limita il proprio raggio d’azione, recupera meno palloni. Non trova nessun assist risolutore. Va detto anche che i compagni lo cercano poco. Ingolfato. Voto: 5,5

PINETTI: gioca ala sinistra,molto bene nel primo tempo, quando mette a ferro e fuoco la fascia destra di tripoli con le sue incursioni. Da un suo tiro deviato scaturisce l’angolo per il gol di Schieppati. Nella ripresa inspiegabilmente i compagni smettono di cercarlo e non tocca quasi più palla. Bazooka senza munizioni. Voto: 6

ALBERONI: segna un gol facile facile nel primo tempo, sgomita tanto la davanti, ma senza i rifornimenti dalle fascie per lui è difficile rendersi pericoloso. La tattica del doppio centravanti non ha funzionato. Mai pericoloso .Boa(teng). Voto: 5,5

SCHIEPPATI: copincolliamo la valutazione di Alberoni. Troppo solo la davanti e senza adeguati rifornimenti. Il gol è molto facile e frutto di un’azione casuale (tiro deviato). Il problema di Cantone nella ripresa è stata l’uscita del pallone. Quasi mai palloni puliti per le punte. Isolato. Voto: 5,5