Marcatori: ’17 Manfredi (R); ’23 M. Carletti (B); ’27 Iattarelli (B); ’40 Iattarelli (B); ’42 Pedroni (R); ’45 Aut. Reverberi (B).

Assist: Bonaccini (R); Boschini (B)

COMMENTO

La 4° giornata di Coppa dei Cantoni vede scontrarsi, nel primo incontro, Rodano e La Buca. Entrambe le formazioni vengono da un esordio negativo nella prima partita disputata in cui sono state entrambe sonoramente sconfitte dai rispettivi avversari. L’incontro di oggi si fa determinante, quindi per entrambe le squadre, alla caccia di una preziosa vittoria che manterrebbe intatte le speranze di approdare alle semifinali del torneo.

La partita inizia su ritmi piuttosto blandi e occorre attendere fino al ‘3 per vedere il primo tiro in porta che arriva dai piedi di F. Carletti (B), il quale colpisce  male un pallone che rotola placidamente tra le mani del portiere avversario. Le due squadre si presentano piuttosto contratte nei primi minuti di gioco, complice anche la scarsa organizzazione in campo delle due compagini che non sembrano riuscire ad organizzare un modulo di gioco definitivo, lasciando spesso all’improvvisazione del momento la disposizione in campo degli uomini. Al ‘5 arriva la seconda occasione, sempre per La Buca, che nei primi minuti si fa più arrembante, sfruttando la qualità dei suoi uomini in mezzo al campo. Ottima chiusura di Gaddi (R) su un lanciatissimo Iattarelli (B) e, sugli sviluppi dell’azione, girata appena alta di F. Carletti (B) da ottima posizione. Al ‘7 arriva la prima occasione per Rodano con Manfredi che calcia appena alto una punizione da ottima posizione che egli stesso si era poco prima procurato per un fallo veniale di Zampou. Il ritmo si fa un po’ più incalzante ed è La Buca a prendere le iniziative più pericolose. Al ’10 arriva un bel tiro di Bolognesi (B) che si spegne di poco fuori. Sulla ripartenza è Rodano a rendersi nuovamente pericolosa con una bella azione sulla sinistra conclusa con un ottimo diagonale di Manfredi dal vertice basso dell’area che attraversa tutto lo specchio della porta e si spegne fuori di pochissimo. Al ’14 una bella azione centrale del solito Manfredi (R) innesca al limite Ferrari (R), la cui sponda per l’attaccante accorrente viene intelligentemente intercettata da un uscita provvidenziale di Gualandri (B). Al ’17 arriva la prima rete dell’incontro e a segnarla è il Rodano, bravo a sfruttare il momento positivo dei suoi uomini migliori dopo una iniziale difficoltà.  Merito di questa rete è tutto di Manfredi (R), che si rende protagonista di un’azione magistrale, raccogliendo palla sull’esterno destro, saltando due uomini in dribbling e concludendo sull’angolo lontano a tu per tu col portiere che non può fare altro che guardare il pallone insaccarsi a rete. La reazione della Buca si fa piuttosto energica ed appena un minuto dopo è Berisha (B) a sfiorare il pareggio. L’attaccante viene involontariamente servito da un pessimo disimpegno della difesa avversaria e si ritrova completamente solo a tu per tu col portiere, concludendo, però piuttosto frettolosamente e non riuscendo nemmeno a centrare lo specchio della porta. La reazione della formazione finalista dell’anno scorso si fa comunque piuttosto decisa ed è M. Carletti (B) al ’23 a pescare il jolly con un precisissimo tiro a spiovente dalla trequarti che si insacca alle spalle del portiere, per il più spettacolare dei gol della serata. Pareggio meritato e tutto da rifare per Rodano che stava già accarezzando l’idea di arrivare in vantaggio alla fine del primo tempo. Ed è proprio il gol del suo metronomo a galvanizzare La Buca che nei minuti finali si rende pericoloso in più occasioni fino a giungere al gol, negli ultimi minuti di gioco. Una bella azione sulla destra di F. Carletti (B) innesca Boschini (B) il cui tiro a botta sicura viene miracolosamente salvato da Gaddi (R), che non può fare altro che servire il liberissimo Iattarelli (B) che controlla il pallone completamente solo e insacca di sinistro la rete del vantaggio per La Buca. 2-1 per gli ospiti e padroni di casa che vanno negli spogliatoi con la consapevolezza di aver sprecato il vantaggio ottenuto al quarto d’ora del primo tempo.

La ripresa inizia su ritmi piuttosto blandi, come nel primo tempo. Rodano non sembra in grado di reagire allo svantaggio improvviso subito nel finale di primo tempo e La Buca, appare ancora piuttosto confusa nella manovra, facendosi spesso trovare mal posizionata sulle ripartenze. La prima occasione del secondo tempo arriva al ‘4 grazie a Boschini (B) che sfrutta le sue doti fisiche per proteggere bene il pallone al limite e offrire una sponda a Bolognesi (B) il quale non ci pensa due volte e lascia partire un sinistro a giro che si spegne fuori di pochissimo vicino all’incrocio dei pali. Ne primi minuti del secondo tempo Rodano non riesce a venire fuori se non con iniziative personali dei propri uomini la davanti. È Pedroni (R), un po’ in ombra nel primo tempo, a rendersi pericoloso in due diverse occasioni all’8 e al ‘9 arrivando in entrambi i casi a concludere leggermente alto da fuori area in seguito ad iniziative personali. Al ’10 arriva il raddoppio della Buca, ancora con Iattarelli (B) che sfrutta uno splendido passaggio di testa di Boschini (B) su rimessa laterale, si libera di un uomo al limite dell’area e batte l’incolpevole portiere avversario dall’altezza del dischetto del rigore. 3-1 per La Buca che sembra finalmente in grado di esprimere il bel gioco che l’ha portata in finale l’anno scorso. Il gol subito, a differenza di quanto si possa pensare, galvanizza il Rodano che, sin dalla ripresa del gioco, sembra proporsi in avanti con maggiore convinzione. Ed è grazie a             questa maggiore convinzione che la formazione in maglia blu riesce ad accorciare immediatamente le distanze al ’12 con un perfetto diagonale di Pedroni (R) dal limite che sfrutta un passaggio illuminante di Bonaccini (R). Il gol del 3-2 a secco colpisce La Buca che fatica a reagire e rischia il tracollo al ’14 quando Morini (R), batte una punizione insidiosa che viene deviata in angolo dal portiere. E proprio sugli sviluppi del calcio d’angolo arriva il rocambolesco pareggio di Rodano. Il pallone viene deviato da diversi giocatori fino a finire sul ginocchio di Reverberi (B) che ha la sfortuna di reagire d’istinto e colpire la palla che si insacca nella propria porta per la più incredibile delle rimonte. Il pareggio di Rodano, considerato incredibile per il poco gioco espresso dai blu fino alla rete del doppio svantaggio, riapre completamente i giochi e la partita si fa frizzante nei minuti conclusivi. Al ’19 è Bonaccini (R) a sfiorare il gol della beffa su una punizione dalla sinistra che si stampa sulla traversa a portiere battuto. Un minuto più tardi è Morini (R) a sfiorare la rete del 4-3 con un bel sinistro da fuori che si stampa contro il palo alla destra del portiere. Negli ultimi minuti saltano completamente gli schemi ed entrambe le squadre si riversano in attacco alla ricerca del gol vittoria. Ne esce un gioco molto brioso, ricco di capovolgimenti di fronte e di occasioni per ambo le parti che rendono molto divertente la parte finale dell’incontro. Al ’26 è il solito Manfredi a rendersi pericoloso battendo una punizione sulla barriera dalla trequarti e concludendo appena alto sul rimpallo. Al ’29 è Iattarelli (B) da fuori a far vedere che La Buca è ancora viva. La sua girata al volo è di pregevole fattura quanto l’azione sulla destra che la innesca, ma il tiro si spegne sul fondo di poco. Il recupero è corposo, e al ’32 è Morini (R) ad arrivare alla conclusione su una carambola dalla trequarti, andando a colpire troppo sotto il pallone e a spararlo altissimo. L’ultima azione pericolosa arriva nell’ultimo minuto di gioco, su una punizione dal limite dell’area per Rodano che Manfredi spara appena alto. Pareggio giusto alla fine delle ostilità. Squadre molto contratte nei primi minuti e piuttosto confuse nella fase di impostazione. Partita briosa e divertente nel secondo tempo. A La Buca il rammarico di non aver saputo sfruttare la maggiore qualità del centrocampo e il doppio vantaggio, a Rodano l’onore di aver agguantato un pareggio insperato e ad aver continuato a crederci fino all’ultimo arrivando addirittura vicino al vantaggio, che solo i legni della porta avversaria hanno impedito. Nel complesso pareggio giusto.

 

Rodano

Gozzi: 5,5. Compie alcuni pregevoli interventi ma si lascia sorprendere troppo facilmente dal campanile insidioso ma lento di carletti. Nei successivi gol degli avversari non e’ colpevole anche se sul secondo gol di iattarelli e’ un po incerto nell’uscita.

Rinaldi: 5,5. In difesa regge fino a quando gli avversari non accellerano. Sui disimpegni non e’ sempre impeccabile e talvolta sbaglia il controllo. In ogni caso una prestazione decorosa vista la superiore velocita’ e prontezza degli attaccanti avversari.

Gaddi: 6,5. Si schiera dietro assieme al redivivo sibillo e tiene su per buona parte di gara un reparto piuttosto pericolante. Perfetto in ben due salvataggi sulla riga, se il secondo poi non fosse finito del tutto casualmente sui piedi di iattarelli, il risultato finale sarebbe potuto essere diverso per rodano.

Sibillo: 6. Ordinaria amministrazione per lui. Da difensore centrale ha regalato ottime prestazioni prima del ritiro dai campi, ma al campo di via papa giovanni si e’ rivisto a sprazzi il vecchio sibillo dei bei tempi andati. Un po’ troppo sbrigativo nel disimpegno e un po’ leggerino nei contrasti, ma se la difesa per buona parte dell’incontro regge lo si deve anche ai suoi interventi.

Melioli: 6. Partita tutto sommato composta del piccoletto del rodano che, nonostante la stazza, copre bene la posizione in fase difensiva e aiuta la squadra in fase di manovra. Un po troppo sbrigativo e impreciso col pallone tra i piedi, riesce comunque a fare una discreta partita mettendo in campo tanta voglia, corsa ed energia.

Ghidoni: 6-. Partita di cuore la sua. Si piazza da una parte e cerca di spingere e coprire da buon esterno, concedendosi a volte qualche sgroppata in avanti. Quando parte palla al piede e’ un dolore per gli occhi e per i suoi compagni dato che perde alcuni palloni preziosi nella propria meta’ campo, ma la grinta c’e’ e va premiata, anche perche’ in copertura non se la cava affatto male.

Bittesnich:6. Inpassato ci ha gia’ abituato a buone prestazioni, frutto soprattuto di una grande facilita’ di corsa e di una straordinaria capacita’ di non mollare mai. Anche stavolta che si alterna in fase difensiva e di costruzione sul lato destro si mette in mostra per le sue doti e sorregge la squadra nel momento piu’ difficoltoso, aiutandola a dare il la alla rimonta.

Baldi: 6. Il geometra di centrocampo gioca piuttosto basso nel primo tempo, per poi alzarsi pian piano col procedere del gioco. Compie alcune coperture provvidenziali, sfatando la sua nomea di giocatore “leggerino” sui contrasti. In fase di impostazione fornisce buoni palloni ai compagni anche se pecca ancora un po’ di macchinosita’ nelle ripartenze veloci.

Morini: 6,5. A lui veniva chiesto di dare geometrie e profondita’ alla squadra e risponde al suo compito in modo discreto. Con un pizzico di calma in piu’ sarebbe in grado di sfornare palloni d’oro per gli attaccanti, ma pecca di troppa fretta in circostanze chiave. Il sinistro c’e’ e si sente. Colpisce un palo sul finire di partita che grida ancora vendetta.

Ferrari:6. L’arnold schwarzenegger di rodano se lo ricordano tutti per una facilita’ di corsa rara e per un sinistro da far tremare i portieri avversari. Il mancino c’e’ ancora e a sprazzi si vede, la spinta, invece viene un po a mancare e l’assenza delle sue sgroppate dal lato sinistro del campo si fa sentire. Compie comunque azioni importanti e, quando accellera si rende pericoloso nei pressi dell’ar: avversaria.

Mazzieri: 6. Nel primo tempo si limita a fare il lavoro sporco a centrocampo aiutando i suoi a reggere alla qualita’ del centrocampo avversario. Esce fuori nel secondo tempo, spingendosi in avanti palla al piede facendo vedere buone qualita’ di palleggio a ridosso dell’area avversaria. Arriva anche alla conclusione in un paio di occasioni anche se e’ murato bene dalla difesa avversaria.

Bonaccini: 6,5. Gioca basso nella linea mediana dei suoi cercando di dare il via alla manovra dei suoi. Nel primo tempo e’ un po in ombra e la qualita’ del suo gioco ne risente, ma nel secondo tempo esce fuori e prima regala un bell’assist a pedroni, poi sfiora il gol con una traversa su calcio di punizione frutto del suo piede vellutato.

Pedroni: 6,5. Nonostante si ostini sempre a cercare di fare la cosa piu’ difficile palla al piede, i numeri ce li ha e si vedono. Bello il diagonale in occasione del gol, come alcune occasioni offensive in cui fa valere la sua prestanza atletica per avere la meglio nell’uno contro uno. Copre bene la posizione e si fa trovare attento su ogni pallone giocabile che passa dalle sue parti. Se imparasse a giocare un po’di piu’ di sponda invece che cercare la soluzione personale, probabilmente ne trarrebbero vantaggio il suo gioco e la sua squadra.

Manfredi: 7,5. Il migliore dei suoi. Quando tocca palla la difesa della buca va spesso in apnea. Magnifico il doppio dribbling con cui si libera sulla destra in occasione del gol, tiene sempre in apprensione gli avversari con giocate di fino, sponde intelligenti e punizioni pungenti. Davvero un’ottima prestazione da parte sua.

 

La buca

Gualandri: 6. Fa il suo esordio in porta un po’ a sorpresa al posto di berisha scatenando alcune polemiche all’interno dello spogliatoio. Assolutamente incolpevole in tutte (o quasi) le azioni da gol, si fa trovare sempre preparato quando viene chiamato in causa. Pecca di leggerezza in alcune uscite ma si riscatta con un paio di parate notevoli.

Cattini: 5,5. Schierato in difesa soffre parecchio le incursioni degli avversari. Tiene discretamente la posizione anche se si fa cogliere spesso impreparato nel disimpegno, regalando molte ripartenze pericolose agli avversari. La posizione probabilmente lo penalizza eccessivamente, ma la prestazione, soprattutto in fase di contenimento, tutto sommato non e’ da buttare.

Zampou: 6. Si piazza nel centro della difesa e da li non si muove per tutta la partita. Ha l’ingrato compito di tentare di fermare il duo manfredi-pedroni e non sempre ci riesce con le buone. In ogni caso tiene bene la sua posizione, lotta su ogni pallone e non ci pensa due volte quando e’ ora di spazzare da buon ultimo uomo di difesa qual’e’. Promosso anche stasera.

Reverberi: 5. Premesso che sull’autogol ha meno colpe di quante gliene si voglia imputare, la sua non e’ comunque una prestazione da incorniciare. Confusionario, scorrazza per il campo alla caccia del pallone senza sapere bene cosa fare ne dove stare, complice anche la generale mancanza di organizzazione dei compagni. La difesa non e’ esattamente il suo mestiere, quindi onore a lui per essersi sacrificato in un ruolo difficile. Siamo sicuri che schierato in ben altra posizione sapra’ far valere il suo contributo e il suo grande impegno agonistico in maniera migliore.

Andrea filippi: 6. Si piazza esterno basso difensivo e, senza troppe sottigliezze, ci mette grinta e convinzione su ogni palla che gli capita a tiro. Un po’ impreciso palla al piede e un po’ disattento sulle ripartenze, ma in fase difensiva copre quasi sempre bene e impedisce agli avversari di attaccare. Da sottolineare il fatto che e’ costretto a chiedere ben due volte il cambio, segno che quando e’ in campo ce la mette proprio tutta (o ch non ne ha proprio di suo!?)E questo e’ sempre da apprezzare.

Alessandro filippi: 6-. Gioca sull’esterno come il fratello ma, a differenza di lui, cerca di spingere in avanti con piu’ convinzione. Per buona parte della partita copre e corre bene, poi si fa un po’ risucchiare dal problema di tutta la buca e perde spesso la posizione in fase di copertura. Impiegato come esterno puro con capacita’ di far della strada, magari sovrapponendosi con f. Carletti, avrebbe probabilmente dato grossi grattacapi alla difesa avversaria.

Montanari: 5,5. Nonostante io abbia assistito a tutta la partita e lui ne abbia giocata una buona porzione, non sono riuscito a capire in che ruolo giocasse. Azzardando per ipotesi che fosse sull’esterno si fa trovare spesso nel posto sbagliato al momento sbagliato, non trovando mai la sua posizione in campo e facendosi trovare irreperibile in fase difensiva. Le poche volte che entra in partita, comunque, compie buone cose, ma pesa sulla sua valutazione la troppa improvvisazione sua e della squadra nell’interpretare fantasiosamente i ruoli in campo.

F. Carletti: 6. All’inizio si piazza in mezzo al campo e sembra anche una buona soluzione. Lui che nasce esterno, potrebbe regalare geometria ad un centrocampo che ha in suo fratello l’unico perno. Invece nel secondo tempo svaria molto facendosi trovare spesso a ridosso delle punte e talvolta in fascia, attirato dalla sua naturale predisposizione a sgroppare dal lato destro del campo. In fase di possesso palla e’ uno dei piu’ propositivi e lascia andare degli ottimi palloni per gli avversari. In fase di copertura pecca un po’ di eccessiva leggerezza facendosi trovare a volte fuori posizione e impreparato, ma la sua prestazione e’comunque da salvare pienamente.

M. Carletti: 7. Tiene su il centrocampo della buca praticamente da solo. Corre avanti e indietro per il campo, lotta e scanchera su tutti i palloni. Non e’ sempre preciso in fase di impostazione ma quando si tratta di trovare la spinta e la cattiveria agonistica, lui ne ha da vendere. Impreziosisce la sua partita con un gol dalla distanza da cineteca. San ciccio.

Berisha: 5,5. Schierato a sorpresa in attacco, gioca pochi minuti in entrambi i tempi entrando anche in polemica con alcune scelte della squadra. Si divora letteralmente un gol da solo davanti al portiere, ma al dila’ di questa grossa pecca, gioca cercando di sopperire alle sue carenze tecniche con corsa e forza di volonta’, dimostrando che se gioca con tranquillita’ il suo per la squadra e’ benissimo in grado di farlo. Lo aspettiamo in campo al prossimo incontro, magari schierato ancora da attaccante!

Boschini: 6,5. La davanti fa valere la sua stazza e la sua tecnica tenendo sempre impegnati i difensori avversari. Si rende meno pericoloso del solito anche grazie alla copertura asfissiante degli avversari, ma regala un bell’assist di testa per la seconda rete di iattarelli ed entra, battendo il fallo laterale, anche nell’azione del gol di carletti. Pecca ancora troppo di leziosismo e della sua voglia matta di dimostrarsi in grado di fare tutto da se’, ma da una grossa mano ai suoi compagni la davanti e si dimostra saggio anche nella difficile gestione dei cambi.

Bolognesi: 6. Partita strana la sua. Gioca in avanti per quasi tutto l’incontro e alterna momenti brillanti a minuti di buio pesto in cui sparisce quasi dal campo. Nel primo tempo va al tiro con una facilita’ impressionante e nella ripresa sfiora anche un eurogol concludendo un sinistro a giro a pochi centimetri dall’incrocio dei pali. Non sempre attento e a volte troppo egoista, si lascia sfuggire in alcune occasioni l’opportunita’ di creare dei grattacapi agli avversari.

Iattarelli: 8. Migliore in campo. Sfrutta la sua velocita’ nel migliore modo possibile, facendosi trovare lesto su ogni pallone giocabile e capitalizzando al massimo le due piu’ ghiotte occasioni che gli sono capitate. Pur non giocando tutta la partita segna, corre per due e da brio alla manovra offensiva dei suoi, mettendo sempre in seria difficolta’ la difesa avversaria che, quando e’ in campo, trova molta difficolta’ nel fermarlo. Spietato.