Marcatori: 28′ Boschini Gio (B), Grossi M. (C) 30′ e 50′.
Assist: Lorenzo.

Incipit

La seconda giornata vede una sfida tra cugini dell’ovest, La Buca – Il Cerro, una sfida gentile e dal sapore onesto.
Il clima è perfetto, gli anziani del Circolo anspi se trovassero aperto parcheggerebbero anche in campo, Walter sforna le pizze, las Chicas del bar confezionano panini e patatine a più non posso (salvo esaurimento scorte..) le Moretti da 33 (bevi responsabilmente) sono nelle mani di tutti i papà in tribuna. Tutto praticamente perfetto.
Dodo annuncia le formazioni dal microfono, Ferrari da Pecorile è pronto per dirigere la gara, le due squadre si presentano con diverse assenze ma pronte a darsi battaglia. Con la formula di quest’anno, perdere non compromette nulla, ma vincere significa mettere in cassaforte punti preziosi.
Completo classico Orange-finiture nere stile Olanda cruyffiana per la Buca. Doveva essere un inedito abbinamento Giallonero per i figli delle querce collinari, rinnegando il blu, ma a me dalla panca sembravano blu… Non ho ben capito. Daltronde lo sapete, le mute sono stabilite dall’unico daltonico presente nell’Organizasion.

Commento

Ore 20:09, si comincia.
Il Cerro parte molto determinato, Buldrighini dopo solo 120 secondi spara in porta senza pensarci troppo.
Sul ribaltamento di fronte è Boschini a rendersi subito pericoloso. Si continuerà così con giocate da una parte e l’altra per quasi tutto il primo tempo. Anzi forse per tutta la gara.
Buldrighini di testa, Salvini deve ringraziare Salsi che salva sulla riga di porta. Siamo al 13′, il cerro pasticcia in difesa, ma Davide Boschini da posizione comoda spara alto.
Il Cerro si fa molto pressante. Grossi F. lascia partire una bordata e Salvini compie il primo di alcuni interventi clamorosi.
Al 26 l’occasione più clamorosa per il gialloneri. Fontanelli si invola sulla fascia, lascia partire un cross alla Calabria, ma Buldrighini non è Giroud, la palla viene malamente spizzata e finisce lato palo.
Il gol per il Cerro sembra nell’aria ma la storia non si fa con le sensazioni, infatti su una palla persa malamente a metà campo, La Buca sospinta dallo stantuffo Lorenzo, cross in mezzo dove Gio Boschini non può far altro che insaccare comodamente. Esordio con Gol. I 14mila boschini presenti in tribuna esultano e sciabolano bollicine.
Quando meno te l’aspetti, ecco la zampata della Buca.
Il Cerro non ci sta, intensifica le azioni e dopo solo due minuti, da una rimessa laterale, palla a centro area, Grossi M. se la aggiusta, se la mette sul destro poi sul sinistro, scarta alcuni giocatori e lascia partire un bolide dal limite dell’area che spiazza l’incolpevole Salvini.
Qui sotto il momento preciso del gol (Grossi a terra, palla dietro al palo di recinzione, si in pratica non si vede na mazza..). Ma se la guardate attentamente riuscirete a sentire esattamente il rumore del cuore arancio-nero che va in frantumi.

Pareggio immediato ma nel minuto di recupero Grossi ripete la stessa azione, questa volta la difesa contiene e Salvini intuisce.
1-1 risultato giusto, si cambia campo con la consapevolezza che chiunque può vincere e le giocate dei singoli saranno determinanti.

Si riparte con La Buca in forcing, Giacomo Boschini con un bel tiro prova a suonare la carica.
Al 36′ l’occasione è importante, punizione al limite dell’area… ma Moscatelli spara un missile terra aria nella ionosfera.
Il Cerro timidamente prova a recuperare le forze. Al ’43 Martini spreca una interessante punizione.
La partita sembra incanalarsi in un tirato pareggio che sta stretto ad entrambe. In tutto questo Salvini compie un’altra parata decisiva. Al ’50, Martini prova ad arrivare su una palla in area buca, viene anticipato da Tirelli, la palla carambola sui piedi di Grossi che in maniera simile al primo gol, non si fa pregare e ribuca la Buca.
Finale all’arrembaggio in Buca, anche senza troppe occasioni nette.
Solo all’ultimo minuto una palla giunge pericolosamente in area, Attolini va per spazzare con grande classe… colpendo palla, calza, perone di Salsi, erba, terra e anche il cuore di tutti gli spettatori presenti. Ferrari è vicino e lascia giocare, qualcuno dice giustamente, qualcuno dirà ingiustamente, come in tutte le buone famiglie.
Ferrari (ma il portiere, non l’arbitro) conclude la gara sotto assedio ma dimostra di essere in grande sicurezza.
Sull’angolo successivo battuto stretto, Martini rischia la frittata ma la palla colpisce il palo e ritorna in area.
C’è il tempo per Farinelli di accasciarsi per crampi, il Dire fa recuperare tutto e l’ultima occasione su una punizione di seconda per la Buca finisce con un nulla di fatto.

Il Cerro strappa tre punti fondamentali, in una partita di molto piacevole, bel calcio, vivace, frizzante, come una serata estiva prima di una festa nazionale.
Non a caso El parroquial al termine della gara è una vera e propria bombonera, brulicante di persone specialmente ragazzi e ragazze.
La Buca dal suo, giovane e sfortunata, avrà sicuramente la possibilità di recuperare.

Pagelle
La Buca
1.DENIS SALVINI. Volevo dargli 8,5, ma, incrociato davanti al bar nel post partita, ci ha tenuto a dirmi di meritare un 8. E allora diamogli fiducia. Il mezzo punto che manca arriverà quando vedremo insaccarsi una delle sue fantomatiche leggendarie punizioni. 8.
11.GIACOMO BOSCHINI. Il Boschini più concreto, corre, tira, pressa, incita, apre gli spogliatoi, sposta le panche, intrattiene gli amici, saluta i parenti, organizza la grigliata del 2 giugno. Il tutto con la sua proverbiale pacatezza. 7/8.
8.ANDREA TIRELLI. L’inizio è di quelli un po’ shock, del tipo “vediamo se mi ricordo ancora di come si fa”. Poi trova il suo spazio in quella zona mistica tra fare legna e ispirare i centrocampisti. Che stia invecchiando lo capiamo quando inizia a lamentarsi perchè le luci non sono ancora accese. Aspetta negli spogliatoi l’arbitro Ferrari per lamentarsi del rigore, ma poi gli offre una birra. 7-
9.DAVIDE BOSCHINI. Apparso meno brillante del solito davanti alla porta. Il confronto chilometrico con il giovane Giovanni è duro, ma probabilmente le ottime prestazioni dei colleghi di reparto sono anche il frutto del suo lavoro. 6/7
44.GIOVANNI BOSCHINI. L’unica cosa che mi è sembrato non saper fare è…sulla parte medica, cosa fare in caso di crampi. Solleva la gamba del malcapitato Farinelli praticando una mossa stile smackdown (non fatelo a casa). Spigliato, nella sua zona del campo ha la licenza di fare quello che vuole e lo fa sempre bene. Non dimentichiamoci che è un esordio: parecchi suoi colleghi lo trascorrono in panca. Lui sembra già avere idee molto chiare. Per questo il suo voto vale ancora di più. 8.5
17.GIUSEPPE LORENZO. Schierato in difesa con licenza di uccidere e lo fa, alla prima occasione serve un pallone a Boschini che può solo insaccare. +1 e avanti con le prossime. 6/7
4.DENIS CATTINI. Solido e solito. Solido perchè come sempre si occupa del lavoro sporco di quello che passa dalle sue parti. Solito perchè passano gli anni.. ma il Catto è sempre qui, con le mutande e gli scarpini abbinati al colore della maglietta. Con la foto su insta a ricordare a tutti che passano gli anni… ma lui c’è. 7
5.NICOLAS RUOZZI. All’esordio anche lui, pulito, ordinato… e anche un pò timido, ci sta, la Coppa un pò spaventa ma allo spettatore medio la concretezza non guasta mai. 6/7
3.HAMILTON DAIU Il più atteso dei ritorni, grande rientro alla Coppa. Utile alla causa, vedremo le prossime partite se saprà essere più incisivo. 6+
10.SALVATORE IATTARELLI. El dies, un pò meno prestante che in altre uscite. Forse l’arcigno centrocampo e difesa del Cerro limitano parecchio il suo gioco. Veterano, saprà trovare le giuste soddisfazioni nelle prossime partite. 6,5
2.ALEX CASELLI. SI accorge al 45′ che Masciulli non sta giocando con lui, ma a lui possiamo perdonarlo. Possiede le chiavi della difesa orange, bravo a limitare i danni su tutti quelli che passano dalle sue parti. Però ridagliela la maglietta adesso a Budrighini. 7
6.MATTEO SALSI. Contiene qualsiasi giocatore passi dalla sua parte, agita e mescola i fratelli Martini con ghiaccio e oliva come vuole lui. Caparbio, stava per procurarsi il rigore della remuntada, paura e timore Salsi non ne ha. Mi ha convinto, lo prendo al Fanta. 7.5
7.FRANCESCO MOSCATELLI. Forse lui non lo sa, ma un Moscatelli con quella maglia una quindicina di anni fa ha reso grande la Buca (vedi marcatori All time). L’occasione della vita l’ha avuta, quella punizione all’inizio del secondo tempo. Indeciso se calciare con 3 dita o la maledetta… mette tutti d’accordo sparandola a livello tetto chiesa. Tranquillo, ci siamo passati tutti. E’ uno di noi. 6.5

Il Cerro
1.MATTEO FERRARI. Qualche ora prima dell’inizio della Coppa, è a bordo vasca della sua piscina con un Mojito. Telefonata del Pres., “abbiamo bisogno di te”, lui arriva, si cambia, para quasi tutto e se ne esce soddisfatto. Grande esordio. 8
17.MATTIA MAGRI. Si può parlare male degli assenti..? No chiedo eh…. Ah no? Non vederlo in campo ma in quella successiva in servizio fa un pò male. Cioè, capiamo le ragioni.. ma fa male.
11.MARCO BULDRIGHINI. Devo dire sfortunato perché ha più occasioni per buttarla dentro, la più ghiotta è quel colpo di testa che sfiora il palo. La prossima vogliamo il gol e dedica. 7+
10.FRANCESCO CASTAGNOLI. Dinamico. Attivo, il centrocampo della Buca non è cosa semplice. Serve la sua guida e il suo carisma a partire dagli spogliatoi se il Cerro vuole sognare. 6/7
9.ALEX MARTINI. Allora…. parliamoci chiaro. E’ tutta la stagione che segna, i tifosi si aspettavano una partenza col botto. Da rivedere, perchè quando uno del suo calibro non finisce sul tabellino, i tifosi ci rimangono un pò male. Grandi poteri, grandi responsabilità. 6.5
7.ANDREA MARTINI. In simbiosi col fratello. La prestanza fisica e l’atteggiamento c’è. Manca la giocata finale. Tra lui, Buldrighini e suo fratello ad ogni calcio d’angolo deve essere gol di testa. 6.5
8.FILIPPO GROSSI. Rapace di centrocampo, meno mobile del fratello ma più solido. Si incastra perfettamente tra le linee, propongo di studiare qualche schema con il fratello alla gemelli Derrick. 6/7
44.MATTIA GROSSI. Imprendibile. Sfugge sempre, corra lotta e tira. Quando va bene viene atterrato. Quando va male… due gol e partita in cassaforte per il Cerro. 9

45.ANDREA FARINELLI. Grande carattere e roccia difensiva. Nel finale i crampi dimostrano che non si è mai risparmiato. 8
6.SEBASTIANO GOZZI. All’esordio come altri suoi avversari. Non gioca probabilmente nel suo ruolo, ma l’esordio alla coppa è come un esame di Maturità. Superato lo scoglio esordio, ora concentrato alle prossime partite. Servirà un pò di tempo per prendere il ritmo ma la strada per la prossima Cantera del Cerro è quella giusta. 7
4.EDOARDO FONTANELLI. Mezzo punto in più perchè i cestitsti prestati al calcio hanno un fascino particolare. Entra portando energia. Non ricorda i fratelli nel gioco ma colpisce la dirigenza del Cerro. Lo definirei con atteggiamento alla cestista serbo. Al mio Fanta dalla prossima titolare. 7,5
5.GIOVANNI ATTOLINI. Ecco qui francamente mi trovo abbastanza in difficoltà… Cioè si da un lato è simpatico. Dall’altro vorrei fargli capire che il Cerro.. è uno stile di vita. Quindi 8 per l’impegno, – 1.5 punto quell’intervento da zappatore che poteva costare carissimo. 6.5 + pacca sulla spalla

“Dire” Ferrari L. Partita semplicissima all’inizio, infatti non si sente fischiare. Nel finale il risultato ingolosisce gli animi, e viene chiamato a decisioni importanti, sempre valutate correttamente. 7+