Marcatori: 7’ Macca, 40’ G. Cerrelli

Ammoniti: Mazzieri

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Il tifoso di Scampate

È finita. 2 a 0. Risultato mai in discussione. Sic transit gloria mundi.

Resta quell’amaro in bocca per la terza finale gettata alle ortiche negli ultimi cinque anni. Credo sia un fattore psicologico, troppa approssimazione. Dio sta nei dettagli, diceva Dostoevskij. Dubito che in via Montegrappa e dintorni qualcuno sia dedito ai classici russi.

Aveva ragione il Briselli l’altra sera. La Coppa la vince chi ha l’attaccante e il portiere, il resto non conta. Ferri, sempre sia lodato, se n’è andato zoppicante dopo neanche mezzora di gioco, e con lui le nostre speranze, le nostre illusioni, i nostri sogni. Mentre si dirigeva in panchina, il volto contratto, sparivano negli altri uomini l’ardore e la vitalità necessari per una reazione. Una reazione che chi non si sarebbe aspettato?

Ferri forse ha nascosto i limiti di Scampate, come quando da bambini si cerca di far sparire i cocci del vaso rotto senza che mamma se ne accorga. La squadra si trascinava pian piano, senza il benché minimo scatto d’orgoglio, verso una sconfitta ingloriosa. Gregari senza il capitano, pecorelle smarrite.

Un cero a Sant’Antonio andrà acceso per l’anno venturo. Per rimuovere ciò che ho visto e riportare ciò che avrei voluto vedere. Scampate ha sempre camminato a testa alta e schiena dritta. Non questa sera. Via Montegrappa stasera ha quella lugubre aura che accompagna le veglie nei cimiteri. Nada mas.

Il tifoso di Tripoli

Che festa sia, e sia grande festa. È il trionfo di chi non ha mai mollato un centimetro, di chi si è saputo rialzare dopo le cadute degli ultimi anni, di chi ha visto una luce dal fondo del pozzo.

Dicevano Pinto e poi più nulla, dicevano. Ipocriti. Travolto dalle lacrime, emozione pura, mi vengono in mente le parole di Helder Camara. Un sogno sognato da soli rimarrà sempre un sogno, un sogno sognato da tanti può essere realtà. Grazie ragazzi.

La vittoria del Tripoli è diversa. Diversa da tutto. Siamo la squadra del popolo, del genio e della sregolatezza. Quando lasciamo lo spazio all’emozione diventiamo il Brasile, quello del calcio, quello vero.

Gazzotti, Crivaro, Bortolazzi, Martino, Prandi, Casini, Macca, Bondì, Cerrelli G., Mroz, Ayadi, Cerrelli F. Imparateli a memoria questi nomi, o trascriveteli. Perché non vada perduto il ricordo di chi ha scritto un’altra pagina di storia. Cosicché le generazioni future sappiano chi era in campo il 23 giugno del 2016.

Siamo in 12. Quando le altre squadre ci affrontano, sono loro ad essere in trasferta. A Montecavolo. Caso più unico che raro. Come Anteo: il contatto con la nostra terra ci dà forza.

E ora gioia infinita. Uomini veri prima che campioni. Grandi.

PAGELLE

SCAMPATE

DAVOLI 5,5 Ennesima finale disputata e persa. Si muove leggermente sul primo palo e Macca sfrutta la sua incertezza per segnare sul secondo.

BERTOLINI G. 6 Sufficiente, si arrangia come può. Si consolerà con il Premio Lergh ai Szoven.

BEZZI 5,5 Più attivo fuori dal campo che dentro. Dopo aver provato a innervosire l’ambiente con le polemiche della vigilia, va in difficoltà quando si tratta di giocare. Fatti, non parole.

BRAGLIA P. 6,5 Prova in tutti i modi a nonfar collassare Scampate. Tempestivo negli interventi, regala poco o niente.

GIOVANNELLI 5 Spaesato in mezzo al campo, è alieno a qualsiasi manovra della squadra. Ma non è solo colpa sua.

BRAGLIA D. 5 E’ già notevole che disputi la finale dopo l’infortunio alla spalla. Manca sul terreno di gioco da un po’, e si vede.

BERTOLINI F. 5 Male. Doveva rivitalizzare il centrocampo con la sua furia agonistica, finisce per non produrre un alcunché. Non è certamente il suo ruolo, ma doveva fare di più.

MAZZIERI 5 Non appena il Tripoli passa in vantaggio, si fa prendere dal nervosismo. Gioca con la mente offuscata e resta nell’ombra.

BARONCINI 5,5 Leggermente meglio dei compagni di reparto, finché c’è da lottare non si tira indietro. L’impostazione è tutta da rivedere.

VALENTINI 5 Poca roba. Non scende con la solita convinzione e, col passare dei minuti, si fa prendere dallo sconforto.

CRIVARO S. 5,5 Forse in un ruolo a lui non congeniale. Con le qualità tecniche che si ritrova avrebbe dovuto tentare di impensierire Gazzotti con più coraggio.

GOVI 5 Ha la chance di disputare più minuti del solito dopo l’infortunio di Ferri, ma non la sfrutta. Non segnalato.

FERRI 6 Il giocatore su cui erano riposte le speranze di mister Rosselli deve arrendersi, verso la fine del primo tempo, alla sorte maligna. L’unico in grado di ribaltare il pronostico. Senza di lui è notte fonda.

TRIPOLI

GAZZOTTI 7 Finisce l’ennesima partita a porta imbattuta. Miglior Prima Volta per il numero 1 di Tripoli. Sulle rare occasioni avversario risponde presente.

CRIVARO S. 7 Silenzioso svolge perfettamente il suo lavoro. Se i tiri che arrivano in porta si contano sulle dita di una mano, gran parte del merito è sua.

BORTOLAZZI 7,5 Imperioso e imperiale. Limita Ferri finché quest’ultimo è in campo, poi è ordinaria amministrazione. Vince per la prima volta da Capitano. Complimenti. Bortozer.

MARTINO 7 Chiude il reparto difensivo e, come gli altri due compagni, fa della concentrazione la sua arma migliore. Non cede alle provocazioni e merita il trionfo.

PRANDI 6,5 Di certo non gioca al meglio, gli anni passano per tutti. Ma sei anni dopo è ancora lì a combattere a metà campo, senza tirare indietro la gamba.

CASINI 7 Grande prestazione. Ogni ribattuta o contrasto è roba sua. Tallona qualsiasi centrocampista avversario, senza esclusione di colpi, e trascina il resto della squadra.

MACCA 8 Fa incetta di premi alla fine. È il suo trionfo. Anima della squadra, riesce a coordinare come meglio non potrebbe anche giocatori con meno esperienza di lui. Ciliegina sulla torta: il gol su punizione. Primo meritato successo.

BONDI’ 6,5 Se gli altri giocano bene, è più semplice disputare una buona prestazione anche per lui. Supporta i compagni con urla e raddoppi sull’uomo, quando serve.

CERRELLI G. 7,5 Si inventa un gol di pregevole fattura, calciando di esterno destro sul secondo palo, con la palla ad un metro dalla linea di fondo. È sicuramente la sua miglio Coppa di sempre. Ha un ruolo da protagonista nel successo.

MROZ 6,5 Meno vivace del solito, si sacrifica correndo dietro alle incursioni di Scampate. Giocando in posizione più arretrata, perde un po’ di smalto in attacco.

AYADI 6,5 Anche per lui la partita è un sacrificio costante. Preferisce giustamente arretrare di qualche metro per raddoppiare sui portatori di palla.

CERRELLI F. 6,5 Tecnica da giocatore di calcetto e tanta grinta. La migliore partita disputata nella competizione. Cuore e anima.

ARBITRO TANCHIS 8 Partita regolare e senza troppi imprevisti, ma è pur sempre una finale. Non si fa abbindolare dai giocatori, lasciando spesso correre. Soltanto un’ammonizione.