MARCATORI: 1’ Franchi (CA), 32’ Bimbi G. (CA), 40’ Grossi F. (CE), 51’ Benso (CA), 55’ Ficarelli (CA), 61’ Grossi M. (CE)

ASSIST: Benso (CA), Castagnoli (CE)

COMMENTO

La seconda partita della serata e l’ultima della prima fase vede schierato il Cerro, già qualificato alle semifinali e privo della sua stella Martini (i maligni confermano la sua presenza a un revival degli 883), e il Cantone, obbligato a vincere per qualificarsi. La notizia arriva anche alle orecchie del buon Benso che non sarà un fenomeno in matematica ma, dall’alto della sua terza media, imbastisce una rapida colletta tra gli aficionados biancorossi ed entra gagliardo negli spogliatoi avversari. Il sorriso compiaciuto che gli compare in volto quando esce ci fa intendere il risultato finale ben prima che avvenga il triplice fischio.

Manco a dirlo, passano 30 secondi e proprio Benso serve un cioccolatino a Franchi che punisce l’estremo difensore dei gialloblù e porta in vantaggio Cantone. Il primo tempo scorre sui binari di un tranquillo Svezia-Danimarca e termina 1 a 0.

Al 32’ capitan Bimbi piazza un colpo da maestro con una punizione da posizione defilata che si infila sotto l’incrocio. Il Briso in panchina sprona i ragazzi del Cerro e arriva un tentativo di riscossa, per rendere meno amaro il biscotto. Punizione di Castagnoli e incornata decisa di Filippo Grossi. Benso dice due parole alla panchina del Cerro e Farinelli sviene su un campanile permettendogli di timbrare il 3 a 1. Ficarelli piazza la quarta marcatura con un colpo di testa e Mattia Grossi rende meno amara (sospetta?) la sconfitta con un bolide da fuori area dopo un’ottima azione personale.

Finisce 4 a 2 per Cantone e, per una volta, sono tuti contenti.

PAGELLE

CANTONE

Ferretti 6,5: Leader spirituale della squadra, incolpevole sui due gol. Dimostra un’ottima sicurezza e tiene le redini della retroguardia. Zeliko Kalac.

Bimbi A. 6,5: Spazia tra difesa e mediana con il controllo della posizione degno di un giocatore esperto, e non sfigura. Bene così. Fikayo Tomori.

Leone 6: Meno appariscente del solito, si limita a coordinare silenziosamente il reparto difensivo con consigli tattici. Simon Kjaer.

Rossi 6,5: Guida autorevolmente tutta la difesa e giganteggia contro gli attaccanti del Cerro. Bene dal punto di vista tattico, meno bene per il nervosismo in campo. Oguchi Onyewu.

Messori 6,5: Come tutto il reparto disputa una prestazione ordinata e senza concedere alcuna ripartenza agli avversari. Solido e deciso. Danilo.

Bimbi G. 7: All’inizio un po’ fuori dal gioco, poi cresce con i minuti. Trova una perla su punizione che da qualche certezza in più ai suoi in vista del ritorno. Davide Frattesi.

Gambetti 6,5: Perde qualche pallone di troppo nei primi minuti, poi si assesta e colleziona anche alcuni dribbling degni di nota. Sofyan Amrabat.

Romagnani 7,5: Il migliore dei suoi, con corsa e grinta dal primo all’ultimo minuto. Non trova il gol ma si propone ogni volta che ne ha la possibilità. Da tenere d’occhio. Gareth Bale.

Bezzi N. 6: Poco incisivo soprattutto sui palloni vaganti, non riesce a mettersi in moto, fermato spesso dal pressing avversario. Può crescere. Roberto Gagliardini.

Filippi 6,5: Spaesato nei primi minuti dopo l’ingresso in campo, dopo un po’ prende coraggio e cerca di essere più propositivo. C’è del margine. Giorgio Scalvini.

Bezzi A. 6: Si destreggia come può sulla trequarti e in attacco, faticando però a conservare qualche pallone e a rigiocarlo di sponda. Da segnalare un guizzo stoppato dal portiere avversario. Fabrizio Miccoli.

Benso 7: Ottima prova la sua, sia prima che durante la partita. Sponda e corsa, il sacrificio paga sempre. Cristiano Doni.

Franchi 7: Inaugura la goleada con un bel gol al termine di un’azione corale subito dopo il fischio di inizio. Poi si quieta un po’, tornando anche in copertura. Tommaso Rocchi.

Ficarelli 6,5: Prestazione di sostanza, fa a spallate con i difensori e viene premiato con un gol cercato e trovato. Potrebbe essere l’arma in più nelle fasi finali per Cantone. Zlatan Ibrahimovic.

IL CERRO

Ferrari 5,5: Partita da alti e bassi la sua, si prende una piccola vacanza come tutta la retroguardia gialloblù. Limita i danni nel finale con due parate discrete. Ivan Provedel.

Magrì 6: Sicuramente uno di quelli che si impegna maggiormente, beccandosi anche qualche calcione. Sulla fascia prova a portare spesso la palla, con alterne fortune. Mert Muldur.

Farinelli 5: Fuori condizione dopo un weekend impegnativo, naufraga insieme a tutto il Cerro. Buca clamorosamente un pallone vagante che favorisce il gol di Benso. Andrea Masiello.

Colato 6: Terzino di quantità, ha la responsabilità del primo gol ma poi si riprende con qualche chiusura decisiva e delle buone ripartenze. Carlos Augusto.

Attolini 5: Si intestardisce in dribbling sanguinosi al limite della propria area, e puntualmente perde il pallone. Il Briso in panchina cerca di mostrargli il Vangelo del Fútbol ma lui ignora il verbo. Apostata. Ethan Ampadu.

Fiori 5,5: Fisico longilineo, soffre la fisicità del Cantone e cerca di giocare con tocchi rapidi per risolvere la questione. Forse deve trovare il ruolo giusto. Cristiano Biraghi.

Fontanelli 5,5: Primo tempo da dimenticare in cui subisce le folate biancorosse. Poi con tenacia si risolleva e finisce in crescendo sulla fascia. Dodo.

Grossi  F. 6,5: Luci e ombre per il fantasista del Cerro, che accenna a fiammate nella trequarti biancorossa e a volte dimentica il pallone. Trova un gol di testa che di certo non rientra nel suo repertorio. Maxime Lopez.

Grossi M. 6,5: Non utilizzato tantissimo, sfrutta i pochi minuti concessi per qualche fraseggio nello stretto con i compagni di reparto. Trova un ottimo gol nel finale dopo due dribbling, fulminando da fuori il portiere del Cantone. Gaetano Castrovilli.

Castagnoli 5,5: Più preoccupato per l’esame del giorno dopo che della partita in sé, si muove ma con una bassa percentuale di dribbling e passaggi riusciti. Rivedibile. Federico Chiesa post-infortunio.

Gozzi 5,5: Non assistito dal centrocampo e dalle sponde delle torri, tocca due palloni in croce e si perde col passare dei minuti. Nicolò Rovella.

Martini An. 5: Uscito in semifinale al Roland Garros contro Ruud, fa le valigie e si presenta al Parroquial. Ma l’esito è lo stesso. Meglio optare per l’OS. Ola Solbakken.

Buldrighini 5: Invano tenta di corrompere chi scrive nel prepartita, evanescente come il resto dell’attacco. Ma si sa, si tiene per le semifinali. Kevin Lasagna.

Zizzo 5,5: Un fantasma nel primo tempo, più attivo nella ripresa. Poi arriva il momento della punizione dal limite. Il Briso che gli consiglia l’angolo. Tiro secco, fuori di un soffio. Ricardo Quaresma.