L’aria elettrica che circonda il campo è palpabile. La sfida vale una stagione, e ben lo sanno i calciatori che scendono nell’arena. Perché di corrida si tratta. Bisogna solo stabilire se il torero che materà a suon di banderillas la vittima sacrificale si destreggia nelle file dello Scampate o del Tripoli. E, come si vedrà, l’interrogativo presto viene risolto. Le due compagini partono con il freno a mano tirato, si studiano, conoscono il valore della posta in palio. Ma ecco che entra in scena l’uomo del destino: Piermattei, assoldato a suon di milioni nel calciomercato invernale, mette a segno una cinica doppietta nell’arco di due minuti, affossando le già frivole speranze degli avversari. Se il calcio fosse una scienza esatta, la partita sembrerebbe chiusa e impacchettata. E invece no, perché Belli cala l’asso dalla manica, accorciando le distanze con una sforbiciata vincente che neanche a Copacabana. Trascinato da un turbinio di emozioni, il Tripoli si riversa all’attacco secondo una tattica a dir poco garibaldina. E subito viene punita da un grossolano errore del proprio portiere, su un innocuo traversone di Albertini. Si va al riposo sul 3-1.

La ripresa vede capovolgersi le gerarchie instauratesi durante la prima frazione di gioco. Masciulli indovina l’incursione nell’area altrui infilando una parabola letale, seguita dieci minuti dopo dall’autogol di F. Bertolini (47’) che riporta la sfida campale in parità. I supporters sono in visibilio, il match diventa una bolgia, con gli spiriti che si accendono. Ma quando tutto sembra deciso, ecco che riappare il torero, pronto a imprimere il colpo di grazia. Piermattei con due gol di pregevole fattura costringe il Tripoli alla resa, lasciandolo sanguinante e riverso su sé stesso. E può finalmente uscire dall’arena,, tra gli applausi della folla in festa.

PAGELLE

TRIPOLI

BULDRIGHINI 5,5 Partita dalle due facce per lui. Parte con alcuni interventi esaltanti per poi ricadere nell’incubo che sta accompagnando ogni sua prestazione nella Coppa. Comunque una delle sue prove più discrete, guardando anche al passivo delle altre partite.

A. MROZ 5,5 Audace anche troppo, la fortuna non lo aiuta. In difesa fa quel che può, ma gli avversari gli sgusciano dappertutto come moscerini impazziti. Fatica a trovare la giusta soluzione.

PINTO 5 Goliardico negli interventi, combina qualche bravata di troppo sulle ripartenze dello Scapate. Candidato al Premio Simpatia 2013.

VECCHI 5,5 Non di rado cade in un goffo affanno, ma tiene bene la posizione e senza di lui la squadra rischierebbe il naufragio. Tecnica da affinare.

MACCA 6 Sembra uno yo-yo tanto scavalla su e giù per il campo. Corre per tre ma arriva poco lucido quando si tratta di finalizzare. Ammirevole e mai domo.

MASCIULI 6,5 Trova la rete con una felice incursione. Gioca una delle migliori partite della sua carriera fungendo da frangiflutti.

CARANO 6 Prevale sulla maggior parte dei contrasti aerei, facendo prevalere la sua fisicità. Sempre nella propria zona di competenza, mal supportato dai compagni.

BELLI 6,5 Di gol così se ne vedono pochi, soprattutto alla Coppa. Ma ciò che ha fatto lo potrà raccontare ai nipotini, perché una rovesciata così è più di un gol, e vale per sempre.

M. MROZ 5,5 Non riesce ad andar via quando vuole, viene spesso contrastato con successo. Macchinoso e con idee un po’ confuse.

CERRELLI 6 Prova a vestire i panni carioca, ma il Carnevale di Rio è già passato da un pezzo. Il sambodromo non fa per lui, e presto se ne accorge.

BONACINI 5 Una prestazione opposta a quella contro il Cerro, dove aveva timbrato un gol di rapina. Marcato duramente dai difensori di Scampate, non è libero di costruire e finalizzare come vorrebbe.

PAGELLE SCAMPATE

ROSSI 5,5 Fa buona guardia, ma prende due gol nell’area piccola e non s’intende con il compagno sull’episodio dell’autorete. Rimandato alla prossima. Ma, come diceva Saba, “della festa anch’io son parte”.

BEZZI 6 Difensore anni Sessanta, quando si tracciava una linea sul campo e al di là non si passava. Palla o gambe, almeno una delle due non passa. Rudimentale ma efficace alla lunga.

P. BRAGLIA 6,5 Con i lenti attaccanti del Tripoli ha vita facile, e può concedersi qualche sgroppata elegante nella trequarti avversaria. Atletico.

F. BERTOLINI 6 Segna nella porta sbagliata dopo aver cercato con insistenza il gol veleggiando costantemente sulla fascia. Partita bizzarra per lui.

D. BRAGLIA 6,5 Determinato e tenace, dotato anche di una buona tattica. Mente sana in corpo sano.

M. BERTOLINI 6 Calciatore con un istinto ancestrale per il calcio, non supportato da un’adeguata tecnica. Beati monoculi in terra caecorum.

ALBERTINI 6,5 Prova di quantità e sudore, come giusto premio arriva la segnatura, seppur su un errore del portiere. Leone per un giorno.

GIOVANNELLI 6 Marca stretto l’avversario, senza concedergli un metro. Non bada tanto al sottile, con un paio di interventi in ritardo che lo portano vicino all’ammonizione.

A. MAZZIERI 6 Collante tra difesa e attacco , azzecca qualche cambio di gioco e ne sbaglia parecchi. Quando si tratta di far legna però c’è.

BAROZZI 6 Prova incolore ma solo in apparenza. Quando c’è da arretrare nella propria metacampo è sempre il primo a tornare. Si sacrifica.

PIERMATTEI 8,5 Alegria do povo. E’ il Garrincha di Scampate. Firma quattro gol e si trova ad occhi chiusi con i compagni. Entusiasma la gente come solo un artista del “futebol” sa fare. Sulla fascia inventa e crea, dimostrando anche una certa saggezza tattica. Ha la grazia del ballerino.