Marcatori: 3’ Grossi M., 29’ Ayadi S., 35’ Montanari M., 42’ Ayadi S., 44’ Nocera C.

Tripoli non muore mai. Sì, avete letto bene. Si scrive Modolena, si legge Tripoli. Perché c’è Tripoli nelle spalle di Denis Prandi, che sputa, soffre e lotta su ogni centimetro. C’è Tripoli nella foga violenta di Simone Crivaro, che travolge gli esterni avversari dal primo minuto all’ultimo. C’è Tripoli nella spensieratezza di Sami Ayadi, che firma due volte, di punta e di fioretto. C’è Tripoli nelle sgroppate dei Mroz, nella gioventù di Cossentino e nell’incoscienza di Olmi. C’è Tripoli sugli spalti, c’è Tripoli in campo.

Non bastano al Montelocco le fiammate di Conti e Montanari, la freschezza dei Grossi: stasera c’era una squadra che doveva vincere. Lo dicevano le stelle ma anche quella razionalità che spesso il calcio sembra abbandonare e che poi, alla fine, salta fuori anche se uno non ci crede più. Finisce 3 a 2 in rimonta, non poteva essere altrimenti. Non si leggerebbe Tripoli, ca va sans dire.

 

PAGELLE

Modolena

Olmi 7 Non può nulla sul primo gol, il pallone è troppo angolato. Ottimo intervento su una minaccia di Montanari nel primo tempo, cerca di arringare la difesa nei momenti più bui. Nella ripresa si fa infilare dopo una ribattuta incerta, ma salva i suoi con un ottimo tempismo nell’assalto finale. Dida.

Schillaci 6,5 Tutti lo aspettano per iniziare, manco fosse il Totò di Notti Magiche o, con meno poesia, il decimo al calcetto del mercoledì sera. Pronti, via e battezza l’asilo con una delle sue celebri manovre ad impostare. Don’t try this at home. Carrozzieri.

Crivaro Sa. (#2) 7 Ancora prima di partire lancia una minaccia agli addetti stampa del Clausura per la carenza di 7 nelle sue pagelle. La minaccia fa il suo effetto e quindi ecco il 7. Scherzi a parte, arcigno in difesa e puntuale sui colpi di testa. Guida il reparto difensivo insieme a Schillaci e limita a dovere l’attacco avversario. Paletta.

Nocera 7,5 Never underestimate the heart of a champion. Parte in sordina, con qualche errore di troppo in costruzione. Ma poi tira fuori dal cilindro la punizione che vale la vittoria. Incrocio, braccia alzate e tutti a casa. Spinazzola.

Mroz A. 6,5 Zeman diceva che “non importa quanto corri, ma dove corri e perché corri”. Nel dubbio meglio non correre. Interpretando il rettangolo di gioco come il Subbuteo riesce a guidare i suoi senza uscire da quei dieci metri quadri di campo. Questa è leadership. Van Bommel.

Cerrelli 6 Che non sia serata si vede subito, aggancio banale (per lui, of course) che finisce mestamente in fallo laterale. Il 10 non c’è, o se c’è va a scatti. Fatica a trovare spazio ma tutto è bene quel che finisce bene. Shaqiri.

Cossentino 7 La curva neroverde stravede per questo gioiellino della cantera. E fa bene. Personalità che emerge col passare dei minuti e una traversa che trema ancora. Remember this name. Raspadori.

Spitaleri 6 Napoleone sceglieva i generali fortunati, non quelli bravi. Finché si vince, va tutto bene. Talismano. Radu.

Crivaro Sa. (#6) 6 Un po’ troppo leggero all’inizio, trova la sicurezza necessaria più avanti. E anche questa è fatta. De Sciglio.

Fontanelli 6 Assomiglia un po’ ai centrocampisti della Spagna; tocca diecimila palloni ma non avanza di mezzo metro. Eppure, eppure è lì che lotta con alterne fortune. Rivedibile ma si salva. Pedri.

Mroz M. 6 L’unica giustificazione possibile per la prestazione è una dose di Jhonson & Jhonson fatta a Felina tre ore prima. Covid free ma anche Mroz free. Il pubblico si aspetta ben altro su quella fascia. Castillejo.

Crivaro Si. 6,5 Due i dubbi dopo questa partita. Il primo è come sia possibile che non sia ancora in nazionale di rugby, viste le legnate che l’Italia prende ogni anno. Il secondo è se qualcuno gli abbia spiegato o meno le regole del giuoco del calcio. Versione New Holland in grande spolvero ara la fascia e gli avversari per un’ora abbondante. Sì, ma statt’ buon. Bale.

Ayadi 8 Ci fosse Boskov a bordo campo, si farebbe scappare un “è come cervo che esce di foresta”. Entra e spacca il match, prima con un gol di rapina su assist fortuito di Cossentino e poi con una sassata di controbalzo da venti metri nell’angolino. “Ho mirato” cit. Se mio nonno avesse avuto tre palle sarebbe stato un flipper. Gullit perché Simy era troppo scontato.

Prandi 6,5 Il vecchio leone ruggisce ancora, in campo e in panchina. Trascinatore della brigata, fa a sportellate e guadagna minuti preziosi. Se l’esperienza ha un nome, è il suo. Hubner.

 

Montelocco

Buldrighini J. 6 Incerto sul primo gol dove non azzecca i tempi dell’uscita, non può nulla sugli altri due. Era tornato tra gli applausi, esce dalla porta dell’asilo. Buffon.

Boschini G. 7,5 Il migliore dei suoi. Ingaggia una serie di corpo a corpo dove quasi sempre ha la meglio. Bravo a tenere la calma quando viene provocato, il presente e il futuro di questa squadra. Ruben Dias.

Caselli 6 Ruvido come da tradizione, parte bene ma va presto in affanno appena sale il ritmo degli attaccanti del Modolena. Palomino.

Cattini 6 Direttamente da un aperitivo al Palapa, forse ha esagerato con gli Hugo. L’inizio non è neanche male, ma il secondo tempo è tracollo. Sule.

Boschini D. 5,5 Il matrimonio o il lockdown, scegliete voi, hanno lasciato i postumi. Lontano dalla forma migliore prova ad arretrare la sua posizione in campo. Senza successo. Khedira.

Castagnoli 6,5 Ottimi spunti sulla fascia, alterna cavalcate inarrestabili a errori grossolani. Serve più garra ma il ragazzo cresce bene. Chiesa.

Conti 6,5 Parte un po’ più indietro nel solito a centrocampo, e quando avanza è una scheggia impazzita tra le linee avversarie. Ci prova su punizione, con il tiro da fuori area e gli assist per le punte. È ispirato ma manca la fortuna. Brahim Diaz.

Golinelli 6,5 Tanto cuore, tanta voglia ma la forma non è più quella di un tempo. Però fa il suo, smista diversi palloni e abbozza anche qualche giocata. Better than nothing. Kovacic.

Grossi F. 7 Intelligente nei movimenti e nel posizionamento, elegante nel controllo palla. Piacevole scoperta di questa edizione dove si riconferma uno dei prospetti più interessanti. Uno dei migliori. Barella.

Grossi M. 7 Anche per lui tante giocate degne di nota, e con un bel tiro da fuori timbra il vantaggio. La classe c’è, la voglia pure, mancano i compagni a supporto. Il ragazzo vincerà, of course. Pogba.

Montanari 7 Tirato a lucido per l’occasione, si muove in lungo e in largo per il campo chiamando le giocate dei compagni. Si accende più volter fino a trovare il gol. Havertz.

Zizzo 6 Il movimento da attaccante c’è ancora, il fisico pure. Un po’ arrugginito ma lo aspettiamo come una volta. Giroud.

Buldrighini M. 6 Come il compagno di reparto tanto impegno ma senza esiti. Si sbatte con torri e sponde, ma intorno a lui c’è il deserto. Crouch.