Marcatori:  10’ A. Golinelli (assist L. Golinelli), 16’ A. Golinelli, 29’ D. Albertini [Fionda], 32’ Gualandri (assist Bimbi), 47’ autogol Leone, 57’ Boschini (assist Iattarelli)

IL COMMENTO

E’ la serata di Coppa che decide chi andrà in finale e nel derby Fola – La buca non mancano certo le emozioni. La fola ha bisogno di segnare 4 gol e non subirne per accedere alla finale, compito davvero arduo per i ragazzi di Mr. Morelli. Ma i suoi ragazzi ci credono e già dall’inizio fanno vedere a tutti che non si sono affatto arresi al 5-1 dell’andata. Dopo i primi 10 minuti di studio in cui possiamo annotare soltanto un tiro di Ferri ed una punizione di Fionda che possiamo definire tutt’altro che “pericolosi”, il match si sblocca. Golinelli senior batte velocemente una punizione dando palla al fratello, che con una rasoiata dai 20 metri batte un incolpevole Valeriani.
E’ 1-0 FOLA. CHI BEN COMINCIA….
La Buca prova subito a reagire ma una buona incursione di F. Carletti viene neutralizzata da un puntuale Agnesini. Ci prova anche Boschini, ma alla Fola fa solo il solletico. E allora ci pensa ancora Andrea Golinelli, che mostra le sue doti da gran tiratore da fuori con una botta tremenda di collo dai 25 metri che si infila all’incrocio della porta della Buca. Eurogol per lui al 16esimo.
E’ 2-0 FOLA. ORA CI CREDONO.
In panchina i giocatori della Buca iniziano a capire che potrebbe succedere davvero il disastro. Tutti gli orange URLANO, predicando “calma” in modo a dir poco ossimorico. Non è certo così che si infonde tranquillità ad una squadra in difficoltà. Ed infatti dopo l’ennesima bella combinazione tra Golinelli L. e Fionda al 19’ che però non arrivano alla conclusione, Bimbi sbaglia da 1 metro il gol sicurezza per i suoi, rispecchiando tutta la pressione e l’agitazione tra le fila della Buca. Tutti sono convinti che ormai si andrà al riposo sul risultato di 2 a 0. Tutti, tranne gli indomabili giocatori della Fola. Infatti al 29’ Golinelli L. fa il fenomeno e salta tre avversari con una serpentina pazzesca, poi serve Lupo che spara un cross basso verso il centro dell’area della Buca. Valeriani respinge male e Fionda insacca.
E’ 3-0 FOLA. NE MANCA SOLO UNO.
Resta giusto il tempo per una punizione di Fionda di poco alta sopra la traversa. Si va al riposo con la Fola ad una sola rete dal miracolo e Carletti M, che si rende conto della situazione dei suoi, cerca di dare una strigliata alla squadra.
Ad inizio secondo tempo sembra proprio che Boschini ed i suoi abbiano assimilato le parole del loro leader e al 2’ di gioco il giovane Bimbi batte una bella punizione dalla trequarti su cui interviene Gualandri di testa beffando Agnesini nel tentativo di compiere un uscita al quanto goffa.
E’ 3-1 FOLA. IL GOL DELLA SICUREZZA
Ora per la Fola si fa davvero dura e si va verso 10 minuti davvero avari di emozioni in cui però la palla è sempre tra i piedi di Tirelli e company. Al decimo è proprio lui, su angolo di Davoli, a staccare di testa indisturbato, ma il pallone si stampa sulla traversa. La panchina della Buca è furibonda, ed in effetti è la terza occasione consecutiva in cui i loro compagni lasciano qualche giocatore troppo solo in area. La partita inizia ad incattivirsi e le squadre iniziano a commettere tanti falli, ma per fortuna l’internazionale Rabotti, dall’alto della sua esperienza pluriennale fischia e comanda come serve. Poco da annotare fino al 15’ se non una grande uscita palla al piede di Farinelli nello stretto che gasa i suoi che lo applaudono quasi come se avesse segnato un gol. A metà secondo tempo infatti tocca a Montanari mangiarsi un gol grosso come una casa. Anche lui ad un metro dalla riga di porta la mette fuori di testa su un gran assist di Ciccio Carletti e per la Buca la sicurezza del passaggio in finale ancora non arriva.
2 minuti dopo, però, Gualandri batte una punizione apparentemente innocua dal cerchio di centrocampo su cui però interviene maldestramente Leone che devia il pallone di testa e segna nella propria porta.
E’ 3-2 FOLA. IL GOL CHIUDE DEFINITIVAMENTE IL MATCH.
Peccato, perché ora la partita è davvero chiusa, dato che la Fola ora dovrebbe segnare 4 gol per poter passare il turno. Al 23esimo, infatti, dalla nostra postazione possiamo assistere al triste spettacolo di una sfilata di campioni, tra cui citiamo i fratelli Golinelli e il regista Tirelli, che abbandonano sconsolati e a testa bassa il campo per lasciar spazio a chi in questa CdC ha giocato meno. Una notizia di cronaca ci mette al corrente che Tirelli e Farioli hanno abbandonato il campo per trovare maggior fortuna in un altro torneo e ci sono riusciti. Siamo contenti per loro e speriamo che riescano a tenere alto il nome di Montecavolo in tutta la provincia.
Ma al Parroquial si continua a giocare e dopo che Iattarelli si fa 30 metri di campo per tenere in gioco un pallone apparentemente destinato a spegnersi sul fondo, l’attaccante degli orange riesce a servire capitan Boschini, che con una conclusione dal limite e tanta complicità del numero 1 della Fola riesce a segnare il pareggio per i suoi.
E’ 3-3. BUCA ORMAI IN FINALE.
La partita, che ormai sotto l’aspetto del risultato ha ben poco da dire, purtroppo finisce nel peggiore dei modi. Una scaramuccia nell’area della Buca tra Fionda e Gualandri sfocia in una brutta disputa tra i 2, che devono essere separati dai loro compagni per non arrivare alle mani. L’arbitro Rabotti, giustamente, espelle entrambi (tra l’altro già ammoniti,entrambi per protesta). Su questa scena che mai vorremmo vedere alla CdC ma che purtroppo non rappresenta un caso isolato nel calcio dei giorni nostri, cala il sipario sul match. 

La partita è stata ricca di emozioni e ha presentato anche sprazzi di gran calcio (vedi seconda e terza rete della Fola), ma è stata purtroppo anche teatro di scene che non devono vedersi su un campo parrocchiale. In campo, ma anche fuori! Troppa cattiveria, troppo nervosismo e troppa poca voglia di arrivare al campo per giocarsela e basta. Pessimo esempio per il nostro torneo. Ci piacerebbe tornare a vedere una semifinale di ritorno in cui due avversari a fine partita si dicono “oh bomber, ci vediamo il prossimo anno… e al prossimo giro vinciamo noi!”, non “oh bomber, ci vediamo dopo… e fidati che le prendi!”.

BELLEZZA DELLA PARTITA VOTO 7,5.

SPIRITO DI GIOCATORI E TIFOSI VOTO 4.

….. che sia davvero #l’annodella??

 

PAGELLE –  FOLA

AGNESINI: Nel primo tempo sembra destinato ad una serata da spettatore non pagante, ma purtroppo per lui nel secondo tempo diventa protagonista (in negativo) per i suoi. Sciagurata l’uscita su cui concede il primo gol alla Buca, quello che taglia le gambe ai suoi. Non irresistibile nemmeno sul terzo gol di Boschini. Serata dura per lui. Voto 4,5. Maldestro

ALBERTINI D: Nel primo tempo siede comodamente in panchina ad assistere allo show dei suoi. Nel secondo tempo entra e anche se non ha la decisione e la cattiveria agonistica dei più esperti, prova comunque qualche azione verso la porta avversaria ed un paio di conclusioni. Lo specchio della porta però resta ancora un’utopia. Voto 5,5. Impreciso

LEONE: Il roccioso centrale della Fola gioca un primo tempo esemplare come sempre, ma nel secondo un po’ per sfortuna ed un po’ forse per la mancata intesa con il suo portiere trasforma in autogol una punizione calciata a chilometri di distanza. Il suo reparto non tiene più e nella ripresa incassa un gol ogni 10 minuti. Voto 5,5. Sfortunato

GRASSELLI: Il suo piede è stato paragonato più e più volte ad una mazza da golf, ma non certo per la precisione. Ed infatti anche stasera mostra quanto sappiamo bene di lui. Corre e si sbatte, ma con la palla tra i piedi diventa difficile. Voto 5,5. Putter

FARIOLI: Nel primo tempo si nota meno, anche perché la Buca si fa vedere poche volte dalle sue parti. Nel secondo invece prova a lottare ma va a fondo con tutta la squadra. Quando si accorge che non c’è più niente da fare va in cerca di fortuna in quel di Albinea. Voto 6. Pizzeca e fuja.

TIRELLI: Primo tempo in cui recupera palloni in quantità industriale e li ridistribuisce ai compagni con gran classe. C’è chi dice sia merito dello scarpino comprato da un fenomeno come Macca e c’è chi dice che sia merito della sua profonda indole sudamericana. Noi non sappiamo esprimerci, possiamo soltanto ricordare un suo colpo di testa che si stampa sulla traversa e la sua presenza sul sedile passeggeri di Farioli in direzione Albinea. Voto 6,5 Amicone

MASCIULLI: Il ragazzo stasera fornisce una prestazione più opaca del solito. Non riesce a fare sua la fascia come nelle sue serate migliori di Coppa. Prova qualche azione offensiva ma sembra sempre spento e poco deciso. Stasera serviva qualcosa in più da parte di tutti. Voto 5,5. Passo indietro

BONDI’: Stasera ha poco spazio, ma la posta in palio era davvero alta e lui la sua perla l’aveva regalata già contro il tripoli di Carano&co. Alla sua prima apparizione alla CdC ha raggiunto svariati risultati ottimi: 1 gol fatto, la semifinale, il record di tifosi “appresso”. E il premio lergh ai szoven deve ancora essere assegnato….Voto 5,5. Idolo delle folle

GOLINELLI A.: Il migliore dei suoi. Precisione e potenza nel tiro devastante. Cattiveria agonistica da invidiare. E poi corre, recupera palloni, serve assist. Veramente gran bella partita e gran bei gol, con il secondo destinato a restare negli annali di questa edizione della Coppa. Stava per riuscire a portare in finale i suoi, ma ci dovrà riprovare il prossimo anno. Per noi, guardarlo giocare così è davvero un piacere. Voto 8. Trascinatore

LUPO: Stasera un po’ meno in forma del solito. Corre per 3, ma ci aveva abituato a vederlo correre per 6. Comunque bravo a capitalizzare nel migliore dei modi la bella serpentina del suo Capitano servendo l’accorrente Albertini. Voto 6. Si può dare di più

ALBERTINI (FIONDA): A lui vogliamo dare due voti. 7,5 per quanto mostrato in campo: nel bene e nel male lui segna sempre, e anche quando la Fola inizia a calare, lui su punizione è sempre pericoloso. Poi, però, si porta a casa un bel 4 per il litigio nel finale con il collega Gualandri, e l’espulsione macchia la sua buona prestazione. Se facciamo la media: Voto 5/6. Prima lo stile, poi il pallone

BONACINI: Anche lui passa il primo tempo a fare lo spettatore e sale nel secondo, quando la squadra ha quasi finito le energie e la carica di inizio partita. Di lui ci piace che durante una partita tesa e cattiva (come già ampiamente detto) rifila al suo diretto marcatore un “pannetto”, del tutto involontario, di quelli che alla coppa alla fine fa sempre piacere prendere. L’avversario si alza, lo guarda, e lui chiede scusa e gli mostra uno di quei sorrisoni a 32 denti che fanno davvero bene al calcio. Voto 6. VI vogliamo così… (Con o senza kilt)

DAVOLI: Per il ragazzo del ’99 si tratta comunque di un buon primo anno. La semifinale è un bel traguardo ed è un peccato non poterlo vedere in finale contro Scampate, ci sarebbe piaciuto vederlo sfidare l’amico Bertolini nella partita delle partite. Ormai specialista dei corner, anche oggi ne piazza uno perfetto sul testone di Tirelli, che però non sfrutta al meglio il bel cross del compagno. Ragazzo di sicuro avvenire. Voto 6. Work in progress

GOLINELLI L: Immenso. Personalmente non mi sono perso una partita della Fola quest’anno, se non il 5-1 dell’andata. Quindi valuto quello che ho visto personalmente. Ogni partita segna, regala assist al bacio o dà il via ad una valanga di potenziali azioni da gol. La serpentina con cui salta come birilli i giocatori della Buca e dà il via all’azione del terzo gol è veramente splendida. Sul primo gol invece il tocco per il fratello sembra quasi voler dire “Vai Andre, pensaci tu”. E ci ha pensato lui. Voto 7. Condottiero

PAGELLE – LA BUCA

VALERIANI: Sui 2 gol di Golinelli Jr non può che applaudire il suo avversario. Sul terzo, invece, dovrebbe fare di più. Il pallone messo in mezzo da Lupo andava bloccato, o per lo meno respinto meglio e non lasciato lì per diventare facile preda del bomber della Fola. In finale serve mostrare più sicurezza perché ci sarà sicuramente da soffrire. Voto 5,5. Aspettando bomber Ferri…

FARINELLI: E’ stata una sorpresa la sua solidità difensiva per la Buca. Rispolverato dopo un buon periodo di inattività (calcistica s’intende), quest’anno ci ha mostrato che sa ancora bene come si difende la propria area dagli avversari. Bello vedere come a metà secondo tempo tutta la panchina si alza ed applaude per una sua uscita palla al piede nello stesso. Ora solo bomber Ferri lo separa dalla vittoria finale. Ne vedremo delle belle. Voto 6. Ritrovato

FILIPPI AL: Nel primo tempo quando i giocatori della Buca non sanno nemmeno loro cosa stanno combinando, lui è l’unico che continua a giocare come sa, con grinta e senza perdere la testa. Quasi come se sapesse già che al termine della partita, in finale ci sarebbe stata La Buca. Nel secondo tempo, complice una Fola più scarica ed imbambolata, ha più spazio per spingere e lo fa senza farsi pregare troppo. Voto 6,5. Soldato

GUALANDRI: Come per il collega della Fola, anche a lui diamo due voti. 7 per quanto fatto vedere in campo. Segna il primo gol, quello che taglia le gambe ai marron-verdi e propizia il secondo con una punizione tutt’altro che pericolosa, ma su cui poi Leone combina il fattaccio. Non prende un voto più alto perché comunque nel primo tempo ha guidato una difesa rea di aver subito 3 gol. Poi diamo anche a lui un bel 4 per il litigio finale con Albertini. E perché non si può farsi ammonire per una protesta così plateale al 10’ di gioco su un fallo inutile a centrocampo. Anche qui la media è insufficiente. Voto complessivo 5,5. Be quiet!

FILIPPI AN: Non troppo in forma stasera, a fine primo tempo Carletti M. lo stramaledice (con affetto) dalla panchina perché si butta in avanti su tutti i palloni, lasciando delle voragini in difesa dal suo lato. Tatticamente non perfetto, ma c’è chi dice che dopo aver saputo dal fratello che tanto la Buca sarebbe andata in finale, lui sia sceso in campo solo per provare degli allunghi di allenamento per giovedì sera. Staremo a vedere, Bertolini e gli altri sono avvisati. Voto 5,5. Personal-trainer

FERRI: Oggi nel primo tempo lì a centrocampo quelli della Buca ne han viste proprio poche. E lui non è da meno. La sua prestazione conta un paio di conclusioni alte e poco altro. Più abile invece quando a fine partita deve convincere lo staff ad ottenere una porzione di patatine gratis. Un paio di belle parole, un sms di affetto a notte inoltrata e Pepo si è già innamorato di lui. Pare che per giovedì sera abbia invitato amici e parenti per far una tavolata sotto i tendoni del circolo. OFFRE PEPO. Voto 5,5. Raccomandato

BOSCHINI: Il capitano nel primo tempo non sembra riuscire a predicare calma in modo convincente. La sua squadra è disunita ed anche lui non brilla e non sembra mostrare la lucidità delle serate migliori. Nel secondo tempo però riesce a registrare la sua squadra ed alla fine si toglie anche la gioia personale del gol, con un aiutino di Agnesini. Partita a due facce, un po’ come per tutti stasera. Voto 6. Sempre presente

BIMBI: Poteva costargli molto caro il gol che sbaglia nel finale di primo tempo. L’errore è di quelli grossolani, ma giusto il tempo di tornare in campo e serve con una punizione al bacio Gualandri che segnerà poi il primo gol dei suoi. Come per tutti i ragazzi della sua giovane età, gli errori ci stanno. L’importante sono impegno e dedizione, e a lui non mancano. Voto 6. Croce e delizia

MONTANARI: Anche lui si mangia un gol facile facile, ma a differenza del compagno di squadra non combina molto per farsi perdonare. Prende anche un calcione a fine primo tempo che lo fa innervosire, ma citando i suoi compagni di squadra in panchina “Se non ti metti i parastinchi…..” Voto 5. Imprudente

FRIGGERI: Come ormai da consuetudine ha un tempo di gioco limitato. I giocatori della Buca sanno che ci sarà un momento in cui lui si girerà e dirà “non ne ho più ragazzi”. Ma sanno anche che prima di arrivare a dirlo ci avrà dato fino alla morte, ed è questo quello che apprezziamo di lui. La tecnica di base è quella che è, ma almeno lui corre e tenta sempre di combinare qualcosa. Voto 5,5. Sempre in agguato

CARLETTI F: Dopo i miracoli del match di andata stasera non brilla come dovrebbe. A metà primo tempo se ne rende conto e torna in panchina, dopo aver mandato all’aria una buona azione con un tocco volante molto difficile ed aver fatto infuriare (giustamente, aggiungiamo noi) il fratello. Dalla panchina aiuta e consiglia i suoi, mentre anche quando rientra in campo non risulta decisivo, ma non è poi mica sempre domenica. Oggi va così, giovedì chissà. Voto 5,5. Incompiuto

CARLETTI M: In campo guida i suoi e cerca di mettere ordine. Dalla panchina, pure. I suoi consigli e la sua saggezza sono un’arma in più per la Buca, probabilmente una di quelle che ha consentito alla squadra di arrivare in finale. A fine primo tempo infonde la carica giusta nei suoi, che nella ripresa ne segnano tre e lo fanno contento. Dispiace aver finito i panini da hot-dog e non aver potuto farlo contento anche noi. Lo staff si scusa. Voto 6,5. Condottiero (ma senza hot-dog)

IATTARELLI: Dopo un consulto sulle metodologie di riscaldamento con il DS Briselli in panchina, entra e prova a rianimare un inizialmente spento attacco della Buca. Ci riesce a tratti, ma è veramente esemplare quando si fa 30 metri per tener in gioco un pallone che riuscirà poi a servire a Boschini che segnerà la rete del 3 a 3. Può essere il jolly della buca in finale. Voto 6. Velocista

 

ARBITRO RABOTTI: Come dissi a fine partita “meno male che c’era Rabbo”. La partita si incattivisce spesso e non è per niente facile per la punta di diamante del nostro settore arbitrale. Lui però nel complesso sbaglia davvero poco, ma soprattutto sono fondamentali la sua decisione e la sua esperienza per non far saltare i nervi alla quasi totalità dei giocatori che sentono molto la pressione per la posta in palio, che era davvero alta. Giusto ammonire Albertini e Gualandri per proteste, giusto espellerli nel finale. Vedremo come se la caverà nel TdV con gli shoot out. Per ora , ben fatto. Voto 7. L’uomo giusto al posto giusto

 

MAURIZIO BRISELLI: Come non poter pagellare il vero Man of the Match della serata. In panchina della Buca dispensa consigli ed annotazioni tattiche in modo esemplare. In una sola sera veste i panni di motivatore, direttore sportivo, fisioterapista, commentatore tecnico e raccattapalle. E non sbaglia un colpo in nessuna di queste vesti. A Iattarelli fa notare la similitudine esistente tra i suoi muscoli ed una Bridgestone di alta qualità: “Entrambi vanno scaldati bene, se vuoi davvero correre forte”. Iattarelli annota tutto ed una volta in campo si comporta come già abbiamo riportato. Il Mauri a fine partita  invece chiama casa e chiede di preparargli una camomilla calda per poter stemperare la tensione e per potersi rilassare dopo 3 ore di duro lavoro giù al campo. Te la meriti tutta. Voto 8. Tuttofare